Valutazione Impianto Fotovoltaico Abcde Srl

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Valutazione Impianto Fotovoltaico Abcde Srl
Abcde S.r.l.
Valutazione Impianto Fotovoltaico
MaDe Energy SA
Promozione in partnership con
ICAM Group SA
www.icam-group.com
Luglio 2008
PREMESSA
w
Questa copia di Business Case „Esempio“ é stata distribuita alla propria clientela e rete di contatti da
www.icam-group.com
w
ICAM Group é un Family Office di Lugano che negli anni ha creato partnerships nei settori piú disparati (consulenza
fiscale e aziendale internazionale, logistica, leasing, immobiliare, consulenza commerciale sul territorio cinese, private
equity, art advisory, consulenza aziendale nelle fonti energetiche alternative), oltre che proporsi con i propri servizi
finanziari di gestione patrimoniale, consulenza, due diligence e monitoraggio del rischio su gestioni affidate a banche, etc.
La presente é a scopo esemplificativo di un Business Case per la valutazione delle fonti energetiche rinnovabili
e non é una forma di sollecitazione del pubblico risparmio
Confidenziale
Agenda
• MaDe Energy SA
• Il Business Plan
• Appendice
– Le energie rinnovabili
– Il fotovoltaico (FV) e il conto energia in Italia
– L’impianto fotovoltaico
Made Energy SA – Presentata da ICAM Group
1
MaDe Energy SA – La nostra “Mission” e il nostro ruolo
La “Mission”
•
MaDe Energy SA (www.made-energy.com, email: [email protected]), società di diritto svizzero
costituita nel 2008 con sede a Chiasso in Corso San Gottardo 52, si propone di promuovere l’utilizzo di
energie rinnovabili.
•
In particolare MaDe Energy SA ha come obiettivo la realizzazione e vendita di impianti fotovoltaici “chiavi in
mano” di medie e grosse dimensioni, ad esempio su capannoni industriali o pensiline per parcheggi.
Il nostro ruolo
•
MaDe Energy SA, in qualità di System Integrator, si propone di:
•
fornire un business plan personalizzato per valutare la convenienza economica e finanziaria
dell’investimento;
•
coordinare il progetto di realizzazione dell’impianto fotovoltaico come unico interlocutore di riferimento.
•
MaDe Energy SA ha stretto pertanto partnership e alleanze con produttori europei di elevata qualità e
affidabilità di componenti quali pannelli FV, quadri elettrici ed inverter e si avvale di ingegneri e progettisti con
lunga e comprovata esperienza nel settore.
•
MaDe Energy si avvale inoltre di installatori in grado di fornire un servizio di ottimo livello qualitativo.
•
MaDe Energy SA si avvale anche di canali preferenziali con primari istituti finanziari, assicurativi e di leasing
che possano permettere ai suoi clienti di massimizzare il ritorno sull’investimento riducendone al minimo i
rischi ad esso collegati.
Made Energy SA – Presentata da ICAM Group
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MaDe Energy SA – Soci promotori
Alberto Del Vecchio
– Laurea in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi di Milano.
– Dopo uno stage presso il Capital Market Department (Londra) dell’ Istituto Bancario S.Paolo di Torino è
entrato nel gruppo Prada come Responsabile del Budget e Reporting dei Negozi Europei e quindi, dal
97, come European Controller dove ha coordinato l’attività dei responsabili amministrativi delle
consociate.
– Nel 2001 diventa Group Controller di EID Sa Swiss Branch a Lugano, holding della joint-venture fra i
Gruppi Prada e De Rigo per la distribuzione mondiale di occhiali dove si è anche occupato delle politiche di
Transfer Price e della stesura del bilancio consolidato di gruppo.
– Dal 2002 ad inizio 2008 ha occupato il ruolo di European Director Financial Reporting & Treasurer
presso la Allied Telesis International SA holding e trading europea del gruppo nippo/americano Allied
Telesis quotato alla Borsa di Tokyo ed operante nel settore del networking.
Lorenzo Mantegazza
– Laurea in Ingegneria presso il Politecnico di Milano.
– Nel 1993 comincia a lavorare alla Alpha Global Fixed Income Managers Inc. (gestore di portafogli
obbligazionari) a Londra in qualità di Financial Analyst.
– Nel 1995 entra nel gruppo Andersen Consulting (ora Accenture), Azienda leader mondiale nella
Consulenza e nell’Information Technology quotata alla borsa di NY, in qualità di Financial Deal Shaper
dove si occupa della valutazione di deal complessi (Joint Venture, Start-up, iniziative eCommerce)
– In Accenture, entra poi nel team M&A/Corporate Development dove si occupa della valutazione di aziende
(US ed Europee) allo scopo di acquisire una partecipazioni o di controllo o minoritaria.
– Dal 2003 si occupa del piano strategico di Accenture ed in particolare è responsabile dello sviluppo del
Piano Industriale.
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Agenda
• MaDe Energy SA
• Il Business Plan
• Appendice
– Le energie rinnovabili
– Il fotovoltaico (FV) e il conto energia in Italia
– L’impianto fotovoltaico
Made Energy SA – Presentata da ICAM Group
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Il Business Plan
• Il presente business plan, relativo ad un impianto fotovoltaico da installare sulla copertura dello
stabilimento della Abcde s.r.l. di Milano è stato sviluppato a puro scopo indicativo per una
valutazione economica e finanziaria di massima dell’investimento.
