E la chiamano E la chiamano
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E la chiamano E la chiamano
S P E C I A L E E S TAT E A cura di Donna Bice * E la chiamano estate ... Schizzi di vita e suggerimenti per una sopravvivenza allucinante anche quest’anno è arrivata l’estate. Sole, mare, vacanze… voglia di staccare la spina! E con la bella stagione torna il solito refrain. Cosa indosseremo quest’estate per essere trendy? Quale sarà il cocktail più “in” che almeno una volta dovremo bere per non essere “out”? E poi quali scarpe, costumi da bagno, borse e cappelli? Ma procediamo con ordine e ci accorgeremo che più che di cambiamenti veri e propri si tratta di ritorni. E di ritorni si parla anche per il modello femminile. Infatti, se fino all’anno scorso andava di moda la ventenne androgina o la trentenne inquieta perché ormai al giro di boa, quest’estate la donna donna è la quarantenne! E con lei tornano tutte (o quasi) le tendenze che hanno caratterizzato le sue estati a partire dagli anni ’60. Nella moda tornano i motivi floreali tanto cari alle nostre mamme (leggi poltrone bergère), pois e soprattutto righe. Le righe bianche e blu sulle magliette sono un evergreen, ma per essere davvero à la page vanno indossate con i pantaloni stile capri o con i bermuda o, meglio ancora, per chi ha il fisico, con gli shorts cortissimi. Sempre sull’onda del déjà vu, insieme alle mitiche espadrillas (chi di noi non ne ha posseduto un paio!), i sandali con la zeppa – che adesso si chiamano plateau pugliasalute - che saranno il tormentone dell’estate, perché comodissimi da portare, anche se poi non li indossano bene tutte. Anzi. Nelle vetrine ce ne sono di terrificanti, dei più noti stilisti italiani, con delle orribili zeppe in midollino lucido o paglia di Vienna che tanto ricordano le sedie dei nostri nonni. Molto più chic i sandali ultrapiatti decorati con pietre colorate. Sempre in auge il nero, il colore preferito dalle donne, perché questo sì sta bene a tutte, o meglio ancora il bianco e nero. Torna infatti l’effetto optical. Ma anche il rosso e l’arancio per chi vuole osare. Ormai decisamente démodé i colori acidi o fluo. E in spiaggia? Anche per quest’anno la moda mare segue la moda delle passerelle e lo stile vincente è quello raffinato e allo stesso tempo seducente. Basta con i mini top e gli string provocanti, basta con i push-up per avere un seno prorompente ma innaturale. Il mitico bikini, nonostante compia 60 anni, è ancora quello più amato dalle donne. Quest’anno lo troviamo impreziosito da catene, ciondoli e talvolta da collane di - sei - luglio-agosto 2006 cristallo, ma molte sono anche le fantasie ispirate alla natura e al mondo animale (quest’anno, poi, pare che l’unico animale del creato sia la farfalla). E se poi con mille sacrifici siamo riusciti a procurarci tutto o quasi tutto per essere veramente alla moda, su quali spiagge andremo a sfoggiare il nostro guardaroba? Basta con la Sardegna modaiola, con Ibiza e le isole greche. Quest’anno in vacanza si va in posti tranquilli e lontano da occhi indiscreti. Meta preferita la Sicilia, possibilmente in auto da Marsala ad Agrigento, in quella zona in cui l’Italia è più vicina all’Africa, così non ci dimenticheremo mai del caldo infernale e potremo sempre dire: “…però non è più il caldo di una volta”. Un viaggio tra porti moderni e templi greci, tra cattedrali barocche e medine arabe, dove i nostri mariti spereranno di vedersi offrire anche un solo cammello pur di liberarsi di noi (come se fossimo in Egitto). E se proprio non possiamo partire? Accontentiamoci della nostra solita spiaggia al Capitolo di Monopoli. I più “fortunati”, invece, potranno andare in quel di Ostuni a Rosamarina , e poi non dimentichiamoci di una delle più famose spiagge di Puglia: Pane e Pomodoro in città. Spesso menzionata nei vari TG (anche Canale 5 ne parla una sera sì e l’altra pure), neanche fosse la Promenade des Anglais di Nizza! E su queste spiagge indimenticabili cosa berremo? Quali cocktail dovremo sorseggiare? Ormai sul viale del tramonto i super alcolici tipo Margarita, Mojito e Caipirinha. Resta immutata la posizione per i classici Bellini, Negroni e Campari. New entry i beveroni salutisti a base di frutta e verdura. Un buon successo stanno ottenendo le acque minerali allungate con sciroppi di frutta. Ma forse la vera novità della stagione, anche se per ora circoscritta ad una sola regione in Italia, sta nel bere come aperitivo il Lambrusco per cui è stato addirittura creato, da uno dei più noti fabbricanti austriaci di bicchieri, un calice da degustazione con lo stelo rosso per fare pendant con il colore del vino (sic!). Finiti i bei tempi in cui per bersi un buon bicchiere pugliasalute era sufficiente avere a disposizione anche un gotto (alla faccia del galateo) o meglio ancora un bicchiere di quelli di ceramica che non ti fanno né vedere colori né sentire sapori e che lasciano molto all’immaginazione. E per rimanere ancora in tema di aperitivi possiamo ormai declamare la fine, o quasi, dell’happy hour. È finita l’era degli stuzzichini à gogo, dei panzerottini - che poi altro non erano se non delle misere imitazioni surgelate degli stessi - delle pizzette rustiche, che per darsi un tono si facevano chiamare quiches, degli anacardi e delle noccioline pro cellulite che noi donne dovevamo sempre lasciare lì nelle varie coppette (della serie “vorrei, ma non posso…”). Ora va di moda l’happy hour monotematico. Quindi ricordatevi che, per dimostrare a tutto il mondo che siete informati su tutto ma veramente tutto, quando andate nei bar (chiaramente solo quelli più in) dovete chiedere o solo ostriche francesi o solo mozzarelle, possibilmente di bufala, accompagnate da confetture e da mostarde, nella speranza che non abbiano né le une né le altre, in quanto davvero disgustose, e che quindi vi propongano i soliti salumi. E se li hanno, che sia solo il Patanegra, perché voi mangiate solo quello o, se proprio non è possibile, che almeno vi servano del San Daniele o del Parma. Se poi volete dare davvero fastidio chiedete che vi mostrino, come si fa per i vini, la carta delle acque minerali e pretendetele solo firmate e provenienti dai paesi più lontani. Ma a pensarci bene, ne vale veramente la pena fare tutto questo per essere alla moda? È veramente il massimo delle nostre aspirazioni vestirci tutti allo stesso modo come se indossassimo una divisa, solo per seguire i dettami del guru di turno e non sentirci da meno degli altri? E le vacanze? Non è forse meglio godersi quei tanto sospirati quindici giorni (quando va bene) e fare finalmente quello che più si desidera? Fosse solo risolvere un cruciverba nella famosa località di “Monte Balcone”! A voi la risposta. - sette - luglio-agosto 2006