del Piano

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del Piano
PIANO DI ZONA
Programmazione annualità 2011
Distretto:
RM G/2
Comune Capofila:
Guidonia Montecelio
Comuni:
Guidonia Montecelio
Marcellina
Monteflavio
Montelibretti
Montorio Romano
Moricone
Nerola
Palombara Sabina
Sant’Angelo Romano
Ufficio del Piano di Zona
Sede Operativa: Piazza Matteotti 20 Guidonia M.
Nominativo Coordinatore: Mauro Masciarelli
Tel. 0774/301224 Fax 0774/301385
E-mail [email protected]
1.
Descrizione del territorio (geografica, urbanistica, ecc.)
I Comuni del territorio
Guidonia Montecelio
Marcellina
Monteflavio
Montelibretti
Montorio Romano
Moricone
Nerola
Palombara Sabina
S. Angelo Romano
Localizzazione del distretto G2 in relazione all’azienda USL RMG
2
FONDAZIONE CENSIS
Il Distretto Sanitario RMG 2 è divisibile in due zone confinanti e omogenee tra loro per
caratteristiche socio ambientali:
La Zona Nord situata nel Parco Nazionale dei Monti Lucretili e comprende i Comuni di:
Marcellina, Monteflavio, Montelibretti, Montorio R., Moricone, Nerola, e Palombara
Sabina;
La Zona Sud comprende i Comuni di: Guidonia Montecelio e Sant’Angelo Romano.
Il comune più grande per popolazione e per territorio è Guidonia Montecelio, capofila del
distretto, situato a Nord-Est di Roma e confinante con la capitale.
La Zona Sud, comprende una popolazione di 90.909 abitanti e si estende tra la Via
Tiburtina e la Via Nomentana, mentre la Zona Nord comprende una popolazione di
32.994* abitanti. La prima è stata caratterizzata per tanto tempo dalla prevalente attività
estrattiva del travertino romano, nonché dalla presenza dell’ aeroporto militare di
Guidonia; già da anni, però, c’è stato un potenziamento del settore industriale ed
artigianale ed uno sviluppo del commercio che ha visto l’apertura nel territorio, di
numerose attività; un esempio su tutti è il trasferimento del CAR - Centro Agro
Alimentare Romano – a Guidonia per il quale è stato anche aperto un nuovo punto di
accesso dall’autostrada Roma - L’Aquila che favorisce le potenzialità lavorative del
territorio.
L’altra parte del distretto, la zona Nord, presenta invece un’economia ancora di tipo
prevalentemente agricolo.
*Dati aggiornati al 30.06.2011
3
FONDAZIONE CENSIS
Descrizione del territorio dal punto di vista demografico
2.
L’analisi demografica evidenzia una popolazione prevalentemente giovane, la cui parte
attiva (19-64) è composta di 80.133 unità a fronte di una popolazione totale di quasi di
124.000 abitanti. La percentuale media di anziani ultra sessantacinquenni è pari a circa il
15.43 % della popolazione dell’intero distretto.
Vedi tabella 1.
Tab. 1 - Incidenza della popolazione anziana sulla popolazione totale nei Comuni del Distretto G2
100%
100%
15,30% 16,12%
100%
100%
20,35% 16,54%
100%
18,56%
100%
100%
21,61% 22,25%
100%
21,69%
G
ui
d
M on
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ol
a
14,46%
100%
Anziani
Popol .Totale
4
FONDAZIONE CENSIS
Popolazione distrettuale rappresentata
per fasce di età
15%
20%
0-18
19-64
65+
65%
I singoli comuni presentano, comunque, composizioni demografiche differenziate, dovute
anche alla posizione del loro territorio nell’ambito del distretto che ne condiziona il
tessuto socio – economico.
In particolare si sottolinea la numerosità della popolazione del comune di Guidonia
Montecelio, alle porte delle Capitale, che rappresenta da sola circa il 70% di quella
complessiva del Distretto, con la fascia di età dai 0 ai 18 anni costituita da 17.338 unità,
che descrive, se associata al dato della popolazione attiva (19-64), il quadro di una città
prevalentemente giovane.
Di contro il comune di Monteflavio, a fronte di una popolazione di 1.416 abitanti,
presenta una popolazione anziana di 315 unità (il 22,24 %).
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FONDAZIONE CENSIS
Quadro riassuntivo della popolazione al 30.06.2011(*):
COMUNE
ABITANTI
0–3
4 – 13
14 – 18
19 – 45
46 – 64
65 e oltre
Guidonia M.
87.234
3.268
8.433
4.063
28.951
20.265
12.352
S. Angelo R.
4.637
254
444
651
1.511
1.010
767
Palombara S.
13083
398
1312
672
4.944
3460
2.297
Marcellina
7157
329
667
338
2.995
1732
1096
Moricone
2.732
87
245
137
1.045
699
534
Montorio R.
2.195
75
193
126
841
570
390
Monteflavio
1.415
30
106
56
509
397
317
Nerola
1.817
56
179
77
652
464
389
Montelibretti
5.187
160
482
176
1.890
1.358
1.121
Totali
125.457
4.657
12.061
6.296
43.338
29.955
19.263
(*) dati forniti dai Comuni del Distretto
Nel Distretto è presente una percentuale pari a 10,53 % di popolazione immigrata che in
alcune realtà aumenta notevolmente: nel comune di Marcellina, ad esempio, la presenza
di immigrati raggiunge il 18% della popolazione. Le etnie maggiormente rappresentate
appartengono all’area dell’Europa dell’Est (Rumeni, Albanesi, Polacchi) anche se è
notevole la presenza di immigrati provenienti dal Sud America (in particolare peruviani).
6
FONDAZIONE CENSIS
Quadro riassuntivo della popolazione di immigrati comunitari ed extracomunitari al
30.06.2011 (*):
POPOLAZIONE
COMUNE
ABITANTI
STRANIERA
INCIDENZA %
IMMIGRATA
Guidonia M.
87.234
9.902
11.31%
S. Angelo R.
4.637
136
3%
Palombara S.
13083
1324
9,3%
Marcellina
7157
1306
18,1%
Moricone
2747
298
10%
Montorio R.
2.195
273
12,6%
Monteflavio
1416
144
8,8%
Nerola
1817
172
10,1%
Montelibretti
5.187
404
7,8%
Totali
125.473
13.959
10,53%
(*) Dati forniti dai Comuni del Distretto
7
FONDAZIONE CENSIS
3.
Il quadro territoriale dei bisogni
Il territorio distrettuale si colloca direttamente ai confini con la Capitale configurandosi
come periferia di Roma. Tale dislocazione influenza il quadro territoriale dei bisogni che,
in particolare per l’area di Guidonia Montecelio e quindi per circa il 70% della popolazione
dell’intero Distretto, poco si discosta da quello della Capitale stessa con una forte
caratterizzazione legata ai problemi dei trasporti e dei collegamenti che ovviamente,
condizionano notevolmente la vita di una comunità composta in maggioranza da
pendolari. Un po’ diversa è la realtà dei Comuni della Zona Nord del Distretto, che
comprende anche Comuni di dimensioni notevolmente contenute (con una popolazione
al di sotto dei 2.000 abitanti – Montorio, Monteflavio e Nerola) e che conservano
l’organizzazione sociale del “paese” ma che in questi ultimi anni, a seguito del notevole
incremento della presenza di immigrati, sta vedendo mutare il quadro dei bisogni; tale
situazione evidenzia sempre di più la necessità dell’attivazione di servizi che
sopperiscano, proprio per questi “nuovi cittadini”, all’assenza di una rete sociale di
sostegno.
Disagio sociale, povertà, disoccupazione, difficoltà di integrazione per i cittadini
immigrati, mancanza di riferimenti sociali e istituzionali, emarginazione e abbandono
dei soggetti deboli sono i problemi che quotidianamente gli operatori dei Servizi Sociali
rilevano e che si pongono all’attenzione del singolo cittadino nella gestione della vita di
relazione. E’, inoltre, di notevole incidenza il problema abitativo che interessa una
consistente parte della popolazione che abbandona i grossi centri e si dirige verso i centri
limitrofi, di piccole dimensioni, a causa dei costi elevati del mercato immobiliare. Questo
fenomeno crea una serie di difficoltà legate soprattutto alle conseguenze di un forte
impulso all’ urbanizzazione in un contesto caratterizzato da infrastrutture da piccolo
centro e servizi nati per soddisfare un’ utenza contenuta. Questo fenomeno interessa, per
la maggior parte, fasce di popolazione economicamente svantaggiate; in particolare si
assiste ad una crescente presenza di immigrati attratti dal costo più contenuto degli
affitti. Questo quadro lascia intravedere un trend che con molta probabilità andrà
ampliandosi negli anni a venire. Per i servizi sociali e sanitari che già presentavano delle
carenze, si creano in alcuni settori, delle vere e proprie emergenze.
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FONDAZIONE CENSIS
3.a. Area Minori e Famiglia
Nell’ambito del quadro più generale descritto nel paragrafo precedente, la lettura del
bisogno emergente nell’ area minori e famiglia ha evidenziato la necessità di attivare
servizi
di
sostegno
alla
relazione
genitori
/
figli
in
una
dimensione
di
corresponsabilizzazione dei genitori nella cura e nell’educazione dei figli e nella
formazione della loro personalità sotto l’aspetto psicologico, sociale e culturale. Per
questo motivo il Piano di Zona distrettuale ha, da sempre, previsto la realizzazione di
progetti, finanziati con i fondi ex legge n. 285/97, che prevedessero attività di assistenza
domiciliare educativa e attività di carattere ricreativo (Centri ricreativi) che sopperissero
alle carenze che le tradizionali risorse interne delle famiglie, per la struttura socio –
culturale dei Comuni del Distretto, hanno manifestato ormai in modo chiaro ed evidente.
Si evidenzia in generale, a livello distrettuale, una carenza di servizi per la primissima
infanzia (0-3 anni) (asili nido, ludoteche) e si sottolinea l’assenza di centri di orientamento
e formazione professionale e di servizi di integrazione anche per i minori stranieri che
confluiscono nelle scuole del territorio.
3.b. Area Anziani
Nel territorio distrettuale le problematiche e i bisogni emergenti dell’anziano rispecchiano
i più comuni presenti nella vita della società moderna: l’isolamento, l’abbandono, le
difficoltà della famiglia a garantire il sostegno e l’assistenza a causa dell’incompatibilità
delle esigenze di cura con le esigenze di lavoro e le difficoltà di carattere economico che
spesso accompagnano i problemi di salute.
Si evidenzia sempre di più la necessità di sostenere l’anziano non solo nei momenti di
difficoltà, che ne determinano una temporanea o permanente non autosufficienza, ma
anche nelle situazioni meno gravi nelle quali, sebbene autosufficiente, risulta comunque
bisognoso di un aiuto contro i fenomeni dell’isolamento e dell’ emarginazione sociale, in
una più ampia e positiva visione della vita nella terza età che lo vedano come risorsa e
non come limite.
Per quanto sopra descritto le scelte nelle politiche sociali a livello distrettuale hanno, da
sempre, puntato sull’attivazione di servizi di assistenza domiciliare integrata per gli
9
FONDAZIONE CENSIS
anziani, sulla realizzazione di attività di consulenza e valutazione multidimensionale dei
problemi della terza età e sulla realizzazione e il potenziamento di attività ricreative
presso i Centri Anziani presenti in tutti i Comuni del territorio distrettuale.
3.c. Area Disabili
Le maggiori possibilità di cura e il cambiamento culturale, avviato con il processo di deistituzionalizzazione, hanno determinato un miglioramento della qualità della vita ed un
aumento dell’età media delle persone con disabilità; purtroppo però, nell’ambito del
Distretto Sanitario, non si è ancora riusciti ad avere un quadro completo del fenomeno
che supporti adeguatamente la programmazione degli interventi e a tale carenza, si
aggiunge la scarsità delle risorse finanziarie che impedisce la realizzazione di servizi
pienamente rispondenti alla domanda emergente. In questo quadro le Associazioni di
volontariato operanti sul territorio assumono una notevole importanza perché, di fatto,
occupano, con le loro attività (prevalentemente Centri Diurni), gli spazi che le Istituzioni
non sono ancora riuscite a riempire per mancanza di una politica adeguata e di capacità
economica.
All’interno del Distretto non mancano ovviamente le eccezioni; nel territorio del Comune
di Palombara Sabina, infatti, è attivo da anni un Centro Diurno intercomunale – Centro
“Raffaella D’Angelo” - finanziato anche con i fondi della Provincia di Roma e con i fondi
del Piano di Zona, che attualmente ospita 22 utenti provenienti da vari Comuni del
Distretto. Tale struttura ovviamente non riesce a soddisfare l’intera domanda di un
territorio con un bacino d’utenza così vasto e, a tal proposito, proprio con la
collaborazione di alcune associazioni operanti da anni nel territorio del Distretto, si è
attivato un nuovo centro diurno intercomunale per disabili, già inserito nel Piano di Zona
per l’anno 2005 e 2006, che prevede 50 posti per disabili adulti, nel territorio del Comune
di Guidonia Montecelio.
Accanto alla realizzazione e alla valorizzazione di strutture a carattere semiresidenziale è
oggetto delle scelte di interventi per la disabilità anche l’ampliamento dei servizi di
assistenza domiciliare (ADH) che possano intervenire laddove non sia possibile attivare
interventi realizzati all’esterno del domicilio del disabile al fine di evitare
istituzionalizzazioni improprie.
10
FONDAZIONE CENSIS
Interventi specifici sono inoltre attivati in favore dei disabili in condizioni di particolare
gravità anche se l’esiguità delle risorse ha permesso di soddisfare meno del 50% delle
domande pervenute ai Servizi Sociali.
3.d. Area disagio ed esclusione sociale
La situazione socio-economica a livello nazionale si riflette nella realtà distrettuale che
vede, a fronte di un incremento della popolazione residente, l’ assenza di interventi mirati
a garantire il minimo vitale. I Comuni, con proprie risorse di bilancio, erogano piccoli
contributi economici che comunque non risolvono le situazioni di maggiore difficoltà e,
con il passare del tempo, la fascia del disagio va incrementandosi e le famiglie monoreddito non riescono a far fronte alle spese quotidiane (l’affitto e/o il mutuo).
In un contesto di forti carenze non solo economiche ma anche di risorse di personale da
assegnare alla realizzazione di iniziative mirate è anche difficile la realizzazione di azioni di
contrasto e prevenzione della povertà che sostengano le potenzialità dei soggetti più
deboli con iniziative diverse dal semplice aiuto economico e che prevedano l’attivazione
di misure di accompagnamento sociale e di inserimento lavorativo.
3.e. Area Immigrati
Il territorio distrettuale è stato fortemente interessato, negli ultimi anni, dal fenomeno
dell’immigrazione (vedi tabella della popolazione immigrata) ma a fronte di tale
fenomeno, a parte qualche sporadica iniziativa in parte dei Comuni del Distretto, non
sono stati attivati servizi dedicati agli immigrati che rispondano ai bisogni specifici di
questa parte della popolazione. Il divario delle conoscenze derivante dalla specifica
condizione di “straniero” (conoscenza della lingua, accesso all’istruzione, ai servizi sanitari
e alla formazione professionale etc.) li penalizza rispetto ai cittadini italiani in condizioni
economiche e sociali comparabili. Tutto ciò si ripercuote fortemente sulla loro qualità
della vita; la maggior parte, infatti, vive in condizioni disagiate sia per la difficoltà di
integrazione con la popolazione residente sia per le carenze strutturali ed igienico –
sanitarie degli alloggi che occupano, con un conseguente forte condizionamento nei
comportamenti sociali. Tali difficoltà sono, se è possibile, maggiormente accentuate nei
11
FONDAZIONE CENSIS
minori che si scontrano con i problemi legati alla frequenza scolastica e al conseguente
inserimento nel gruppo dei pari.
Un primo importante passo avanti c’è stato con l’apertura, nel territorio del comune di
Guidonia, di una sede del Centro Servizi per l’Immigrazione a servizio dell’intero distretto;
sono stati, inoltre, realizzati due progetti finanziati dalla Regione Lazio nell’ambito del
Piano provinciale di attuazione di interventi per la popolazione immigrata ai sensi del
D.Lgs. 286/98.
