Novità Librarie
Transcript
Novità Librarie
Biblioteca Comunale P. P. Pasolini Novità Librarie giovedì 5 dicembre 2013 Claudio Sabelli Fiorett - Giorgio Lauro Un giorno da pecora Il libro ufficiale di "Un giorno da pecora", il talk show più irriverente della radio. La tragicommedia italiana nel racconto di Claudio Sabelli Fioretti (l'Anziano) e Giorgio Lauro (il Simpatico). Pagina 1 di 10 Novità Librarie giovedì 5 dicembre 2013 Ozpetek Ferzan Rosso Istanbul Tutto comincia una sera, quando un regista turco che vive a Roma decide di prendere un aereo per Istanbul, dov'è nato e cresciuto. L'improvviso ritorno a casa accende a uno a uno i ricordi: della madre, donna bellissima e malinconica; del padre, misteriosamente scomparso e altrettanto misteriosamente ricomparso dieci anni dopo; della nonna, raffinata "principessa ottomana"; delle "zie", amiche della madre, assetate di vita e di passioni; della fedele domestica Diamante. Del primo aquilone, del primo film, dei primi baci rubati. Del profumo di tigli e delle estati languide, che non finiscono mai, sul Mar di Marmara. E, ovviamente, del primo amore, proibito, struggente e perduto. Ma Istanbul sa cogliere ancora una volta il protagonista di sorpresa. E lo trattiene, anche se lui vorrebbe ripartire. Perché se il passato, talvolta, ritorna, il presente ha spesso il dono di afferrarci: basta un incontro, una telefonata, un graffito su un muro. I passi del regista si incrociano con quelli di una donna. Sono partiti insieme da Roma, sullo stesso aereo, seduti vicini. Non si conoscono. Non ancora. Lei è in viaggio di lavoro e di piacere, in compagnia del marito e di una coppia di giovani colleghi. Ma a Istanbul accadrà qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. Tra caffè e hamam, amori irrisolti e tradimenti svelati, nostalgia e voluttà, i destini del regista e della donna inesorabilmente si sfiorano e, alla fine, convergono. Questo libro è una dichiarazione d'amore a una città, Istanbul. Pagina 2 di 10 Novità Librarie giovedì 5 dicembre 2013 Capote Truman La forma delle cose Per la prima volta in un solo volume la raccolta completa di tutti i racconti di Truman Capote, inclusi sei inediti. Ci sono quelli scritti negli anni Quaranta e già opera di uno scrittore straordinariamente maturo, come "La forma delle cose" che racconta l'incontro su un treno diretto in Virginia tra una ricca signora e un reduce di guerra; "I muri sono freddi", protagonista una ragazza spregiudicata dell'alta società; "Un albero di notte", l'inquietante viaggio di una studentessa che precipita nel peggiore incubo della sua infanzia. Si passa poi a quelli degli anni Cinquanta e Sessanta, come il malinconico "L'occasione", sulla caduta in disgrazia di una donna che ha perso tutto tranne il cane; o "La casa dei fiori", in cui una prostituta impara ad amare. Attraverso i celebri "Fra i sentieri dell'Eden" e "Il giorno del ringraziamento", si arriva all'ultimo autobiografico "Un Natale", ambientato nell'Alabama e nella New Orleans della sua infanzia. Questi racconti catturano con stile vivido e incisivo i temi, i personaggi, i luoghi che caratterizzano l'opera e il mondo interiore di Truman Capote: la perfetta combinazione tra fantastico e grottesco, la lucida e attenta osservazione della vita quotidiana, la provincia profonda del gotico Sud e l'alta società della East Coast. Pagina 3 di 10 Novità Librarie giovedì 5 dicembre 2013 Ervas Fulvio Si fa presto a dire Adriatico Onde azzurre dell'Adriatico, calamari fritti e birra rossa; l'ispettore Stucky ha desiderio di distanza. In sella alla sua Morini, ricama la costa croata, negli occhi isole di sughero, cocci di terre frantumate. Lungo la strada un guizzo, occhiali nerissimi, perla all'orecchio: ah, le donne. Certe donne. Lei si chiama Ajda e lo scorta in un campeggio naturista; se ne va con la promessa di tornare. Senza costume, è più facile abbandonarsi ai racconti che si scambiano i corpi, seguire i balzi sulla sabbia di Argo, il cane salsiccio, l'animale più fiducioso che ci sia. Contemplando paradisi di curve senza silicone, Stucky aspetta il ritorno della bella. Sarebbe tutto perfetto, ma non dura: anche il sole di Croazia ha la sua ombra. Un delitto irrompe nel suo sogno di vacanza. La corda appesa alla trave delle docce è incrostata di sabbia, di salsedine. Sa di mare aperto, vele al vento, scorribande