Crisi Dreher Trieste
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Crisi Dreher Trieste
Crisi Dreher 1971 - 1979 Tratto da una raccolta di articoli de Il Piccolo di Trieste dal 1971 al 1979 (Donazione della famiglia di Magnarin Alfredo all’Associazione Birrofila Triestina - 2002) - Da articoli de Il Piccolo del marzo 1971 “Preoccupazione sulla situazione della birreria Dreher di Trieste si infondeva, agli inizi degli anni ’70, fra le maestranze e la classe sindacale. Nei primi mesi del 1971 furono diversi gli incontri fra la rappresentanza aziendale della fabbrica di birra Dreher, gli esponenti sindacali provinciali e il sindaco Spaccini sulla delicata situazione in cui si trovava l’azienda, con il rischio di subire notevoli riduzioni e di conseguenza il rischio di ripercussioni sui livelli occupazionali. I propositi della sede centrale erano di potenziare i tre stabilimenti del gruppo (Massafra, Feltre e Macomer) a danno di quello triestino, per il quale era previsto la riduzione a “deposito”. Nei mesi seguenti si verificava quello che molti sospettavano : il personale veniva ridotto del 45% con conseguente diminuzione della produzione.Nonostante questa “mossa” la direzione generale di Milano rassicurava sull’intenzione di proseguire la produzione. (Fissato un incontro in Prefettura a Trieste per il 15 ottobre ’71).” Ci spostiamo al 1974 dove in un articolo apparso sul quotidiano triestino Il Piccolo (5 gennaio) appare la notizia del ridimensionamento drastico del personale (negli ultimi anni da 600 a 173 lavoratori ! ) e la messa in cassa integrazione proprio degli ultimi 173 con conseguente cessazione dell’attività produttiva, in attesa di un’ipotetica costruzione di una nuova fabbrica (??). - Da Il Piccolo del 7.8.1974 Amsterdam, 6 agosto 1974 “La società olandese Heineken ha reso noto oggi di aver acquistato una partecipazione azionaria nel gruppo Birra Dreher, il secondo maggior gruppo produttore italiano di birra. Sempre secondo il comunicato della casa olandese un’analoga partecipazione nella Dreher è stata acquistata dall’inglese Whitebread. Pur non specificando l’ammontare della quota azionaria controllata dalle due società straniere, la Heineken ha tuttavia reso noto che la somma dei pacchetti azionari ora posseduti dai due gruppi rappresenta la maggioranza delle azioni. - Da Il Piccolo del 17.8.75 Nel gennaio del 1975 il gruppo Heineken-Whitebread annuncia di voler ridurre drasticamente gli impianti produttivi fra i quali Torino e Trieste. “Si sono così riuniti a Roma il 16 gennaio ’75 i consigli di fabbrica delle aziende Dreher (Trieste, Torino, Genova, Pedavena, Massafra, Maccomer, Milano uffici direzionali) per concertare un piano di difesa contro il ventilato smantellamento della società da parte del gruppo anglo-olandese. www.birrofilatriestina.it Si invita chiunque voglia utilizzare parte del presente articolo di fare sempre riferimento all’ Associazione Birrofila Triestina come fonte. Viene denunciato il programma della società che porterebbe ad una liquidazione progressiva delle aziende Dreher ad esclusivo vantaggio della produzione olandese, alla quale verrebbe permessa l’acquisizione di una considerevole fetta del mercato italiano.” - Da Il Piccolo del 18.1.75 “Il sindaco Spaccini, presente anche l’assessore all’economia Abate, ha avuto ieri mattina un incontro con l’ing. Adriano Baiocchi, direttore di esercizio del gruppo Dreher, sulla attuale grave crisi che travaglia lo stabilimento di Trieste. Per quanto riguarda più specificatamente i motivi di fondo che hanno portato alla decisione di chiudere lo stabilimento triestino, l’ing. Baiocchi ha rilevato l’impossibilità di continuare a vendere in perdita ; l’impossibilità tecnica e finanziaria di trasformare le linee di produzione…” - “… tutto ciò dovuto anche agli investimenti non effettuati negli ultimi 10 anni dalla precedente proprietà. Ma, ha assicurato l’ing. Baiocchi, per i prossimi due anni non si procederà allo smantellamento