Il consumatore

Transcript

Il consumatore
MAR K E T B R IEF S TATI
UNITI
AG ENDA
I.
II.
STRUTTURA DEL MERCATO AMERICANO
•
Il mercato – Ripartizione del consumo
•
Il consumatore
•
I competitors
MODALITA’ DI PAGAMENTO E NORMATIVE DI RIFERIMENTO
•
Etichettatura
•
Legge bioterrorismo
III. PRODOTTI ITALIANI DI SUCCESSO
•
Focus su Vino – Olio – Pasta
•
Altre opportunita’ emergenti
IV. CONSIDERAZIONI FINALI
S TR UTTUR A DEL MER C ATO
INTER NO
IN USA OPERANO LE SEGUENTI TIPOLOGIE DI AZIENDE E DI
DISTRIBUZIONE:
Grocery wholesalers:
wholesalers organizzazioni in cui i prodotti alimentari sono stoccati, selezionati e
consegnati ai negozianti, agli alberghi, ristoranti ecc.;
Brokers:
Brokers acquistano e vendono prodotti per conto terzi senza toccare la merce;
General distributors:
distributors una tipologia di trading company che fornisce prodotti di ogni genere
ai supermercati (food e non-food);
Specialty wholesalers:
wholesalers distributori specializzati in una tipologia di prodotti alimentari
(surgelati, scatolame, etnici ecc.);
General food wholesalers:
wholesalers distributori che trattano diverse linee di
prodotti alimentari;
Warehouse clubs:
clubs una via di mezzo tra “retailer” e distributore che
offre i prodotti ad una clientela selezionata (club member).
R IPAR TIZIONE DEL C ONS UMO
Dettaglio (supermercati + negozi):
56 %
Ristorazione:
40 %
Macellerie:
1%
Panetterie:
1%
Altri:
2%
Note:
Da tenere presente i cambiamenti negli “eating habits” del
consumatore americano. Oggi il consumatore americano è più
attento alla sua salute, c’è una certa migrazione dai fast
food/cibi surgelati, verso gli alimenti più naturali e “healthy”
(Italian Style).
PR INC IPALI C OMPETITOR S
Il mercato USA e’ uno dei mercati piu’ competitivi del mondo. Esportare
prodotti alimentari e’ possibile, ma certamente non facile.
Sono infatti molti i produttori alimentari Europei che, da un certo livello di
dimensioni in su, considerano questo mercato il piu’ imponente e ricco di
opportunita’.
ALTA OFFERTA
ALTA COMPETITIVITA’
I produttori americani di prodotti “Italian style”sono molto
numerosi, organizzati e preparati.
I competitors del “Made in Italy”sono ovunque: preparati,
organizzati, aggressivi e con tutte le risorse finanziarie
necessarie.
IL C ONS UMATOR E AMER IC ANO
PR ODOTTI ALIMENTARI
è localizzato soprattutto nelle grandi aree metropolitane della costa orientale (New York,
Boston, Philadelphia), in alcune aree del Midwest (Chicago), in alcune aree del sud-est
(Miami/Atlanta) e sulla costa occidentale (Los Angeles, San Francisco);
il 28% degli abitanti della regione del Pacifico è costituito da abituali consumatori di
specialty food (38% in più della media nazionale);
non appartiene ad un gruppo etnico ben preciso;
è alla continua ricerca del nuovo ed è disponibile a provare nuove cucine;
dà molta importanza alla salute e benessere fisico;
vive in un’area fortemente estesa e, quindi, tende a utilizzare strutture
distributive che offrono una gamma di prodotto molto ampia
(supermercato);
predilige i prodotti esteri e di alta qualità se questi possono essere
acquistati ad un prezzo pari o molto vicino al prezzo dei prodotti
interni.
