(Corriere Europeo) Comunicato della Direttrice più attiva che l`IIC di

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(Corriere Europeo) Comunicato della Direttrice più attiva che l`IIC di
A retourner: B.p. 2494. - L-1024 LUXeMBoURG
Anno XXIX - n° 58
QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE DEI CITTADINI COMUNITARI
LA LInGUA MADRe è IL veICoLo DeLLA CULtURA e DeLLA SpeCIfICA CReAtIvItà DeI popoLI
Cgil: "Se Renzi non ci ascolta
siamo pronti alla mobilitazione"
Lunedì 10 Marzo 2014
Alfano promette: "Nel Cdm botta molto forte a favore del cittadino"
Le rivendicazioni del sindacato sul fronte del lavoro puntano a creare occupazione attraverso investimenti pubblici e privati
e un intervento sugli
ammortizzatori sociali
che sia a carattere inclusivo e universale. Landini
propone al premier un
"patto per sviluppo" invitandolo a "cambiare
l'Italia insieme agli operai". Cuneo fiscale,
Alfano promette: "Nel
Cdm botta molto forte a
favore del cittadino"
La Cgil non esclude
anche la mobilitazione se
il Governo non darà le
risposte che il sindacato si
aspetta e se non accoglierà le proposte avanzate sul lavoro e sul fisco. E'
quanto emerso nel corso
del dibattito al direttivo
del sindacato di Corso
d'Italia riunito per una
discussione sulla situazione politica ed economica
del Paese a cui ha preso
parte anche la leader
Susanna Camusso.
Le rivendicazioni della
Cgil sul fronte del lavoro
puntano, in particolare, a
creare occupazione attraverso investimenti pubblici e privati e un intervento sugli ammortizzatori sociali che sia a carattere inclusivo e universale, fa sapere il sindacato.
Sul fronte fiscale, la Cgil
si aspetta un intervento
sulle detrazioni e non
generalmente sull'Irpef
perché è emerso nel corso
Comunicato della
Direttrice più
attiva che l’IIC di
Bruxelles abbia
mai visto
Ukraina:
un’aggressione
travestita da
“Rivoluzione”
A pag. 2
Qui, in Europa Occidentale, non abbiamo
nemmeno idea di cosa sia questo grande Paese
Servizio a pag. 4
del dibattito, un intervento di quel tipo potrebbe
premiare possibili evasori
mentre un intervento sulle
detrazioni andrebbe a
vantaggio certo di lavoratori e pensionati.
Il leader della Fiom
Maurizio Landini propone a Renzi "un patto per
lo sviluppo", partendo dal
lavoro, e lo sollecita a
cambiare l'Italia insieme
agli operai. "Il nostro
Paese - scrive Landini in
una lettera aperta indirizzata al premier su "La
Repubblica" - conosce
un'emergenza occupazionale e una crisi sociale
che trascina centinaia di
migliaia di persone nell'insicurezza e nella paura
di non poter garantire un
8 Marzo
futuro a se stessi ed ai
propri figli", in questo
scenario "la democrazia è
a rischio nel nostro Paese
se non si combatte la
disoccupazione e la precarietà".
Landini quindi si dichiara
disponibile "a chiarire il
senso e la realizzabilità"
di questo patto "direttamente" con Renzi ed i
suoi ministri competenti,
preannunciando per il 21
marzo a Roma "una grande assemblea di delegate
e delegati metalmeccanici". "Secondo noi -scrive
Landini entrando nel
merito- sono da evitare
interventi a pioggia.
Bisogna individuare delle
priorità".
Segue a pag. 3
€ 0,70
L'ennesimo barone che
non conosce nulla di
scuola pubblica statale
E' sconcertante quello che ho ascoltato su RadioRai
nella trasmissione Baobab dal nuovo Ministro
Giannini dell’istruzione. "Non mi risulta che i docenti abbiano la possibilità di svolgere mansioni con
funzionalità diverse dalla didattica che potrebbero
essere incentivate economicamente" . L'ignoranza di
questo Ministro in materia scolastica è preoccupante,
un altro barone messa a fare guai nel comparto della
scuola pubblica statale.
I docenti da anni possono svolgere funzioni aggiuntive all'insegnamento, era quello che facevo io prima
di essere eletto deputato, occupandomi di relazioni
tra scuola, lavoro ed enti del territorio.
Ma esistono altre funzioni retribuite miseramente e
da sempre i docenti che se ne occupano lo fanno per
passione.
Altra cosa che il Ministro non sa è che i suoi predecessori hanno sottratto soldi ai fondi scolastici utilizzati per pagare queste figure ed è anche quello che
farà il decreto che evita il famoso prelievo forzoso di
150 euro dalle buste paga dei docenti e lavoratori
della scuola, attualmente in discussione al Senato.
