csc-spt - Comune di Valsamoggia

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csc-spt - Comune di Valsamoggia
INDICE
SPECIFICHE TECNICHE DELLE APPARECCHIATURE:
• Caldaia murale a condensazione
• Raccordo canna fumaria
• Canna fumaria
• Impianto di adduzione gas combustibile per generatori di calore
• Vaso di espansione
• Valvola di sicurezza
• Valvola d'intercettazione combustibile
• Gruppo di alimentazione automatico
• Elettropompe a velocità variabile per acqua calda e refrigerata
• Circolatore per acqua calda sanitaria
• Valvole ed accessori per tubazioni
• Estrattore
• Griglie, diffusori e bocchette
• Impianto di riscaldamento radiante a pavimento
• Radiatori in ghisa
• Radiatori in acciaio
• Termostato ambiente
• Termostato ambiente elettrico
• Cronotermostato ambiente elettronico
• Apparecchi sanitari
• Filtro
• Addolcitore
• Gruppo di dosaggio antilegionella
• Gruppo di dosaggio per circuiti di riscaldamento
• Apparecchiature antincendio
• Serranda tagliafuoco
• Collettori
• Collettori complanari – impianto di riscaldamento
• Canale in lamiera zincata
• Condotto flessibile circolare
• Tubazioni in acciaio
• Tubazioni in rame
• Tubazioni in polipropilene
• Tubazioni in polietilene ad alta densità
• Tubazioni in pvc per raccolta condensa
• Tubazioni di scarico
• Coibentazione di tubazioni
• Coibentazione di canali in lamiera zincata
• Pannelli solari
• Sistema VRV
• Sistema a pompa di calore per uffici
• Recuperatori
• Ventilconvettori
• UTA zona spogliatoio
• Pompa di calore per ristorante
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SPECIFICHE TECNICHE DELLE APPARECCHIATURE
Nel computo metrico, che fa parte della documentazione di gara prima e del contratto poi, le
apparecchiature ed i materiali sono identificati con una descrizione ridotta e con i soli dati tecnici
principali. Per una descrizione completa delle caratteristiche tecniche si fa riferimento alle presenti
"specifiche tecniche".
Il riferimento ad un determinato modello e marca, che nelle specifiche tecniche compare per
alcune apparecchiature, deve essere inteso come riferimento di uno standard qualitativo ben definito. La
scelta delle apparecchiature da installare, deve comunque essere fatta dalla Ditta Appaltatrice, avendo
cura di scegliere marche e modelli che hanno le caratteristiche tecniche costruttive ed i parametri di
funzionamento corrispondenti a quanto richiesto dalle presenti specifiche tecniche e dal computo
metrico.
Le apparecchiature e tutti i materiali devono essere di prima scelta ed ottima qualità, non sono
ammesse apparecchiature non abbiano le caratteristiche corrispondenti a quelle richieste.
Prima della fase esecutiva, l'Impresa Appaltatrice dovrà sottoporre alla Direzione Lavori, l'elenco
dettagliato delle apparecchiature che intende montare, specificando modello e marca, per accettazione
definitiva da parte della Direzione Lavori. L'Impresa Appaltatrice sarà tenuta a rimuovere a sue spese dal
cantiere eventuali apparecchiature installate senza l'autorizzazione della Direzione Lavori, ciò senza
poter pretendere alcun maggiore compenso rispetto a quello contrattuale.
La Direzione Lavori non è tenuta a dare alcuna giustificazione all'Impresa Appaltatrice nel caso in
cui non vengano accettate apparecchiature proposte dalla Impresa Appaltatrice.
Gli impianti devono essere realizzati "a perfetta regola d'arte" nel loro complesso.
Le apparecchiature e tutti i materiali devono comunque risultare adatti allo scopo per cui sono installati.
Le caratteristiche di tutte le apparecchiature e di tutti i materiali devono corrispondere a quanto richiesto
dalle normative vigenti all'atto dell'installazione, ed in particolare alle Norme UNI, UNI-CIG, UNEL, CEI,
ISPESL, USL, VVF, CTI, REGOLAMENTI COMUNALI. Tutti i materiali per i quali è previsto il
riconoscimento del Marchio Italiano di Qualità, dovranno essere contrassegnati IMQ.
L'Impresa Appaltatrice, dietro richiesta del Committente o della Direzione Lavori, ha l'obbligo di
esibire i documenti comprovanti la provenienza dei diversi materiali.
CALDAIA MURALE A CONDENSAZIONE
Caldaia murale a condensazione premiscelata, modulante, dotata di un nuovo scambiatore
termico in alluminio-silicio compatto ed elevata reazione, autopulente. Ventilatore alimentato a corrente
continua con velocità variabile. Regolazione gas/aria per ottimizzare la combustione con sistema Venturi
e modulazione della potenza da 20% a 100%. Funzionamento del bruciatore completamente
automatico, con accensione ad alta tensione e controllo della fiamma di ionizzazione; pannello di
comando della caldaia integrato. Dispositivo di sicurezza a microprocessore, gestito da menù, con
diagnostica di funzionamento ed assistenza tecnica .La caldaia viene fornita corredata di valvola di
sicurezza ordinaria 3 bar Rivestimento colorato bianco RAL 9003 verniciato a polvere e termoisolamento
d'alta qualità. La gestione del generatore può essere fatta con:" installazione di una sonda esterna
collegata direttamente alla centralina della caldaia" utilizzo di una regolazione esterna Systa Comfort II o
IC 200 collegata direttamente alla centralina della caldaia" utilizzo di una regolazione MES II" utilizzo di
una regolazione 0-10 V installando in caldaia l'apposita interfaccia. Dati tecnici. Potenza e rendimenti.
- Potenza nominale al focolare (PCI): 6,5 - 34,8 kW
- Potenza utile (80/60°C): 6,3,0 - 33,7 kW
- Potenza utile (50/30°C): 7,0 - 35,6 kW
- Rendimento P.min. - P.max. (80/60°C): 96,9 - 96,8 %
- Rendimento P.min. - P.max. (50/30°C): 107,7 - 102,3 %
- Perdite calore mantello (80/60°C): % 1,4
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Perdite di calore al camino con bruciatore funzionante (80/60°C): 1,7 - 3,2%
Perdite di calore al camino con bruciatore funzionante (50/30°C) P.min - Pmax: 0,6 - 2,0%
Perdite di calore al camino con bruciatore spento: < 0,1%.
Collegamenti.- mandata e ritorno impianto riscaldamento: ¾"
gas 1/2"
condensa Ø 25 mm
gas combusto Ø 80 mm
aria comburente Ø 80 mm
Dimensioni - (LxPxH): 450/450/690 mm
Gas combusto:
Classificazione: B23P, B23, B33,C13, C33, C43, C53, C63, C83, C93
Tipo di gas: II2HM3P (metano e aria propanata e propano)
Pressione ingresso gas metano / propano: 20 / 37 mbar
Consumo gas metano (min - max): 0,69 - 3,68 m³/h
Consumo gas propano (min - max): 0,27 - 1,42 m³/hQuantità gas scarico (P.min - P.max): 11,0 - 58,0 kg/hTemperatura dei fumi Pmin - Pmax (80°C - 60°C) 56 - 73 °C
Temperatura dei fumi Pmin - Pmax (50°C - 30°C): 36 - 54 °C- Classe Nox: 5
Emissioni NOx (annue):41 mg/kWh
Emissioni NOx (annue): 23 ppm
Prevalenza residua ventilatore : 140 Pa- CO2 (P.min - P.max): % 8,62 - 9,2
Lato riscaldamento:
Contenuto acqua: litri 2,3
Pressione di esercizio min. - max: 0,8 - 3,0 bar
Temperatura massima: 110 °C
Temperatura massima esercizio: 90 °C
prevalenza residua DT 20 k: 358 mbar
prevalenza residua DT 10 k: 1465 mbar
Dati elettrici:
Alimentazione V/Hz: 230 / 50
Consumo elettrico massimo: 57 W
Consumo elettrico minimo: 18 W
Consumo elettrico in stand-by W 4
Classe protezione: X4DAltri dati:- Peso: kg 39
Rumorosità a 1 m (a pieno carico): 42 dB (A)
Livello stelle: * * * *Conforme alle seguenti direttive:
Direttiva sugli apparecchi a gas, n°2009/142/CE
Direttiva sui requisiti di rendimento per le caldaie, n°92/42/CE
Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica, n° 2004/108/CE
Direttiva sulla bassa tensione, n° 2006/95/CE
Direttiva sui macchinari, n° 2006/42/CE
Conformità CE, categoria II2HM3P metano G20 propano e aria propanata G31.
