Spiagge off limits in riviera
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Spiagge off limits in riviera
27 giugno 2011 "Spiagge off limits in riviera" Alvaro Ancisi L'intervento del capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi "La morte della ragazza ventisettenne di Modena, colta da malore stanotte all’interno di uno stabilimento balneare di Marina di Ravenna e deceduta sul posto, ci angoscia profondamente. Ci stringiamo commossi al dolore dei suoi familiari e amici". L'intervento è del capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi. "Pare presto - spiega Ancisi - per acquisire la certezza, a questa età, che sia stato, come annunciato, un “decesso per cause naturali”, anche se si può ipotizzare un’aritmia. Lo accerterà l’autopsia. Probabilmente, il decesso sarebbe avvenuto comunque, ma, all’arrivo dell’ambulanza, la musica, che continuava imperterrita a suonare al massimo, e la gran confusione prodotta dal sovraffollamento hanno frenato l’intervento sanitario immediato. In ogni caso, un simile triste evento sarebbe potuto avvenire ovunque, non solo in spiaggia, e anche di giorno. Evitiamo, dunque, di stabilire alcun automatismo con la situazione generale di cui soffre il litorale ravennate. Ma se i genitori dei ragazzi in festa, ravennati e non, ieri sera fossero stati presenti, insieme ai numerosi quanto impotenti uomini della protezione civile, avrebbero assistito ad uno scenario di questo genere: spacciatori a decine; gruppi di giovani che all'imbrunire arrivano già completamente ubriachi con le loro bottiglie di plastica (nel “rispetto” dell'ordinanza del sindaco che vieta il contenitore di vetro, ma non il contenuto alcolico); locali che superano largamente le capienze, con i connessi problemi di sicurezza (ieri sera le macchine, parcheggiate ovunque impunemente, non avrebbero consentito l’arrivo sul posto, per esempio, dei mezzi dei vigili del fuoco) e di inadeguatezza dei servizi igienici, che dovrebbero essere uno ogni cento persone: problema, tra l’altro, che produce lo spettacolo diffuso di ragazzi e ragazze scarsamente vestite che fanno pipì ad ogni angolo, sotto occhi che non aspettano altro per eccitarsi. Ogni domenica mattina si raccolgono decine di borse e portafogli, rubati e ripuliti, di gente che sicuramente non tornerà più. In poche settimane, sono stati denunciati due stupri e due aggressioni col coltello, a fronte però di una serie di altri casi non denunciati e non dichiarati. Da più parti e da tempo sono giunti segnali che la situazione, non solo è peggiorata, ma è fuori controllo. Ci sono testimonianze di cittadini, numeri e statistiche delle ambulanze, foto e video su youtube, ed ora un rapporto investigativo incontrovertibile, che lo confermano ampiamente. A fronte di ciò, il sindaco non trova di meglio che reagire dichiarando oggi alla stampa che: “Il Comune è perfettamente in grado di dimostrare che fa rispettare le regole a tutti, nello stesso modo”, mentre diffonde ogni giorno il ritornello che “lo sballo è stato fermato, la località è sicura, ecc.”. Giudico grave e imprudente la mancanza di verità e la diffusione di notizie edulcorate, quasi da campagna elettorale perenne, sulla buona fede di persone e di famiglie che non vengono certo a verificare quanto abissale sia la disinformazione. Nel frattempo, l’economia del litorale versa in una crisi sempre più profonda, tranne i casi di chi fa fortuna con lo sballo senza regole, e sono centinaia i posti di lavoro perduto, perché troppi sono coloro che rendendosi conto della situazione e passando parola, impediscono ai tranquillanti diffusi dal sindaco di fare effetto sul turismo consapevole e “buono”. Resta il turismo infetto del va e vieni alcolico e drogato, che è meglio perdere. Non nascondere la testa sotto la spiaggia è il primo passo che deve compiere una pubblica amministrazione assennata. Segue la necessità di una profonda riforma di regole che fanno acqua salata da ogni parte, sulla base del principio secondo cui o le regole possono essere rispettate e si fanno rispettare, oppure se ne fanno delle migliori: si spera con regolamenti organici discussi a fondo con tutti i soggetti istituzionali, imprenditoriali e sociali interessati e votati democraticamente dal consiglio comunale, e non con ordinanze partorite nel sonno dalle fantasie del sindaco. Detto questo, non riesco ad immaginare quale valore aggiunto possa portare la Notte Rosa di venerdì prossimo, quando, nelle altre città della Romagna, si avranno concerti, spettacoli e manifestazione di sano richiamo, mentre Ravenna non offrirà altro che libertà di ballo in tutti gli stabilimenti balneari, molto oltre ogni ragionevole capienza prescritta e fino alle tre di notte, a orde di giovani attratti soltanto dallo sballo. O la spiaggia, il suo retro e la pineta litoranea saranno militarizzati metro per metro, muniti di frequenti punti di soccorso, o la Notte potrebbe essere tutto fuorché Rosa". Collegamento sorgente: http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/0017282-spiagge-limits-riviera