Bremtraledonne Goggiasplendida6ª
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Bremtraledonne Goggiasplendida6ª
Copia di 6f7359ec2a883146426e391c02de4332 Sci LUNEDÌ 21 DICEMBRE 2015 TRENTINO 41 Bremtraledonne Goggia splendida 6ª L’austriaca toglie a Federica Brignone (saltata) la leadership di specialità, la svizzera Gut (seconda) supera Vonn in Coppa ◗ COURCHEVEL (FRANCIA) Lo slalom gigante di Coppa del mondo donne di Courchevel è stato vinto dall'austriaca Eva-Maria Brem in 2’01’’72. Secondo posto ex aequo in 2’01’’89 per la norvegese Nina Loeseth e la svizzera Lara Gut. Fuori per un errore è finita l’azzurra Federica Brignone. Migliore italiana è stata così Sofia Goggia, autrice di una splendida seconda manche in cui ha recuperato dieci posizioni, che ha chiuso sesta in 2’02’’42. Poi, 16esima, c'è Irene Curtoni in 2’03’’53. Fuori per un errore, invece, anche Marta Bassino e Nadia Fanchini. Federica Brignone, dopo la vittoria ed i due terzi posti ottenuti nelle tre gare che erano state disputate sinora, con l'errore di ieri ha perso il pettorale rosso di leader del gigante che è andato all'austriaca Brem con 292 punti seguita da Gut con 250 e l'azzurra ferma a 220. Invece la statunitense Lindsey Vonn, ieri 13esima, ha perso a sua volta la testa della classifica generale di Coppa dove al comando è passata Lara Gut con 558 punti contro i 500 dell'americana. Le ragazze del Circo bianco hanno ora una breve pausa natalizia. Il prossimo appuntamento è a Lienz, in Austria, amarcord Il mito 3Tre: nell’albo d’oro tutti i più grandi di Diego Nart L’austriaca Eva-Maria Brem omaggiata di un curioso copricapo sul podio nel Tirolo dell'est: lunedì 28 dicembre slalom gigante e martedì 29 slalom speciale. Ordine d’arrivo: 1 Brem Eva-Maria (Aut) 2:01.72; 2 Loeseth Nina (Nor) +0.17; 2 Gut Lara (Sui) +0.17; 4 Rebensburg Viktoria (Ger) +0.38; 5 Pietilae-Holmner Maria (Swe) +0.68; 6 Goggia Sofia (Ita) +0.70; 7 Drev Ana (Slo) +0.80; 8 Weirather Tina (Lie) +0.93; 9 Hansdotter Frida (Swe) +1.04; 10 Kirchgasser Michaela (Aut) +1.28; 11 Thalmann Carmen (Aut) +1.34; 12 Baud Mugnier Adeline (Fra) +1.50; 13 Vonn Lindsey (Usa) +1.63; 14 Gagnon Marie-Michele (Can) +1.73; 15 Truppe Katharina (Aut) +1.75; 16 Curtoni Irene (Ita) +1.81; 17 Marmottan Anemone (Fra) +2.25; 18 Siebenhofer Ramona (Aut) +2.30; 19 Prefontaine Marie-Pier (Can) +2.49; 20 Brunner Stephanie (Aut) +2.67; 21 Barthet Anne-Sophie (Fra) +2.79; 22 Holdener Wendy (Sui) +2.83; 23 Lavtar Katarina (Slo) +3.36; 24 Barioz Taina (Fra) +3.50; 25 Mowinckel Ragnhild (Nor) +3.61. l’azzurro annuncia il ritiro il personaggio Blardone:«Addio GranRisa».Maoggi nelparallelocisarà ◗ ALTA BADIA Dopo la caduta stagione già finita per Matthias Mayer ALTA BADIA. Stagione finita per Matthias Mayer, il numero 1 dei velocisti austriaci che era caduto sabato nella discesa di Coppa del Mondo della Val Gardena e che indossava l’airbag protettivo. L'infortunio si è rivelato più grave del previsto, come accertato alla clinica universitaria di Innsbruck dove l’atleta era stato portato nella notte e dove è stato operato per una frattura della sesta e settima vertebra. Lo ha comunicato ieri mattina la Federsci austriaca prevedendo che Mayer - 25 anni, oro olimpico a Sochi - non potrà tornare a gareggiare in questa stagione. «Ringrazio tutti, mi sono divertito e ho fatto un’altra buona gara, ma questa era la mia ultima volta sulla Gran Risa». Così, fra la sorpresa generale, Max Blardone, 24 podi in Coppa del Mondo, da Flachau 2004 fino a Crans Montana 2012, con 7 vittorie tutte in gigante, di cui 3 sulla pista dell’Alta Badia, si inchina al suo pubblico e saluta dopo il 22° posto sulla pista della Gran Risa. Non si chiude però la carriera del campione di Pallanzeno. Continuerà infatti la stagione a partire dal gigante parallelo di oggi, per il quale si è brillantemente qualificato. Quello di Max con la Gran Risa è un rapporto di grande amore: è la pista che gli ha regalto le gioie più grandi e dove