NOTA INTEGRATIVA al Conto economico ed
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NOTA INTEGRATIVA al Conto economico ed
NOTA INTEGRATIVA tecnica al Conto Economico ed allo Stato Patrimoniale Premessa Come sottolineato in molti documenti contabili, il Comune è ente sperimentatore dei nuovi sistemi contabili ex Dlgs 118/2011. Sulla base della scelta dell’Amministrazione e dei principi contabili di attuazione della sperimentazione, dal 2013 è prevista la redazione del Conto economico e dello Stato patrimoniale non più attraverso l’artificio contabile del “ prospetto di conciliazione “ come disposto da norma di legge precedente, ma direttamente da un’alimentazione di scritture in partita doppia. L’attività del servizio bilancio al riguardo è stata particolarmente complessa oltre che per la difficoltà di calare regole contabili privatistiche all’interno della contabilità pubblica di natura finanziaria ma soprattutto per problematiche di ordine informatico. La ditta fornitrice del software non ha, infatti, consentito all’Ente di procedere durante l’anno con scritture in partita doppia concomitanti, ma ci ha obbligati a scritture massive possibili solo dopo la chiusura del rendiconto finanziario, scritture massive che hanno messo veramente in difficoltà il servizio. Si deve, inoltre, precisare che il software a disposizione non ha consentito la separata contabilizzazione per l’Iva dei servizi commerciali e la gestione manuale non è stata proprio possibile vista la consistenza delle movimentazioni. I dati a disposizione a consuntivo, pertanto, sono stati utilizzati per operare scritture di rilevazione del credito e debito IVA. Essi poi sono stati scorporati forfettariamente dai costi e dai ricavi dell’anno, dopodiché, sono state operate scritture di rilevazione dei pagamenti dei debiti mensili giungendo a rilevare il credito IVA finale. Criteri seguiti In adempimento al principio della competenza economica nell’elaborazione dei documenti sono stati rilevati i ricavi/proventi conseguiti in corrispondenza con la fase di accertamento delle entrate ed i costi/oneri sostenuti in corrispondenza con la fase della liquidazione delle spese. Costituiscono eccezione a tale regola: - i costi derivanti dai trasferimenti e contributi (correnti, agli investimenti e in c/capitale) che sono rilevati in corrispondenza dell’impegno di spesa; - le entrate dei titoli 5 “entrate da riduzione di attività finanziaria”, 6 “accensione di prestiti”, 7 “anticipazioni da Ist. Tesoriere”, 9 “entrate per conto terzi e partite di giro”, il cui accertamento determina solo la rilevazione di crediti e non di ricavi; - le spese del titolo 3 “spese per incremento di attività finanziarie”, 4 “rimborso di prestiti” 5 “chiusura anticipazioni da Ist. Tesoriere” e 7 “uscite per conto terzi e partite di giro”, il cui impegno determina solo la rilevazione di debiti e non di costi; - le entrate e le spese relative al credito e debito IVA, il cui accertamento e impegno/liquidazione determinano solo la rilevazione di crediti e di debiti. Quanto sopra esposto è in relazione al criterio generale, poi nella pratica contabile è stato necessario implementarlo con movimentazioni aggiuntive per garantire la completezza delle informazioni nel passaggio tra vecchio metodo di rilevazione e nuovo e né Arconet né la ditta informatica ci hanno aiutato in tale attività di verifica. In pratica le rilevazioni a costi/ debiti di funzionamento 2014 dal Titolo I Spesa, esclusi trasferimenti livello 2 n. 4, hanno considerato: - liquidazioni o mandati a spesa fissa in competenza 2014 ma con l’eccezione di quelle su FPV-STR di provenienza ante 2013 che sono nella competenza dell’esercizio in quanto costi e debiti/ fornitori già contabilizzati nel 2012 e retro; - liquidazioni 2015 a residui 2014 (attività consentita dai principi contabili) ma con l’eccezione di quelle su FPV-STR ante 2013 che sono nella