Sono giorni che il Ministro concede interviste, parlando di tutto senza cognizione di causa, ma ciò che
dovrebbe sapere non lo dice: ci saranno risorse
aggiuntive al comparto istruzione?
Purtroppo crediamo già di sapere la risposta
Luigi Gallo - Portavoce M5S alla Camera
Napolitano “La donna è crescita, la donna è civiltà. L’Italia
diventi il paese sempre più civile che fermamente vogliamo”
E' stata celebrata al Palazzo del
Quirinale, alla presenza del
Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, la Giornata
Internazionale
della
Donna.
"Diciamo basta alla violenza e ai
diritti negati" è stato quest'anno il
filo conduttore che ha posto al centro dell'incontro sia le azioni per
contrastare persistenti condizioni di
oppressione femminile nel mondo,
sia alcune delle conquiste raggiunte
nella prima parte del 2014.
La cerimonia, condotta dalla giornalista Maria Concetta Mattei, è
stata aperta dalla proiezione di un
filmato
realizzato
da
Rai
Educational, al quale hanno fatto
seguito l'intervento del Ministro
dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca, Stefania Giannini, la
testimonianza della professoressa
Amel Grami sul processo democra-
tico che ha portato l'inserimento
della parità di genere nella
Costituzione tunisina, l'intervento
del Ministro degli Affari Esteri,
rappresentante del Governo,
Federica Mogherini, e la lettura
della poesia "Sii dolce con me. Sii
gentile", da parte della poetessa
Mariangela Gualtieri.
Il Capo dello Stato ha poi consegnato le onorificenze dell'Ordine al
Merito della Repubblica Italiana a
Lucia Annibali - Cavaliere - Per il
coraggio, la determinazione, la
dignità con cui ha reagito alle gravi
conseguenze fisiche dell'ignobile
aggressione subita; a Irma Conti Cavaliere - Per il suo significativo
contributo al contrasto della violenza sulle donne attraverso l'apertura
di uno sportello di ausilio per il
sostegno alle vittime di violenza
sessuale e domestica e per le inizia-
tive di intervento preventivo; a
Gilda Violato - Cavaliere - Per la
sua appassionata opera di assistenza a favore delle donne profughe e
immigrate svolta anche in occasione delle recenti situazioni di emergenza a Lampedusa; a Francesca
Monaldi - Ufficiale - Per la professionalità e la passione con cui ha
organizzato e gestito azioni di contrasto ai reati di natura sessuale e
rappresentato la Polizia di Stato in
iniziative di sensibilizzazione sul
tema; a Simona Lanzoni Commendatore - Per il suo costante
impegno nell'affermazione dei
diritti delle donne all'istruzione e al
lavoro e nell'avvio di processi di
empowerment nei paesi in via di
sviluppo e in Italia; a Maria
Maddalena Bonetti (Suor Eugenia)
- Grande Ufficiale Segue a pag. 3
2 Lunedì 10 Marzo
"La promozione dell'Expo
del 2015 all'estero non può
prescindere dalla forza e dal
radicamento degli italiani
nel mondo". Lo fa presente
la coordinatrice nazionale
delle Consulte regionali
dell'emigrazione
Silvia
Bartolini, che ha riunito
oggi a Bologna il
Coordinamento con i rappresentanti delle regioni.
La pensano così anche i
vertici dell'Expo. Piero
Galli, direttore generale
della Divisione gestione
Evento Società Expo,
Roberto Arditti, direttore
EUROPA
Riunito il coordinamento
delle Consulte Regionali
culturale e turistica, il recupero della memoria storica,
il finanziamento delle associazioni, gli interventi di
natura sociale e le relazioni
con soggetti pubblici e privati. Il budget a disposizione delle Regioni per queste
Emigtarzione Focus su expo 2015, banca dati associazioni, partecipazioni sui Social Network voci è in costante diminuzione. Erano presenti i rapAffari Istituzionali di Expo, che vede al centro la rete potranno usufruire di pac- saggio che sarà pubblicato presentanti delle Regioni:
il direttore di Explora dell'associazionismo all'e- chetti e iniziative promozio- nel Rapporto Migrantes Abruzzo, Basilicata, Friuli
Joseph Ejarque, Alessandra stero. Il progetto al quale si nali a loro dedicate, con 2014, cui seguirà la pubbli- Venezia Giulia, Liguria,
Zita di Enit (gli ultimi due sta lavorando, e che verrà vantaggi e sconti. Il coin- cazione della ricerca com- Lombardia, Molise, Puglia,
bracci operativi dell'Expo) presentato entro un mese, volgimento degli italiani nel pleta. Gli ambiti della ricerca Toscana, Veneto, Provincia
hanno
presentato
al prevede un'accoglienza spe- mondo è una delle 59 inizia- riguardano: la comunicazio- Autonoma di Trento e, in
la
Coordinamento una propo- ciale per gli italiani prove- tive previste da "Agenda ne, la rappresentanza, la for- teleconferenza,
sta di promozione dell'Expo nienti dall'estero, che Italia 2015", programma di mazione, la promozione Campania.
