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Direzione Provinciale I di Milano
VERBALE RIUNIONE
del 26 marzo 2015
Il giorno 26 marzo 2015 alle ore 14, presso la sala riunioni della Direzione provinciale
I di Milano (5° piano edificio A4), si è tenuto un incontro con le OO.SS. e la RSU
della Direzione provinciale I di Milano.
Ordine del giorno:
 Centro di Contatto
 Servizi al contribuente, piani di miglioramento
 Varie ed eventuali
Sono presenti:
Il Direttore - Guido Isolabella
Il Coordinatore Gestione Risorse – Francesco Resta
Il Funzionario – Donatella Borsa
RSU – Giuseppe Arfuso, Gabriella Cacciatore, Fulvio Colombo, Leopoldo
D’Alessandro, Annalisa De Canale, Giuseppe Mazzara, Gioacchino Mazzone , Paolo
Misso, Alessandro Scarcella, Domenico Summo , Antonio Tricoli.
OO.SS. – Vito Romito (CGIL), Paolo Cocozzello (FLP),Ugo Barbieri, Marika Siani
(UIL),Rosaria Polito, Claudio De Luca, Matteo Salvatore Specchiulli (SALFI), Maria
Avino, Simona Cadeddu (CISL)
La riunione inizia con l’intervento del Direttore provinciale che saluta la nuova RSU
eletta.
Prima di iniziare con gli argomenti all’ordine del giorno, il Direttore comunica che nei
prossimi giorni saranno installate le telecamere di videosorveglianza presso gli Uffici
territoriali di Magenta, Milano 4 e Milano 5.
Come previsto dall’accordo locale siglato in data 23 giugno 2014, l’installazione e
l’operatività del sistema di videosorveglianza sono condizionati alla previa visione da
parte di un componente della RSU. Quindi si concorda che il collega Colombo sarà
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presente il 7 aprile 2015 a Magenta, il collega Scarcella il 13 aprile 2015 presso l’Ut
di Milano 4 e la collega De Canale il 10 aprile presso l’Ut di Milano 5.
Comunica, inoltre, che proseguono gli incontri “a tu per Team” e che ritiene
l’esperienza molto positiva.
Il Direttore esprime la propria solidarietà per i colleghi che, a seguito della sentenza
n.37/2015 della Corte Costituzionale, hanno visto decadere l’incarico dirigenziale
conferitogli dall’Agenzia. Auspica, a breve, soluzioni che comportino il meritato
riconoscimento a chi, in questi anni, ha portato a termine azioni e risultati eccellenti
per l’Agenzia.
Aggiunge che l’Agenzia si sta adoperando per individuare soluzioni in tempi rapidi sia
per i colleghi interessati ma anche per le possibili conseguenze sull’operato
dell’Agenzia.
Le OO.SS intervengono sull’argomento.
Inizia l’FLP : in relazione alla sentenza n.37/2015 della Corte Costituzionale avverte il
dovere di ringraziare i colleghi con l’incarico dirigenziale per il lavoro svolto a
servizio del paese; ringrazia altresì la Corte Costituzionale per aver riportato la legalità
all’interno del meccanismo di copertura degli incarichi dirigenziali coerentemente ai
meccanismi di accesso alla dirigenza, ed esprime la solidarietà a tutti i colleghi che per
effetto di tali distorsioni si sono visti limitare le giuste aspettative di crescita
professionale per la mancata indizione di procedure concorsuali per l’accesso alla
dirigenza e che in questi anni con il loro contributo professionale hanno innalzato i
livelli di produttività e di performance dei rispettivi Uffici e di tutta l’Agenzia .
Menziona in particolare i colleghi della DPI per il forte contributo conclamatosi in
risultati eccellenti per l’Agenzia nel corso del 2014.
Prosegue CGIL che sottolinea che non è messa in discussione la capacità professionale
di chi ha svolto, in questi anni, tali incarichi. La preoccupazione principale riguarda il
ruolo e gli obbiettivi dell’Agenzia.
