NEWSLETTER N. 1 Gennaio 2013
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NEWSLETTER N. 1 Gennaio 2013
Numero zero NEWSLETTER N. 1 Gennaio 2013 IN Diretta dall’europa Indice In diretta dall’Europa p. 2 Uno sguardo su... p. 3 Più imprenditori significano più posti di lavoro, più innovazione e più competitività... Gli imprenditori sono gli eroi dei nostri giorni e l'imprenditorialità è il più potente fattore di crescita economica nella storia dell'economia. Il nostro obiettivo è quindi quello di far sì che diventare imprenditore sia una prospettiva attraente e accessibile per i cittadini europei... Con queste parole Antonio Tajani, Vice Presidente dell’Ue e Commissario responsabile l'Industria e l'imprenditoria, evidenzia il messaggio chiave del piano d'azione Imprenditorialità 2020, adottato il 9 gennaio 2013. (Continua a p. 2) Bandi e gare d’appalto p. 4 Uno Sguardo su... Legislazione europea p. 5 Eventi P.6 Spazio Eurochambres p. 6 Il banco di prova della presidenza irlandese sarà fare la differenza ed é quello che ci siamo prefissi quando abbiamo elaborato le nostre priorità politiche: ossia costruire stabilità, occupazione e crescita. Pressati dal peso della crisi, molti Paesi Ue pensano ai tagli di bilancio e questo ha reso più difficile un accordo sul finanziamento delle politiche e delle priorità dell’Ue dal 2014 al 2020 ha dichiarato il primo ministro irlandese Enda Kenny nel corso della conferenza stampa di presentazione delle priorità della Presidenza irlandese del Consiglio dell’Ue.Ci aspettano decisioni cruciali sul quadro finanzia- rio pluriennale, per il quale serve un accordo. All’ultimo vertice non c’è stato, perció spetta alla Presidenza irlandese trovarlo ha confermato il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. (Continua a p. 3) Open ENLoCC, network di centri di logistica regionali, organizza il 19 febbraio 2013 l’OPEN ENLoCC conference, una conferenza sulle politiche adottate dalle regioni europee in materia di logistica e di trasporti. L’evento, che si svolgerà presso il Parlamento europeo a Bruxelles, si focalizzerà sul ruolo e sulle competenze attribuite alle regioni al fine di favorire i trasporti sostenibili e le imprese competitive. Sarà presente il vicepresidente del Parlamento europeo Rainer Wieland. maggiori informazioni ALTRI EVENTI A PAGINA 6 Numero zero In Diretta dall’ europa (Segue da p. 1) Il 37% degli Europei si metterebbe in proprio, se ne avesse l'opportunità. Nel caso in cui tale potenziale fosse sfruttato, si potrebbero aggiungere milioni di nuove imprese alle quasi 21 milioni già presenti nell'Unione europea. Tuttavia, diversi ostacoli dissuadono i cittadini europei dallo scegliere il lavoro autonomo, in particolare la paura del fallimento ed il rischio di percepire un reddito irregolare. L'indagine Flash Eurobarometro L'imprenditorialità nell'UE e oltre, sottolinea che se nel 2009 gli Europei desiderosi di avviare un'attività in proprio erano il 45%, negli ultimi tre anni questo numero si è ridotto del 20%, in conseguenza dell'attuale situazione economica e del deteriorarsi delle prospettive commerciali. A seguito di una consultazione rivolta alle PMI dell’Ue, la Commissione ha presentato un Piano d’azione con il quale intende intervenire per creare un ambiente favorevole alla crescita ed alla prosperità delle imprese, anche attraverso misure specifiche a sostegno degli imprenditori in erba tra giovani, donne, anziani, migranti e disoccupati. L’educazione all'imprenditoria dovrebbe fungere come stimolo alla creazione di imprese: tale formazione nell'ambito dell'istruzione superiore permetterebbe di stimolare la creazione di imprese high-tech e ad alta crescita grazie al sostegno offerto agli ecosistemi imprenditoriali, ai partenariati ed alle alleanze industriali. Si stima infatti che tra il 15% e il 20% degli studenti che partecipano a un programma di mini-impresa nella scuola secondaria avvierà in seguito una propria attività. Il piano d’azione Imprenditorialità 2020 individua sei ambiti chiave di intervento: accesso ai finanziamenti: la Commissione propone, da un lato, di rafforzare gli strumenti finanziari esistenti; dall’altro, mira a creare un mercato europeo della microfinanza ed a semplificare la fiscalità per consentire alle PMI di ottenere finanziamenti mediante investimenti diretti privati; supporto alle fasi cruciali del ciclo vitale dell'impresa: a fronte del fallimento di circa il 50% delle imprese nel corso dei primi cinque anni, gli Stati membri dovrebbero destinare maggiori