pria,dì ce egli,che egli`fica animale rcigtòneuolc de ioche uhm e
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pria,dì ce egli,che egli`fica animale rcigtòneuolc de ioche uhm e
pria,dìce egli,cheegli’fica animale rcigtòneuolc de ioche uhme quegli altri e ragioneuole.& nhm Angelo,0 Demonio è raortdppi • •• - .. •; ;Sl- J ■ ».)•«/' A.-A/’/,*'r propii.1 . IL uìicv , propi. a cica ur.rn.icheuno: indir per ciò , animo egli ne,mirifonde egli,per faperl ejjer di una c e fi, partirla tinte In ;V.ciKec,u!s qu.v.i anco mite fieno communi u a.tre cofe. 1 u nero d i co io.ma che è per ciò? Che Ì hiflorianon fi può fapere che cofa fin,dice , col dire che e?U o b ' i ».)f o v n i a u u e r t i r e , cheellababbi acoiai megpycr coiai fine.Et perche ciò?dico io. Tu non Soggiunge e g li, che ■ quejl: cofe non fono fidamente dell’biflorico, ma di gli altri rimente.& di più, di tutte ancole mondane diffondo.Et pero sì arche c bene,foggiunge l’animo,à.il poeta, , ratore, & ad ogni altroferiti ore: mira cheta cominci , pro ceda in quella altra,& finalmcte fnificaè nerifirmo. niedefimamente fioggfiungc egli fi può dire all’oratore, 0 oratore, guarda di non dire queflo;dr quello di ; & quefto altro dillo alia sfuggita ; Gr fu qnel l ’altro dimoraci-,etcotcfloaltro di in coiai nero animo diffondo io. T{on fono adunque 0 mia ombra, dice egli,le cofe dette Lu ciano proprie deU'biflorico .M oflrachenò ,g li dico io . pofiono elle adunque infognarciJbggiungcegli, che cof i f u Quefìi fionoo meffer Alfonfo i ragionamenti che mi fa alpre mio z r cofi fatti altri, a quali, molte uolte stordito dalla fama altrui, parlo contrario. B I D . A me fi fa,che cotcflo uoflroanimo,0,Tatritio,flam olto Ma egli non ha ueduto,chefe bene qucTte parti,che difle Luciano, fimo anco degli altri finitori,fono elleno però anco dclThiflorico,differenti dall’altrui che ellefo no fatte d’un altra giùfit,fi come d’altra gufa fono capo,& le braccia, i piedi,■&l'altro parti dcH’huomo,dallealtre parti della del Satiro. V A T I{. A questo dice l mio , ch’io ni diffonda 0 Bidermiccio,che noi dite il itero.ma che egli non trarrà mai da , & da ■li altre partì, le quali egli mi fa chiamare integrali,la di iterima cofa. ma che ritrou.tr a n g ifo b l'effentiali.CIG. Et egli dice acro coteflo uoflro animo 0 Tatritio.ma ditnolo l ’hiflorico, cre derete mi chef a obligatoàdir il nero di ciò eh’et B J D. ino, & anco di non dire la bugia. G I G . Et fe fono nere le cofe, che egli ferine,chi dee temer egli,che gli corrienga dirne alcune alla sfuggirà? di' anco di tacernea l c u n e ? & in grada dichidcu.cegli deli'altre? BID. 0 cotcflo,e Uggier cof‘infoinerecompar mio, però che fi dir allasfuggita alcune cofe di poco ualore.com efarebbe che un Capitano bauefi•