corriere della sera 02
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corriere della sera 02
LOMBARDIA Corriere della Sera Venerdì 17 Giugno 2016 Il personaggio ML Varese Nuovo percorso per il Gay Pride «Ci sarà il silenzio elettorale» di Francesca Bonazzoli C inquecento anni fa, nel 1516, Leonardo da Vinci lasciava l’Italia, varcava il Moncenisio e nell’autunno arrivava nella Loira, ad Amboise, dove Francesco I lo accoglieva con tutti gli onori sistemandolo nel castello di Clos Lucé unito tramite un passaggio sotterraneo al vicino Castello reale. In Francia è un anniversario da festeggiare e oggi si inaugura infatti la mostra che fino al 15 novembre ricostruisce quel viaggio compiuto dal 64enne genio da Vinci in compagnia dei suoi due fedeli allievi, Francesco Melzi e Salaì, e di tre tele che suscitarono l’ammirazione di tutti: «La Vergine col Bambino e Sant’Anna», il «San Giovanni Battista» e la «Monna Lisa», oggi tutte al Louvre. E mentre ad Amboise festeggiano, in Italia Marino Curnis, 43enne di Bergamo, un po’ poeta, un po’ scrittore, un po’ musicista, ma soprattutto sognatore «randagio», come si definisce, ha pensato di ripercorrere a piedi le orme del genio del Rinascimento, incamminandosi sulla stessa strada del «maestro». È partito anche lui da Roma, la città che destinò a Leonardo l’esperienza più fallimentare, schiacciato da Raffaello e Michelangelo. Per arrivare ad Amboise percorrerà circa 1950 chilometri, scanditi in 58 tappe con una media di 33 chilometri al giorno, raccontati via via sul sito marinocurnis.altervista.org. Tutto sommato una passeggiata per Curnis che dieci anni fa, diretto in Giappone, era arrivato fino in Iran dove fu fermato dalla burocrazia dopo seimila chilometri. Nei suoi piedi ci sono anche i chilometri del cammino per Santiago da Compostela e il circuito dell’Annapurna, in 11 VARESE Polemiche sul Gay qualità e mezzi, il servizio vuole ridurre drasticamente il numero delle vittime e dei feriti. Il capo del Nucleo sommozzatori Carlo Cardinali, ispiratore della task-force, ricorda che i suoi uomini, formatisi fra i tanti «fronti» anche su quello del recupero di corpi nel Mediterraneo, grazie alla tecnologica attrezzatura riescono a scandagliare fino a quattrocento metri di profondità. Andrea Galli Pride, il primo nella cittadina lombarda. Anche se Varese è sferzata in questi giorni da fulmini e tuoni, l’evento non cessa di fare rumore. Il comitato organizzatore aveva annunciato manifestazioni di protesta contro la decisione della questura di cambiare il percorso e confinare in una piazza secondaria la festa finale. Ieri però si è tenuto un summit in questura in cui, forse, è stata trovata una mediazione. Il problema principale era la presenza del balcone della Lega Nord proprio sopra il percorso del corteo, che doveva transitare da corso Matteotti per dirigersi nella centralissima piazza Monte Grappa. Il pericolo di politicizzazione della manifestazione, nel giorno del silenzio elettorale, secondo il comitato per l’ordine e la sicurezza era concreto. Domenica 19 giugno è previsto il ballottaggio delle elezioni comunali e c’è molta suspance. La questura ha deviato il corteo da corso Matteotti a via Cavour, una strada centrale ma meno trafficata e soprattutto fuori dallo struscio del fine settimana. Arcigay e comitato organizzatore hanno polemizzato inoltre con la scelta di una piazza troppo piccola per il comizio, ma il questore Attilio Ingrassia ieri ha accolto le critiche. L’approdo finale del corteo, che partirà alle 15 dalla piazza del Tribunale, è stato modificato in Via Bernascone. «Siamo soddisfatti perché siamo riusciti a conciliare le esigenze di tutti – commenta Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese presente all’incontro – da parte del questore c’è stata ampia