IL C ONS UMATOR E AMER IC ANO
PRODOTTI ALIMENTARI
Una recente ricerca ICE ha determinato i seguenti gruppi sulla base del loro
comportamento al consumo di prodotti alimentari:
 sofisticati (popolazione urbana e benestante)
 palati fini (mezza età generalmente senza figli)
 dieta e salute (individui intorno ai 60 anni – anche se il trend sta cambiando)
 tradizionalisti (famiglie in zone rurali, consumano cibi ad alto contenuto
calorico)
 ragazzi in controllo (classica famiglia USA, no qualità ma velocità di
preparazione)
 super impegnati (famiglie giovani) due redditi, guardano la convenienza)
IL C ONS UMATOR E AMER IC ANO
PRODOTTI ALIMENTARI
Come spende 100$ in prodotti alimentari:
Prodotti freschi (carne, pesce, latticini): 50 $
Bevande:
15 $
Prodotti in scatola:
15 $
Surgelati:
9$
Snack:
7$
Altri:
4$
FATTOR I C R ITIC I DI S UC C ES S O
GENERALE
- Qualità del prodotto
- Affidabilità del produttore e distributore
SUPERMERCATI
- Buon rapporto qualità/prezzo di vendita (value for price)
- Investimenti pubblicitari e promozionali a supporto del prodotto e Packaging innovativo
- Spazio espositivo disponibile
NEGOZI SPECIALIZZATI
- Esclusività
- Promozione nel punto vendita (merchandising, sampling)
- Unicità del packaging e novità del prodotto
- Educazione del consumatore e del trade al prodotto ed al suo uso
RISTORANTI MEDIO/ALTO LIVELLO
- Qualità, gusto e novita’ del prodotto
- Rapporto qualità/prezzo
- Livello di servizio offerto dal distributore locale
- Educazione, informazione sull’uso del prodotto
MODALITA’ DI PAG AMENTO
I pagamenti in genere sono concordati a 45/60/90 gg data fattura a mezzo bonifici
bancari in euro. I pagamenti, in genere, oggi si effettuano:
4) sulla fiducia, quindi il produttore si accorda con il cliente, spedisce e viene pagato entro i
termini stabiliti. Sistema piu’ diffuso.
5) sulla fiducia, come sopra, ma il produttore si tutela con una copertura assicurativa del
credito, pratica da avviarsi anzitempo con una delle compagnie assicurative specializzate in
queste operazioni. In caso che il cliente non paghi, il produttore viene rimborsato
dall’assicurazione dopo alcuni mesi e cosi’ recupera circa il 90% dell’importo fattura.
6) pagamento anticipato all’ordine oppure pagamento del 50% all’ordine e saldo alla
partenza. Poco in uso, spesso, casi limite ma reali, l’importatore non si fida del produttore.
7)
esportazione garantita da apertura di credito bancaria. Sistema
diffuso solo tra grossi operatori, comporta notevole competenza e
richiede documentazioni spesso difficili da conoscere e regole rigide
imposte dagli istituti di credito.
NOR MATIVA DI R IFER IMENTO
Codice dell'alimento dell’ FDA del 2005
(Atto Federale per i Prodotti Alimentari, Medicinali e Cosmetici)
FDA: Tutti i prodotti alimentari sono soggetti all’esame FDA all’atto dell’importazione negli USA, ad
eccezione del pollame e della maggior parte delle carni. La FDA deve essere a conoscenza di tutti i
prodotti alimentari regolarmente importati.
SERVIZIO DOGANALE AMERICANO: L’importatore deve trasmettere un avviso di entrata e
deposito al Servizio Doganale Americano in attesa della decisione di ammissibilita’ del prodotto.
La FDA è avvisata dagli uffici doganali dell’entrata della merce ed è chiamata a decidere
sull’ammissibilità del prodotto.
ESAME DELLA MERCE: La FDA puo’ decidere se esaminare o no la merce.
Se non intende esaminare la merce, il prodotto può liberamente entrare in commercio negli USA.
Se decide di esaminare la merce, vengono raccolti alcuni campioni per la valutazione di laboratorio.
Se l’analisi indica che il prodotto è conforme agli standard, la merce può essere commercializzata
negli Stati Uniti; se viene rilevata una violazione, il prodotto è rifiutato e l’importatore è costretto a
riesportarlo o distruggerlo presso la dogana.
Nel caso in cui sia stato richiesto, dalla FDA, un campione della merce,
l’importatore dovrà trattenere la spedizione e non distribuire il prodotto fino ai
risultati dell’esame.
Il proprietario, o depositario, può sottoporre una domanda (deve contenere
proposta particolareggiata e specifica sul tempo e il luogo dove tali operazioni
saranno eseguite e la previsione del tempo necessario) alla FDA per
conformare l’articolo agli standard.
ETIC HETTATUR A – 1/4
FDA RICHIEDE DEI REQUISITI IDENTIFICANTI DEGLI ALIMENTI
•
Tutti i prodotti devono riportare etichette informative e veritiere in lingua inglese
•
L’etichettatura per i prodotti alimentari e’ richiesta per la maggior parte degli alimenti
c.d. preparati (pane, cereali, inscatolati, alimenti surgelati, snack, dessert, bevande
ecc.) mentre per i prodotti grezzi e’ volontaria (frutta, verdure, pesce ecc.)