4.
Delineare il quadro generale dell’offerta di servizi socio-assistenziali
indicando dove e in che misura è stata operata un’integrazione tra i
Comuni e le Asl
L’offerta dei servizi socio – assistenziali nel territorio distrettuale è decisamente ancora
insufficiente a coprire la domanda emergente sia dal punto di vista quantitativo che
qualitativo; ovviamente la situazione varia per area di intervento ma non soddisfa del
tutto i LIVEAS previsti dalla normativa nazionale. L’attivazione di tutti i servizi già finanziati
nell’ambito del Piano di Zona ha colmato parte delle suddette lacune ma la scarsità delle
risorse, sia finanziarie che di personale, già più volte sottolineata nei paragrafi precedenti,
limita notevolmente la programmazione e la realizzazione di interventi in particolar modo
a livello distrettuale; a livello comunale, l’offerta subisce un’ulteriore differenziazione
dovuta essenzialmente, ancora una volta, alle diverse disponibilità di Bilancio.
Analizzando in generale il quadro dell’offerta di servizi socio – assistenziali per area di
intervento, emerge innanzitutto la notevole carenza di strutture a carattere residenziale
sia per minori che per disabili anche se in parte sopperita con l’attivazione dei gruppi
appartamento per minori e dei gruppi appartamento per soggetti in situazione di disagio
psico-sociale previsti dai Piani di Zona. Anche i servizi per l’infanzia e l’adolescenza,
benché ricompresi nel Piano di Zona, sono del tutto insufficienti in un contesto sociale
essenzialmente “giovane” così come sono inadeguati i servizi per la disabilità che, pur
comprendendo una serie di interventi (Centri diurni per disabili, Assistenza Domiciliare,
Ippoterapia, Interventi per i disabili gravi) che sono in via di ulteriore ampliamento, non
rispondono alle esigenze quali – quantitative di una fascia di popolazione notevolmente
disagiata. Mancano quasi del tutto, inoltre, interventi per l’inclusione sociale.
12
FONDAZIONE CENSIS
Non tutti i comuni del Distretto sono dotati di Servizio Sociale Professionale
adeguato alle esigenze della popolazione e questo crea difficoltà nell’avvio e nel
monitoraggio dei progetti, nonché nella risposta all’utenza.
In particolare:
I Comuni dell’Unione della Sabina Romana (Monteflavio, Montorio Romano,
Nerola)
•
N.2 Assistente sociale con contratto a progetto (36 ore settimanali)
•
N. 1 Istruttore Amministrativo Cat. C2 a tempo indeterminato
•
N.1 Responsabile del Servizio Sociale e Sviluppo – Segretario Comunale
Il Comune di Moricone:
•
N.1 Responsabile dei Servizi sociali, Istruttore Direttivo cat. D1, dipendente di
ruolo per il Comune di Moricone
•
N.1 Assistente Sociale in gestione associata dei comuni di Moricone e
Montelibretti con contratto di collaborazione ( 18 ore settimanali)
Il Comune di Marcellina:
•
N.1 Assistente Sociale con contratto a tempo indeterminato (36 ore settimanali)
•
N. 1 Amministrativo (18 ore lavorative)
Il Comune di S. Angelo Romano :
● N. 1 Assistente sociale con contratto part time a tempo determinato (15 ore
settimanali)
● N. 1 Dipendente di ruolo con contratto a tempo indeterminato (10 ore settimanali)
13
FONDAZIONE CENSIS
Il Comune di Palombara Sabina:
•
N.1 Responsabile del servizio/direttore generale
•
N.1 Assistente sociale con contratto part-time a tempo determinato (24 ore
settimanali)
•
N. 1 Assistente Sociale con contratto a tempo indeterminato (36 ore settimanali)
•
N.1 Istruttore amministrativo con contratto a tempo indeterminato (36 ore
settimanali)
Il Comune di Guidonia Montecelio:
•
N. 1 Dirigente area V Politiche Sociali e Sanità
•
N. 1 Funzionario responsabile dei Servizi Sociali
•
N.6 Assistenti sociali a tempo indeterminato (36 ore settimanali)
•
N. 1 Assistenti sociali a contratto interinale ( 36 ore settimanali)
•
N.4 Istruttori amministrativi con contratto a tempo indeterminato (36 ore
settimanali)
14
FONDAZIONE CENSIS
SERVIZI ATTIVI IN AMBITO DISTRETTUALE
1. Il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata per Anziani:
Il servizio di assistenza domiciliare integrata indirizzato, in via prioritaria, ad
anziani non autosufficienti, è attivo nel Distretto dal 2004 e prevede un servizio
integrato che garantisce agli utenti, grazie alla collaborazione dell’azienda A.S.L.,
una corsia preferenziale per le prestazioni di carattere sanitario. In questo modo il
cittadino si avvantaggia non perdendo tempo a selezionare l’Istituzione che ha il
compito di intervenire.
Gli interventi offerti sono:
a) Aiuto per il governo della casa
b) Aiuto nelle attività fisiche personali
c) Aiuto nel disbrigo di pratiche e commissioni
e) Prestazioni sanitarie a domicilio
f) Varie
Dati sull’assistenza:
N. ore di assistenza annua previste da
N. totale di assistiti
Bando in essere:
77
17.770
N. assistiti distinti per comune( Giugno2010- Giugno 2011):
Guidonia Montecelio
34
Marcellina
5
Monteflavio
6
Montelibretti
6
15
FONDAZIONE CENSIS
Montorio Romano
3
Moricone
4
Nerola
2
Palombara Sabina
13
S. Angelo Romano
4
Totale
77
2. Il servizio di Assistenza Domiciliare per Soggetti Disabili
Le prestazioni erogate sono:
a) Aiuto per il governo della casa e per la cura della persona
b) Aiuto nel disbrigo di pratiche e commissioni (da assicurare con mezzi
dell’aggiudicatario idonei al trasporto delle persone assistite)
c) Aiuto nell’integrazione sociale
d) Varie
Dati sull’assistenza:
N. ore di assistenza annua erogate
N. totale di assistiti
18.787,50
84
16
FONDAZIONE CENSIS
N. assistiti distinti per comune (Giugno 2010/Giugno 2011)
Guidonia Montecelio
61
Marcellina
1
Monteflavio
1
Montelibretti
3
Montorio Romano
2
Moricone
3
Nerola
2
Palombara Sabina
9
S. Angelo Romano
2
Totale
84
3. Interventi in favore dei disabili gravi
N. assistiti distinti per comune/anno:
Assistiti/
Assistiti/
Assistiti/
Anno
Anno
Anno
2008
2009
2010
Guidonia Montecelio
8
8
7
Marcellina
4
1
4
Monteflavio
1
3
0
Comuni
17
FONDAZIONE CENSIS
Montelibretti
4
4
4
Montorio Romano
1
3
2
Morione
1
1
1
Nerola
0
0
0
Palombara Sabina
5
5
4
S. Angelo Romano
0
0
0
Totale
24
25
22
Con D.D. n.222/09 sono stati ripartiti i fondi per le annualità 2006, 2007 per tutti i
comuni.
4. Il Centro Diurno per disabili “Raffaella D’Angelo”
Il Centro Diurno Ricreativo Formativo per l’handicap di Palombara Sabina
denominato “Raffaella D’Angelo” è gestito in convenzione tra la Provincia di
Roma e il Comune di Palombara Sabina con l’adesione dei Comuni di Marcellina,
Montelibretti, Moricone, Montorio Romano, Guidonia Montecelio.
N. utenti distinti per comune anno 2011:
Guidonia Montecelio
6
Marcellina
5
Montorio Romano
1
Morione
4
18
FONDAZIONE CENSIS
Palombara Sabina
5
Montelibretti
1
Totale
22
5. I servizi dei Centri per la Famiglia
Servizio di consulenza familiare:
3
Incontri protetti:
14
Sportello ascolto psico-sociale:
19
Attività di socializzazione:
100 minori
Assistenza educativa domiciliare:
20
Attività nelle Scuole (2010):
100 ragazzi
Casi in attesa di attivazione:
7
6. Il servizio Casa famiglia per soggetti con disagio psico sociale
Attualmente risultano inseriti nel servizio n. 5 utenti nella struttura di sesso
maschile e n. 0 utenti nella struttura di sesso femminile.
19
FONDAZIONE CENSIS
Attività in collaborazione e di integrazione con la A.S.L.
La programmazione e la realizzazione dei progetti inseriti nel Piano di zona sono svolte
interamente in collaborazione con la A.S.L. RM G 2 che partecipa attivamente all’attività
degli organismi inseriti nell’Accordo di Programma per l’integrazione dei servizi socio –
sanitari alla base del Piano di Zona. Le risorse messe a disposizione dalla A.S.L. sono per lo
più di personale, che partecipa alle attività di progettazione e garantisce le prestazioni di
carattere sanitario nei servizi che le prevedono ma anche, in qualche caso, logistiche (in
un caso la A.S.L. fornisce i locali per la realizzazione del servizio).
I servizi e i progetti nei quali l’integrazione con la Azienda U.S.L. è più significativa sono:
•
Assistenza domiciliare anziani e disabili
•
Casa famiglia per soggetti con disagio psico sociale
•
Progetto legge n. 162/98
•
Assistenza Domiciliare Integrata
•
Polo Affidi
I Comuni e la ASL si stanno impegnando a:
Promuovere nel territorio una reale cultura dell’accoglienza, nonché favorire
l’affidamento familiare quale intervento privilegiato di protezione e tutela dei
minori;
Collaborare con continuità e stabilità alla realizzazione delle attività del Polo;
Progettare e realizzare le attività del Polo in modo integrato e coordinato, in
sinergia con tutte le realtà pubbliche e del privato sociale presenti sul
territorio;
Favorire la partecipazione degli operatori dell’equipe del Polo, individuati sulla
base del criterio della formazione specialistica e della motivazione, a tutte le
attività proprie del servizio, nonché ai momenti formativi e di supervisione
dedicati anche agli operatori coinvolti nella tematica minorile;
20
FONDAZIONE CENSIS
Consentire a ciascun operatore dell’equipe del Polo lo svolgimento del servizio
per il numero di ore settimanali stabilite, all’interno o fuori dal monte ore
contrattuale;
Prevedere un incarico formale per ciascun operatore coinvolto nel Polo;
Prevedere la partecipazione al Progetto anche attraverso l’erogazione di
risorse finanziarie.
•
G.O.I. – Gruppo Operativo integrato per la prevenzione dell’abuso e del
maltrattamento sui minori
Il Gruppo Operativo Integrato, composto dai rappresentanti di tutti gli enti firmatari del
territorio, svolge la propria attività nei seguenti ambiti e campi di azione per il
raggiungimento degli obiettivi sotto indicati:
•
Collaborazione funzionale nei casi di abuso e maltrattamento per le attività di
segnalazione ed eventuale presa in carico, con il coinvolgimento dei soggetti,
abusato e abusante, in collegamento con l’Autorità Giudiziaria Minorile, la
magistratura ordinaria civile e penale e con le altre strutture e/o servizi preposti al
trattamento specifico in tema di abuso e maltrattamento;
•
consulenza per il territorio del Distretto Sanitario RM/G2, attraverso referenti
significativi delle scuole e altre strutture operanti nel territorio del Distretto
Sanitario indicato;
•
ricerca sul tema abuso/maltrattamento attraverso la costituzione di un
osservatorio territoriale sul fenomeno con l’utilizzo di appropriati strumenti per la
raccolta dati;
•
stimolo, formazione e sensibilizzazione per lo sviluppo di una nuova cultura sulla
prevenzione dell’abuso e del maltrattamento sui minori.
Il Centro Provinciale “Giorgio Fregosi” in qualità di organismo attuatore del “Progetto per
la formazione nel territorio della Provincia di Roma su “Prevenzione e recupero dei minori
vittime di abuso – Progetto Rete” in collaborazione con la Provincia di Roma –
Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia garantisce, all'interno delle attività
21
FONDAZIONE CENSIS
progettuali su indicate un servizio ad elevata specializzazione e persegue la finalità di
intervenire in aiuto di minori vittime di abuso e maltrattamento e nel supporto alle
famiglie.
Il Centro garantisce prestazioni altamente qualificate ed assume un modello di intervento
multidisciplinare.
Specificare per ciascuna delle Macroaree/Liveas il livello di offerta.
(La rilevazione si riferisce esclusivamente ai servizi pubblici escludendo i servizi socio –
assistenziali gestiti dalle strutture private operanti nel territorio.)
SEGRETARIATO SOCIALE
Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì No X
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE
Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No 22
FONDAZIONE CENSIS
Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di
utenza (se il bacino di utenza è distrettuale segnare subito dopo il nome del comune il
codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Guidonia Montecelio
Marcellina
Montelibretti
Monteflavio
Montorio Romano
Moricone
Nerola
Palombara Sabina
Sant’Angelo Romano
( C)
( C)
( C)
( C)
( C)
( C)
( C)
( C)
( C)
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ED AI GRUPPI SOCIALI
-
Sì
No
X
Destinatari
Famiglie
- Sì
- No
X
Anziani
- Sì
- No
X
Minori
- Sì
- No
X
Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
- Sì
- No
X
Disabili
- Sì
- No
X
Immigrati
- Sì
- No
X
Altro (specificare ______________________________________)
23
FONDAZIONE CENSIS
AFFIANCAMENTO E AFFIDO FAMILIARE
-
Sì
No
X
Destinatari:
Famiglie
- Sì
- No
X
Minori
- Sì
- No
X
INSERIMENTO LAVORATIVO
- Sì
- No
X (solo in alcuni Comuni del Distretto)
Destinatari
Disabili
- Sì
- No
X
Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
- Sì
- No
X
Giovani a rischio di devianza
- Sì
- No
X
Immigrati
- Sì
- No
X
Altro (specificare __________________________)
24
FONDAZIONE CENSIS
DEFINIZIONE DEL PROGETTO INDIVIDUALE DI ASSISTENZA
- Sì X
- No Destinatari
Disabili
- Sì
- No
X
Anziani
- Sì
- No
X
Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
- Sì
- No
X
Minori
- Sì
- No
X
Immigrati
- Sì
- No
X
Altro (specificare __________________________)
SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE PER LE SITUAZIONI DI EMERGENZA PERSONALE E FAMILIARE
Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì No X
SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE
25
FONDAZIONE CENSIS
Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di
utenza (se il bacino di utenza è distrettuale segnare subito dopo il nome del comune il
codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Guidonia Montecelio
Marcellina
Montelibretti
Monteflavio
Montorio Romano
Moricone
Neroli
Palombara Sabina
Sant’Angelo Romano
( D)
( D)
( D)
( D)
( D)
( D)
( D)
( D)
( D)
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
-
Sì
No
X
Destinatari
Famiglie
- Sì
- No
X
Minori
- Sì
- No
X
Anziani
- Sì
- No
X
Disabili
- Sì
- No
X
Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
- Sì
- No
X
26
FONDAZIONE CENSIS
Persone in condizione di non autosufficienza o ridotta autosufficienza, temporanea o
protetta
- Sì
- No
X
Altro (specificare ______________________________________)
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA
-
Sì
No
X
Destinatari
Famiglie
- Sì
- No
X
Minori
- Sì
- No
X
Anziani
- Sì
- No
X
Disabili
- Sì
- No
X
Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
- Sì
- No
X
Persone in condizione di non autosufficienza o ridotta autosufficienza, temporanea o
protetta
- Sì
- No
X
Altro (specificare ______________________________________)
- Sì
- No
27
FONDAZIONE CENSIS
STRUTTURE A CICLO RESIDENZIALE
- Sì X
- No STRUTTURE RESIDENZIALI PER MINORI
- Sì X (n. 2 gruppi appartamento per minori per fasce d’età 0-11 e 12-18)
- No Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di
utenza (se il bacino di utenza è distrettuale segnare subito dopo il nome del comune il
codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Guidonia Montecelio
( D)
di cui:
Casa Famiglia
- Sì - No Gruppo appartamento
- Sì X
- No Altro (specificare _____________________________________)
- Sì - No 28
FONDAZIONE CENSIS
Destinatari
Minori
- Sì X
- No Minori disabili
- Sì - No STRUTTURE RESIDENZIALI PER DISABILI
- Sì di cui:
- No X
STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI
-
Sì No X
STRUTTURE RESIDENZIALI PER PERSONE CON PROBLEMATICHE PSICO-SOCIALI
-
Sì X (n.1 comunità alloggio per soggetti con disagio psico sociale, per n.10 utenti di
sesso femminile e maschile)
-
No Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di
utenza (se il bacino di utenza è distrettuale segnare subito dopo il nome del comune il
codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Guidonia Montecelio
(D)
29
FONDAZIONE CENSIS
di cui:
Casa Famiglia
- Sì 0
- No Comunità alloggio
- Sì X
- No Comunità di pronta accoglienza
- Sì - No Altro (specificare _____________________________________)
- Sì - No Destinatari
Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
- Sì X
- No STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI
- Sì X
- No STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI DI RIABILITAZIONE SOCIALE PER ANZIANI
- Sì X
- No Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No 30
FONDAZIONE CENSIS
Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di
utenza (se il bacino di utenza è distrettuale segnare subito dopo il nome del comune il
codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Guidonia Montecelio
(D)
di cui:
Centri diurni
- Sì - No X
Centri diurni Alzheimer
X Centro Diurno Alzheimer in convenzione con la società Italian Hospital
Group (IHG) per pazienti della A.S.L. RMG e altre A.S.L.