attività del Governo a sostegno
dell'Esposizione
Universale. Piero Galli e
Roberto Arditti hanno sottoOggi è il mio ultimo giorno quale Direttore dell’IIC. È stato un privilegio straor- lineato l'importanza dell'edinario aver potuto servire il nostro Paese qui a Bruxelles e questi due anni sono vento, "il primo in assoluto
volati in un attimo! Due anni davvero bellissimi e incredibilmente faticosi al nella storia dell'Expo che si
occupi del tema della nutritempo stesso.
“La creazione di un’Area unica dei pagamenti in
L’IIC di Bruxelles è ormai un gioiellino e spero che il nuovo governo riconside- zione e della filiera alimentare".
Hanno
auspicato
il
rageuro (SEPA) mira a rendere tracciabili le operazioni
ri la decisione di vendere l’immobile. L’Istituto è infatti ormai dotato di software
finanziarie e a contrastare l’evasione fiscale, ma
e hardware di eccellenza, tali da poter organizzare eventi praticamente a costo giungimento di 20 milioni di
mira anche ad armonizzare le procedure e dunque a
zero, a condizione di saper scegliere ed utilizzare risorse umane adeguate: i suc- visitatori, di cui 11-12 di italiani
e
8-9
milioni
proveridurre i costi delle transazioni bancarie internaziocessi di questi due anni sono infatti il risultato di tanto, tanto lavoro di squadra...
nienti dall'estero.
nali. Ecco perché non si può accettare che le banche
A tutti i miei fantastici collaboratori, un enorme grazie!!!
In
quest'ambito,
hanno
sotarrivino ad addebitare anche fino a 50 euro per traIl mio successore avrà la scelta se continuare sulla stessa strada - tanto faticosa
sferire piccole somme (500 euro) dall’Italia alla
quanto inebriante - oppure tornare al vecchio adagio del “chi non fa non sbaglia”. tolineato, le associazioni
Svizzera, un Paese che, pur non essendo membro
Mi auguro scelga la prima, specie in vista dell’ormai imminente Semestre di possono costituire l'elemento
trainante
della
promoziodella UE, fa parte dell’Area unica dei pagamenti”.
Presidenza UE. Per il Semestre lascio un programma già pronto e solo da mettene
dell'Esposizione
È quanto afferma oggi Laura Garavini, deputata del
re in atto grazie al nostro concorso IT4EU : basterà dunque solo la volontà...
Universale,
che
non
ha
Pd eletta in Europa e componente dell’Ufficio di
La cosa più bella di questi due anni sono state tutte le fantastiche persone che ho
Presidenza del partito alla Camera, annunciando la
conosciuto e che con generosità ci hanno aiutato a trasformare l’IIC. Vorrei rin- luogo in Italia dal 1906.
sua interrogazione al Ministro dell’Economia e delle
graziare tutti uno per uno, ma è semplicemente impossibile. Per questo vi scrivo Tulle le Consulte presenti si
sono
mostrate
disponibili
a
Finanze, insieme ai colleghi eletti all’estero col Pd.
quest’ultima mail dal mio indirizzo personale, così chi lo vorrà, potrà restare in
collaborare per la riuscita del
“D’accordo che in questa fase di implementazione
contatto.
progetto.
l’adeguamento ai nuovi standard bancari europei stia
La morale di questi due anni è che i cambiamenti prendono tempo, assorbono
All'ordine del giorno del
comportando costi significativi per le banche", protanta energia e creano un sacco di nemici.
segue la parlamentare, "ma è necessario che gli istiNonostante questo, continuo a credere che cambiare è possibile se si hanno il co Coordinamento anche la
banca
dati
delle
associaziotuti di credito armonizzino i propri tariffari al ribasraggio e la determinazione di non arrendersi di fronte alle difficoltà e agli ostacoso, onde evitare atteggiamenti vessatori verso i picli. Anche nella PA, vi sono tante persone che lavorano per un Paese migliore: sono ni, la cui compilazione è
stata
affidata
alla
Regione
coli risparmiatori con interessi all’estero. Auspico
fiera che i cambiamenti che il MAE sta finalmente apportando alla parte gestioche il Ministero dell’Economia, nell’ambito delle
nale della rete IIC – anche se non ancora sufficienti – siano il risultato diretto Molise. La ricerca ha portato
sue prerogative, possa sollecitare le banche italiane
delle battaglie che ho combattuto questi due anni, e prova che lo status quo non all'individuazione di circa
3mila
associazioni
di
italiani
ad abbassare le tariffe inerenti i bonifici internazioera più sostenibile.
nali, ancorate spesso su cifre astronomiche”.