• Termini quali “alimenti funzionali” o “i nutraceuticals” sono
ampiamente usati nel mercato.
Nota:
Si sta sviluppando un nuovo programma chiamato “Nutrition Keys”, proposto dal Food
Marketing Institute (FMI), dal Grocery Manufacturers Association (GMA) e sponsorizzato
dal Food and Drug Administration (FDA) e Michelle Obama, volto a combattere l’obesita’
mettendo in evidenza le calorie, I grassi saturi, il sodio e gli zuccheri sulla parte anteriore
dell’etichetta in modo da fornire maggiori informazioni ai sempre piu’ attenti consumatori
ETIC HETTATUR A – 2/4
Due diverse tecniche per identificare i pacchetti ed i
contenitori:
 Disporre tutte le dichiarazioni richieste sul pannello
anteriore dell'etichetta (PDP)
 Disporre determinate dichiarazioni specifiche del
prodotto sul quadro posteriore e altre più generiche
sull’etichetta principale
Il pannello informativo principale, o PDP (Principal Display
Panel),
è la parte dell'etichetta del pacchetto che è più facilmente
individuabile dal consumatore all'acquisto.
Molti contenitori sono progettati con superfici doppie o differenti
che sono adatte ad esporre in modo migliore il PDP
ETIC HETTATUR A – 3/4
Disporre la dichiarazione dell'identità, o nome dell'alimento
e la dichiarazione netta di quantità del prodotto, sul PDP.
Il pannello di informazioni è immediatamente il pannello
dell'etichetta alla destra del PDP, come visualizzato dal
consumatore. Se questo pannello non è utilizzabile, a
causa del disegno di pacchetto o della costruzione, il
pannello di informazioni è immediatamente il pannello
seguente dell'etichetta alla destra.
La frase “pannello di informazioni dell’etichetta” si
riferisce alle dichiarazioni dell'etichetta. Queste
dichiarazioni dell'etichetta includono il nome e
l'indirizzo del fornitore, imballatore o distributore, la
lista degli ingredienti e le indicazioni nutrizionali.
ETIC HETTATUR A – 4/4
Il pannello di informazioni dell’etichetta deve essere in formato stampato e
di facile comprensione/lettura da parte del consumatore.
In alcun modo l’etichetta può trarre in inganno o confondere anche
visualmente il consumatore.
Formati differenti sono specificati per le etichette riguardanti le indicazioni
nutrizionistiche.
Non è consentito porre il materiale non indispensabile sul
pannello di informazioni dell’etichetta (per esempio il codice a
barre ecc).
Le etichette dell'alimento devono elencare:
- Prodotto ;
- Indirizzo; (se non sono elencati in altri elenchi);
- Città;
- Stato (o paese, se fuori degli Stati Uniti);
Codice di postale
LEG G E B IOTER R OR IS MO – 1/5
La FDA è responsabile dell'applicazione di alcune disposizioni della Legge contro il Bioterrorismo.
A partire dal 12 dicembre 2003 le aziende che rientrano nel campo di applicazione della legge
devono registrarsi all'ufficio del Food and Drug Administration (FDA).
I regolamenti attuativi disciplinano le procedure relative:
Alla notifica di ogni singola spedizione (prior notice) di tutti i produttori che esportino prodotti
alimentari negli Stati Uniti almeno un giorno prima del loro arrivo negli Stati Uniti. Gli obblighi di
notifica presso la "FDA" trovano applicazione indistintamente sia per le imprese statunitensi che
estere.
Rientrano nelle disposizioni della legge i seguenti prodotti:
Tutti i prodotti alimentari
Bevande, tra cui le bevande alcoliche come birra, vino e i superalcolici
Cibo per animali
Coloranti e conservanti
Integratori alimentari, inclusi vitamine, minerali, erbe o aminoacidi vegetali, enzimi
Non rientrano nelle disposizioni della legge le grosse spedizioni di carne bovina e pollame.
LEG G E B IOTER R OR IS MO – 2/5
COME INVIARE IL PRIOR NOTICE
Il preavviso va inviato esclusivamente in maniera elettronica tramite il Prior Notice System della FDA
disponibile sul sito www.access.fda.gov oppure tramite l’ABI/ACS (Automated Broker Interface of the
Automated Commercial System) del Bureau of Customs and Border Protection.
Dopo l’invio del prior notice occorre attendere una ricevuta di conferma.