disponibilità nel cercare una soluzione. Faremo rispettare il silenzio elettorale: non è nostra intenzione entrare in questioni politiche a conclusione della campagna elettorale». I due candidati sindaco nel frattempo hanno dichiarato che non andranno alla manifestazione. Quello del centrodestra, Paolo Orrigoni, perché non la condivide. Quello del centrosinistra, Davide Galimberti, per rispettare il silenzio elettorale. Roberto Rotondo © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Pellegrino Marino Curnis (nella foto a sinistra), 43enne di Bergamo. Ieri ha fatto tappa al Castello Sforzesco di Milano dove ha ritirato una lettera per il direttore del castello di Clos Lucé. Per l’occasione è stato esposto il Codice Trivulziano (sopra). Oggi Curnis è a Pavia. A piedi da Roma ad Amboise sulle orme di Leonardo Il bergamasco Curnis ripercorre il viaggio del genio. Ieri a Milano, oggi a Pavia La storia Nel 1516 Leonardo da Vinci lasciava Roma per Amboise su invito del re di Francia Francesco I Il genio da Vinci morì nel castello di Clos Lucé nel 1519 Nepal. Oggi il «pellegrino leonardesco» si ferma alla Certosa di Pavia; ieri, invece, era a Milano dove, prima di pranzare con i frati del convento di Santa Maria delle Grazie cui Leonardo aveva affrescato proprio il refettorio con «L’ultima cena», ha fatto tappa al Castello Sforzesco dove l’aspettava un piccolo comitato d’onore: il direttore Claudio Salsi e la responsabile della biblioteca Trivulziana, Isabella Fiorentini. Eccezionalmente, per l’occasione, in una teca guardata a vista da due guardie armate è stato esposto il quaderno originale degli appunti vergati da Leonardo, noto come Codice Trivulziano. Durante una piccola cerimonia Claudio Salsi ha poi consegnato al «pellegrino leonardesco» una lettera con il sigillo di ceralacca della Trivulziana indirizzata a François Saint-Bris, presidente del castello di Clos Lucé. Lo scambio di inviti fra «castellani» avviene in vista delle celebrazioni che l’Italia dedicherà a Leonardo nel 2019, per 58 Le tappe previste per percorrere a piedi i circa 1950 km che separano Roma da Amboise. L’impresa è raccontata sul sito di Marino Curnis i 500 anni della morte. Milano si sta già preparando, ha detto l’assessore alla Cultura Filippo del Corno, con la firma di un protocollo di collaborazione fra il Comune, la Regione e il Ministero dei beni culturali. Al centro delle manifestazioni ci sarà la Sala delle Asse dove sotto tredici strati di intonaco sta tornando alla luce, sotto gli occhi dei visitatori e sul sito saladelleassedelcastello.it, lo straordinario disegno di mano di Leonardo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il piano Un elicottero per trasportare i sommozzatori: la task-force dei vigili del fuoco contro gli annegamenti Nelle emergenze è sempre questione di tempo. Bastano pochi minuti in più o in meno, oppure a volte anche secondi. Cronica emergenza lombarda, per via della massiccia presenza di laghi, fiumi e torrenti e a volte della superficialità di adulti e giovani, gli annegamenti adesso hanno un nuovo, fondamentale argine grazie al nuovo piano dei vigili del fuoco. Lo storico Nucleo di sommozzatori conta 28 pompieri di base in via Messina, a Milano. Fino al 15 settembre, dunque con La squadra I vigili del fuoco e l’elicottero la massima copertura della stagione estiva, ci saranno anche due elicotteri «appoggiati» all’aeroporto di Malpensa e con, a turno, nel presidio dello scalo, la presenza fissa di vigili del fuoco specializzati. Gli elicotteri trasporteranno la prima squadra di intervento alla quale seguiranno i rinforzi. Voluto dal direttore regionale dei pompieri Dante Pellicano, a conferma di quanto il Corpo dei pompieri sia attento alle esigenze del territorio e alla voglia di migliorarsi in Codice cliente: 5082295