sapore di libri - Comune di Costigliole Saluzzo

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sapore di libri - Comune di Costigliole Saluzzo
biblioteca civica di costigliole saluzzo
sapore di libri
le nuove letture di luglio 2000otto
laura trossarelli
eglantine
Eglantine è la protagonista assoluta di questo libro. Il suo nome in francese
significa "rosa di macchia", e forse tutta la sua esistenza potrebbe riassumersi in
questo fiore: un fiore nato in luogo difficile, tra cattolici e valdesi, tra pace e e
guerra, miseria e ricchezza. Eglantine ama, si sposa, vede morire le persone a lei
care, si batte per sé e per i suoi figli, cerca di essere moderna senza saperlo, ed
alla fine ci riesce, perchè nonostante le tragedie che le piovono attorno, non si da
mai per vinta. Tra le valli del Pinerolese e il mare della Liguria, la vicenda si snoda
dalla guerra partigiana al boom economico, fra campagna, città, lavoro,
villeggiatura, moto sgangherate, treni piovosi, case diroccate, nuovo benessere. Questo romanzo, ispirato
a molte storie vere, ma in fondo di invenzione, è un vero e proprio inno alla vita, dove la resa non esiste.
Nuova prova letteraria dell’autrice di “Processate Luigia Sola!”.
jeffery deaver
la finestra rotta
Alice Sanderson viene trovata morta nel suo appartamento di Manhattan, la gola
recisa, il quadro più prestigioso della sua collezione scomparso. Gli indizi sulla scena
del delitto conducono inequivocabilmente ad Arthur Rhyme, un uomo sposato che la
vittima frequentava da poco. Ma non tutto, forse, è come sembra: nella catena di
omicidi che da qualche mese insanguina New York, le tracce raccolte dagli inquirenti
hanno l’evidenza delle prove schiaccianti, un’evidenza quasi sospetta. È Lincoln
Rhyme, criminalista tetraplegico geniale e ribelle, a prendere in mano l’ultimo caso,
per scagionare il cugino Arthur e ricomporre i frammenti di una sciarada impenetrabile e crudele come il
delitto perfetto. Le sue ricerche lo portano a indagare su alcune società che raccolgono vertiginose
quantità di dati sull’esistenza della gente comune. Per scoprire a sue spese che proprio nelle prove che
inchiodano senza apparente rimedio i presunti colpevoli si cela l’unico indizio sull’identità di un killer che
conosce ogni dettaglio delle vite degli altri. Con La finestra rotta, Jeffery Deaver, che il Times ha definito
“il più grande autore di thriller vivente”, torna a mettere in scena uno dei personaggi più formidabili e
amati della narrativa americana di oggi: Lincoln Rhyme. E ci regala un thriller folgorante, che avvince e
agghiaccia svelando le inquietanti forme di controllo a cui ci condanna il nostro tempo.
eugenio scalfari
l’uomo che non credeva in dio
La «vita pensata» di uno dei padri del giornalismo contemporaneo.
«Io ricordo come cominciò, giocando con le prime idee, i primi libri, le prime ragazze,
le prime certezze, le prime paure. Scherzando e litigando tra noi, come i cuccioli
quando si rovesciano a terra e lottano muovendosi appena e ringhiando in allegria».