• Il presente business plan è stato sviluppato sulla base di parametri standard ed in particolare sono
state fatte le seguenti ipotesi:
–
–
–
–
Semi-integrazione dell’impianto fotovoltaico (vedi pagina 17);
Regime vendita e copertura consumi con una potenza nominale totale pari a 100 KW;
Consumo energia elettrica annuo pari a circa 150.000 KWh;
Costo energia elettrica pari a circa €14c per KWh (esclusi elementi di costo fissi in base alla
vostra ultima bolletta);
– Superficie copertura capannone utilizzata pari a circa 1800 m2;
– Installazione e collaudo dell’impianto fotovoltaico nel corso del 2008.
• Il presente business plan rappresenta il caso in cui sia Abcde s.r.l. ad intraprendere l’investimento
con l’ipotesi di finanziamento da parte della banca pari al 85% del totale per una durata di 15 anni e
tasso di interesse passivo pari al 6%.
• Comparando il presente business plan ad un investimento finanziario, possiamo affermare che, su
un orizzonte temporale di 20 anni, il ritorno dell’investimento iniziale di €81.000 è stimato pari al
19,60% e il tempo di rientro dell’investimento iniziale è di circa 4 anni e 9 mesi (si veda pagina 8 e
pagina 9).
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Schema di funzionamento dell’impianto per la Abcde s.r.l.
Non ipotizzando lo scambio sul posto con un
credito “virtuale” dell’energia prodotta, e’
inevitabile cedere parte dell’energia prodotta
non consumata istantaneamente
Schema adottato
inverter
valori riferiti al 1°anno
energia prodotta
kWh/a
127'255
€/a
50'902
kWh/a
90'896
€/a
12'725
energia ceduta
kWh/a
€/a
energia prelevata
36'358
3'563
59'104 kWh/a
8'275 €/a
PremioGSE sut tutta la produzione
RisparmioEnergetico
Consumo di energia annuo
stimato in 150.000 KWh
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Il Business Plan – Ipotesi generali
Ubicazione Impianto
Milano
Entrata in Produzione
Dicembre 2008
Tipo Impianto
Semi-integrato
Dimensioni impianto (KW nominali)
Regime contrattuale
100
Vendita e copertura consumi
Prezzo acquisto energia al KWh
€14c
Tasso Inflazione annuo Energia
4%
Tecnologia adottata
Silicio Monocristallino
Stima superficie necessaria (m2)
1800
Fonte calcolo KWh generati
ENEA
Tariffa Incentivante
Investimento (Euro per KW installato)
Investimento complessivo
Ammortamento impianto (anni)
€ 0,40 / KWh
€ 5.400
€ 540.000
11 (a)
Percentuale di finanziamento
85,0%
Durata Finanziamento (anni)
15
Tasso di Interesse
ENEA fornisce i valori di
irraggiamento sulla base dei
dati storici 1994-1999 che
potrebbero essere
discordanti da quelli futuri
L’esborso iniziale a carico della
Abcde s.r.l. risulterebbe pari a
circa €81.000
6,00%
(a) L’impianto è fiscalmente ammortizzabile in 11 anni. E’ possibile ricorrere ad un ammortamento ridotto fino a 22 anni.
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Il Business Plan - Il conto economico e i flussi di cassa incrementali
• Su un orizzonte temporale di 20 anni, il ritorno dell’investimento iniziale di €81.000 è stimato pari al 19,60%.
• Il tempo di rientro dell’investimento iniziale è di circa 4 anni e 9 mesi.
Valori in migliaia di euro
2008
Energia Prodotta ('000 KWh)
Tariffa incentivante
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
127.3 126.2 125.2 124.2 123.2 122.2 121.3 120.3 119.3 118.4 117.4 116.5 115.6 114.6 113.7 112.8 111.9 111.0 110.1 109.2
€51
€50
€50
€50
€49
€49
€49
€48
€48
€47
€47
€47
€46
€46
€45
€45
€45
€44
€44
€44
Vendita rete
€4
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€2
€2
€2
€2
€2
Totale Ricavi
€54
€54
€54
€53
€53
€52
€52
€51
€51
€50
€50
€49
€49
€49
€48
€48
€47
€47
€46
€46
Manutenzione Ord.
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
€3
Manutenzione Straord.
