Basket, la Nba apre allo sponsor Una rivoluzione in 6 centimetri

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Basket, la Nba apre allo sponsor Una rivoluzione in 6 centimetri
Basket, la Nba apre allo sponsor
Una rivoluzione in 6 centimetri
Rotto il tabù all'Ali Star Game: nei piani 100 min annui per il mini marchio
Retroscena
MIRCO MELLONI
L
} omaggio a Kobe Bryant ha catturato l'atI tenzione del Mondo,
ma l'Ali Star Game Nba di
Toronto è già entrato nella
storia anche per un'altra ragione. Domenica notte, per la
prima volta sulle divise della
Lega è comparso il marchio
di uno sponsor estraneo all'abbigliamento
sportivo:
l'accordo tra Nba e Kia, valido anche per la partita delle
stelle del 2017 a Charlotte,
potrebbe aver spianato la
strada all'ingresso delle multinazionali sulle divise di uno
dei grandi sport americani.
I vertici della Lega guidata
da Adam Silver e i proprietari ne riparleranno in aprile,
magari per dare il via libera
alla svolta, a partire dal 2017.
Uno sviluppo che abbatterebbe una barriera, dato che
la Wnba (basket femminile) e
il calcio - i primi sport di
squadra ad ospitare sponsor
sulle maglie - non sono considerati tra i colossi Usa, mentre il football Nfl si è limitato
a vendere spazi sulle maglie
da allenamento e il baseball
ha introdotto gli sponsor soltanto nei rari match oltreconfine.
L'esempio Premier
Chi dice che il calcio non abbia sfondato negli Stati Uniti
si sbaglia, soprattutto pensando all'Olympic Tower di
New York. Nel quartier generale Nba conoscono bene
numeri e idee di Champions
League e Premier, e proprio
un dato legato al campionato
inglese ha generato l'idea degli sponsor. «Uno sviluppo
inevitabile» ha detto Silver,
che nel 2011, quando era ancora il vice di David Stern, illustrò la situazione ai proprietari citando i 178 milioni
incassati dai venti club di
Premier attraverso i main
sponsor.
Negli anni successivi, la
Nba ha valutato l'argomento
a fari spenti, dando la priorità al rinnovo del contratto
televisivo, e la questione
sponsor avrebbe potuto creare incidenti diplomatici con
i partner televisivi Turner e
Espn. Ma ora che il nodo tv è
risolto con un contratto da
24 miliardi in 9 anni (scadenza 2025), la Lega prepara
l'affondo, con idee chiare e
un obiettivo minimo arrotondato per difetto: un incasso di 300 milioni in 3 anni. Una
media di 2.710 dollari a giocatore per ciascuna partita, per
inserire un marchio da sei cm
per sei sulla spalla sinistra.
che Minneapolis e New Orleans totalizzano 800.000 abitanti, un decimo di New York.
Rivoluzione e serrata?
L'arrivo degli sponsor completerebbe la rivoluzione Nba: il
nuovo contratto tv comporterà un sensibile innalzamento
del monte stipendi per i giocatori, dato che il tetto salariale
passerà dagli attuali 67 milioni
a 90, superando quota 100 nel
2017-18. Un salto tale da creare
un paradosso: il numero di
contratti al massimo di stipendio disponibili sarà superiore
alla quantità di stelle degne di
tale salario. Anche per questo,
fra un anno, proprietari e sindacato giocatori potrebbero
uscire dal contratto collettivo,
generando il rischio di una
nuova serrata.
BY NC ND ALCUNI DIRIGI RISERVATI
M u t u a l i t à m a d e in Usa
L'idea ha già raccolto consensi, non a caso Mark Cuban proprietario di Dallas - ha
espresso un parere condiviso
datanti colleghi. «Se l'offerta è
congrua, più vicina ai 10 milioni che ai 200.000 dollari, ben
venga lo sponsor. Ma come divideremo i ricavi?». E qui risiede la novità: ogni squadra potrà vendere il proprio spazio in
autonomia e gli incassi verranno divisi in due parti. Il 50%
dell'introito resterà alla singola franchigia, l'altra metà confluirà in un fondo il cui totale
verrà suddiviso in 30 fette,
uguali per ciascuna franchigia. Un meccanismo di mutualità necessario per una Lega
che vuole garantire l'equità
competitiva, dovendo però fare i conti con la disparità tra
grandi e piccoli mercati, visto
Il Mago
Il mercato
Nba chiude
domani alle
21, Bargnani
rischia di
essere tagliato. Può tornare in Europa
Soluzione inevitabile
Guardategli incassi
generati dal calcio
in Premier League
Adam Silver
Commissario Nba
dal febbraio 2014
79
Kobe Bryant, 37 anni, e Le Bron James, 31 anni, all'ultimo Ali Star Game: sulla canotta di LeBron la novità dello sponsor
•camini otti
Obiettivo 7 miliardi
LA STAMPA
IL VALORE DEI 30 CLUB
Una franchigia vale mediamente
1,3 miliardi: New York è salita
a 3 miliardi di dollari, chiude la
graduatoria New Orleans (650 milioni)
FATTURATO NBA
Nel 2014-15 è stato
di 5,2 miliardi di dollari
IflSfjlj
Con il nuovo contratto
tv salirà a 7 miliardi
SPONSOR
La stima, per difetto, legata
agli sponsor di maglia parla
di ricavi per 100 milioni
complessivi ogni anno
GLI ALTRI SPORT
E3
Baseball:
sponsor sulle maniche,
per i pochi match
giocati all'estero
Football americano:
sponsor sulle divise
da allenamento
Hockey su
ghiaccio:
nessuno
sponsor
L 4 F | Calcio: sponsor
y / sulle maglie
"%«* da gioco