E’ opportuno che lo spedizioniere abbia con sé una copia della ricevuta quando arriva al porto di entrata.
NB. In caso di cattivo funzionamento dei due sistemi, il prior notice deve essere presentato alla FDA
esclusivamente via fax o e-mail.
Un prior notice incompleto viene rifiutato ma c’è la possibilità di modificarlo. Non si può modificare la
natura del prodotto alimentare; si accettano correzioni una sola volta.
QUANDO INVIARE IL PRIOR NOTICE
Il preavviso va presentato non più di 5 giorni prima dell’arrivo dei prodotti alimentari al porto di entrata
degli USA e non meno di:
- 2 ore prima per arrivi via terra (strada)
- 4 ore prima per arrivi via aerea o terra (treno)
- 8 ore prima per arrivi via acqua e comunque prima della spedizione in USA tramite posta
internazionale.
In quest’ultimo caso, il pacco postale deve essere accompagnato dalla ricevuta di
conferma del prior notice.
LEG G E B IOTER R OR IS MO – 3/5
Sono soggetti agli obblighi di registrazione i seguenti stabilimenti:
 Imprese estere coinvolte nella produzione, raffinamento, imballaggio o magazzinaggio di alimenti
destinati al consumo da parte di persone o animali negli Stati Uniti
 Imprese situate negli Stati Uniti che producono, raffinano, imballano, trasportano, ricevono,
immagazzinano oppure importano cibo per il consumo umano ed animale negli USA.
 Imprese estere con molteplici attività, devono registrare ogni stabilimento separatamente.
Non sono soggette a registrazione se i loro alimenti non vengono sottoposti a ulteriori trattamenti o confezionamento
da parte di altre imprese, prima che i prodotti alimentari siano esportati negli USA. Qualora l’impresa estera successiva
esegua solamente un'attività minima, come per esempio l'etichettatura, entrambe le imprese dovranno registrarsi.
Non sono soggetti agli obblighi di registrazione i seguenti stabilimenti:
 Le aziende agricole o fattorie che producono un bene alimentare di base;
qualora il bene venga trattato (ad es. l'olio d'oliva o il vino) allora devono registrarsi;
 I negozi di alimentari o i venditori al dettaglio e i ristoranti;
 Coloro che svolgono attività non a fine di lucro, che preparano prodotti alimentari
o che li servono direttamente al consumatore (come ad es. case private e chiese);
 Le imbarcazioni da pesca che non trattano pesce o altri prodotti alimentari;
 I centri sottoposti a controlli completi da parte del Ministero dell'Agricoltura
statunitense.
LEG G E B IOTER R OR IS MO – 4/5
COME REGISTRARSI:
• Tramite Internet: è necessario aprire un account e creare una password sul sito
www.access.fda.gov
E’ la modalità fortemente consigliata dalla FDA.
•Tramite modulo: le aziende che non hanno accesso ad Internet possono richiedere una
copia del modulo alla FDA telefonando o inviando una richiesta scritta. Al termine della
registrazione si riceveranno un numero di registrazione ed un pin. Il numero di registrazione
(FDA registration number) dovrà essere riportato sul prior notice (preavviso di spedizione) e
comunicato allo spedizioniere, al custom broker e all’importatore americano.
Un’azienda si registra una volta sola ma è tenuta ad aggiornare le informazioni di
registrazione richieste ogni volta che queste cambiano. Sia la registrazione che gli
aggiornamenti sono completamente gratuiti.
MANCATA REGISTRAZIONE O MANCATA NOTIFICA INVIO MERCI:
In caso di mancata registrazione e in assenza di previa notifica alla FDA di ciascun
carico di prodotti alimentari destinati al consumo umano o animale, le autorità
doganali americane saranno autorizzate a sequestrare tali prodotti al porto d'entrata e
a trattenerli, a spese dell'importatore, in appositi magazzini governativi sino a quando
la registrazione e la procedura di previa notifica non siano debitamente completati.
Qualunque tentativo di esportare prodotti alimentari senza tempestiva notifica alla
FDA può comportare la proibizione di ogni futura spedizione di prodotti alimentari negli
USA.
LEG G E B IOTER R OR IS MO – 5/5
OGNI AZIENDA STRANIERA DEVE NOMINARE UN PROPRIO “RAPPRESENTANTE”
STATUNITENSE CHE:
Deve risiedere fisicamente negli USA
Deve avere un'attività commerciale
Deve rappresentare l'azienda nei rapporti con la FDA.
