Chiara Magini – Chiara Rizza 3°AOCB

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Chiara Magini – Chiara Rizza 3°AOCB
Chiara Magini – Chiara Rizza 3°AOCB IPSIA Gallarate
Determinazione percentuale di CaCO3 in un guscio d’uovo.
Il CaCO3 presente nel guscio d’uovo reagisce con l’acido cloridrico secondo la seguente reazione
chimica:
CaCO3
+
Carbonato di calcio
2HCl

acido cloridrico
CaCl2
+
cloruro di calcio
H2CO3
acido carbonico
Il rapporto molare di reazione RMR è di 1 a 2, quindi per ogni mole di sale è necessario utilizzare il
doppio delle moli di base.
Per assicurarsi che tutto il carbonato possa reagire si aggiunge un volume di acido in eccesso ma conosciuto
in modo da sapere le moli iniziali, dopo la reazione le moli in eccesso si possono titolare con una soluzione
di idrossido di sodio e per differenza si possono ricavare le moli che hanno reagito che sono il doppio di
quelle del carbonato di calcio.
Nel guscio dell’uovo è presente dal 70% al
90% di carbonato di calcio, mentre per il
resto è composto da fosfati di calcio e
magnesio.
La percentuale di carbonato di calcio
ovviamente varia da uovo a uovo, poiché
sono diversi i fattori che ne influenzano la
concentrazione.
Per lavorare sul guscio d’uovo è necessario
lessarlo per almeno 15 minuti in modo da
far staccare la parte dura dalla membrana
interna. Asciugare il guscio e spezzettarlo.
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Muniti di pestello iniziamo a schiacciare il
guscio d’uovo fino a quando non avrà la
consistenza di una polvere molto fine, ciò
aumenta la superficie di contatto
agevolando la solvatazione in HCl.
Una volta polverizzato, è necessario
solubilizzarlo, il carbonato di calcio che è il
suo costituente principale è solubile in acido
cloridrico.
Pesare una quantità di circa
esattamente 1,5 grammi (1,5---g)
di polvere di guscio, riporli in una
beuta ed aggiungere un volume di
HCl in eccesso. Per consentire al
carbonato di calcio di reagire
completamente
con
l’acido
cloridrico
è
necessario
aggiungerne almeno 30 mL di
acido 0,1 M. Lasciare agire per
circa 30 minuti a caldo ad una
temperatura di circa 40°C.
Lasciare raffreddare ed osservare
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se buona parte della polvere è
andata in soluzione, gli altri sali
presenti, fosfati di calcio e
magnesio non sono solubili in HCl
Per
riscaldare
la
soluzione
utilizzare un termo manto e non la
fiamma buntzen.
Assicurarsi che la temperatura sia
intorno ai 40° C agendo sulla
manopola del termomanto
Intanto che aspettiamo che la
soluzione si solubilizzi, iniziamo a
montare l’occorrente per la
titolazione, cioè buretta, asta di
sostegno con pinza a ragno.
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L’agente titolante è una soluzione di
idrossido di sodio, si tratta di una base forte
che dovrà reagire con l’eccesso di acido
cloridrico cioè con quello che non ha reagito
con il carbonato di calcio.
Ciò consentirà di ricavare le moli di HCl che
hanno reagito, facendo la differenza tra le
moli totali di HCl ricavate da MxV (0,1
mol/L x 0,03 L) e le moli di HCl in eccesso
ricavate dalla titolazione, quindi uguali alla
MxV del NaOH.
Dalla stechiometria di reazione sappiamo
che le moli di acido sono il doppio rispetto a
quelle del carbonato di calcio, quindi è
possibile
ricavare
le
ultime
e
moltiplicandole per la MM CaCO3 si
otterranno i grammi di sale presenti nel
guscio d’uovo.
La soluzione di NaOH si prepara per pesata
diretta esattamente 4 g in 1 L di soluzione,
ovviamente
viste
le
caratteristiche
dell’idrossido di sodio è necessario
standardizzarlo.
Avvinare la buretta e riempirla con
la soda.
Procurarsi l’indicatore di pH che
in questo caso è la fenolftaleina.
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Nella beuta aggiungiamo acqua distillata circa
50 mL e 7/8 gocce di Fenolftaleina.
Iniziamo a titolare fino al viraggio da incolore a
rosa tenue
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Registrare il volume di soda utilizzata.
Sarebbe opportuno ripetere la titolazione per al
tre due volte in modo da avere un numero
congruo di prove e quindi fare una media tra
questi dati. Tale operazione risulta necessaria se
intendiamo avere una resa percentuale
estremamente accurata altrimenti è sufficiente
una sola prova.
Nell’eventualità si volessero fare più prove è
opportuno pesare una quantità pari a 4 volte
quella calcolata in precedenza, solubilizzare il
tutto con 4 volte il volume di acido (120 mL)
trasferire il tutto in un matraccio da 250 mL e
titolarne 50 mLRicordarsi nei calcoli finali di utilizzare il
rapporto di diluizione Rd= 5-
alunno
mg
guscio
pesati
GIOVANNINI
mL NaOH
utilizzati
mmoli
NaOH
mmoli
HCl in
eccesso
mmol HCl
reagite
mmoli
CaCO3
150
153
3
2,55
0,3
0,255
0,3
0,255
2,7
2,745
1,35
1,37
TAGLIABUE
150,7
152,5
6,2
5,85
0,62
0,585
0,62
0,585
2,38
2,415
1,19
1,21
CELONA
150,2
1,55
0,155
0,155
2,845
1,42
BIZZOZZERO
151,2
7,65
0,765
0,765
2,235
1,12
CONTINI
150,7
6,55
0,655
0,655
2,345
1,17
151
3,45
0,345
0,345
2,655
1,33
154
152,9
151
8,6
13,2
13
0,86
1,32
1,3
0,86
1,32
1,3
2,14
1,68
1,7
1,07
0,84
0,85
ERROI
ORLANDI
TROVO'
RAMETTA
RIZZA
MAGINI
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mg
CaCO3
135
137,2
5
119
120,7
5
142,2
5
111,7
5
117,2
5
132,7
5
107
84
85
%
CaCO3
90,0%
89,7%
79,0%
79,2%
94,7%
73,9%
77,8%
87,9%
69,5%
54,9%
56,3%
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