21. Molatura su banco a molare

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21. Molatura su banco a molare
Scheda
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Operazione:
MOLATURA SU BANCO A MOLARE
Macchinario: ASSORTIMENTO DI CARDATURA
cardatura
Scopo dell’operazione
La finalità dell’operazione è quella di pulire a fondo dalle impurità e arrotare le guarnizioni morbide dei cilindri lavoratori e spogliatori che sono stati preventivamente rimossi dal perimetro
del gran tamburo. Questa operazione viene usualmente effettuata in media una o due volte
all’anno, prima della chiusura estiva e prima del periodo natalizio.
Contestualmente a questa operazione vengono effettuate le operazioni riportate nella scheda n. 7
(““Arrotatura del cilindro pettinatore”), e nella scheda n. 20 (““Arrotatura del gran tamburo della
carda”).
Operazioni preliminari
È necessario rimuovere tutti i cilindri lavoratori e spogliatori dal perimetro del grantamburo dell’assortimento e posizionarli sulle caprette in modo che il gran tamburo sia libero.
Descrizione dell’operazione
I due operatori addetti all’operazione posizionano un cilindro alla volta sul banco a molare
mediante il paranco oppure mediante il posizionamento manuale .
Una volta posizionato il cilindro , si deve procedere al collegamento dello stesso al motore
del banco a molare in modo da farlo girare per effettuare l’o
operazione di arrotatura o pulizia .
Per fare questo si rimuovono i carter o le reti dotate di blocco 72 poste lateralmente al banco
a molare (per proteggere le trasmissioni del motore al cilindro) e in seguito, dopo aver collegato opportunamente le trasmissioni, si procede al rimontaggio del riparo dotato di blocco
(figura 1).
Figura 1 - Banco a molare con balaustra anteriore e carter
con blocco sulle trasmissioni
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A questo punto possiamo iniziare l’operazione di pulizia e di molatura. Agendo
sul quadro di comando posto sul banco
a molare e regolando la velocità di rotazione del cilindro mediante il potenziometro presente su tale quadro non oltre
100 giri al minuto, l’operatore o gli operatori, qualora fossero due, possono iniziare a pulire il cilindro per mezzo della
spazzola (figura 2).
Figura 2 - Rimozione impurità con spazzola
In seguito, una volta completata questa operazione, gli operatori passano sulle guarnizioni del
cilindro, che gira sempre con le punte “a lasciare”, anche il pianino per effettuare l’operazione
di arrotatura delle guarnizioni del cilindro
(figura 3, può trattarsi di un cilindro lavoratore o di un cilindro spogliatore).
Si ricorda che siccome le guarnizioni dei
cilindri lavoratori e spogliatori sono
diverse, è opportuno che il Datore di
Lavoro con l’ausilio del Capo Filatura,
rediga una procedura che preveda l’eesatto
posizionamento dei cilindri lavoratori
e spogliatori sul banco a molare in relazione al senso di rotazione degli stessi
con le punte “a lasciare”. Questo al fine di
evitare che l’operatore distratto posizioni
il cilindro in maniera scorretta e si trovi ad
operare con le guarnizioni dello stesso
che girano “a prendere”.
Figura 3 - Arrotatura con pianino
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Altre metodiche operative
Esistono anche alcuni banchi a molare dove è possibile effettuare le operazioni di pulizia e
di arrotatura dei cilindri, automaticamente per mezzo di rettifiche. Tali banchi a molare
sono dotati di protezione (rete o plexiglas dotato di blocco 72) che ricopre tutta la zona di
lavoro. In questo caso gli operatori, una volta posizionato il cilindro sul banco e sistemate le
rettifiche, dovranno richiudere le protezioni poste sulla zona di lavoro del banco a molare
e controllare il corretto svolgimento della manovra, stando a distanza di sicurezza. Qualora
l’operatore debba intervenire per completare o ritoccare l’operazione automatica, può azionare
la pulsantiera oppure la pedaliera che fa ruotare il cilindro a velocità ridotta con il comando
a uomo presente, e per mezzo di tale strumento muovere il cilindro una volta rimosse le pro tezioni dalla zona di lavoro. Si precisa comunque che le protezioni sugli organi di trasmissione
del moto dal motore al cilindro devono rimanere in essere anche con l’uso del comando a uomo
presente.