Questo agente potrà essere lo stesso importatore, il distributore, lo
spedizioniere, il "custom broker", o qualunque altra persona di fiducia
dell'azienda che risieda legalmente negli Stati Uniti.
Assisterà l'azienda nella redazione e nella compilazione di tutti
i documenti da presentare alla FDA. La Food and Drug
Administration stima in circa $1,200 i costi annuali che
un'azienda straniera dovrà sostenere per avvalersi della
collaborazione di un agente. I costi sono indicativi e variano da
agente ad agente. Le aziende statunitensi non sono tenute a
nominare un proprio agente, ma sono però tenute a registrarsi.
PR ODOTTI ITALIANI DI
S UC C ES S O
 Olio e grassi vegetali e animali (include olio di oliva di vario
tipo..)
 Cereali, farina, amido, latte (include pasta, pane, biscotti..)
 Ortaggi, frutta, noci e simili
 Bevande, spiriti e aceto
PR ODOTTI ITALIANI DI
S UC C ES S O
 VINO
 OLIO
 PASTA: consumo in crescita
 FORMAGGIO
 PRODOTTI DA FORNO
 CONSERVE DI POMODORO
 ACETO BALSAMICO / DI VINO
 PRODOTTI BIO / ORGANIC: con certificazione
FOC US S UL VINO
 CONSUMO IN AUMENTO COSTANTE (3% annuo)
 Soprattutto per i segmenti a prezzi piύ alti
 La recessione sta in parte influendo sul consumo di vino e sulle abitudini del
consumatore, che si sta focalizzando su vini con prezzi piu’ moderati.
 VINI ITALIANI BEN INTRODOTTI
 Nonostante lo storico rivale francese i nuovi concorrenti: Cile e Australia
 CONCORRENZA ENORME SU PREZZO E QUALITA’
 Importanza dell’attivita’ promozionale
 3 PASSAGGI PER LA VENDITA DEL PRODOTTO IN USA
1. Importatore con licenza federale
2. Distributori
3. Consumatori finali
FOC US S UL VINO - C ALIFOR NIA
•
•
•
La California e’ il maggiore
produttore di vini degli Stati Uniti: il
90% della produzione nazionale
arriva da questa regione che si
posiziona al quarto posto nella
classifica dei maggiori stati produttori
di vino nel mondo, dietro a Francia,
Italia e Spagna.
L’alta qualita’ del vino californiano
dipende da diversi fattori tra cui il
clima mite, la topografia e le
caratteristiche del suolo. Per questi
stessi motivi si ritiene che l’industria
vinicola Statunitense avra’ sempre
base in California.
Le aziende produttrici di vini sono per
la maggior parte a conduzione
familiare e, generalmente, multigenerazionali
NUMERO AZIENDE VINICOLE
Year
California
United States
2009
2,972
6,705
2008
2,843
6,368
2007
2,687
5,958
2006
2,447
5,424
2005
2,275
4,929
2004
2,059
4,356
2003
1,869
3,873
2002
1,704
3,469
2001
1,562
3,187
2000
1,450
2,904
1999
1,364*
2,688*
FOC US S UL VINO – DATI
C ONS UMO
Year
Vino Totale per
Residente
Vino Totale
(galloni)
Totale Vino da tavola
(galloni)
2009
2.50 gals
767 million
670 million
2008
2.48 gals
753 million
658 million
2007
2.47 gals
745 million
650 million
2006
2.39 gals
717 million
628 million
2005
2.33 gals
692 million
609 million
2004
2.26 gals
665 million
589 million
2003
2.20 gals
639 million
570 million
2002
2.14 gals
617 million
552 million
2001
2.01 gals
574 million
512 million
2000
2.01 gals
568 million
507 million
1999
2.02 gals
543 million
475 million
FONTE: The
Wine Institute
FOC US S UL VINO C ONS UMATOR E
La situazione economica ha avuto effetti
anche sulle abitudini di consumo delle
bevande alcoliche:
Quasi la meta’ (47%) dei consumatori
intervistati si reca meno frequentemente in bar
e locali, la percentuale aumenta quando si
tratta di rinunciare a cene in ristoranti casual
(58%) e di alta fascia (60%)
Con la ripresa economica fatta registrare
nell’ultimo periodo, la percentuale di intervistati
che hanno espresso la loro volonta’ ad
aumentare le loro uscite:
• Presso ristoranti casual
37%
• Presso ristoranti di alta fasca 27%
• Presso bar e locali
16% (giovani)
Stando a quanto affermato da Danny Brager
(vice presidente, group client director,
Beverage Alcohol, The Nielsen Company) si e’
osservato un cambiamento nelle abitudini di
consumo di bevande alcoliche:
MENO QUALITA’
/
PIU’ RISPARMIO
I consumatori di vino che hanno espresso la
loro volonta’ di mantenere un basso livello di
spesa e un occhio al risparmio, anche con
una ripresa economica, rappresentan’ infatti
ben il 75%.