- No - Sì
Altro (specificare _____________________________________)
- Sì - No Destinatari
Anziani parzialmente non autosufficienti con esiti di patologie fisiche e/o sensoriali
- Sì - No Anziani parzialmente non autosufficienti affetti da demenza senile e/o Alzheimer
- Sì X
- No STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI DI RIABILITAZIONE SOCIALE PER PERSONE CON PROBLEMATICHE PSICOSOCIALI
- Sì X
- No 31
FONDAZIONE CENSIS
Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di
utenza (se il bacino di utenza è distrettuale segnare subito dopo il nome del comune il
codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Guidonia Montecelio
(D)
di cui:
Strutture semi-residenziali socio-riabilitative
- Sì - No X
Altro (Centro Diurno per disagiati mentali)
- Sì X
- No Destinatari
Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
- Sì X
- No STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI DI RIABILITAZIONE SOCIALE PER IL DISABILE ADULTO
- Sì X
- No Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
32
FONDAZIONE CENSIS
-
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di
utenza (se il bacino di utenza è distrettuale segnare subito dopo il nome del comune il
codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Palombara Sabina
Guidonia Montecelio
(S)
(D)
di cui:
Centri diurni socio-riabilitativi
- Sì X
- No Centri diurni di terapia occupazionale
- Sì - No X
Altro (specificare _____________________________________)
- Sì - No Destinatari
Disabili adulti
- Sì X
- No STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI EDUCATIVE PER MINORI
- Sì - No X
33
FONDAZIONE CENSIS
CENTRI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALI O DIURNI A CARATTERE COMUNITARIO
Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì No X
ALTRI SERVIZI
- Sì X
- No CENTRO SOCIALE PER ANZIANI
- Sì X
- No Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di
utenza (se il bacino di utenza è distrettuale segnare subito dopo il nome del comune il
codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Guidonia Montecelio
Marcellina
Montelibretti
Monteflavio
Montorio Romano
Moricone
neroli
Palombara Sabina
Sant’Angelo Romano
( C)
( C)
( C)
( C)
( C)
( C)
( C)
( C)
( C)
LUDOTECHE
-
Sì X
No Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No 34
FONDAZIONE CENSIS
Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di
utenza (se il bacino di utenza è distrettuale segnare subito dopo il nome del comune il
codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Guidonia Montecelio
(C)
CENTRI DI AGGREGAZIONE PER BAMBINI
-
Sì X
No Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di
utenza (se il bacino di utenza è distrettuale segnare subito dopo il nome del comune il
codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Guidonia Montecelio ( D)
35
FONDAZIONE CENSIS
DATI SULLE PRESTAZIONI SOCIO – SANITARIE
DEL DISTRETTO RMG 2
36
FONDAZIONE CENSIS
LE PRESTAZIONI SOCIALI DEI COMUNI DEL DISTRETTO
1) Quantificazione delle prestazioni sociali erogate
Dati Comuni – Periodo di riferimento: Anno 2011 (data di rilevazione: 30 Giugno 2011)
Area Anziani (*)
Comuni
Numero
contributi
econom.
Numero
domande
escluse
numero
utenti ADI
numero
richieste in
lista d’attesa
ADI
numero
contributi
per R.S.A.
numero
contributi
per turismo
sociale
totali
Guidonia Montecelio
0
0
60
80
150
229
519
S. Angelo Romano
3
1
4
2
3
50
63
Palombara Sabina
15
1
12
23
2
100
153
Marcellina
78
25
3
4
7
93
210
Moricone
1
0
5
3
2
50
61
Montorio Romano
7
0
3
6
3
35
54
Monteflavio
1
0
6
0
0
0
7
Nerola
10
0
2
7
0
20
39
Montelibretti
2
0
4
8
2
80
96
Totali
64
15
104
133
171
618
1.100
(*) dati forniti dai Comuni del Distretto
37
FONDAZIONE CENSIS
Area Minori e Famiglia(*)
Numero
minori in
strutture
resid.
Numero
Numero
minori
minori in
sottoposti assistenza
a provv.
dom.
Aut. Giud. educativa
Numero
assistiti da
Numero
assoc. Di
ANF e AM
volont.
Sociale
COMUNI
Numero
contributi
econom.
Numero
domande
escluse
Numero
minori in
affidam.
Familiare
Guidonia Montecelio
360
0
17
39
0
26
0
0
442
S. Angelo Romano
11
0
0
0
0
3
23-39
60
136
Palombara Sabina
32
3
0
0
14
3
152
13
217
Marcellina
61
25
8
10
38
5
40
0
187
Moricone
0
0
0
0
2
1
11
2
15
Montorio Romano
15
0
0
0
1
0
22
20
58
Monteflavio
30
0
0
1
1
0
2
5
39
Nerola
8
0
3
0
9
2
16
0
41
Montelibretti
6
0
0
0
5
1
8
0
20
TOTALI
519
22
30
53
75
44
320
162
1.225
TOTALI
(*) dati forniti dai Comuni del Distretto
38
FONDAZIONE CENSIS
Area disagio ed esclusione sociale (adulti) (*)
COMUNI
Numero
contributi
econom.
Numero
domande
escluse
Numero
interventi
per tossicodipendenti
Numero
interventi
per Ex
Detenuti
Numero
contributi
alloggiativi
Numero
inserim.
lavorativi
Numero
assistiti da
assoc. di
volont.
sociale
TOTALI
Guidonia Montecelio
50
0
15
8
0
2
0
75
S. Angelo Romano
10
10
0
0
7
2
40
69
Palombara Sabina
22
10
0
0
0
3
10
45
Marcellina
103
32
4
6
43
0
0
188
Moricone
0
0
0
0
0
3
4
7
Montorio Romano
7
0
1
1
0
2
5
16
Monteflavio
5
0
0
0
0
0
5
10
Nerola
6
0
1
0
0
1
0
8
Montelibretti
1
0
0
0
0
0
0
1
TOTALI
180
36
21
16
83
22
28
386
(*) dati forniti dai Comuni del Distretto
39
FONDAZIONE CENSIS
Area Disabili (*)
numero
interventi
L.162/98
numero
interventi
di ass. scol.
numero
utenti
centri
diurni
numero
altri
interventi
comunali
numero
utenti in
ADH
numero
richieste in
lista
d’attesa
ADH
numero
contributi
per R.S.A.
totali
Guidonia Montecelio
0
0
0
0
76
60
35
171
S.Angelo Romano
1
2
1
0
1
0
1
6
Palombara Sabina
3
18
5
0
9
16
0
51
Marcellina
7
30
6
6
2
4
7
62
Moricone
2
4
5
0
4
3
0
18
Montorio Romano
2
2
1
0
2
2
0
9
Monteflavio
1
2
0
0
1
0
0
4
Nerola
0
1
0
0
1
3
0
5
Montelibretti
6
6
2
1
4
1
2
22
totali
20
70
20
16
102
86
40
354
(*) dati forniti dai Comuni del Distretto
40
FONDAZIONE CENSIS
Area Immigrati (*)
COMUNI
numero
accessi ai
servizi per
anziani
numero
accessi ai
servizi per
minori e
famiglia
numero
accessi ai
servizi per
disagio ed
escl. soc.
numero
accessi ai
servizi per
disabili
TOTALI
Guidonia Montecelio
5
115
21
3
144
S.Angelo Romano
0
40
30
0
70
Palombara Sabina
0
30
0
1
31
Marcellina
0
51
255
14
320
Moricone
0
7
0
2
9
Montorio Romano
0
10
6
0
16
Monteflavio
0
20
0
10
30
Nerola
0
10
8
0
18
Montelibretti
1
2
0
0
3
TOTALI
18
317
58
17
410
(*) dati forniti dai Comuni del Distretto
41
FONDAZIONE CENSIS
Dati riepilogativi degli interventi sociali nel Distretto(*)
disabili
disagio ed
esclusione
sociale
immigrati
TOTALI
COMUNI
Anziani
minori e
famiglia
Guidonia Montecelio
519
442
171
75
144
1.351
S.Angelo Romano
63
136
6
69
70
344
Palombara Sabina
153
217
51
45
31
497
Marcellina
210
187
62
188
320
967
Moricone
61
15
18
7
9
101
Montorio Romano
54
58
9
16
16
153
Monteflavio
7
39
10
4
30
90
Nerola
39
41
5
8
18
111
Montelibretti
96
20
22
1
3
142
TOTALI
1.100
1.225
493
247
410
3.475
(*) dati forniti dai Comuni del Distretto
42
FONDAZIONE CENSIS
I SERVIZI SANITARI E LE PRESTAZIONI OFFERTE (DATI A.S.L.)
Il Distretto sanitario RMG 2, con Sede a Guidonia Montecelio in Via Fratelli Gualandi
35, offre i seguenti servizi:
Centro Prevenzione Tumori (CPT)
Sede
Centro Unico Prenotazioni (CUP)
Sede
Servizio Prelievi
Sede
Poliambulatorio Specialistico
Sede
•
Cardiologia
•
Dermatologia
•
Ecografie
•
Endocrinologia
•
Gastroenterologia
•
Geriatria
•
Ginecologia
•
Medicina sportiva
•
Neurologia
•
Oculistica
•
Ortopedia
•
Otorinolaringoiatria
•
Pediatria
•
Pneumologia
•
Reumatologia
Medicina di base
Casa della Salute di Palombara Sabina
Medicina Legale
Sede
43
FONDAZIONE CENSIS
Assistenza Domiciliare (CAD)
Sede
•
Assistenza infermieristica
•
Fisioterapia
•
Ricoveri in R.S.A. per disabili e anziani
•
Consulenze specialistiche per terapie domiciliari
•
Visite mediche in Unità Valutativa per piani di trattamento (CAD e Alzheimer)
•
Assistenza Sociale (per servizio accoglienza e valutazioni CAD e Alzheimer)
•
Servizio di Assistenza Domiciliare Alzheimer
•
Centro Diurno Alzheimer
Consultorio Geriatrico
Sede
Polo Interdistrettuale Affidamenti
Sede
Materno Infantile
Sede
Tutela salute mentale e riabilitazione dell’età evolutiva
Sede
•
Neuropsichiatria infantile
•
Fisiatria
•
Psicologia
•
Psicomotricità
•
Fisioterapia
•
Logopedia
Consultori Familiari
Sedi: Guidonia – via Colleferro
Setteville – Via Giovanni Pascoli
Villanova – Via Ciro Menotti
Palombara Sabina – Via Rieti
Serrvizio VaccinSeazioni
Sede
44
FONDAZIONE CENSIS
Ambulatorio di psicoterapia età evolutiva
Sede
G.I.L. Adozioni
Sede
U.O.M.A.G.
Sede
Ambulatorio Medico Extracomunitari
Sede
Servizio farmaceutico
Casa della Salute di Palombara Sabina
Associazione Alcolisti Anonimi
Sede
Dipartimento di salute mentale
Sede
•
Centro Salute Mentale Guidonia
Via Fratelli Gualandi 35
•
Centro Salute Mentale Palombara
Viale Rieti 5
•
Centro Diurno Guidonia
P.zza Bernardini
I dati risultano aggiornati al 30 giugno 2011.
Consultori familiari del Distretto (Guidonia, Setteville, Villanova, Palombara)
Servizi
N. utenti
Psico-profilassi al parto
371
visite ginecologiche
3003
pap-test
1831
consulenze psicologiche e
1876
psicoterapie brevi
IVG
145
Spazio Adolescenti
675
N. interventi accoglienza
8.269
45
FONDAZIONE CENSIS
DSM:
totale cartelle aperte:
- Guidonia
n.5.481
- Palombara
n. 330
Utenti in strutture residenziali
n. 52
G.I.L. Adozioni
Per il Distretto di Guidonia sono pervenute:
Richieste di informazioni
n. 195
Accessi ai singoli utenti
n. 180
Coppie di utenti
n. 90
Per il Tribunale per i Minorenni di Roma sono pervenute le richieste di
indagine psicosociale relative alle seguenti coppie:
N. totale richieste di adozione
n. 26
di cui: Richieste congiunte di ADN e A.I.
n. 14
Richieste solo Nazionale
n. 7
Richieste solo Internazionale
n. 5
Affidamenti pre-adottivi
n. 6
Collocamenti provvisori
n. 8
Post adozione (bambini provenienti da paesi stranieri)
n. 11
U.O.C. C.A.D.
1) Pazienti seguiti con cadenza settimanale:
n. 100
2) Cartelle cliniche aperte
n. 1658
3) Pazienti in lista di attesa per Assistenza Domiciliare
n. 18
46
FONDAZIONE CENSIS
4) Pazienti in centro diurno Alzheimer
n. 125
(su 50 posti)
5) Pazienti in Assistena Domiciliare Alzheimer
n. 102
(su 65 posti)
6) Pazienti in nucleo ricovero Alzheimer
n. 304
(su 60 posti)
7) Pazienti in lista d’attesa per l’Alzheimer
n. 25
Centro Diurno per pazienti psichiatrici di Guidonia pazienti in carico: 18
Ser.T*
Utenti iscritti dall’apertura del servizio al 30.06.11:
n. 1.454
Utenti in trattamento:
- alcolisti
n. 31
- cocainomani
n. 50
- cocainomani ed eroinomani
n.25
- eroinomani
n. 54
Utenti in comunità terapeutica
n. 43
Utenti in attesa per inserimento in comunità:
n. 5
47
FONDAZIONE CENSIS
5.
Specificare gli obiettivi strategici del Piano di Zona e, successivamente, articolarli
per macroaree.
La programmazione per l’annualità 2011
Il Distretto si configura sempre più come la prioritaria unità territoriale di riferimento per
la programmazione degli interventi socio-sanitari. La capacità dei Comuni di associarsi,
rispetto ad alcuni specifici interventi, rappresenta sicuramente un valore aggiunto.
Il Piano di Zona assume sempre più la funzione di strumento articolato per la
programmazione e definizione di tutti gli interventi presenti sul territorio, gestiti in forma
associata
dai
Comuni.
Il processo di ideazione, di pianificazione, attuazione, monitoraggio e valutazione dei Piani
di Zona e dei progetti, è un percorso specifico e imprescindibile nella realizzazione delle
politiche e degli interventi sociali. Ciò significa andare verso una sempre più ampia
integrazione di materie, di attori sociali, di agenzie di rappresentanza dei cittadini e dei
servizi, in una logica di governo del territorio consapevole e condivisa.