risorse per aiutare le nuove imprese a superare questo periodo difficile, grazie ad esempio alla formazione degli amministratori ed alla costituzione di reti con i pari e con i fornitori e clienti potenziali; sostegno alle nuove opportunità imprenditoriali dell'era digitale: data la rapida crescita delle PMI che adottano tecnologie dell'informazione e della comunicazione, sarebbe auspicabile un maggiore sostegno alle start-up stabilite sul web ed al rafforzamento delle competenze nel settore delle TIC al fine di aiutare sia gli imprenditori digitali che le imprese più tradizionali; agevolazione del trasferimento di imprese: ogni anno circa 450.000 imprese con 2 milioni di dipendenti vengono trasferite a nuovi proprietari all'interno dell'Europa, con una perdita stimata di circa 150.000 imprese e 600.000 posti di lavoro; la Commissione propone perciò l’espansione dei mercati per le imprese e l’eliminazione degli ostacoli ai loro trasferimenti transfrontalieri; seconda opportunità per gli imprenditori onesti dopo un fallimento: il 96% delle bancarotte è dovuta a ritardi nei pagamenti o ad altri problemi pratici. La Commissione propone quindi di spostare l'attenzione dalla liquidazione verso una nuova impostazione che aiuti le imprese a superare le difficoltà finanziarie; semplificazione amministrativa: la Commissione porterà avanti il suo impegno per la riduzione dell'onere normativo. La Commissione intende inoltre promuovere l'imprenditorialità fra gruppi specifici della popolazione: potenzialità imprenditoriali delle donne: dal momento che le donne rappresentano solo il 34,4% dei lavoratori autonomi in Europa occorre incoraggiare e sostenere maggiormente la diffusione della cultura dell’imprenditorialità femminile; anziani: gli imprenditori in pensione dispongono di un prezioso know-how che andrebbe trasferito alle future generazioni al fine di assisterle nell’avvio di un'impresa; migranti: viste le difficoltà che spesso questa categoria si trova ad affrontare sul mercato del lavoro, un'attività autonoma potrebbe costituire un'opportunità preziosa di emancipazione economica e inclusione sociale; disoccupati: i programmi di sostegno alla creazione di imprese a loro destinati dovrebbero comprendere azioni di formazione, servizi di consulenza e tutoraggio. Per il Piano d’Azione Imprenditorialità 2020 clicca qui UNO Sguardo SU… Le prioritÀ della presidenza irlandese dell’UE (Segue da p. 1) Nel quarantennale del suo ingresso nell’Unione europea, l’Irlanda, ricevuto il testimone da Cipro, inaugura il trio di presidenze 2013 - primo semestre 2014, che vedrà al timone dell’Ue anche, nell’ordine, Lituania e Grecia. La presidenza irlandese punta ad ottemperare agli obiettivi europei, tentando allo stesso tempo di salvaguardare i propri interessi: infatti, oltre a concentrare i suoi sforzi sul mercato unico, anche in riferimento all'economia digitale - avendo sede in Irlanda numerosi internet provider - l’Eire si batterà affinché l'UE compia progressi decisi in materia di accordi commerciali con i suoi partner strategici, in particolare gli Stati Uniti. Ma il più duro compito della Presidenza irlandese sarà quello di garantire all’Unione europea l’adozione di un Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) per il periodo 2014-2020 e dei testi legislativi in materia, tra i quali spiccano quello riguardante la politica di coesione e quello relativo alla Politica Agricola Comune. Dublino ha deciso di concentrare il suo semestre di Presidenza su 3 priorità principali: 1. Recupero di una politica centrata sulle persone. In quest’ambito, l’Irlanda si propone di garantire una stabilità duratura, partendo dal necessario rinnovamento della governance economica in Europa. Saranno fondamentali la realizzazione dell’Unione bancaria ed il rafforzamento della regolamentazione finanziaria, insieme con un migliore coordinamento economico attraverso il processo del Semestre europeo, ossia la serie di proposte avanzate dalla CE al fine di trasformare il coordinamento delle politiche degli Stati membri da ex post in ex ante. Inoltre, la Presidenza irlandese pone al centro del proprio programma la lotta alla disoccupazione, attraverso la realizzazione dei pacchetti sull’Occupazione giovanile e sull’Investimento Sociale e raggiungendo l’intesa sulle decisioni in materia di salute (il programma Salute per la Crescita), di mobilità (il riconoscimento delle qualifiche professionali) e l'istruzione (il programma Erasmus for All); Investimenti in posti di lavoro potenzialmente