Alcuni di voi mi avevano suggerito di adottare un comportamento più battaglie- nel mondo che, contando
anche
i
raggruppamenti
di
ro in risposta al famoso comunicato del Ministero degli Esteri, inviato urbi et orbi
dopo la petizione lanciata da un gruppo di sostenitori dell’IIC - adesso indirizza- associazioni nelle federaziota al nuovo Presidente del Consiglio e al nuovo Ministro. Come molti mi hanno ni, potrebbero raggiungere la
fatto notare, quella del MAE è stata una reazione sconnessa di coloro che, colpi- cifra di 3.500. "Una rete di
fondato nel 1986
ti sul vivo, non hanno saputo prendersi le proprie responsabilità ed hanno prefe- relazioni - ha sottolineato la
edito da
Bartolini
che
fa
capo
alle
rito liberarsi di chi con fatica ha cercato di ripristinare la legalità.
Editions
PCE S.e.n.c.
Ho preferito rispondere a modo mio, come ho sempre fatto: continuando a lavo- Regioni".
19, rue Joseph Junck - L - 1839 Luxembourg
rare come e meglio di prima: 40 eventi nei soli primi 2 mesi del 2014 dicono più Il coordinamento sta inoltre
B.P. 2494 L - 1024 Luxembourg
ragionando sulla possibilità
di tante parole.
Tel. (00352) 49 15 72 - [email protected]
È tuttavia evidente che, terminato il mio compito di Direttore, procederò nei modi di creare una pagina
e nelle forme appropriate per poter ristabilire la verità dei fatti e la mia integrità Facebook e un'App per ragDirettore responsabile: Stefano Pastorino
giungere
più
facilmente
la
professionale, fisica e morale. Lo faccio per me stessa, ma lo faccio anche per voi
Vicedirettori: Fabio Rubino - Susanna Pastorino
Caporedattore centrale: Mario De Franchi
che in me avete creduto. Perché combattere è faticoso, ma senza combattere nuova emigrazione, collegaSegretaria di redazione: Siri Mariangela
ta
ai
social
network
delle
sinl'Italia non cambierà mai.
Tel. (00352) 49 15 72
Per chi ha curiosità e pazienza, vi lascio il mio rapporto sull’attività di questi due gole Regioni.
[email protected]
Maurizio
anni ed un video con alcuni dei momenti più belli e significativi che abbiamo vis- L'economista
Agenzie Stampa: ANSA -ATS-Adnkronos-AGI-GRtvGrassi, che sta seguendo per
suto assieme.
Inform-AISE-NIP-ASCA-ANP-AP
Con la speranza che le nostre strade possano presto incrociarsi nuovamente, vi conto del Coordinamento
Abbonamento annuo cartaceo in Ue:Eur. 150-online Eur. 50
saluto con un grazie di cuore per la vostra partecipazione, il vostro affetto ed il delle Consulte e della
(con inizio qualsiasi periodo dell’anno data del timbro)
Fondazione Migrantes la
vostro sostegno!
Luxembourg:IBAN:LU331111126848690000-BIC:CCPLLULL
ricerca sulle politiche rivolte
Federiga
Pubblicità:
agli italiani all'estero realizCorriere Europeo, 19, rue Joseph Junck
zate dalle Regioni, ha preProf. Federiga Bindi, Ph.D.
L-1839 Luxembourg Tel. (00352) 49 15 72
sentato un'anteprima del
Direttore IIC Bruxelles
[email protected]
Cari Amici,
Nelle banche italiane
commissioni troppo altre
per i bonifici esteri
ATTUALITA’
Lunedì 10 Marzo I
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II Lunedì 10 Marzo
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Segue da pag.1
Ad esempio, sottolinea il leader della
Fiom, "ogni euro pubblico a favore delle
imprese deve essere
vincolato a quanti
posti di lavoro si
difendono e si creano". Ma non solo.
Landini sottolinea che
"vanno resi possibili
forme di credito e di
finanziamento
agli
investimenti a tassi
agevolati per le piccole e medie imprese,
incentivando la costituzione di reti d'im-
ITALIA
Cgil: "Se Renzi non ci ascolta
siamo pronti alla mobilitazione"
Alfano promette: "Nel Cdm botta
presa". "Non serve a
nulla -scrive ancora
Landini nella lettera
aperta a Renzi- una
riduzione generalizzata e non selettiva del
cuneo fiscale. Per una
ripresa dei consumi la
tassazione va ridotta a
partire da una riduzione dell'Irpef sui redditi da lavoro più bassi e
ripristinando una vera
tassazione progressiva".