Si auspica una soluzione, a breve, per l’interesse del paese. Esprime, però, forte critica
verso l’Agenzia per il perdurare di situazioni provvisorie, per non aver posto in essere
soluzioni in tempi corretti. Necessita più chiarezza su come si assegnano gli incarichi
dirigenziali.
La parola passa al SALFI che afferma che il problema degli incarichi fiduciari è sorto
in seno alle Agenzie Fiscali e che è responsabilità delle stesse trovare una soluzione
equa. Da tutta questa vicenda, il SALFI si augura che non si realizzi un’ ulteriore
penalizzazione di tutti i dipendenti ed auspica una soluzione che sia finalmente giusta,
fondata su principi di legalità, trasparenza e meritocrazia.
La UIL. , tenuto conto che una buona parte, ma sicuramente non tutti, di colleghi che
hanno avuto l’incarico sono persone capaci, nella sentenza prima citata è evidenziato
l’abuso del rimando delle scadenze per effettuare il concorso dei dirigenti. Dal 2009 i
governi di turno rimandano al 31 dicembre di ogni anno tale scadenza. Nel nostro caso,
i vertici dell’Agenzia ne hanno approfittato esagerando negli incarichi. Pertanto sono
responsabili di aver utilizzato uno strumento anticostituzionale. Tra l’altro la modalità
di assegnazione degli incarichi dirigenziali, insieme con quella dei capi area e capi
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team, ha comportato l’impossibilità di molti colleghi ad accedere a progressioni di
carriera: sono stati confermati tutti gli incarichi impedendo qualunque ricambio o
rotazione. Su questo ci sono state discussioni sia tavolo regionale sia in altre regioni.
Ritiene che il lavoro svolto da tanti funzionari in questi anni non deve essere
vanificato, per questo il problema deve essere risolto correttamente e in tempi brevi.
La CISL conferma la propria solidarietà ai colleghi coinvolti nella vicenda. Ritiene
comunque che indipendentemente dalle soluzioni a cui i vertici dell’Agenzia delle
Entrate dovessero pervenire, per esempio: posizioni organizzative speciale, tali
soluzioni non devono in nessuna maniera incidere sul salario accessorio dei lavoratori
come peraltro già accade sulle indennità corrisposte alle particolari posizioni (vedi
capo team). Gli aspetti organizzativi che l’Agenzia intende adottare non devono
ricadere sull’aspetto economico del personale.
Questa vicenda, prosegue la CISL, mostra, una volta di più i molti limiti delle scelte
adottate dall’Agenzia e auspica una soluzione rapida e che già la sentenza della Corte
Costituzionale ha tracciato.
Interviene, a questo punto, il Direttore che comunica che il problema della validità
degli atti sostanzialmente non c’è in quanto alla guida della nostra DP vi è un dirigente.
Per gli Uffici dove non c’era il dirigente, si è provveduto, con atto dispositivo del
Direttore regionale, con incarichi ad interim.
Nella nostra struttura il Direttore sta provvedendo con deleghe fiduciarie alla persona
che i colleghi interessati hanno accettato.
Conferma che dalle informazioni in suo possesso e continuamente aggiornate,
l’Agenzia sta lavorando per una soluzione a tempi brevi.
Interviene l’FLP che dice che la soluzione proposta dall’Agenzia non deve essere a
rischio di ricorso. Sarebbe auspicabile indire un concorso senza dare peso agli incarichi
svolti.
Inoltre, dichiara, questa vicenda rischia di mettere in secondo piano gli altri funzionari
dell’Agenzia che sono senza contratto da anni e non hanno ancora la firma del comma
165 per il 2013.
Interviene il Direttore sostenendo che l’Agenzia è vittima di questa situazione e
concorda con la scelta operata nell’individuare i propri dirigenti dall’interno. E’ stata,
ribadisce, una scelta aziendale corretta, molto moderna, che ha portato a risultati
estremamente soddisfacenti. Merito va dato all’Agenzia che ha selezionato funzionari
qualificati, scelta che ha portato al raggiungimento degli alti obbiettivi che l’Agenzia
si è data.