competenza dell’esercizio 2014 in quanto costi e debiti v/ fornitori già contabilizzati nel 2012 e retro. Le rilevazioni dal Titolo II Spesa, esclusi trasferimenti livello 2 n.4, hanno riguardato: liquidazioni o mandati a spesa fissa in competenza 2014 compresi FPV-STR in quanto il precedente criterio era emissione mandato; - liquidazioni 2015 a residui 2014 e retro; Le rilevazioni da Titolo I e II Spesa dei trasferimenti livello 2 n.4 sono da impegno ma con la precisazione che: - per quanto riguarda il Titolo I sono esclusi FPV-STR di provenienza ante 2013 che sono nella competenza dell’esercizio, in quanto costi e debiti già contabilizzati nel 2012 e retro; - Titolo II tutte le movimentazioni in competenza, compresi FPV. A – ATTIVO 1) Immobilizzazioni Sono costituite dai beni di uso durevole e si distinguono in: - immateriali, derivanti dalla capitalizzazione dei costi di ricerca, pubblicità e in genere di tutti quei costi la cui utilità si protrae per più esercizi, pur non essendo correlati ad un bene materiale; - materiali, costituite dai beni demaniali, dai beni appartenenti al patrimonio disponibile e indisponibile e dai diritti reali su beni oggetto di valutazione; - finanziarie, rappresentate da partecipazione in imprese collegate e controllate e crediti diversi. Nel bilancio di apertura è stata riportata la situazione patrimoniale esistente al 31/12/2013, la cui consistenza è stata rilevata al lordo delle quote di ammortamento 2013, presenti al passivo dello stato patrimoniale nella voce fondi di ammortamento. Nell’anno 2013 per difficoltà organizzative e informatiche le rilevazioni effettuate automaticamente dal software utilizzato dall’Ente hanno prodotto delle contabilizzazioni non coincidenti con quelle rilevate nell’inventario dei beni mobili, dove oltretutto le rilevazioni sono state effettuate al netto delle quote di ammortamento 2013. Tutto cio’ ha prodotto, a parità di valore contabilizzato, delle diverse movimentazioni dei conti relativi alle immobilizzazioni materiali e immateriali, pertanto, ad inizio anno, dopo la riapertura dei conti, è stata effettuata una specifica scrittura di rettifica allo scopo di riallineare i valori dello Stato Patrimoniale con quelli presenti nell’inventario dei beni mobili. Le rettifiche effettuate, inoltre, hanno tenuto conto dell’applicazione, a partire dall’anno 2014, dei coefficienti di ammortamento previsti nei “Principi e regole contabili del sistema di contabilità economica delle amministrazioni pubbliche” predisposto dal MEF. Le consistenze iniziali dei vari immobili sono state movimentate per effetto delle liquidazioni/impegni relativi alle nuove acquisizioni intervenute nel corso dell’anno e, per i beni mobili, in caso di dismissioni sono state apportate le opportune scritture di rettifica. Nell’anno 2014, inoltre, in applicazione del principio contabile sopra indicato, sono stati applicati gli ammortamenti in conto. 2) Attivo circolante E’ costituito da: - Rimanenze: sono costituite dall’insieme dei prodotti finiti, materie prime, semilavorati, risultanti dalle scritture inventariali e di magazzino di fine esercizio. Esse sono state iscritte al costo di acquisto o di produzione ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato; - Crediti diversi: Vengono distinti in: - crediti di natura tributaria - crediti per trasferimenti e contributi; - crediti verso clienti ed utenti - altri crediti. Per essi sono stati rilevati i ricavi/proventi conseguiti in corrispondenza con la fase di accertamento delle entrate e corrispondono ai residui attivi finali (€ 23.724.660,78) + IVA a credito 2014 (€ 24.744,00+361.293,10); - Partecipazioni che non costituiscono immobilizzazioni; - Disponibilità liquide Rappresenta il valore di tutte le attività correnti che si presentano sotto forma di liquidità e coincide con la consistenza di cassa evidenziata nel conto di Bilancio. 