Il numero uno della
Fiom quindi avanza la
proposta "di forme di
"misure straordinarie"
tra cui "la tassazione
delle rendite finanziarie, l'istituzione di una
patrimoniale, privilegiare la riduzione del
peso fiscale per chi
in Italia e reinmolto forte a favore del cittadino" investe
veste gli utili anzichè'
distribuirli agli azioreddito minimo uni- sti
programmi, nisti".
sollecita
versale" e, dice, "can- Landini
MdF
cellare l'articolo 8
della legge 148 del
2011, con cui si è permesso di derogare ai
contratti nazionali".
Per trovare le coperture economiche a que-
Il bivio che paralizza Berlusconi
Fi immobile? “E come potrei sposare una linea, non so neanche se mi daranno i
servizi sociali o i domiciliari...”
Agli amici che gli chiedono
come mai Forza Italia non sia
carne né pesce, non al governo e nemmeno veramente
all’opposizione (per cui non
si capisce come mai la gente
dovrebbe
votarla),
il
Cavaliere risponde a sua
volta con una domanda: «E
come potrei sposare una linea
chiara, se non so nemmeno
cosa decideranno i giudici il
10 aprile?».
Quel giorno si terrà l’udienza
davanti al Tribunale di sorveglianza per decidere in che
modo Berlusconi sconterà la
pena.
E nessuno, tantomeno i legali
dell’ex premier, se la sente di
azzardare previsioni.
Si sa solo che in forza di
legge i giudici prenderanno
una decisione nei 5 giorni
successivi, e che questa decisione potrà prendere due differenti pieghe: l’affidamento
ai servizi sociali, oppure il
carcere a domicilio.
Nel primo caso, tra un adempimento e un altro, trascorrerebbero settimane, per cui nel
frattempo Berlusconi potrebbe fare campagna per le
Europee. Diverso se per lui
decretassero un anno di
reclusione tra le mura di
Arcore.
La sua «agibilità politica»
verrebbe messa a dura prova.
E insomma, si può comprendere lo stato d’animo berlusconiano, la grande incertezza che scandisce il conto alla
rovescia (meno 33 giorni
all’udienza, meno 32...), e
perfino certe ossessioni intrise di cupo pessimismo, culminate nello sfogo ripreso da
un video clandestino che ai
tempi di Bonaiuti portavoce e
della segretaria Marinella
mai nessuno a casa sua
avrebbe osato girare, tantomeno diffondere: quello dove
si dà del «mafiosi» ai giudici
dai quali dipende il suo destino.
L’ex premier dunque va spiegando ai visitatori che lui
non prende una chiara direzione politica in quanto,
casomai si azzardasse a farlo,
verrebbe
immediatamente
penalizzato. Se appoggiasse
Renzi, perché lo appoggia; se
lo avversasse, perché lo
avversa...
Di qui la rinuncia preventiva
a esporre il fianco, nella convinzione che i magistrati
siano tutti assetati di vendetta nei suoi confronti.
Invano gli viene spiegato che
il Tribunale di Sorveglianza
(nella fattispecie, quello
milanese) è composto da
toghe niente affatto assimilabili alle camarille della giustizia politicizzata.
Nel caso Sallusti, per citare
una vicenda che Berlusconi
seguì da vicino, nessuno
riscontrò il minimo accanimento verso il direttore del
«Giornale», anzi.
Non si vede perché il
Tribunale dovrebbe cambiare
metro. A patto, si capisce,
che Silvio non tiri troppo la
corda. Se ad esempio dovesse
insistere che i servizi sociali
Lunedì 10 MArzo 3
gli provocano ribrezzo, alla
fine potrebbe essere accontentato e chiuso in casa a
doppia mandata...
Tali e tante sono le incognite,
che Berlusconi nemmeno può
fare il gesto di candidarsi per
l’Europa (come il suo consigliere Toti ieri auspicava,
senza peraltro crederci troppo): nel giro di pochi giorni il
suo nome verrebbe depennato.
I successivi ricorsi e controricorsi avrebbero l’effetto di
mettere a rischio montagne di
voti, meglio non provarci
secondo Verdini, tra i pochi
che di queste faccende ne
capiscono.
Ma
senza
Berlusconi a trainare Forza
Italia, chi prenderà il suo
posto? Qualcuno accarezza
l’idea che venga candidato un
membro della famiglia, non
necessariamente Marina, in
modo da riproporre il nome
sulla scheda.
Altri più realisticamente
scommettono che alla fine di
Berlusconi si parlerà solo nel
simbolo.
Quanto alle candidature,
regna enorme confusione.
Uniche certezze sembrano
Toti numero uno nel NordOvest e Tajani al Centro.
Tutto il resto è nebbia, compresa la discesa in campo al
Sud di Fitto. L’ex ministro
pugliese è una macchine da
guerra in fatto di preferenze.
Ma ad Arcore c’è chi vorrebbe sbarrargli la candidatura,
nel nome del rinnovamento.
Ugo Magri
8 Marzo
Napolitano “La donna è
crescita, la donna è civiltà.