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
Assicurazioni
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
€2
Telemonitoraggio
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
€1
Accesso regime dedicato
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€27
€26
€25
€23
€22
€20
€19
€17
€15
€13
€11
€9
€7
€4
€1
€0
€0
€0
€0
€0
(€13)
€21
(€13)
€19
(€14)
€18
(€14)
€16
(€15)
€14
(€15)
€12
(€16)
€10
(€17)
€7
(€17)
€5
(€18)
€2
(€19)
(€1)
(€20)
(€3)
(€20)
(€6)
(€21)
(€10)
(€22)
(€13)
(€23)
(€15)
(€24)
(€16)
(€25)
(€17)
(€26)
(€18)
(€27)
(€19)
Reddito Operativo Lordo
€33
€34
€36
€37
€39
€40
€42
€44
€46
€48
€50
€53
€55
€58
€61
€63
€64
€64
€65
€65
Ammortamento
€49
€49
€49
€49
€49
€49
€49
€49
€49
€49
€49
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
€0
IRES
(€4)
(€4)
(€4)
(€3)
(€3)
(€2)
(€2)
(€1)
(€1)
(€0)
€0
€15
€15
€16
€17
€17
€17
€18
€18
€18
IRAP
Totale Tasse
€0
(€4)
€0
(€4)
€0
(€3)
€0
(€3)
€0
(€2)
€0
(€2)
€0
(€1)
€0
(€1)
€0
(€0)
€0
€0
€0
€1
€2
€17
€2
€18
€2
€18
€2
€19
€2
€20
€2
€20
€2
€20
€3
€20
€3
€20
(€12)
(€11)
(€10)
(€9)
(€8)
(€7)
(€6)
(€4)
(€3)
(€1)
€0
€36
€38
€40
€42
€43
€44
€44
€44
€45
€19
€21
€22
€23
€25
€26
€28
€30
€31
€33
€35
€38
€40
€42
€45
€0
€0
€0
€0
€0
€18
€17
€17
€17
€16
€16
€16
€15
€15
€15
€14
(€2)
(€2)
(€3)
(€3)
€43
€44
€44
€44
€45
Interessi prestito
Risparmio energia
Totali Costi Operativi
Utile
Quota rimborso prestito
Flusso di cassa
(€81)
(*) Nel caso in cui venisse elevato il limite del “regime di scambio sul posto” a 200KW, peraltro già approvato in Finanziaria 2008 ed ora al vaglio dell’AEEG, il ritorno
dell’investimento risulterebbe pari a 21,43%.
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Il Business Plan – Analisi di sensitività
• Il presente business plan è stato sviluppato cercando di ridurre al minimo l’aleatorietà delle variabili e i
rischi quali ad esempio:
Rischi finanziari (tasso di interesse fisso);
Rischi tecnici (assicurazione per “business interruption”);
Rischi di malfunzionamento (estensione garanzia e manutenzione ordinaria / straordinaria a 20 anni );
Rischio furto (assicurazione furto);
• L’unico rischio da cui non e’ possibile coprirsi è la variabilità dell’insolazione: è altresì vero che, nel nord
Italia, l’insolazione media ha mostrato negli ultimi 15 anni un trend decisamente crescente.
• Da un’analisi di sensitività rispetto all’insolazione media storica nella provincia di Milano, si può affermare
con una certa sicurezza che il tempo di rientro dell’investimento possa variare da 4 anni e 2 mesi a circa 5
anni e 6 mesi.
Insolazione – Dati ENEA (1994 – 1999)
-5%
-3%
Dato
Base
+3%
+5%
KWh/anno prodotti
dall’impianto
120.900
123.400
127.300
131.100
133.600
IRR investimento
su 20 anni
16,58%
17,79%
19,60%
21,41%
22,61%
Tempo di rientro
dell’investimento
5 anni
6 mesi
5 anni
2 mesi
4 anni
9 mesi
4 anni
5 mesi
4 anni
2 mesi
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Considerazioni
• Tempistiche: dalla firma del contratto per la fornitura dell’impianto chiavi in mano al suo collaudo finale
con le relative pratiche burocratiche e i tempi tecnici di approvvigionamento sono necessari circa cinque
mesi. Si consiglia, se possibile, la messa in opera dell’impianto entro fine 2008 per usufruire delle
massime tariffe incentivanti.
• Ritorni di immagine: potrete avvalervi del ritorno di immagine dato dal fatto di diventare un’impresa a
basso impatto ambientale, anche alla luce della futura legislazione in materia di certificazione degli
immobili sulla falsa riga di quanto avviene già per gli elettrodomestici (classe di efficienza energetica)
• Ritorno pubblicitario: vi sarà una cassa di risonanza mediatica su giornali locali e riviste di settore e
non, come già sta avvenendo per iniziative similari.
• Finanziaria 2008: Per i nuovi fabbricati industriali di estensione superficiale non inferiore a 100 mq, dal
1°gennaio 2009, deve essere prevista l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili di almeno 5kW. Tutto ciò avrà sicuramente un impatto negativo sul valore di mercato dei
fabbricati non provvisti di tali impianti per la produzione di energia elettrica.
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Agenda
• MaDe Energy SA
• Il Business Plan
• Appendice
– Le energie rinnovabili
– Il fotovoltaico (FV) e il conto energia in Italia
– L’impianto fotovoltaico
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Agenda
• MaDe Energy SA
• Il Business Plan
• Appendice
– Le energie rinnovabili
– Il fotovoltaico (FV) e il conto energia in Italia
– L’impianto fotovoltaico
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Le Energie Rinnovabili
• DEFINIZIONE: “Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da
fonti il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future o che per loro
caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani".
