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La Sicilia 22 Gennaio 2016 Quando il capo urlò: «Tu chi sei? Stai parlando con Santapaola» Una lite con i santapaoliani di Messina, i particolari dell'attività di recupero crediti, ma anche gli sfoghi dei luogotenenti di Roberto Vacante, non sempre disposti a tollerare le direttive risolute del capo. C'è anche questo nell'ordinanza del blitz "Bulldog". Vacante, sempre particolarmente attento quando parla al telefono («Giordano - dice a un suo collaboratore che lo chiama più volte nel giro di poche ore semi devi dire una cosa ti prendi il motorino e sali: che io in passato ho avuto problemi col telefono e non posso passare guai per l'ignoranza delle persone»), si incontra con i suoi compari in luoghi aperti, anche se talvolta appartati. Al cimitero o nel parcheggio del cimitero, in un parcheggio di supermercato, nella zona più isolata del "parking" di via Santa Sofia che gli è stato sequestrato. Ciò nonostante gli investigatori riescono ad intercettarlo - a lui e agli uomini a lui più vicini - ascoltando particolari importanti sulle attività del gruppo. Emerge anche una lite coi santapaoliani messinesi, chiamati dal proprietario di un carro attrezzi per dirimere una questione: l'uomo, fra l'altro pregiudicato, aveva soccorso l'auto di un amico dei catanesi a Frascineto, nel Cosentino; durante le operazioni di trasporto, l'autovettura in panne era rimasta danneggiata e nessuno voleva rispondere di quel danno. I messinesi arrivarono in forze per il "chiarimento", qualcuno era anche armato; in breve sbucarono Vacante, Patanè, Di Bella e tanti altri ancora e la questione fu saggiamente accomodata: «O pagano tutti o non paga nessuno». Si decise di venire incontro alle esigenze del danneggiato. Vacante interviene in prima persona anche quando si tratta di dirimere una controversia fra due cognati: uno vuole vendere delle strutture commerciali, l'altro no. Quando Vacante si presenta all'appuntamento, la "controparte" arriva accompagnata da gente di squadra. Santapaoliani anch'essi. Qualcuno prova a far pesare il proprio "lignaggio", ma a quel punto, come dice Di Bella, «si dà la zappa sui piedi». «Tuo cognato chi è? - esplode Vacante, che probabilmente non era stato riconosciuto - Santapaola sono io. E' con Santapaola che stai parlando...». Inutile dire che gli "squatrioti" arrivarono a più miti consigli, mentre il gruppo venne gratificato - così pare - con la ragguardevole cifra di diecimila euro. Sempre nelle carte dell'indagine emerge che in qualche circostanza Vacante sarebbe stato preso di mira da Enzo, figlio di Nitto. Ciò sulla base di quello che hanno dichiarato i collaboratori di giustizia sentiti in merito a questa e altre vicende (da Santo La Causa a Carmelo Di Stefano, dagli Sturiale a Scol- lo, Viola e Giuseppe Mirabile). In un'occasione, così, sarebbe stato impartito l'ordine di gambizzarlo. Ufficialmente perché Vacante si era comportato male con Irene, ma in verità - suggeriscono i collaboratori di giustizia perché la potenziale vittima non aveva versato al clan quanto dovuto e atteso. Concetto Mannisi