L’Italia diventi il paese
sempre più civile che
fermamente vogliamo”
Segue da pag. 1
Per la sua instancabile attività di difesa e accoglienza della donne immigrate, vittime del traffico di esseri umani; a Francesca Viola (detta
Franca) - Grande Ufficiale - Per il coraggioso
gesto di rifiuto del "matrimonio riparatore" che ha
segnato una tappa fondamentale nella storia dell'emancipazione delle donne nel nostro Paese.
Il Presidente Napolitano, dopo aver consegnato
una Targa alla campagna di "NoiNo.org", per
l'importante contributo nel sensibilizzare gli
uomini sulla necessità di isolare, condannare e
rigettare ogni forma di violenza maschile sulle
donne, ha rivolto un discorso ai presenti.
Hanno partecipato alla cerimonia il Presidente del
Senato della Repubblica, Pietro Grasso, il
Presidente della Camera dei Deputati, Laura
Boldrini, il Presidente della Corte Costituzionale,
Gaetano Silvestri, il Ministro della Difesa,
Roberta Pinotti, il Ministro per le Riforme
Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento,
Maria Elena Boschi, il Ministro per la
Semplificazione e la Pubblica Amministrazione,
Marianna Madia, rappresentanti del Parlamento,
delle istituzioni, della cultura e della società civile.
Precedentemente il Ministro dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini,
e il Segretario Generale della Presidenza della
Repubblica, Donato Marra, hanno consegnato le
pergamene e le medaglie della Presidenza della
Repubblica ai vincitori del concorso nazionale
"Donne per le Donne - Diciamo basta alla violenza e ai diritti negati", promosso dal Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
In ricordo delle vittime della violenza e per partecipare al lutto dei loro familiari, la Fontana dei
Dioscuri sul piazzale del Quirinale è stata illuminata di rosso la sera del 7 marzo e l'8 marzo, dalle
19.30 alle 02.00.
Sulle basi dell'obelisco sono stati proiettati i nomi
di alcune delle vittime delle sanguinose aggressioni dell'ultimo anno. Un modo per mantenere
viva la memoria di tutte coloro che sono state
uccise. L'esterno del palazzo del Quirinale è stato
decorato con foglie di alloro per onorare quanti si
sono battuti a favore dei diritti delle donne.
VARIE
Ukraina: un’aggressione travestita da “Rivoluzione”
4 Lunedì 10 Marzo
Qui, in Europa Occidentale, non abbiamo nemmeno idea di cosa sia questo grande Paese
1 - CHE COSA È L’UKRAINA
Si fa presto a dire
“Ukraina”. Qui, in Europa
Occidentale, non abbiamo
nemmeno idea di cosa sia
questo grande Paese e di
quanto complessi, articolati, difficili siano i suoi
assetti politici, etnici, linguistici, culturali e religiosi. Solamente per dare
un’idea, dirò che si tratta
del secondo più vasto Stato
europeo (dopo la Russia e
prima della Francia) ma
con una popolazione di soli
47 milioni di abitanti,
molto inferiore a quella
dell’Italia. Già appartenente all’Impero zarista “di
Tutte le Russie” e poi
all’Unione
delle
Repubbliche Socialiste
Sovietiche, è diventata
indipendente dopo lo sfaldamento dell’URSS, ma
mantenendo
con
la
Federazione Russa un rapporto di amicizia filiale e di
dipendenza economica
(come la Bielorussia ed al
contrario
delle
Repubbliche Baltiche). Il
motivo di questa particolare vicinanza era ed è di
natura etnica: gli ukraini ed
i bielorussi sono popolazioni di razza e di lingua
slavo-orientali, ed appartengono quindi allo stesso
ceppo dei russi. L’Ukraina,
dunque, rientra naturalmente nella “sfera” politica
di Mosca. Ed è – aggiungo
– strettamente integrata in
quella sfera anche sotto l’aspetto economico, giacché
per l’approvvigionamento
energetico dipende totalmente dal gas russo, fornito a credito ed a prezzi di
assoluto favore.
Ma le particolarità non si
fermano qui. L’Ukraina,
infatti, non è una nazione
omogenea: divisa praticamente in due dal fiume
Nipro – che la percorre
verticalmente fino allo
sbocco nel Mar Nero – le
tre macroregioni risultanti
sono delle realtà completamente diverse dal punto di
vista etnico e linguistico: la
regione orientale e quella
meridionale hanno una
popolazione composta in
maggioranza da russi e da
ukraini russofoni (cioè
“locutori” della lingua
russa); la regione occidentale è, invece, in grande
maggioranza ukraina ed
ukrainofona. Questa diversità etnico-linguistica ha
segnato e segna tutta la storia dell’Ukraina: da sempre
l’Ukraina orientale è stata
filorussa; e da sempre
l’Ukraina occidentale è
stata filotedesca (filonazista durante la seconda
guerra mondiale) ed oggi
anche
filoamericana.
