Nuovi strumenti per la Prevenzione del rischio da Prevenzione del
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Nuovi strumenti per la Prevenzione del rischio da Prevenzione del
Nuovi strumenti per la Prevenzione del rischio da antiparassitari p nell’Agricoltura g Lombarda Caratteristiche e specificità delle colture in serra in Lombardia 17/11/2009 Florovivaismo : definizione • P Produzione d i di fiori fi i da d recidere id e di fogliame ornamentale. • Produzione di piante in vaso per interni, piante da balcone,, di p piante da di p esterno, bulbicoltura,produzione di piante p a te da vivaio ao a anche c e frutticole utt co e e forestali Definizione Europea :Istituto di Economia del giardinaggio dell’Università di Hannover 17/11/2009 Florovivaismo in Italia • Mercato florovivaistico fortemente influenzato d ll stagionalità dalla t i lità (ricorrenze (i particolari,feste) ti l i f t ) • Tipologia variegata colturale coltivata abbastanza • Molti aspetti tipici di una realtà industriale ma produzione tipicamente agricola • Superficie agricola utilizzata molto frammentata fra le aziende 17/11/2009 Florovivaismo in Italia 17/11/2009 Florovivaismo in Italia • 37`000 ha h di superficie fi i agricola i l • 32 32`000 000 aziende sul territorio • 100 100`000 000 addetti operanti nel settore • Dimensione media aziendale : 0,7 0 7 ha • Aziende di p piccole e medie dimensioni con numeri di addetti da 1 a poche unità che svolgono molte operazioni colturali 17/11/2009 Florovivaismo in Lombardia Dati: Associazioni Florovivaisti Lombardi 17/11/2009 Florovivaismo in Lombardia ¾ IIn Lombardia L b di è presente t circa i il 12% delle d ll aziende i d florovivaistiche italiane e viene coltivata circa il 17 % di superficie p agricola g italiana dedicata al florovivaismo ¾ Vengono g coltivate molte tipologie p g colturali: - Latifoglie (betulle, aceri) e arbusti da fiore per giardini e verde urbano (rosa, (rosa ortensia) : Mantova Cremona Brianza - Acidofile (azalee , rododendri ) ,piante verdi , piante fiorite in vaso: Como, Lecco, Varese Brescia Bergamo 17/11/2009 Florovivaismo Le produzioni del settore florovivaistico possono essere così schematizzate: - Produzione di piante in vaso coltivate in serra - Produzione di piante coltivate in vivaio (in vaso e in piena terra) 17/11/2009 Serre : definizione A bi t Ambiente - artificiale - protetto dalle condizione atmosferiche esterne - nell quale l vii è la l possibilità ibilità di regolare l alcuni l i parametri relativi al clima (temperatura umidità illuminazione ventilazione) (temperatura,umidità,illuminazione,ventilazione) creato appositamente per coltivare in ogni stagione piante originarie di zone con clima molto o od diverso e so da que quello o locale oca e 17/11/2009 Serre : definizione “Effetto Effetto serra serra” I raggi solari vengono g assorbiti dalle piante e dalla copertura della serra e rimangono imprigionati all’interno della struttura. Si provoca in questo t modo d un innalzamento della temperatura 17/11/2009 Serre : classificazione L serre possono essere classificate Le l ifi t in i base b a: • Caratteristiche costruttive costr tti e : fisse o mobili • Tipo di climatizzazione : fredde, fredde temperate (10-14°C) e calde (16-20°C) • Indirizzo colturale : di propagazione (radicazione di piante da fiore e da frutto) di coltivazione (coltivazione su larga scala di piante da fiore e da foglia) 17/11/2009 Serre : struttura è un riparo chiuso Componenti della struttura: Materiali utilizzati • Vetro materiali plastici