Con questo libro Eugenio Scalfari abbraccia per la prima volta l'intera avventura della
sua esistenza: a partire dalla stagione magica dell'infanzia, passando per gli anni
della formazione (la scoperta della filosofia al liceo di Sanremo, compagno di banco
l'amico Italo Calvino), l'educazione fascista, la scoperta della politica, le grandi scelte
esistenziali. Fino all'impegno giornalistico, che dura da oltre sessantacinque anni, e al tempo lungo della
vecchiaia. Ma ogni ricordo vive e perdura in funzione di una continua tensione intellettuale: l'autore non
entra nelle stanze della memoria, se prima non è certo di intravedere dalla soglia il bagliore di un fuoco
razionale che possa ampliare il dato autobiografico fino a farsi meditazione sulla vita, sui valori di ogni
gesto compiuto. Ogni ricordo è un pensiero: perché vale la pena riordinare la vita tutta intera - con spirito
geometrico, sia pur venato di scetticismo - solo se la conoscenza di sé resta il primo passo per
comprendere e raccontare gli altri; per mostrare senza infingimenti quali forze, quali ambigui meccanismi
regolino il vivere sociale di ogni uomo. «Se è stata una vita piena, se hai potuto realizzare te stesso al
meglio delle tue capacità, se hai conosciuto amore e dolore, se hai accettato i tuoi limiti ma hai utilizzato
tutte le valenze vitali delle quali disponevi, se non hai prevaricato, se infine non sei stato avaro di te
stesso; questo vuol dire aver fatto i conti con la morte».
walter peirone
amaro gianduia
In un caldo ferragosto torinese Ulisse muore investito
conosce praticamente nulla: un uomo irreprensbile, gran
affetti familiari, un'esistenza banale finita in un banale
Daidola, capo del personale della ditta dove Ulisse era
indagare - per motivi amministrativi - su questa disgrazia.
da un'auto: di lui non si
lavoratore, tranquillo, sena
incidente. E' così il dottor
occupato si trova a dover
francesco carofiglio
l’estate del cane nero
"Quell’estate avrebbe cambiato molte cose nella mia vita. E molte nella vita degli altri.
Come la linea del fiume che quell’estate io e Valentina abbiamo cercato
ostinatamente. Era un fiume che correva sotterraneo alle nostre vite improvvisamente
e pericolosamente in bilico. L’estate del 1975 quella linea noi l’abbiamo trovata e
passata,
e
la
nostra
vita
non
è
stata
più
la
stessa."
Estate 1975. Nello scenario di una Puglia misteriosa, tra la campagna e il mare,
quattro ragazzi vivono un’esperienza che segnerà per sempre le loro esistenze.
Matteo Leoni, un tredicenne timido e riservato con la passione per la scrittura, e la
cugina
Valentina,
sua
coetanea
bella
e
intelligente,
gli
altri
amici.
L’estate scivola tra escursioni avventurose, corse in bicicletta, presenze inquietanti, bagni notturni,
rocambolesche
vicende
familiari,
amori
sotterranei,
risse
e
scoperte
stupefacenti.
Sullo sfondo la traccia misteriosa della foresta, compatta e scura, disegnata a rilievo sulla campagna.
Come un cane nero, che corre. Poi arriva settembre, e segnerà la linea di confine, imprevedibile, che
dividerà le loro vite.
ryszard kapuscinski
ancora un giorno
Quando il reportage va oltre il giornalismo e diventa letteratura. La prima volta in cui
l’attenzione di Kapuscinki cade su un personaggio femminile, una guerriera destinata
a sparire misteriosamente. “Un libro assolutamente avvincente di sottili verità e
penetranti
intuizioni.”
The
New
York
Times.
Nel 1975, dopo una guerra di liberazione, l’Angola cessa di essere una colonia
portoghese e conquista formalmente l’indipendenza. Ryszard Kapuscinski, che nella
sua carriera di reporter ha seguito ben ventisette rivoluzioni, era là anche questa
volta. Sono ormai trascorsi molti anni, e a prima vista ci si potrebbe domandare che
senso abbia riproporre avvenimenti così lontani. A parte il fatto che quella guerra, anche se pochi lo
sanno, non è ancora finita, un libro di Kapuscinski, oltre che una cronaca delle battaglie e dei fatti politici,
offre sempre la descrizione di un mondo diverso dal nostro, osservato con l’occhio curioso di un bambino
e la freschezza di un adolescente. Intrappolato nell’assedio di Luanda, l’autore narra, spesso con
umorismo, quello che succede in tempo di guerra in una “città chiusa”, dalla quale tutti scappano come
topi da una nave che affonda: prima i portoghesi con i loro beni e masserizie, poi i negozianti, la polizia, i
tassisti, i barbieri, la nettezza urbana e, infine, anche i cani. Attento in primo luogo agli esseri umani,
l’autore fa vivere con tratti affettuosi e vivaci le poche, umili e belle persone con cui ha stretto amicizia e
con le quali ha condiviso i momenti di sconforto, privazione e paura: doña Cartagina, Diogene, il
comandante Farrusco, il proiezionista dell’unico cinema rimasto aperto in città. E poi c’è Carlotta, una
donna giovane e bella cui Kapuscinski, per la prima volta in un suo libro, dedica un ritratto così
commosso e delicato da farne un personaggio indimenticabile.
