Intervento Madre Rosa

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Intervento Madre Rosa
INTERVENTO DI MADRE ROSA
PER L’INAUGURAZIONE DEL REFETTORIO 29 MAGGIO 2009
Al mio posto avrebbe dovuto prendere la parola l’assessore Valeria Valente che come tutti sapete
sta vivendo un momento di delicata sofferenza per la morte improvvisa del suo papà. Abbiamo
pregato per lui durante la messa stamani e continueremo a farlo per la sua famiglia.
Avrebbe dovuto esserci il sen. Sergio Zavoli nella seconda parte dell’evento e sarebbe stato
interessante un confronto tra la clausura di ieri e quella di oggi…speriamo in futuro di poter
realizzare quest’incontro.
Benvenuti nella nostra clausura.. celebriamo oggi la gioia per la realizzazione di un progetto di
Dio così fortemente voluto e così tenacemente perseguito. Che ... come vena carsica ha attraversato
un quarto di secolo per emergere oggi in tutta la sua bellezza e soprattutto per ricordare a noi la
fedeltà di Dio alle sue promesse. Israele ha fatto sempre memoria delle grandi imprese di Dio nella
sua storia ed anche noi oggi vogliamo ricordare le persone che hanno collaborato al recupero e al
restauro di questa parte di monastero sottrattaci tanto tempo fa e da noi affettuosamente battezzata
come “la parte di là…”che finalmente è divenuta “parte di qua”.
Tutto inizia con un sogno: abbattere le mura orribili che l’intolleranza e l’ingiustizia umana hanno
costruito 100 anni fa, rincantucciando la nostra sororità in un angolo del monastero..
E una promessa: una donna santa ci assicura fin dall’inizio che tutto si realizzerà perché è volontà di
Dio, se troveremo le persone giuste.
25 anni fa madre Gabriella con 2 amici comincia l’inerpicata salita della complessa burocrazia che
avvolge impenetrabile la nostra situazione. Il magistrato Nando Iaquinto e l’avv. Angela Principe
sono i temerari della prima ora.
Ottengono solo dei no dagli Incurabili, dall’USL 46 e dal Comune. Pur nella devastante desolazione
in cui versano i resti della nostra Gerusalemme napoletana nessuno vuole cedere questo bene né
tanto meno alle Suore..
Continua la lenta ma tenace richiesta ingrossando il gruppo di amici: l’avv. Pizzuti, il dott.
Mucciardi il maresciallo Ostuni, l’assessore Nugnes che ci indica qualche via…otteniamo dei
sopralluoghi per pericoli di intonaci, infiltrazioni d’acqua e promesse di protezione dai nostri fratelli
ladri che vogliono per forza entrare nella casa di Dio.
Richieste sottoscritte dal nostro Provinciale padre Leonardo Izzo.
Poi dopo 10 anni uno spiraglio. Un maggio dei monumenti 13 anni fa: e improvvisamente la
sorgente di amici prende tre direzioni parallele: la sig.ra Italia Ferri, il dott. Caliendo , la dott.ssa
Dellorusso, l’assessore Parente, la sig.ra Annamaria Carloni, l’on.le Finocchiaro e finalmente
l’allora sindaco Antonio Bassolino che per primo presta attenzione a questo famigerato muro, ed
ancora la soprintendenza curatrice di nostri beni artistici–architettonici nelle persone dell’Arch.
Marisa Margotta, la dott.ssa Ricciardelli, la dott.ssa Cautela, l’Arch..Carughi, , infine il terzo ramo
medico Dott. Di Crescenzo, dott.Mordente, prof .Montemarano direttore dell’ASL Napoli 1.
Siamo nel 1999 ..tutti sono d’accordo ma l’antica pratica nella sua complicazione è più forte di
tutti. Le fredde parole che inquadrano il nostro Monastero: porzione di immobile non più
utilizzabile per fini ospedalieri posto nella disponibilità dell’Amministrazione comunale da
concedersi alle monache previa approvazione dell’Asl, riportano il problema all’origine. Come
cedere un bene in quelle tristi condizioni? Almeno bisogna ripulirlo. E da qui ogni anno è un passo,
lento con andatura costante.
Nel 2000: riusciamo esattamente dopo 97 anni a rimettere piede fisicamente nelle rovine del nostro
chiostro e del nostro refettorio: lo splendore delle cartine è adombrato dalle volte distrutte. Il volto
del Cristo pallido che occhieggia tra le erbacce ci convince che Lui è più forte di tutto l’oblio e la
dimenticanza umana. Il geometra Massaro e Ciro Abbate si adoperano per ripulire con cura i luoghi
solcati dalle nostre antiche sorelle.
