campagna nazionale per la salute della donna in menopausa

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campagna nazionale per la salute della donna in menopausa
CAMPAGNA NAZIONALE PER LA SALUTE
DELLA DONNA IN MENOPAUSA
CAMPAGNA RIVOLTA ALLA CLASSE MEDICA
CAMPAGNA RIVOLTA AL PUBBLICO
Sintesi delle Attività Svolte
1995-1999
CAMPAGNA NAZIONALE SULLA SALUTE
DELLA DONNA IN MENOPAUSA
LA CAMPAGNA HA IL PATROCINIO DI
Ministero della Sanità
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità tra Uomo e
Donna
Croce Rossa Italiana
Regione Lombardia
Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli
Odontoiatri
Federazione Ordine Farmacisti Italiani
HANNO INOLTRE ADERITO ALLA CAMPAGNA 22 ISTITUZIONI:
Associazione Ginecologi Universitari Italiani - Associazione Italiana Urologia
Ginecologica - Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri - Associazione Ostetrici
Ginecologi Ospedalieri Italiani - Federfarma - Società Italiana dell’Osteoporosi Società Italiana di Cardiologia - Società Italiana di Endocrinologia - Società
Italiana di Farmacologia - Società Italiana di Gerontologia e Geriatria - Società
Italiana di Ginecologia della Terza Età -Società Italiana di Ginecologia e
Ostetricia - Società Italiana di Medicina Generale - Società Italiana di
Neurologia - Società Italiana di Oncologia Ginecologica - Società Italiana di
Ortopedia e Traumatologia - Società Italiana di Psichiatria – Società Italiana di
Reumatologia - Società Italiana di Urologia - Società Italiana di Menopausa
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Attività di comunicazione rivolta alle donne:
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Annunci Stampa pubblicati su media (femminili, famigliari e salutistici)
Spot trasmesso in network televisivi nazionali
Comunicato audio trasmesso in network radiofonici nazionali
Inserto sulla Menopausa pubblicato su settimanali femminili e famigliari
Talk show aperti al pubblico per dibattere il tema della salute della donna con
la presenza di ospiti scientifici e personaggi del mondo dello spettacolo e
della cultura
Riunioni aperte al pubblico in collaborazione con la Croce Rossa Italiana,
Soroptimist e Inner Wheeler
Opuscolo “Colora la Tua Menopausa” realizzato in 1.500.000 copie e
distribuito tramite farmacie e studi medici
Opuscolo “L’Età’ Forte” – con racconti sulla menopausa scritti per la
Campagna da scrittrici famose - realizzato in 800.000 copie e distribuito
tramite canali commerciali (super/ipermercati) e studi medici
Attivazione di un Numero Verde e di una Casella Postale dedicata
Co-promotion con Associazioni femminili
Attività di comunicazione rivolta alla classe medica:
§ Meeting e Giornate di Studio sulla salute della donna in menopausa
§ Indagine qualitativa e quantitativa condotta da Eurisko sull’atteggiamento
delle donne italiane e della classe medica (specialisti e medici di medicina
generale) nei confronti della menopausa
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CAMPAGNA NAZIONALE
PER LA SALUTE DELLA DONNA IN MENOPAUSA
Obiettivi della “Campagna Nazionale per la salute della donna in
menopausa”
∗ Sensibilizzare le donne sul tema dando una visione positiva a questa fase della
loro vita.
∗ Comunicare che la menopausa non è una malattia ma si accompagna
indubbiamente ad importanti problemi di salute.
∗ Informare la donna e portarla a dialogare serenamente con il medico.
∗ Sdrammatizzare il fenomeno portandolo in luce.
∗ Comunicare i diversi
modi di affrontare il problema in funzione di salute e
benessere; informare sull’avanzamento della ricerca scientifica.