Si deve sottolineare che tra chi, invece,
aumentera’ i propri consumi, il gruppo piu’
numeroso ha mediamente un’eta’ compresa
tra i 25 e i 35 anni.
FOC US S UL VINO – C OME
ES POR TAR E
Esistono tre diverse opzioni per esportare vini e liquori negli Stati Uniti.
1. La prima opzione e’ l’esportazione diretta, stabilendo una societa’ o una
sussidiaria separate negli Stati Uniti, o ottenendo l’autorizzazione a fare affari
negli USA.
1. La seconda opzione e’ quella di vendere i prodotti al classico importatore
che a sua volta’ li rivendera’ attraverso la propria rete di distributori.
3. La terza opzione e’ quella di esportare attraverso un
importatore alternativo che si concentri su logistica,
amministrazione e requisiti di conformita’. Questi provvedera’
ad importare, immagazzinare e distribuire i vini, usando, per
la vendita, un brand-manager scelto ed assunto dall’azienda
vinicola.
FOC US S ULL’OLIO
 Consumo in crescita  prodotto tipico della dieta mediterranea
 genuinità e qualità organolettiche
 mercato in crescita di oltre il 100% nell’ultimo decennio
 Primato nelle importazioni
 consolidamento quota di mercato, a discapito di Spagna e Grecia
 prima posizione in termini di vendite, varietà, visibilità sugli scaffali
 secondo prodotto agro-alimentare maggiormente esportato dall’Italia in California
 Scarsa competitività dei produttori locali
 96% dell’olio americano prodotto in California
 1% del fabbisogno americano
FOC US S ULLA PAS TA
 Rimane il cibo piύ conveniente nonostante l’aumento dei
prezzi
 La Pasta puo’ rappresentare un pasto completo
 Healthy, convenient and popular
 Consumo in crescita costante
ALTR E OPPOR TUNITA’
EMER
EME R G ENTI
 Settore dolciario: prodotti a base di zucchero e cacao
 Conserve e derivati del pomodoro
 Formaggi
 Prodotti biologici
 crescita del 17-20% annuo vs 2-3% del settore agroalimentare
C ONS IDER AZIONI FINALI
 Importanza della comunicazione pubblicitaria e dell’immagine
 Massima cura nella scelta del design e dei colori dell’etichetta
 Cura nella forma del prodotto, nel sistema di chiusura e nella
confezione
 Garantire la qualità del prodotto e la sua continuità nel tempo
 Garantire la puntualità delle consegne
 Garantire la competitività dei prezzi
 Garantire un’ottima qualita’ del servizio: senza la corretta
mentalita’ per l’export si e’ destinati a rimanere inferiori alle altre
aziende
WINNING B US INES S C ULTUR E
La chiave per il successo e’ la COMUNICAZIONE
1. E’ importante conoscere le regole del gioco, dotarsi di personale
che conosca le lingue e le leggi, nonche’ di consulenti esperti.
2. E’ importante anche dotare i prodotti delle etichette adeguate e
conformi al 100% al Paese in cui si esporta.
3. Adeguare la propria azienda ai mercati esteri: dotarsi
di un fax che funzioni anche di notte, di una segreteria
automatica che sia operativa 24/7. Nell’economia
moderna dotarsi di un computer e di un indirizzo
email e’ di aiuto ma di per se’ non basta.
WINNING B US INES S C ULTUR E
PER AVERE PIU’ PROBABILITA’ DI
BISOGNA…
1.
2.
UCCE
O
Saper ascoltare, saper immedesimarsi nelle esigenze del cliente,
saper comunicare e gestire i rapporti di lavoro a grande distanza
NON solo di persona, ma anche attraverso email e telefono.
Nell’economia di oggi, in particolar modo in Nord America,
l’aspetto piu’ importante nei rapporti con la clientela, non sono
solo i prodotti, ma il rapporto stesso che si e’ in grado di
costruire e gestire con il cliente
Buon lavoro a tutti
e..
Thank you
for your attention