ha provato a raggiungere i quattro successi di Alberto Tomba, cosa che si è guadagnato ieri Marcel Hirscher. Un grande applauso è stato tributato a Blardone da tutto il pubblico, che in fondo in fondo, spera di poterlo an- cora rivedere in gara. Sono stati ufficializzati intanto i cinque azzurri che prenderanno il via nel gigante parallelo di oggi. Si tratta appunto di Max Blardone, Riccardo Tonetti, Manfred Mölgg, Florian Eisath e Roberto Nani. Si gareggerà con tabellone tennistico, ma i sedicesimi si svolgeranno su due manche, andata e ritorno. Dagli ottavi, invece, si andrà ad eliminazione secca, con scelta della pista per chi partirà con il pettorale più basso, fino alla finale. In caso di parità di tempo, durante la manche secca, passerà il turno l’atleta con il numero di pettorale più basso. La Fisi e l’Alta Badia hanno accolto per la premiazione del gigante della Gran Risa Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Lotti ha apprezzato lo spettacolo della classica italiana del gigante maschile e ha consegnato il premio a Marcel Hirscher, vincitore per la quarta volta sulla pista badiota. «Una grande giornata di sport e di spettacolo sulla montagna italiana - ha detto Lotti a margine della cerimonia - tutta l’importanza che la montagna ha per il patrimonio economico e culturale italiano è testimoniata dalla presenza del Governo a questo evento». Lotti ha seguito con attenzione lo svolgersi della gara, insieme al presidente della Fisi Roda e agli azzurri che affollavano il parterre dell’Alta Badia. diretta tv RAISPORT 1 ED EUROSPoRT 17.45 Massimiliano Blardone: è tra i cinque azzurri selezionati per il parallelo 3Tre. Una gara diventata mito. Per i fuoriclasse dello sci e per gli appassionati di sci. È stata creata nel 1950. Il debutto nella Coppa del Mondo alla metà degli anni Sessanta quando venne ideata la coppa di cristallo. Sei i fondatori della 3Tre: Pio Antonio Caliari, Aldo Ceri, Gian Giacomo Colombo, Fabio Conci (papà di Lorenzo, attuale presidente del comitato organizzatore), Rolly Marchi e Camillo Rusconi. L’albo d’oro è la sintesi di oltre sessant’anni di grande sci. Tutti (o quasi tutti) i grandi di gigante, speciale, discesa e supergigante hanno vinto almeno una prova della 3Tre. Tre i successi azzurri in gigante da quando la 3Tre è gara di Coppa: due con Gustavo Thöni, uno con Piero Gros. Nove le volte in vetta al podio dello speciale al Canalone di Miramonti di Madonna di Campiglio: con Thöni (Gustavo e suo cugino Rolando), Pierino Gros, Fausto Radici, Ivano Edalini, Alberto Tomba (tre volte) e Giorgio Rocca. Memorabile il podio tutto italiano del dicembre del 1976. Uno degli ultimi grandi risultati della “valanga azzurra”: primo Radici, secondo Gros, terzo Thöni. Una sola libera per la 3Tre. Metà anni Settanta: vittoria di Franz Klammer, insuperabile uomo jet. C’è stata gloria anche per gli specialisti del supergigante. Nel 1982 la “prima” porta la firma dell’altoatesino Michail Mair. Il significato di 3Tre ha una doppia interpretazione. La prima: tre gare in tre giorni. La seconda: tre gare in Trentino. Comunque sia, prima edizione nel 1950. Tre prove su tre piste diverse in tre giorni differenti per mettere d’accordo tutti: Monte Bondone, Paganella e Folgaria. Il primo vincitore è Zeno Colò, campione simbolo dello sci italiano di quell’epoca. Firma discesa e slalom. Anche lui mette tutti d’accordo. L’aneddoto, invece, nella penna e nei ricordi di Rolly Marchi. «Fu durante una riunione del comitato organizzatore che ci trovammo d’accordo di abbreviare la dicitura, di trovare un logo, un annuncio rapido ed efficace - si legge nella prefazione del libro “Cinquanta 3Tre” pubblicato nel 1998 per la cinquantesima edizione - Il tesoriere era Camillo Rusconi, gran tempra di sportivo, spiritoso e simpaticamente balbuziente. Domandò la parola per dire “ssì, bi… bisogna... faar caapire cch... che... trr… treee... trrent...”. Alt! gli gridai - scrive Marchi l’invenzione è tua: 3Tre».