douglas kennedy
margit
Margit. Elegante, colta e sola, è un'emigrata ungherese trasferitasi da anni nella
capitale francese, nel Quinto arrondissment. E ha cambiato la vita di Harry. Se lo ha
conquistato con il proprio fascino, fatto di mistero e sensualità, lo tiene anche a
distanza, concedendogli pochi incontri e soprattutto vaghe informazioni su di sé.
Harry Ricks invece ha perduto tutto: famiglia, casa, lavoro. E crede di aver toccato il
fondo quando si ritrova a vivere di loschi impieghi di fortuna in una squallida periferia
parigina, sistemato in anonimi alloggi e vittima di situazioni allucinanti. Lui che,
soltanto poco tempo prima, negli Stati Uniti, era uno stimato professore universitario
e un tranquillo padre di famiglia. Se l'incontro con la donna porta uno spiraglio di luce nella sua desolata
esistenza, da quando si frequentano, però, Harry non può fare a meno di sentirsi turbato per una serie di
inquietanti coincidenze...
henga schneider
heike riprende a respirare
Berlino, 1945. Heike, dieci anni, vive con la madre nello scantinato della loro casa
distrutta dalle bombe. Il padre è disperso, ma Heike sa che tornerà: non smette di
parlarne al suo più grande amico e confidente, il grande melo che cresce nel
giardino. Attorno, rovine: rovine di edifici, e rovine nelle menti e nei cuori delle
persone. Tante però sembrano voler tener viva la speranza nel futuro...
Non la mamma di Heike: nel suo recentissimo passato c'è una ferita inguaribile. La
storia personale di una ragazzina si mescola con la storia con la S maiuscola. Alla fine
di una guerra non ci sono solo le cose da ricostruire, ma anche le vite e le persone.
Helga Schneider riapre per il pubblico dei ragazzi le pagine del suo personale passato per raccontarlo,
commuovere e far pensare: e stavolta lo fa ritornando al tema del suo primo libro, Il rogo di Berlino, e
alla
dimensione
collettiva
della
tragedia
di
cui
è
stata
testimone.
"E' possibile, anzi nel caso di Helga Schneider necessario, fare scrittura della propria vita senza togliere
nulla al mestiere del narratore... passando dalla memoria alla pagina, questo patrimonio di vita perde
ogni appartenenza e, come capita ai veri romanzi, diventa di tutti." (Elena Loewenthal, La Stampa)
"E' bravissima Helga Schneider, come scrittrice e come persona. Come scrittrice è esemplare nella fedeltà
ai propri temi, gli episodi salienti del proprio passato di bambina che ha vissuto la tragedia della
Germania." (Andrea Casalegno, Il Sole 24 Ore).
sam savage
firmino
Firmino è un topo nato in una libreria di Boston negli anni Sessanta. E' il tredicesimo
cucciolo della nidiata, il più fragile e malaticcio. La mamma ha solo 12 mammelle e
Firmino rimane l'unico escluso dal nutrimento. Scoraggiato, si accorge che deve
inventarsi qualcosa per sopravvivere e comincia ad assaggiare i libri che ha intorno.