La UIL specifica la sua posizione sostenendo che non mette in discussione le qualità
professionali degli incaricati dirigenziali, ma di non aver posto rimedio ad una
situazione che era di per sé provvisoria.
La CGIL conferma che il “modello Agenzia” non è in discussione, non si scandalizza
per aver preferito individuare al proprio interno i funzionari da “promuovere”
dirigenti, ma il restante personale deve fare concorsi per accedere ad aree funzionali
superiori.
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Un collega della RSU chiede se, in questa nuova posizione, i capo ufficio e capo area
possono emettere provvedimenti e atti interni.
Il Direttore risponde che si sta verificando la possibilità di deleghe gestionali. Ma,
ripete, la volontà dell’Agenzia è quella di provvedere a una soluzione definitiva in
tempi brevissimi.
Il SALFI chiede informazioni sulla scadenza del contratto d’affitto del palazzo A4 di
via dei Missaglia. C’è forse una possibilità di cambio di sede?
Il Direttore risponde che non gli risulta che sia stata presa in considerazione tale
ipotesi.
Anzi, può esserci la possibilità di cercare altri spazi per l’arrivo dei nuovi tirocinanti
previsto per settembre.
La CGIL chiede chiarimenti sulla formulazione del piano formativo. Chiede se sono
previsti corsi per il modello 730 precompilato. Il Direttore specifica che i corsi che si
stanno svolgendo rientrano nel piano formativo del 2014. A sua conoscenza si è già
provveduto ad organizzare i corsi sul modello 730 online, fuori dal piano formativo
perché tale attività non era prevista nel 2014.
Il piano formativo si prepara verso ottobre, per l’anno successivo. Ogni struttura
individua nel catalogo proposto dalla DR i corsi utili per i propri collaboratori.
Un componente RSU chiede se è vero che non partecipa all’attività formativa il
personale in attesa di distacco o trasferimento.
Il Direttore specifica che ritiene poco proficuo formare personale che a breve lascerà
l’Amministrazione.
La RSU riporta le rimostranze del personale sulla pulizia dei locali, in particolare
Tricoli ribadisce quanto sostenuto in sede di riunione sulla sicurezza, dopo la quale c’è
stato un cenno di miglioramento presto rientrato.
Inoltre, domanda spiegazioni circa le nomine di alcuni capi-team senza previo
interpello, e richiede che vengano resi pubblici i nomi dei candidati alle procedure di
interpello.
Il Direttore risponde che, nel caso citato, la DR ha autorizzato l’assegnazione
dell’incarico in quanto si trattava di un caso di passaggio di funzione di minor rilievo
rispetto a quello ricoperto fino alla soppressione dell’ufficio di Abbiategrasso.
Interviene De Canale che, richiedendo, sull’art.46, la corretta applicazione
dell’accordo siglato a dicembre 2014, sostiene che è stato chiarito, con l’assenso del
Direttore provinciale e del Coordinatore di Gestione Risorse Resta, che se, a seguito di
una visita medica , un collega non è in grado di andare in ufficio, deve unicamente
presentare il certificato della struttura che attesta gli orari della visita e
un’autocertificazione sull’impossibilita di recarsi in ufficio.
Denuncia inoltre che all’Ut Milano 5 la gestione dello straordinario non rispetta il
contenuto dell’accordo. Il Direttore ribatte che terrà conto della segnalazione sul citato
problema che credeva fosse risolto.
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Summo richiede, inoltre, i dati di consuntivazione dello straordinario e del riposo
compensativo del 2014 di tutte le strutture della DPI.
La discussione prosegue con il primo punto all’ordine del giorno. Il Direttore informa
che il Centro di Contatto è in via sperimentale fino al 30 aprile. Coinvolge 7 funzionari
in 4 postazioni telefoniche e una postazione che riceve e mail.
Una recente nota del Direttore regionale prevede l’istituzione del Centro di Contatto in
tutte le DP della Lombardia.
Nella nostra struttura dei 7 funzionari solo 2 sono volontari. Terminata la fase di
sperimentazione, il Direttore informa che chiederà ai colleghi del CdC se sono
interessati a proseguire in tale attività. In caso di risposte negative, provvederà alla
loro sostituzione con nuovi assunti o altri volontari che nel frattempo si siano proposti.