Naturalmente, le divisioni
non sono nette: c’è più o
meno un 25% di russofoni
nella regione centro-occidentale, ed altrettanti ukrainofoni in quella centroorientale; ci sono coloro –
e non si sa esattamente
quanti – che usano il surzik, una “lingua parlata”
abbastanza diffusa e che è
un misto di russo e di
ukraino; poi ci sono ancora
altri casi particolari, come
quello della Repubblica
Autonoma di Crimea, che
è sostanzialmente un pezzo
di Russia aggregato artificialmente all’Ukraina; o
come quello del territorio
al confine con la
Slovacchia – l’ex Rutenia
cecoslovacca – abitata da
una comunità etnico-linguistica particolarmente
connotata, che rappresenta
circa il 12% della popolazione dell’intera Ukraina.
2 - COSA SUCCEDE IN
UKRAINA
Orbene, gli equilibri politici ed i responsi elettorali
sono figli di queste specificità ed hanno – nelle varie
consultazioni – disegnato
un Paese spezzato praticamente in due, ma con una
leggera prevalenza di coloro che privilegiano lo storico legame con la Russia
rispetto ai sostenitori di
uno spostamento “a occidente”: verso l’Unione
Europea, o forse – sostanzialmente – verso la
Germania e gli USA.
Volendo semplificare al
massimo, dirò che i principali partiti ukraini sono i
seguenti: il Partito delle
Regioni (trasversale e filorusso, guidato da Viktor
Janukovyč),
Ukraina
Nostra (conservatore e
filooccidentale, guidato da
Viktor Juščenko), Blocco
Yulija Tymošhenko (senza
specifica connotazione, ma
oggi subentrato ad Ukraina
Nostra nella rappresentanza delle tendenze filooccidentali).
Sempre schematizzando, i
due schieramenti che si
fronteggiano adesso fanno
capo rispettivamente al
defenestrato Presidente
della
Repubblica,
Janukovyč,
ed
alla
Tymošhenko, leader del
Blocco che da lei prende
nome ed oggi Presidente in
pectore dell’Ukraina “rivoluzionaria”.
I due sono rispettivamente
il vincitore e la perdente
delle elezioni presidenziali
del 2010, ed hanno – malgrado tutto – numerosi
punti in comune. Entrambi
di origini “meticce” (il
primo è di padre bielorusso, la seconda di padre
ebreo-lèttone), entrambi di
formazione comunista,
entrambi politici di rango
nell’era post-comunista,
entrambi – infine – arricchitisi fulmineamente negli
ultimi decenni. Entrambi,
si badi bene. Non soltanto
il Presidente Janukovyč, di
cui la televisione ha
mostrato la lussuosissima
dimora, sulla scia di un
copione sperimentato (e
saggiamente
ispirato)
durante le “primavere
arabe” per sollecitare l’indignazione popolare contro
i potenti in fuga. Non soltanto Janukovyč – dicevo –
ma anche e certamente di
più la sua diafana concorrente. Yulija Tymošhenko,
infatti, partendo da una
modesta posizione di funzionario del settore energetico pubblico – in epoca
sovietica – ha poi gradualmente costruito un privatissimo “impero del metano”,
portando avanti in parallelo
carriera politica ed affari, e
diventando più o meno
contemporaneamente
Primo Ministro e – come è
soprannominata
–
“Principessa del Gas”.
Dopo di che, ha costruito la
sua immagine: si è fatta
bionda (in realtà è bruna
come una hawaiiana), ha
adottato un’acconciatura di
stile ultra-tradizionale, e si
è atteggiata a “vittima del
regime” (con tanto di sedia
a rotelle) quando è stata
incarcerata per un affare di
interessi privati nella
importazione di gas.
I fatti di questi ultimi giorni sono noti: quando il
Presidente Janukovyč ha
rifiutato di firmare un
accordo di “associazione”
all’Unione Europea, una
folla di dimostranti si è riunita
“spontaneamente”
(???) per reclamare la
firma del trattato associativo e, successivamente, un
cambio di governo e le
dimissioni del Presidente
della Repubblica; Governo
e Presidente – giova ricordarlo – erano espressione
non di una dittatura di
stampo arabo, ma di una
procedura democratica di
tipo occidentale. La “protesta pacifica” – sotto una
precisa regìa – si è rapidamente trasformata in rivolta, con tanto di infiltrati
(ma sarebbe più esatto parlare di manovratori) dotati
di elmetti ed armi da fuoco,
con tanto di assalti cruenti
contro i cordoni della polizia, con tanto di occupazioni di edifici pubblici e di
sedi di Ministeri. La tappa
successiva era – sempre
secondo lo sperimentato
copione delle primavere
arabe – l’indignazione sincronizzata di USA, UE ed
ONU, che accusavano
l’aggredito Janukovyč di
essere l’aggressore e gli
rimproveravano
una
“repressione feroce” delle
mansuete manifestazioni di
dissenso. I risultati di tutto
ciò sono noti: Janukovyč
costretto a lasciare, il ritorno
della
sconfitta
Tymošhenko (ad onta dei
risultati elettorali) e la reazione della Russia. Questa
si è ripresa intanto la penisola di Crimea (regalata da
Krusciov all’Ukraina nel
1954), nell’attesa di regolare poi la questione degli
altri territori ukraini a maggioranza russa.
