Biblioteca Marucelliana - Direzione Generale per la Valorizzazione

Transcript

Biblioteca Marucelliana - Direzione Generale per la Valorizzazione
Biblioteca Marucelliana
Postazioni multimediali
Guardaroba
Visite guidate
Biblioteca
Sala convegni
Prestito
Guide e cataloghi
Spazi espositivi
La Biblioteca Marucelliana, pensata da Francesco Marucelli quale biblioteca di cultura generale
aperta ad una vasta utenza, così come indica l'iscrizione sulla facciata: Marucellorum Bibliotheca
publicae maxime pauperum utilitati, venne aperta al pubblico il 18 Settembre 1752. Il nucleo originario
della raccolta è costituito dalla biblioteca dell'abate Francesco che, morendo a Roma nel 1703, aveva
disposto che la propria libreria, conservata nel palazzo di via Condotti, fosse destinata alla creazione
di una biblioteca pubblica in Firenze dove, al momento della sua morte, non era presente una
istituzione di questo tipo.
Sala di lettura
Venne costruito un edificio ex novo e non si ricorse all'adattamento di un immobile preesistente, così
come era avvenuto per molte biblioteche aperte nei secoli XVII-XVIII.
La costruzione fu realizzata dal nipote del fondatore, Alessandro Marucelli, il quale donò anche i propri libri e nominò bibliotecario Angelo
Maria Bandini, che resse la Biblioteca per circa cinquant'anni. Tra i bibliotecari che si susseguirono alla guida dell'istituzione vanno ricordati
Francesco Del Furia, Guido Biagi, Desiderio Chilovi ed Enrico Jahier che, per competenza e attività svolta, ebbero rilevanza anche in ambito
internazionale.
E' sotto la direzione di Bandini, nel 1783, che entra in Marucelliana la collezione disegni e stampe messa insieme dall'ultimo rappresentante
della famiglia, Francesco di Ruberto. Altri considerevoli accrescimenti giunsero in Biblioteca a seguito delle soppressioni conventuali,
granducali e napoleoniche, e infine a quella avvenuta nel 1866 nei primi anni del Regno d'Italia. Questo incremento consentì l'ingresso in
Biblioteca della maggior parte delle cinquecentine e incunaboli attualmente posseduti.
Nella seconda metà dell'Ottocento e nella prima del secolo successivo pervennero e si costituirono in Biblioteca vari fondi di carattere storico,
artistico, letterario e politico quali il legato Martelli, la collezione Bonamici, il carteggio Nencioni, l'Arte industriale, ecc.
A seguito della legge del 1910, che istituiva il deposito obbligatorio degli stampati, alla Marucelliana cominciarono ad arrivare le edizioni
stampate nei quattro circondari della provincia di Firenze, Pistoia, San Miniato e Rocca San Casciano. A tutt'oggi la Biblioteca è destinataria
delle opere stampate a Firenze e provincia.
Luogo | Indirizzo
Indirizzo: via Cavour
Numero civico: 43
Cap: 50129
Comune: Firenze
Provincia: Firenze (FI)
Regione: Toscana
Telefono: 0552722200
Email: [email protected]
Sito web: http://www.maru.firenze.sbn.it/
Luogo | Galleria delle Immagini
ADArte | Sintesi di accessibilità
Informazioni raccolte con un sopralluogo terminato il 15 novembre 2011.
Gli ambienti della Biblioteca Marucelliana sono collocati tutti al piano primo, raggiungibili attraverso la scala che si trova all’ingresso principale al civico
43 di via Cavour, in alternativa per persone con disabilità attraverso un ascensore che è possibile utilizzare suonando il campanello al numero civico 45
di via Cavour. Il personale incaricato accompagnerà il visitatore attraverso un passaggio nei magazzini librari all’ascensore, lungo questo tragitto c’è un
gradino e tre rampe con pendenze 34%, 9% e 13%.
Al piano primo per raggiungere la sala consultazione dall’ascensore è necessario attraversare un passaggio largo 61 centimetri.
La sala Conferenze è collocata al piano terra e l’accesso avviene direttamente da via Cavour da un terzo ingresso che è esclusivo della sala. In
prossimità della porta d’ingresso c’è un gradino alto17 centimetri e per accedere all’ambiente una rampa del 21%.