3) Ratei e residui attivi B - PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO Il gruppo è distinto nelle seguenti voci: - Fondo di dotazione; - Riserve. Nella voce Riserve sono stati rilevati i proventi derivanti dal rilascio delle concessioni edilizie e dalla monetizzazione di standard urbanistici, al netto della quota destinata al finanziamento di spese del titolo I. B) Fondi per rischi e oneri Fondo svalutazione crediti E’ stata effettuata una scrittura di accantonamento al Fondo Svalutazione Crediti per € 495.947,79, determinando un importo complessivo dello stesso pari a € 3.349.931,97. C) Trattamento di fine rapporto D) DEBITI 1 - Debiti di finanziamento I debiti di finanziamento sono debiti specificatamente contratti per finanziare lo svolgimento di particolari opere e progetti, rappresentati da: • ottenimento di mutui passivi; • emissione di prestiti obbligazionari. La consistenza iniziale di tali debiti corrisponde al residuo debito all'1/1, risultante dai piani di ammortamento dei prestiti. Essi sono movimentati per effetto della liquidazione delle quote capitali dei mutui (Titolo II) e degli interessi passivi su di essi (titolo I). Questi ultimi nel corso dell’anno si annullano con i mandati di pagamento, per cui il saldo relativo a tali movimentazioni a fine anno è zero e il saldo del conto corrisponde al debito residuo al 31/12. La variazione in aumento da conto finanziario deriva dagli accertamenti relativi ai nuovi mutui contratti; la variazione in diminuzione da conto finanziario deriva dai mandati di pagamento relativi al pagamento delle quote capitale dei mutui in corso. La consistenza finale da Stato Patrimoniale pari a € 47.996.881,55 differisce dall’importo indicato come indebitamento complessivo dell’Ente per € 570.108,12, pari a: - € 555.552,45 relativo ad un diverso utilizzo mutuo, non ancora autorizzato dalla Cassa Depositi e Prestiti; - € 14.600,18 per riduzione mutuo Palazzo Monti, per la quale è stata inviata richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti, non ancora accettata dalla stessa; - € 44,51 relativo un vecchio mutuo eliminato, per il quale l’accertamento risulta pari a € 69.439,51, mentre la relativa variazione e di € 69.395,00, in quanto € 44,51 erano già stata pagate. 2 - Debiti di funzionamento I debiti di funzionamento sono quelli che derivano dal normale processo di approvvigionamento dei fattori produttivi per l’esercizio della normale attività istituzionale e non dell’Ente. L’aggregato debiti di funzionamento, seguendo un approccio residuale, racchiude tutto ciò che non ha natura finanziaria in modo esplicito, cioè tutti i valori che scaturiscono da operazioni che non hanno attinenza con il fattore generico denaro ma bensì con l’acquisizione di fattori produttivi specifici. Sono debiti di funzionamento, pertanto: • • • • • i debiti verso i fornitori; i debiti verso controllate, collegate e controllanti di natura commerciale; i debiti verso l’erario; i debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale; gli altri debiti di natura commerciale. I debiti di funzionamento, dunque, sono ricollegabili alle operazioni di acquisizione dei fattori produttivi specifici, cioè beni di natura corrente (materie prime, componenti, materie sussidiarie e accessorie, ecc.); beni durevoli (immobilizzazioni materiali e immateriali) e servizi di varia natura (lavoro, servizi della pubblica amministrazione, ecc.). Ai debiti iniziali esistenti al 01/01/2014 sono state aggiunte le liquidazioni effettuate nel 2014 a competenza 2014 (esclusi gli FPV ante 2013 perché già inseriti nel bilancio di apertura) e le liquidazioni effettuate nel 2015 a residui 2014 (in quanto i residui ante 2013 erano già presenti nel bilancio di apertura). Sono inoltre state, inoltre, registrate le insussistenze e sopravvenienze attive in entrata, e in uscita le insussistenze (economie) su impegni a residui e su impegni FPV ante 