La strategia
Tenendo presente gli obiettivi della Campagna Nazionale, in fase progettuale ci si è
attenuti a queste linee guida:
∗ realizzare una comunicazione d’informazione e di sensibilizzazione
∗ generare un’informazione massificata (il target è trasversale e massificato)
∗ utilizzare strumenti di comunicazione d’impatto di massa (l’utilizzo anche della
televisione)
∗ generare una comunicazione “attiva” (integrazione della Campagna media con
altre attività “personalizzate” ad un insieme di target rappresentativi)
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RIUNIONI APERTE AL PUBBLICO:
IN COLLABORAZIONE CON LA CROCE ROSSA:
MEETING “LA SALUTE DELLA DONNA IN MENOPAUSA: ASPETTI MEDICI E SOCIALI”
Roma, 3 maggio 1997
In occasione della Giornata Mondiali della Croce Rossa
MEETING “LA SALUTE DELLA DONNA IN MENOPAUSA”
Sondrio, 6 maggio 1997
MEETING “LA SALUTE DELLA DONNA IN MENOPAUSA”
Asti, 7 maggio 1997
IN COLLABORAZIONE CON SOROPTIMIST
CONFERENZA DIBATTITO “LA DONNA E LA MENOPAUSA”
Livorno, 15 maggio 1997
IN COLLABORAZIONE CON INNER WHEELER
Milano 5 febbraio 1997
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CAMPAGNA RIVOLTA ALLA CLASSE MEDICA 1995/97
Simposio
LA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA: LUCI ED OMBRE
Bari, 30 aprile 1997
Simposio satellite al XXVIII Congresso Nazionale della Società Italiana
Farmacologia
Giornata di Studio
LA SALUTE DELLA DONNA IN MENOPAUSA:
E LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Palermo, 10 giugno 1997
Con il Patrocinio di:
Società Italiana Cardiologia
Società Italiana Ginecologia e Ostetricia
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CAMPAGNA RIVOLTA ALLA CLASSE MEDICA
Meeting Internazionale
AGGIORNAMENTI IN TEMA DI MENOPAUSA:
MENOPAUSA ED OSTEOPOROSI
Roma, 3 maggio 1996
Con il Patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità
Società Italiana Menopausa
Società Italiana Osteoporosi
Società Italiana Reumatologia
Meeting Internazionale
AGGIORNAMENTI IN TEMA DI MENOPAUSA:
MENOPAUSA E MALATTIA CARDIOVASCOLARE
Roma, 5 dicembre 1995
Con il Patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità
Workshop Internazionale
AGGIORNAMENTI IN TEMA DI MENOPAUSA
Milano, 3-4 Novembre 1995
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INDAGINE CONDOTTA DA EURISKO PER LA FONDAZIONE
GIOVANNI LORENZINI SULL’ATTEGGIAMENTO DELLE DONNE
ITALIANE A PROPOSITO DELLA MENOPAUSA
Sintesi dei Risultati
La fase quantitativa (e conclusiva) della ricerca Eurisko sulla Menopausa (MP) è stata
condotta su 1.000 donne e 600 medici, estratti secondo un campionamento classico dalle
corriepondenti comunità nazionali. Delle donne, di età compresa tra i 45 ed i 64 anni, un
terzo non era in MP al momento dell’ indagine, mentre due terzi lo erano; per quanto
riguarda il campione dei medici, Ginecologi e medici di base costituivano ciascuno il 50%
del campione; un terzo dei ginecologi era di sesso femminile.
Gli elementi principali emersi dall’ indagine sono i seguenti:
• Le principali cause della MP, secondo le intervistate, sono l’ invecchiamento e la carenza
di ormoni (circa il 25% delle risposte spontanee per ciascuna delle due cause); le
principali conseguenze della MP sono i disturbi fisici (vampate, 35%) e l’ osteoporosi
(24%)
• La MP è per oltre il 50% delle donne un periodo transitorio, che accade a 50 anni e
dura in media 3,4 anni (moda: 2 anni). Il 51% delle donne dichiara di considerare la MP
un problema medico, contro un 30% che lo descrive soprattutto come un problema
psicologico.
• Il ruolo delle variazioni ormonali nella genesi della MP è percepito dal 70% delle donne
(il 25% annette invece la MP all’ “invecchiamento”); di questo 70% circa la metà
definisce il problema, più specificamente, di “carenza ormonale”, mentre poco meno
della metà usa, per definire la situazione, il termine “squilibrio”. La metà delle donne
che correla la MP con gli ormoni identifica correttamente negli estrogeni gli ormoni
coinvolti.
