il ruolo del gene b-raf nella diagnostica del tumore papillare della
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il ruolo del gene b-raf nella diagnostica del tumore papillare della
IL RUOLO DEL GENE B-RAF NELLA DIAGNOSTICA DEL TUMORE PAPILLARE DELLA TIROIDE CARMINE RINALDI1, PAOLA RINALDI1, LUIGI ASCIONE1, MICHELE GENTILE1, VINCENZO VAGLIANO1, VALERIA BOZZAOTRA1, GIUSEPPE SORVILLO2, ANTONIO FASCIONE2, MARIA CHIARA FASCIONE2, GIOVANNA SALZILLO2, GIANLUCA RUSSO RAUCCI2, GIOVANNA SAPIO2, MARTINA DANZI4, RAFFAELE GLORIA4, GIUSEPPE DI BENEDETTO3 1 Laboratorio di Biologia Molecolare P.O. Marcianise A.S.L. Caserta 2 Laboratorio di Patologia Clinica P.O. Marcianise A.S.L. Caserta 3 Laboratorio di Anatomia Patologica P.O. Aversa A.S.L. Caserta 4 Laboratorio di Patologia Clinica P.O. Aversa A.S.L. Caserta Abstract Using fine needle aspirate (FNAB) is the most effective way to distinguish a benign from a malignant thyroid nodule, although in 8-20% of cases, the technique is inconclusive. The aim of our study was to assess whether the search for BRAF V600E mutation could improve the diagnosis of nodules with indeterminate FNAB (TIR3). We report the results of a study on a selected group of 16 indeterminate FNAB of a total of 124 samples, 14 of which identified as suspicious cytology follicular TIR3 and 2 suspicious papillary TiR4. The cellular material recovered by centrifugation was used to extract the DNA required for detection of the V600E BRAF gene mutation by using an ARMS technique. The mutation was found in one of the 14 samples TIR3, typed histologically as papillary carcinoma follicular variant, and one of the two samples TiR4 result of papillary carcinoma on histology. For the remaining samples that were negative for BRAF V600E, histology confirmed the benign lesion, except in one case identified as follicular carcinoma. Although this preliminary work, we believe that the first data obtained are an incentive to continue the study to a better selection of patients for surgical treatment. Introduzione Il carcinoma papillifero (PTC) è di gran lunga il più frequente carcinoma tiroideo (circa 80% dei casi). La sua frequenza è superiore nelle donne di 2-6 volte rispetto agli uomini. Dal punto di vista strutturale è caratterizzato da una tipica architettura papillare (Fig. 1) costituita da cellule con caratteristiche alterazioni nucleari a vetro smerigliato (Fig. 2). Molto spesso i PTC sono multifocali e tendono a metastatizzare ai linfonodi regionali. Diverse considerazioni indicano nelle radiazioni il fattore di rischio più importante. Infatti, un’alta incidenza del tumore si è avuta tra i sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki e recentemente, tra i bambini della Bielorussia e dell’Ucraina a seguito del disastro Figura 2. Ematossilina-eosina. Caratteristiche inclusioni nucleari a vetro smerigliato in cancro papillare della tiroide. di Chernobyl. L’aspirato mediante ago sottile Figura 1. Ematossilina-eosina. Sezione istologica di cancro papillare. 42 Figura 3. May-Grunwald Giemsa. Aspirato mediante ago sottile (FNAB) caratteristiche inclusioni nucleari in elementi cellulari di carcinoma papillare. Figura 4. Schema struttura gene B-RAF. (FNAB) rappresenta (Cohen et al, 2004; Ippolito et al, 2004; Miller et al, 2004) il sistema più efficace per distinguere un nodulo tiroideo benigno da uno maligno (Fig. 3). Purtroppo nell’8-20% dei casi la tecnica risulta inconclusiva. Scopo del nostro lavoro è stato quello di valutare se la ricerca della mutazione B-RAF V600E (Kimura et al, 2003; Xu X et al, 2003; Baloch et al, 2004; Sapio et al, 2006; Fagin Ja, 2004 ) potesse migliorare la diagnosi di noduli con FNAB indeterminato (TIR3). Il gene B-RAF (Fig. 4) è un proto oncogene localizzato sul braccio lungo del cromosoma 7 in posizione q34. Esso è costituito da 18 esoni che danno origine ad una serin/treonin chinasi appartenente alla famiglia delle proteine RAF insieme a A-RAF e C-RAF. La mutazione (Davies et al.), dovuta alla transversione T --> A al nucleotide 1799 nell’esone 15 del gene, è responsabile dell’origine dell’oncogene B-RAF V600E e della trasformazione neoplastica dell’epitelio tiroideo tipica del PTC. Materiali e metodi Si riportano i risultati relativi ad uno studio che ha previsto la ricerca della mutazione B-RAF V600E su di un gruppo di 124 agoaspirati mediante ago sottile (F-NAB) tiroidei. Il materiale cellulare, recuperato mediante centrifugazione, è stato utilizzato per estrarre il DNA con metodica di SALTING-OUT modificata. La ricerca dela mutazione è stata condotta con tecnica ARMS (Amplification Refractory Mutation Sy- stem) utilizzando