Numero d'identificazione CE:PIN 0063BT3444Classe NOx: 5 (EN 297, PR A3, EN 656)
Livello stelle secondo Direttiva Rendimenti 92/42/CEE:
Garanzia:
10 anni sullo scambiatore
5 anni sull'elettronica
2 anni sui componenti elettrici
Il prezzo della caldaia comprende la quota di prima accensione
Accessori per la caldaia:
Pompa caldaia UPERO -15-60/UPM -15 -70
Valvola a tre vie esterna
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Vaso d'espansione in caldaia
Neutralizzatore condensa
Sistemi di scarico fumi coassiali / sdoppiati
Sonda esterna e sonda bollitore
kit rubinetti versione solo
kit per integrazione solare
Carter di copertura rubinetti
interfaccia 0-10 Volt
RACCORDO CANNA FUMARIA
Costruito in acciaio inox AISI 304.
La sezione del canale di raccordo alla canna fumaria non è mai inferiore, e mai superiore del
30%a quella del camino; ha una pendenza di almeno il 5%.
Il raccordo deve essere corredato dei seguenti accessori:
• giunto di attacco alla caldaia del tipo flangiato
• sportello metallico d'ispezione a doppia parete
• piastra per controllo fumi realizzato come da normativa vigente. Foro superiore Ø 80 mm,
necessario per l'inserimento del termometro da camino e bloccabile con apposita ghiera, foro
inferiore Ø 50 mm
• termometro da camino, del tipo inseribile nella placca fumi, scala 0-500°C
La coibentazione del raccordo alla canna fumaria è realizzato con lana minerale dello spessore di
almeno 50 cm, opportunamente fissata e rivestita con lamierino di alluminio dello spessore di 6/10.
CANNA FUMARIA
Sistema a componenti modulari, per centrali termiche civili e industriali.
Sezione circolare a doppia parete con intercapedine di 25 mm in lana minerale per tutti i diametri
e con intercapedine isolata in lana minerale di 50 mm e 75 mm per i diametri interni dal 400 mm. al 600
mm.
Elementi modulari ed accessori per assemblaggio ed installazione in sito. Accoppiamento
maschio-femmina con 1/8 di giro e bloccaggio mediante fascetta di fermo.
Parete interna in acciaio inox AISI 316L, parete esterna in rame.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS COMBUSTIBILE PER GENERATORI DI CALORE
NORME E PRESCRIZIONI
Tutti gli impianti dovranno essere realizzati in osservanza alla legislazione vigente ed in
particolare alle seguenti norme:
• Legge 6 Dicembre 1971, n. 1083: Norme per la sicurezza di impiego del gas combustibile.
• Tabelle UNI-CIG: Norme specifiche per la sicurezza.
• D.P.R. 27 Aprile 1955, n. 547 - art. 326 • Norme CEI fascicolo S 423 per quanto riguarda la messa a terra degli apparecchi utilizzatori del gas.
• Le disposizioni del locale comando dei Vigili del Fuoco.
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TUBAZIONI: MATERIALI
Per le tubazioni dovrà essere impiegato tubo in acciaio ordinario trafilato Mannesnann s.s.
zincato, a basso tenore di carbonio secondo UNI-CIG 7129-92 punto 2.2 (vedi specifica tecnica relativa
alle tubazioni in acciaio).
Il tubo non zincato, con giunzioni anche saldate, può essere impiegato previa autorizzazione
scritta della Direzione Lavori qualora l’azienda erogatrice certifichi la fornitura di gas secco senza
umidificazione o nebulizzazione di olii.
Per i tratti correnti interrati all’esterno del fabbricato dal contatore generale, é tollerato l’uso di
polietilene omologato per condotte gas, purché sia precedentemente assicurato il permesso dell’Ente
Erogatore in questione sull’utilizzo di tale tipologia di tubazioni. In tal caso si dovranno rispettare tutte le
modalità di posa in opera indicate dalle norme vigenti.
TUBAZIONI: POSA IN OPERA
Le tubazioni dovranno essere collocate ben diritte e in squadra. La loro posa dovrà essere
eseguita in modo da evitare disturbi per condensazioni adottando, per i tratti orizzontali, pendenze non
inferiori all’1% e collocando nei punti più bassi dell’impianto i normali dispositivi per la raccolta e lo
scarico della condensa.
Le tubazioni in vista dovranno essere sostenute con staffe (zanche) murate ad una distanza l’una
dall’altra non superiore a 2,4 m per tubazioni di diametro fini ad 1” e 3,6 m per diametri maggiori.
Le tubazioni, le giunzioni filettate ed i raccordi, in particolare il raccordo all’uscita del contatore,
non dovranno essere sottoposti a sforzi meccanici permanenti o occasionali.
Le tubazioni del gas non dovranno mai essere utilizzate come messa a terra di apparecchiature
elettroniche o telefoniche.
Di norma i tubi dovranno essere posti in vista; in via subordinata e solo su esplicita approvazione
della Direzione Lavori potranno essere collocate sottotraccia.
In tal caso dovranno adottare le seguenti precauzioni:
• lungo il tracciato delle tubazioni dovranno essere disposti appositi riferimenti atti a consentire
l’immediata individuazione
• le tubazioni dovranno essere annegate in malta di cemento
• nessuna congiunzione sia di tipo meccanico, sia per saldatura é ammessa sotto traccia
• le eventuali giunzioni dovranno essere disposte sotto scatola di ispezione non a tenuta, analoghe a
quelle usate per le derivazioni elettriche
• le tubazioni non dovranno essere minori di 1/2”gas.
Sarà ammesso l’attraversamento di vani chiusi o di intercapedini di altro genere purché il tubo
venga collocato entro apposita guaina aperta alle estremità in ambiente convenientemente areato cioé
collegato direttamente e permanentemente con l’ambiente esterno.
La disposizione entro tubo-guaina dovrà essere impiegata anche nel caso che la tubazione venga
disposta sotto traccia in un muro di mattoni forati.
Resta comunque sempre vietato l’attraversamento di canne fumarie, condotti per lo scarico delle
immondizie e vani di ascensore.
Nell’attraversamento di pareti, l’intercapedine tra il tubo e la muratura dovrà essere sigillata
accuratamente con malta di cemento: assolutamente vietato l’impiego di gesso.
La sigillatura non dovrà essere effettuata verso la parete esterna dei muri perimetrali.
Nell’attraversamento di pareti e vietata l’esecuzione di giunti meccanici e per saldatura.
Nell’attraversamento di pavimenti il tubo dovrà essere disposto in una guaina sporgente 2-4 cm
dal livello del pavimento finito e l’intercapedine tra tubo e guaina, dovrà essere riempita con asfalto o
materiali similari.
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GIUNZIONI RACCORDI E GUARNIZIONI
In generale tutte le giunzioni, i pezzi speciali e le guarnizioni dovranno essere conformi alle
prescrizioni della UNI-CIG 7129-92 punto 2.2.
Le giunzioni dovranno quindi essere effettuate mediante filettatura conica a passo gas per la vite
secondo UNI 339 e cilindrata per la madre vite secondo UNI 338.