Scopre che i libri più belli sono i più buoni. E diventa un vorace lettore, cominciando a
identificarsi con i grandi eroi della letteratura di ogni tempo. In un finale di struggente
malinconia, Firmino assiste alla distruzione della sua libreria ad opera delle ruspe per
l'attuazione del nuovo piano edilizio.
matilde asensi
terra ferma
“E
mai,
in
quell’anno
di
grazia
1605,
avrei
immaginato
che
io,
Catalina
Solís,
sarei
diventata
celebre
in
tutto
il
Nuovo
Mondo
come
Martín
Ojo
de
Plata,
capitano
di
una
nave
pirata.”
Spagna, 1598. Quando la giovane Catalina Solís, figlia di una ricca famiglia in declino,
si imbarca per le Americhe su una nave della flotta Los Galeones, non può
immaginare il destino inaudito e avventuroso a cui andrà incontro. Sa solo che ad
aspettarla all’altro capo dell’oceano c’è il suo promesso sposo, un’incognita che la
riempie di curiosità e di paura, proprio come quel Nuovo Mondo di cui si narrano storie terribili e
meravigliose. Ma una notte, nelle acque dei Caraibi, il galeone viene assaltato dai pirati inglesi e Catalina,
travestita da uomo, riesce a fuggire gettandosi in mare. Dopo tre giorni in balia delle onde, raggiunge
un’isola deserta: nulla del suo passato l’ha preparata alla sfida della sopravvivenza, di una solitudine e di
un’angoscia che si protraggono per due anni, prima che un mercante e il suo equipaggio giungano
miracolosamente a salvarla. E a offrirle l’opportunità di diventare Martín Ojo de Plata, figlio perduto del
capitano della Chacona. In un futuro del tutto diverso da quello in cui un tempo aveva sperato, Catalina,
straordinaria e moderna eroina pronta a sfidare tutti i pericoli e le convenzioni di un mondo inventato dai
maschi, dovrà imparare a prendere in mano il proprio destino. E decidere se essere donna o uomo. O
tutti e due.
nick hornby
tutto per una ragazza
Sam ha quasi sedici anni e vive a North London con la mamma, una mamma giovane,
single moderna e che non ostacola la grande passione del figlio per lo skateboard.
Superato il periodo dei litigi fra i suoi genitori, superati i problemi a scuola con l’odiata
matematica, Sam da un po’ sta uscendo con Alicia, che ha conosciuto a una festa, ed
è una di quelle ragazze di cui ci si innamora esattamente dopo due secondi. Forse
questo significa che per Sam è arrivato il momento fatidico di fare sesso, ma lui sa
che «fare sesso a quindici anni è una cosa grossa, se tua mamma ne ha trentuno».
La sfida allora diventa sfuggire al destino beffardo che incombe sulla sua famiglia, in
cui «tutti inciampano sempre sul primo gradino », insomma sembrano destinati a fare
una scemenza e a passare il resto della vita a cercare di rimediare. Ci riuscirà?
A sostenerlo nell’impresa c’è un amico straordinario in tutti i sensi, anzi un Eroe: Tony Hawk, «il J.K.
Rowling degli skater». Solo con lui - anzi, con il suo poster, che tiene appeso in camera - Sam può
confidarsi quando la sua vita inizia ad assomigliare sempre meno a quella che aveva in mente, e diventa
un incubo da cui si può solo cercare di fuggire. Tony non lo deluderà mai, anzi, con i suoi poteri speciali,
riuscirà
a
fargli
«vedere
il
futuro»
e,
forse,
affrontare
il
presente.
"Un romanzo avvincente, una storia d'amore fra adolescenti raccontata con partecipazione, sincerità e
realismo."
(The
Times)
"Un mix vertiginoso di rabbia, incertezza, saggezza, humour e amore." (Booklist)
"Una scommessa sicura per i fan di Hornby di tutte le età." (Publishers Weekly).
giovanni bernard
steve
Valle Varaita nel Cuneese, terra di lingua occitana. In un Settecento insanguinato
dalla guerra, Steve, un giovane combattuto tra tradizione e cambiamento, vive la
sua avventura tra Francia e Piemonte, tra la montagna e la famiglia. La storia di
Steve è anche e soprattutto il cammino di un’anima che perde la propria fede di
fronte alla violenza del mondo, e che per ritrovarla dovrà imparare a riconoscere la
volontà di Dio nel dolore e nella miseria, lungo un percorso di caduta e rinascita
spirituale con cui, oggi più che mai, ciascuno è chiamato a confrontarsi. Un romanzo
occitano tradotto in italiano. A Bellino (Cuneo), Giovanni Bernard è Janò di Vielm.