La programmazione dei servizi socio sanitari del distretto per l’annualità 2011 tiene conto,
innanzitutto, delle linee guida della Regione Lazio, che assegnano un budget distrettuale
molto inferiore rispetto agli scorsi anni e determinano vincoli sia di natura quantitativa,
stabilendo percentuali di destinazione delle somme per aree di intervento, delimitando la
tipologia di servizi che possono essere finanziati con il Fondo Nazionale delle Politiche
Sociali e con il Fondo Regionale per il finanziamento dei progetti intercomunali. In
considerazione del fatto che alcuni servizi, attivati nel corso dello scorso anno,
consentono già di effettuare valutazioni concrete sulla validità e sull’efficacia delle scelte
fatte per contrastare i fenomeni di disagio, si è pensato di apportare alcune modifiche ai
contenuti dell’annualità 2010 funzionali in termini di efficacia per l’annualità 2011 del
Piano di Zona. Le strategie e gli obiettivi prefissati dal Piano di zona sono sempre tese a
migliorare la qualità della vita, a promuovere il benessere sociale ed a tutelare la salute
dei cittadini. In particolare le rimodulazioni sono state effettuate in linea con i seguenti
obiettivi:
48
FONDAZIONE CENSIS
Per gli interventi di welfare
Gli obiettivi strategici del Piano di zona si orientano al mantenimento, nonostante le
poche risorse disponibili, degli standard dei servizi di sostegno alla famiglia e ai minori,
alla popolazione anziana e ai soggetti disabili.
Per gli interventi di sistema
Gli obiettivi riguardano un’implementazione della funzionalità dell’ Ufficio di Piano e una
gestione integrata e condivisa delle modalità operative dei Servizi Sociali dei singoli
Comuni al fine di arrivare all’approvazione di Regolamenti Distrettuali per la gestione dei
processi e dei servizi.
5.a.
Ufficio di Piano
L’ Ufficio di Piano, attualmente svolge compiti di:
•
gestione degli atti amministrativi;
•
controllo della spesa;
•
monitoraggio del lavoro svolto;
•
valutazione dei progetti in atto;
•
coordinamento tra i componenti dell’Accordo di Programma;
•
lettura del bisogno
•
attività di programmazione e progettazione
L’Ufficio di Piano e i membri del Comitato Tecnico Integrato si avvarranno, inoltre, del
“Sistema Unico di Informazione Sociale” che permetterà di informatizzare e
standardizzare la gestione dell’utenza che accede ai Servizi attraverso il Segretariato
Sociale ed il Servizio Sociale Professionale e creare una rete unica di lavoro professionale
integrato anche con la ASL, condividendo percorsi professionali e anagrafe utenza.
I tavoli tematici, attivati per ciascuna area, saranno “luogo” di discussione ed
approfondimento nonché interscambio tra Amministrazione e Terzo Settore.
49
FONDAZIONE CENSIS
5.b. Area Minori e Famiglia
La programmazione per l’annualità 2011
Nel rispetto di quanto previsto dalle linee guida regionali per la redazione e la
programmazione dei servizi distrettuali e delle scelte operate dagli organismi politici e
tecnici dell’Accordo di Programma ed in considerazione del fatto che alcuni servizi,
attivati nel corso dello scorso anno, consentono già di effettuare valutazioni concrete
sulla validità e sull’efficacia delle scelte fatte per contrastare i fenomeni di disagio, sono
state operate le seguenti scelte:
•
Il progetto “Centro per la Famiglia”, che prevede la realizzazione di interventi di
sostegno alla genitorialità, di assistenza domiciliare educativa per minori, di
supporto alla frequenza scolastica, di contrasto all’allontanamento del minore
dalla famiglia, è stato potenziato nelle sue caratteristiche relative all’ assistenza
educativa e al supporto psicologico alle famiglie;
•
il proseguimento delle attività dei Poli affido
•
Riguardo al progetto “Convenzione con case famiglia per minori”, poiché è di
nuova attuazione non permette una valutazione delle stesse. Ci si riserva di
rivedere il progetto, nel caso se ne riscontrasse l’esigenza;
5.c. Area Anziani
La programmazione per l’annualità 2011
Gli interventi in favore degli anziani sono stati fin dai primi anni della programmazione
distrettuale dei servizi in forma integrata, area privilegiata di azione della Politica Sociale
intercomunale. Si proseguirà pertanto sulla stessa linea d’intervento dei precedenti Piani
di Zona:
•
“Assistenza Domiciliare Integrata per anziani” parzialmente e non autosufficienti
includendo anche interventi specifici finalizzati al sostegno delle famiglie che
assistono in casa anziani non autosufficienti al fine di evitare o rinviare la loro
istituzionalizzazione (da finanziare con il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e
il co-finanziamento dei Comuni del Distretto);
50
FONDAZIONE CENSIS
5.d. Area Disabili
La programmazione per l’annualità 2011
L’area della disabilità rappresenta, sia dal punto di vista numerico che di peso sociale, un
insieme rilevante che richiede notevoli sforzi e grosso impegno per assicurare al portatore
di handicap pari opportunità nella vita di relazione e nella fruizione dei beni e spazi
pubblici. Pur nella consapevolezza delle notevoli carenze strutturali dell’offerta di servizi
rivolti al disabile, il Piano di Zona del Distretto Socio Sanitario RMG 2 conferma l’impegno
a proseguire i servizi sin’ora realizzati. Sono quindi programmati:
•
L’ “Assistenza domiciliare ai soggetti disabili”, finanziata con i Fondi del
Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e il co-finanziamento dei comuni del
Distretto;
•
Gli “interventi in favore dei disabili gravi”, finanziati con il Fondo di cui alla
L. 162/98;
•
Il Centro Diurno intercomunale per Disabili “Raffaella D’Angelo” di
Palombara Sabina, finanziato con il Fondo Regionale per i progetti
intercomunali, i fondi previsti della Provincia di Roma, la partecipazione dei
Comuni del distretto aderenti alla convenzione;
•
Il Centro Diurno intercomunale per Disabili da attivare sul territorio del
comune di Guidonia Montecelio, finanziato con il Fondo Nazionale per le
Politiche Sociali, con i fondi del Comune di Guidonia Montecelio e dei
Comuni del Distretto;
•
Riguardo alla “casa famiglia per soggetti in situazione di disagio psico sociale” nel progetto allegato è stata rimodulata la tipologia della struttura
da comunità alloggio a casa famiglia, per soddisfare le esigenze del territorio.
5.e. Area disagio ed esclusione sociale
La programmazione per l’annualità 2011
Esclusivamente per problemi legati alla limitatezza delle risorse economiche a supporto
della programmazione distrettuale il Piano di Zona non prevede interventi intercomunali
51
FONDAZIONE CENSIS
di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale demandando azioni in tale direzione
all’iniziativa delle singole Amministrazioni Comunali che con i Fondi Regionali lett.a),
ognuna nei limiti delle disponibilità finanziarie, erogano, come evidenziato nella
ricognizione delle prestazioni sociali inserita nel presente documento, sostegni economici
e in qualche caso realizzano inserimenti lavorativi.
5.f. Area Immigrati
La programmazione per l’anno 2011
Nell’ambito della programmazione degli interventi del Piano di Zona, le attività in favore
della popolazione immigrata sono finanziate con i fondi provinciali di cui al D.lgs. 286/98.
Come indicato nella prima parte del presente documento, in relazione ai bisogni
emergenti in tale area di intervento, è in fase di attuazione un progetto finanziato con i
fondi annualità 2008:
•
per i Comuni di Guidonia Montecelio, Marcellina, Sant’Angelo Romano e Nerola è
in fase di realizzazione un progetto di interventi per l’integrazione della
popolazione immigrata mirato alla promozione dei diritti individuali di
cittadinanza, attraverso un servizio di consulenza legale e a favorire il diritto
all’istruzione scolastica per i minori stranieri frequentanti le scuole elementari e
medie del territorio, attraverso interventi educativi e di mediazione culturale;
5.g.
Area Tossicodipendenza
La progettazione relativa a quest’area è molto recente nel Distretto, La Regione Lazio ha
finanziato nel Distretto RMG2, con dd 3951/06, il Progetto “Piano per la realizzazione di
azioni di formazione e prevenzione delle tossicodipendenze” (DGR 705/2006) che
prevedeva due distinte macro attività:
52
FONDAZIONE CENSIS
- Interventi di formazione rivolti a giovani e adulti mirati alla prevenzione delle
tossicodipendenza e del disagio sociale, da realizzarsi negli istituti scolastici del
distretto.
- Gestione di uno sportello di orientamento al lavoro e attività di reinserimento
lavorativo rivolta ai tossicodipendenti.
Per l’annualità 2011 il Piano prevede, in linea con la riduzione del finanziamento
regionale, soltanto la gestione di uno sportello di orientamento al lavoro e attività di
reinserimento lavorativo rivolta ai tossicodipendenti.
6.
Quali sono le misure adottate per realizzare l’integrazione socio-sanitaria dei
servizi?
- Coinvolgimento del Terzo Settore:
- consultazione
X
- partecipazione alla stesura del Piano
- monitoraggio del Piano
- altro (specificare _____________________________________)
- Organizzazioni di consulte
- Predisposizione di uffici o coordinamenti di piano per l’integrazione
X
- Promozione di percorsi di formazione e aggiornamento tra operatori sociali e
sanitari
7.
- Specifici protocolli concordati con le Asl
X
- Altro (concertazione con le OO.SS.)
X
Quali sono le modalità adottate per realizzare il coordinamento con gli altri
organi dello Stato (ad esempio l’amministrazione penitenziaria e della giustizia e
le istituzioni scolastiche) e con la pluralità dei soggetti locali?
Nella realizzazione degli interventi di Politica Sociale sono frequenti i momenti di
coordinamento con le Istituzioni Scolastiche del territorio ma non è ancora stata
formalizzata una modalità che preveda un confronto sistematico a supporto della
programmazione.
53
FONDAZIONE CENSIS
8.
Esplicitare gli strumenti di valutazione dei risultati raggiunti (sistema di controllo,
monitoraggio e verifica dei risultati)
Il monitoraggio dei progetti avviati a livello Distrettuale è svolto dal Comitato Tecnico
Integrato e dai gruppi di lavoro specifici organizzati in relazione all’avvio dei singoli servizi.
L’attività di monitoraggio si concretizza attraverso la compilazione di report da parte degli
organismi che realizzano direttamente il servizio e momenti di confronto diretto tra
operatori comunali e operatori degli organismi affidatari. Si conferma la volontà di
istituire nell’ambito delle attività dell’Ufficio di Piano, un apposito servizio di controllo e
monitoraggio sulla qualità degli interventi realizzati nell’ambito del Piano di Zona socio –
sanitario.
54
FONDAZIONE CENSIS
Piano di Zona 2011 – Riepilogo progetti; quadro finanziario riassuntivo
Quota budget regionale
(D.G.R. 307/2011)
interventi in favore degli anziani
non autosufficienti (min. 15%
budget D.G.R. 307/2011)
Costo complessivo
ADI –
Anziani
Totali interventi anziani non autosuff.
347.457,00 €
240.000 €
interventi
in
favore
dell’infanzia
e
dell’adolescenza. ex L.
285/1997
(min. 9%
budget D.G.R. 307/2011)
Nome progetto
CENTRO PER LA FAMIGLIA
269.262,23 €
269.262,23 €
Assistenza
Domiciliare 347.457,00 €
240.000 €
Cofinanziamento (specificare se
comunale, provinciale, ASL, etc.)
107.457,00€
(Compartecipazione comuni :
quota parte 1 € per abitante)
È
prevista
una
compartecipazione degli utenti
con ticket in base alla fascia di
reddito.
CONVENZIONE
CASA 130.000 €
FAMIGLIA PER MINORI
130.000 €
Totali interventi ex L. 285/1997
399.262,23 €
399.262,23 €
107.457,00€
0
55
FONDAZIONE CENSIS
interventi in favore dei soggetti con handicap grave, ex art. 3, c. 3 L 104/1992 (min. 5% budget D.G.R.
307/2011)
ADH – Assistenza Domiciliare 347.457,00 €
Handicap
240.000 €
107.457,00
€
(Compartecipazione comuni :
quota parte 1 € per abitante)
È
prevista
una
compartecipazione degli utenti
con ticket in base alla fascia di
reddito.
88.000 €
LEGGE 162
CENTRO
DIURNO 213.500,00 €
RAFFAELLA D’ANGELO
88.000 €
88.000 €
98.000,00€
(Compartecipazione
dei
singoli comuni a seguito di
sottoscrizione di apposita
convenzione)
27.500,00 € (Rette utenti)
CENTRO DIURNO INSIEME
206.250,00 €
65.000 €
50.000
€
(
Contributo
straordinario Provincia di
Roma al Comune Capofila)
50.000 € (Comune Capofila)
41.250,00 € (Rette ospiti)
Compartecipazione
invianti da definire.
CASA
FAMIGLIA
PERSONE
PROBLEMATICHE
SOCIALI
PER 218.000 €
CON
PSICO-
200.000 €
enti
18.000,00 (Rette ospiti)
56
FONDAZIONE CENSIS
Totale interventi ex art. 3, c. 3 L 104/1992
1.073.207,00 €
681.000,00 €
392.207,00 €
UFFICIO DI PIANO
120.000,00 €
84.000,00 €
36.000,00 € (quota parte
compartecipazione Comuni 1
€ per abitante)
PIANO DISTRETTUALE
IMMIGRAZIONE
38.316,06 €
38.316,06 €
PIANO DISTRETTUALE
TOSSICODIPENDENZE
61.115,00 €
61.115,00 €
PIANO DISTRETTUALE
AFFIDAMENTO FAMILIARE
99.578,00 €
99.578,00 €
PIANO DISTRETTUALE NON
AUTOSUFFICIENZA
304.860,38 €
0
PIANO
DISTRETTUALE 67.219,70 €
PICCOLI COMUNI
67.219,70 €
TOTALI
1.670.490,99 €
2.511.015,37 €
- 304.860,38 €
535.664,00 €
57
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
PROGETTI PIANO DI ZONA
ANNUALITA’ 2011
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Indice progetti
Casa famiglia per persone con problematiche psico – sociali
pag. 60
Centro diurno per disabili Raffaella D’Angelo
pag. 67
Assistenza Domiciliare a soggetti disabili
pag. 74
Interventi in favore dei disabili gravi
pag. 81
Centro diurno per disabili a Guidonia Montecelio
pag. 88
Convenzioni con case famiglia per minori
pag. 98
Centri per la famiglia
pag. 105
Assistenza domiciliare integrata per anziani
pag. 114
Ufficio di Piano
pag. 122
59
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
PROGETTO
CASA FAMIGLIA PER PERSONE CON PROBLEMATICHE PSICO SOCIALI
60
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
1.
Titolo del progetto1
CASA FAMIGLIA PER PERSONE CON PROBLEMATICHE PSICO - SOCIALI
2.
-
Nuovo progetto
Sì
No x
3.
-
Progetto già avviato
Sì x
No
4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia
l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
L’ambito territoriale rimane invariato.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es.
casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI)
n. 1 casa famiglia per persone con problematiche psico – sociali così come
descritte dalla deliberazione di Giunta regionale n. 1305/2004
E’ prevista 1 struttura che possa ospitare utenti di sesso maschile e femminile
per un numero massimo di 10.
6.
Macroarea
Area disabili
7.
Costo del progetto (finanziamento regionale)
Totale finanziamenti: 200.000 € (FNPS)
8.
Servizi/prestazioni erogati
Sono previste:
1
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo
Regionale lett. C e al Fondo Nazionale
61
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Prestazioni di carattere socio - assistenziale
a) Prestazioni per il governo della casa
• riordino e pulizia dell’alloggio;
• cura del guardaroba (bucato, stiratura, manutenzione);
• acquisto di generi alimentari;
• preparazione del pasto;
b) Aiuto nel disbrigo di pratiche e commissioni
• accompagnamento presso ambulatori medici, ospedali, presidi sociali e
sanitari in genere;
• informazioni sui diritti, pratiche e servizi;
• commissioni varie (ricette mediche, acquisto medicinali, pagamento
bollette, etc..);
c) Aiuto nell’integrazione sociale
• interventi volti a favorire la partecipazione degli utenti alle attività
ricreative e culturali organizzate sul territorio;
• coinvolgimento, nelle attività di competenza, dei parenti, dei vicini di casa e
del volontariato;
Prestazioni di carattere terapeutico e socio riabilitativo
a) Prestazioni psicoterapiche rivolte ai singoli utenti e/o al gruppo, presso la
struttura o presso il CSM; psicoterapia individuale; psicoterapia di gruppo;
b) Prestazioni mediche e infermieristiche
• consulenza psichiatrica;
• visita psichiatrica;
• somministrazione farmaci;
c) Prestazioni di supporto psicologico rivolte ai singoli utenti e/o al gruppo,
presso la struttura o sul territorio:
• interventi di sostegno nell’assemblea settimanale di gestione della
comunità alloggio e interventi di sostegno nel gruppo settimanale di
empowerment sociale, finalizzati alla promozione e al supporto della
capacità di autonomia di ogni ospite rispetto al contesto sociale, alla vita di
relazione e al lavoro e alla progressiva autogestione dell’appartamento;
• prestazioni psicologiche di sostegno al nucleo familiare finalizzate alla
condivisione del progetto riabilitativo;
• gestione del gruppo di supervisione con gli operatori che svolgono attività
all’interno della comunità alloggio con l’obiettivo di supportare gli operatori
rispetto alle tematiche legate al lavoro quotidiano con gli ospiti.