• Non esiste una definizione univoca dell'insieme delle fonti rinnovabili, esistendo in diversi ambiti
diverse opinioni sull'inclusione o meno di una o più fonti nel gruppo delle "rinnovabili". Secondo
la normativa di riferimento italiana, vengono considerate "rinnovabili:
– Energia idroelettrica (energia delle maree, del moto ondoso, talassotermica);
– Energia geotermica
– Energia solare (termica e fotovoltaica)
– Energia eolica
– Energia da biomasse (Biogas, Oli vegetali, Biodiesel, Cippato)
– Termovalorizzazione di CDR (cioè dall'incenerimento)
• Nell'ambito della produzione di energia elettrica le fonti rinnovabili vengono infine classificate in
"fonti programmabili" e "fonti non programmabili", a seconda che possano essere programmate
in base alla richiesta di energia oppure no. Secondo la definizione del Gestore Servizi Elettrici
(GSE, anche conosciuto come GRTN), nel primo gruppo rientrano "impianti idroelettrici a
serbatoio e bacino, rifiuti solidi urbani, biomasse, impianti assimilati che utilizzano combustibili
fossili, combustibili di processo o residui", mentre nel secondo gruppo (non programmabili) si
trovano "impianti di produzione idroelettrici fluenti, eolici, geotermici, fotovoltaici, biogas”.
Fonte: Wikipendia, MaDe Energy
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Le Energie Rinnovabili: Impatto ambientale e la situazione italiana
• Le Energie Rinnovabili sono fonti di energia che possono permettere uno sviluppo sostenibile
all'uomo, senza che si danneggi la natura e per un tempo indeterminato. Alcune di questi tipi di
energia (in particolare quella solare) possono essere microgenerate, ossia prodotte in piccoli
impianti domestici che possono soddisfare il bisogno energetico di una singola abitazione o
piccolo gruppo di abitazioni. Si deve comunque ricordare che è ancora oggetto di discussione il
fatto che sia realmente possibile soddisfare tutto l'attuale fabbisogno energetico del pianeta solo
con il potenziale energetico proveniente da fonte rinnovabile
• Nel 2006 l'Italia ha prodotto quasi 52,2 TWh di elettricità da fonti rinnovabili, pari al 15,4% del
totale di energia elettrica richiesta, con il 12,05% proveniente da fonte idroelettrica e la restante
parte data dalla somma di geotermico ed eolico (in pratica, circa il 90% della produzione
rinnovabile è prodotto con impianti definiti "programmabili").[fonte Terna]
• Con tali valori, l'Italia risulta essere il quarto produttore di elettricità da fonti rinnovabili nell'UE15 [Dati "GSE" 2006 - fonte Terna - ENEA ], seppur ancora lontana dagli obiettivi comunitari
previsti, che prevedono la produzione del 22% di energia richiesta da fonte rinnovabile entro il
2010. È inoltre da notare che negli ultimi anni la produzione rinnovabile italiana è cresciuta
molto poco o si è mantenuta pressoché stabile, nonostante una forte crescita della fonte eolica
(ma con basse percentuali), a causa di una sostanziale stasi della preponderante produzione
idroelettrica, di fatto quasi giunta alla saturazione del potenziale economicamente sfruttabile.
Fonte: Wikipendia, MaDe Energy
Made Energy SA – Presentata da ICAM Group
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Agenda
• MaDe Energy SA
• Il Business Plan
• Appendice
– Le energie rinnovabili
– Il fotovoltaico (FV) e il conto energia in Italia
– L’impianto fotovoltaico
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Il Fotovoltaico in Italia
• Le stime del consumo elettrico italiano per il 2006 sono di 351,6 TWh (miliardi di kWh), con un
Tasso di incremento medio annuo del 2,8 %.
• Nel 2005, in Italia sono stati prodotti circa 50 TWh da fonti rinnovabili, la maggior parte dei quali
(36 TWh) da fonte idroelettrica, in seconda battuta (6,15 TWh) da biomassa e rifiuti (la cui
combustione, qualora condotta facendo uso della migliore tecnologia disponibile, produce al più
lo stesso inquinamento atmosferico generato da una centrale termoelettrica ad idrocarburi), da
fonte geotermica (5,32 TWh), e da centrali eoliche (2,34 TWh). Anche con il raggiungimento di
una potenza di 500 MW previsti in pochi anni, che permetterebbero di arrivare a produrre 0,6
TWh in un anno, il fotovoltaico resterebbe agli ultimi posti.
• Secondo altri studi (effettuati nel 2004), per coprire il consumo energetico elettrico italiano
sarebbero necessari 1.861 km² (supponendo 1500 ore di Irraggiamento all'anno che generi la
potenza di picco e 8 m² per Kwp).
• La superficie totale italiana è pari a 301.171 km², quindi servirebbe coprire lo 0,6% della
superficie italiana per fare fronte al consumo elettrico nazionale. Molte speranze si possono
ragionevolmente riporre nel fotovoltaico, se integrato con gli altri sistemi di energia rinnovabile,
nella sostituzione graduale delle energie fossili, in via di esaurimento.
• Segnali in questo senso provengono da diverse esperienze europee. In Germania in particolare,
leader mondiale del settore insieme al Giappone, sono state avviate molte centrali elettriche
fotovoltaiche utilizzando zone dismesse o tetti di grandi complessi industriali.
Fonte: Wikipendia, MaDe Energy
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Il Conto Energia
• I vari gestori di rete sono chiamati dalla vigente normativa italiana a fornire il servizio di net
metering [1] a titolo gratuito, fatte salve le spese di gestione, che si concretizzano in genere nel
canone annuo di locazione di un contatore piombabile, dedicato esclusivamente alla
misurazione dell'energia elettrica prodotta, e connesso a quello di consumo per permettere di
autoconsumare sul posto, iniettare in rete o prelevare dalla rete l'energia in modo trasparente.