I raccordi dovranno essere in ghisa malleabile, zincata (acciaio zincato per i manicotti) e la tenuta
dovrà essere assicurata mediante l’applicazione sul filetto esterno del maschio, di canapa con mastici
specificatamente previsti per resistere al gas (grasso API, KOLMAT, COBALITE, ect.) oppure nastro di
tetrafluoruro di etilene (TEFLON).
VALVOLE DI INTERCETTAZIONE
Tutti gli organi di intercettazione dovranno essere in bronzo, ottone o altro materiale equivalente
ad avere una sezione libera di passaggio non inferiore al 100% della sezione libera del tubo su cui
vanno inseriti.
STABILIZZATORI DI PRESSIONE
Dovranno essere del tipo auto azionato essenzialmente costituiti da una membrana flessibile, una
molla di carico in acciaio inox ed un otturatore; il corpo ed il coperchio dovranno essere rispettivamente
in ghisa ed alluminio. Lo stabilizzatore dovrà essere del tipo a doppia membrana in modo da evitare che
la rottura della membrana possa provocare fuoriuscite in ambiente.
Qualora, d’accordo con la Committente e soprattutto con la Direzione dei Lavori, venga utilizzato
uno stabilizzatore ad unica membrana, lo spazio compreso tra la membrana e l’involucro del riduttore
dovrà essere posto in comunicazione con l’atmosfera esterna tramite un tubicino di sfiato in modo da
scaricare all’esterno il gas che dovesse fuoriuscire dalla membrana in caso di avaria o rottura.
FILTRI
Dovranno essere cartucce del tipo ricambiabile a grande superficie filtrante e bassa perdita di
carico.
Corpo e coperchio in alluminio e valvola di fondo per lo scarico delle impurità.
COLLAUDO
Il collaudo dell’impianto dovrà essere eseguito dall’Appaltatore con aria o gas inerte (azoto,
anidride carbonica) alla pressione di 1.000 mm di colonna d’acqua, con il contatore non ancora
allacciato e con le tubazioni non verniciate e comunque non rivestite.
La tenuta dell’impianto dovrà essere verificata con un manometro ad acqua o con uno strumento
di analoga sensibilità per la durata di almeno 30 minuti.
Il manometro non dovrà accusare la minima caduta di pressione tra le due letture effettuate
all’inizio ed alla fine del secondo quarto d’ora.
Per impianti anche parzialmente sotto traccia, la pressione di prova dovrà avere il valore di 1,2
atmosfere.
Tubi, raccordi valvole non perfettamente stagni dovranno essere sostituiti con altri a perfetta
tenuta ed il collaudo dovrà essere ripetuto con le nuove apparecchiature installate.
Non sarà assolutamente consentito l’applicazione di mastice o l’adozione di sistemi provvisori
quali la cianfrinatura, allo scopo di rendere stagni le parti difettose.
L’Appaltatore dovrà rilasciare alla Direzione dei Lavori una dichiarazione scritta dalla quale risulti
che l’impianto é stato eseguito e collaudato secondo le presenti disposizioni.
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VASO DI ESPANSIONE
Per tutti i circuiti dovranno essere previsti vasi di espansione del tipo chiuso a membrana, che
permettano la dilatazione dei fluidi scaldante e raffreddante, completi dei relativi accessori.
Il vaso di espansione è del tipo a membrana, costruito in lamiera d'acciaio di forte spessore
saldata. Per capacità superiore ai 24 l è collaudato secondo le Norme I.S.P.E.S.L.
• Pressione di precarica:
1,5 bar
• Pressione massima di esercizio:
4-6 bar
• attacco acqua vaso fino a 24 l:
3/4"
• attacco acqua vaso oltre a 24 l:
1"
La carica del vaso è effettuata con azoto e la pressione di precarica dipende dalla pressione
statica del circuito nel punto d'installazione.
Per uso alimentare, cioè installato sul circuito dell’acqua potabile, è realizzato in acciaio inox AISI
304.
• Pressione di precarica:
3,5 bar
• Pressione massima di esercizio:
10 bar
• attacco acqua vaso fino a 24 l:
3/4"
• attacco acqua vaso oltre a 24 l:
1"
La membrana è inodore atossica, adatta per uso alimentare, realizzata con gomma di tipo
naturale.
La tubazione di collegamento deve essere realizzata in modo da non presentare punti di
accumulo di incrostazioni o depositi e deve avere curve, misurate sull’asse del ubo, con raggio di
curvatura non inferiore a 1,5 volte il diametro interno del tubo.
La pressione di precarica del vaso non può risultare inferiore alla pressione idrostatica
dell’impianto nel punto in cui viene installato il vaso.
VALVOLA DI SICUREZZA
La valvola di sicurezza è del tipo a membrana, qualificata e tarata a Norme I.S.P.E.S.L. e
corredata del verbale di taratura a banco in originale. Corpo e calotta in ottone OT58. Attacchi femminafemmina con uscita maggiorata.
La pressione di taratura della valvola, aumentata della sovrappressione ammessa, non può
superare la pressione massima di esercizio del generatore di calore. Tale taratura non deve poter
essere variata senza manomissione della valvola di sicurezza o del sigillo a essa applicato.
La valvola di sicurezza deve essere collegata alla parte più alta del generatore di calore o alla
tubazione di uscita nelle immediate vicinanze del generatore stesso. La lunghezza del tratto di tubazione
compreso tra attacco al generatore e valvola di sicurezza non deve essere superiore a un metro.
La tubazione di collegamento della valvola di sicurezza al generatore di calore non deve essere
intercettabile e non presentare in alcun punto sezione inferiore a quella di ingresso della valvola di
sicurezza o alla somma delle sezioni di ingresso nel caso di più valvole facenti capo a un’unica
tubazione.
La tubazione di scarico della valvola di sicurezza deve essere attuata in modo da non impedire la
regolare funzionalità della valvola e da non recare danno alle persone; lo scarico deve sboccare nelle
immediate vicinanze della valvola di sicurezza ed essere accessibile e visibile. Il diametro della
tubazione di scarico non deve comunque essere inferiore a quello del raccordo di uscita della valvola di
sicurezza.
Quale diametro del raccordo di uscita va inteso il diametro interno minimo sull’uscita della valvola
a monte della eventuale filettatura interna oppure il diametro interno dell’eventuale tubo di scarico
montato in sede di prove di qualifica della valvola.
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Le sedi delle valvole di sicurezza devono di norma essere piane. Sono ammesse sedi coniche
purché il semiangolo di apertura non sia inferiore a 45°.
Nel caso in cui la tenuta delle valvole sia realizzabile solo con l’adozione di una guarnizione fra
sede e otturatore, il tipo di guarnizione da applicare deve essere di materiale tale che, anche in
prolungato servizio, conservi buone caratteristiche di resistenza e non provochi fenomeni di incollamento
dell’otturatore sulla sede.
Il sistema di taratura delle valvole deve essere meccanicamente bloccabile.
La sovrappressione delle valvole di sicurezza non deve superare il maggiore dei seguenti valori:
• 20% della pressione di taratura
• 0,1 bar (kg/cm2)
Lo scarto di chiusura non deve essere superiore al maggiore fra i seguenti valori:
• 20%
• 0,5 bar (kg/cm2)
Su ogni valvola di sicurezza devono essere riportati i seguenti dati, indicati su apposita targhetta o
direttamente sul corpo valvola:
1. sigla di identificazione del costruttore;
2. sigla di identificazione della valvola;
3. massima potenza nominale del generatore di calore per il quale le valvola è idonea, espressa in kW
(kcal/h), oppure portata di scarico, espressa in kg/h;
4. pressione di taratura, espressa in bar (kg/cm2)
I dati indicati sulla valvola di sicurezza devono essere riportati sul certificato rilasciato dal
fabbricante, sul quale deve essere anche indicato il valore della sovrappressione. Tale certificato deve
essere presentato al tecnico dell’Ancc all’atto della verifica dell’impianto.
