Notiziario del 15/06/2013
Transcript
Notiziario del 15/06/2013
PROGETTO ACQUA GIUGNO 2013 Rispetto ai fattori di stress naturali, politici ed economici, non bastano gli investimenti RESILIENZA DELLA COMUNITÀ COME AIUTO ALLO SVILUPPO Carissimi sostenitori, la sicurezza alimentare in Burkina Faso non migliora, anzi. Alle drammatiche conseguenze dell’aumento dei costi dei principali prodotti alimentari si sommano quelle delle ricorrenti crisi causate da disastri naturali o collegate ai cambiamenti climatici a cui, il Burkina Faso, è particolarmente esposto. A queste si aggiungono le calamità causate dall’uomo: nella seconda metà del 2012, la guerra nel vicino Mali ha generato un flusso di rifugiati che si sono stabiliti nella parte settentrionale del Burkina, aggravando il deficit tra domanda e disponibilità di cibo, già critica in queste regioni. Quando i fattori di stress sono così tanti, e così forti, gli investimenti per la produzione agricola non si trasformano automaticamente in disponibilità adeguata di cibo durante tutto l’anno, in particolare per i più poveri. Risulta invece più efficace puntare sulle capacità innate di risposta alle calamità che le comunità burkinabè hanno sviluppato nei secoli e che sono diventate parte del loro patrimonio sociale e culturale. I tecnici la chiamano “resilienza”, intesa come “la capacità di ogni comunità, consapevole di convivere con i rischi accettabili, di reagire in modo attivo ed integrato”, per noi è più semplicemente quell’abilità straordinaria che abbiamo trovato in tutti i gruppi sociali vulnerabili con cui lavoriamo, di unirsi e di diventare i protagonisti dei propri percorsi di sviluppo. Forse è per questo che nell’ultimo anno diverse entità in Burkina ci hanno cercato e hanno chie- sto la nostra collaborazione: oltre a Unicef, l’Ong canadese MI e l’agenzia delle Nazioni Unite IFAD. Tutte sono interessate al nostro “approccio comunitario”, cioè alla nostra capacità di lavorare con le comunità e di renderle più forti, più capaci di farsi carico direttamente dei problemi che le affliggono. Dopo 5 anni di lavoro, la Regione di Banfora in cui si svolge il nostro Progetto non solo non è più “zona rossa” per la malnutrizione ma dimostra indicatori in continuo miglioramento. Questa è la prova che la “resilienza” è possibile! Valentino Piazza direttore ProgettoMondo Mlal In Burkina è forte la volontà di non deludere le aspettative: grande mobilitazione per soddisfare tutti i bisogni identificati VERSO IL 2015 CON PIÙ CONSAPEVOLEZZA, FORMAZIONE E SOSTEGNO Dopo le immancabili difficoltà iniziali e le esitazioni di alcuni Comuni, che si trovavano per la prima volta partner operativi di un progetto finanziato dall’Unione Europea, abbiamo dato inizio alle attività. Come previsto, le imprese incaricate della riabilitazione delle pompe hanno rispettato le scadenze previste, e alla fine di marzo i lavori sono stati ufficialmente conclusi, attivando di fatto la seconda fase per completare tutte le 135 riabilitazioni previste. É stata perciò necessaria un’ulteriore fase di verifica dei siti selezionati per assicurarci che, lo stato dei guasti identificati a suo tempo, non fosse cambiato o che altre realtà locali non fossero già intervenute. La scadenza del 2015 per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio è vicina, e qui in Burkina è forte la volontà di non deludere le aspettative! Quindi, sia a livello statale che di società civile, si registra una buona mobilitazione per soddisfare tutti i bisogni identificati e i nuovi. Questo determina un maggiore sforzo di coordinamento tra i diversi attori, in maniera di soddisfare le esigenze in modo armonico e senza rischiare di duplicare gli interventi. Questo sforzo congiunto fa sì che, rispetto all’accesso all’acqua potabile, il Burkina abbia oggi buone possibilità di raggiungere l’obiettivo previsto. Parallelamente alle riabilitazioni, è stata selezionata l’impresa per i lavori di costruzione dei 17 nuovi punti d’acqua da realizzare per gli 8 Comuni beneficiari del Progetto. Purtroppo il numero è ancora abbastanza esiguo e viviamo la difficoltà di non poter soddisfare le ulteriori richieste, soprattutto da parte dei Centri di Salute con cui lavoriamo da sempre a stretto contatto. Nonostante sarebbe abbondantemente previsto, diversi Centri di Salute non dispongono infatti di un punto di approvvigionamento d’acqua autonomo, con le comprensibili conseguenze che ciò comporta per il lavoro del personale sanitario. In ogni caso, la buona articolazione con il resto degli attori e il lavoro di mobilitazione comunitaria e l’appropriazione della riforma, grazie alla costituzione e formazione delle associazioni degli utilizzatori d’acqua, ci permette di dare un importante contributo al processo nella sua globalità. Rispetto alla costruzione e riabilitazione delle latrine nei Centri di Salute e nelle scuole