Settembre 2013. Numero 36.

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Settembre 2013. Numero 36.
Nuovo Max. Con slow motion control e parking sensor
MAXKEEFE
STORIE E AVVENTURE IMMAGINARIE
TRENTASEI 21 SETTEMBRE 2013
IgNobel 2013
Ritorno ad Angustia, racconto originale
Il nuovo libro
Max Keefe è un mensile creato da Roberto Mengoni
Rinfrescante, tollerante, gratuito, rifiuta la pubblicità.
La scienza che fa ridere e pensare
Quanto pesa l’aria?
Ogni settembre premiate le ricerche scientifiche più assurde dell’anno. Ma sono davvero assurde?
Un altro anno e un altro giro di
premi. Premi ignobili. Gli IgNobel
2013, i Nobel alla rovescia per le
ricerche scientifiche più assurde,
insolite o divertenti. Per ridere e
poi per pensare. Anche le scoperte
più ridicole, sul lungo periodo,
hanno dimostrato la loro utilità.
Chissà quanti hanno riso quando,
a metà del XVII secolo, Evangelista Torricelli ha detto, “ho pesato
l’aria?” Senza quell’idea, oggi non
avremmo le previsioni del tempo.
E neppure i pneumatici.
Quindi, aspettiamoci grandi
future applicazioni dalla ricerca
che ha meritato l’IgNobel congiunto per la biologia e l’astronomia,
“Gli scarabei stercorari usano la Via
Lattea per orientarsi”, a cura di un
ampio gruppo internazionale di
scienziati, sorpresi dal fatto che i
simpatici insetti riuscivano a trovare la strada di casa anche nelle
notti senza Luna. Come in tutte le
grandi scoperte scientifiche, non
sappiamo quale frutto ne verrà,
forse semplicemente una app per il
vostro smartphone per trovare il bagno anche a notte fonda.
Anche Newton avrà avuto i suoi
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critici quando elaborò la sua teoria
della gravitazione universale. “Sì,
vabbé. E adesso che ce ne facciamo? Una mela è sempre una mela
e abbiamo sempre saputo che cade
dagli alberi.”
Chissà quindi quali saranno le
future applicazioni della ricerca
che ha portato ad un consorzio di
cervelloni italiani il premio IgNobel 2013 per la fisica, per “aver
scoperto che alcune persone sarebbero
fisicamente capaci di correre sulla superficie di uno stagno, se queste persone e
quello stagno fossero sulla Luna.”
Che ne dite? Questa è poesia.
Non a caso gran parte degli autori
della ricerca sono italiani. Non mi
dispiacerebbe correre sulla superficie di uno stagno sulla Luna, anche
se credo che la RyanAir non abbia
ancora messo in vendita biglietti
low-cost.
E’ comunque interessante sapere
che il lavoro parte dall’analisi idrodinamica di un lucertolone chiamato basilisco, che è capace di fare
qualche metro di corsa sull’acqua.
Secondo gli autori della ricerca, un
essere umano potrebbe realizzare
la stessa impresa in presenza di
gravità ridotta, anche se non spiegano quale tipo di umano potrebbe
riuscire in questo tipo di impresa, e
se per esempio occorra essere un
mistico palestinese di trentatré anni.
Mi chiedo invece come gli psicologi Bègue, Bushman, Zerhouni,
Subra e Ourabah, vincitori del
premio per la psicologia, abbiano
testato la loro ipotesi che “la gente
che crede di essere ubriaca, crede di essere
attraente”, che a mio parere avrebbe
meritato anche una segnalazione
nella categoria “sfida alla logica”.
Hanno fatto gli esperimenti in un
pub inglese il venerdì sera? Hanno
chiesto ad un gruppo di donne,
immagino non ubriache, di giudicare se gli sbronzi erano attraenti?
Non lo so e neanche voglio saperlo,
ma sono abbastanza sicuro che se
qualcuna, la prossima volta che
alzerò troppo il gomito, mi dirà
che non sono abbastanza attraente,
le citerò questa ricerca.
Il mio preferito tra i premi ignobili per il 2013 è quello attribuito
nella categoria ‘ingegneria per la sicurezza’ allo scomparso Gustavo Pizzo, americano (anche se di proba-
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TRENTASEI
SETTEMBRE 2013
MESSAGGIO
DA MAX
Max è tornato dopo
due mesi di assenza. E’ andato in vacanza per coltivare
nuove idee per
scaldare il nostro
prossimo inverno.