competitivi e nelle risorse europee. L’Irlanda mira alla creazione di una normativa a favore dell'economia digitale in Europa, in modo che questo settore possa contribuire alle realizzazione del mercato unico del futuro: le proposte concrete includono la protezione dei dati, la sicurezza informatica, l’e-signature e l’e-identification, le reti a banda larga e ad alta velocità e l’accessibilità del web. È anche prevista una serie di misure volte a garantire un più alto potenziale di crescita alle PMI europee, quali il miglioramento dell’accesso al credito e agli appalti pubblici, la riduzione degli oneri normativi, la tutela della proprietà intellettuale e il finanziamento della ricerca. Dublino conferma il suo impegno per il raggiungimento di un accordo sul bilancio dell'Unione europea 2014-2020: un’attenzione specifica verrà dedicata ad alcune iniziative nell’ambito delle politiche settoriali come la riforma della PAC ed il programma per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 . Un accento particolare sarà posto sul potenziamento delle risorse naturali europee a terra e in mare (crescita blu), attraverso un programma legislativo che metterà in debita evidenza la Green Economy, considerata il propulsore per una crescita intelligente e sostenibile; L’Europa nel mondo. La presidenza irlandese proseguirà il programma di allargamento e sosterrà il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) nel rafforzamento delle relazioni con i Paesi confinanti. Verranno tenuti in grande considerazione lo sviluppo, la politica umanitaria e il cambiamento climatico. Inoltre, Dublino lavorerà per potenziare le relazioni UE-ONU, in particolare nel settore della gestione delle crisi e nelle operazioni di sostegno della pace. L’Irlanda ambisce, infine, alla riapertura dei negoziati per la procedura di adesione della Turchia all’Unione, che avevano subito una fase di stallo nel corso della presidenza cipriota. 2. 3. Per il sito web dedicato alla Presidenza irlandese dell’Ue clicca qui Per il programma della Presidenza irlandese (versione in lingua inglese) clicca qui 3 BANDI E GARE D’APPALTO 1) Central Asia Invest III Il presente invito a presentare proposte ha l'obiettivo di rafforzare il ruolo e le competenze delle Organizzazioni di intermediazione commerciale dell'Asia centrale aumentando la loro capacità di sostenere le PMI e di influenzare le politiche a favore delle microimprese e delle imprese di piccole dimensioni. Sono previste, fra le altre, le seguenti azioni: formazione dello staff attraverso training, seminari, workshop e programmi di scambio; diffusione di informazioni, best practices e know-how; creazione di database comuni. Il bando é di specifico interesse per le Camere di Commercio. Budget: 3.800.000 € Scadenza: 25/02/2013 Per maggiori informazioni clicca qui 2) CIP - EIE - Invito a presentare proposte per il 2013 Il bando mira a garantire energia sostenibile a prezzi competitivi per l'Europa. Gli obiettivi specifici sono i seguenti:1) aumentare l'efficienza energetica e l'uso razionale delle risorse energetiche;2)promuovere le fonti d'energia nuove e rinnovabili e incoraggiare la diversificazione energetica;3)incrementare l'efficienza energetica e l'uso di fonti energetiche nuove e rinnovabili nei trasporti. Sono previste, fra le altre, le seguenti azioni: test dei prodotti, monitoraggio del mercato, scambio di esperienze e best practices, elaborazione e applicazione di nuove misure. Budget: 65.000.000 € Scadenza: 08/05/2013 Per maggiori informazioni clicca qui 3) MOVE - Bandi nel settore dei trasporti marittimi Il presente invito a presentare proposte è mirato a incoraggiare la mobilità per l’apprendimento e a migliorare la qualità di istruzione e formazione nell’ambito delle istituzioni e degli enti marittimi europei. Tali obiettivi saranno raggiunti investendo nella qualità di insegnanti e istruttori, incentivando la collaborazione fra istituzioni di istruzione e formazione marittima e incrementando l’interesse verso le carriere in questo settore. Sono previste, fra le altre, le seguenti azioni: diffusione di best practices e benefit per studenti, insegnanti e addetti ai lavori; maggiore utilizzo di nuove tecnologie; scambio di informazioni fra università e centri di informazione; promozione a lungo termine della mobilità a scopo lavorativo. Budget: 400.000 € Scadenza: 27/04/2013 Per maggiori informazioni clicca qui 4) IPA - Finanziamenti nel settore rurale - Kosovo Il presente invito si propone di migliorare gli standard di qualità e sicurezza dei prodotti alimentari e della protezione ambientale e di aumentare la diffusione e il consumo dei prodotti locali. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso l'aggiornamento delle strutture e dei processi produttivi nel settore agroalimentare. Sono previste, fra le altre, le seguenti azioni: utilizzo di energie rinnovabili e nuove tecnologie, creazione di un sistema di controllo qualità che risponda ai requisiti ISO-9000, potenziamento delle attività di marketing. Budget: 4.250.000 € Scadenza: 02/04/2013 Per maggiori informazioni clicca qui 5) DCI - Attori non statali e autorità locali nello sviluppo - Invito a presentare proposte per autorità locali - Georgia Il presente bando ha l'obiettivo di supportare le iniziative degli Attori non statali e delle autorità locali per creare una società più inclusiva e rafforzata al fine di: permettere l'accesso ai servizi e alle risorse da parte della popolazione esclusa dai processi decisionali; incentivare la riduzione della povertà e l'utilizzo di strategie per la politica ambientale; facilitare l'interazione fra attori statali e non statali in diversi settori. Budget: 700.000 € Scadenza: 01/03/ 2013 Per maggiori informazioni clicca qui 4 Legislazione europea E dintorni Eurostat ha pubblicato l'11 gennaio 2013 i risultati di un'inchiesta sull'innovazione nell'UE, relativi al periodo 2008-2010. L'inchiesta si concentra sulle innovazioni di prodotti, processi, organizzazione interna e di marketing e fornisce informazioni su capacità e creatività. I risultati mostrano che durante il periodo in oggetto il 53% delle imprese nei settori dell’industria e dei servizi ha svolto attività di innovazione. I Paesi membri con la più alta percentuale d’imprese innovative sono la Germania (79,3%), il Lussemburgo (68,1%) e il Belgio (60,9%), mentre in Italia sono il 56,3%. Tra le imprese che svolgono attività di innovazione di prodotti e processi, solo il 27% ha cooperato con altre aziende, Università o istituti pubblici di ricerca, soprattutto appartenenti all'UE, all'EFTA o ad uno Stato candidato o in via di adesione all’UE, mentre il restante 73% ha utilizzato esclusivamente risorse interne. La più alta percentuale di cooperazione per l'innovazione è stata registrata a Cipro (62%), in Austria (51%) e in Slovenia (45%), mentre l'Italia si trova all'ultimo posto con il 12%. Per il testo della notizia (versione in lingua inglese) clicca qui La Commissione ha pubblicato l'8 gennaio scorso il Rapporto sull'occupazione e la situazione sociale in Europa 2012. Il documento analizza, sul modello della relazione pubblicata nel 2011, numerosi temi, tra i quali le dinamiche dei salari e la tassazione nel contesto della strategia Europa 2020 sull'impiego e la povertà. Il rapporto sottolinea come, dopo cinque anni di crisi economica, la disoccupazione abbia raggiunto i livelli più alti da vent’anni, causando inoltre un deterioramento della situazione sociale. Tra i principali problemi individuati dal rapporto, vi sono: l'emergere di una divisione tra alcuni Stati membri dell'UE che si trovano in grave difficoltà a causa della crisi ed altri che, al contrario, fino ad ora sono stati in grado di affrontare meglio la situazione; il permanere di differenze di genere nell'occupazione; l'aumento della disoccupazione di lungo periodo; l’aumento della tendenza alla polarizzazione dei salari; le difficoltà incontrate dai sistemi di welfare degli Stati dell'Unione europea. Per il testo del rapporto (versione in lingua inglese) clicca qui Il 17 gennaio scorso il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione a seguito della decisione da parte della Commissione di ritirare la proposta di regolamento relativo all'indicazione di origine di taluni prodotti importati da paesi terzi. La decisione della Commissione è stata determinata, da un lato, dal blocco dell’iter legislativo a causa dell’incapacità del Consiglio di trovare una posizione comune; dall'altro, da recenti sviluppi emersi nell’interpretazione giuridica fatta dall’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) di alcune norme di diritto internazionale che hanno reso la proposta difficilmente difendibile. Con la risoluzione il Parlamento deplora di non essere stato consultato preventivamente e chiede alla Commissione di motivare la sua scelta e di riconsiderare la sua decisione, o, in alternativa, di presentare una proposta modificata che copra i medesimi settori. Il Parlamento chiede inoltre alla Commissione di avviare uno studio comparativo