Janò nasce nel 1934 a Parigi da genitori emigrati. Dal 1941 torna con la famiglia a Bellino, dove rimane
per quattordici anni facendo il contadino e il pastore. Poi, come tanti, emigra a Torino e diviene operaio.
Nel 1971, incoraggiato dall’allora parroco di Bellino don Bartolomeo Ruffa, comincia a occuparsi di «cose
occitane»: scrive racconti, narra storie di un tempo, compie indagini toponomastiche e linguistiche e studi
sul territorio. Per molti anni collabora con giornali e riviste etnologiche.
katie hickman
il giardino delle favorite
Oxford, Biblioteca di Bodlean, 2007. Elizabeth Stavley non crede ai suoi occhi
quando, tra le pagine di un antico libro di astronomia, scopre il frammento di una
pergamena vecchia di quattrocento anni. Ha il colore dell'ambra ed è fragile come
una foglia d'autunno. Racconta una storia proibita. Una storia rimasta nascosta per
secoli che conduce nei quartieri segreti di Istanbul... Costantinopoli (antica Istanbul),
1599. Inglesi, francesi e veneziani competono tra di loro per rafforzare le relazioni
diplomatiche e commerciali con il nuovo sultano dell'impero ottomano, Paul Pindar è
un ricco mercante, in missione a Costantinopoli per conto della Regina d'Inghilterra.
Ha il compito di portare al sultano un magnifico regalo, uno splendido orologio
musicale. Ma mentre procedono i negoziati, la sua attenzione viene attirata da una voce sempre più
insistente...
georges simenon
maigret e le persone perbene
Provava il bisogno di non allontanarsi da rue Notre-Dame-des-Champs. Alcuni
dicevano che Maigret voleva fare tutto da solo, persino una cosa seccante come i
pedinamenti, quasi non avesse fiducia nei suoi ispettori. Non capivano che sentire la
gente vivere, cercare di mettersi nei loro panni, era invece per lui una necessità.
Se fosse stato possibile, si sarebbe addirittura trasferito dai Josselin, si sarebbe
seduto a tavola con le due donne, avrebbe magari accompagnato Véronique a casa
sua per rendersi conto del modo in cui lei si comportava con il marito e i figli.
Avrebbe voluto fare lui la passeggiata che faceva Josselin tutte le mattine, vedere ciò
che vedeva lui, fermarsi sulle stesse panchine.
jessica morrison
il club dei cuori spezzati di buenos aires
Cassandra Moore ha il lavoro perfetto, l’uomo perfetto e il fidanzamento perfetto (un
anello con diamante vi basta come prova?). Tutto questo grazie all’abitudine di
pianificare la propria vita fin nei minimi dettagli, con tanto di lista di cose da fare e
obiettivi da raggiungere giorno per giorno. Ma cosa succede quando tutto crolla
all’improvviso? Cosa può fare una ragazza quando, nel giro di un pomeriggio, viene
licenziata e trova il suo fidanzato a letto con un’altra? Impegnare l’anello e ubriacarsi,
naturalmente, per poi scoprire il giorno dopo... di aver prenotato un viaggio di sei
mesi a Buenos Aires! Anche se in preda a mille dubbi (per cominciare: lei non parla una parola di
spagnolo...), Cassie decide di avventurarsi in una città che la affascina e la spaventa al tempo stesso.