Inoltre alcuni dati possono essere indicati mediante targhetta autoadesiva, ferma restando la
marcatura, sul corpo della valvola, del nome del fabbricante o del marchio di fabbrica.
VALVOLA D'INTERCETTAZIONE COMBUSTIBILE
La valvola di intercettazione del combustibile ad azione positiva, non azionata da energia esterna,
deve intervenire in modo da evitare che la temperatura dell’acqua nel generatore di calore superi la
temperatura di ebollizione dalla pressione atmosferica (con tolleranza necessaria per evitare l’intervento
del dispositivo in conseguenza della sopraelevazione della temperatura che si verifica all’atto dello
spegnimento del bruciatore) e in modo da arrestare l’afflusso del combustibile gassoso, al bruciatore.
L’elemento sensibile delle valvole di intercettazione del combustibile deve essere immerso nella
corrente d’acqua calda in uscita quanto più possibile in prossimità del generatore alla sommità di esso, o
nella tubazione di uscita entro 0,5 m dal generatore a monte di qualsiasi organo di intercettazione.
L’elemento sensibile deve essere provvisto di guaina di alloggiamento realizzata con materiale
buon conduttore del calore e resistente a una pressione non inferiore a 6 bar.
Il valore di taratura nominale non deve essere superiore a 100°C con campo massimo di
tolleranza 6°C e tolleranza in eccesso non superiore a 3°C. La tolleranza in eccesso sulla taratura
nominale non deve estendere il campo dei valori ammessi oltre i 100°C. In caso di avaria del sistema
sensibile alla temperatura, l’azione positiva deve verificarsi prima che la temperatura dell’acqua nel
generatore raggiunga quella di ebollizione a pressione atmosferica diminuita di 10°C.
Su ogni valvola devono essere riportati i seguenti dati, su apposita targhetta o direttamente sul
corpo della valvola:
1. sigla di identificazione del costruttore;
2. sigla di identificazione del modello di valvola;
Ogni valvola deve essere accompagnata dal certificato del costruttore che deve contenere i
seguenti dati:
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1. gli elementi di identificazione della valvola;
2. la temperatura di taratura to determinata in sede di verifica;
3. la dichiarazione del costruttore dell’avvenuta taratura al banco, secondo le specifiche tecniche
I.S.P.E.S.L., alla presenza di un tecnico dell’Ancc di ogni esemplare posto in commercio,
identificabile con gli elementi di cui al punto 1.
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GRUPPO DI ALIMENTAZIONE AUTOMATICO
Il gruppo di alimentazione automatico, necessario per mantenere costante la pressione all'interno
del circuito di riscaldamento, è installato all'interno della centrale termica. La valvola di alimentazione,
del tipo tarabile, riduce la pressione di alimentazione e, consente il reintegro dell'acqua contenuta
all'interno del circuito, mantenendo la pressione al livello di taratura.
Il gruppo di alimentazione automatico è formato dai seguenti componenti:
1. riduttore di pressione a sede unica equilibrata , completa di:
- raccordi a bocchettone
- corpo e calotta in ottone OT 58
- filtro in lamiera in acciaio inox
- gruppo filtro-regolatore intercambiabile
- pressione max d'ingresso 25 bar
- pressione di taratura: regolabile da 1,5 a 6 bar
- perdite di carico inferiori ad 1,3 bar alla portata caratteristica
- dispositivo di ritegno automatico
- manometro pressione max 6 bar, per il controllo della pressione a valle del riduttore
2. n. 2 valvole a sfera per l'intercettazione del gruppo
3. by-pass realizzato con valvola a sfera
ELETTROPOMPE A VELOCITA’ VARIABILE PER ACQUA CALDA E REFRIGERATA
Pompa di circolazione ad alta efficienza con motore a magneti permanenti (tecnologia ECM)
adattamento continuo alle caratteristiche del sistema grazie alla velocità variabile del motore. L'acqua di
circolazione deve rispondere alle norme VDI 2035.
Caratteristiche e benefici:
• Non più impostazione a caso. La funzione AUTOADAPT troverà automaticamente il migliore punto
di lavoro.
• Gusci isolanti per impianti di riscaldamento forniti come standard assieme alla pompa.
• Tutto sotto controllo grazie al display che mostra l'assorbimento istantaneo di potenza in Watt o la
portata in m³/h.
• Elevato risparmio energetico, grazie il miglior Energy Efficiency Index (EEI) del mercato.
• La riduzione notturna di potenza aumenta ulteriormente i risparmi elettrici.
• Facile selezione della modalità di funzionamento tra tre curve a pressione costante, tre curve a
pressione proporzionale e tre curve a velocità fissa - tutto con un solo pulsante.
• Facile collegamento elettrico tramite spina ALPHA.
• Utilizzabile anche in impianti di aria condizionata.
• Alta resistenza alla corrosione, grazie al trattamento di cataforesi del corpo pompa.
• Ridotti costi di installazione poiché non è necessaria alcuna protezione motore esterna.
Liquido:
Liquido pompato:
Gamma temperatura del
liquido:
Temp. liquido:
Densità:
Viscosità cinematica:
Acqua
0 .. 110 °C
60 °C
983.2 kg/m³
1 mm²/s
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Tecnico:
Classe TF:
Approvazioni sulla targhetta:
Materiali:
Corpo pompa:
Corpo pompa:
110
VDE,GS,CE
Girante:
Ghisa
EN-GJL-150
ASTM A48150B
PES 30%GF
Installazione:
Limite temperatura ambiente:
Max pressione d'esercizio:
Attacco tubazione:
Pressione d'esercizio:
Interasse:
0 .. 40 °C
10 bar
G1
PN 10
130 mm
Dati elettrici:
Pot. ingr. - P1:
Consumo massimo di corrente:
Frequenza di rete:
Voltaggio:
Classe di protezione (IEC 34-5):
Classe di isolamento (IEC 85 ):
3 .. 34 W
0.04 .. 0.32 A
50 Hz
1 x 230 V
X4D
F
Altri:
Energy (EEI):
Peso netto:
Peso lordo:
Volume imballo:
0.17
1.76 kg
1.89 kg
0.004 m³
Corpo pompa:
INSTALLAZIONE
Ogni pompa è installata come dagli schemi allegati e comunque secondo le indicazioni della ditta
costruttrice.
CIRCOLATORE PER ACQUA CALDA SANITARIA
La pompa è del tipo a canotto separatore con rotore bagnato,cioè pompa e motore formano un
corpo unico senza tenuta meccanica e con solo due guarnizioni .E' stata posta particolare attenzione nel
limitare la tipologia dei materiali di costruzione. I cuscinetti sono lubrificati dallo stesso liquido pompato.
La pompa è dotata di selettore passo velocità.
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La pompa è caratterizzata da:
• tenuta e cuscinetti radiali in ceramica
• cuscinetto reggispinta in grafite
• canotto separatore e supporto cuscinetto in acciaio inox
• girante resistente all'usura (MATIM)
• corpo pompa in Acciaio inox
Il motore è del tipo asincrono 1 e non richiede la protezione esterna.
