equilibrio chimico: esempio 1
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equilibrio chimico: esempio 1
EQUILIBRIO CHIMICO Concetto di equilibrio, attività e costante di equilibrio Capitolo 6 Crea pag 132132-146 EQUILIBRIO CHIMICO: ESEMPIO 1 H2(g) + I2(g) diretta 2 HI(g) 440°C Reazione diretta inversa • inizio: [H2] = [I2] e [HI] = 0 Concentrazzione Concentrazzione H2, I2 HI 0 0 ← Tempo Tempo → • man mano che la reazione procede: [H2] e [I2] ↓ e [HI] ↑ (v1 ↓) • fino a quando [H2], [I2] e [HI] raggiungono un valore costante Reazione inversa • inizio: ho solo [HI] • man mano che la reazione procede: [HI] ↓ e [H2] e [I2] ↑ (v2↑) v1 = v2 equilibrio • fino a quando [H2], [I2] e [HI] raggiungono un valore costante EQUILIBRIO CHIMICO: ESEMPIO 2 COSA SIGNIFICA EQUILIBRIO CHIMICO ? Pre essione parziale e, atm NO2 N 2 O4 Tempo, sec → Per qualsiasi concentrazione iniziale di NO2 e/o N2O4, la reazione NO2 ↔ N2O4 raggiunge una condizione di equilibrio → La condizione di equilibrio è quella in cui le concentrazioni (ovvero le pressioni parziali) l ) delle d ll specie chimiche h h presenti rimangono costanti nel tempo Perché? 9 una parte di N2O4 continua a trasformarsi in NO2 e viceversa: v1 N2O4 v2 2 NO2 9 ma all’equilibrio q le velocità delle due reazioni sono uguali: g v1 = v2 Quindi le proprietà macroscopiche del sistema restano costanti, ma i processi microscopici continuano bilanciandosi Grado di avanzamento (α (α) di una reazione è il rapporto pp tra le moli di sostanza reagita g e le moli di sostanza iniziale Consideriamo una generica reazione chimica in fase gassosa: 1A 2B + C 2 αA = nA reagite nA iniziali αA = nB formate nB formate • 1 mol A • Rmr = nA iniziali nA iniziali 2 mol B = nC formate nA iniziali Grado di avanzamento (α (α) di una reazione Grado di dissociazione n sost. dissociata α = n sost.iniziale Grado di ionizzazione di un elettrolita n sost. ionizzata α = n sost.iniziale natura chimica del soluto (HCl, HBr) FATTORI CHE INFLUENZANO α natura chimica del solvente (acqua, benzene) Concentrazione del soluto (α aumenta al diminuire di C) Temperatura L’ATTIVITA’ L ATTIVITA CHIMICA L’attività chimica è un coefficiente numerico adimensionale con cui si esprime l’influenza di ogni sostanza sull’equilibrio. E’ definita come il rapporto tra l’attività che la sostanza presenta nelle condizioni in esame e quella della sostanza in uno stato di riferimento detto standard. Lo stato standard di ogni sostanza è, per definizione, quello in cui l’attività è uguale a 1. Nel caso di un gas, l’attività della sostanza pressione parziale coincide con la lo stato standard corrisponde allo stato in cui il gas si comporta idealmente ed è alla pressione parziale po = 1 bar a= p po L’ATTIVITA’ L ATTIVITA CHIMICA Nel caso di un solvente, solvente liquido puro o solido lo stato standard è quello in cui il componente t è puro alla ll pressione i esterna t di 1 bar. asolvente =1 l asolido = 1 aliquido = 1 Nel caso di un soluto (considerando di trattare le soluzioni a comportamento ideale -soluzioni diluite-) L’attività del soluto coincide con la concentrazione t i Co [C]o) lo stato standard (o corrisponde ad una concentrazione del soluto p pari a 1 mol/l asoluto = C Co = [C] [C]o LA COSTANTE DI EQUILIBRIO Sistema omogeneo sistema in cui le specie sono in unica fase Sistema eterogeneo sistema in cui le specie chimiche sono presenti in più fasi Consideriamo una reazione chimica in fase gassosa: 2NH3 (g) K= (aN2)eq • (aH2)3eq ( ) peq (aN2)eq = o p (aNH3)2eq ( ) ( ) K= p (p) peq po peq po • N2 eq o 2 NH3 N2(g) + 3H2(g) N2 peq (aH2)eq = po ( ) H2 peq po ( ) (aNH3)eq = NH3 3 H2 (poN2) = (poH2) = (po)NH3 = 1 