• Gli impianti fotovoltaici, grazie alle incentivazioni stabilite dai paesi ratificanti il Protocollo di
Kyōto, e concretizzatesi con il cosiddetto Conto energia, hanno avuto un aumento
esponenziale di applicazioni.
• DEFINIZIONE: Il Conto energia è il nome comune assunto dal programma europeo di
incentivazione in conto esercizio della produzione di elettricità da fonte solare mediante impianti
fotovoltaici permanentemente connessi alla rete elettrica.
• Il principio che regge il meccanismo del Conto energia consiste nell'incentivazione della
produzione elettrica, e non dell'investimento necessario per ottenerla. Il privato proprietario
dell'impianto fotovoltaico percepisce somme in modo continuativo, con cadenza tipicamente
mensile, per i primi 20 anni di vita dell'impianto. Condizione indispensabile all'ottenimento delle
tariffe incentivanti è che l'impianto sia connesso alla rete (grid connected).
• Con il nuovo “conto energia”, l’industria FV italiana è chiamata a raggiungere un primo
traguardo di 1200 MW installati e l’ambiziosa sfida di 3000 MW entro il 2016.
[1] Net metering (letteralmente misurazione al netto) è una disciplina di gestione elettrica asservita ad alcuni generatori connessi alla rete, che attua
una virtualizzazione della produzione di energia elettrica tale da permetterne l'autoconsumo differito nel tempo.
Fonte: Wikipendia, MaDe Energy
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Il Conto Energia: Tariffe incentivanti
• L’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici, entrati in esercizio dopo il 13/04/07 (data
di pubblicazione della Delibera AEEG n. 90/07) e prima del 31 dicembre 2008, ha diritto a una
tariffa incentivante articolata secondo i valori indicati nella seguente tabella
Potenza Nominale
dell'impianto (KWp)
Impianti
Impianti
Impianti
NON INTEGRATI
PARZIALMENTE INTEGRATI
INTEGRATI
1 ≤ P ≤ 3 KWp
€ 0,40
€ 0,44
€ 0,49
3 < P ≤ 20 KWp
€ 0,38
€ 0,42
€ 0,46
P > 20 KWp
€ 0,36
€ 0,40
€ 0,44
Valori in euro per KWh prodotto dall’impianto FV
• Le tariffe sono erogate per un periodo di venti anni, a decorrere dalla data di entrata in esercizio
dell’impianto e rimangono costanti, non subiscono cioè aggiornamenti ISTAT, per l’intero
periodo. Per gli impianti che entreranno in esercizio dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2010,
i valori indicati nella Tabella saranno decurtati del 2% per ciascuno degli anni di calendario
successivi al 2008, rimanendo poi costanti per il periodo di venti anni di erogazione
dell’incentivo.
Fonte: MaDe Energy
Made Energy SA – Presentata da ICAM Group
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Il Conto Energia: Integrazione architettonica
• Come si vede dalla tabella nella pagina precedente, le tipologie di impianto incentivate sono tre,
ognuna delle quali da diritto ad incentivi differenti.
• Per impianto fotovoltaico NON INTEGRATO si intende:
– Quando i moduli sono installati al suolo.
– Quando i moduli sono installati su arredi urbani e viari, su superfici esterne di edifici,
fabbricati e strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione.
• Per impianto fotovoltaico PARZIALMENTE INTEGRATO si intende:
– Quando i moduli sono installati su tetti piani e terrazze di edifici e fabbricati. Se presente una
balaustra perimetrale, la quota corrispondente alla metà dell’altezza dei moduli, non superi
l’altezza minima della balaustra.
– Quando i moduli sono installati su tetti piani e terrazze di edifici e fabbricati. Se presente una
balaustra perimetrale, la quota corrispondente alla metà dell’altezza dei moduli, non superi
l’altezza minima della balaustra.
• Per impianto fotovoltaico INTEGRATO si intende
– Quando i moduli sono installati in sostituzione dei materiali di rivestimento di tetti, coperture,
facciate di edifici e fabbricati con la stessa inclinazione e funzionalità architettonica.
– Quando i moduli e la loro struttura di supporto formano la struttura di pensiline, pergole e
tettoie.
– Quando i moduli sostituiscono il materiale trasparente o semi trasparente di facciate e
lucernari, garantendo illuminazione naturale di vani interni.
• Le tariffe possono essere incrementate del 5% in casi particolari menzionati dal decreto quali ad
esempio impianti integrati in sostituzione di coperture eternit.
Fonte: Decreto Ministeriale del 19 febbraio 2007
Made Energy SA – Presentata da ICAM Group
19
Il Conto Energia: Valorizzazione dell’energia prodotta
• La tariffa incentivante costituisce la fonte di ricavo principale per il soggetto responsabile dell’impianto
fotovoltaico poiché comporta l’erogazione di un incentivo proporzionale alla produzione di energia
elettrica.
• Un’ulteriore fonte di ricavo per il soggetto responsabile è costituita dalla valorizzazione dell’energia
elettrica prodotta dall’impianto che può essere poi autoconsumata, anche anche con il sistema dello
scambio sul posto (vedi pagina seguente), oppure venduta al mercato.
