scheda dell`itinerario - Rivalta

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scheda dell`itinerario - Rivalta
RIVALTA, VIAGGIO NEL BORGO TRASFORMATO.
Rivalta di Torino ha una storia millenaria, ancora ben leggibile nel tessuto urbano del suo Centro Storico. Si
accede al ricetto medievale attraverso il grande arco aperto intorno al 1930: qui le mura sono testimoni della
storia recente e il fascio littorio che sovrasta la chiave di volta si contrappone, come un monito a non
dimenticare, alla lapide che ricorda i caduti delle lotte partigiane. Sullo sfondo appare il Castello, chiuso dalle
sue alte mura e circondato da un verdeggiante fossato Già attestato come castrum nell’XI secolo, il Castello si
sviluppa, a partire dal secolo successivo, intorno ad una robusta torre rettangolare, oggi ribassata e inglobata
nell’edificio stesso. Per successive articolazioni verranno costruite, con la caratteristica tessitura “a spina di
pesce” le mura e il torrione ancora oggi visibile sul fondo del giardino, così come le torri-porta sul fronte
principale e a nord. Dal XIII secolo si susseguiranno fasi costruttive serrate e sovrapposte, fino a farne un
elegante complesso residenziale, che armonizza i tratti medievali originari con ricercate commistioni neogotiche
ispirate dal Brayda e dal D’Andrade. Di proprietà comunale dal 2006 e destinato a diventare il polo culturale
della città, il castello è attualmente chiuso per i lavori di restauro, che porteranno qui la nuova biblioteca civica e
sarà visitabile all’esterno. Le suggestioni delle sue sale auliche e del suo giardino storico, che dal 2008
ospitano eventi dedicati all’arte contemporanea, saranno ricreate virtualmente attraverso un percorso visivo,
artistico e musicale appositamente dedicato.
Seguendo il percorso della viabilità antica si esce dal ricetto attraverso la Torre Civica per visitare la
settecentesca chiesa della Confraternita di Santa Croce, dalla pregevole quadreria. Un’occhiata veloce al
vecchio mulino e la passeggiata prosegue all’interno delle mura, costeggiando l’Ala del mercato, unica piazza
della Rivalta medievale, fino alla Parrocchiale. Da qui, usciti definitivamente dal ricetto e non prima di aver
ammirato la porta del Rivellino, un viale alberato conduce al complesso dell’antica Abbazia. Recenti scavi
archeologici hanno messo in luce le testimonianze della sua lunga storia, dalla prima chiesetta di X secolo, alla
chiesa canonicale del secolo successivo, fino all’imponente abbazia romanica, la cui planimetria è riproposta
nell’area archeologica. Da qui provenivano i pregevoli capitelli, attribuiti al Maestro di Rivalta e conservati al
Museo Civico di Arte Antica di Torino. In età barocca fu infine realizzata l’imponente facciata della manica sud,
di scuola juvarriana. Facevano parte dell’aggregato abbaziale la cascina della Commenda e il Mulino,
affacciati sull’attuale piazza, nonché il grande parco storico, ricco di pregevoli essenze.
Poco lontano, sull’antico percorso verso Rivoli, si trova la cappella dei S.S. Vittore e Corona, già attestata nel
1047. Rimaneggiata alla fine del 1600, conserva pregevoli affreschi di scuola jaqueriana.
Piano di valorizzazione/sistema urbano: “SISTEMA RIVALTA”
Comune di Rivalta di Torino – Assessorato alla Cultura
Via Balma, 47 – 10040 Rivalta di Torino
Tel. 011 9045585/86
www.comune.rivalta.to.it
[email protected] - [email protected]
Il sistema urbano del Comune di Rivalta di Torino ha la finalità generale di promuovere il territorio in chiave
culturale e turistica a partire dalla valorizzazione dei significativi, ancorché poco conosciuti, beni culturali che
testimoniano la ricca e particolare storia di Rivalta. “SISTEMA RIVALTA”, nel promuove un percorso di
crescita orientato al coinvolgimento delle organizzazioni sociali e degli operatori economici e volto a giungere
ad una condivisione di intenti capace di generale una costante e sistematica collaborazione, intende valorizzare i
caratteri originari del luogo restituendo, da un lato, alla comunità la sua storia ed il riconoscimento dei valori
identitari e, dall’altro, rinforzando la vocazione culturale e turistica del territorio.
Le attività del sistema, ancora giovane, sono orientate a rinforzare il lavoro a rete, a coordinare la
programmazione degli eventi e manifestazioni culturali, migliorare la qualità dell’offerta, rendere fruibili i beni
culturali, favorire la sostenibilità economica delle iniziative culturali attraverso l’impegno dei volontari delle
associazioni della rete.