Liquido:
Liquido pompato:
Gamma temperatura del liquido:
Temp. liquido:
Densità:
Viscosità cinematica:
Acqua
2 .. 110 °C
60 °C
983.2 kg/m³
1 mm²/s
Tecnico:
Classe TF:
Approvazioni sulla targhetta:
110
VDE,GS,CE
Materiali:
Corpo pompa:
Corpo pompa:
Girante:
Acciaio inox
DIN W.-Nr. 1.4301
Composito, PES/PP
Installazione:
Temp. ambiente max con liquido a 80
°C:
Max pressione d'esercizio:
Attacco tubazione:
Pressione d'esercizio:
Interasse:
10 bar
G 1 1/4
PN 10
150 mm
Dati elettrici:
Potenza assorbita alla velocità 1:
Potenza assorbita alla velocità 2:
Potenza assorbita alla velocità 3:
Frequenza di rete:
Voltaggio:
Corrente a velocità 1:
Corrente a velocità 2:
Corrente a velocità 3:
Capacità condensatore - marcia:
50 W
60 W
70 W
50 Hz
1 x 230 V
0.22 A
0.27 A
0.3 A
2.5 µF
40 °C
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Classe di protezione (IEC 34-5):
Classe di isolamento (IEC 85 ):
IP44
F
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INSTALLAZIONE
Ogni pompa è installata come dagli schemi allegati e comunque secondo le indicazioni della ditta
costruttrice.
VALVOLE ED ACCESSORI PER TUBAZIONI
VALVOLE: GENERALITA’
Tutte le valvole che verranno installate sulle tubazioni di convogliamento dei fluidi dovranno
essere dimensionate per una pressione di esercizio non inferiore ad una volta e mezzo la pressione di
esercizio dell’impianto e mai comunque inferiore a quella di taratura delle eventuali valvole di scarico di
sicurezza.
Non sarà in ogni caso ammesso l’impiego di valvole con pressione di esercizio inferiore a PN 10.
Per le tubazioni fino al diametro nominale di 2” le valvole e apparecchiature accessorie saranno in
bronzo o ghisa, con attacchi a manicotti filettati; per i diametri superiori esse saranno in ghisa o acciaio
con attacchi a flangia.
Anche se non espressamente indicato su schemi, disegni o computi metrici, ogni apparecchiatura
(caldaie, corpi scaldanti, condizionatori, fan-coil, aerotermi, batterie di scambio termico, etc.) dovrà
essere dotata di valvole di intercettazione.
Tutte le valvole, dopo la posa in opera, saranno opportunamente isolate con materiale e finitura
dello stesso tipo delle tubazioni su cui sono installate.
VALVOLE A FLUSSO AVVIATO
Le valvole a flusso avviato potranno essere utilizzate sia come organi di intercettazione, sia come
organi di regolazione a taratura fissa; la medesima valvola potrà svolgere uno solo dei compiti descritti.
Per servizi moderati e cioè del campo delle temperature medio/basse, tipiche degli impianti di
condizionamento estivo e riscaldamento invernale (acqua refrigerata 7-12 °C; acqua calda 65-85 °C), le
valvole saranno del tipo “esente manutenzione” ed a “tenuta morbida”, a sede piana con tenuta
sull’albero mediante anello “o-ring”, asta in acciaio inox, tappo in gomma EPDM, corpo e coperchio in
ghisa, complete di contro flange, guarnizioni e bulloni.
VALVOLE DI RITEGNO
Nelle tubazioni orizzontali ed oblique le eventuali valvole di ritegno saranno del tipo a “clapet” con
battente a snodo centrale.
Nelle tubazioni verticali saranno installate valvole intermedie del tipo ad otturatore conico, a profilo
idrodinamico con chiusura a gravità.
Qualora espressamente richiesto (per motivi di spazio) potranno essere installate valvole di
ritegno del tipo “a disco”.
VALVOLA A FARFALLA
Le valvole a farfalla dovranno essere del tipo mono flangia, da inserire tra le flange delle tubazioni
secondo Norme UNI/DIN, adatte per circuiti convoglianti acqua, realizzate con corpo in ghisa, lente in
ghisa, tenuta in teflon. Dovranno essere completi di leva di comando con dispositivo di bloccaggio,
ovvero di levismo di accoppiamento con servocomando qualora richiesto o necessario.
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VALVOLE A SPILLO
Saranno impiegate valvole di questo tipo con gas liquidi per una regolazione molto precisa del
flusso e per diametri inferiori a 2”.
DETENTORI
Saranno in bronzo con attacchi filettati completi di vite di taratura e cappuccio filettato.
Verranno utilizzati come organi di taratura (non intercettazione) per radiatori, fan-coil, aerotermi e
comunque utilizzatori di ridotte dimensioni e potenzialità.
VALVOLE A SFERA
Le valvole a sfera saranno utilizzate unicamente come intercettazione e saranno del tipo con sfera
in acciaio inox oppure in ottone cromata a spessore per diametri fino a 2”, con tenuta in PTFE.
Per i diametri fino a un 1” sono richieste del tipo a passaggio totale, oltre tale diametro é ammesso
il tipo a passaggio venturi.
Per diametri superiori a 2” é ammesso l’uso di valvole a sfera del tipo wafer.
In ogni caso dovranno essere complete di bussole distanziatrici per permettere il rivestimento
sulle stesse.
SARACINESCHE
Dovranno essere del tipo “esente da manutenzione” con cuneo integrale rivestito di gomma
sintetica, albero a vite interna di acciaio inossidabile; la tenuta sull’albero dovrà essere realizzata
mediante due anelli “o-ring” di materiale plastico imputrescibile.
Qualora espressamente richiesto e comunque necessario (per scarsità di spazio) dovranno
essere del tipo a “corpo piatto“.
RUBINETTI A MASCHIO
I rubinetti a maschio potranno essere impiegati unicamente del tipo a tre vie, lubrificato contenute
o-ring; quando previsto dalle norme dovranno essere conformi alle Norme I.S.P.E.S.L. (intercettazione
delle caldaie).
RUBINETTI DI SCARICO
Per lo scarico dell’impianto o dei collettori dovranno essere utilizzati rubinetti a sfera con sfera in
acciaio inox oppure ottone ad attacchi filettati.
ELIMINATORI D’ARIA
Saranno impiegate valvole automatiche del tipo a galleggiante con corpo in ottone, attacchi filettati
e meccanismo di comando in acciaio inox (si ricorda che dovranno essere almeno PN 10); saranno
sempre intercettati con una valvola a sfera.
Quelle per lo sfogo aria dei radiatori saranno costruite con corpo in ottone ricavato, tenuta a spillo
e dispositivo di manovra a cacciavite.
Qualora richiesto espressamente, dovranno essere utilizzate valvole automatiche di sfogo aria di
grande a capacità con corpo e coperchio in ghisa e galleggiante in acciaio inox.
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FILTRI
Saranno del tipo a filtro estraibile.
L’elemento filtrante sarà costituito da un lamierino forellato in acciaio inossidabile.
I raccoglitori di impurità andranno installati curando sempre che siano intercettabili a monte ed a
valle per permettere lo sfilaggio del filtro senza dare luogo a perdite nell’impianto.
Nel caso fosse richiesto, dovrà essere previsto un circuito di by-pass in modo da garantire la
pulizia del filtro senza fermi di esercizio dell’impianto.
MANOMETRI
Per gli strumenti indicatori, manometri e idrometri, verranno impiegati apparecchi a sistema
Bourdon con movimento centrale del tipo ritarabile.
Per facilitarne la lettura il diametro del quadrante non dovrà essere inferiore ad 80 mm.
Il raccordo ai punti di misura avverrà mediante interposizione di un rubinetto in bronzo a tre vie,
con attacchi filettati, completo di flangetta di misura e serpentino in rame.
TERMOMETRI
Per la misura della temperatura verranno impiegati termometri a quadrante a dilatazione di
mercurio con bulbo rigido inclinato o dritto, con attacchi filettati.
Per facilitarne la lettura il diametro del quadrante dovrà essere in genere inferiore ad 80 mm.
Nel caso di misura di temperatura dei liquidi i termometri andranno installati con l’impiego di una
guaina di protezione che ne permetta lo sfilaggio del bulbo senza interruzioni di esercizio dell’impianto;
saranno a colonna del tipo diritto o a squadra, saranno completi di custodia in ottone.