elementari si è ormai a buon punto. I lavori nei Centri di Salute sono ormai conclusi, e già consentono di svolgere un prezioso lavoro nelle comunità interessate per il cambiamento di comportamento e l’introduzione di buone pratiche in igiene. Lo sforzo di mobilitazione della comunità che richiediamo ai Centri di Salute è comprensibilmente rilevante e, anche se a velocità diverse, abbiamo dei ritorni incoraggianti. Rispetto alle scuole, stiamo ormai completando gli interventi di ristrutturazione e il mese di aprile ha visto l’avvio delle nuove costruzioni. La programmazione delle attività si conferma valida anche in questo caso, visto che in aprile si è concluso il ciclo di formazioni per gli insegnanti che ha dato il via alle attività di animazione in igiene per gli alunni di 63 scuole negli 8 comuni. Come per i Centri di Salute, il lavoro di mobilitazione, sensibilizzazione e informazione nelle scuole, ci permette di formare correttamente le nuove generazioni e amplificare al massimo la portata del messaggio grazie al coinvolgimento delle famiglie, e quindi di tutta la comunità. Gli insegnanti sono stati formati sull’animazione di lezioni con gli alunni “interattive”, così da poterli adeguatamente informare e sensibilizzare sull’importanza dell’igiene e delle buone pratiche in materia. Le lezioni verranno svolte nel normale calendario scolastico, facendo così parte integrante del percorso scolastico delle scuole selezionate. La sfida è alta, ma contiamo sul massimo impegno di tutti per raggiungere quelli che, non sono solo degli obiettivi progettuali, ma degli obiettivi validi universalmente per il miglioramento dello stato di salute delle comunità. In parallelo alle realizzazioni, sono previsti diversi altri percorsi formativi per tutte le categorie coinvolte, abbiamo già parlato del personale sanitario e degli insegnanti. In aprile è stata la volta degli artigiani riparatori degli 8 Comuni ai quali la formazione ha contribuito a rafforzare le competenze nella riparazione e manutenzione delle costruzioni previste dal Progetto, e non solo. Inoltre, per garantire una migliore gestione delle risorse e programmazione degli interventi, è previsto un ulteriore ciclo di formazione rivolto a i responsabili delle Direzioni regionali dell’agricoltura. La copertura geografica, e l’intensità delle attività, sono rilevanti, ma contiamo che la validità della strategia di Progetto, insieme alla continua mobi- litazione delle singole realtà locali, ci permetta di raggiungere gli obiettivi stabiliti, creando così delle solide basi per un naturale proseguimento e appropriazione di tutte le buone pratiche e i messaggi chiave che il Progetto veicola. Marianna Mormile responsabile Progetto Acqua I L P U N TO Nonostante sia operativa dal 2007 in pochissimi ne godevano RIFORMA DEL SERVIZIO: L’ACQUA È PER TUTTI L’applicazione della “Riforma del servizio Acqua”, varata a livello statale, è tra gli obiettivi strategici del Progetto e sarà realtà, oltre che con la costituzione e formazione di apposite associazioni di utilizzatori d’acqua e di artigiani riparatori, anche e soprattutto con la definizione di un prezzo per l’accesso all’acqua. Negli 8 Comuni partner, quindi, sono stati realizzati dei seminari di informazione e approfondimento ad hoc determinando così una forte mobilitazione di tutti gli attori. Erano invitati a partecipare tutti i consiglieri comunali, i presidenti dei Comitati dei villaggi per lo sviluppo, i presidenti delle Associazioni degli utilizzatori dell’acqua, gli artigiani riparatori, i servizi tecnici comunali e provinciali e i leader tradizionali e religiosi. In questo senso, come ProgettoMondo Mlal, possiamo dire di essere dei pionieri visto che, nonostante la riforma sia operativa dal 2007, in pochissimi, o forse in nessun altro Comune del Burkina, sono stati realizzati iniziative simili. Cominciando a lavorare sul tema, appare immediatamente chiaro quanto il concetto chiave risieda nella definizione del prezzo dell’accesso all’acqua e non “dell’acqua”! L’acqua è un bene prezioso e di tutti ma, visto che l’accesso non è sempre garantito, bisogna fare in modo di innescare un circuito per cui il Comune, e quindi l’associazione, abbia un fondo disponibile per la manutenzione dei punti d’acqua e l’eventuale realizzazione di altri. La discussione è stata sempre molto accesa in tutti i seminari e, una volta chiarito quindi il perché pagare, bisogna identificare chi paga e come. I centri di salute e le scuole vanno trattati diversamente dalle abitazioni private e dalle imprese? E come pagare? In modo forfettario o in base alla reale quantità prelevata? Anche in questo caso abbiamo ottenuto i pareri più disparati, ma alla fine tutti i comuni hanno optato per un prezzo forfettario per le famiglie che oscilla tra i 3 e i 5 € all’anno, e un prezzo al volume per imprese o altre realtà. Mano a mano