fibra di vetro Struttura con pareti e tetto trasparente per far filtrare la luce aperture verso l’esterno per favorire l’aerazione • Intelaiatura per sorreggere struttura e relativi punti gg ancoraggio • un basamento naturale o artificiale 17/11/2009 la di Profilati metallici, ferro, legno, alluminio,muratura Terreno o muratura Serre : climatizzazione • Per climatizzazione di una serra si intende quel complesso di operazioni dirette ad instaurare all’interno della struttura condizioni climatiche il più possibile rispondenti alle molteplici esigenze che la pianta coltivata presenta • Gli impianti i i ti di climatizzazione li ti i possono essere parzialmente o completamente automatizzati 17/11/2009 Serre:impianti p di climatizzazione • Impianti di riscaldamento (ad acqua o aria calda calda, impianti a gasolio o metano) • Impianti di raffrescamento (ombreggianti) 17/11/2009 Serre:impianti di climatizzazione • Impianti di umidificazione e nebulizzazione • Impianti di ventilazione naturale o meccanica • Impianti I i ti di ill illuminazione i i 17/11/2009 Strutture protette in Provincia di Como SERRE - Con bancali o senza bancali fisse Con sistemi di climatizzazione Utilizzate per la coltivazione di numerose tipologie colturali (stelle di N t l ciclamini, Natale, i l i i geranii , viole, molte annuali 17/11/2009 Strutture protette in Provincia di Como TUNNEL AD ARCO : - riscaldati o non riscaldati generalmente fissi ma anche g mobili più economici di una serra utilizzati come ricovero invernale o per coltivare piante che sopportano discretamente le basse temperature I queste In t strutture t tt l maggior la i parte delle operazioni è manuale ed eseguita a livello del terreno; difficilmente sono presenti bancali che aiutano l’operatore ad assumere posture più corrette 17/11/2009 Ciclo operativo per la coltivazione in serra Preparazione del terriccio e concimazione di base Invasatura e semina Irrigazione e fertirrigazione Trattamenti fitosanitari e brachizzanti rinvasatura 17/11/2009 Trattamento in serra:fasi operative 1)Miscelazione 1)Mi l i e carico i del d l prodotto d tt : preparazione della soluzione e caricamento nell’attrezzatura - Di norma manuale all all’aperto aperto o in locale apposito - Occupa il 10% del tempo dell’intero trattamento 2) Applicazione : Azionamento dell’attrezzatura utilizzata per il trattamento ed erogazione p g del prodotto - Occupa circa il 40% del tempo d ll’i t dell’intero t tt trattamento t (50/60 minuti) i ti) 17/11/2009 Trattamento in serra Per i trattamenti sulle colture vengono utilizzate • Irroratrici : il liquido viene messo in pressione da una pompa,passa attraverso degli ugelli e viene proiettato sotto forma di piccole goccie nell’atmosfera fino a depositarsi sulla pianta.Le goccioline possono essere anche investite da una corrente d’aria che provvede a frazionarle ulteriormente 17/11/2009 Trattamento in serra • Sistemi automatizzati : producono un aereosol con goccioline molto piccole (qualche micron) che si distribuisce su tutta la superficie da trattare • Utilizzo in alcuni casi dell’impianto fertirriguo che h non produce d nebbie bbi nell’ambiente. In entrambi i casi non vi è presenza dell’operatore in serra 17/11/2009 Trattamento in serra:fasi operative 3) Rientro in serra Operazioni manuali e meccaniche effettuate in serra allo scadere del tempo p di rientro (sistemazione/spaziatura dei vasi, potatura etc etc) - Occupa il 50% del tempo dell’intero trattamento (40-50 (40 50 minuti) 17/11/2009 4) Pulizia e manutenzione