Nei prossimi numeri troverete una
nuova storia sportiva in corso di
scrittura e le recensioni, nel tipico
stile di Max, di due
libri, “Shantaram” e
“Wolf Hall”.
bile origine italiana), per aver inventato un “sistema elettromeccanico
per bloccare i dirottatori di aerei”, una
specie di trappola che si spalanca
sotto i piedi del dirottatore, lo impacchetta e lo spedisce paracadute
a terra. Il brevetto è del maggio
1972 e mi stupisce che nessuno
l’abbia mai adottato. Ci saremmo
evitati qualche dirottamento catastrofico di troppo dalle parti di
New York, anche se lo troverei più
utile, più che per aspiranti jihadisti,
per rimuovere quei fastidiosi italiani che estraggono il cellulare non
appena atterrati a Fiumicino.
Basta ridere adesso! Non c’è
niente di comico nella scienza.
Tutte queste ricerche sono state
pubblicate su importanti riviste
scientifiche e verificate da altri
scienziati.
Mi chiedo, però, chi abbia finanziato la ricerca che ha vinto il premio nell’archeologia e con faccia
Brian Crandall e Peter Stahl si
siano presentati al comitato pagatore. Il titolo della loro ricerca è del
tutto innocuo, “Effetti del sistema
digestivo umano sullo scheletro di un
micromammifero”. Ma i due hanno
scritto una nuova pagina nel libro
dell’audacia. I due hanno infatti
sbollentato un toporagno morto,
l’hanno ingoiato senza masticare e
nei giorni successivi hanno verifica-
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to quali ossa fossero rimaste intatte
dopo aver attraverso stomaco ed
intestino. Per chi fosse interessato
ad ulteriori dettagli gastronomici,
preciso che il toporagno era stato
scuoiato e sviscerato.
Nel campo della medicina, il premio 2013 è andato a un gruppo di
scienziati cinesi e giapponesi per
aver verificato gli effetti dell’ascolto
dell’opera lirica in topi sottoposti a
trapianto di cuore. I risultati sono
notevoli: l’opera allunga la vita.
Pensateci la prossima volta che
rifiuterete quell’invito a vedere La
Traviata da parte della vostra amica del cuore e andrete a giocare a
calcetto con i colleghi. Non solo
eviterete una possibile visita al centro traumatologico, ma allungherete di parecchio la vostra esistenza
terrena. E potrete utilizzare quel
tempo in più per sentire altra musica.
Se siete tipi dalla lacrima facile, e
vi commuovete per la sorte della
Tosca, prendete in considerazione
lo studio che ha meritato il riconoscimento per la chimica. Uno squadrone di scienziati giapponesi ha
scoperto che le cipolle provocano il
pianto grazie ad un processo biochimico molto più complesso di
quanto precedentemente immaginato. Sono commosso fino alle
lacrime.
Mai pensato che la statistica sia la
più bugiarda delle scienze esatte?
Soprattutto quando si tratta dei
sondaggi preparati per il cavaliere.
Non sappiamo se il metodo sviluppato da Bert Tolkamp ed altri sarà
utile per predire il prossimo presidente del consiglio italiano ma
certamente qualcuno dei cinque
scienziati avrà previsto che realizzare una ricerca con 73 vacche
potesse condurre al premio IgNobel 2013 per la probabilità. Cercando di essere sintetici, il gruppo decorato era interessato a verificare le
seguenti ipotesi: a) la probabilità
che una vacca si rialzi aumenta
con l’aumento del tempo trascorso
dalla vacca in posizione sdraiata; b)
la probabilità che una vacca si
sdrai aumenta con l’aumento del
tempo trascorso in posizione eretta. Lo studio ha dimostrato la validità di entrambe ipotesi. Ne sono
immensamente felice, soprattutto
per le vacche che non devono alzarsi il lunedì mattina per andare a
lavorare. Un po’ meno per me, che
non ho capito nulla.
Siamo quasi alla fine. Il premio
per la sanità pubblica è andato a una
schiera di allegri ricercatori che
hanno affrontato un’epidemia di
amputazioni penali (penose? Penili?), operate da irate mogli thai su
mariti infedeli. Gli scienziati hanno
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TRENTASEI
SETTEMBRE 2013
IL NUOVO LIBRO
Qualche mese fa
ho annunciato
l’uscita del mio
secondo libro,
“La Comandante
Comanche”, una
raccolta di sessanta racconti brevi di
fantascienza e
amore, alcuni dei
quali già apparsi su
Max Keefe tra 2011
e 2012.
