Nutrire Torino metropolitana: verso una strategia alimentare urbana
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Nutrire Torino metropolitana: verso una strategia alimentare urbana
Nutrire Torino metropolitana: verso una strategia alimentare urbana di Egidio Dansero e Giacomo Pettenati (CPS – Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università di Torino), Elena Di Bella (Servizio Sviluppo Montano, Rurale e Valorizzazione Produzioni Tipiche), Alessia Toldo (DIST –Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio, Politecnico e Università di Torino) Introduzione Che il cibo sia un bene primario e indispensabile alla vita dell'uomo – almeno quanto l'aria e l'acqua - è noto a tutti, così come può considerarsi condivisa l'affermazione che l'accesso a un cibo sufficiente in quantità e sano, in termini igienico-sanitari e nutrizionali, rappresenti un diritto fondamentale per l'Essere Umano (1) . Non è invece altrettanto chiaro come questo diritto possa diventare elemento prioritario all'interno delle politiche di ogni livello istituzionale, al fine di tradurre concretamente questa esigenza fondamentale.. Lo dimostra il fatto che, almeno in Italia, il Cibo e l'Alimentazione non abbiano ancora "conquistato" una Politica dedicata, coordinata e coerente (cosi come è per acqua e aria) ma siano invece declinati, a seconda della questione da trattare, in altre politiche o linee guida settoriali. Inoltre, nonostante i dati sulla crescita della popolazione urbana rivelino come la questione alimentare sia già fisicamente concentrata nelle città (e lo sarà sempre di più, considerate le stime) le ragioni per cui il cibo andrebbe inserito fra le priorità delle agende di politica urbana appaiono ancora troppo poco evidenti. Almeno in Italia. Perché nei paesi anglosassoni – più avvezzi ad apprezzare i vantaggi competitivi di una visione strategica seria, coerente e pluriennale e contemporaneamente meno dotati di un patrimonio enogastronomico, materiali e immateriale, vasto e di qualità come il nostro – molte città hanno attuato vere e proprie Urban Food Strategies. Una prima rassegna, 1/3 Nutrire Torino metropolitana: verso una strategia alimentare urbana certamente non esaustiva, ha messo in evidenza realtà molto diverse, che vedono come pioniere le world cities di Londra e New York e, in generale, le grandi metropoli nordamericane e canadesi, fra cui San Francisco, Seattle, Detroit, Philadelphia, Toronto, Vancouver, ma anche piccole e medie città dell'Inghilterra, dell'Olanda e, più recentemente di Scozia e Svezia. Di strumenti analoghi, ma con differenti declinazioni del concetto di sicurezza alimentare, si stanno dotando anche metropoli della Cina e del Sud del mondo (come Belo Horizonte o Dar es Salaam) (2) . Queste esperienze - cui il dibattito anglosassone si riferisce con il termine Urban Food Planning (Morgan, 2009) - per quanto molto diverse fra loro in ragione delle specificità locali (e soprattutto molto diverse dal nostro contesto italiano) sono particolarmente interessanti perché illustrano una possibile via metodologica alla ri-territorializzazione e pianificazione dei sistemi alimentari urbani. Generalmente questi processi operano importanti analisi diagnostiche, costruiscono visioni condivise e perseguono obiettivi integrati di governance alimentare; sostenibilità ambientale, sviluppo economico e occupazionale; salute pubblica e educazione alimentare, qualità della vita e giustizia socio-spaziale (cfr. figura 1). Figura 1. Politiche alimentari, filiera e dimensioni metropolitane 2/3 Nutrire Torino metropolitana: verso una strategia alimentare urbana (3) (4) (5) In non di livello territorio alimentari" anche iniziative, finiscono qualità politiche proprio EXPO Comune grande Italia solo istituzionale. 