• L’autoconsumo dell’energia prodotta costituisce una fonte di ricavo implicita, nel senso che costituisce un
risparmio (riduzione della “bolletta” elettrica) in quanto consente di non acquistare dalla rete l’energia
elettrica nella misura corrispondente all’energia autoconsumata. La vendita dell’energia elettrica prodotta
e non autoconsumata costituisce invece una fonte di ricavo esplicita.
• L’autoproduttore è la persona fisica o giuridica che produce energia elettrica e la utilizza in misura non
inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero per uso delle società controllate, della società controllante
e delle società controllate della medesima controllante.
• In termini generali, per stabilire se al SR spetta per un certo anno la qualifica di autoproduttore si
confronta l’energia prodotta dall’impianto con quella autoconsumata nello stesso periodo temporale.
• A titolo esemplificativo e nel caso più semplice in cui produzione e consumo avvengono nello stesso sito
l’energia autoconsumata è determinata come differenza tra l’energia prodotta e l’energia immessa in
rete; il GSE verifica in tal caso che il rapporto tra l’energia autoconsumata e l’energia prodotta non sia
inferiore a 0,7.
Fonte: MaDe Energy
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Il Conto Energia: Il regime di “Scambio sul posto”
• Con il termine “scambio sul posto” s’intende il servizio erogato dal gestore di rete locale, competente
nell’ambito territoriale in cui è ubicato l’impianto, che consiste nell’operare un saldo annuo tra l’energia
elettrica immessa in rete dall’impianto medesimo e l’energia elettrica prelevata dalla rete.
• In particolare questo servizio, che, ad oggi (*), si applica per gli impianti di potenza fino a 20 kW, è
disciplinato dalle seguenti regole:
– è consentito utilizzare la rete elettrica a bassa tensione come un sistema di accumulo, immettendo
l’energia prodotta nelle ore d’insolazione in eccesso rispetto ai propri consumi e prelevando nelle ore di
buio o di scarsa insolazione l’energia necessaria ai propri consumi;
– il gestore di rete locale competente per territorio effettua a fine anno il conguaglio tra energia immessa e
prelevata, addebitando solo la quota dei consumi in eccesso rispetto alla produzione o, in caso contrario,
attribuendo un credito di energia per gli anni successivi, che può essere utilizzato al massimo entro 3 anni;
– sono superati tutti gli adempimenti legati all’accesso e all’utilizzo della rete elettrica e quelli fiscali legati al
valore economico dell’energia scambiata;
– lo scambio sul posto è alternativo alla vendita di energia elettrica: pertanto, nell’ambito dello scambio,
l’energia immessa in rete non può essere venduta;
– è possibile avvalersi dello scambio sul posto solo se il punto di immissione e di prelievo dell’energia
elettrica coincidono.
• I quantitativi di energia elettrica sono calcolati con riferimento a ciascuna fascia oraria o indipendentemente
dalle fasce orarie, in funzione della scelta effettuata dal soggetto.
(*) Il limite del “regime di scambio sul posto” è stato innalzato a 200KW nella Finanziaria 2008 ed è ora al vaglio dell’Authority per l’energia elettrica e il gas.
Fonte: MaDe Energy
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21
Agenda
• MaDe Energy SA
• Il Business Plan
• Appendice
– Le energie rinnovabili
– Il fotovoltaico (FV) e il conto energia in Italia
– L’impianto fotovoltaico
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L’impianto fotovoltaico
• DEFINIZIONE: Un impianto fotovoltaico è un impianto elettrico che sfrutta l'energia solare per
produrre energia elettrica mediante effetto fotovoltaico [1].
• I sistemi fotovoltaici si distinguono per semplicità, affidabilità e facilità di manutenzione.
• Gli impianti fotovoltaici sono generalmente suddivisi in due grandi famiglie: impianti ad isola, o
stand-alone, e impianti connessi alla rete elettrica, o grid-connected.
• La famiglia degli impianti connessi alla rete elettrica identifica quelle utenze elettriche già servite
dalla rete nazionale in AC, ma che iniettano in rete la produzione elettrica risultante dal loro
impianto fotovoltaico, opportunamente convertita in corrente alternata e sincronizzata a quella
della rete.
• I principali componenti di un impianto fotovoltaico connesso alla rete sono:
– campo fotovoltaico, deputato a raccogliere energia mediante moduli fotovoltaici disposti
opportunamente a favore del sole;
– Inverter, deputato a stabilizzare l'energia raccolta, a convertirla in corrente alternata e ad
iniettarla in rete;
– Quadristica di protezione e controllo, da situare in base alle normative vigenti tra l'inverter e la
rete che questo alimenta;
– i cavi di connessione, che devono presentare un'adeguata resistenza ai raggi UV ed alle
temperature.
[1] L'effetto fotovoltaico si realizza quando un elettrone presente nella banda di valenza di un materiale (generalmente semiconduttore) passa alla
banda di conduzione a causa dell'assorbimento di un fotone sufficientemente energetico incidente sul materiale.
Fonte: Wikipendia, MaDe Energy
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23
Caratteristiche dell'impianto
• La potenza nominale di un impianto fotovoltaico si misura con la somma dei valori di potenza
nominale di ciascun modulo fotovoltaico di cui è composto il suo campo, e l'unità di misura è il
chilowatt picco (kWp).