anzi, ha reso nota la disponibilità di ridare a Trieste un nuovo stabilimento qualora venissero fornite garanzie da parte degli enti locali e la concessione di un credito agevolato del Fondo di Rotazione. L’intenzione è quella di reperire un terreno di circa 40.000 metri quadrati, in zona industriale, per la costruzione di un nuovo stabilimento. Da parte sua il sindaco Spaccini ,pur comprendendo la difficile situazione economica, esorta la direzione del gruppo a garantire l’occupazione delle maestranze e l’impegno a mantenere l’attività nell’attuale stabilimento fintanto che non si procederà a edificarne un altro. Pertanto si è stipulato un accordo, sottoscritto dalle parti interessate, che scongiura la chiusura dello stabilimento, con il proseguo dell’attività produttiva, in prospettiva di realizzare un nuovo sito in zona industriale.” - Da Il Piccolo del 28.2.1975 “Vertenza conclusa al gruppo Dreher. Nuovo stabilimento a Trieste” “E` giunta da Roma la notizia della conclusione della vertenza riguardante il gruppo Dreher. L’intesa che interessa circa 1200 lavoratori fissi e 600 stagionali, prevede l’impegno del gruppo Dreher al mantenimento per il prossimo biennio dei livelli di occupazione complessivi,cioè fissi e stagionali, del 1974. Questo impegno è collegato ad investimenti per il potenziamento degli stabilimenti di Genova, di Pedavena, di Massafra e Macomer, e inoltre per la concessione ad altra attività dello stabilimento di Torino, all’impegno del mantenimento a Milano del centro direzionale e per la costruzione del nuovo stabilimento di Trieste.” - Dal Meridiano di Trieste – agosto 1975 “Si chiude in via Giulia, nuova fabbrica a Bagnoli” - “Rinasce la vecchia Dreher” “Bionda o bruna purchè sia Dreher – questo slogan pubblicitario è diventato realtà commerciale e chi avuto modo di verificarlo sono gli olandesi della Heineken. www.birrofilatriestina.it Si invita chiunque voglia utilizzare parte del presente articolo di fare sempre riferimento all’ Associazione Birrofila Triestina come fonte. Esattamente un anno fa si ebbe notizia che il gruppo di maggioranza della Dreher, la famiglia Luciani, aveva venduto le sue azioni agli olandesi della Heineken e agli inglesi della Whitebread. Gli olandesi, intestatari di un’etichetta famosa, appoggiati dai capitali inglesi, volevano invadere il mercato italiano. La birra Heineken è sempre andata bene in tutta Europa, mentre in Italia è rimasta in posizioni marginali. Acquistando il pacchetto azionario della Dreher gli olandesi volevano gradualmente sostituire la birra della fabbrica triestina e della sue consociate con un prodotto migliore e più qualificato, cioè il loro. All’inizio il tentativo ha dato buoni frutti poi, lentamente, la Heineken ha perso terreno e la birra Dreher è rientrata nel gusto dei triestini e degli italiani” “…mentre i programmi degli olandesi erano per la chiusura dello stabilimento di Trieste ora, visto l’andamento del mercato,le posizione sono state rivedute. La fabbrica di via Giulia non verrà chiusa e, ripristinati i macchinari, la produzione è ripresa. Alla Dreher di Trieste lavorano 145 persone (105 operai).” “La revisione dei programmi ha indotto la Heineken a giocare la carta di costruire un nuovo stabilimento……la direzione di Milano ha chiesto alle autorità il reperimento di un terreno adatto per il nuovo insediamento…..l’Ente Zona Industriale ha offerto al gruppo olandese la disponibilità di alcuni stabilimenti inattivi….La Heineken ha rifiutato” “ La Heineken ha proposto di insediare lo stabilimento nella zona del monte San Rocco, di fronte al piazzale della Grandi Motori…con un costo di un miliardo e trecento milioni…” “Risolto il problema del terreno resta quello del finanziamento….richiesti sei miliardi e duecento milioni al Fondo di Rotazione…” “Il nuovo stabilimento avrà una potenzialità produttiva iniziale di circa 250 mila ettolitri di birra….” “ La nuova fabbrica avrà però tempi lunghi. I lavori inizieranno non prima