La lunghezza della scala dovrà essere 200 mm; si richiede la precisione di un grado centigrado.
Nei punti di installazione ove si rendesse difficoltosa la lettura dei termometri a bulbo rigido
dovranno essere impiegati apparecchi muniti di tubo capillare flessibile.
RUBINETTI
I rubinetti di intercettazione del gas metano saranno del tipo a sfera con il comando a leva e
attacchi filettati, e comunque del tipo approvato UNI-CIG.
STABILIZZATORI DI PRESSIONE
Saranno del tipo a doppia membrana e molla di regolazione in acciaio inox, costruzione con corpo
e coperchio in ghisa o alluminio, attacchi di entrata ed uscita filettati o flangiati.
VALVOLE DI SICUREZZA
Le valvole di sicurezza saranno del tipo a molla.
Il corpo valvola potrà essere in ghisa o in bronzo a seconda del tipo di valvola impiegato; in ogni
caso saranno omologate I.S.P.E.S.L.
Le sedi delle valvole saranno a perfetta tenuta fino a pressioni molto prossime a quelle di
apertura; gli scarichi saranno ben visibili e saranno collegati mediante brevi tubazioni in acciaio zincato
al pozzetto di scarico.
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VALVOLE DI SCARICO TERMICO
Saranno costruite in ottone con molle in acciaio del tipo qualificato I.S.P.E.S.L. con attacchi e
manicotto filettati, elemento sensibile a grande alzata, micro interruttore con pulsante di riarmo manuale,
segnalatore di apertura valvola.
FLANGE
Le flange potranno essere dei seguenti due tipi:
•
•
a saldare per sovrapposizione
a collarino da saldare
La faccia di accoppiamento delle flange sarà del tipo a gradino o a risalto con l’esclusione di quei
casi dove l’attacco ad apparecchiature che abbiano bocchelli flangiati prefabbricati obblighi all’impiego di
flange a faccia piana.
GUARNIZIONI
Saranno usate guarnizioni di tipo piano non metallico a base di amianto con gomma sintetica ed
altri eventuali leganti.
DISCONNETTORE IDRAULICO
Sulle alimentazioni idrauliche agli impianti di riscaldamento e condizionamento dovrà essere
previsto un apparecchio “disconnettore idraulico” del tipo a zona di pressione ridotta con corpo in
bronzo, sede valvole di ritegno in materiale plastico, dischi valvole di ritegno in elastomero, completo di
valvola di scarico, valvole di ritegno, attacchi piezometrici. Dovrà essere installato completo di valvole di
intercettazione a sfera.
ESTRATTORE
L'estrattore è essenzialmente costituito da:
∗ struttura esterna
∗ sezione ventilante
L'estrattore deve essere munito di apposita targhetta dove si trovano almeno i seguenti dati:
∗ sigla indicativa del modello
∗ gruppo ventilante:
◊ portata d'aria
◊ prevalenza totale
◊ velocità di rotazione
◊ potenza assorbita
◊ caratteristiche della energia elettrica di alimentazione
STRUTTURA ESTERNA
Involucro esterno eseguito con profilati zincati e pannelli di lamiera zincata plasticata e coibentata
internamente con materassino termoacustico, spessore 20 mm; tettuccio di protezione superiore.
Predisposizione con flangia in profilato zincato per la presa dell'aria, da collegare al canale di
aspirazione.
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Predisposizione con flangia in profilato zincato per il collegamento al canale di mandata.
SEZIONE VENTILANTE
Ventilatore centrifugo a doppia aspirazione con girante equilibrata sia staticamente che
dinamicamente.
Motore elettrico asincrono trifase a 4 poli con raffreddamento esterno, eseguito a norme UNEL
MEC.
Ventilatore e motore montati su unico basamento completo di slitte tendicinghia e di supporti
antivibranti da interporre fra basamento e struttura esterna.
Giunto antivibrante sulla bocca premente del ventilatore realizzata in neoprene.
Portina d'ispezione per il rapido accesso all'interno.
GRIGLIE, DIFFUSORI E BOCCHETTE
DIFFUSORI LINEARI
I diffusori lineari a feritoia sono realizzati in alluminio anodizzato naturale. Sono del tipo per
montaggio senza viti in vista. Sono dotati di alette deflettrici mobili in alluminio e di plenum di tipo
standard.
DIFFUSORI CIRCOLARI MANDATA E RIPRESA ARIA
I diffusori del tipo a coni concentrici sono costruiti in alluminio, con coni centrali regolabili per
variare il getto diffuso dell’aria quelli di mandata; con coni fissi quelli di ripresa aria.
Sia quelli per mandata che quelli per ripresa sono completi di organo di regolazione portata aria.
DIFFUSORI A GEOMETRIA VARIABILE
I diffusori sono del tipo circolare, realizzati in acciaio, con profilo circolare standard, alette e
meccanismo di regolazione in acciaio, regolazione separata e manuale delle alette completi di lamiera
forata e serranda di taratura.
BOCCHETTE DI MANDATA ARIA
Sono del tipo quadrangolare a doppio ordine di alette inclinabili. Costruite in alluminio anodizzato
naturale saranno complete di serranda di regolazione portata aria e controtelaio di fissaggio.
Quelle per mandata aria dai ventilconvettori saranno del tipo “bidirezionale” senza serranda di
regolazione portata aria.
BOCCHETTE DI RIPRESA
Sono del tipo quadrangolare in alluminio ad unico ordine di alette orizzontali fisse, costruite e
complete come quelle di mandata.
Quelle di ripresa aria a servizio dei ventilconvettori saranno senza serranda ma corredate di filtro
per l’aria di tipo rigenerabile.
Qualora vengano utilizzate griglie con interasse di alette particolarmente alto e comunque quando
espressamente richiesto dalla Committente potranno essere utilizzate griglie realizzate in acciaio
verniciato.
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GRIGLIE DI PRESA ED ESPULSIONE ARIA
Le griglie di presa aria esterna e di espulsione aria viziata sono di alluminio complete di rete
posteriore antitopo in acciaio zincato, avranno unico ordine di alette fisse orizzontali debitamente
irrigidite con profilo antigoccia.
Sono complete, quando necessario, di controtelaio, adatto per fissaggio sia a parete che su
strutture metalliche, e bulloni di bloccaggio.
Qualora vengano utilizzate griglie con interasse di alette particolarmente alto e comunque quando
espressamente richiesto dalla Committente potranno essere realizzate griglie realizzate in acciaio
verniciato.
BOCCHETTE DI TRANSITO ARIA
Le bocchette di transito aria fra i locali sono in alluminio del tipo a labirinto con alette a "V"
complete di cornice e contro cornice per applicazione su porte e pareti.
VALVOLE DI ESTRAZIONE ARIA
Le valvole di estrazione aria dei servizi sono del tipo a diffusore circolare con cono centrale
regolabile per taratura portata aria, costruite in polipropilene bianco, antiurto e lavabile.
Tutti i tipi di diffusori e griglie devono essere completi di guarnizioni per un corretto montaggio.