Se tutto va bene, il
libro uscirà entro
fine ottobre.
Per il momento
sono impegnatissimo a limare i
congiuntivi e a
sterminare gli
errori di battitura
che continuano a
moltiplicarsi come
zanzare tigri.
verificato la validità di una tecnica
per riattaccare il prezioso organo
in diciotto pazienti. I risultati sono
decenti tranne nel caso in cui il
pene sia stato morsicato da una
papera. Gli autori non danno spiegazioni sul perché una papera sia
arrivata a morsicare un pene. Attendiamo quindi un nuovo contributo scientifico per risolvere questo
dubbio angosciante. Qui in Italia
sappiamo invece già dal 1952 che i
papaveri son alti alti alti e le parere
son piccoline.
Concludiamo con il premio per
la pace a cui ne andrebbe associato
un altro per il peggiore senso dell’umorismo. Lukashenko, il dittatore della Bielorussia, ha dichiarato
illegale l’applauso, metodo non
violento usato dall’opposizione per
protestare contro il governo. La
polizia locale è riuscita a raggiungere livelli zen, facendo arrestare e
condannare per applauso illegale
Kostantin Kaplan, un uomo senza
un braccio.
Mi chiedo se alla cerimonia di
premiazione qualcuno abbia applaudito.
Storie
Ritorno ad Angustia
Racconto originale
Il primo giorno dopo la fine delle
vacanze, ad Angustia non era tornato nessuno. Rare sfibrate automobili attraversavano gli immensi
viali deserti di periferia che conducevano agli immensi grattacieli
dove, nei giorni feriali, entravano
ed uscivano immense quantità di
denaro come mazzi di rose dal
cilindro di un prestigiatore. Tra i
cassonetti lungo il fiume melmoso
passavano solo anziani che erano
stati dimenticati dai parenti partiti
per le vacanze, oltre a famiglie di
immigrati che si fermavano davanti ai cartelloni delle ultime elezioni,
cercando di capire cosa volessero
dire quelle facce sorridenti che li
odiavano perché non erano abba-
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stanza ricchi da comprare i prodotti di Angustia.
Era lunedì, il giorno in cui la
grande ruota degli affari riprendeva a girare, dopo essersi spostata
sulle spiagge e in montagna, dove
c’erano consumatori con soldi da
spendere. Ma i consumatori non
tornavano.
Nei centri commerciali vuoti,
solo l’ossessiva technodance dava una
parvenza di vitalità. Le boutiques
erano deserte. Le serrande dei bar,
dei parrucchieri e dei centri di elettronica dozzinale erano ancora
abbassate. Spopolati i ristopub, le
stuzzicherie e le friggitorie. Il chiosco dell’edicola al centro delle scale
mobili, che doveva ricreare la sen-
sazione di una finta piazza all’aperto, aveva ancora i manifestini dei
giornali usciti un mese prima. Un
inserviente di colore continuava a
lucidare i pavimenti di finto marmo con le cuffiette dell’ipod nelle
orecchie. Non sembrava preoccupato del silenzio. Al piano superiore, i multisala a diciotto sale che
proiettavano diciotto film tutti
uguali, erano senza spettatori.
Passò il martedì e il mercoledì.
Le autorità attendevano la consueta gioiosa fila di decine di chilometri, che segnalava la ripresa dell’attività produttiva e il rialzo del PIL,
come una processione in onore di
San Consumo. Le immense autostrade a dodici corsie che, nei gior-
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TRENTASEI
SETTEMBRE 2013
LE FOTO
A Max piacciono le
belle foto, e si diverte a cercarne di originali e di divertenti,
se non da oltraggiosa malattia mentale.
Simone Bragaglia è
un geniale fotografo
naturalista italiano
autore di bellissime
immagini come
quelle che vedete
qui.
Ringrazio in anticipo
Simone per non citarmi in giudizio per
violazione del diritto
d’autore.
ni di felice normalità erano percorse da centoruote rissosi con le fiancate blindate e fanali al led inciprigniti, erano vuote. Neppure i poliziotti della stradale, i piloti degli
elicotteri e i casellanti della Grande
Barriera a Pedaggio erano tornati
dalle vacanze.