K= (pN2)eq • (pH2)3eq (pNH3)2eq LA COSTANTE DI EQUILIBRIO Consideriamo una reazione chimica in soluzione acquosa: CH3COOH (ag) + H2O(l) K= CH3COO-(l) + H3O+(aq) ( (aCH3COO-)eq = (aCH3COO-)eq• (aH3O+)eq Ceq Co ((aCH3COOH)eq ( (aH3O+)eq = Ceq Co ) ) CH3COO- ( (aCH COOH)eq = 3 H3O+ Ceq Co ) CH3COOH ( ) ( ) K= C (C ) Ceq Ceq • Co CH COO- Co 3 eq o H3O+ CH3COOH (CoCH3COO-) = (CoH3O+) = (Co)CH3COOH = 1 K= (CCH3COO-)eq • (CH3O+)eq (CCH3COOH)eq Sistemi e soluzioni non ideali Nei sistemi reali, l’attività di una specie dipende non solo dalla sua c nc nt concentrazione, i n ma m anche nch dall d ll’esistenza sist n e dalla d ll concentrazione c nc nt i n di tutte tutt le l altre specie. Queste con la loro presenza e interazione possono influire sull’effettiva capacità di reazione della specie in esame. Sistemi e soluzioni non ideali Misura sperimentale della conducibilità dell’NaCl Soluzioni molto diluite Valori ottenuti concordano con i valori teorici Na+ Cl6 H2O Il composto mp st è presente p s nt in ssoluzione l i n solo s l come m Na+ e ClSoluzioni concentrate Na+ Cl- Valori ottenuti non concordano con i valori teorici: conducibilità elettrica sperimentale minore di quella teorica 6 H2O Il composto è presente in soluzione in parte come Na+ e Cl- e in parte come Na+Cl- Sistemi e soluzioni non ideali Discostamento dei valori sperimentali da quelli teorici viene interpretato dalla teoria di Debye Debye-Huckel Huckel. Sistemi ideali Soluzioni molto diluite Forza elettrostatica tra gli ioni è piccola; gli ioni prendono parte realmente con la loro concentrazione analitica ai processi chimici (conducibilità, equilibrio chimico) Sistemi non ideali (reali) Soluzioni molto concentrate Forza elettrostatica tra gli ioni è elevata; gli ioni interagiscono tra di loro, risultando meno liberi e partecipano solo l in parte alle ll reazioni in soluzione A livello macroscopico è come se la concentrazione attiva degli ioni sia minore di quella reale Sistemi e soluzioni non ideali Discostamento dei valori sperimentali da quelli teorici viene interpretato dalla teoria di Debye Debye-Huckel Huckel. In questo caso, l’attività differisce da quella dei sistemi ideali per un fattore correttivo, che tiene conto del discostamento dall’idealità a= . f C Co f coefficiente di attività 0<f<1 C<10-2 M f=1 C>10-2 M f<1 Coefficiente di attività La concentrazione iniziale FATTORI CHE INFLUENZANO f La carica di tutti gli ioni presenti in soluzione Tutte le altre specie partecipanti o no all’equilibrio, il cui effetto complessivo è espresso dalla forza ionica: μ=1/2 ∑cizi2 zi= carica degli ioni IL QUOZIENTE DI REAZIONE • • Si può ò usare la l keq per prevedere d i quale in l direzione di i procederà d à una reazione per ogni data concentrazione iniziale, cioè non di equilibrio, di reagenti e prodotti D f Definiamo Q = quoziente di d reazione aA + bB ↔ cC + dD Q= [C]ciniziale • [D]diniziale [A]ainiziale • [B]biniziale In breve, se sono note le concentrazioni iniziali di reagenti e prodotti, si può prevedere la direzione in cui procederà la reazione nel modo seguente: per Q < Keq la reazione procederà verso i prodotti fino a raggiungere ll’equilibrio equilibrio per Q > Keq la reazione procederà verso i reagenti fino all’equilibrio per Q = Keq la reazione è già all’equilibrio Quoziente di reazione Quando una reazione non ha ancora raggiunto l’equilibrio, possiamo capirne ll’andamento andamento confrontando il quoziente di reazione Qc e la Kc. Qc è il rapporto fra il prodotto delle concentrazioni molari dei prodotti e il prodotto delle concentrazioni molari dei reagenti, reagenti ciascuna elevata al proprio coefficiente stechiometrico.