Carlino - Comunità Montana del Frignano
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17 GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2013 RIOLUNATO SEDUTA DI STUDIO SULL’EMIGRAZIONE APPENNINO “ •• SI TERRÀ oggi alle 16.30 una seduta di studio dell’accademia Scoltenna nella chiesa dell’emigrante a Groppo di Riolunato. Il tema: ‘L’Emilia nel cuore dell’Europa’, con la partecipazione di Silvia Bartolini, presidente Consulta emiliano-romagnoli nel mondo. “ “ Noi fedeli inascoltati Siamo cresciuti con lui E’ il punto di riferimento della comunità BARBARA PIERACCI GIANLUCA CASINI E GIANMARCO REGGIANI UN GRUPPO DI PARROCCHIANI ‘STORICI’ «La Curia ha preso una decisione contraria alla volontà di noi parrocchiani, non mi sembra giusto» «Don Luca e’ uno di noi, siamo cresciuti con lui. Ci ha portato in gita, in piscina... Se avevamo bisogno di parlare, di confidarci, c’era sempre. Insomma, non devono mandarlo via dalla nostra parrocchia» L’intera comunità, dai più giovani agli anziani, gravita attorno al parroco e le opere buone che ha compiuto non si contano, dal gemellaggio con una città francese alla Via Crucis vivente. E’ davvero insostituibile «Il vescovo ci ripensi, don Luca non si tocca» Frassinoro, levata di scudi dei parrocchiani contro il trasferimento del sacerdote riuscirebbe a fare come lui», dichiara Giovanni Guidi. «È un sostegno per giovani e anziani – dice Barbara Pieracci –. Non è giusto che sia trasferito contro la sua volontà. Il vescovo ha preso una decisione contro il pensiero di noi parrocchiani». — FRASSINORO — «IL NOSTRO parroco è il punto di riferimento di giovani e anziani. Ha fatto rinascere chiese e tradizioni dimenticate da secoli – dice Brunetta Cervetti -. Non accettiamo il suo trasferimento». Si sono dati appuntamento ieri davanti alla canonica, i parrocchiani di Frassinoro, Piandelagotti, Riccovolto, Sassatella e Lago (le 5 parrocchie di don Pazzaglia), per far sentire ancora una volta la loro voce contro il trasferimento di don Luca Pazzaglia (nella foto a lato) a Bastiglia, deciso dall’arcivescovo e in programma, pare, per ottobre. LA ‘BATTAGLIA’, che ha raccolto 500 firme in pochissimi giorni, è appena iniziata. «Nessuno ci ha dato una spiegazione chiara sul motivo del suo trasferimento – dice Giuseppe Fontana –. Mi auguro che don Pazzaglia disobbedisca e rimanga vicino alla sua gente. Ha restaurato tutte le chiese e i campanili, ed è vicino a chiunque abbia bisogno, indistintamente». L’elenco delle opere buone svolte dal parroco in 20 anni sembra dav- vero infinito. E i parrocchiani non si stancano di ribadirlo. «Ha fatto uscire Frassinoro dal silenzio – racconta una parrocchiana – facendolo conoscere a livello nazionale. Ha favorito il gemellaggio con un comune francese e ha promosso la Via Crucis Vivente». «Ha pubblicato libri sulla storia ecclesiastica locale, aiutandoci a conoscere la nostra memoria storica – ricorda Flavio Biondini -. Non ha mai fatto mancare un servizio in nessuna delle sue parrocchie, garantendo messe e benedizioni nelle case», sfidando neve, gelo e le strade dissestate di montagna: «Non credo che un altro parroco «DON LUCA è arrivato in punta di piedi e ci ha capiti – dichiara Ermido Medici -. Mi auguro che sua eccellenza torni sui suoi passi». «Qui ci sono molti anziani, e don Luca ha saputo avvicinarci» sono le parole di Antonio Balducchi. «Ha saputo unire paesi storicamente rivali. E oggi siamo qui a combattere insieme per salvare quello che abbiamo», dice Stefania Manattini di Piandelagotti, parrocchia dove «don Luca ha costruito palestre, campi sportivi, piscine», punto di riferimento per i giovani, che oggi scendono in campo per difenderlo. Gianmarco Reggiani e Gianluca Casini, di 23 e 24 anni, dicono: «Siamo cresciuti con lui, è uno di noi. Ci ha portati in gita, in piscina, se avevamo bisogno di parlare c’era. Non devono mandarlo via». Milena Vanoni FRASSINORO DURA REPLICA ALLE ILLAZIONI Il sindaco: «Mai caldeggiato lo spostamento del parroco» — FRASSINORO — «L’AMMINISTRAZIONE comunale si guarda bene dall’intervenire su argomenti e decisioni di carattere esclusivamente ecclesiastico». Il sindaco di Frassinoro, Gianni Fontana, risponde alle accuse di un cittadino, che peraltro è rimasto anonimo, che ha riferito al Resto del Carlino di ieri che ‘qualcuno all’interno dell’amministrazione comunale’ starebbe appoggiando il trasferimento di don Luca Pazzaglia da Frassinoro a Bastiglia. «Questi temi sono, come è ovvio, esclusivamente di competenza degli organi della Chiesa che, ne sono sicuro, sapranno decidere per il meglio – replica Fontana -. Come sindaco non posso fare altro che sottolineare l’ottimo rapporto con l’attuale parroco con il quale, in questi anni, abbiamo sempre collaborato in modo serio, corretto e nell’interesse degli abitanti di Frassinoro» «Le maldicenze e le velate accuse che sostengono che il possibile trasferimento sia candeggiato o da me o dall’amministrazione comunale di Frassinoro – continua il primo cittadino - oltre che del tutto false sono oltremodo calunniose». m.v. PRIMI BILANCI STAGIONALI CRISI ECONOMICA E MALTEMPO HANNO PENALIZZATO UN PO’ TUTTE LE LOCALITA’ MONTANE Licom e albergatori: «In giugno e in luglio turismo a picco» TURISMO a picco in Appennino. Secondo i primi dati dell’associazione di categoria Licom il calo è evidente in tutte le località di soggiorno, anche se alcune sembrano più colpite di altre. Giugno e luglio scorsi, complici anche le basse temperature e il maltempo, non hanno visto le presenze sperate, e il turismo registrato, a causa della crisi, è sempre più quello di prossimità e dei weekend. neano Pier Paolo Guerri della pensione Guerri di Pievepelago e Gian Matteo Baisi dell’hotel Firenze di Fanano – è che ormai la stagione è ridotta, si lavora prevalentemente ad agosto e i margini di guadagno sono sempre più ridotti. Il calo delle presenze coincide con un costante aumento dei costi di gestione, del prezzo delle materie prime e della pressione fiscale». «IL DATO costante e comune – sottoli- «ANCHE la forza trainante, il turismo sportivo – dice Gianluca Biolchini della Locanda Zita di Sestola – quest’anno ha visto una diminuzione». «È ASSOLUTAMENTE necessaria una promozione della montagna attraverso una sua valorizzazione, dell’ambiente e della ricettività che necessità di più qualità e servizi - conclude Licom -. L’Appennino rimane una meta a bassa spesa ricca di attività, cultura in un ambiente naturale di grande valore». Un gruppo di turisti durante un’escursione sui nostri monti