2013 e su trasferimenti correnti. Per evidenziare tutti i debiti di funzionamento in conto capitale sono state prese in considerazione le liquidazioni effettuate nell’anno 2014 su impegni a competenza 2014, compresi gli FPV ante 2013, poiché essi, al contrario del titolo I non erano presenti nel bilancio di apertura, i mandati dell’anno 2014 a competenza e residui senza liquidazione, le liquidazioni effettuate nell’anno 2015 a residui 2014 e retro. Per i trasferimenti in conto capitale (livello 2.4) sono stati considerati gli impegni di competenza, gli impegni a residui e gli impegni su FPV ante 2013. I debiti di funzionamento totali, pertanto, sono pari ai RP finali del titolo I (€ 11.537.779,51) + IVA a debito finale da dichiarazione IVA (€ 369.298,14) + FPV ante 2013 da riportare nel 2015 perché non utilizzati nel 2014, a quadratura dell’importo inserito nel bilancio di apertura come FPV totali (€ 293.449,37) = € 12.200.527,02. RETTIFICHE Al bilancio di apertura sono state aggiunte le seguenti scritture di rettifica: - rettifica su valutazione della partecipazione in società partecipate e/o controllate: rispetto all’anno precedente la partecipazione in società controllate è stata valutata in base al metodo del patrimonio netto, di cui all’art. 2426 n. 4 del codice civile per un totale di € 1.135.131,74, mentre la partecipazione in società partecipate è stata valutata al minore tra il costo di acquisizione e il valore del patrimonio netto dell’ultimo bilancio approvato per un totale di € 12.063,62, di cui si allega prospetto di dettaglio (allegato n. 1). - Complessivamente la rivalutazione delle partecipazioni in società controllate e partecipate ha dato luogo ad un aumento delle riserve di € 1.147.195.36. Le rettifiche di valutazione dell’anno precedente, poiché erano state inserite erroneamente tra le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, sono state spostate tra le immobilizzazioni finanziarie. rettifica registrazione credito IVA anno 2013 (€ 79.445,70); rettifica variazione accertamenti su mutui (€ 238.369,21): poiché tali operazioni erano già state contabilizzate negli anni precedenti per cui il saldo iniziale dei debiti di finanziamento conteneva già tali riduzioni, le rettifiche in contabilità finanziaria, necessarie per la rilevazione delle eliminazioni, non sono state fatte transitare tra i debiti di finanziamento. Per quanto riguarda la rilevazione dei beni immobili, l’attività di riclassificazione del bilancio, l’applicazione delle quote di ammortamento 2013 in conto e il riallineamento dei valori con quelli presenti nell’inventario dei beni immobili ha dato luogo alle seguenti rettifiche patrimoniali: CODICE PIANO DEI CONTI 1.2.1.03.05.01.001 Sviluppo software e manutenzione evolutiva 1.2.1.99.01.01.001 Altre immobilizzazioni immateriali n.a.c. SOPRAVVENIENZE INSUSSISTENZE 73.546,04 70.882,79 1.2.2.01.01.01.001 Infrastrutture demaniali 602.216,18 1.2.2.01.02.01.001 Altri beni immobili demaniali 1.2.2.01.99.01.001 Altri beni demaniali 1.2.2.02.09.01.001 Fabbricati ad uso abitativo 1.2.2.02.09.02.001 1.181.530,81 586.223,82 663.528,13 Fabbricati ad uso commerciale e istituzionale 1.2.2.02.09.99.999 Beni immobili n.a.c. 5.540.346,30 775.587,36 Fabbricati ad uso commerciale e 1.2.2.02.10.02.001 istituzionale di valore culturale, storico ed artistico 1.407.482,33 1.2.2.02.13.99.999 Altri terreni n.a.c. 12.447,57 Acconti per realizzazione di immobilizzazioni materiali 255.961,78 di cui per applicazione ammortamenti in conto anno 2013 1.2.2.04.01.01.001 3.772.113,78 3.667.655,61 3.729.983,72 42.130,06 E) RATEI E RISCONTI E CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI 1) Contributi agli investimenti - Conferimenti Rappresenta il valore dei finanziamenti dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia e dagli altri enti del settore pubblico allargato nonché dai privati, il cui fine è la realizzazione