notturne. Ante Latinski, il commissario incaricato delle indagini, ha scritta sulla faccia la malinconia di Vukovar. Non lo vuole tra i piedi, questo poliziotto italiano. Il morto è un Boscolo, però, e aveva la parlata di Chioggia. Com'è finito a farsi impiccare sul lato B dell'Adriatico? Stucky non ce la fa, a tirarsi indietro. Ispettore clandestino in terra straniera, rivolta cameriere, nudiste triestine, motoscafi troppo veloci. Senza distintivo, è più facile tuffarsi anima e corpo in questa storia di pesca abusiva, documenti che scottano, arrembaggi, tradimenti. Pagina 4 di 10 Novità Librarie giovedì 5 dicembre 2013 Srrra Michele Gli sdraiati Loro ci sono. Loro sono di là. O forse sono altrove. Se li chiami, c'è anche il rischio che rispondano. Ma con che risultato? Loro sono riconoscibilissimi - ma chi li ha visti crescere teme sempre che possano essere stati sostituiti. Inquietanti o inquieti? Loro passano gran parte del tempo in una posizione orizzontale che non è necessariamente quella del sonno. Ma certamente dormono quando gran parte del mondo è sveglia. Loro sono gli adolescenti, anzi i figli adolescenti. Così se li immagina Michele Serra: sdraiati. Gli sdraiati fanno paura, fanno tenerezza, fanno incazzare. Eppure se interrogati a volte sorprendono per intelligenza, buon senso, pertinenza. E allora? Bisogna raccontarli, guardarli, spiarli. Cosa che Michele Serra fa con l'ansia del padre, con lo spirito del moralista, con l'acutezza del comico. Gli sdraiati è un romanzo, un saggio, un'avventura. Ed è anche il "monumento" a una lunga generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, nella società, e forse da quella posizione sta riuscendo a vedere cose che gli "eretti" non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere. Silvio Ramat La dirimpettaia e altri affanni Un'opera di non comune affabilità, di grande leggibilità. Forte, decisiva, la presenza della memoria. Riappare la figura del padre, è viva la presenza della città del poeta, Firenze, e insieme il tempo della giovinezza. Si affollano personaggi, tratti dalla memoria o dal presente, come quello della giovane nuova dirimpettaia dell'autore. Il tutto compone un insieme di umanissima poesia degli affetti e del ricordo. Pagina 5 di 10 Novità Librarie giovedì 5 dicembre 2013 Ovadia Moni , Rovelli Marco La meravigliosa vita di Jovica Jovic "Io vi ho raccontato tanto di me. Adesso voi dovete scrivere un libro sulla mia vita. Non ho mai scritto un libro, non ho mai pensato di poter scrivere... Ma vorrei raccontare il mio popolo rom, con le sue tradizioni, le sue storie d'amore e di sofferenza." Gesticola mentre parla: solleva le mani, le tiene sospese in aria, la fronte aggrottata. "E poi a voi vi ascoltano. Se lo scrivete voi, questo libro, tutti sapranno che è anche bello essere rom." Jovica Jovic è un grande musicista. Con la sua fisarmonica ha suonato in tutta Europa, in teatri, balere, matrimoni, sagre, festival. E come musicista l'hanno conosciuto Moni Ovadia e Marco Rovelli, ma presto è per loro diventato un amico e un formidabile cantastorie: quella volta che rubò le galline alla vicina cieca, quella volta che il padre Dusan compose una canzone ad Auschwitz, quella volta che non si voleva sposare, ma si sposò lo stesso, quella volta che la guerra in Jugoslavia gli distrusse la chiesa che aveva costruito, quella volta che si comprò una Dallapé rossa fiammante come una Ferrari... In questo libro molto speciale tutte le storie di Jovica Jovic compongono un arazzo coloratissimo, fatto anche di discussioni con Moni e con Marco, di lettere e di fiabe, di riflessioni e di invenzioni. E sotto gli occhi del lettore prende vita l'universo rom, al di fuori degli stereotipi ma ricco di personaggi, situazioni e avventure rocambolesche, calato nella storia del Novecento. Leone Cinzia Cellophane Aurora non doveva nascere. È venuta al mondo per rimpiazzare la sorella inghiottita da un'onda. Una vita da sostituta. Da rifiuto. E ha una mania: setaccia i sacchetti della spazzatura per ricostruire vite di sconosciuti. È più importante quello che conserviamo o quello che gettiamo? Un dito mozzato, un grumo di sangue e segatura, la trascina in una caccia all'uomo. Un dito non si abbandona in un cassonetto: si sotterra, si distrugge, si cancella. Aurora cerca il bandolo della matassa e scopre un traffico di rifiuti nella Sicilia