• servizi di sollievo alle famiglie.
9.
Bacino di utenza
62
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
X
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
- Comunale (specificare il Comune)
10.
Tipologia di utenza
Persone con disagio psico - sociale
Il progetto è indicato per pazienti:
11.
•
con scarsi livelli di autonomia e competenza sociale;
•
con recuperati livelli di autonomia e problematicità per il reinserimento nel
contesto familiare.
Obiettivi del progetto
Per i soggetti con disagio psico sociale l'inserimento in strutture di residenza
consente di attivare una parte importante del processo di inclusione sociale.
L’inserimento in strutture della tipologia prevista dal presente progetto
consente di ricostruire una identità sociale e lavorativa diminuita o persa a
causa della malattia e/o di inadeguati contesti di vita.
12.
Tempi di attuazione
Annualità 2011
13.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|1|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
x
|10 posti|
63
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
14.
Numero utenti
15.
Soggetto che gestisce
-
10
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro :
Gestione mista: per la parte sanitaria sarà utilizzato il personale della A.S.L.
mentre per le prestazioni di natura socio – assistenziale il personale sarà reperito in
convenzione con una cooperativa esperta nel settore del disagio mentale.
X
16.
Utenza annuale prevista
|1|0|
Sono previsti max 10 utenti
17.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
|_|_|_|
Assistenti sociali
Sociologi
|_|_|_|
Psicologi
Pedagogisti
|_|_|_|
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
|_|_|_|
Mediatori culturali
|_|_|_|
Altre figure : psichiatra
1
infermieri professionali
1
Coordinatore psicologo
1
( questa figura coprirà un turno settimanale di 6 ore e dovrà fornire la
sua
reperibilità)
Tecnico della riabilitazione psichiatrica
4
(questa figura coprirà un turno di 6 ore con un rapporto con gli utenti di
1:5)
18.
Sede della struttura e/o dell’attività
L’ appartamento sarà reperito dall’ organismo affidatario e dovrà essere idoneo, ai
sensi della normativa vigente, ad ospitare l’attività oggetto del progetto.
Sarà localizzato, nell’ambito del territorio del Comune di Guidonia Montecelio , in una
posizione centrale.
64
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
19.
Liste di attesa
X
- Sì (specificare i motivi)
- No
20.
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
X
- Sì (specificare quali)
Gli inserimenti nella struttura e
dell’organismo affidatario sarà svolto
costituito nell’ambito del Comitato
Programma, al quale parteciperanno
coinvolti nel progetto.
il controllo sull’attività
da un Gruppo di lavoro
Tecnico dell’Accordo di
rappresentanti degli Enti
- No
21.
Esiste compartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
22.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
La Direzione tecnica del progetto e le prestazioni di carattere terapeutico e socio
riabilitativo sono a carico del DSM di Guidonia e riguardano in particolare le seguenti
figure professionali:
•
•
•
•
n. 1 psichiatra ( che in caso di emergenza potrà fare una domiciliare, altrimenti
seguirà gli utenti in sede);
n. 1 psicologo;
n. 1 assistente sociale.
n. 1 infermiere.
Gli utenti si impegnano ad anticipare le utenze finchè non arrivano i sussidi.
65
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
23.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Costo risorse umane
€ 200.000 (FNPS)
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Risorse
umane
Totale
finanziamento
€ 200.000
Costo di funzionamento e gestione
€ 6.000,00
Rette ospiti
€ 6.000,00
Costo di struttura e di
mantenimento
€ 12.000,00
Rette ospiti
€ 12.000,00
€ 18.000,00
€ 218.000
Totale
Annualità 2011
FONDAZIONE CENSIS
€ 200.000
12271_02 Modulistica progetti
PROGETTO
CENTRO DIURNO PER DISABILI
“RAFFAELLA D’ANGELO”
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
1.
Titolo del progetto2
CENTRO DIURNO RICREATIVO FORMATIVO PER DISABILI IN ETA’ POSTSCOLARE “ RAFFAELLA D’ANGELO”
2.
Nuovo progetto
Sì No X
3.
Progetto già avviato
Sì X
No 4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia
l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Non è previsto un ampliamento dell’ambito territoriale e/o dell’utenza di
riferimento.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es.
casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI)
Centro Diurno Ricreativo Formativo per l’handicap di Palombara Sabina
denominato “Raffaella D’Angelo”. Il Centro è pubblico e gestito in convenzione
tra la Provincia di Roma e il Comune di Palombara Sabina con l’adesione dei
Comuni di Marcellina, Moricone, Montorio Romano, Guidonia Montecelio e
Montelibretti.
6.
Liveas
Interventi per la piena integrazione del disabile (legge 328/00 art. 22, comma 2
lettera f)
7.
Macroarea
Area Disabili
2
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo
Regionale lett. C e al Fondo Nazionale
68
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
8.
Costo del progetto (finanziamento regionale)
Annualità 2011
€ 88.000 (FNPS)
9.
Servizi/prestazioni erogati
Le aree di attività sono suddivise in: socializzazione e formazione.
Socializzazione: gite, soggiorni estivi ed invernali, rapporto con le scuole, rapporti con
il mondo del lavoro, uscite giornaliere.
Formazione: attività di cura della persona, attività di laboratorio, attività varie –
ceramica, musica, attività motorie, attività didattica.
Nel rispetto del progetto concordato con il Comitato Tecnico Scientifico, le attività
realizzate sono:
Laboratorio di arte pittorica e creativa: laboratorio del gesso, del disegno libero, della
decorazione su vetro, dei lavori con cartapesta, del legno, della scenografia teatrale;
Laboratorio teatrale e musicale;
Laboratorio cucito – bricolage – tricot;
Laboratorio di cucina;
Laboratorio di giardinaggio;
Laboratorio di informatica;
Attività di tempo libero e vacanze.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
- Comunale (specificare il Comune)
11.
X
Tipologia di utenza
Portatori di handicap psico - fisici in età post – scolare
Criteri di accesso:
- Personali: età anagrafica, presenza di disabilità psico fisiche e altre problematiche
ad esse correlate.
Sociali: residenza, situazione esistenziale, reddito nucleo familiare, altre prestazioni
fruite.
69
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
12.
Obiettivi del progetto
Le problematiche dei disabili in età post-scolare rappresentano un momento di gravi
difficoltà sia per i disabili che per le loro famiglie. Terminata la frequenza scolastica
obbligatoria, i portatori di handicap medio-gravi e gravissimi trovano meno occasioni di
socializzazione e le famiglie non possono usufruire di strutture che li accolgano. Oltre
15 anni fa alcune famiglie di disabili, associazioni di volontariato e gruppi di cittadini
hanno dato vita, nella zona Nord del Distretto, alla costituzione di un Centro Diurno
per disabili che affrontasse le problematiche sopra descritte. Il Comune di Palombara
Sabina con proprio atto deliberativo, rese pubblica l’ iniziativa e nell’anno 1989, con la
partecipazione della Provincia di Roma, si è data stabilità al Centro con una
convenzione, tra la stessa Provincia ed il Comune di Palombara Sabina che regola la
gestione intercomunale e i mezzi finanziari.
L’obiettivo del Centro Diurno “Raffaella D’Angelo” è quello di stimolare le potenzialità
e le risorse dei disabili al fine di conservare o migliorare la loro autonomia personale
per consentire progressivamente la loro integrazione nella comunità e possibilmente
nel mondo del lavoro.
13.
Tempi di attuazione
Annualità 2011
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|1|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare Centro Diurno per disabili)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
15.
Numero utenti nel 2010
16.
Soggetto che gestisce
- Comune
- Convenzione con cooperative
X
25
|2|2|
70
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
- Convenzione con Associazioni di volontariato
- Altro (Centro gestito dal Comune di Palombara Sabina, in collaborazione con la
Provincia di Roma e l’Associazione di solidarietà “Raffaella D’Angelo”, con l’adesione
di parte dei comuni del Distretto)
X
17.
Utenza annuale prevista
18.
Personale coinvolto nel progetto
-
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure: direttore responsabile
Assistente coordinatore
Tecnici laboratorio artistico
Assistenti educativi
Assistenti Pulmino
Autista
Collaboratore musicale
Inserviente cuoca
Inserviente
19.
|2|5|
|_|_|_|
1
|_|_|_|
1
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
1
1
2
4
2
2
1
1
Sede della struttura e/o dell’attività
Palombara Sabina, Via Spunticchia s.n.c.
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
X
71
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Nella convenzione tra il Comune di Palombara S. e la Provincia di Roma è prevista la
costituzione di un Coordinamento permanente Tecnico – scientifico composto dagli
Assistenti Sociali degli Enti contraenti con compiti, tra gli altri, di verfica periodica delle
attività del Centro e dei risultati raggiunti. Inoltre, nell’ambito delle atività del distretto
socio – sanitario, il Comitato tecnico integrato, in attuazione delle linee
programmatiche espresse dall’Assemblea dei Sindaci provvede al controllo e alla
verifica della gestione da parte degli enti attuatori. All’interno del Comitato si
costituiscono gruppi di lavoro in relazione ad aree di progettazione e/o di intervento.
- No
22.
Esiste compartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
23.
X
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
A tutt’oggi la A.S.L. non partecipa alla gestione del servizio. Si prevede la possibilità di
un integrazione attraverso la realizzazione di consulenza sanitaria (Fisiatra e Psicologo).
72
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Annualità 2011
Finanziamento regionale
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
€ 73.000,00
(FNPS)
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
98.000,00€
(Compartecipazio
ne dei singoli
comuni a seguito
di sottoscrizione
di
apposita
convenzione)
Totale finanziamento
Altro
€ 198.500,00
€ 27.500,00
(RETTE OSPITI)
€ 15.000,00
(FNPS)
€ 15.000,00
Costo di struttura e di
mantenimento
Totale
FONDAZIONE CENSIS
€ 88.000,00
€ 98.000,00
€ 27.500,00
€ 213.500,00
12271_02 Modulistica progetti
PROGETTO
ASSISTENZA DOMICILIARE A SOGGETTI DISABILI
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
1.
Titolo del progetto3
ASSISTENZA DOMICILIARE A SOGGETTI DISABILI
2.
Nuovo progetto
Sì No X
3.
Progetto già avviato
Sì X
No 4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia
l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
L’ambito territoriale e il numero di utenti rimane invariato
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es.
casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI)
Assistenza domiciliare a soggetti disabili
6.
Liveas
Interventi per le persone disabili per favorire la permanenza a domicilio (legge
n.328/00 art. 22, comma 2 lettera g))
7.
Macroarea
Area Disabili
8.
Costo del progetto (finanziamento regionale)
Annualità 2011
3
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo
Regionale lett. C e al Fondo Nazionale
75
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
€ 240.000,00 (FNPS)
9.
Servizi/prestazioni erogati
Le prestazioni erogate saranno:
a)Aiuto per il governo della casa e per la cura della persona
riordino e pulizia dell’alloggio
cura del guardaroba (bucato, stiratura, manutenzione)
acquisto di generi alimentari e vestiario
preparazione del pasto
aiuto nella pulizia personale
b)Aiuto nel disbrigo di pratiche e commissioni (da assicurare con mezzi
dell’aggiudicatario idonei al trasporto delle persone assistite)
accompagnamento presso strutture esterne ( centri sportivi, centri diurni,
ambulatori medici, ospedali, presidi sociali e sanitari in genere)
informazioni sui diritti, pratiche e servizi
commissioni varie (ricette mediche, acquisto medicinali, pagamento bollette,
etc..)
c)Aiuto nell’integrazione sociale
interventi volti alla promozione della socializzazione e dell’autonomia
personale
cura dei bisogni relazionali ed educativi
servizi di sollievo alle famiglie
d)Varie
ogni altro intervento necessario secondo il progetto individuale
specifici interventi di assistenza domiciliare socio-sanitaria
ogni altra prestazione che sarà attribuita dalla normativa nazionale e regionale
alla qualifica di assistente socio – sanitario.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
- Comunale (specificare il Comune)
11.
X
Tipologia di utenza
76
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Soggetti disabili
12.
Obiettivi del progetto
•
•
13.
Assicurare il diritto alla vita indipendente alle persone con disabilità nello
svolgimento dele funzioni essenziali alla vita e allo scopo di garantire la
permanenza nell’ambiente familiare preservando le relazioni affettive e
sociali;
contrastare il fenomeno del ricorso improprio alla ospedalizzazione;
integrando ed interagendo, non duplicando, gli interventi previsti nel
piano per la non autosufficienza.
Tempi di attuazione
Annualità 2011
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|/|/|/|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
|_|_|_|_|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti nel 2011
16.
Soggetto che gestisce
-
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro: affidamento del servizio a seguito di gara d’appalto
88
X
77
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
17.
Utenza annuale prevista
18.
Personale coinvolto nel progetto
-
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure
19.
89
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|1|
|_|_|_|
|_|_|_|
15
|_|_|_|
|_|_|_|
Sede della struttura e/o dell’attività
Il servizio non prevede una sede sul territorio: le richieste e gli inserimenti
saranno a cura del Servizio Sociale dei singoli Comuni
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
Insufficienza delle risorse finanziarie
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì. Il Comitato tecnico integrato, provvede al controllo e alla verifica della gestione da
parte degli enti attuatori. All’interno del Comitato si costituiscono gruppi di
lavoro in relazione ad aree di progettazione e/o di intervento.
- No
22.
Esiste compartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
78
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Come da Regolamento, la compartecipazione degli utenti al costo del servizio è
prevista in misura diversa in base alla fascia di reddito.
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
La A.S.L., attualmente, non partecipa alle attività del servizio. Si prevede
un’integrazione attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro per la gestione e il
controllo degli interventi.
Le quote di compartecipazione dei Comuni saranno inserite nell’importo dei singoli
appalti subordinatamente all’acquisizione da parte dell’Ente Capofila di idonea
documentazione contabile, attestante l’avvenuto stanziamento nel bilancio di
ciascun Ente delle quote stesse.
Diversamente ciascun Comune potrà integrare le quote di compartecipazione
direttamente con l’organismo aggiudicatario.
79
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Annualità 2011
Finanziamento regionale
Costo risorse umane
€ 240.000,00
(FNPS)
Utenti
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Ticket
1€ per abitante
per fasce
di reddito
€ 240.000,00
1€ per abitante
€ 240.000,00
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
Totale
€ 240.000,00
Per la realizzazione del servizio è prevista la compartecipazione finanziaria dei singoli Comuni afferenti al Distretto Socio Sanitario RMG2
e consiste in € 1,00 per ciascun abitante. Inoltre è prevista la compartecipazione degli utenti attraverso un ticket calcolato per fasce di
reddito secondo la tabella descritta nel relativo regolamento distrettuale.
80
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
PROGETTO
INTERVENTI A FAVORE DEI DISABILI GRAVI
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Titolo del progetto4
1.
INTERVENTI A FAVORE DEI DISABILI GRAVI
2.
Nuovo progetto
Sì No X
3.
Progetto già avviato
Sì X
No 4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia
l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Il numero dei beneficiari dell’assistenza sarà ampliato compatibilmente con i
fondi a disposizione e la natura degli interventi richiesti e programmati
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es.
casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI)
•
Interventi di sostegno alla persona e alla famiglia attraverso forme di assistenza
domiciliare e aiuto personale;
•
Programmi di aiuto alla persona gestiti in forma indiretta mediante piani
personalizzati, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia;
•
Rimborso parziale delle spese documentate di assistenza nell’ambito di
programmi previamente concordati con gli enti locali competenti, finalizzati alla
copertura di servizi di aiuto ed assistenza non continuativi, flessibili ed
autogestiti.