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO RADIANTE A PAVIMENTO
Sistema di riscaldamento e raffrescamento radiante a pavimento, con certificazione di conformità
alla norma UNI EN 1264, costituito da:
- Tubazione PE-Xa 17x2 mm in polietilene ad alta densità (HDPE), reticolata con perossidi tipo PEXa, costruita secondo EN ISO 15875, dotata di barriera ossigeno conforme alla norma DIN 4726
(UNI EN 1264-4 appendice A), con dati di produzione e di misura stampati ogni metro lineare in
colore blu direttamente sulla tubazione; Materiale: PE-Xa; Diametro: 17x2,0 mm; Colore: naturale –
lattice; Raggio minimo di curvatura 85 mm; Classe di applicazione: 4/10bar, 5/8bar; Certificato di
conformità: DIN-CERTCO;
- Rete metallica zincata con piedino in filo liscio da 3 mm, senza spigoli vivi, zincata, con appositi
piedini di rialzo per il sollevamento rispetto al piano dell’isolamento, maglia calibrata per l’ancoraggio
della tubazione in rispetto alle massime tolleranze ammissibili secondo UNI EN 1264-4, maglia a
passo 5, 10, 15 cm per posa a passo Vz5, Vz10, Vz 15, Vz20, Vz30;
- Fissa rete in filo di acciaio plastificato per il fissaggio, tra di loro, dei fogli di rete metallica zincata
LOEX con piedino mediante l’uso dell’apposito attrezzo fissa rete;
- Clips per tubazione 17x2 in poliammide, da applicarsi mediante l’apposito attrezzo easy clip X17
sulla rete metallica zincata con piedino per il fissaggio stabile e sicuro della tubazione PE-Xa
17x2mm, fornita in caricatori per easy clip, completamente riciclabile;
- Isolante perimetrale, striscia in polietilene espanso a cellule chiuse PE-LT, spessore 8 mm, altezza
130 mm, di colore rosso, necessaria per la dilatazione perimetrale del pavimento galleggiante
secondo UNI EN 1264-4. Dotata di film di polietilene da sovrapporre in fase di posa al pannello
isolante, autoadesiva, con pretaglio per una comoda rifinitura a lavoro terminato. Reazione al fuoco:
Euroclasse E;
- Foglio in PE sp. 0,18, spessore nominale 0,18 mm a norma UNI EN 1264-4, da posarsi a
protezione dell’isolante dall’umidità del massetto durante le fasi di getto e a garanzia di assenza di
ponti termici e acustici, con una sovrapposizione tra fogli affiancati di 8 cm. Da nastrarsi e sigillarsi in
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presenza di massetti particolarmente fluidi, autolivellante e a base anidritica; Dimensioni: larghezza
1,25 m, spessore 0,18 mm; Materiale: Polietilene PE LD;
- Additivo speciale per massetti, superfluidificante, da miscelare con il calcestruzzo nella misura di
1litro di additivo per ogni 100 kg di cemento. Aumenta la lavorabilità e la fluidità del calcestruzzo con
una consistente riduzione del rapporto acqua/cemento, per un massetto migliorato sotto il profilo
delle resistenze meccaniche e di diffusione termica , più fluido nella sua fase plastica e quindi idoneo
per un’ottimale distribuzione del calcestruzzo; Contenitore: tanica da 25 l; Conservazione: T. amb. >
5°C;
Il sistema permette la posa a chiocciola della tubazione con interasse variabile da 5 a 30 cm (Vz
5, Vz10, Vz15, Vz20 e Vz30), per ottimizzare la resa in ambiente in funzione delle necessità termiche.
Massima resistenza termica consentita del rivestimento pari a 0,15 m2K/W.
RADIATORI IN GHISA
I radiatori sono costituiti da elementi componibili in fusione di ghisa di prima qualità. Sono del tipo
a piastra radiante. Tutte le superfici esterne devono essere fornite con verniciatura antiruggine. Ogni
radiatore è fornito completo di:
∗ coppia di mensole di sostegno del tipo a murare
∗ valvola termostatica con le seguenti caratteristiche:
◊ campo di lavoro:
8-32
°C
◊ pressione massima:
10
°C
◊ pressione diff. max:
1,4
bar
◊ diametro:
1/2"
∗ detentore diritto o a squadro installato sul ritorno
∗ tappo forato con rubinetto manuale di sfogo dell'aria
∗ tappo cieco
Il radiatore è controllato e garantito dal marchio ECOMAR, che garantisce in particolare la corretta
esecuzione delle prove per la determinazione dell'emissione termica.
RADIATORI IN ACCIAIO
DESCRIZIONE TECNICA
I radiatori dovranno essere costruiti in acciaio di ottima qualità ed elementi componibili da 2, 3, 4 e
5 colonne così come indicato negli schemi e nel computo allegati.
La geometria del corpo scaldante dovrà essere tale da favorire i fenomeni convettivi.
La superficie anteriore dovrà essere completamente bagnata senza superfici di schermatura
secondarie in modo da consentire un elevato irraggiamento.
Tutte le superfici esterne dovranno essere fornite con verniciatura antiruggine; dopo il
piazzamento saranno tolti d’opera e verniciati con due mani di vernice a scelta della Committente.
Ogni radiatore dovrà essere fornito di mensole del tipo regolabile per il montaggio con viti e con
tasselli ad espansione.
RUBINETTERIE
Ogni radiatore dovrà essere munito di rubinetto di intercettazione a doppio regolaggio con
volantino da inserirsi sulla tubazione di ingresso, di detentore a squadra o diritto sulla tubazione di
ritorno, tappo cieco, tappo forato con rubinetto manuale di sfogo dell’aria, raccordi e riduzioni.
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CARATTERISTICHE:
Le caratteristiche tecniche di ogni tipologia di radiatore dovranno essere controllate ed approvate
dall’E.CO.MA.R. ed in particolare dovrà essere garantito che le prove per la determinazione
dell’emissione termica sono state eseguite secondo le Norme UNI in laboratori universitari abilitati.
RADIATORI A PIASTRE IN ACCIAIO
I radiatori sono costituiti in acciaio di qualità, con spessore della lamiera di 12/10. Tutte le superfici
esterne devono essere fornite con verniciatura di fondo epossidica chiara polimerizzata in forno a 180
°C, previo trattamento di sgrassaggio e fosfatazione, e con verniciatura a finire con polveri epossidiche
eseguita a Norme ASTM.
Ogni radiatore è fornito completo di:
∗ mensole a tassello regolabili
∗ valvola di sfiato aria
∗ valvola di regolazione termostatizzabile
∗ detentore
Una volta montate, le piastre devono essere opportunamente protette da eventuali
danneggiamenti.
RADIATORI TUBOLARI IN ACCIAIO
I radiatori tubolari sono composti da elementi in tubo di acciaio saldati tra di loro a formare un
corpo scaldante nipplabile ed hanno le seguenti caratteristiche:
∗ collettori in tubo di acciaio, diametro 70 mm, spessore 1,5 mm
∗ tubi di acciaio calibrati, diametro 25 mm, spessore 1,25 mm
∗ pressione massima di esercizio:
8
bar
∗ temperatura massima dell'acqua:
95
°C
Ogni radiatore è fornito completo di:
∗ mensole di sostegno: possono essere del tipo a parete e/o a pavimento a seconda della
configurazione dei radiatori
∗ diaframma interno per uniformare il flusso dell'acqua all'interni dei radiatori di altezza superiore ai
mm
∗ valvola termostatica con le seguenti caratteristiche:
◊ campo di lavoro:
8-32
°C
◊ pressione massima:
10
°C
◊ pressione diff. max:
1,4
bar
◊ diametro:
1/2"
∗ detentore diritto o a squadro installato sul ritorno
∗ tappo forato con rubinetto manuale di sfogo aria con speciale tubicino curvo orientabile
∗ tappo cieco
Il radiatore è fornito fosfatato e verniciato in colore bianco puro RAL 9010.
RADIATORI SCALDASALVIETTE IN ACCIAIO
I radiatori scaldasalviette sono composti da due collettori in profilato di acciaio a sezione quadrata
di lato 30 mm, ai quali sono saldati una serie di tubi di acciaio di diametro esterno 23 mm. Tra le varie
serie di tubi rotondi ci sono degli spazi appositamente predisposti per poter appoggiare asciugamani e
salviette. Hanno le seguenti caratteristiche:
∗ pressione massima di esercizio:
8
bar
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∗ temperatura massima dell'acqua:
95
°C
Ogni radiatore è fornito completo di:
∗ mensole di sostegno
∗ valvola termostatica con le seguenti caratteristiche:
◊ campo di lavoro:
8-32
°C
◊ pressione massima:
10
°C
◊ pressione diff. max:
1,4
bar
◊ diametro:
1/2"
∗ detentore diritto o a squadro installato sul ritorno
∗ dispositivo di sfogo
Il radiatore è fornito fosfatato e verniciato con polveri epossidiche polimerizzate in forno alla
temperatura di 180 °C, in colore bianco puro RAL 9010.