di un anno e mezzo dopo il termine dei lavori di sbancamento e di sistemazione del terreno di monte San Rocco. Nel frattempo però lo stabilimento di via Giulia continuerà a funzionare e la produzione proseguirà, sempre con il marchio Dreher, a pieno regime.” - Da Il Piccolo del 23.1.1976 Grave crisi allo stabilimento triestino della DREHER “Dopo che martedì scorso, presso l’associazione degli industriali, la direzione della fabbrica “Birra Dreher” aveva comunicato ai rappresentanti sindacali aziendali il proprio intendimento di non produrre più birra nello stabilimento di Trieste e di non dar corso alla costruzione della nuova fabbrica nel comprensorio di Zaule come promesso, la segreteria della federazione provinciale unitaria Cgil, Cisl, Uil aveva chiesto un urgente incontro alle autorità locali. Ieri sera in prefettura si è tenuto un primo incontro con il prefetto Molinari.” “…i segretari sindacali hanno fatto presente la grave situazione che si è creata con il mancato rispetto degli impegni presi dai dirigenti dell’azienda…” www.birrofilatriestina.it Si invita chiunque voglia utilizzare parte del presente articolo di fare sempre riferimento all’ Associazione Birrofila Triestina come fonte. - Da Il Piccolo del 5.2.1976 “Non più birra ma prodotti alimentari: è questa la proposta alternativa della Dreher per quanto riguarda la sua presenza nella nostra città nel campo della produzione. L’affermazione è venuta dall’amministratore delegato del gruppo Dreher, ing. Leonida Zanchetta, nell’ incontro che ha avuto nella sede dell’associazione industriali, presenti pure il direttore dott. Susmel e il dott. Cherini.” “…nel 1975 la flessione dei consumi di birra ha raggiunto punte preoccupanti e soprattutto la situazione generale di tale mercato si rivela incerta, per cui non è possibile alcuna previsione.” “…Il gruppo Dreher, che aveva preso l’impegno di assicurare i livelli occupazionali a Trieste programmando e progettando un nuovo stabilimento per la produzione della birra, si è visto costretto a rivedere questi piani per non compromettere l’equilibrio dell’intero gruppo e degli altri stabilimenti in Italia” “Sulla scorta di serie considerazioni, e anche perché nell’ambito della Dreher opera un’azienda che s’interessa del settore alimentare, si stanno battendo tre strade: la disidratazione delle patate….produzione di proteine vegetali…la produzione di zuccheri da cereali” “ Da ricordare in proposito che dall’agosto scorso non si produce più birra nella nostra città; su 120 maestranze una quarantina è occupata in lavori di ordinaria manutenzione, gli altri sono in cassa integrazione. Per quanto riguarda i nuovi impianti progettati dalla Dreher nel settore alimentare è escluso che essi siano ubicati nel vecchio stabilimento di via Giulia e nemmeno nella zona delle Noghere, dov’era prevista la nuova fabbrica di birra; comunque essi sorgeranno-ha assicurato l’ing. Zanchetta - nel territorio di Trieste” (!!!???) - Da Il Piccolo del 16.4.1976 “Produrrà carni insaccate la nuova fabbrica Dreher” La Dreher Trieste spa produrrà nel suo nuovo stabilimento ,wurstel,salumi, prosciutti e insaccati, destinati all’esportazione…” “…fase di riqualificazione nello stabilimento di via Giulia…una ventina di dipendenti sarà impiegata nella fabbricazione della birra mentre l’imbottigliamento avverrà nelle altre sedi del gruppo. In un’altra parte dello stabilimento si darà inizio alla nuova produzione con l’assorbimento di tutte le 130 unità lavorative” - Da Il Piccolo del 25.7.1976 “La Dreher farà posto a una zona residenziale” “L’ultracentenario stabilimento di produzione di birra Dreher tra le vie Giulia e Bonomo, è destinato a scomparire e su quell’area sorgeranno servizi sociali e case di abitazione.” “Si tratta di un accordo eminentemente politico che indubbiamente riuscirà utile alla nuova società che di recente si è costituita – la Dreher Trieste spa – per riuscire a realizzare il nuovo stabilimento nel comprensorio della zona