2015 crescente Piano la sta alimentari. e esistono, odi valore necessità Fondazione che si assumendo ha modificano pensare Locale ilun affrontano, recentemente più –moltitudine di non ma Tuttavia, delle È riflessioni (ma del ileverso che di costituiscono Cariplo caso volte un'importanza anche Cibo restituire afasi. possono talvolta seconda anche della che, lanciato partono (Di le Iacovo opportunità) una città innovandolo, da nel contare delle ancora più dal la fotografia nostro di crescente, sua et Pisa, esigenze. parti, basso, al., su una food Paese di 2013), un unica cominciano anche percezione precisa una sono policy patrimonio testimoniata Più ilBasti realtà pianificazione ma tema ilfrutto interessante rapporto con del anche a in delle fermento realmente di la emergere di Italia microreti firma dalle risorse, di cibo-città. relazioni Milano, ad dei ilinnumerevoli di connesso dato aver diffusa, un sistemi attorno materiali informali, protocollo fra che che redatto Impossibile, cibo, soprattutto del al nella restituisce a eristorazione tema queste nascono, "pratiche cibo immateriali, un spazio cornice tra vero delle –delle eampio che a forse e la e di del suo sistema alimentare. e soprattutto di Torino, che sta avviando diversi processi di governance area Urban vasta Food Strategy per Torino Metropolitana: dalle pratiche alla politica alimentare di dotazioni Puttilli, costruzione si 2013) colloca, eche della di -tutte muove allo sistema stato territoriale attuale, di un esperienze processo in del una cibo. più nuova eprimo progettualità strutturato fase che di avviate -di Urban partire Food negli dal ultimi Planning riconoscimento anni ela (Dansero, di (6) Come ventaglio organizzazioni sono un Torino città quadro per molto èinutile, Città emerso lo di sviluppo" puntuali, iniziative, da insieme di Coltivare", anche produttori altre (Dansero, in dai parte costituiscono atipici; 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Editore, E., (a Testa cura Roma, di), C., Smart Toldo pagg. City. A., 135-149. 2013, Ibridazioni, Verso la innovazioni Smart City e partendo inerzie nella dal cibo, città contemporanea, in Santangelo M., Di Agriregioni, Iacovo F., 9(32), Brunori 9. G. e Innocenti S. (2013), "Le strategie urbane: il Piano del Cibo", rbane-il-piano-del-cibo http://www.agriregionieuropa.univpm.it/content/article/31/32/le-strategie-u (1) . Morgan Planning K., Studies 2009, 14(4), "Feeding the 341–348. city: the challenge of urban food planning", International (2) (5) (3) Insecurity, Amartya presenza quando sano, attiva enutriente Nell'ultima salubre" tutte Sen, dello 2001 le che stesso e persone, – nelle il pone definizione concetto sul quantità l'accento in mercato: ogni viene di sufficienti momento, Food sulla espresso "La Security disponibilità sicurezza a hanno coprire alla da luce alimentare accesso parte i concreta fabbisogni degli della fisico, studi è di FAO una e cibo, del le sociale – situazione preferenze, nobel piuttosto The ed State per economico che l'economia of entro Food sulla si verifica una mera a cibo vita Nota Per maggiori informazioni sulle Urban Food Strategies (5) Per maggiori informazioni Nota (6) Per maggiori informazioni http://www.4cities4dev.eu/ (7) Per maggiori informazioni http://green.terresiena.it/files/CartaEuropea_sign_It.pdf http://www.rururbal.eu/welcome/index/l_it, Nota Per maggiori informazioni http://www.torinosmartcity.it/idee/idea-27/ di Politecnico quella alimentare Ricerca conoscenza In Eupolis in eparte Università grado è(Dipartimento condivisa di quanto rimettere di Torino) si epropone partecipata ilInterateneo cibo sta attualmente al di centro fare necessaria diil progetto Scienze, della consolidando vita per "Verso Progetto urbana la costruzione un e eche atlante Politiche ha di l'obiettivo del una del cibo" strategia Territorio, che di costruire il Centro 3/3