Giovedì e venerdì trascorsero in
un silenzio terrificante. Neppure gli
anziani, abituati a vivere nella solitudine, ebbero voglia di uscire di
casa. Residui gruppo di immigrati
indiani calcavano i prati deserti
con le loro mazze da cricket. Sembravano perplessi di avere tanto
spazio per loro. Battevano in silenzio, come se avessero paura che
dagli alberi sarebbero spuntati gli
isterici padri di famiglia quarantenni che gli avrebbero urlato di
andare da un’altra parte.
Sabato sera era in programma al
Galactic Arena la prima giornata
dell’Iperchampions Stellar Cup. Erano
attesi duecento giornalisti, quattrocento telecamere, ottomila venditori di patatine, pop-corn e coca liquida. Non venne nessuno. Né la
celere né il pubblico. Lo Stellarchannel TV non si preoccupò della
mancanza di spettatori: era abituato da tempo a ritoccare le immagini e i suoni degli stadi per far cre-
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dere che ci fosse ancora qualcuno,
ma quando al Managing Centre videro che gli abbonati collegati erano
solo dieci, entrarono nel panico.
Lunedì mattina, il primo lunedì
di settembre, dovevano riaprire le
fabbriche, le videolottery, i trattobar, le winedisco, i trading office, i
gymclub, gli equity exchange e le
bowling room, con annesso locale
per le feste di compleanno dei
bambini. Gli ipermaxicentricommerciali attendevano l’arrivo dei SUV
con le famigliole perfette in gita
post-vacanziera. Nelle food-court
illuminate da simpatiche decorazioni al neon le mensole di plastica
aspettavano intonse.
Non venne nessuno.
La borsa registrò l’allarmante
notizia con un fenomenale flop di
tutti i titoli. Considerato che nessuno dei broker di borsa si era presentato al lavoro, i computer fecero
tutto da soli.
Le autorità a questo punto entrarono in allarme. Lanciarono
appelli ai cittadini di ritornare.
Provarono con la televisione, che
però nessuno stava guardando.
Lanciarono messaggi per radio ma
il sistema era troppo primitivo per
sapere se qualcuno dall’altra parte
stava ascoltando. I cellulari erano
staccati. Gli account dei social
network erano fermi alla data di
inizio delle vacanze.
“Com’è che non ce ne siamo
accorti prima!?” Protestò il Signor
Sindaco davanti al Supremo Consiglio. Le autorità non riuscivano a
capire cosa fosse successo: prima
delle vacanze, tutto era normale.
La gente era felice: le vendite di
antidepressivi erano costanti; l’inquinamento non era peggiorato; la
disoccupazione non era in forte
crescita; i furti erano in linea con
le previsioni e gli attacchi razzisti
erano nella media mondiale.
Il Consiglio emanò l’ordine perentorio ai cittadini di ritornare ai
rispettivi posti di lavoro e di consumo. Purtroppo mancavano i
messi che avrebbero consegnato il
decreto e che, comunque, non
avrebbero saputo dove andare.
Quando la domenica sera i monitor delle autostrade mostrarono
la loro triste solitudine, le autorità
furono colte dal terrore. La prospettiva di un lunedì nero in borsa
spinse il Consiglio a chiedere la
consulenza di un brillante professore di economia. Aveva la fama di
non essere troppo sano di mente,
ma era l’unico esperto rimasto in
città.
Dopo aver pensato a lungo proclamò “la città non ha bisogno di
cittadini. L’importante è che la
produzione non si fermi.”
“Anche senza lavoratori?”
“Non abbiamo bisogno di lavoratori. Le macchine sono in grado
di fare da sole.”
“Ma senza consumatori, chi
mangerà le nostre polpette? Chi
calzerà le nostre scarpe?”
“E chi l’ha detto che qualcuno
deve mangiare le polpette e calzare
le vostre scarpe? L’importante è
produrle.”
“Ma la borsa come reagirà?”
“La borsa sarà felice. Senza le
oscillazioni dei gusti capricciosi dei
consumatori, le industrie prospereranno!”
“E i rifiuti?”
“Li metteremo nelle case vuote.”
Il Supremo Consiglio approvò la
decisione all’unanimità alle cinque
della mattina di lunedì.
Le strade restarono deserte.
Alle nove di mattina i computer
della borsa registrarono un rialzo
del 15% sulla precedente seduta.
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