Commissione parlamentare AGRI: finanziamento, gestione e

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Commissione parlamentare AGRI: finanziamento, gestione e
TITOLO
Commissione parlamentare AGRI:
finanziamento, gestione e
monitoraggio della politica agricola
comune AGRI/7/07536; sostegno allo
sviluppo rurale da parte del Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale
(FEASR) AGRI/7/07529; modifica del
Regolamento (CE) n. 834/2007 del
Consiglio relativo alla produzione
biologica e all’etichettatura dei prodotti
biologici AGRI/7/04945.
LUOGO E DATA
ORGANIZZATORE
18-19 giugno 2012
Parlamento Europeo
Rue Wiertz 60, 1000 Bruxelles
Commissione AGRI
RELAZIONE
La Commissione parlamentare AGRI (agricoltura e sviluppo rurale), riunitasi lunedì 18 e
martedì 19 giugno 2012, ha discusso al punto 5 dell’ordine del giorno il finanziamento e la
gestione della politica agricola comune, al punto 7 il sostegno allo sviluppo rurale del FEASR e
al punto 11 la modifica del regolamento sulla produzione biologica e l’etichettatura dei
prodotti biologici .
Il relatore Giovanni La Via, membro del Gruppo del Partito Popolare Europeo, ha evidenziato
la necessità di una PAC efficace e misurabile, presentando delle modifiche volte ad una
semplificazione rispetto a quanto proposto dalla Commissione Europea. In particolare, le
proposte di modifiche prevedono che gli agricoltori possano presentare la domanda per il
pagamento unico a plurivalenza annuale con pagamento annuale, per favorire una
semplificazione nella documentazione da presentare, trattandosi di un format simile all’anno
precedente.
Il relatore ha proposto la modifica dei servizi di assistenza tecnica alle imprese, e maggiore
trasparenza per il sistema delle sanzioni per gli agricoltori, inserendo un sistema di allerta per
avvisare l’agricoltore che sta commettendo un errore, in modo da distinguere tra una semplice
svista ed una inadempienza. Inoltre il sistema sanzionatorio dovrebbe essere imperniato sulla
proporzionalità rispetto alla gravità della sanzione e al ritardo nell’esecuzione. In merito agli
organismi regolatori, ciascuno Stato Membro è libero di stabilirne il numero, evitando però
d’incrementare la lentezza nelle pratiche e i disservizi.
Sullo sviluppo rurale il relatore ha proposto di evidenziare l’art.30 relativo al doppio
finanziamento, allargando il riconoscimento automatico a tutti coloro che usufruiranno di
misure agro ambientali. Infine, in merito al potere delegato alla Commissione Europea per
tematiche relative alle direttive sull’acqua e sui pesticidi, il relatore ne propone la
soppressione.
Luis Manuel Capoulas Santos, membro dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici
e relatore della relazione, ha presentato le modifiche della proposta della Commissione
Europea:
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per quanto riguarda i giovani agricoltori, mantenere nel primo pilastro l’aumento fino al
25% fino a 50 ettari, mentre nel secondo pilastro un sistema di finanziamento degli
affitti dei terreni per facilitare l’installazione;
ripristinare un nuovo meccanismo di cessazione delle attività – da intendersi non come
un pensionamento anticipato – in cui l’agricoltore sopra i 65 anni riceve un pagamento
unico equivalente al 50% del sussidio di installazione di un giovane agricoltore se
l’azienda viene trasferita con i diritti di pagamento ad un giovane o nuovo agricoltore;
agevolare la Ristrutturazione delle aziende agricole, proponendo un pagamento una
tantum equivalente all’importo dei 5 anni per gli agricoltori anziani che decidono di
abbandonare la loro attività. Si tratta di un pagamento unico aumentato del 25% in
caso di trasferimento da vecchio a giovani o nuovo agricoltore;
estendere l’ammissibilità per quanto riguarda gli investimenti nell’azienda agricola o
nell’agro-industria purché siano richiesti degli adeguamenti dovuti ad nuova esigenza
sanitaria o ambientale con un nuovo regolamento;
rimuovere l’esclusione di vecchi Stati membri per investimenti in nuove zone irrigate
soprattutto per i paesi membri del sud dove agricoltura non può essere competitiva
senza acqua. Perciò, si propone che degli aiuti a questi investimenti per nuovi sistemi di
irrigazione siano vigenti per tutti gli Stati membri;
per le misure agro-ambientali una novità: 30% del bilancio dedicato allo sviluppo rurale
deve essere accoppiato a misure agro-ambientali. Se nel primo pilastro rientrano nel
greening, è necessario che nel 2 pilastro ci sia una dotazione adeguata;
per la silvicoltura si propone che venga esteso il ventaglio dei beneficiari e che anche gli
agricoltori che gestiscono foreste comunitarie possano beneficiare delle sovvenzioni per
gestione della silvicoltura;
pur rispettando le decisioni delle corte dei conti e gli impegni in sede OMC, si avanza la
proposto che le zone di interesse naturale significativo siano limitate su criteri geofisici,
utilizzando i criteri della Commissione Europea solo a titolo indicativo e non
obbligatorio;
appoggiare la proposta della Commissione Europea ma nei fondi mutualistici di gestione
dei rischi si propone di tenere in considerazione la siccità, fenomeno climatico che
colpisce ciclicamente che deve essere considerato come elemento che consente
l’ammissibilità a tali fondi;
aumentare la partecipazione dell’UE nei tassi di cofinanziamento dal 50% al 60% in
termini generali e dal 80% al 90% per le regioni meno sviluppate, ultra periferiche e le
isole minori del mar Egeo.
Il Presidente della Commissione AGRI De Castro per il punto 11 concede la parola al relatore
e membro del Gruppo Verde/Alleanza Libera Europea, Martin Hausling che riferisce all’aula i
risultati del trilogo sostenuto con il Consiglio e il Parlamento lo scorso 7 giugno riguardo al
dossier dell’allineamento sui prodotti biologici. Si tratta dell’ultimo di tre triloghi che, secondo
quanto detto da Hausling, si sono svolti in un’atmosfera positiva ma nessun risultato è
stato raggiunto per mancanza di accordo fra le parti; il Consiglio si è opposto alle proposte
della Commissione. Hausling ammette che se non ci sarà alcuna flessibilità da parte del
Consiglio sarà necessario essere coerenti e garantire la maggioranza del Parlamento a favore.
Il Presidente De Castro, in risposta, informa il collega Hausling che nella plenaria di luglio ci
saranno sei dossier di tematica ambientale, compreso anche quello sull’allineamento
dell’agricoltura biologica.
Jerzy Pleva, Vice-Direttore Generale del DG Agricoltura e Sviluppo Rurale, specifica che per
quanto riguarda l’agricoltura biologica, gli atti sono qualificati come delegati perché assumono
grande rilevanza i parametri. Secondo Pleva, non è stato ancora raggiunto un accordo
perché le due parti rimangono ancora troppo lontane, soprattutto per gli articoli 16 e
21, dove si dovranno fare parecchi sforzi per avvicinare le due parti.
LINKS
http://www.europarl.europa.eu/committees/it/agri/home.html
Eseguito da: Anna Zangrossi
UNIONCAMERE DEL VENETO
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