Al piano primo si accede attraversando una porta all’ufficio pass che comunica con il guardaroba.
In questo spazio è obbligatorio attraversare un metaldetector e un controllo antitaccheggio, lo spazio di passaggio è rispettivamente 92 centimetri e 75
centimetri.
Da questo ambiente si accede all’ufficio informazioni e riproduzione.
La Sala Consultazione comunica con l'ufficio di riproduzioni attraverso una porta di larghezza 72 centimetri all’interno dello spazio la larghezza minima di
passaggio rilevata è di 69 centimetri.
Nella sala consultazione Manoscritti e Rari sono presenti due gradini la larghezza minima di passaggio rilevata è di 53 centimetri.
Il personale è riconoscibile e indossa una divisa.
Il sistema di allarme è acustico
Arte | Galleria di immagini
Sala conferenze
The Marucellian Library in Florence
As indicated by the inscription on the street facade ("Marucellorum Bibliotheca publicae maxime pauperum utilitati"), the
Abbott Francesco Marucelli founded the Marucelliana as a library of general culture open to a very wide public. The
original nucleus of the library was his own collection: in 1703 as he lay dying in Rome in his palace in Via Condotti, he
ordered his personal library to be preserved and used to create a public library in his native city of Florence, where at
that time there was no institution of that type.
Rather than resort to the adaptation of an existing building, as was the case for many new libraries that had been opened
in the seventeenth and eighteenth centuries, the Marucelliana was given its own completely new building. This project
was taken forward by Francesco's grandson Alessandro, and the new library was opened to the public on 18 September
1752.
Alessandro also donated his own books and appointed Angelo Maria Bandini to be the first librarian; Bandini kept the
Library going for the next 50 years or so. Of the librarians who came after him, those whose abilities and activity were of
international significance included Francesco Del Furia, Guido Biagi, Desiderio Chilovi, and Enrico Jahier.
In 1783 while the library was still being directed by Bandini, it was enriched by the addition of a collection of drawings
and prints that had been assembled by the last surviving member of the family, Francesco di Ruberto. Other substantial
accretions were added, including most of the cinquecentina and incunabula (publications dating from before the year
1520) that the library currently possesses, as a result of the monastic suppressions under the Grand Dukedom,
Napoleon, and the new Kingdom of Italy in 1866.
Between the 1850s and the beginning of the twentieth century various historical, artistic, literary and political additions
also enriched the library: the Martelli and Bonamici collections, the Nencioni correspondence, the Industrial Arts, and so
on.
As a result of a Law of 1910 that established an obligation to preserve a copy of everything printed, the Marucellian
Library began to amass all the printed editions from the four Provincial districts of Florence, Pistoia, San Miniato, and
Rocca San Casciano. It is still the recipient of every publication printed in Florence and its province.
The place | Address
Address: Via Cavour
Street number: 43
Postcode: 50129
Municipality: Florence
Province: Florence (FI)
Region: Tuscany
Telephone: 0552722200
Email: [email protected]
Website: http://www.maru.firenze.sbn.it
ADArte | Accessibility summary
Information collected and site visit completed on 15 November 2011.
The main entrance to the Marucellian Library is at no. 43 Via Cavour.
There is a Lecture Room at the ground floor with its own entrance from Via Cavour. There is one step 17cm high near
this entrance, and a ramp with a slope of 21% at the door to the Lecture Room.
The consultation rooms that are open to the public are at the first floor, at the top of the stairs.
At this point visitors must go through a door into the pass office, which connects with the cloakroom.
Here it is obligatory to go through a metal detector (minimum clear width 92cm) and an anti-theft detector (minimum
clear width 75cm).
This leads to the Information and Repro Office.
The door between the Repro Office and the Consultation Room is 72cm wide. The narrowest space within is 69cm
wide.
There are two steps of minimum clear width 53cm at the entrance to the Manuscripts and Rare Documents
Consultation Room.
For disabled visitors to the Library there is a lift that can be used by ringing the bell at no. 45 Via Cavour.
Staff will then accompany them along a passage to the lift, which passes through the stores; along the route there is one
step, and 3 ramps with slopes of 34%, 9% and 13%.
At the first floor there is a passage 61cm wide from the lift into the Consultation Room.
Staff can be recognised by their uniform.
The alarm system is acoustic only.