All’inizio le cose non sono semplici e Cassie rimpiange la sua ordinatissima vita a Seattle. Ben presto però,
grazie a una proposta lanciata su un blog, Cassie attira intorno a se decine di persone, da ogni parte
d’America, che si riuniscono in un bar per parlare di problemi di cuore. Nasce così il Club dei cuori
spezzati di Buenos Aires. Qui Cassie si sente finalmente pronta a elaborare un nuovo ordine del giorno:
prima imparare lo spagnolo, poi smettere di pensare a Mateo, così sexy e arrogante. Ma rispettare i
programmi non è più tanto facile e la nostra eroina si accorgerà che spesso la vita e l’amore sfidano
anche i piani più rigidi e dettagliati.
peter blauner
l’uomo del giorno
Eroe
o
mostro?
"Capiva bene che un'orgia simile di popolarità non poteva durare a lungo. ma era
difficile non lasciarsi entusiasmare, seduto in quell'appartamento minuscolo a
circondadyo da mura tinteggiate a metà e libri che cadevano dalle mensole".
David Fitzgerald insegna inglese alla scuola superiore di Coney Island, Brooklyn, in
una comunità multìrazzìale e degradata. Cresciuto all'ombra dì un padre eroe di
guerra, tiene a freno le proprie frustazioni cercando di coinvolgere nelle lezioni i suoi
studenti, spesso svogliati o disattenti, L'occasione di seguire le orme paterne sì
presenta quando, durante un attentato contro uno scuolabus. David, rischiando la
propria vita, salva una sua allieva. Di colpo l'uomo diventa l'eroe del giorno: i media lo trasformano in un
mito, i talk show se lo contendono e anche i polìtici parlano di lui. Ma una fuga dì notìzie rivela che la
polizia sospetta che sìa proprio lui l'autore dell'attentato. David, pur non incriminato, si ritrova nel mirino
dell'FBI e da eroe sì trasforma in mostro agli occhi dì chi lo circonda. Ma quando un gruppo dì terroristi
prepara
un
nuovo,
devastante
attacco,
sarà
l'unico
in
grado
di
fermarli.
"Un romanzo che avvince, raccontando il terrorismo vissuto da una persona comune" (Scott Turow)
"Un romanzo-verità sull'eccessivo potere dei media, sulla celebrità improvvisa e sul vero significato
dell'eroismo." (MichaelConnelly)
stefan brijs
la fabbrica dei bambini
Dopo quasi vent'anni di assenza il dottor Hoppe ritorna nella sua cittadina d'origine in
compagnia dei figlioletti: tre gemelli identici in tutto, anche nella loro anomalia Tisica.
L'inatteso arrivo turba la vita del paese, quattro case incastonate tra le valli al confine
tra Belgio, Olanda e Germania. Gli abitanti iniziano a spiare i movimenti della strana
famiglia, a interrogarsi sull'assenza della madre, sul misterioso viavai di materiali da
laboratorio, e sul bizzarro comportamento dei bambini, solitari, inespressivi,
silenziosi. Col passare del tempo, all'interno della comunità la popolarità del dottore
cresce grazie ad alcune guarigioni miracolose; ma il suo atteggiamento sfuggente e il
mistero che aleggia intorno ai figli, sempre costretti tra le mura domestiche, alimentano voci sulla
possibilità che siano affetti da una grave malattia. La sola presenza ammessa nella casa del medico è
Charlotte, un'ex insegnante elementare che si dedica alla cura dei bambini, e che finirà per ritrovarsi al
centro di una tela di ragno dalla quale non sarà possibile alcuna via di fuga. La fabbrica dei bambini è un
romanzo sulla fragilità umana, sui tanti segreti e silenzi che accompagnano la nostra vita e, insieme, sulle
imprevedibili conseguenze della ricerca e della sperimentazione scientifica.