Prosegue affermando che il tipo di competenza è di base, per le pratiche più complesse
si rimanda alla consulenza specifica.
I colleghi sono guidati da un funzionario esperto al quale è affidato il coordinamento
del gruppo.
Il Direttore riferisce che i risultati sono buoni, oltre 200 contribuenti vengono serviti
ogni giorno .
Se da aprile la compagine cambia, è previsto un periodo di almeno due settimane di
compresenza, una formazione sul campo.
La RSU chiede se, da quando c’ è il CdC, si è verificato un cambiamento nei flussi al
front office.
Il Direttore ribadisce che il CdC non ha il compito di risolvere tutte le problematiche,
cambia invece il tipo di servizio reso al front office perché il contribuente che ha
contattato il CdC ha già le informazioni di base.
D’Alessandro esprime la preoccupazione che l’attività al CdC comporti un
demansionamento. Summo lo esclude, sostiene al contrario che si tratta di un’attività
che favorisce lo sviluppo della professionalità.
Interviene la collega Cacciatore che evidenzia alcune problematiche di relazione tra
CdC e FO e ribadisce che per l’analisi di casi più complessi (es. sospensioni o dinieghi
di rimborsi Iva) occorre invitare il contribuente a recarsi personalmente presso il FO
per la corretta analisi del suo caso.
Il Direttore, la RSU e le OO.SS. concordano sulla possibilità di remunerare tale
attività con l’indennità di front office, come già effettuato in DPII che ha corrisposto
l’anticipo del front office del 60% del quarto trimestre del 2014, con una quota che è
la media delle quote degli Ut.
La RSU e le OO.SS. mettono l’accento sul problema delle risorse perché i fondi
stanziati per la retribuzione dell’acconto sono calcolati solo sulle attività degli Uffici
territoriali e condizionano l’intesa alla richiesta di maggiori fondi.
La UIL fa presente che in DPII l’anticipo del front office è provvisoria, in quanto se
tale attività non va ad incrementare il fondo front-office assegnato all’Ufficio, i fondi
per remunerare il CdC vanno trovati altrove. Come anticipato in DPII non è
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assolutamente possibile remunerare colleghi con fondi assegnati ad altri colleghi
diminuendo le quote spettanti.
Per quanto riguarda il secondo argomento all’ordine del giorno, il Direttore specifica
che, a seguito dell’analisi svolta dalla Direzione regionale - Ufficio Gestione Tributi,
volta a raggiungere una conoscenza dell’andamento della domanda per migliorare il
rapporto fisco-contribuente e al termine della sperimentazione che si è conclusa con
risultati positivi in alcuni uffici/pilota, si è pervenuti a una nuova classificazione dei
servizi in ARGO che prevede la riduzione dei tasti da 34 a 10 suddivisi in 3 macro
aree: identificazione del contribuente, dichiarazioni, registro e successioni.
Il nuovo progetto “Argo a 10 tasti” , puntando a una gestione più flessibile
dell’offerta, comporterà un coinvolgimento quasi totale del personale, compreso
quello con incarichi ed una maggior rotazione allo sportello in modo da poter
affrontare eventuali picchi di domanda e di garantire comunque l’apertura dello
sportello in caso di improvvise assenze. Inoltre, un maggior numero di addetti coinvolti
riduce il numero dei turni oppure la durata degli stessi.
Il Direttore affronta un argomento, già discusso con la precedente RSU e sollecitato
con una seconda nota inviata alla Direzione regionale, ovvero il protrarsi dei servizi
oltre l’orario di chiusura degli sportelli (in particolare all’Ufficio territoriale di Milano
1) e alla mezz’ora di differenza attualmente esistente nelle giornate di lunedì,
mercoledì e venerdì con gli Uffici territoriali della DPII.
La RSU propone, come già in precedenza, di chiudere gli sportelli all’orario stabilito
per non prolungare gli orari di sportello.
Le OO.SS. e la RSU chiedono, vista l’ora, di riaggiornare la riunione che termina alle
ore 18.