industriale. www.birrofilatriestina.it Si invita chiunque voglia utilizzare parte del presente articolo di fare sempre riferimento all’ Associazione Birrofila Triestina come fonte. - Da Il Piccolo del 30.12.1976 “Dreher – la direzione della società ha comunicato l’invio immediato delle lettere di licenziamento, con effetto esecutivo dal 15 gennaio, a tutti i 128 lavoratori della fabbrica. A motivazione del grave provvedimento l’azienda adduce la mancata approvazione della delibera relativa alla variante del piano regolatore per la zona di via Giulia-via Bonomo.” - Da Il Piccolo del 2.1.1977 Occupata la Dreher dai dipendenti licenziati. “L’anno nuovo, nel settore del lavoro, si apre con una grossa vertenza sindacale…interessa i 128 dipendenti della Dreher, i quali presidiano la fabbrica causa la decisione della direzione generale di licenziare in blocco il personale, a seguito della mancata approvazione da parte del consiglio comunale della variante del piano regolatore generale.” - Da Il Piccolo del 26.1.1977 Scuole e tante case al posto della Dreher (??) “…approvato dal consiglio comunale la variante al piano regolatore che interessa l’area sulla quale sorge ll centenario complesso della Dreher…” “…la variante prevede e destinazione a “zona di edifici e servizi pubblici e impianti di interesse collettivo” nonché la destinazione a “zona residenziale”. Per quanto riguarda la prima zona è prevista la realizzazione di un asilo nido per 60 bambini, di una scuola materna con sei sezioni, di una scuola elementare con 15 aule e di una scuola media pure di 15 aule” - Da Il piccolo del 20.8.1978 Scompare la fabbrica non però la birreria “Cessata l’attività produttiva della Dreher, l’utilizzazione del vasto comprensorio che si estende fra le vie Giulia, Bonomo,Pindemonte e la rotonda del Boschetto è prevista in un piano di sistemazione urbanistica già approvato dal Consiglio comunale, piano condizionato all’impianto della nuova Dreher che, con diverso indirizzo produttivo, sorgerà nella zona industriale. Questa sistemazione proponeva la realizzazione di edifici residenziali, di scuole e altro, sacrificando però la tipica e nota birreria di via Giulia, destinata a scomparire insieme alla fabbrica di birra. Questo era previsto nella prima definizione della variante che modificava la destinazione di quella zona, appunto da industriale a zona mista residenziale e di servizi. Ora si apprende, però, che con la recente definizione del piano comunale riguardante le aree edificabili rientranti nella legge “167”, la sorte della birreria è stata riconsiderata in una diversa soluzione urbanistica che fa salva dalla demolizione quella parte del corpo di fabbrica. Il nuovo piano mirerebbe a conservare tutto o gran parte dell’edificio di via Giulia che fa angolo con la via Bonomo. Certa, in ogni modo, la conservazione della birreria.” www.birrofilatriestina.it Si invita chiunque voglia utilizzare parte del presente articolo di fare sempre riferimento all’ Associazione Birrofila Triestina come fonte. - Da Il Piccolo 12.10.1978 Perplessità sull’insediamento del nuovo stabilimento Dreher “Viva perplessità e gravi riserve sono state espresse dalla giunta comunale, per bocca dell’assessore all’urbanistica ing. Tassinari, sull’insediamento nella zona industriale della riconvertita attività produttiva dello stabilimento Dreher.” “…Innanzitutto la relazione tecnica inviata a suo tempo al Comune non può essere definita soddisfacente: essa riporta pochi elementi sul processo industriale, indugiandosi ad esaltare come voci qualificanti dell’impostazione produttiva, quei fattori che dovrebbero far apparire questa come un’industria modernissima, caratteristiche comuni a tutta l’industria degli insaccati almeno da 50 anni. Non vi si accenna minimamente, invece, al problema della qualità dell’atmosfera, elemento basilare essendo la produzione basata nella parte più importante sulla stagionatura dei prosciutti. La qualità dell’atmosfera richiedente