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IL SACRIFICIO DELLA PRINCIPESSA CLOTILDE DI SAVOIA PER L’UNITÀ D’ITALIA
Conferenza: Il sacrificio della Principessa Clotilde di Savoia per l’Unità d’Italia. Il matrimonio con Gerolamo Bonaparte. L’adesione all’Ordine delle Figlie di
Maria dopo la separazione coniugale
Sabato 30 aprile 2011, ore 16.00 - Sala Frassati
Sabato 30 aprile, alle ore 16.00, si svolgerà al Santuario di Oropa (Sala Frassati) la conferenza “Il sacrificio della Principessa Clotilde di Savoia per l’Unità d’Italia:
Il matrimonio con Gerolamo Bonaparte. L’adesione all’Ordine delle Figlie di Maria dopo la separazione coniugale”, con Vittorio G. Cardinali, giornalista e
storico di Casa Savoia, e Roberto Favero, studioso del Risorgimento e biografo di Costantino Nigra. Al termine della conferenza, seguirà la visita agli
Appartamenti Reali dei Savoia e al Museo dei Tesori.
La principessa Maria Clotilde di Savoia-Napoleone trascorse gli ultimi 33 anni della sua vita (1878-1911) nel castello sabaudo di Moncalieri, alle porte di Torino.
Chiamata la “Santa di Moncalieri” dopo la sua morte avvenuta il 25 giugno 1911, questo appellativo trovò riscontro nelle opere, nella vita e nella storia della
Principessa, che, per la sua fama di santità, fu proclamata Serva di Dio nel 1943.
Nata il 2 marzo 1843, figlia primogenita di Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide d’Asburgo, ebbe cura dei suoi fratelli Umberto, Amedeo, Oddone e Maria
Pia, ai quali dedicò ogni sua risorsa. Maria Clotilde ha solo 12 anni, quando la madre e la nonna, regina Maria Teresa, muoiono a venti giorni di distanza l’una
dall’altra nel mese di gennaio 1855.
A soli quindici anni, il 3 gennaio 1859, sacrifica la sua giovinezza per amore del Padre e per il bene del suo Regno accettando di andare in sposa a Gerolamo
Napoleone Bonaparte, cugino dell’imperatore Napoleone III, di 22 anni più anziano di lei, con la fama di libertino, ateo e intemperante. Maria Clotilde fu
accolta con tutti gli onori alla Corte di Francia. Giovane sposa, cercò in tutti i modi di corrispondere alle esigenze del suo stato, senza mai dimenticare l’amore
di Dio. Molti furono i giudizi positivi su di lei: Gorge Sand la considerò con ammirazione “un angelo” per il suo candore e per il bene nascosto che realizzava.
Aveva 19 anni quando mise alla luce Vittorio (1862), nel ’64 nacque Luigi e nel ’66 Maria Letizia. Crollato il Secondo Impero nel 1870, Maria Clotilde di Savoia
lasciò per ultima Parigi, solo dopo aver visitato i suoi malati all’ospedale e ascoltato la Messa. Con il marito si trasferisce nel castello di Prangins in Svizzera.
Nel 1878 rientra in Italia con la figlia Maria Letizia e prende dimora, per volontà del fratello re Umberto I, nella turrita residenza di Moncalieri. Qui moltiplica le
sue attività e opere di bene secondo il motto: “Amare Dio, amare il mio prossimo, vivere e morire con una vita semplice e ordinaria”. A un secolo esatto dalla
sua morte è questa la migliore sintesi delle qualità umane, della ricchezza spirituale, delle virtù cristiane, della formazione culturale di questa indimenticabile
Principessa sabauda.
In form az ion i:
Biellatuttoturismo
Tel. 015 592685
e-mail: [email protected]
Vittorio G. C ard in ali
Nato a Torino nel 1961, Vittorio G. Cardinali è giornalista professionista, scrittore e saggista. Si occupa fin dal 1980 di studi storici locali e inizia a collaborare
con enti culturali, associazioni, quotidiani e periodici piemontesi. I suoi interessi sono rivolti principalmente alla storia del Piemonte e delle Comunità, alla
storia dell’arte, delle monarchie, alla genealogia e all'archivistica. Nel 1992 fonda l'Associazione Immagine per il Piemonte, sodalizio culturale onlus nato da
un gruppo di privati per rivalutare l’immagine della regione e ne diventa il presidente. E’ direttore del periodico associativo "Immagini dal Piemonte
all'Europa", su web www.immagineperilpiemonte.org In questo ambito dagli Anni 90 ad oggi organizza e realizza una nutrita serie di conferenze, convegni,
itinerari, eventi e manifestazioni degli anni culturali del sodalizio, curandone ogni aspetto: dall’apporto volontario di un motivato Staff Officer al supporto o
alla concessione di patrocini ufficiale a iniziative di particolare valore proposte da altri Enti, Istituzioni e Associazioni.
R ob erto Favero
Nato a Torino nel 1940. Frequenta il Liceo presso i Salesiani quindi si laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino. Si occupa di
informatizzazione aziendale e segue tutta l’evoluzione del mondo informatico dal 1968 ai giorni nostri. Non trascura la cultura nelle sue varie espressioni
soprattutto letterarie. Dal 1980 inizia le ricerche per ricostruire la vita di Costantino Nigra ed i suoi studi si concretizzano, dopo oltre 5 anni di intenso lavoro,
in un volume completo, approfondito, ricco di particolari inediti e di immagini storiche. Dal 2008 è Presidente dell’Associazione Culturale Costantino Nigra
attiva nella divulgazione della storia risorgimentale. Ha curato la parte storica della guida e le schede dei personaggi risorgimentali.
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Carissimi pellegrini e amici di Oropa, Questi primi tre mesi del 2013 non sono stati certamente senza sorprese ed emozioni. Non sono molte
le generazioni che hanno assistito a quanto è accaduto davanti ai nostri occhi.
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