Pulizia, taratura e riparazione degli ugelli, dei serbatoi e degli altri elementi delle attrezzature Serre : rischi lavorativi • Le serre richiedono operazioni di manutenzione che comportano rischio di infortunio spesso trascurato : sostituzione di vetri o ombreggianti o dispositivi antigrandine eseguiti ad altezze superiori a 2 m - Ingrassaggio o sostituzione delle cremaliere necessarie al movimento di vetri e ombreggianti - Sostituzione dei motori necessari al movimento degli ingranaggi 17/11/2009 Serre : rischi lavorativi • Gli operatori svolgono operazioni molto diversificate all’interno delle serre in spazi ridotti » Rischio dovuto alla ripetitività dei movimenti e all’assunzione all assunzione di posture incongrue a causa del continuo spostamento dei vasi da parte dell’operatore.Tale attività deve necessariamente seguire il ciclo vitale e di crescita della pianta stessa » Spazi e zone di passaggio che non permettono al personale l di movimentare i t correttamente tt t le l piante i t in i vaso o altro materiale 17/11/2009 » Rischio di scivolamento dovuto alla presenza di acqua sul pavimento Serre : rischi lavorativi • Ambiente lavorativo con caratteristiche i t intermedie di fra f la l realtà ltà agricola i l e quella ll industriale • Ambienti di lavoro all all’interno interno dei quali vengono volutamente immesse sostanze chimiche allo scopo di preservare la produzione 17/11/2009 Serre : rischi lavorativi • L’ambiente è progettato per promuovere la crescita delle specie coltivate » Numerose occasioni di contatto con la coltura trattata » Contatto dell’operatore con P.F. di diversa classe chimica e grado di pericolosità a causa delle diverse tipologie colturali trattate e delle condizioni microclimatiche che favoriscono la comparsa di molte infestazioni » Utilizzo di DPI spesso disatteso a causa delle condizioni microclimatiche disagevoli per l’operatore 17/11/2009 Progetto “la Prevenzione nell’impiego di antiparassitari in Lombardia” La caratterizzazione del comparto è stata possibile attraverso sopralluoghi presso 120 strutture t tt aziendali i d li e la l compilazione il i d ll Scheda della S h d Regionale R i l di Indagine Campionaria delle aziende , articolata in 6 punti - Dati generali dell’azienda : ubicazione, numero addetti - Attività presenti in azienda : tipologia colturale, estensione superficie agricola - Strutture , macchine e attrezzature : depositi p.f. e attrezzature , spogliatoi etc etc - Adempimenti normativa Sicurezza sul lavoro : D.V.R., nomine, etc etc - Sorveglianza Sanitaria : piani sanitari e relazioni - Utilizzo prodotti fitosanitari p : tipologia, attrezzature ,modalità di applicazione, DPI - Utilizzo DPI : tipologia e grado di manutenzione di DPI utilizzati durante i t tt trattamenti ti (sezione ( i aggiunta i t durante d t i sopralluoghi) ll hi) 17/11/2009 Florovivaismo in Provincia di Como • Sopralluoghi effettuati nel settore provincia di Como in florovivaistico in p 120 aziende 2003-2004 : 72 aziende 2005-2006 : 48 aziende Per un totale di circa 750 addetti 17/11/2009 Florovivaismo in Provincia di Como UTILIZZO IN AZIENDA DI PRODOTTI FITOSANITARI 19% 5% 76% uso di fitosanitari 17/11/2009 uso affidato a terzi no fitosanitari Fl Florovivaismo i i iin P Provincia i i di C Como • Principi attivi maggiormente utilizzati(2006): 1)Benfuracab 1)B f b 2)Calcio polisolfuro 3)clorpirifos 17/11/2009 TIPO DI FORMULATO IN COMMERCIO 70 60 50 40 30 20 10 0 liquido granulare/altro polvere Florovivaismo in Provincia di Como Suddivisione aziende per