Gli interventi previsti dal presente progetto saranno attivati esclusivamente a
seguito della definizione di piani personalizzati di intervento redatti dal Servizio
Sociale dei comuni del distretto, concordati e sottoscritti dall’utente interessato
o dall’esercente la potestà, completi dell’indicazione del tipo di disabilità e del
conseguente bisogno, delle modalità previste per la gestione del servizio, del
costo del progetto complessivo suddiviso fra gli elementi che lo compongono e
delle modalità di integrazione con gli interventi a carico della A.S.L. di
appartenenza.
4
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo
Regionale lett. C e al Fondo Nazionale
82
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
6.
Liveas
Interventi per le persone disabili per favorire la permanenza a domicilio (legge
n.328/00 art. 22, comma 2 lettera g))
7.
Macroarea
Area Disabili
8.
Costo del progetto (finanziamento regionale)
€ 88.000,00 (FONDI VINCOLATI L.162/98)
9.
Servizi/prestazioni erogati
Gli interventi offerti saranno:
a)Aiuto per il governo della casa e per la cura della persona
riordino e pulizia dell’alloggio
cura del guardaroba (bucato, stiratura, manutenzione)
acquisto di generi alimentari e vestiario
preparazione del pasto
aiuto nella pulizia personale
d)Aiuto nell’integrazione sociale
interventi volti alla promozione della socializzazione e dell’autonomia
personale
cura dei bisogni relazionali ed educativi
e)Varie
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
Guidonia Montecelio, Marcellina, Sant’Angelo Romano, Montelibretti,
Monteflavio, Montorio Romano, Moricone, Palombara Sabina (le richieste
sono state inoltrate a seguito di avviso pubblico)
- Comunale (specificare il Comune)
X
83
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
11.
Tipologia di utenza
Gli interventi saranno rivolti esclusivamente a persone con handicap in situazione di
particolare gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/92 con esclusione dei
soggetti con disabilità derivanti da patologie strettamente connesse ai processi di
invecchiamento.
12.
Obiettivi del progetto
Assicurare il diritto alla vita indipendente alle persone con disabilità permanente e
grave limitazione dell’autonomia personale, nello svolgimento dele funzioni essenziali
alla vita e allo scopo di garantire la permanenza nell’ambiente familiare e
l’integrazione sociale.
13.
Tempi di attuazione
Annualità 2011
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|/|/|/|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
15.
Numero utenti nel 2011
previsti
16.
Soggetto che gestisce
-
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro:
|_|_|_|_|
25
contributi
84
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
le forme di assistenza diretta verranno effettuate tramite un organismo esterno
individuato a mezzo gara di appalto; le forme indirette secondo quanto stabilito
dalle linee guida regionali
X
17.
Utenza annuale prevista
Delle domande pervenute è stata redatta, dal Comitato Tecnico, la graduatoria 2011
tenendo conto della gravità dell’handicap, della situazione sociale, della situazione
economica e del criterio della continuità dell’intervento. Tale graduatoria è depositata
agli atti dell’Ufficio di Piano di Zona.
Il Comitato Istituzionale dell’Accordo di Programma ha stabilito la suddivisione del
contributo in quote di € 4.000 circa. Si accoglieranno n. 25 richieste.
18.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
19.
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
Sede della struttura e/o dell’attività
L’attività di coordinamento sarà svolta presso il Servizio Sociale dei Comuni del
Distretto
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
La presenza di circa la metà delle domande totali risulta inevasa a causa della
limitatezza dei fondi a disposizione
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
85
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
- Sì
X
Il Comitato tecnico integrato, provvede al controllo e alla verifica della gestione da
parte degli enti attuatori.All’interno del Comitato si costituiscono gruppi di lavoro in
relazione ad aree di progettazione e/o di intervento.
- No
22.
Esiste compartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente solo in caso di assistenza indiretta parziale delle spese
documentate di assistenza e del rimborso per gli oneri a carico della famiglia o del
beneficiario dell’intervento
X
- No
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
La A.S.L., attualmente, partecipa alle attività del servizio attraverso personale medico
che partecipa alla Commissione distrettuale per la formulazione della graduatoria.
86
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Annualità 2011
Finanziamento regionale
Fondo nazionale
Costo risorse umane
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
€ 88.000,00
(FNPS)
€88.000,00
€ 88.000,00
€88.000,00
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
Totale
87
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
PROGETTO
CENTRO DIURNO PER DISABILI
“Associazione Insieme”
a Guidonia Montecelio
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Titolo del progetto5
1.
CENTRO DIURNO PER DISABILI a Guidonia Montecelio
2.
-
Nuovo progetto
Sì
No x
3.
Progetto già avviato
Sì X
No 4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia
l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Il progetto già attivo nel Comune di Guidonia è stato ampliato a livello subdistrettuale.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es.
casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI)
Il progetto prevede la realizzazione di un Centro Diurno per soggetti con disabilità
con la finalità di:
6.
•
offrire a ciascun utente, attraverso persorsi individualizzati, opportunità
finalizzate al raggiungimento del massimo livello personale di salute ed
integrazione nel contesto sociale e comunitario;
•
porre in atto le azioni necessarie al fine di aumentare le competenze individuali
e di relazione con gli altri in modo da migliorare la “qualità della vita” di ciascun
utente e della propria famiglia;
•
coinvolgere i soggetti interessati (utenti, operatori, famiglie, amministratori,
l’intera comunità) attorno al progetto di integrazione del disabile nel tessuto
sociale del territorio.
Liveas
Interventi per la piena integrazione del disabile (legge 328/00 art. 22, comma 2
lettera f)
5
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo
Regionale lett. C e al Fondo Nazionale
89
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
7.
Macroarea
Area Disabili
8.
Costo del progetto (finanziamento regionale)
Annualità 2011
€ 50.000,00 (FNPS)
9.
Servizi/prestazioni erogati
I servizi offerti dal Centro Diurno per Disabili sono:
•
percorsi socio educativi personalizzati;
•
laboratori;
•
attività di formazione;
•
consulenza sanitaria;
•
mensa;
•
trasporto con pulmini;
I percorsi socio educativi: i Piani Personalizzati di Assistenza (P.P.A.)
L’attività educativa per ogni singolo utente del Centro Diurno si compone di 4 fasi:
-verifica dei prerequisiti per l’accoglienza all’interno del centro Diurno;
-definizione della diagnosi funzionale, dei bisogni formativi, verifica del percorso
terapeutico e delle competenze in entrata degli utenti;
-predisposizione del Piano Personalizzato di Assistenza (PPA). Il PPA contiene
obiettivi, contenuti, strumenti e metodologie che delineano il programma delle
attività e che concretizzano l’intervento socio educativo sull’utente. Il programma
si realizza attraverso l’alternarsi di momenti di gestione individuale del percorso
con il lavoro in gruppo e nei laboratori, con le attività di gruppo e con gli interventi
terapeutici indicati;
-verifica del Piano Personalizzato di Assistenza.
Ogni P.P.A. prevede contenuti prioritari che sono stati identificati in tre aree di
intervento:
a) Area dello sviluppo cognitivo, emotivo e motorio nello sviluppo della quale
l’utente acquisisce nuove competenze nell’area:
o delle abilità di base
90
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
o delle abilità cognitive
o delle abilità di autonomia
o della gestione dei comportamenti problematici
b) Area dello sviluppo della capacità di problem solving
o L’utente acquisisce nuove competenze nell’area del problem solving e
del processo di autostima
c) Area dello sviluppo delle competenze relative all’integrazione sociale
o L’utente acquisisce nuove competenze nel’area dell’integrazione “pro –
sociale” al fine di favorire nelle/con altre persone atteggiamenti
oggettivamente positivi così da generare reciproche relazioni
interpersonali o sociali con ricadute positive sull’identità, le abilità
creative, l’iniziativa sulle persone e sul gruppo di riferimento.
La programmazione degli interventi nel P.P.A. può prevedere un’azione:
o Individuale: centrata sull’utente e lo sviluppo di capacità e competenze
prevedendo, se necessario, l’intervento di un operatore;
o Di lavoro di gruppo: per la verifica e la messa in comune del lavoro
svolto e del visuuto emotivo degli utenti e degli operatori;
o Di lavoro in gruppo (laboratori) per lo sviluppo delle abilità di base e
delle competenze di socializzazione;
o Di assemblee plenarie con tutti i soggetti coinvolti nel progetto;
o Della supervisione mensile e/o trimestrale;
o Delle prestazioni sanitarie e terapeutiche.
I laboratori
Tra i laboratori che si prevede di attivare ci sono:
o Laboratorio di cucina
È una delle attività più piacevoli per i ragazzi, che consente loro di
esprimersi stimolando fantasia e creatività. E’ intesa come aggregazione,
gioco, relazione, comunicazione. Verrà svolto due volte alla settimana sotto
la guida di un educatore, assistenti e volontari. Inoltre i ragazzi partecipano
alle attività preparatorie e di riordino.
o Laboratorio dell’autonomia
Ha come scopo principale quello di avvicinare la persona con disabilità alla
vita quotidiana all’esterno della famiglia. Per questo si propone di fornire
strumenti e indicazioni comportamentali necessarie per affrontare le
situazioni possibili in piena autonomia. Il laboratorio si articolerà in diverse
una buona educazione all’autonomia esterna ed al raggiungimento dgli
obiettivi educativi ad essi sottesi. Le aree considerate sono: comunicazion,
orientamento, comportamento in strada, uso del denaro, uso dei servizi.
91
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Verrà svolto due volte a settimana sotto la guida di un educatore,
assistentie volontari.
o Laboratorio di teatro integrato
L’attività di questo laboratorio verrà impostata e portata avanti da un
insegnante, un educatore e assistenti per due volte alla settimana.
Verranno utilizzate alcune tecniche specifiche, non tanto per organizzare
rappresentazioni a livello artistico, quanto per far emergere le peculiarità
caratteriali dei ragazzi. Nela fare spettacolo teatrale i soggetti collaborano,
comunicano, imparano a rispettare i tempi ed a relazionarsi agli spazie e
agli altri.
o Laboratorio della creta
Il laboratorio della creta si prevede si svolgerà una volta alla settimana.
Verranno utilizzati vari materiali (terracotta, ceramica ecc.) e sotto la guida
di personale specializzato (insegnante, educatori, assistenti, volontari)
verranno preparati i manufatti.
o Laboratorio di attività sportive
Questo laboratorio è mirato a divulgare e a consolidare nei ragazzi con
disabilità la consuetudine all’attività sportiva, intesa come fattore
essenziale per un corretto sviluppo psico – fisico, attraverso lo sport in
palestra considerato elemento importante che può favorire un’alternativa
concreta che aiuti ad evitare l’isolamento e l’emarginazione. L’attività si
svolgerà 2 volte a settimana presso una palestra di Guidonia. Anche per
questo laboratorio sarà presente personale specializzato.
o Laboratorio di giardinaggio
Si prevede la realizzazione e la cura di un piccolo giardino. Gli utenti
saranno coinvolti nelle diverse attività e conosceranno alcuni aspetti del
rapporto uomo – natura. Questo laboratorio si svolgerà con una frequenza
di almeno una volta alla settimana e gli utenti saranno coordinati e seguiti
da insegnanti educatori, volontari.
o Laboratorio di informatica
Questo laboratorio è mirato a far recepire ai partecipanti il buon uso degli
strumenti informatici mediante un corso teorico – pratico. Si svolgerà per 3
volte alla settimana e i partecipanti avranno a disposizione un P.C. e
saranno seguiti da educatori e assistenti.
Il numero dei laboratori elencato non è esaustivo e potrà essere integrato.
Attività di formazione
La formazione al personale impegnato nel Centro Diurno sarà svolta dal personale
specialistico della A.S.L. e da personale dipendente dei Comuni del Distretto. Sono
inoltre, previsti seminari rivolti alle famiglie degli utenti, finalizzati alla
92
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
condivisione del progetto di intervento e alla continuità dell’intervento stesso
anche in ambito familiare e ai volontari.
Consulenza sanitaria
Il percorso terapeutico degli utenti sarà seguito dai competenti servizi della A.S.L.
Servizio mensa
Sarà svolto da una Ditta esterna.
Servizio di trasporto
Sarà svolto con mezzi di proprietà dell’organismo gestore.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
Guidonia Montecelio, Sant’Angelo Romano, Marcellina
- Comunale (specificare il Comune)
11.
X
Tipologia di utenza
Soggetti con disabilità affetti da minorazioni fisiche, psico – motorio e
sensoriali.Requisiti minimi per l’ammissibilità:
- età compresa tra i 18 e i 45 anni (per l’inserimento)
- certificazione di handicap
L’inserimento nella struttura avverrà tramite il Servizio Sociale del comune di residenza
che attiverà i servizi della A.S.L. per la valutazione multidimensionale.
12.
Obiettivi del progetto
Il centro diurno offre un contesto mirato a:
•
Favorire la crescita personale dell’utente garantendogli una vita di relazione e
possibilità di integrazione sociale;
•
Realizzare un ambiente in cui poter sviluppare un’attività di sostegno e
supporto alla famiglie attraverso iniziative d’informazione e formazione
sull’handicap e sulle risorse e sulle metodologie più appropriate per creare una
rete sinergica di intervento;
•
Rilevare una domanda sociale che proviene dal territorio;
93
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
13.
•
Coordinare l’azione dei soggetti istituzionali, del no profit e dei cittadini utenti
con le loro famiglie al fine di rispondere ai bisogni reali con servizi adeguati e
condivisi;
•
Sollevare le famiglie dal senso di abbandono ed emarginazione.
Tempi di attuazione
Annualità 2011
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|2|_|_|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (Centro Diurno)
Altro (specificare __________________________________________)
X
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (25 posti in totale)
L’utenza sarà suddivisa in due strutture
15.
Numero utenti nel 2011
16.
Soggetto che gestisce
-
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro (Associazioni di promozione sociale)
|/|/|4|0|
X
Il progetto verrà realizzato in collaborazione con l’ Associazione di promozione
sociale “Insieme”.
17.
Utenza annuale prevista
18.
Personale coinvolto nel progetto
- Amministrativi
- Assistenti sociali
|25|
|_|_|_|
|_|_|_|
94
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
-
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure: Autisti
Accompagnatori
19.
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
2
4
20
|_|_|_|
2
2
Sede della struttura e/o dell’attività
La struttura a ciclo semiresidenziale verrà realizzata nelle sedi operative delle 2
associazioni di volontariato impegnate da anni, nel territorio del comune di Guidonia
Montecelio, nella gestione di attività di Centro Diurno per Disabili. Entrambe le
strutture sono site in Villalba di Guidonia, una in via Trento n. 60 e l’altra in via delle
Regioni n. 1. Il servizio sarà articolato nelle 2 sedi, localizzate a breve distanza l’una
dall’altra, e organizzato in modo da prevedere la realizzazione delle attività in parte in
una sede e in parte nell’altra, in base alla caratteristiche della struttura e
dell’articolazione degli spazi a disposizione. Non si esclude che una delle due sedi
venga trasferita in locali più adatti alla realizzazione di una centro diurno, ma che
conservi caratteristiche compatibili con il presente progetto.
E’ prevista l’apertura per almeno 30 ore settimanali articolate su 5 giorni.
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
X
Nell’ambito del Comitato Tecnico integrato dell’Accordo di Programma sarà istituito un
gruppo di lavoro formato da rappresentanti dei Servizi Sociali degli Enti sottoscrittori e
della A.S.L. che procederà alla verifica dei risultati in momenti di confronto con gli
operatori della struttura e con rappresentanti delle famiglie degli utenti.
- No
22.
Esiste compartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
95
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
La A.S.L. non partecipa alla gestione del servizio. E’ prevista la compartecipazione
attraverso consulenze professionali (Neuropsichiatria e Psicologo).
96
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Annualità 2011
Finanziamento regionale
Costo risorse umane
€ 65.000,00 FNPS
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Guidonia:
€38.000,00
Compartecipa
zione utenti
€ 13.750,00
Compartecipa
zione utenti
€ 27.500,00
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
Totale
Altro
Guidonia:
€ 12.000,00
€ 65.000,00
€ 50.000,00
Totale
finanziamento
€126.750,00
€27.500,00
€ 12.000,00
€ 41.250,00
€ 156.250,00
È in corso di approvazione una Deliberazione della Giunta della Provincia di Roma per la concessione di un contributo straordinario di €
50.000,00 al Comune Capofila per il sostegno alle spese del Centro Diurno Insieme.