Rischi per l’operatore
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Esiste il rischio di impigliamento con gli abiti, con le mani o con i guanti, oppure che il pia nino e la spazzola vengano “afferrati” dalle guarnizioni che, pur girando a lasciare, sono pur
sempre pericolose.
Altro pericolo per l’operatore è l’iinalazione di polveri.
Infine occorre valutare il rischio per gli occhi dovuto alla proiezione di schegge derivanti dallo
sfregamento del pianino con la guarnizione.
Pericolo di schiacciamento delle mani nel posizionare i cilindri sulle caprette per lo stoccaggio degli stessi.
Dispositivi di protezione individuale consigliati
L’operatore deve indossare i seguenti indumenti e dispositivi di protezione individuali:
● pantaloni e giacca con gambuli e maniche attillate al fine di ridurre il pericolo di presa delle
guarnizioni;
● occhiali per la protezione degli occhi;
● maschera antipolvere con marchi CE e sigla P2 per la protezione delle vie respiratorie;
● guanti resistenti alle sollecitazioni di natura meccanica (in particolare abrasione, taglio,
strappo e perforazione) con grado minimo di protezione 4 per ciascuna voce;
● scarpe antinfortunistiche.
Nota: si fa presente che i DPI da utilizzare sono comunque quelli che il datore di lavoro
ha individuato in base alle particolari esigenze emerse dalla valutazione dei rischi.
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Strumenti utilizzati durante l’operazione
Gli strumenti utilizzati sono la spazzola dotata di punte (figura 4) e il pianino (figura 5) che è praticamente una base in pezzo legno sulle cui superficie esterne sono incollati piccoli sassi in pietra smeriglio.
Figura 4 - Spazzole per pulire
Figura 5 - Pianini per arrotare
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Principali norme comportamentali dei lavoratori
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L’operatore o gli operatori devono prestare la massima attenzione durante l’operazione in
quanto stiamo trattando uno dei più pericolosi interventi di manutenzione che devono essere effettuati sui cilindri degli assortimenti di carderia.
operazione sotto la supervisione del Capo Filatura e attenersi
L’operatore deve effettuare l’o
scrupolosamente alle specifiche procedure che il Datore di Lavoro avrà redatto con la collaborazione del Capo Filatura.
In particolare l’operatore dovrà effettuare le operazioni sopra riportate e, a ogni pericolo,
agire sul pulsante di fermo di emergenza della macchina che si trova sul quadro di comando
del banco a molare posto nelle immediate vicinanze dell’operatore.
L’operatore al momento di regolare i giri del cilindro agendo sul potenziometro che li regola
posto sul quadro di comando, dovrà seguire l’indicazione – sopra riportata – di non supe rare i 100 giri al minuto e non effettuare la manovra facendo girare il cilindro direttamente al massimo dei giri senza alcuna regolazione.
Principali casi di infortunio
Gli infortuni avvenuti in questa fase della lavorazione possono risolversi con pochi giorni di prognosi oppure possono essere molto gravi.
I più frequenti sono i seguenti:
● escoriazioni alle mani a seguito di sfregamento con la guarnizione da arrotare;
● trascinamento e/o proiezione del pianino o della spazzola a seguito dell’incastro degli stessi
oggetti con le guarnizioni del cilindro in rettifica;
● particelle di polvere o schegge di ferro negli occhi dell’operatore ;
● amputazioni di falangi alle cinghie del motore del banco a molare,
● fratture e amputazioni delle dita a seguito di un errato posizionamento dei cilindri (fatti girare
con le punte a prendere) sul banco a molare.
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