numero di addetti fi a 5 fino d 5 a 10 da > 10 23% 56% 21% 17/11/2009 Serre : attrezzature utilizzate per il trattamento A Anno 2003 2003-2004 2004 TIPO DI ATTREZZATURA A i 2005 Anni 2005-2006 2006 % TIPO DI ATTREZZATURA % Pompe a spalla 100 Pompe a spalla 100 Pompe a carriola 60 Pompe a carriola 59 Attrezzature Att t presenza dell’operatore dell operatore 15 Attrezzature senza 12 presenza dell’operatore dell operatore 17/11/2009 senza Profilo di esposizione nella floricoltura in serra I sopralluoghi e dati raccolti con le schede regionali Descrizione del comparto. Ricostruzione e analisi del ciclo l lavorativo. i Punto utile assieme ad altri (revisione letteratura scientifica) per individuazione delle variabili in grado di influenzare l’esposizione ad antiparassitari degli addetti durante il trattamento 17/11/2009 realizzazione di profilo di rischio un Esposizione : parametri e indici • Miscelazione e carico (MIX): NUMERO DI CARICHI 1 PUNTEGGIO 0,5 2-5 1 >5 2 [PRINCIPIO ATTIVO] (%) PUNTEGGIO < 30% 1 30% - 60% 2 60% - 80% 3 >80% 4 TIPO DI FORMULAZIONE PUNTEGGIO Sacchetti idrosolubili 0 q Granulare / liquido 1 Polvere 2 17/11/2009 Esposizione : parametri e indici • Applicazione pp ((APPL)) DOSE DI IMPIEGO (Kg/ha) PUNTEGGIO < 0,4 0 4 Kg/ha 1 0,4 – 1 Kg/ha 2 1 – 2 Kg/ha g 3 > 2 Kg/ha 4 MODALITA’ DI APPLICAZIONE PUNTEGGIO Impianto automatizzato o a goccia/trattore cabinato e condizionato 0 Pompa a carriola/motopompa/trattore cabinato non condizionato/trattore aperto 1 Pompa a spalla 2 Impolveratrice 3 17/11/2009 Esposizione : parametri e indici • Applicazione (APPL) CONDIZIONE MACCHINARI PUNTEGGIO Buono 0 Medio 4 Inadeguato 8 SUPERFICIE TRATTATA (ha) PUNTEGGIO < 0,1 ha 1 0 1 – 0,9 0,1 0 9 ha 2 1 – 2 ha 3 > 2 ha 4 17/11/2009 Esposizione : parametri e indici • Rientro (REENTRY) ALTEZZA E DENSITA’ DELLA COLTURA Bassa / bassa densità fogliare 1 Bassa / alta densità fogliare 2 Alta / bassa densità fogliare 3 Alta / alta densità fogliare 4 PRECOCITA’ DI RIENTRO ≥ 2 giorni 17/11/2009 PUNTEGGIO PUNTEGGIO 0,5 2 giorni 1 1 giorno 2 < 1 giorno i 3 Esposizione : parametri e indici • F Fattori tt i di riduzione id i e frequenza f di esposizione i i (FREQ) DPI Adeguati N adeguati Non d ti FORMAZIONE Patentino o titoli equipollenti Nessuno FREQUENZA (giornate / anno ) <5 5 - 15 > 15 17/11/2009 PUNTEGGIO 0,7 1 PUNTEGGIO 05 0,5 1 PUNTEGGIO 0,5 1 2 Studio condotto sul campo Verifica della concordanza nello stesso scenario lavorativo fra : stime di rischio calcolate con il modello e d ti ottenuti dati tt ti da d misurazioni i i i effettuate ff tt t Lo studio è stato effettuato presso le strutture della Scuola “Fondazione Minoprio” - Ha finalità formative e non produttive , come quelle di un’azienda (maggiore disponibilità degli operatori, di tempo e di attenzione nei confronti delle problematiche e dello scopo dello studio stesso) - Possiede “ambienti protetti” e coltivazioni della stessa tipologia di quelli presenti sul territorio provinciale 17/11/2009 Studio condotto sul campo Il prodotto fitosanitario monitorato contiene - principio attivo : Clorpirifos-metile - coformulanti : nafta solvente aromatica - è un organofosforico - è insetticida - formulazione : concentrato emulsionabile E un prodotto fitosanitario : E’ - in uso presso la scuola -ha un metabolita urinario specifico per il quale esistono metodiche analitiche sufficientemente validate - ha la stessa classificazione funzionale dei p.f. maggiormente usati sul territorio 17/11/2009 Studio condotto sul campo 2 TRATTAMENTI ¾ 