della legislazione relativa all’indicazione di origine in vigore in tutti gli Stati membri dell'OMC e sottolinea sia la necessità di creare condizioni di partenza analoghe tra le imprese dell'UE e le loro concorrenti provenienti da paesi terzi sia di assicurare la protezione dei consumatori. Per il testo della risoluzione clicca qui 5 ) EVENTI L'Associazione Partner Europei per l'Ambiente e la Confederazione per l'Unione del Commercio europeo organizzano a Bruxelles, i prossimi 4 e 5 febbraio , il workshop Sustainable Mobility and Integrated Planning in Urban Areas: A Trade Unions Dialogue with Local Authorities. Il focus dell'evento verterà sulla "mobilità sostenibile nelle aree urbane" e sul suo impatto sul mercato del lavoro, in termini di creazione di occupazione, di fabbisogni di competenze, giusta transizione, finanziamenti ecc. L'obiettivo dell'iniziativa é la promozione di un forte dialogo tra i sindacati e le parti interessate a livello locale, in materia di gestione olistica della mobilità e pianificazione integrata. maggiori informazioni Spazio eurochambres EUROCHAMBRES accoglie con favore l’adozione del piano d’azione Imprenditorialità 2020* e sostiene pienamente il perseguimento del suo obiettivo primario, ovvero riaccendere lo spirito imprenditoriale dei giovani europei. Per quanto concerne la formazione, sottolinea l’importanza di alcune misure specifiche, in particolare la raccomandazione rivolta agli Stati membri di assicurare che l’imprenditorialità sia inserita nei programmi di studio relativi all’istruzione primaria, secondaria e terziaria. Tuttavia, l’associazione si rammarica del fatto che il piano d'azione non si limiti al primo capitolo sull’educazione all'imprenditorialità, ma vada invece oltre affrontando una vasta gamma di questioni concernenti il contesto economico generale. Secondo EUROCHAMBRES, la Commissione rischierebbe di compromettere l’attuazione delle misure intese a stimolare l'imprenditorialità e di diluirne così l'impatto globale. Il Segretario Generale Arnaldo Abruzzini ha così commentato: Le Camere non vogliono certamente scorag- giare gli addetti ai lavori dal perseguire miglioramenti vitali del settore imprenditoriale come ottimizzare il trasferimento di imprese e tagliare gli oneri amministrativi. Comunque riteniamo che queste problematiche dovrebbero essere affrontate attraverso procedure prestabilite come lo Small Business Act e il successivo Single Market Act. *vedi anche spazio In diretta dall’Europa pp.1-2 per il comunicato stampa clicca qui EUROCHAMBRES ha recentemente pubblicato le proprie risposte alla consultazione della Commissione europea volta individuare i 10 atti legislativi più gravosi per le PMI. Gli atti normativi sono fondamentali per il buon funzionamento delle imprese ma comportano spesso oneri amministrativi ingenti soprattutto per le PMI. Per tale motivo, partendo dal principio Think Small First (Pensare soprattutto in piccolo), la Commissione europea ha avviato una serie di azioni per monitorare la legislazione in vigore e individuare le norme da rivedere per facilitare le attività delle imprese. Le PMI, attraverso le Camere di Commercio, sono state quindi invitate a segnalare le normative più critiche su cui intervenire il prima possibile. I risultati raccolti da EUROCHAMBRES in merito sono i seguenti: la legislazione europea è particolarmente onerosa nei settori della protezione dei consumatori, delle dogane, dell’occupazione, dell’energia, dell’ambiente, della sicurezza dei prodotti, degli servizi, degli appalti pubblici e delle imposte; un particolare accento è posto sul tema dei Principi Contabili Internazionali IAS (International Accounting Standards) e IFRS (International Financial Reporting Standards) che, secondo EUROCHAMBRES, non dovrebbero comportare obblighi di legge per le PMI le quali dovrebbero avere la possibilità di applicarli su base volontaria; le normative più problematiche sono quelle relative al commercio sleale, ai nuovi codici doganali, alle misure per migliorare le condizioni di lavoro, a REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals), alla direttiva servizi e al sistema di tassazione comune; sono segnalate ulteriori criticità in merito alle direttive contabili che non contemplano l’esenzione delle PMI dall’obbligo di redigere i conti consolidati e ai Regolamenti sui Fondi Strutturali e di Coesione per i quali si richiede semplificazione burocratica e applicazione del principio di proporzionalità nei confronti delle PMI. maggiori informazioni 6