• La superficie occupata da un impianto fotovoltaico è in genere poco maggiore rispetto a quella
occupata dai soli moduli fotovoltaici, che richiedono, con le odierne tecnologie, circa 7 m² / kWp
ai quali vanno aggiunte eventuali superfici occupate dai coni d'ombra prodotte dai moduli stessi,
quando disposti in modo non complanare. Negli impianti su terreno o tetto piano, è prassi
comune distribuire geometricamente il campo su più file, opportunamente sollevate
singolarmente verso il sole, in modo da massimizzare l'irraggiamento captato dai moduli.
Queste file vengono stabilite per esigenze geometriche del sito di installazione e possono o
meno corrispondere alle stringhe, ovvero serie, elettriche stabilite invece per esigenze elettriche
del sistema.
• La manutenzione di un impianto fotovoltaico è certamente minima, in quanto priva di parti in
movimento (a parte gli impianti che utilizzano inseguitori del movimento del sole). Tuttavia per
evitare una anche minima riduzione della producibilità, è opportuno effettuare una periodica
pulizia della superficie dei pannelli (una o due volte l’anno, soprattutto a seguito di piogge
contenenti sabbia), e verificare la bulloneria.
• La vita utile dell’impianto e’ calcolata in 30/35 anni ed è buona norma prevedere interventi di
manutenzione straordinaria per la sostituzione di alcuni componenti elettrici quali l’inverter
attraverso, ad esempio, un accantonamento.
Fonte: Wikipendia, MaDe Energy
Made Energy SA – Presentata da ICAM Group
24
La tecnologia
• Un modulo fotovoltaico è un dispositivo in grado di convertire l'energia solare direttamente in
energia elettrica mediante effetto fotovoltaico ed è usato per generare elettricità a partire dalla
luce del sole.
• La cella fotovoltaica è l'elemento base nella costruzione di un modulo fotovoltaico, ma può
venire anche impiegata singolarmente in usi specifici; ad esempio piccoli esemplari di celle
fotovoltaiche in materiale amorfo sono in grado di alimentare autonomamente dispositivi
elettronici di consumo, quali calcolatrici, orologi e simili.
• La versione più diffusa di cella fotovoltaica, quella in materiale cristallino, è costituita da una
lamina di materiale semiconduttore, il più diffuso dei quali è il silicio.
• Se si limita l'analisi ai soli prodotti commerciali, le tecnologie di realizzazione più comuni sono:
– Silicio monocristallino, in cui ogni cella è realizzata a partire da un wafer la cui struttura
cristallina è omogenea (monocristallo);
– Silicio policristallino, in cui il wafer di cui sopra non è strutturalmente omogeneo ma
organizzato in grani localmente ordinati (policristallo);
– Moduli a film sottile tra cui il silicio amorfo, in cui gli atomi silicei vengono deposti
chimicamente in forma amorfa, ovvero strutturalmente disorganizzata, sulla superficie di
sostegno.
• Delle tecnologie citate, soltanto l'amorfo e il microsferico permettono la flessione del modulo: nel
caso dell'amorfo non vi è la struttura cristallina del materiale ad impedirne la flessione, nel caso
del microsferico non è la cella (sfera) a flettersi, ma la griglia a nido d'ape su cui è disposta.
Fonte: Wikipendia, MaDe Energy
Made Energy SA – Presentata da ICAM Group
25
Il rendimento
• Con rendimento si intende la percentuale di energia captata e trasformata rispetto a quella
totale giunta sulla superficie del modulo, e può essere considerato un indice di correlazione tra
watt erogati e superficie occupata, ferme restando tutte le altre condizioni.
• Le prestazioni dei moduli fotovoltaici sono suscettibili di variazioni anche sostanziose in base:
– al rendimento dei materiali;
– alla tolleranza di fabbricazione percentuale rispetto ai valori di targa;
– all'irraggiamento a cui le sue celle sono esposte;
– all'angolazione con cui questa giunge rispetto alla sua superficie;
– alla temperatura di esercizio dei materiali, che tendono ad "affaticarsi" in ambienti caldi;
– alla composizione dello spettro di luce.
• Per motivi costruttivi, il rendimento dei moduli fotovoltaici è in genere inferiore o uguale al
rendimento della loro peggior cella; per questo motivo è quindi importante approvvigionasi da
produttori di celle con basse tolleranze rispetto alla potenza nominale piuttosto che con alta
efficienza.
• Se nei pannelli ad uso aerospaziale i rendimenti raggiungono anche il 40%, valori tipicamente
riscontrabili nei prodotti commerciali a base silicea si attestano intorno al:
– 14% nei moduli in silicio monocristallino;
– 13% nei moduli in silicio policristallino;
– 6% nei moduli in silicio amorfo.
• Ne consegue che ad esempio a parità di produzione elettrica richiesta, la superficie occupata da
un campo fotovoltaico amorfo sarà più che doppia rispetto ad un equivalente campo fotovoltaico
cristallino.
Fonte: Wikipendia, MaDe Energy
Made Energy SA – Presentata da ICAM Group
26
Potenzialità del fotovoltaico
• Come si diceva, la quantità di energia elettrica prodotta da un sistema fotovoltaico dipende da
numerosi fattori:
– superficie dell’impianto
– posizione dei moduli FV nello spazio (angolo di inclinazione rispetto all’orizzontale ed angolo
di orientamento rispetto al Sud)
– valori della radiazione solare incidente nel sito di installazione
– efficienza dei moduli FV
– efficienza del BOS (Balance of System)
– altri parametri (p.es. temperatura di funzionamento)
• A titolo di esempio viene calcolata la quantità di energia elettrica mediamente prodotta dai
sistemi fotovoltaici in un anno di funzionamento nei tre siti di Roma, Milano e Trapani.