degli anni '80. Le braccia di Stavros la eccitano nei vapori di una piscina termale: è più vecchio di quarant'anni, è l'amico-nemico di suo padre e tutto fa capo a lui. Legata a una benna da Sebastiano o in un pick up con Salvatore, Aurora domina i suoi uomini, forte della sua solitudine e del suo singolare mestiere: caccia topi, blatte e parassiti. A salvarla saranno Tito, un cagnolino preso controvoglia, e un mazzo di rose gialle avvolto nel cellophane. Pagina 6 di 10 Novità Librarie giovedì 5 dicembre 2013 Marias Javier Il secolo "'Il secolo' è un libro assai strano, con i suoi capitoli alterni in prima e in terza persona. Nella serie dispari (cinque capitoli), la voce narrante è quella del vecchio Casaldàliga, giudice in pensione da tempo agonizzante, che immobile di fronte al lago sulle cui sponde vive, ricorda il passato e descrive la sua situazione presente, che assume i caratteri di una farsa più che di nessun'altra cosa. Nella serie pari (quattro capitoli), si racconta la storia di quello stesso personaggio fino ai suoi trentanove anni, sottintendendo che sia nato col secolo, esattamente nel 1900. Nella sua ricerca di un destino 'nitido e inconfondibile' il protagonista tenta dapprima di farsi martire per amore, poi eroe di guerra, e infine decide di diventare delatore. Per quanto, più che tentare di mettere in atto i primi due destini, egli accarezzi piuttosto l'idea di esservi spinto, giacché questa è la storia di un abulico, di un vile, di un uomo passivo e indeciso, almeno fino al 1939, anno in cui finalmente passa ad avere parte attiva. Credo che se m'interessò questo argomento ciò si dovette in parte a una questione di famiglia. Mio padre fu denunciato nel 1939, poco dopo la fine della Guerra Civile, da quello che era stato il suo migliore amico, e per questo trascorse un periodo in carcere. Questa storia mi aveva sempre impressionato fin da bambino, come anche la rivelazione che uno dei nostri scrittori più famosi si fosse offerto come delatore, pare, al 'Corpo d'Indagine' franchista..." (Javier Marías) Scurati Antonio Il padre infedele "Forse non mi piacciono gli uomini." Il giorno in cui tua moglie, all'improvviso, scoppia a piangere in cucina, è una piccola apocalisse. Uno di quei giorni in cui la tua vita va in frantumi ma giunge, anche, per un attimo, a dire se stessa. E allora Glauco Revelli, chef di un ristorante blasonato, maschio di quaranta anni, padre di una figlia di tre, va alla ricerca della propria verità di uomo. Dall'ingresso nell'età adulta, l'innamoramento, la costruzione di una famiglia, la nascita e l'accudimento di una figlia, fino al disamore della moglie (che gli si nega dal momento del parto) e al ritorno feroce degli insaziabili demoni del sesso, tutto è passato in rassegna dal suo sguardo implacabile e commosso. Con "Il padre infedele" Antonio Scurati scrive il suo libro più personale, infiammato dal tono accorato della confessione e, al tempo stesso, il romanzo dell'educazione sentimentale di una generazione. Pagina 7 di 10 Novità Librarie giovedì 5 dicembre 2013 Carlotto Massimo Sara: Il prezzo della verità Ha smesso di vivere a undici anni. Ha una tomba vuota su cui piangere e una missione: scoprire chi è stato a toglierle tutto. E vendicarsi. Sara non si ferma davanti a nulla e a nessuno per dare la caccia a chi ha distrutto la sua esistenza. Non esita ad allontanarsi dalla legalità e a trasgredire le regole. Ma presto si renderà conto che non esistono vendette pulite, vendette che non lasciano in bocca il sapore del rimorso. Parsi Maria Rita Amarli non basta Amare i nostri figli spesso non basta per capirli. Capita di trovarsi sconcertati da certi loro incomprensibili comportamenti, preoccupati davanti a certi impenetrabili silenzi, muti di fronte a certi segnali che sembrano mandarci. Ma che non riusciamo a decifrare. "Sempre più spesso mi ritrovo a pensare cosa passi per la testolina della mia piccola: i suoi silenzi a volte mi preoccupano, temo possano celare tristezza e senso di solitudine..." "Sono proprio angosciata per mia figlia. Ogni giorno, a tavola, è un supplizio convincerla a mangiare qualcosa e a nulla sono servite dolcezza, minacce, ricatti, dialogo, comprensione..." "Il mio bambino morde, urla, rompe, scalcia, sembra in preda a ingestibili crisi di rabbia quando proviamo a impedirgli azioni o comportamenti pericolosi e