Venerdì 08 agosto 2008 TRAGEDIA SUL LAVORO. L`incidente
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Venerdì 08 agosto 2008 TRAGEDIA SUL LAVORO. L`incidente
Venerdì 08 agosto 2008 TRAGEDIA SUL LAVORO. L’incidente avvenuto nell’azienda «Marmi Sava srl» di Sant’Ambrogio Muore schiacciato sotto le lastre di marmo Stava lavorando nell’azienda che tratta marmo e in cui era impiegato da anni, da quando aveva cominciato a lavorare giovanissimo. Un’operazione di carico che aveva fatto chissà quante altre volte. E invece ieri è accaduto l’imprevisto. Un operaio veronese, Pierluigi Ronconi, 37 anni, di Pescantina, che abitava in via Corno D’Aquilio, sposato con due figli piccoli, è morto schiacciato da alcune di lastre di marmo che stavano per essere caricate su un container. L’incidente è avvenuto nell’azienda «Marmi Sava Srl», di proprietà di Michelangelo Vassanelli, a Sant’Ambrogio di Valpolicella, in via Casette 734, ieri pomeriggio alle 16.30. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, la vittima era all’interno di un container dove era stato sistemato un «pacchetto» di lastre di marmo, mentre ne veniva caricato con un apposito mezzo un secondo. Il primo gruppo già caricato ha ceduto come se impilate vi fossero delle carte da gioco, non lastre di marmo. Le lastre hanno schiacciato l’operaio, che è deceduto all’istante davanti agli occhi di altri suoi collaboratori. Sul posto, oltre ai militari dell’Arma, sono intervenuti i tecnici dello Spisal (Servizio di prevenzione igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro) e i vigili del fuoco. Sul posto è andata la gru dei pompieri di Bardolino, ma le lastre erano già state sollevate grazie ai macchinari dell’azienda. Purtroppo per l’operaio non c’era più niente da fare. Anche i soccorsi sanitari arrivati sul posto non hanno potuto fare altro che stilare il referto medico di morte. «Ci hanno chiamato dall’azienda», spiega Francesca Coato, sorella di Agnese, la vedova, «ci avevano detto che era accaduto un incidente grave. Non volevano dirci subito della morte, ma è stato inevitabile. Mia sorella è sotto choc, lei e Pieluigi erano sposati da 12 anni, hanno due bambini di 8 anni e di quasi quattro. È una tragedia troppo grossa». E aggiunge: «Mio cognato lavorava per la stessa ditta da anni, quello è sempre stato il suo lavoro, era molto esperto. Non abbiamo capito come possa essere accaduta una disgrazia simile. Non siamo riusciti a comprendere se si è rotta una fune che teneva i blocchi di marmo già posizionati o altro. Non ce lo hanno fatto vedere». Ronconi è la trentunesima vittima del lavoro dall’inizio dell’anno. E in tre casi si tratta di infortuni accaduti in aziende che lavorano con il marmo. A gennaio era stata la volta di un operaio marocchino schiacciato da un macchinario a Lugo di Grezzana; in marzo un veronese in un’altra ditta di Stallavena, ieri a Domegliara. A.V.