Ho letto “Bebè a costo zero” di Giorgia Cozza

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Ho letto “Bebè a costo zero” di Giorgia Cozza
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Ho letto “Bebè a costo zero” di Giorgia Cozza.
Submitted by Mestieredimamma on 19 luglio 2010 – 21:17One Comment
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Consiglio questo libro a tutte le mamme in gravidanza e alle neomamme e credo possa essere utile anche a chi i bambini li ha già avuti, per
riflettere sulla reale utilità di quello che comperiamo per noi e per i nostri figli.
Le mamme e i bambini infatti sono oggetto (qualche volta vittime) di operazioni di marketing, talvolta ingannevoli: le aziende investono su
chi ha davanti sé una vita di acquisti, martellando sempre e ovunque, conquistando terreno proprio laddove c’è l’insicurezza, la non
conoscenza e il desiderio di offrire il meglio al nuovo nato. Questo libro mi è piaciuto perchè ti dimostra che se anche ci sono tante,
tantissime cose utili o abbastanza utili e altre, molte, perfettamente inutili, per quasi tutto quello che si acquista per un bebè c’è alle spalle
un’operazione di cui noi siamo l’oggetto. Viene creato cioè un bisogno ad hoc: dai fasciatoi alle sdraiette, dalle pappe pronte e veloci
agli integratori per le mamme che allattano, dai pannolini ai prodotti per l’igiene. Per ogni argomento Giorgia Cozza fa una dettagliata
analisi del bisogno, delle alternative e dei costi. Secondo me potrebbe essere un ottimo strumento anche per affrontare la crisi economica. Io
in qualche caso l’ho interpretato in modo provocatorio. Intendo che, delle mille cose che ti vengono propinate come indispensabili,
qualcuna di utile c’è, suvvia!La cosa importante è far capire ai genitori di agire con senso critico, di essere attenti davvero alle spese e di
aspettare, di confrontarsi, di vivere l’esperienza del maternage in modo il più possibile naturale.
Molte famiglie credono ad esempio che utilizzare pannolini lavabili sia una cosa faticosa, fastidiosa e improponibile per chi lavora. Io credo
che si possa anche semplicemente provare e magari adottare soluzioni miste. A me hanno prestato i lavabili e li usavo nel finesettimana e
nel tardo pomeriggio, dopo il nido. Di notte e quando uscivo con la piccola mi affidavo agli usa e getta: credo di aver risparmiato molto,
oltre ad aver diminuito il rifiuto secco della famiglia e fatto qualcosa per l’ambiente.
Ci hanno prestato anche una sdraietta che abbiamo usato molto: è stata comoda in ferie dove non avevamo un divano dove appoggiare
Cecilia, o per metterla “in sicurezza” alla larga dalla sua sorellina che per un certo periodo (non ancora del tutto finito) è stata un filino
aggressiva. Questo non ha escluso il contatto, l’uso della fascia, l’allattamento, l’uso del tappetone fatto con niente a costo zero.
Giorgia Cozza ha dato uno strumento interessante, valido nel tempo, pieno di esempi e di testimonianze per far capire che il nostro
bambino appena nasce ha un unico bisogno indispensabile: la sua mamma. Tutte le altre cose possono essere utili ai genitori, a seconda
dello stile di vita, del contesto in cui vivono, anche assecondando preferenze e comodità, ma utilizzando sempre il criterio del bisogno
reale e non indotto.
Per quanto mi riguarda ho sempre cercato di comprare poco, di farmi prestare oggetti che ritenevo utili da chi non li usava più, ho avuto la
possibilità di riciclare vestitini o di comprare all’ingrosso con prezzi davvero bassi. Per noi il costo che ha inciso e tutt’ora incide
maggiormente sul bilancio famigliare è quello dell’asilo nido.
Avere nonni o famigliari vicini che possono sostenere e aiutare concretamente la famiglia ti permette non solo di respirare un po’, ma anche
di progettare con più tranquillità l’arrivo di fratellini o sorelline. Credo che questo sia ancora un grosso nodo in cui le scelte famigliari
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sono limitate dalla necessità di affidarsi ai servizi disponibili che in questo caso sono spesso molto costosi.
Se il bebè può essere a costo zero o quasi, con l’asilo non lo è proprio.
Per farsi un’idea sul sito Bambinonaturale.it, una collana dell’editore Il Leone Verde, si può leggere l’introduzione e qualche capitolo e un
scheda sull’autrice, Giorgia Cozza.
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One Comment »
Tweets that mention Ho letto “Bebè a costo zero” di Giorgia Cozza. -- Topsy.com scrive:
20 luglio 2010 alle 10:06
[...] This post was mentioned on Twitter by elisa artuso, MestiereDiMamma. MestiereDiMamma said: Bimbo mio ma quanto mi
costi? Le alternative e il consumo critico sono strade da percorrere! http://ow.ly/2dPhr [...]
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