inappropriati..." "Quando Gianluca insiste nel ripetere una parolaccia lo fa ridendo come se volesse sfidare me e mio marito..." "Ho un bambino che racconta sempre bugie. Mente su tutto, dalla scuola alle piccole cose quotidiane." "Nostro figlio Mattia non fa altro che giocare con i videogame..." Il gioco, il cibo, i disegni, le posture, i gesti e il linguaggio non corporeo, le bugie, le parolacce sono tutti segnali che, se interpretati con la chiave giusta, possono farci entrare in comunicazione profonda coi bambini. In questo libro Maria Rita Parsi, insieme alla dottoressa Angela Gangeri, mette la sua grande competenza nella psicologia infantile al servizio dei genitori e dei loro dubbi. Pagina 8 di 10 Novità Librarie giovedì 5 dicembre 2013 WEISBERGER Lauren La vendetta veste Prada Sono passati quasi dieci anni da quando Andrea Sachs, Andy, si è licenziata dal lavoro per cui "milioni di ragazze ucciderebbero" come assistente di Miranda Priestly, direttrice di "Runway" e guru della moda internazionale. La sua vita è molto cambiata negli ultimi anni e di quel terribile periodo non le restano che qualche incubo notturno e l'incontrollabile terrore di partecipare a serate mondane in cui potrebbe incontrare lei, il Diavolo in persona. Tutto il resto, però, va a gonfie vele: la rivista di successo che ha fondato con Emily, l'antica rivale ora migliore amica e socia, e il matrimonio imminente con uno degli scapoli più ambiti della Grande Mela, Max Harrison, affascinante, romantico e soprattutto orgoglioso di avere accanto una donna indipendente e di successo. Nulla sembra poter rovinare un momento così perfetto. Ma Andy ha l'assoluta certezza che qualcosa stia per accadere, perché nessuno prima di lei aveva osato sfidare Miranda. La vendetta non si farà attendere ancora per molto. Falcones Ildefonso La regina scalza Nel gennaio del 1748 una donna cammina da sola per le strade polverose di Siviglia. È una ex schiava proveniente dai territori della colonia spagnola di Cuba. Caridad ora non ha più un padrone che decide della sua vita, ma neanche più una casa. Lungo il suo peregrinare incontra Milagros Carmona, una giovane gitana nelle cui vene scorre il sangue della ribellione. Le due donne stringono un'amicizia sincera e incrollabile. Milagros confessa il suo amore per l'arrogante Pedro Garcìa, dal quale la separano antichi odi tra le due famiglie. Dal canto suo Caridad si sforza di nascondere il sentimento che sta nascendo in lei nei confronti del nonno di Milagros, un uomo rude e seduttore, ma di principi ferrei quando si tratta di difendere la sua famiglia e lo stile di vita dei gitani. Quando un editto regio bandisce i gitani come fuori legge, la vita di Milagros e Caridad ha una tragica svolta. Le loro strade si separano, ma il destino vorrà farle incontrare di nuovo a Madrid, cuore pulsante della nuova Spagna in fermento. Pagina 9 di 10 Novità Librarie giovedì 5 dicembre 2013 Tobagi Benedetta Una stella incoronata di buio Manlio lavora in fabbrica fin da ragazzo; Livia studia per diventare insegnante. Quando si incontrano e si innamorano decidono di condividere tutto. Anche la mattina del 28 maggio 1974, in piazza della Loggia, sono insieme. Per puro caso, però, quando la bomba scoppia, Manlio sopravvive. Livia no. Da quel giorno, per Manlio Milani, inizia una seconda vita tra aule di tribunali, aspettando una giustizia che non è mai arrivata, collezionando frammenti di una verità sempre incompleta. Benedetta Tobagi - il cui padre è stato ucciso esattamente sei anni dopo la strage di Brescia - decide di sedersi accanto a Manlio, per provare, udienza dopo udienza, a raccontare la sua vita e quella di chi, come lui, ha vissuto quella stagione di lotte politiche e di risate, di discussioni estenuanti e di scioperi, di serate fra amici, di bombe e sotterranei tentativi di golpe, di paura e speranze. E quando trentasei anni dopo ascolta con Manlio l'ennesima sentenza di assoluzione, capisce cosa vuol dire provare rabbia e impotenza verso chi ha nascosto e manipolato la verità. Benedetta Tobagi compie un viaggio nei misteri recenti della storia italiana, rivisitando il capitolo rimosso della violenza neofascista, pronta, ancora una volta, a cercare di capire cosa furono quegli anni e a fare in modo che una strage non si riduca semplicemente a un luogo e una cifra: il numero dei morti. Pagina 10 di 10