i Comuni stanno rendendo ufficiali le decisioni nei singoli territori, così da innescare il circuito finanziario e avere garantito un primo anno di rodaggio con l’accompagnamento da parte del Progetto. Siamo soddisfatti di come abbiamo condotto l’attività: i Comuni sono felici di essere tra i primi in Burkina e tutti gli attori anche perché sono stati coinvolti in tutte le tappe e soprattutto hanno chiare le ragioni e la validità del processo che stanno alimentando. Il primo Comune è stato Loropeni, l’ultimo Ouo, il 19 aprile scorso, e ovunque possiamo dire di aver raggiunto gli obiettivi prefissati! Un blocco di 2 cabine, una doccia e un piano lavabo per abiti e utensili Sono Bado K. Florent, l’infermiere responsabile del Centro di Salute di Pouleba, un villaggio a 15 Km da Oronkua, nella regione di Sud-Ovest. Dal 2011 siamo partner del progetto “Acqua”, beneficiando dell’importante sostegno alle nostre attività. Il nostro Centro copre ufficialmente una popolazione di circa 12.000 abitanti, ma data la sua posizione geografica, registriamo anche un utilizzo da parte degli abitanti di altre aree sanitarie, e questo, oltre a sovraccaricare il nostro lavoro, ci obbliga a confrontarci costantemente con l’inadeguatezza dei locali e dei mezzi a disposizione. In effetti, dopo una serie di incontri, il nostro Centro di Salute è stato selezionato tra i siti per la costruzione di un blocco di latrine nella sezione Maternità. L’intervento ha previsto la costruzione di un blocco di 2 cabine, una doccia e un piano lavandino specifico per lavare abiti e utensili. Questa dotazione permetterà ai malati di migliorare la qualità del loro soggiorno al Centro, promuovendo nella popolazione anche un maggiore ricorso alla consultazione pre-natale e alla prevenzione delle malattie in generale. Inoltre, il Progetto “Acqua”, ha formato me, il mio collega e il Comitato di gestione del Centro nella redazione e realizzazione di un Piano d’azione per migliorare il livello di igiene, e non solo, anche per migliorare la comunicazione con la comunità, così B R E V I la storia PIÙ ACQUA E IGIENE NEI CENTRI DI SALUTE da poterla informare e sensibilizzare sull’importanza dell’igiene. Inoltre, gli animatori del Progetto, ci sostengono nella realizzazione di momenti di sensibilizzazione in tutti i villaggi della nostra area sanitaria. L’intervento ha apportato un po’ di ossigeno al funzionamento del nostro Centro di Salute ponendo fine alla triste usanza di fare propri i bisogni all’aria aperta e offrendo l’intimità necessaria e, grazie alle nuove latrine, riducendo notevolmente anche il tasso di malattie gastro-intestinali. Nonostante questo, rimangono certamente ancora bisogni importanti da soddisfare, come la realizzazione di un punto d’acqua potabile, latrine e docce per il personale sanitario, oltre all’ampliamento della sala di degenza troppo esigua per il numero di pazienti che trattiamo. Per questo contiamo sul sostegno del progetto “Acqua”, o di altri partner, così da migliorare le condizioni di lavoro e di cura per i pazienti. Ringraziamo i responsabili del progetto “Acqua” per gli sforzi profusi fino ad oggi, che hanno permesso di raggiungere il nostro Centro di Salute, altri del distretto sanitario di Dano e di altri distretti del Burkina. Un grazie in particolare infine agli animatori del comune di Oronkua che lavorano con grande devozione e umiltà ogni giorno. Bado K. Florent responsabile Centro di Salute di Pouleba • Charlemagne E REGIONE VENETO al nostro fianco. Siamo molto orgogliosi di poter segnalare due importanti finanziamenti che sono stati approvati con l’inizio del nuovo anno per il Progetto Acqua. Sia la Fondazione Charlemagne-FAI che la Regione Veneto hanno creduto nel nostro impegno mettendo entrambi a disposizione un cospicuo contributo per assicurare gli interventi di accesso all’acqua e il miglioramento dei servizi igienico-sanitari previsti dal Progetto. Un doveroso e più che mai sentito grazie da parte delle comunità burkinabè e di tutto ProgettoMondo Mlal. • Giulia E I PESCIOLINI SOLIDALI. Bomboniere handmade per Giulia che per la sua Comunione ha affidato alle mani esperte della mamma la realizzazione di confetti e oggettini tutti riconducibili al tema dell’acqua. Tra questi spiccavano dei simpatici pesciolini blu a raccontare la scelta solidale di Giulia che ha sostenuto questo Progetto con una donazione, dedicando così il suo momento speciale ai bambini burkinabè e garantendo loro qualcosa di tanto semplice quanto vitale: l’acqua. A lei e ai genitori che l’hanno supportata in questa scelta il nostro grazie! viale Palladio, 16 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail [email protected] www.progettomondomlal.org Versamenti Intestati a ProgettoMondo Mlal Onlus c/c postale 12808374 c/c bancario, Unicredit Banca (IBAN IT 82 C 05018 12101 000000512570), causale “Progetto Acqua”