l’assoluta assenza di elementi inquinanti è invece determinante, in quanto i prosciutti crudi assorbono tutti gli odori e, com’è noto, le industrie del settore sono perciò concentrate dove l’aria è pura.” “Lo stabilimento in progetto è invece situato in una zona che nel raggio di 500 metri concentra industrie per la lavorazione di tabacchi, di caffè, di bitumi, di gas compressi e che dista 1 km dalla raffineria Aquila: lo stabilimento sarebbe così circondato a breve distanza da industrie, tutte classificabili come insalubri di prima e seconda classe, possibili di provocare immissioni continue e sistematiche, accidentali e straordinarie, di gas e vapori mal odoranti, deleteri per una produzione di prosciutti stagionati.” “…l’impianto di un prosciuttificio nell’area scelta è tecnicamente disastroso e l’attuale giunta non è in grado di esporre i motivi per cui la passata amministrazione comunale ha favorito l’operazione definita dagli interroganti come “speculativa immobiliare” e “finanziariamente avventurosa”, per cui la giunta stessa ritiene di dover ora procedere a un’indagine approfondita per quanto di sua competenza….” “…Il consigliere Ercolessi, nel dichiararsi soddisfatto della risposta, ha auspicato la formazione di una commissione consigliare di inchiesta sull’operazione in base alla quale la Dreher ha ceduto i terreni ora edificabili in via Giulia per trasferirsi a Zaule con il contributo finanziario pubblico.” - Da Il Piccolo del 16.1.1979 “ I lavoratori della fabbrica Dreher hanno effettuato ieri una manifestazione di protesta per la mancata convocazione delle parti interessate all’annoso problema della ristrutturazione aziendale, che ha visto fallire tutte le promesse fatte ormai da oltre due anni e mezzo, e per la mancata corresponsione della cassa integrazione guadagni spettante ai lavoratori per il mese di dicembre. Oltre il presidio dell’azienda, i lavoratori hanno manifestato lungo la via Giulia, dove il traffico è stato interrotto.” www.birrofilatriestina.it Si invita chiunque voglia utilizzare parte del presente articolo di fare sempre riferimento all’ Associazione Birrofila Triestina come fonte. - Da Il Piccolo del 5.9.1979 Sulla riconversione della fabbrica Dreher : “Produrrà componibili Snaidero “ “Sono state poste ieri le premesse per l’avvio di una prima concreta iniziativa destinata ad aprire la strada alla tanto auspicata collaborazione fra apparato industriale del Friuli e i servizi portuali offerti da Trieste. Tale iniziativa imprenditoriale farà capo al gruppo Snaidero…” Il nuovo stabilimento che sarà realizzato nel punto franco industriale dell’Ezit in tempi abbastanza rapidi, è peraltro il punto di arrivo della lunga vicenda legata alla riconversione dell’ex Dreher di via Bonomo, la quale imbocca così la strada di una soddisfacente soluzione.” “ Lo stabilimento sarà specializzato nella produzione a ciclo completo di mobili…” “ La nuova società sarà costituita da un’azienda dello stesso gruppo Snaidero, dalla Siat spa del dott. Cardarelli, che a suo tempo aveva rilevato la Dreher, nonché dalla finanziaria regionale Friulia quale socio di minoranza.” “ Nel nuovo stabilimento sarà riassorbito gran parte del personale già impiegato dalla ex Dreher, che ammonta attualmente ad una novantina di lavoratori. Nel corso della riunione di ieri mattina all’assessorato regionale è stato comunque ribadito, si richiesta dei dirigenti sindacali, che verrà assicurata un’occupazione a tutti i dipendenti della vecchia fabbrica di birra attualmente in cassa integrazione, applicando l’accordo interconfederale sulla mobilità della manodopera.” Cosa ve ne pare ? Perché, secondo voi, hanno chiuso la Dreher ? Chi ha “tradito” ? Chi ne tratto profitto ? Le promesse…. Se avete notizie utili…documenti…o qualsiasi cosa riguardi la Dreher, scriveteci! www.birrofilatriestina.it Si invita chiunque voglia utilizzare parte del presente articolo di fare sempre riferimento all’ Associazione Birrofila Triestina come fonte.