È prevista, altresì, una compartecipazione alle spese a carico degli enti invianti, sulla cui misura il Comitato Istituzionale dovrà
ripronunciarsi.
97
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
PROGETTO
CONVENZIONE CON CASE FAMIGLIA PER MINORI
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
1.
Titolo del progetto6
Convenzione con case famiglia per minori
2.
-
Nuovo progetto
Sì x
No
3.
-
Progetto già avviato
Sì
No x
4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia
l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
========
5. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa
di accoglienza, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI)
A seguito dell’Assemblea dei Sindaci si è deciso di chiudere le strutture residenziali di
accoglienza per minori realizzate negli scorsi anni, al fine di allinearsi al piano
finanziario e al contributo economico previsto dal FNPS; il Comitato Istituzionale, per
rispondere ai bisogni del territorio area minori, ha stabilito di stipulare delle
convenzioni con le case famiglia già presenti nel distretto e nel territorio limitrofo;
Pertanto verranno stipulate delle convenzioni con le strutture di accoglienza per
minori per le fasce di età 0-3 anni, 4-11 anni e 12-18 anni già presenti nel territorio del
distretto, e non solo. Tali convenzioni permetteranno di mantenere l’efficacia del
servizio ma risponderanno anche alle esigenze di economicità dello stesso.
Nello specifico, la struttura Casa Famiglia si impegnerà a fornire accoglienza immediata
con reperibilità telefonica nell’arco delle 24 ore esclusivamente in relazione alla
disponibilità di posti; a garantire il servizio residenziale con la massima cura, nel
6
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo
Regionale lett. C e al Fondo Nazionale
99
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
rispetto della normativa vigente in materia e nel rispetto del progetto educativo
individualizzato predisposto dagli enti competenti;a collaborare con il Servizio Affido
ed Adozioni d’Ambito di residenza degli esercenti la potestà genitoriale dei minori
collocati presso la propria struttura e con il Servizio Sociale Professionale competente,
per la definizione di un nuovo progetto socio-educativo individualizzato che valuti
prioritariamente il rientro del minore nella sua famiglia o la possibilità di realizzare
l’affido familiare;a garantire per l’erogazione del servizio il personale specifico, in
particolare per la figura professionale dell’Educatore.
Il Piano Sociale di Zona RMG2 si impegnerà a garantire, per la realizzazione del
progetto educativo individualizzato del minore, figure professionali specifiche quali:
assistente sociale, psicologo, e mediatore familiare.
L’onere, a carico del Comune di residenza del minore, è stabilito in una quota
procapite giornaliera pari ad € 30,00 (trentaeuro/00). Il Piano Sociale di Zona RMG2,
secondo le modalità e i fondi previsti nella rispettiva progettazione di dettaglio,
provvederà al rimborso delle spese maturate a carico del Comune in misura
proporzionale alle esigenze dell’intero Distretto RMG2.
6.
Liveas
Strutture residenziali per soggetti con fragilità sociali
7.
Macroarea
Area minori e famiglia
8.
Costo del progetto
Annualità 2011
€ 130.000 (FNPS)
9.
Servizi/prestazioni erogati
100
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Le case famiglia convenzione si pongono in un progetto più ampio di
intervento in favore dei minori, come risorsa sostitutiva della famiglia, nel
rispetto delle esigenze del singolo minore e con carattere di temporaneità.
Inoltre si configura come un intervento a termine, con una progettualità
individualizzata ed orientata al reinserimento del minore favorendo
l’acquisizione di capacità relazionali e bisogni di identificazione.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-ditrettuale(specificare i Comuni)
- Comunale (specificare il Comune)
11.
X
Tipologia di utenza
MINORI DA 0 A 18 ANNI.
12.
Obiettivi del progetto
La carenza di strutture assistenziali di tipo residenziale e di pronta accoglienza
per minori nel territorio del Distretto socio-sanitario di Guidonia ha sollecitato gli
operatori presenti nei vari servizi territoriali ad elaborare un progetto comune
per la realizzazione di convenzioni con strutture anche al di fuori del distretto di
appartenenza.
L’analisi dei bisogni territoriali e l’esperienza dei diversi operatori confermano la
necessità di poter contare sulla disponibilità delle strutture in convenzione di
almeno due posti, utilizzabili sia per le emergenze che per l’attuazione di un
progetto educativo in favore di minori a rischio, segnalati e non, dall’Autorità
Giudiziaria provenienti da un contesto socio-familiare inadeguato, per i quali non
possono essere attivate altre risposte.
I minori che arrivano ai vari servizi del territorio sono coinvolti da diversi
fenomeni di rilevanza sociale che vanno dalla dispersione scolastica al disagio
socio-ambientale al coinvolgimento in situazioni delinquenziali o situazioni di
abuso, condizioni di deprivazione culturale ed ambientale oltre al disagio
economico ormai molto diffuso legato alla mancanza di un mercato del lavoro
efficiente.
INOLTRE LA CRESCENTE PRESENZA DI MINORI EXTRACOMUNITARI NEL TERRITORIO DEL DISTRETTO,
NON ACCOMPAGNATI DA ADULTI ESERCENTI LA POTESTÀ GENITORIALE, RICHIEDE INTERVENTI DI
TUTELA DISPOSTI DALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA CON OBBLIGO DI COLLOCAZIONE IN STRUTTURE
RESIDENZIALI.
La necessità di assicurare interventi tempestivi costringe spesso gli operatori a
rivolgersi a strutture distanti dal proprio territorio allontanando forzatamente il
minore dalla sua residenza anche quando la situazione non lo richieda.
101
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Infine, la permanenza nel luogo di origine consente di mantenere quei legami
familiari significativi e di lavorare parallelamente sul minore e sulla famiglia per
favorire il suo rientro.
13.
Tempi di attuazione
Annualità 2011
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
||
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (____convenzione con case famiglia_______________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti 2+2 di pronta accoglienza per ogni
struttura convenzionata)
15.
Numero utenti
16.
Soggetto che gestisce
-
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro (specificare ____________________________)
17.
Utenza annuale prevista
18.
Personale coinvolto nel progetto
-
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
|/|/|1|6|
X
|16|
|_|_|_|
|_|_|2
|_|_|_|
2
|_|_|_|
102
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
-
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure ( operatori polivalenti)
19.
4
8
|_|_|_|
|_|_|_|
2
Sede della struttura e/o dell’attività
Per ciò che riguarda le strutture l’ organismo gestore provvederà a reperirle in
locazione sul territorio di riferimento
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
X
Il Comitato Tecnico Integrato, in attuazione delle linee
programmatiche espresse dal Comitato Istituzionale dell’Accordo
di programma provvede al controllo e alla verifica della gestione
da parte degli enti attuatori. All’interno del Comitato si
costituiscono gruppi di lavoro in relazione ad aree di
progettazione e/o di intervento. Gli operatori dei Servizi Sociali
dei comuni del distretto provvederanno, per quanto di
competenza, ad effettuare il controllo e il monitoraggio
dell’attuazione dei progetti individuali di intervento previsti dai
minori residenti inseriti nelle strutture.
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
23.
X
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
La A.S.L., attualmente, non partecipa alle attività del servizio. Si prevede
un’integrazione attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro per la gestione e il
controllo degli interventi.
103
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti:
Annualità 2011
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
FNPS
€ 130.000
(RETTE CONVENZIONE)
Costo di struttura e di
mantenimento
€ 130.000
Totale
FONDAZIONE CENSIS
€130.000
12271_02 Modulistica progetti
PROGETTO
CENTRO PER LA FAMIGLIA
INTERVENTI A FAVORE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
E DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Titolo del progetto7
1.
CENTRO PER LA FAMIGLIA - INTERVENTI A FAVORE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA E DI
SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ
2.
Nuovo progetto
Sì No X
3.
Progetto già avviato
Sì X
No 4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito
territoriale e/o l’utenza di riferimento
L’ambito territoriale e l’utenza di riferimento restano invariate
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di
accoglienza, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI)
I cambiamenti della struttura familiare e il conseguente emergere di nuovi problemi e nuovi rischi
connessi al sistema di relazioni parentali hanno fatto emergere una comune linea di tendenza che
tende ad identificare quale destinatario dell’azione di interventi sociali non il singolo ma l’intero
nucleo familiare.
E' in questa cornice ed in relazione ad un'attenta lettura del bisogno del territorio già effettuata
dagli operatori, che si prevede di attivare 1 Centro per la Famiglia, ubicato nell'area Sud con sede
nel Comune di Guidonia Montecelio che sarà deputato a svolgere i seguenti servizi specifici:
6.
interventi di sostegno e supporto sociale, psicologico ed educativo per nuclei familiari
seguiti dai servizi socio sanitari del territorio;
attivazione di "spazi protetti" per favorire il recupero delle relazioni familiari e prevenire ,
tra l’altro, l’allontanamento del minore dalla famiglia;
attivazione di spazi di prevenzione e mediazione destinati a minori, adolescenti, operatori e
insegnanti delle scuole del territorio.
Liveas
Consulenza e sostegno al nucleo familiare e assistenza - educativa (legge n. 328/00 art. 22 comma
2 lettera d))
7
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo Regionale lett.
C e al Fondo Nazionale
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Informazione e consulenza alle persone e alle famiglie per favorire la fruizione dei servizi (legge n.
328/00 art. 22, comma 2 lettera i)).
7.
Macroarea
Area minori e famiglie e disabili
8. Costo del progetto (finanziamento regionale)
Annualità 2011
€ 269.262,23 (FNPS)
9. Servizi/prestazioni erogati
Il Centro per la Famiglia sarà deputato a svolgere i seguenti servizi specifici:
interventi di sostegno e supporto sociale, psicologico ed educativo per nuclei familiari
seguiti dai servizi socio sanitari del territorio;
attivazione di "spazi protetti" per favorire il recupero delle relazioni familiari e prevenire ,
tra l’altro, l’allontanamento del minore dalla famiglia;
attivazione di spazi di prevenzione e mediazione destinati a minori, adolescenti, operatori e
insegnanti delle scuole del territorio, anche riguardo la macroarea dell’uso e dell’abuso
delle tossicodipendenze della prevenzione, della dispersione scolastica ed ai fenomeni loro
connessi.
In relazione ai seguenti macro obiettivi saranno realizzate le seguenti prestazioni:
Potenziare le competenze genitoriali con interventi educativi.
Prestazioni:
assistenza educativa per minori e famiglie
Offrire spazi di prevenzione e mediazione a minori e adolescenti, operatori e insegnanti delle scuole
del territorio:
Prestazioni:
campagne promozionali
gestione di tavoli di confronto
Offrire uno "Spazio protetto" per favorire il recupero delle relazioni familiari
Prestazioni:
assistenza agli incontri tra minori e genitori
supporto al mantenimento e alla costruzione del rapporto con i genitori
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
X
- Comunale (specificare il Comune)
107
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
11.
Tipologia di utenza
12.
nuclei familiari nei quali siano presenti figli minori, che, per svariati motivi, e in qualsiasi
momento del ciclo di vita, si trovano momentaneamente o in una situazione di disagio che
genera inadempienze funzionali, organizzative ed espressive del sistema familiare:
o incapacità a svolgere o ricoprire una o più funzioni genitoriali (in particolare
l’accudimento psico-fisico dei minori);
o disgregazione del nucleo familiare (morte ed immigrazione, carcere, separazione,
nucleo monoparentale);
o emarginazione del nucleo rispetto al contesto sociale;
o instabilità economica (disoccupazione, sottoccupazione, lavori saltuari);
o assenza di risorse a livello di famiglia allargata o contesto sociale;
o disagio organizzativo (assenza di regole di gestione e conduzione familiare);
o presenza di disturbi psicologici e/o psichiatrici, fisici, dipendenza da alcool o droghe;
o famiglie che hanno un elevato numero di figli con manifestazioni di disagio
diversificate a seconda del tipo di personalità e di età del minore;
o nuclei familiari che momentaneamente presentano un disagio acuto determinato o
da ricoveri ospedalieri o da patologie che si risolvono in tempi brevi;
o famiglie segnalate dal Tribunale dei Minori che attiva il Servizio in maniera
prescrittiva.
Obiettivi del progetto
a. Potenziare le competenze genitoriali con interventi educativi.
Le figure genitoriali spesso faticano ad accompagnare i propri figli lungo il percorso
evolutivo e a trovare modalità e linguaggi di comunicazione. Accanto alla tradizionale difficoltà
generazionale, emergono conflitti nuovi legati alle modificazioni delle dinamiche familiari.
Ne deriva un rischio di delega, più o meno marcata, alle istituzioni e alla società, minor
coinvolgimento, scarsa partecipazione, poca abitudine a confrontarsi con gli altri e a considerare i
conflitti come istanze risolvibili.
L'assistenza educativa per minori e famiglia rappresenta uno strumento di osservazione,
sostegno e promozione dei minori e delle loro famiglie anche al fine di prevenire l’allontanamento
del minore dal proprio nucleo familiare.
Obiettivi specifici:
•
•
prevenire forme di esclusione e di disagio;
favorire la permanenza del minore nel proprio contesto di vita in condizione di sufficiente
tutela;
• favorire l'instaurarsi di relazioni corrette tra tutti i componenti del nucleo rendendo i genitori
idonei ad assumere globalmente la propria funzione educativa;
• favorire l'integrazione sociale del minore e del suo nucleo nel contesto di riferimento.
In particolare, vengono svolte le seguenti attività:
1. osservazione e verifica della situazione familiare in vista di interventi successivi;
108
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
2.
3.
4.
5.
6.
7.
sostegno educativo alle relazioni familiari;
supporto individualizzato di tipo educativo al minore in difficoltà;
supporto allo sviluppo dell’autonomia personale del minore e alla cura di sé;
supporto alla socializzazione;
supporto a progetti scolastici a domicilio;
supporto per i familiari finalizzato all’acquisizione delle seguenti competenze:
- cura dei figli
- cura dell’ambiente
- organizzazione quotidiana sia loro che dei figli
- utilizzo delle risorse economiche e strumentali
- relazionarsi positivamente con i figli
- leggere i bisogni e i segnali di disagio dei figli;
8. accompagnamento del minore e della famiglia alla conoscenza, integrazione ed eventuale
inserimento in altri servizi educativi e/o ricreativi del territorio in grado di garantire una continuità
ideale del progetto educativo al termine del progetto di assistenza educativa.
Gli interventi educativi possono essere svolti nella fascia oraria che va dalle h. 07.00 alle h.
20.00 per 6 giorni a settimana e realizzati sia in ambito domiciliare che extra-domiciliare e
prevedere rapporti variabili tra il minore e l'assistente-educatore incaricato in relazione agli
specifici obiettivi stabiliti nel progetto individuale.
b. Offrire spazi di prevenzione e mediazione a minori e adolescenti, operatori e insegnanti delle
scuole del territorio.
Periodicamente il Centro per la famiglia realizzerà campagne promozionali per
sensibilizzare ad una cultura dell'accoglienza, della solidarietà e dell'ascolto. Le scuole quali
agenzie sociali per eccellenza nonché luoghi di educazione e formazione rappresentano risorsa e
bersaglio inevitabile per attuare progetti di cambiamento ed evoluzione dei modelli. La convivenza
di più realtà familiari, delle diverse esperienze di vita, provenienze geografiche e modelli culturali
fa della scuola un campione rappresentativo della realtà sociale in cambiamento.
