Diapositiva 1 - ANGSA Abruzzo
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Diapositiva 1 - ANGSA Abruzzo
Prevenire ed affrontare i comportamenti problematici Nadia Volpe Vasto, 09.10.2006 Il caso di Letizia • Letizia ha quindici anni, diagnosi di autismo e ritardo mentale di grado medio. La madre chiede un colloquio perché non riesce a gestire i comportamenti “aggressivi e provocatori” della ragazza. Il caso di Letizia: valutazione • • • • • Psicologa: Mi descrive un esempio di comportamento problematico di Letizia? Madre: non saprei, è sempre così arrabbiata, all’improvviso colpisce i bambini per strada, mi fa fare delle figuracce imbarazzanti… non posso fermarmi a guardare una vetrina o a salutare qualcuno che lei ne combina una delle sue P: mi accennava prima ad un episodio nel negozio di borse… M: infatti, le dicevo, io stavo scegliendo una borsa, e tenevo stretta la mano di Letizia. Sa, lei è sempre così affettuosa che non vuole mai lasciarmi. Un attimo… l’ho lasciata per vedere il prezzo della borsa, chiedevo alla commessa se il prezzo era già scontato… Letizia è corsa verso un bambino vicino alla porta e gli ha dato uno schiaffo. Il bambino è scoppiato in lacrime. La madre del bambino mi ha detto:”sua figlia è un mostro!” P: immagino che sia stata una situazione imbarazzante, poi cosa è successo? Il caso di Letizia: valutazione • • • • • Madre: è stato più che imbarazzante... Sono corsa da Letizia e l’ho sgridata, dicendole che è cattiva e che non doveva farlo. Cercavo di scusarmi con la madre del bambino ma ero anche arrabbiata perché non ha capito che Letizia non lo fa perché è cattiva, non si rende conto, ma poi si pente e chiede scusa… P: Letizia ha chiesto scusa al bambino… M: si, anzi all’inizio no, si è messa a ridere, mi ha fatto arrabbiare ancora di più, sono andata via immediatamente dal negozio, poi ha voluto fare la pace con me… voleva che la coccolassi… è perché mi ha visto arrabbiata, voleva farsi perdonare. P: ogni volta succede questo? M: sì, è sempre pentita, dopo. Dice sempre “non lo faccio più” e si tranquillizza solo dopo che l’ho perdonata e le do un bacetto. Analisi Funzionale L’Analisi funzionale è un processo finalizzato a determinare quali rinforzi mantengono un certo comportamento, e le condizioni di stimolo e gli eventi ambientali che creano l’occasione per quel comportamento. L’analisi funzionale • Antecedente (cosa succede prima del comportamento) • Comportamento (descrizione operativa) • Conseguenza (cosa succede dopo il comportamento) L’analisi funzionale antecedente comportamento conseguenza Letizia non ha attenzione diretta (la madre sta parlando con qualcun altro e guarda altrove) Colpisce il bambino La madre corre vicino a lei, le parla (la sgrida) la guarda, esce dal negozio, alla fine le dice “per questa volta ti perdono” e le da il bacetto. Il caso di Letizia: intervento • Letizia è in grado di comunicare un disagio? può comprendere il contesto? Sa cosa deve fare? Per quanto tempo? Come può avere nuovamente l’attenzione della mamma in modo adeguato? • Ha esperienza di “successo” di comportamenti alternativi ed adeguati? Dalla parte dell’adulto • Il rinforzo positivo di comportamenti problematici può avvenire inconsapevolmente (l’intenzione dell’adulto è farle capire che “non si fa”) • Non è necessario usare caramelle per rinforzare un comportamento problematico (es. evitamento di antecedenti avversivi) • Il rinforzo positivo di un comportamento problematico può sfuggire al nostro controllo (attenzione sociale di altri) Dalla parte dell’adulto • P: da quanto tempo si verifica questo comportamento? • M: non saprei, prima era piccolina, non faceva male ai bambini, era molto più semplice gestirla. Ora è grande, ha 15 anni, dovrebbe capire che non si fa, dovrebbe fare la brava… • P: Letizia secondo lei sa esattamente cosa significa “fare la brava”? • M: a casa sì, è così affettuosa… ma fuori sembra un’altra! È difficile capirla, non so cosa comprende realmente, forse per lei “fare la brava” significa solo abbracciarmi e fare le coccole… nel negozio è diverso, tutti ci guardano, non so cosa fare Dalla parte dell’adulto l’intervento educativo • P: ci sono momenti in cui fuori si comporta bene? • M: certo, ad esempio quando andiamo in piscina. Riesce anche ad aspettare il suo turno, si siede sulla panca con tre compagne, entrano in acqua una per volta, tiene in mano i braccioli, non ha mai colpito nessuno… • P: Letizia secondo lei sa esattamente cosa fare quando va in piscina? • M: sì. È molto brava, ascolta l’istruttore, si prepara da sola, poi fa la doccia e torniamo a casa. • P: si potrebbe definire il nuoto una attività prevedibile in cui Letizia è competente? • M: sì. invece nel negozio L. non ha chiaro cosa fare, cioè forse per lei la situazione non è prevedibile… • L’analisi funzionale del comportamento dell’adulto, ovvero: Perché l’adulto si comporta in maniera da rinforzare e mantenere proprio quei comportamenti che meno desidera che si producano nel bambino? • L’analisi funzionale del comportamento dell’adulto prende in considerazione tre aspetti • Pensieri (è grande, dovrebbe capire…) • Emozioni (sono arrabbiata, imbarazzata…) • Azioni (la sgrido… poi le do il bacetto)