• Due terzi delle donne pensano che la MP rappresenti un problema per la salute della
donna, e la metà per la qualità della vita della donna; i problemi legati alla MP sono
soprattutto le vampate, il rischio di osteoporosi, l’ aumento di peso, le alterazioni dell’
umore e le irregolarità mestruali.
• Oltre il 90% delle donne è d’ accordo che la MP è un fatto “naturale, da accettare così
come viene”, ma l’ 86% dichiara che la medicina “può fare molto per i problemi legati
alla MP”, e tre donne su quattro affermano che “la MP richiede molta attenzione e cura
da parte delle donne”. Pure, tre donne su quattro affermano che “di fronte alla MP ed ai
suoi problemi, la donna può oggi avere aiuto e comprensione da chi la circonda”.
• Da questo punto di vista l’ interlocutore privilegiato è il medico (96% dei contatti attivati
dalla donna stessa); nel dettaglio, il ginecologo privato (2/3 dei contatti) sopravanza il
MMG (1/3) ed i centri/consultori pubblici (1/5).
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• Il problema della MP è sollevato con il medico, nel 77% dei casi, su iniziativa della
donna, con l’ obiettivo principale di curare i disturbi fisici immediati (1/3) e di prevenire i
rischi futuri di malattia (1/3). Il 10% circa delle donne dichiara di ricercare un aiuto
psicologico. Il 90% delle donne è soddisfatto del contatto con il medico da lei prescelto.
• Il 28% delle donne ha effettuato accertamenti diagnostici per la MP (l’ 80% delle donne
considera gli accertamenti importanti o molto importanti in MP), ed il 24% ha assunto
farmaci a seguito del contatto con il medico. Di queste, 2/3 (il 15% del totale) ha
assunto o assume “terapie a base di ormoni”.
• Il principale rischio per la salute connesso alla MP, per le donne intervistate, in citazione
spontanea, è l’ osteoporosi (75% delle citazioni); l’ ipertensione (seconda citazione
spontanea) è riportata dalle donne del campione cinque volte meno frequentemente. Su
stimolo guidato, il 50% delle donne cita anche i rischi cardiovascolari, un terzo i tumori
(mammella o utero), solo l’ 8% le demenze.
• Circa 2/3 delle donne è “propensa ad occuparsi dei problemi della MP”; il 47% si sente
informata su questo tema. La principale rischiesta di informazioni e competenze va alla
prevenzione dei rischi di malattia connessi alla MP (circa il 50% delle citazioni). Anche in
questo caso, l’ interlocutore privilegiato è il medico, sia il ginecologo privato (50% delle
risposte) sia l’ MMG (28%). Anche per quanto concerne i “problemi psicologici” l’
interlocutore privilegiato è il ginecologo privato (oltre il 70% delle risposte).
• Il 90% delle donne dichiara che sarebbe interessato (molto o abbastanza) a leggere l’
opuscolo della FGL sulla MP.
In sintesi, la MP è percepita dalle donne come un problema di carattere precipuamente
medico, legato in qualche modo agli ormoni femminili, che comporta disturbi immediati e
rischi futuri di malattia (specie l’ osteoporosi). L’ interlocutore elettivo in questa fase della
vita è il medico, e specialmente il ginecologo privato, che può fare molto per la donna, sia
in termini di accertamenti diagnostici che di gestione clinica.
La donna sente l’ esigenza e l’ interesse di disporre di maggiori informazioni su questo
tema, soprattutto sull’ area dei rischi di malattia futuri connessi alla MP, ed appare
interessata alla lettura di materiale educazionale sul tema.
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L’ indagine sul medico
Gli elementi principali emersi dall’ indagine sono i seguenti:
• Il 4% delle visite del MMG, ed il 20% delle visite del Ginecologo, è attribuibile
specificamente a problemi indotti dalla MP. Tale percentuale è, a parere degli
intervistati, in aumento.