nicholas sparks
la scelta
Travis Parker è un giovane veterinario del South Carolina e la vita gli sorride: ha un
lavoro appassionante, una villetta affacciata sull'oceano, un cane affettuoso e
instancabile, dei cari vecchi amici... e fascino da vendere, ma ha anche la convinzione
di non essere destinato alle relazioni a lungo termine. Qualcosa cambia nel suo cuore
quando Gabby Holland, assistente medico in una clinica pediatrica, e Molly, la sua
dolce collie, si trasferiscono nella casa accanto. Il primo incontro è burrascoso: Molly
aspetta i cuccioli e la sua padrona incolpa il boxer del vicino. Eppure l'attrazione è
forte e lentamente Travis riesce a conquistare la diffidente e fidanzatissima Gabby,
pian piano i due si avvicinano, fino a rendersi conto di non poter fare a meno l'uno dell'altra. Un giorno,
però, accade l'irreparabile e la vita di Travis subisce una drammatica svolta. Straziato dal dolore e dal
rimorso, e dilaniato dai dubbi, per settimane continua a domandarsi: fino a che punto si deve arrivare per
amore?
julia stuart
monsieur ladoucette e il club dei cuori solitari
Un vento ostinato soffia su Amour-sur-Belle, un paesino incastonato nella splendida
campagna del Périgord, un paesino così scialbo che persino gli inglesi rifiutano di
andarci a vivere. Qui, il barbiere del villaggio, Guillaume Ladoucette, è costretto a
chiudere bottega perché una significativa percentuale dei suoi clienti con l’avanzare
dell’età è diventata calva, mentre il resto cerca disperatamente di mantenersi
giovane sperimentando nuovi tagli dalla concorrenza. Così Guillaume decide di
avviare
una
nuova
attività:
un’agenzia
per
cuori
solitari.
Eh sì, perché ad Amour-sur-Belle, nonostante il nome (di cui i trentatré abitanti
residui ignorano l’origine) l’amore latita, mentre il tasso di litigiosità è pericolosamente alto: alcuni
ostentatamente ignorano Denise Vegier perché sua nonna era stata collaborazionista; il proprietario del
caffè si rifiuta di servire Madame Fournier, sospettata di aver avvelenato qualcuno con i funghi. E
Madame Ladoucette e Madame Moreau si scambiano insulti da così tanto tempo che ormai sono diventati
un’originale forma di saluto… In fondo quasi nessuno si innamora a prima vista, sostiene Guillaume
Ladoucette, l’amore è come un buon cassoulet, ha bisogno di tempo e determinazione. Peccato che lo
stesso Guillaume non è ancora riuscito a dichiarare il suo amore a quella che – lui lo sa – è la sua anima
gemella...
olivier bleys
il mercante di tulipani
Non sono in molti nell’Olanda del 1635 a conoscere i tulipani. Quel fiore, straordinaria
unione di forza selvaggia ed eleganza, è un capriccio da ricchi, che nelle taverne
fumose si passano di mano in mano i bulbi terrosi e se li contendono a suon di fiorini.
Wilhem Van Deruick non sa di tulipani più di quanto sappia di ricchezza: nella sua
breve vita non ha mai visto né l’uno né l’altra, in quanto primogenito di una famiglia
di
nobili
origini
ma
di
scarsi
mezzi.
Per questo, il giorno in cui il padre Cornelis, ormai vedovo, decide di lasciare Haarlem
e di andare a cercare fortuna nelle Americhe, il ragazzo decide di approfittare della
nuova
libertà
per
procurarsi
quel
lusso
che
gli
è
sempre
stato
negato.
Il suo lasciapassare per quel mondo è Paulus Van Bereysten, influente rettore della Scuola latina e
potente mercante di tulipani, che Cornelis ha scelto come tutore dei suoi quattro figli. Uomo non solo
potente, ma anche sfacciatamente ricco, tanto che in città si preferisce ignorare la sua indole torbida e le
sue lascive inclinazioni, che nella puritana Olanda alla gente comune costerebbero una condanna a
morte. Sotto la guida di Bereysten, Wilhem impara a conoscere il mercato dei bulbi fino a diventarne uno
dei commercianti più astuti. Nessun prezzo gli sembra troppo alto per salire in cima, né forzare la sorella
Petra a un matrimonio di interesse, né cedere la propria innocenza ai desideri del rettore. Ottenebrato
dalle oscure manovre di Paulus, Wilhem trascinerà tutta la famiglia in un gorgo di decadenza e
perdizione.
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