2 diverse tipologie di ambiente protetto ¾ 2 tipologie colturali diverse ¾ 3 operatori per ciascun trattamento (totale 6) ¾ Per ciascuna fase operativa del trattamento : - centro ambiente - esposizione cutanea (pads posizionati sopra i DPI e a diretto contatto con la pelle) - esposizione inalatoria con campionatore personale - dosaggio d i biologico bi l i 17/11/2009 Maschera semifacciale con filtro FFA1P2 pads Campionatore personale Studio condotto sul campo Le tre L t f i operative fasi ti ( i (miscelazione/carico, l i / i applicazione, li i rientro) sono generalmente svolte da un solo operatore Lo studio ha previsto un monitoraggio separato delle 3 fasi : • 3 operatori, p uno p per ogni g fase operativa, p per i 2 trattamenti p • Per ciascun operatore : misurazione dell’esposizione inalatoria , cutanea, monitoraggio biologico g Scopo di tali modalità operative è stato quello di valutare l’ l’eventuale t l esistenza i t di una fase f di maggior i esposizione i i per l’operatore rispetto alle altre 17/11/2009 Studio condotto sul campo Trattamento n. 1 - Serra fissa a bancali mobili Sup : 240 mq; h : da 4 m a 5,2 m h bancale : 0,8 m 100 ml di p.f. in 50 l di acqua U.R. : 60% T : fra 22° e 25 ° C - 100 ml di p.f. in 50 l di acqua pompa p a carriola - Attrezzatura : p - Tipologia colturale “bassa” ad “ g alta densità fogliare”: crisantemi, angelonia 17/11/2009 Studio condotto sul campo :luglio 2007 Trattamento 2 - tunnel con basamento muratura fisso in Sup 216 mq h3m U R tra 60% e 80% U.R. T 26 °C - 100 ml di p.f. p f in 50 l di acqua - Attrezzatura carriola : pompa a - tipologia colturale “alta” ad alta g ficus disposti p densità fogliare: su 3 filari 17/11/2009 Studio condotto sul campo • MISCELAZIONE : il prodotto è stato introdotto nella pompa a carriola in locale apposito pp a carriola in locale. DPI : - guanti con protezione per il rischio meccanico e per il contatto con agenti chimici - Tuta in tyvek -Maschera asc e a se semifacciale acc a e ((EN405) 05) co con filtro o FFA1P2 - Scarpe antinfortunistiche e di protezione per il rischio chimico • La L pompa a carriola i l è stata t t trasportata t t t in i serra/tunnel /t l dove è avvenuta la miscelazione 17/11/2009 17/11/2009 Studio condotto sul campo • APPLICAZIONE Il p.f. è stato applicato con motopompa e nebulizzato alla pressione di esercizio di 12 atm p p per 30 minuti DPI - guanti con protezione per il rischio meccanico e per il contatto con agenti chimici - Tuta in tyvek -Maschera asc e a se semifacciale acc a e ((EN405) 05) co con filtro o FFA1P2 - Scarpe antinfortunistiche e di protezione per il rischio chimico • Centro C t ambiente bi t a metà tà circa i d ll lunghezza della l h d l del corridoio della serra per tutta la durata del trattamento 17/11/2009 17/11/2009 Studio condotto sul campo • • • • • • • • RIENTRO Trattamento 1 : cimatura di crisantemi e spostamento manuale dei vasetti di Angelonia per un tempo di circa 50 minuti Trattamento 2 : potatura di foglie secche o deteriorate per un tempo di circa 60 minuti Effettuati a 24 ore dal trattamento :da etichetta del prodotto”attenzione prodotto attenzione : in caso di impiego del prodotto in aree pubbliche mantenere il divieto di accesso delle aree trattate per 24 ore dopo l’applicazione del prodotto Nessun DPI indossato A 6 ore : centro ambiente per 2 ore in assenza di personale A 24 ore : centro ambiente e campionatore personale per i 50 minuti p dell’operazione A 48 ore : centro ambiente per 2 ore in assenza di personale 17/11/2009 17/11/2009