• Ai fini del calcolo si può ragionare indifferentemente per m² di pannelli o per unità di potenza
installata (ad es. 1 kWp). Si ipotizza che i pannelli FV siano inclinati di 30° sull’orizzontale ed
orientati verso Sud.
• Per l'efficienza dei moduli si è preso un valore conservativo di 12.5% (i moduli possono avere
efficienze anche fino al 14 – 15%), mentre per quella del BOS un valore dell'85% (include
l'efficienza dell'inverter ed altri fattori di perdita, come ad esempio le perdite nei cavi elettrici di
collegamento).
Fonte: ISES, MaDe Energy
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27
Potenzialità del fotovoltaico - Tavole
Calcolo dell’energia elettrica mediamente prodotta in corrente alternata in un anno da 1 m² di moduli posti
in orizzontale (*)
Tabella.1
Irraggiamento media annua
per m² sul piano orizzontale
X Efficienza
moduli
X Efficienza del
BOS
= Elettricità prodotta mediamente in un anno per
m²
MILANO
1372 kWh/m² anno
12,5%
85%
146 kWhel/m² anno
ROMA
1737 kWh/m² anno
12,5%
85%
185 kWhel/m² anno
TRAPANI
1964 kWh/m² anno
12,5%
85%
209 kWhel/m² anno
Calcolo dell’energia elettrica in corrente continua mediamente prodotta in un anno da 1 kWp di moduli posti
in orizzontale (*)
Tabella.2
Irraggiamento media annua
per m² sul piano orizzontale
X Efficienza
moduli
X superficie
occupata da 1 kWp
di moduli
= Elettricità prodotta mediamente in un anno in
corrente continua
MILANO
1372 kWh/m² anno
12,5%
8 m²/ kWp
1372 kWhel/kWp anno
ROMA
1737 kWh/m² anno
12,5%
8 m² / kWp
1737 kWhel/kWp anno
TRAPANI
1964 kWh/m² anno
12,5%
8 m² / kWp
1964 kWhel/kWp anno
Calcolo dell’energia elettrica in corrente alternata mediamente prodotta in un anno da 1 kWp di moduli
posti in orizzontale (*)
Tabella.3
Elettricità prodotta mediamente in un anno in
corrente continua
X efficienza del BOS
= Elettricità prodotta
mediamente in un anno in
corrente alternata
MILANO
1372 kWhel/kWp anno
85%
1167 kWhel/kWp anno
ROMA
1737 kWhel/kWp anno
85%
1477 kWhel/kWp anno
TRAPANI
1964 kWhel/kWp anno
85%
1669 kWhel/kWp anno
(*) Con moduli inclinati nella posizione ottimale (tilt = 30/35%) e orientati verso sud (azimut = 0) si può ottenere un incremento dell’irraggiamento medio
e, di conseguenza della producibilità, di circa il 10/15%
Fonte: ENEA, ISES, MaDe Energy
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28
Il futuro
• A causa del naturale affaticamento dei materiali, le prestazioni di un pannello fotovoltaico
comune diminuiscono mediamente di circa 80 punti base (0,80%) su base annua, peraltro
riportato nelle schede tecniche dei produttori di pannelli.
• Per garantire la qualità dei materiali impiegati, è prassi comune che i produttori coprano con
un'opportuna garanzia oltre ai difetti di fabbricazione anche il calo di rendimento del pannello
nel tempo. La garanzia oggi più comune è del 90% sul nominale per 10 anni e dell'80% sul
nominale per 20 anni.
• I moduli fotovoltaici odierni hanno una vita stimata di 50 anni circa, anche se è plausibile
ipotizzare che vengano dismessi dopo un ciclo di vita di 25-30 anni, a causa dell'obsolescenza
della loro tecnologia.
• L'università di Toronto ha inventato un materiale plastico che sfruttando nano-tecnologie
converte i raggi solari e infrarossi (quindi funziona anche con il tempo nuvoloso) in elettricità.
• Si prevede che costruendo i futuri pannelli fotovoltaici con questo materiale se ne
aumenteranno le prestazioni di cinque volte.
• Nel mondo accademico le ricerche di nuovi materiali polimerici si sono moltiplicate
esponenzialmente, ma è altresì opinione diffusa che queste tecnologie non verranno
commercializzate prima di 8/10 anni.
Fonte: Wikipendia, MaDe Energy
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Il prezzo alla produzione dell’energia
• A titolo indicativo riportiamo qui sotto l’andamento grafico dell’indice ISTAT relativo al prezzo
alla produzione dell’energia (Indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul
mercato interno).
Prezzi alla produzione dell'energia
180.0
170.0
Indice (Base 100 = gennaio 2003)
160.0
150.0
140.0
130.0
120.0
110.0
100.0
Aumento medio annuo nel periodo Settembre 03 – Maggio 08 = 12,3%
90.0
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
f ebbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
f ebbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
f ebbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
f ebbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
f ebbraio
marzo
aprile
maggio
80.0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
(*)
(*) I dati di gennaio sono ancora provvisori.
Fonte: ISTAT
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