di investimenti o, più in generale, l’acquisizione di beni durevoli tali da incrementare il patrimonio dell’ente. Il gruppo è distinto in due voci: - conferimenti da trasferimenti in conto capitale; – conferimenti da concessioni di loculi. Nella prima voce vanno rilevati gli accertamenti relativi ai trasferimenti in conto capitale iscritti al titolo IV dell'entrata, categorie 2, 3, 4 e 5 e nella seconda i proventi derivanti dal rilascio delle concessioni di loculi e aree cimiteriali destinati al finanziamento di spese di investimento, al netto della quota di ammortamento relativa agli immobili cui la spesa è stata destinata. Essi sono iscritti al passivo non perché rappresentino passività, ma in quanto proventi pluriennali. PLUSVALENZE ED ACQUISIZIONI A PATRIMONIO A TITOLO GRATUITO Nel CONTO ECONOMICO sono state inserite le plusvalenze che sono scaturite dalle alienazioni patrimoniali 2014 (che hanno generato diminuzioni patrimoniali per i valori iscritti nello SP attivo) come segue: 1) Vendita di un fondo rustico con casa colonica sito nel Comune di Carassai per € 203.280,00 (plusvalenza pari a € 192,763.28, diminuzione patrimoniale per € 10.516,72) 2) Vendita di un fondo rustico situato nel Comune di Petritoli per € 175.440,00 (plusvalenza totale pari a € 153.440,00 diminuzione patrimoniale per € 22.000,00); 3) Vendita di fabbricato colonico sito nel Comune di Carassai per € 91.773,00 (plusvalenza pari a € 81.415,83, diminuzione patrimoniale per € 10.357.17); 4) Vendita di un fondo rustico con casa colonica sito nel Comune di Carassai per € 161.802,00 (plusvalenza pari a € 143.541,60, diminuzione patrimoniale per € 18.260,40) 5) Vendita di un fondo rustico sito nel Comune di Carassai per € 257.706,00 (plusvalenza pari a € 228.622,22, diminuzione patrimoniale per € 29.083,78) 6) Vendita di un fondo rustico con fabbricato colonico sito nel Comune di Carassai per € 113.400,00 (plusvalenza pari a € 100.602,08, diminuzione patrimoniale per € 12.797,92). Sono state inoltre inserite scritture extra contabilità finanziaria per incrementi patrimoniali (nell’attivo SP e come sopravvenienza attiva in Conto economico) che non hanno provocato movimentazioni finanziarie come segue, pur se il principio contabile della competenza potenziata impone comunque il passaggio a bilancio, ma non è pervenuta idonea segnalazione al servizio ragioneria: 1) Acquisizione gratuita da convenzione urbanistica di area per la realizzazione di un parcheggio in località Salvano pari a € 4.090,00 Rep. n. 6473 del 05/03/2014; 2) Acquisizione gratuita da convenzione urbanistica di area più immobile per la realizzazione di un centro sociale in località Lido di Fermo pari a € 406.556,00 Rep. n. 7899 del 16/01/2014. Si precisa che nel corso dell’anno 2014 si è data integrale applicazione al principio contabile applicato concernente la contabilità economica-patrimoniale in ordine alla verifica delle valutazioni esistenti nello SP al 31/12/2012. Le variazioni necessarie sono state apportate in corso di gestione 2014 intepretando in maniera estensiva quanto testualmente previsto dal principio: “ Il valore di eventuali beni patrimoniali per i quali non è stato possibile completare il processo di valutazione nel primo stato patrimoniale di apertura, secondo la disciplina del presente principio, in quanto in corso di ricognizione o in attesa di perizia, può essere adeguato nel corso della gestione tramite scritture esclusive della contabilità economico- patrimoniale del tipo immobilizzazioni a Fondo di dotazione. L’attività di ricognizione straordinaria del patrimonio e la conseguente rideterminazione del valore del patrimonio, deve in ogni caso concludersi entro il secondo esercizio dall’entrata in vigore della contabilità economico- patrimoniale ( per gli enti in sperimentazione dal 2012 entro l’esercizio 2014).” La dirigente del servizio bilancio Dott.ssa Flaminia Annibali