Obiettivi specifici:
•
•
•
•
raccordarsi con il mondo della scuola allo scopo di fornire l'opportunità di crescere e formarsi,
in e con una cultura dell'accoglienza, del rispetto, per le diversità;
stabilire un collegamento tra genitori, insegnanti e alunni che non sia basato sulla valutazione
di profitti scolastici ma che diventi momento di incontro e scambio;
fornire, in una logica di prevenzione primaria, informazione su temi e argomenti considerati "a
rischio";
fornire un servizio di orientamento scolastico e professionale.
c. Offrire uno "Spazio protetto" per favorire il recupero delle relazioni familiari
"Lo spazio neutro" si caratterizza per essere un ambito mirato a facilitare il riavvicinamento
relazionale ed emotivo tra genitori o adulti di riferimento e figli che hanno subito, o hanno in
corso, una disfunzione o un'interruzione di rapporto, determinate da dinamiche gravemente
conflittuali interne al nucleo familiare. Allontanamento/separazione e riavvicinamento si
configurano per i minori come eventi potenzialmente molto traumatici. Un "contenitore"
qualificato dunque, uno spazio esterno, un tempo delimitato, un luogo terzo, un territorio che
109
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
non appartiene ad alcuno dei contendenti, dove gli incontri possono avvenire in un ambito dove
la presenza di operatori formati garantisce la funzione di sostegno emotivo al minore.
Obiettivo degli incontri protetti è favorire il riavvicinamento relazionale ed emotivo tra genitori e
figli o altre figure parentali di riferimento, nei casi di interruzione dei rapporti determinata da
dinamiche fortemente conflittuali, promuovendo azioni di sostegno e osservazione delle relazioni,
con la presenza di figure professionali idonee, che possano offrire elementi utili nelle valutazioni
richieste dall’Autorità Giudiziaria.
Obiettivi specifici:
•
permettere la realizzazione, in uno spazio rassicurante, accogliente e sicuro degli incontri tra i
minori e il genitore;
rendere possibile l'esperienza dell'incontro in una cornice di neutralità e sospensione del
conflitto, in presenza del bambino/ragazzo;
supporto al mantenimento e alla ricostruzione della relazione con i genitori;
ricostruzione della relazione con uno o entrambi i genitori in caso di allontanamento prescritti
dalla magistratura con conseguente interruzione di rapporto;
costruzione della relazione con un genitore mai conosciuto, per un riconoscimento tardivo, o
per altre vicende familiari particolarmente complesse.
Affiancare all’attività di osservazione degli incontri un’attività di sostegno e consulenza
psicologica al nucleo familiare.
•
•
•
•
•
13.
Tempi di attuazione
Annualità 2011
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|1|_|_|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali
Altro (1 Struttura diurna a carattere polifunzionale)
X
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
110
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
15.
Numero utenti
Servizio di consulenza familiare:3
16.
-
Incontri protetti:
14
Sportello ascolto psico-sociale:
19
Attività di socializzazione:
100 minori
Assistenza educativa domiciliare:
20
Attività nelle Scuole (2010 - 2011):
100 ragazzi
Casi in attesa di attivazione:
7
Soggetto che gestisce
17.
Utenza annuale prevista
18.
Personale coinvolto nel progetto
-
X
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro (specificare ____________________________)
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure:
|_|_|_|_|
1
|_|_|1|
1
|_|_|_|
3
5
|_|_|_|
|_|_|_|
111
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
19.
Sede della struttura e/o dell’attività
1 Centro sul territorio del Comune di Guidonia Montecelio.
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì
Sarà approntato un adeguato sistema di monitoraggio sia qualitativo che quantitativo su tutte le
azioni progettuali indicate. Saranno, quindi, costruiti indicatori specifici di efficacia e di efficienza
degli interventi, nonchè un sistema di analisi del processo di implementazione ed impatto
territoriale.
Oltre agli strumenti sopra specificati, il progetto sarà monitorato e valutato in itinere anche
attraverso l’attività del Gruppo di Lavoro del Comitato Tecnico – Area Minori.
- No 22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
23.
X
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
L’integrazione con la ASL riguarda sia la segnalazione dei nuclei familiari che afferiscono alle
attività del Centro o ai Servizi territoriali, da parte delle figure professionali interessate, sia la
collaborazione nei singoli progetti di intervento sociosanitari ed educativi attivati di volta in volta.
112
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Annualità 2011
Finanziamento regionale
Costo risorse umane
Costo di struttura e di
mantenimento
Totale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
€ 245.000,00
FNPS
Costo di funzionamento e gestione
Provinciale
€ 8.000,00
FNPS
€ 245.000,00
€ 8.000,00
€ 16.262,23
FNPS
€ 16.262,23
€ 269.262,23
€ 269.262,23
113
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
PROGETTO
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA PER ANZIANI
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
1.
Titolo del progetto8
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA PER ANZIANI
2.
Nuovo progetto
Sì No X
3.
Progetto già avviato
Sì X
No 4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia
l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Non sono previsti ampliamenti di utenza.
Il progetto sarà indirizzato, in via prioritaria, ad anziani non autosufficienti.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es.
casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI)
Servizio di assistenza domiciliare integrata
Il progetto personalizzato di assistenza
Il progetto personalizzato di assistenza per i servizi socio sanitari sarà elaborato a
cura dei Servizi Sociali dei Comuni di residenza dell’utente in collaborazione con
un’equipe sanitaria e deve essere finalizzato al mantenimento ed al recupero
delle capacità fisiche, cognitive, relazionali e dell’autonomia personale.
Indicherà:
a) gli obiettivi da raggiungere, i risultati attesi ed i tempi di realizzazione;
b) la tipologia e l’intensità della risposta assistenziale;
c) le prestazioni da erogare, nonché la loro cadenza e durata;
d) le figure professionali coinvolte negli interventi;
e) gli strumenti per valutare i risultati ottenuti con esplicita indicazione degli
indicatori utilizzati. Le valutazioni saranno effettuate dall’equipe multidisciplinare
che ha collaborato alla predisposizione del progetto individuale.
8
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo
Regionale lett. C e al Fondo Nazionale
115
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Una volta individuati i servizi da attivare, l’equipe multidisciplinare che effettua
la valutazione concorderà, con i soggetti attuatori (terzo settore) e con l’utente le
modalità di realizzazione dell’intervento.
6.
Liveas
Assistenza domiciliare
7.
Macroarea
Area Anziani
8.
Costo del progetto (finanziamento regionale)
Annualità 2011
€ 240.000,00 FNPS
9.
Servizi/prestazioni erogati
Gli interventi offerti saranno:
a)Aiuto per il governo della casa
•
riordino e pulizia dell’alloggio
•
cura del guardaroba (bucato, stiratura, manutenzione)
•
acquisto di generi alimentari
•
preparazione del pasto
•
eventuale consegna pasti a domicilio
b)Aiuto nelle attività fisiche personali
•
levata assistita dell’utente dal letto e viceversa
•
pulizie personali complete
•
vestizione
•
nutrizione
•
frizioni e massaggi antidecubito
•
aiuto per una corretta deambulazione
c)Aiuto nel disbrigo di pratiche e commissioni
116
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
•
accompagnamento presso ambulatori medici, ospedali, presidi sociali e sanitari
in genere con mezzi dell’aggiudicatario idonei al trasporto delle persone
assistite
•
informazioni sui diritti, pratiche e servizi
•
commissioni varie (ricette mediche, acquisto medicinali, pagamento bollette,
etc..)
d)Aiuto nell’integrazione sociale
•
interventi volti a favorire la partecipazione degli utenti alle attività ricreative e
culturali organizzate sul territorio
•
coinvolgimento, nelle attività di competenza, dei parenti, dei vicini di casa e del
volontariato
e) specifici interventi di assistenza domiciliare socio-sanitaria
f) varie
ogni altra prestazione che sarà attribuita dalla normativa nazionale e regionale alla
qualifica di operatore socio – sanitari.
Sarà inoltre, previsto un servizio di trasporto con accompagnatore per rispondere alle
esigenze degli utenti non autosufficienti.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
- Comunale (specificare il Comune)
11.
X
Tipologia di utenza
Cittadini ultrasessantacinquenni residenti nei Comuni del Distretto RMG 2
12.
Obiettivi del progetto
La popolazione anziana (over 65 anni) dell’intero Distretto conta circa 19.000
unità con un’incidenza percentuale del 15,43% sulla popolazione del Distretto.
Le problematiche dell’anziano che emergono rispecchiano quelle più comuni
nella società moderna: l’isolamento, l’abbandono, le difficoltà della famiglia a
garantire l’assistenza per l’incompatibilità con le esigenze del lavoro. Il servizio
di Assistenza Domiciliare integrata avrà lo scopo di migliorare la qualità della
vita dell’anziano al fine di consentirgli la permanenza nel proprio contesto socio
– ambientale evitando processi di istituzionalizzazione ed un aggravio di costi a
carico della Sanità Pubblica. Integrando ed interagendo, non duplicando, gli
interventi previsti nel piano per la non autosufficienza.
117
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
13.
Tempi di attuazione
Annualità 2011
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|_|_|_|
Tipologia struttura
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro
15.
Numero utenti attualmente inserito nel servizio
|97|
16.
Soggetto che gestisce
-
-
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro (servizio appaltato ad una cooperativa sociale)
17.
Utenza annuale prevista
18.
Personale coinvolto nel progetto
-
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
X
97
|_|_|_|
1
|_|_|_|
1
|_|_|_|
|_|_|_|
13
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
118
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
19.
Sede della struttura e/o dell’attività
Il coordinamento del progetto è affidato all’Ufficio di Piano presso il Comune di
Guidonia Montecelio con la collaborazione degli uffici Servizi Sociali dei comuni del
Distretto.
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
Insufficienza dei fondi a garantire un’offerta di servizio adeguata alla domanda
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
X
- Sì
Il Comitato tecnico integrato, in attuazione delle linee programmatiche espresse
dall’Assemblea dei Sindaci provvederà al controllo e alla verifica della gestione da
parte degli enti attuatori.All’interno del Comitato è costituito un gruppo di lavoro
dedicato alla verifica e controllo periodici dei progetti afferenti all’area tematica
“Anziani”
- No
22.
Esiste compartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
La compartecipazione degli utenti è sistematizzata dal nuovo regolamento che
prevede un contributo diverso a seconda della fascia di reddito a cui appartiene
l’utente, così come da tabella annessa a detto regolamento.
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
La A.S.L., attualmente, non partecipa alle attività del servizio. Si prevede
un’integrazione attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro per la gestione e il
controllo degli interventi.
Le quote di compartecipazione dei Comuni saranno inserite nell’importo dei singoli
appalti subordinatamente all’acquisizione da parte dell’Ente Capofila di idonea
documentazione contabile, attestante l’avvenuto stanziamento nel bilancio di
ciascun Ente delle quote stesse.
119
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Diversamente ciascun Comune potrà integrare le quote di compartecipazione
direttamente con l’organismo aggiudicatario.
120
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Annualità 2011
Finanziamento regionale
Costo risorse umane
Utenti
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
€ 240.000,00
(FNPS)
Ticket
1€ per abitante
per fasce
di reddito
€ 240.000,00
€ 240.000,00
1€ per abitante
€ 240.000,00
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
Totale
Per la realizzazione del servizio è prevista la compartecipazione finanziaria dei singoli Comuni afferenti al Distretto Socio Sanitario RMG2
e consiste in € 1,00 per ciascun abitante. Inoltre è prevista la compartecipazione degli utenti attraverso un ticket calcolato per fasce di
reddito secondo la tabella descritta nel relativo regolamento distrettuale.
121
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
PROGETTO
UFFICIO DI PIANO
122
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
1.
Titolo del progetto9
UFFICIO DI PIANO
2.
Nuovo progetto
Sì No X
3.
Progetto già avviato
Sì X
No 4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia
l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Ambito territoriale e utenza di riferimento restano invariati
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es.
casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI)
Struttura tecnico - amministrativa di coordinamento delle attività realizzate
nell’ambito del Piano di Zona dei servizi socio – sanitari che, con riferimento al
contenuto dell’art. 22 della legge n. 328/00 che definisce il sistema integrato di
interventi e servizi sociali, individua azioni, promuove iniziative ed elabora
proposte progettuali su base distrettuale per la realizzazione del suddetto
sistema integrato.
Monitoraggio e controllo dell’efficacia dei servizi attraverso i gruppi di lavoro
integrato, divisi per aree di competenza.
6.
Liveas
Sistema integrato di interventi e servizi sociali (art. 22 legge n. 328/00)
7.
Macroarea
Sono interessate tutte le macroaree di intervento previste nel Piano di Zona
8.
9
Costo del progetto (finanziamento regionale)
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo
Regionale lett. C e al Fondo Nazionale
123
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
Annualità 2011
€ 84.000,00 (FNPS)
9.
Servizi/prestazioni erogati
L’ufficio di Piano è la struttura tecnico - amministrativa di coordinamento delle
attività realizzate nell’ambito del Piano di Zona dei servizi socio – sanitari e lo
Sportello al Cittadino per le attività realizzate a livello distrettuale. Nello
specifico ha i seguenti compiti:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Assicurare un servizio di informazioni sulle opportunità offerte dalla rete dei
servizi e dalla comunità;
Leggere il bisogno al fine della definizione del problema e accompagnare il
cittadino nell’attivazione dei successivi percorsi di assistenza;
Seguire la realizzazione dei progetti finanziati;
Studiare e programmare nuovi servizi;
Supportare le attività degli organismi dell’ Accordo di Programma (Comitato
Tecnico e Assemblea dei Sindaci);
Curare i rapporti con la Regione Lazio e tutti gli Enti coinvolti nel progetto;
Coordinare i rapporti tra Accordo di Programma e il Terzo Settore;
Pubblicizzare i servizi
Gestire il budget di distretto e curare la rendicontazione da inviare alla Regione
Lazio;
Monitorare l’attuazione del Piano di Zona e dei progetti operativi;
Coordinare le attività realizzate nell’ambito dell’ Accordo di Programma per
l’integrazione dei servizi socio – sanitari
L’Ufficio di Piano si avvarrà di un software distrettuale il “Sistema Unico di
Informazione Sociale”. Il software permetterà di informatizzare e standardizzare la
gestione dell’utenza che accede ai Servizi attraverso il Segretariato Sociale ed il
Servizio Sociale Professionale e creare una rete unica di lavoro professionale integrato
anche con la ASL, condividendo percorsi professionali e anagrafe utenza.
Obiettivo finale sarà la crezione di un sistema di gestione dati aggregati per il governo
dei servizi del territorio e per la loro programmazione.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
- Comunale (specificare il Comune)
11.
X
Tipologia di utenza
124
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
12.
•
Cittadini dei Comuni del Distretto;
•
Operatori dei Servizi Sociali territoriali e del Terzo Settore;
•
Rappresentanti degli Enti sottoscrittori
rappresentanti delle Istituzioni.
dell’Accordo
di
Programma,
Obiettivi del progetto
Il servizio è finalizzato al coordinamento e alla realizzazione dei progetti distrettuali
previsti dal Piano di Zona del Comune di Guidonia Montecelio, in qualità di capofila del
Distretto come stabilito dall’Accordo di Programma per l’integrazione dei servizi socio
sanitari.
13.
Tempi di attuazione
Annualità 2011
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|_|1|_|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (Ufficio)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
X
|_|_|_|_|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti
16.
Soggetto che gestisce
-
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro (personale a convenzione)
X
125
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
17.
Utenza annuale prevista
|_|_|_|_|
////////
18.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (Coordinatore
Consulente tecnico – progettuale)
19.
2
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
1
1
Sede della struttura e/o dell’attività
E’ ospitato nei locali dell’ufficio di piano con sede presso il Comune di Guidonia
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
X
Assemblea dei Sindaci, Dirigenza del Comune capofila
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
23.
x
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
126
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
La A.S.L. collabora all’attività dell’Ufficio di Piano di Zona tramite la partecipazione
attiva alle attività del Distretto socio – sanitario nell’ambito degli organismi collegiali
dell’Accordo di Programma (Comitato Tecnico e Assemblea dei Sindaci)
127
FONDAZIONE CENSIS
12271_02 Modulistica progetti
24.
Ufficio di Piano annualità 2011
Totale
finanziamento
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti
Costi
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
Risorse strumentali
€ 115.000,00
FNPS, Fondo
Regionale
(lett.c)
Comunale
70%
€ 80.500,00
30%
€ 34.500,00
70%
30%
€ 1.750,00
€ 750,00
70%
30%
€ 750,00
€ 2.500,00
€ 2.500,00
Asl
Altro
€ 115.000,00
€ 2.500,00
€2.500,00
€ 1.750,00
Totale costi
€ 120.000,00
€ 36.000,00
€ 120.000,00
€ 84.000,00
128
FONDAZIONE CENSIS