2001: Un colpo d’ala del servizio patrimonio, con il dott. Napolitano e l’ing. Marotta, stretti alle
corde dal maresciallo Ostuni e dalla dott.ssa Calabretta, ci assegna in maniera provvisoria, nelle
more del perfezionamento degli atti amministrativi la parte in questione.
2002: Esultiamo di gioia e ringraziamo il Signore con una solenne celebrazione eucaristica con la
presenza del nostro amato sindaco l’on.le Rosa Russo Iervolino già adusa a questi luoghi per la
memoria del suo papà che contribuì alla ricostruzione post bellica della nostra chiesa. Nella nostra
ingenuità di figlie di un padre Provvidente cominciamo a cercare fondi per la ristrutturazione. Con
sorriso benevolo ci viene suggerito che forse dovremmo chiedere fondi europei alla regione.
Un momento di pausa e di preghiera: il desiderio di allargare i confini della nostra clausura si
scontra con il desiderio di rendere fruibile questi luoghi .
Signore cosa vuoi da noi.?
I suggerimenti del nostro amico e fratello nella fede Gennaro Carotenuto, funzionario regionale, ci
tranquillizzano e quindi diamo il via alla nostra amica l’Arch. Margiotta per un progetto preliminare
e definitivo dell’area monastica con il marito Pasquale e con i prof. amici Puorto, Ferraioli, Frunzio,
Di Lillo, nella più grande gratuità dell’incertezza dell’assegnazione dei fondi.
2003: Ma non è tutto finito: il comune ci fa sapere che deve essere l’Asl a concederci la parte. Altri
uomini di buona volontà: dott.de Paola, dott. Lupoli, ing. Covuccia e in una calda mattina di luglio
viene firmato dal Prof. Montemarano e dalla Madre Chiara un comodato d’uso novantanovennale.
Misericordia grande.. nello stesso giorno a 100 anni esatti dalla usurpazione rientriamo in possesso
del nostro monastero… in cielo gioiscono le nostre sorelle che hanno tanto sofferto .
2004: Dopo una procura legale che il Padre Crescenzo Provinciale ci firma per gestire gli eventuali
fondi …attendiamo operosamente…il miracolo
2005: Personalmente ringrazio e benedico il governatore Antonio Bassolino e sua moglie
Annamaria che ancora una volta hanno ascoltato la nostra richiesta di aiuto favorendo in maniera
determinante l’assegnazione dei fondi per la ricostruzione. Non ci sono parole per ringraziare. Solo
tanta preghiera e lacrime di gioia
2006: Per il primo lotto finanziato deleghiamo con una convenzione la Soprintendenza nella
persona dell’Arch. Guglielmo che appalta i lavori diretti dalla nostra architetta Marisa,
supervisionati dal RUP Arch. Ricciardelli
2007: 21 maggio le prime ruspe della ditta Giordano solcano questo luogo che voi oggi attraversate
per abbattere e ricostruire con la sapiente arte dei mastri le volte del refettorio e delle cantine,
visionate anche dall’ing. Candela. Sul cantiere per noi come angelo custode veglia il nostro amato
Francesco.
2008: Gli affreschi tenacemente sopravvissuti ad ogni intemperia vengono delicatamente
rivitalizzati dalla ditta Colannucci con supervisione della dott.ssa Cautela. Emerge dal fondo dei
secoli il volto della nostra madre Lorenza Longo che in un impeto d’amore nel 500, diede vita a
questo complesso unico di Ospedale Incurabili e Monastero che ancora oggi respirano della sua
carità.
2009: Siamo qui testimoni oggi che a volte i sogni si realizzano e che le promesse di Dio sono più
grandi di ogni fama. È presente il nuovo soprintendente, dott.Gizzi ma i collaboratori della prima
ora si ritrovano come un cerchio che si chiude…tuttavia quando s’inizia a sognare non si smette più
ed oggi, in attesa dell’effusione dello Spirito Santo, significato da questi fiori e da queste luci che
nella Pentecoste pienificherà ogni cosa ci farebbe piacere essere rassicurate che il famoso muro per
il quale è cominciata questa storia sarà presto abbattuto.
Il Signore benedica e custodisca nel Suo amore tutti coloro, presenti e assenti, che hanno
collaborato a questo progetto d’amore per il bene non solo della nostra sororità ma per l’intera città
di Napoli, per la diocesi alle quali questi luoghi sono restituiti per una fruizione religiosa artistica e
culturale.
Grazie da parte di tutte le mie sorelle che eccezionalmente sono presenti a questo evento. Ma siete
voi ad essere entrati in clausura non noi ad uscire da essa. E da parte mia che raccolgo oggi come
abbadessa questo meraviglioso dono d’amore. GRAZIE