1 DOLCÈ Cade la lastra di marmo, muore padre di famiglia
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1 DOLCÈ Cade la lastra di marmo, muore padre di famiglia
DOLCÈ Cade la lastra di marmo, muore padre di famiglia L’operaio stava scaricando il materiale dal camion. Forse si è rotta una cinghia di sostegno La vittima, (Fotoland) Andrea Puccini, 35enne modenese e residente a Sant'Ambrogio VERONA — Schiacciato sotto al peso delle lastre di marmo che stava scaricando dal rimorchio del suo camioncino. È morto così Andrea Puccini, operaio trentacinquenne originario di Modena e residente a Sant’Ambrogio di Valpolicella insieme alla moglie e alla figlia di soli tre anni. Verso le 14,20 di ieri pomeriggio l’uomo, dipendente dell’azienda «Il Girasole» di Dolcè, era andato alla vicina ditta «La Costa », nella frazione di Volargne per consegnare alcune lastre di marmo da tagliare e rifinire per la posatura. L’azienda «La Costa» infatti si occupa di lavorazione e lucidatura del marmo per conto terzi. Aveva parcheggiato nel piazzale e stava scaricando le lastre dal rimorchio quando, per cause ancora al vaglio dei carabinieri di Caprino, si è ritrovato steso a terra, sommerso dal materiale andato poi in mille pezzi. Sembra che la cinghia con cui erano fissate le lastre sul camion si sia spezzata all’improvviso. Una pressione letale sul torace e sul cranio che non ha lasciato scampo al giovane operaio. Non è ancora chiaro se Andrea fosse sul rimorchio e sia stato sbalzato al suolo dall’impatto, oppure se stesse scaricando le lastre direttamente da terra e sia stato investito dall’alto. Inutili i soccorsi del personale di Verona Emergenze, giunto prontamente sul posto. Per il 35enne non c’era più nulla da fare e la salma è stata trasportata all’istituto di medicina legale di Borgo Roma. Il camion e le lastre di marmo che hanno 1 Immediatamente la tragica notizia si è diffusa anche nelle aziende della frazione e per tutto il pomeriggio è stato un continuo viavai di operai di fronte al cancello. «Conoscevo Andrea di vista – ha detto un dipendente di una ditta vicina qui ci si conosce un po’ tutti e sappiamo i rischi di questo mestiere. Purtroppo a volte, per la fretta di consegnare in tempo, si legano le lastre semplicemente con delle funi invece che con le catene: spesso cadono a terra e ci si lamenta per la perdita del materiale, ma di marmo ce n’è sempre, la vita invece è una sola». schiacciato (Fotoland) l'operaio Saranno le indagini degli uomini dell’Arma e i referti dei tecnici dello Spisal dell’Usl 22 di Bussolengo, coordinati dal pm Francesco Rombaldoni, a chiarire meglio le cause dell’incidente e a individuare eventuali responsabilità. Ma nessuno potrà riportare Andrea dalla sua bambina. «Sono stato con lui al bar fino alle 14 – ha raccontato tra le lacrime un amico, giunto sul posto - si scherzava, gli avevo detto di non andare a lavorare. Non riesco a credere che sia morto soltanto pochi minuti dopo il nostro incontro». Sgomento e tristezza anche nella sede dell’azienda «Il Girasole » dove Andrea lavorava. Il titolare e i colleghi si sono chiusi nel silenzio. Sono stati loro ad andare a Sant’Ambrogio per avvertire la moglie e sono stati loro che hanno dovuto calmarla e trattenerla dal desiderio di recarsi a Volargne per vedere il cadavere del suo sposo. Nel piazzale dell’azienda per cui lavorava Andrea, ieri pomeriggio, era ancora parcheggiata la sua Peugeot verde con il seggiolino blu sistemato sui sedili posteriori. Il seggiolino di quella bimba rimasta orfana a soli tre anni. Enrico Presazzi 17 luglio 2009 2