primers le cui sequenze sono riprodotte nella Tab. 1. Allo scopo 100ng di DNA sono stati sottoposti a 35 cicli di amplificazione utilizzando una mix di reazione contenente, in 50ul finali, 10mMol TRIS-HCL pH-8.3, KCl 50 mMol, dNTPs 200uMol, MgCl2 1,5 mMol, primers 25pmoli ciascuno, Taq Polymerase (Euroclone 5UI/ul) 1,5 UI. I risultati sono riprodotti nella Fig. 5 e sono stati confermati mediante sequenziamento genico della regione esonica contenete la mutazione. Allo scopo è stata utilizzata la tecnica di Sanger con l’impiego del Kit Big Dye Terminator 1 2 3 4 5 6 Figura 5. ETF gel di agarosio 2% + ETB Lines 1-2: campione NEGATIVO per mutazione B-RAF V600E Lines 3-4: carcinoma papillare tiroideo B-RAF V600E positivo Lines 5-6: carcinoma papillare variante follicolare mista Tab 1. Sequenze primers utilizzati per la PCR-ARMS REV-COMMON 5’- ggC CAA AAT TTA ATC AgT ggA – 3’ FW-NORMALE 5’- gTg ATT TTg gTg TAg CTA CAg T- 3’ FW-MUTATO 5’- gTg ATT TTg gTg TAg CTA CAg A- 3’ 43 Tab. 2. Correlazione tra classificazione citologica e mutazione B-RAF. CITOLOGIA CLASSIFICAZIONE RISULTATI MUTAZIONE B-RAF V600E TIR 1 18 (14,5%) NEGATIVI TIR 2 86 (69,4%) NEGATIVI ASPETTI FOLLICOLARI TIR 3 14 (11,3%) 1 POSITIVO/13 NEGATIVI SOSPETTO PER MALIGNITÀ TIR 4 2 (1,6%) 1 POSITIVO/1 NEGATIVO POSITIVO PER MALIGNITÀ TIR 5 4 (3,2%) 2 POSITIVI/2 NEGATIVI 124 124 NON DIAGNOSTICO (Cluster Tireociti < 7) NON NEOPLASTICO (Gozzo nodulare – Tiroidite) TOTALE v1.1 Cycle sequencing – Applied Biosystems e lettura su analizzatore AB Prism 310 Genetic Analyzer Applied Biosystem. Risultati e commenti Nella tabella 2 sono riprodotti i risultati relativi alla correlazione tra classificazione citologica e ricerca della mutazione. La mutazione B-RAF V600E, risultata assente in tutti i campioni classificati TIR1 e TIR2, è stata invece, riscontrata in uno dei 14 campioni TIR3, tipizzato istologicamente come carcinoma papillare variante follicolare mista, ed in uno dei 2 campioni TIR4, risultato all’esame istologico carcinoma papillare (Fig. 5). Per tutti i rimanenti TIR3 e TIR4 l’analisi istologica ha confermato la benignità della lesione (10 adenomi follicolari, 1 adenoma follicolare atipico e 2 gozzi adenomatosi) tranne che in un caso risultato carcinoma follicolare. Da questi dati si ricava che la percentuale di malignità, risultata per la sola diagnostica citologica del 3,2% (4 positivi su 124 totali), sale al 4,8% (6 positivi su 124 totali) abbinando la ricerca della mutazione di B-RAF V600E. Conclusioni Pur trattandosi di un lavoro preliminare, riteniamo che i primi dati ottenuti siano di stimolo a proseguire lo studio soprattutto allo scopo di ottimizzare la selezione dei pazienti tiroidei da inviare al trattamento chirurgico, questo grazie soprattutto alla standardizzazione della tecnica di prelievo del campione che ha sempre fornito materiale cellulare idoneo sia per l’analisi citologica che per l’indagine biomolecolare. Bibliografia Baloch ZW, LiVoisi VA. Fine-needle aspiration of thyroid nodules; past, present, and future. Endocrine Pratice 2004; 10:234-41. 44 Cohen Y, Rosenbaum E, Clark DP et al. Mutational analysis of BRAF in fine needle aspiration biopsies of the thyroid: a potential application for the preoperative assessment of the thyroid nodules. Clinical Cancer Research 2004; 10:2761-5. Davies H, Bignell GR, Cox C et al. Mutations of the BRAF gene in human cancer. Nature 2002; 417:94954. Fagin JA. Challenging dogma in thyroid cancer molecular genetics-role of RET/PTC and BRAF in tumor initiation. Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism 2004; 89: 4272-9. Ippolito AM, De Laurentiis M, La Rosa GL et al. Neural network analysys for evaluating cancer risk in thyroid nodules with an indeterminate diagnosis at aspiration cytology; identification of a low-risk subgroup. Thyroid 2004; 14:1065-71. Kimura ET, Nikiforova MN, Zhu Z et al. High prevalence of BRAF mutations in thyroid cancer: genetic evidence for constitutive activation of the RET/PTC RAS-BRAF signalling pathway in papillary thyroid carcinoma. Cancer Research 2003; 63: 1454-7. Miller B, Burkey S, Lindberg G et al. Prevalence of malignancy within cytologically indeterminate thyroid nodules. American Journal of Surgery 2004; 188: 459-62. Sapio MR, Posca D, Troncone G et al. Detection of BRAF mutation in thyroid papillary carcinomas by mutant allele-specific PCR amplification (MASA). European Journal of Endocrinology 2006; 154:3418. Xu X, Quiros RM, Gattuso P et al. High prevalence of BRAF gene mutation in papillary thyroid carcinomas and thyroid tumor cell lines. Cancer Research 2003; 63:4561-7. Pervenuto il 29/09/2011