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Se i personaggi storici mi leggessero Mi chiedo cosa penserebbero i personaggi storici di questo romanzo, e soprattutto il governatore della Dalmazia, da me soprannominato Gombo, se lo leggessero. Certo sarebbero costretti ad una acrobazia mentale un po’ vertiginosa, quella di conciliare il ricordo di quanto da loro vissuto con le vicende di fantasia che io vi innesto. Nel romanzo, infatti, la storia sta accanto alla finzione letteraria: avvenimenti effettivamente accaduti e personaggi storici reali convivono con fatti e persone inventati, frutto della mia fantasia. Per i personaggi storici, tuttavia, ho cercato di essere quanto più possibile aderente alla realtà. Spero che quando formulano pensieri, conducono conversazioni, proferiscono discorsi si senta forte e chiara la loro voce personale e si percepiscano quelli che furono i loro sentimenti, le loro aspirazioni, le loro idee, lo loro sofferenze. Insomma, mi auguro di non averli involontariamente traditi. Spesso i personaggi inventati convivono con quelli reali in situazioni che si sono effettivamente verificate. Per esempio le eroine immaginarie Milena e Siglinde partecipano ai festeggiamenti dell’anniversario della redenzione della Dalmazia, realmente avvenuti nell’aprile del 1942. Il discorso che il governatore pronuncia nel romanzo è quello che in realtà egli disse in tale occasione. Io l’ho solo riassunto e in funzione dell’economia della narrazione e della ricezione della protagonista. Inoltre l’ho leggermente adattato quando ne riporto alcuni brani. Allorché i personaggi reali conversano con personaggi immaginari di solito dicono cose che hanno detto effettivamente. Rientrano in questo caso le considerazioni sul fascismo che il governatore esprime a Milena, desunte dalle sue memorie. 151 Armano_I Delfini_01-10-2014.indd 151 08/10/14 15:41 Infine ci sono situazioni davvero fantastiche, come quella descritta nel capitolo Favola in cui il governatore ha un abboccamento diplomatico con gli inglesi nell’estate del 1942; o parzialmente inventate come la missione da lui compiuta con Milena presso Ante Pavelić nell’autunno del 1941; oppure troviamo la descrizione di missioni politiche reali cui partecipa Milena che è un personaggio immaginario, come l’incontro col generale Roatta. In tutte queste situazioni comunque mi sono attenuta al criterio della verosimiglianza. E cioè il governatore avrebbe potuto abboccare gli inglesi già nel 1942; egli ebbe un incontro privato con Ante Pavelić a Zagabria nell’autunno del 1941, ma non si sa quale fu l’oggetto dei colloqui e come si svolsero; non risulta che in tutte queste missioni si facesse accompagnare da un’interprete particolare che gli faceva da paravento, ma avrebbe potuto essere possibile. Perciò, dato che questo romanzo è nato dal desiderio di comprendere cosa avvenisse in Dalmazia dal 1941 al 1943, ho cercato sempre di descrivere fatti storici realmente accaduti o che potrebbero essersi verificati, pensieri e parole veramente concepiti ed espressi da personaggi storici o che avrebbero potuto esserlo. Per me è stata una ricerca stimolante ed un gioco avvincente e così spero possa essere per i futuri lettori. In quanto al governatore, il mio personaggio più amato, e ai suoi contemporanei, spero che nulla abbiano a che ridire di questa storia. 152 Armano_I Delfini_01-10-2014.indd 152 08/10/14 15:41