3 - COME SI È GIUNTI
ALLA CRISI IN UKRAINA
Quel che sta avvenendo in
Ukraina (e ciò che da queste vicende potrebbe
discendere) è parte di un
gioco assai più vasto, che si
dipana su vari scacchieri;
ivi compreso quello
dell’Unione Europea. Non
è un caso che tra i finanziatori delle varie “rivoluzioni
colorate” che da un paio di
decenni sono state messe
in atto per destabilizzare
varie regioni del globo,
non è un caso – dicevo –
che tra costoro si trovino
certi miliardari “filantropi”
statunitensi che sono
diventati ancor più miliardari – si può dire? – manovrando le leve della speculazione finanziaria contro
alcuni Paesi europei, a
incominciare dal nostro.
Questo, tuttavia, è un
discorso che ci porterebbe
troppo lontano; e chi scrive
non ha certamente la presunzione di esaurire in
poche righe i molti e complicatissimi
retroscena
(daquello dei gasdotti a
quello dello “scudo spaziale” americano) che sono a
monte della vicenda ukraina.
Voglio soltanto sottolineare
un aspetto, e cioè che l’odierno caso dell’Ukraina si
pone in continuazione
diretta con altri due episodi
risalenti al 2008, quello del
Kosovo e quello della
Georgia. Il Kosovo – si
ricordi – era una Provincia
autonoma, appartenente ad
uno Stato sovrano, la
Serbia, ma abitata da una
popolazione di etnìa albanese. Così come la Crimea
– e la simiglianza balza
agli occhi – è una
Repubblica
autonoma,
appartenente ad uno Stato
sovrano, l’Ukraina, ma
abitata da una popolazione
di etnìa russa.
Ebbene, allora gli Stati
Uniti pilotarono l’indipendenza del Kosovo e la
imposero praticamente agli
alleati europei, senza alcun
riguardo per l’integrità
dello Stato sovrano serbo.
Il sottoscritto – in un articolo per la rivista “Storia in
Rete” – ebbe allora a commentare: «il pericolo della
strana dichiarazione d’indipendenza
kosovara,
voluta dagli americani, è
proprio questo: la destabilizzazione degli assetti
europei, un precedente
devastante, un prevedibile
effetto “domino” che potrà
investire non soltanto la
Russia (come è evidente)
ma anche altri Paesi europei dell’est e dell’ovest,
fomentando separatismi e
terrorismi dal Caucaso alla
penisola iberica».
E puntualmente, nell’agosto successivo, la seconda
tessera del “domino” veniva mossa nel Caucaso. La
Georgia, governata dal
filoamericano Saakashvili,
aggrediva due suoi territori
autonomi a maggioranza
etnica russa – l’Ossezia del
Sud e l’Abkazia – con l’intento di attuarvi una radicale pulizia etnica. La Russia
interveniva, liberava le due
repubblichette autonome e
le sottraeva alla potestà
dello Stato sovrano georgiano. Era una ripetizione,
quasi alla lettera, di quanto
sei mesi prima era avvenuto in Kosovo. Con in più
un supplemento di ipocrisia degli USA, che tentavano di far passare gli aggressori per aggrediti, e viceversa. In realtà, Putin
aveva semplicemente difeso una popolazione russa
dalla minaccia di una crudele pulizia etnica.
E veniamo all’affare
dell’Ukraina e della
Crimea. Che cosa pretenderebbero adesso gli americani? Sono stati loro – per
primi – a provocare la
secessione di un territorio
etnicamente a sé stante
dallo Stato sovrano di
appartenenza. E quando lo
fa Putin (in Crimea come
ieri in Ossezia) “non ci giocano più”? Ragazzini
viziati, pieni di soldi e di
missili, ma che credono di
giocare sempre a “indiani e
cow-boys”.
Piuttosto, c’è da sperare
che continuino a giocare,
senza lasciarsi prendere la
mano. Se continuassero a
soffiare sul fuoco ukraino,
la guerra potrebbe divampare in men che non si
dica, e coinvolgere mezza
Europa.
Scommetto che qualche
imbecille sogna già di far
intervenire la NATO. Per
esportare la democrazia in
Crimea.
Michele Rallo