• La MP è per il 47% dei MMG, e per il 38% dei Ginecologi, un periodo transitorio, che
dura in media 4-5 anni; il 71% dei MMG, ed il 66% dei Ginecologi, considera la MP un
problema medico, contro il 6ù ed il 10%, rispettivamente, che lo considera soprattutto
psicologico.
• Un terzo dei MMG, ed il 20% dei Ginecologi usa, per definire la situazione degli ormoni
in MP, il termine “squilibrio”. Il 10% circa, in entrambe le categorie, è incerto tra
“carenza” e “squilibrio”.
• Il 40% degli MMG, ed il 32% dei Ginecologi, ritiene la MP “un fatto naturale, da
accettare così come viene”, oltre il 90% del campione, peraltro, dichiara che la medicina
“può fare molto per i problemi legati alla MP”, e che “la MP richiede molta attenzione e
cura da parte del medico”.
• La maggior parte dei MMG, e due terzi dei Ginecologi, considera “più soddisfacente”, in
termini di efficacia terapeutica, occuparsi di MP rispetto alle altre patologie che capitano
alla loro osservazione; la MP stessa è invece percepita (specie dal Ginecologo) come un
problema più “faticoso” della media, soprattutto perche la paziente ha spesso “problemi
psicologici”.
• Il problema della MP è sollevato nel 43% dei casi, secondo i medici (sia MMG che
Ginecologi) su loro iniziativa; l’ iniziativa è invece della donna nel 40-45% dei casi. L’
obiettivo principale con cui le donne si rivolgono loro è, in oltre il 40% dei casi, curare i
disturbi fisici immediati. Il 50% dei MMG ed il 49% dei Ginecologi ritiene invece più
importante la prevenzione dei rischi futuri (soprattutto di osteoporosi, 80%, e di
malattie CV, 60%); la gestione dei problemi immediati è invece percepita come “più
realizzabile”, con gli strumenti a disposizione, dal 38% dei MMG e dal 50% dei
Ginecologi.
• Praticamente la totalità dei medici prescrive accertamenti diagnostici per la MP (MMG:
soprattutto esami ormonali; Ginecologo: soprattutto mammografia, MOC, esami di
routine ed ormonali); la terapia d’ elezione prescritta (83% dei MMG e 95% dei
Ginecologi) è l’ HRT, per una durata di 1-5 anni nel 50% dei casi, ed oltre tale limite
temporale nel 40% circa dei casi.
• Circa 2/3 dei Ginecologi, ed il 30% dei MMG, si sente più informato sul tema MP che su
altre aree della patologia da gestire. La principale richiesta di informazioni aggiuntive,
sia tra i MMG che tra i Ginecologi, si riferisce alla prevenzione dei rischi di malattia
connessi alla MP (circa il 70% delle citazioni).
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• Il medico (sia MMG che Ginecologo) concorda totalmente con l’ affermazione che è
importante, ai fini della gestione clinica della MP, che la donna sia ben informata sui
temi della MP stessa. In particolare, andrebbe aumentata la pressione informativa, sulle
donne, sulla prevenzione dei rischi di malattia connessi alla MP (circa il 70% delle
citazioni, sia tra MMG che tra i Ginecologi).
• MMG e Ginecologo sono in sostanziale accordo che l’ informazione sui temi della MP, sia
di natura medica che psicologica, dovrebbe essere gestita prioritariamente dal MMG.
In sintesi, la MP è percepita dal medico come un problema con chiara connotazione
medica, legato ad una carenza (o ad uno squilibrio) degli ormoni femminili, che comporta
problemi immediati e rischi futuri di malattia (specie l’ osteoporosi e le malattie CV). Il
medico ritiene di poter fare molto per la donna in questa fase della vita (sia in termini di
accertamenti diagnostici che di gestione clinica) ed è disponibile ed interessato a farlo.
Egli sente l’ esigenza di disporre di maggiori informazioni sui temi della prevenzione delle
malattie connesse alla MP, e ritiene che anche le donne dovrebbero essere informate sugli
stessi temi. Il MMG è percepito come il canale preferenziale per fornire tali informazioni.
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