TERMOSTATO AMBIENTE
E' del tipo elettrico ed è previsto per essere collegato al quadro generale di controllo per un
azionamento centralizzato dell'impianto di riscaldamento.
Ha le seguenti caratteristiche tecniche:
∗ differenziale di temperatura:
0,5
°C
∗ campo di regolazione:
5-30
°C
Per il circuito ventilconvettori, il termostato ambiente è installato sui ventilconvettori che devono
essere regolati.
TERMOSTATO AMBIENTE ELETTRICO
E' del tipo elettrico ed è previsto per essere collegato al quadro generale di controllo per un
azionamento centralizzato dell'impianto di riscaldamento.
Ha le seguenti caratteristiche tecniche:
∗ differenziale di temperatura:
0,5
°C
∗ campo di regolazione:
5-30
°C
PER AEROTERMI
Per il circuito aerotermi il termostato ambiente è installato ad altezza accessibile all'uomo, ed è
protetto in modo da poter evitare l'intervento del personale non addetto al controllo dell'impianto di
riscaldamento.
PER VENTILCONVETTORI ESTATE/INVERNO
Per il circuito ventilconvettori, il termostato ambiente è installato in ciascun locale dove sono
installati i ventilconvettori che devono essere regolati. Un solo termostato può regolare anche più di un
ventilconvettore, se installati nello stesso ambiente. Ciascun termostato è dotato del dispositivo di
inversione ESTATE/INVERNO.
CRONOTERMOSTATO AMBIENTE ELETTRONICO
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Il cronotermostato ambiente è collegato direttamente alla caldaia o alla valvola termoregolatrice di
zona e consente una regolazione sul posto della temperatura ambiente, compreso la chiusura completa
della valvola.
Il termostato ha le seguenti caratteristiche tecniche:
∗ scala:
3-30
°C
∗ differenziale:
0,5
°C
∗ elemento sensibile a termistore
∗ alimentazione:
220
V
VALVOLA TERMOREGOLATRICE DI ZONA
Fra le valvole a sfera ed il collettore è installata la valvola termoregolatrice di zona a tre vie e
quattro attacchi, avente le seguenti caratteristiche tecniche:
∗ materiale:
ottone
∗ valvola di taratura e by-pass incorporata
∗ pressione massima:
10
bar
∗ molla in acciaio al silicio, zincata
∗ servocomando elettrotermico a due posizioni con corpo in resina antiurto
∗ eccentrici per il montaggio sui collettori complanari
∗ tensione di alimentazione:
220
V
∗ grado di protezione:
IP31
∗ tempo di apertura:
120
sec
∗ potenza elettrica assorbita:
5
VA
APPARECCHI SANITARI
GENERALITA’
Dovrà essere provveduto alla fornitura e posa in opera di tutti gli apparecchi sanitari completi delle
relative rubinetterie ed al loro collegamento alle tubazioni di acqua calda, fredda e scarichi.
I lavelli, i piatti doccia, i lavatoi, saranno prodotti ceramici costituiti da una massa di forte spessore
ricoperta da spesso strato di smalto feldspatico calcareo con cottura contemporanea a 1300°C (fire
clay).
La superficie deve risultare brillante omogenea e resistente agli acidi. Ogni pezzo deve garantire
lunga durata.
I lavabi, i bidet, i vasi e cassette saranno costruiti in porcellana vetrificata con spiccate
caratteristiche di durezza, compattezza, non assorbenza e copertura a smalto durissimo e brillante di
natura feldspatica, calcareo con cottura contemporanea a 1200°C che assicuri una profonda
compenetrazione dello smalto-massa e quindi la non cavillabilità.
Salvo indicazione contraria tutti gli apparecchi si intendono non colorati.
Per il fissaggio degli apparecchi è vietato l’uso di viti di ferro ed ammesso unicamente l’impiego di
viti di ottone. La sede del fissaggio di tali viti, (sia a muro che a pavimento) dovrà essere costituita da
tassello in ottone con foro filettato a spirale, murata nella costruzione (tipo pitone) od altro sistema di
assoluta garanzia con esclusione di tasselli di legno o di piombo di scarsa resistenza.
Le congiunzioni tra rubinetterie cromate e le tubazioni dovranno essere fatte mediante appositi
raccordi e premistoppa in ottone cromato.
Ogni apparecchio sanitario dovrà essere completo di:
∗ sifone di ispezione del diametro minimo di 1”1/4
∗ tubo di collegamento con le condutture di adduzione munito di rosone a muro. Tanto il tubo di
collegamento quanto i rubinetti o gruppi di erogazione non devono avere diametro inferiore a 1/2” ad
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23
eccezione del tubo di collegamento delle cassette dei vasi il cui diametro interno potrà essere minimo
di 3/8”
∗ tubo di collegamento con le condutture di scarico munito di rosone a muro; il tubo di collegamento
nonché lo scarico dell’apparecchio devono avere diametro non inferiore a 1”1/4
∗ il tubo di collegamento delle cassette scaricatrici ai corrispondenti apparecchi deve avere diametro
interno non inferiore a 1”1/4
Le tubazioni sia dell’acqua fredda che calda, nonché le tubazioni di scarico e ventilazione
nell’ambito dei servizi igienici devono essere poste in traccia. Su ogni conduttura di collegamento di una
diramazione con gli apparecchi di uno stesso ambiente si deve installare un rubinetto di intercettazione a
cappuccio che permetta di isolare gli apparecchi stessi.
LAVABI
I lavabi saranno del tipo rettangolare rettangolare a colonna, corredati del gruppo di miscela diam.
1/2”, scarico libero a griglia, sifone a bottiglia, tubetti di collegamento a muro.
Qualora richiesto espressamente ed indicato nel computo metrico, i lavabi saranno del tipo a
canale idonei per due o tre attacchi.
VASI
I vasi del tipo a cacciata con scarico a pavimento o a parete completi di cassetta alta con
comando pneumatico tipo GEBERIT o cassetta a parete, accessori e rubinetto di intercettazione,
saranno completi di sedile in plastica con coperchio.
Qualora richiesto i vasi saranno del tipo alla turca con cassetta a parete, accessori e rubinetto di
intercettazione.
BIDETS
I bidets saranno del tipo senza doccia, completi di gruppo per acqua calda e fredda con scarico a
salterello, sifone ad “S” e rubinetti di collegamento a muro.
DOCCE
Sono previsti piatti doccia griglie di scarico sifonate a pavimento, complete di gruppo di
erogazione acqua calda e fredda formato da miscelatori monocomando da incasso, braccio doccia a
muro con soffione anticalcare, antivandalo e con diffusore economizzatore d’acqua.
PILOZZI O LAVATOI
I pilozzi o lavatoi dovranno essere del tipo per appoggio su mensole completi di gruppo di
erogezione a parete, pilettone di scarico con tappo di gomma e sifone a bottiglia.
Tutte le rubinetterie sanitarie in genere e gli accessori per apparecchi sanitari dovranno essere
costruite in ottone pesante fortemente cromate.
Le rubinetterie dovranno avere le sedi intercambiabili.
RUBINETTI DI LAVAGGIO
I rubinetti di lavaggio pavimenti dovranno essere del tipo a parete con attacco a portagomma.
Tutte le rubinetterie sanitarie in genere e gli accessori per apparecchi sanitari dovranno essere
costruite in ottone pesante fortemente cromate.
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24
Le rubinetterie dovranno avere le sedi intercambiabili.
TUBAZIONI ACQUA FREDDA
Gli attacchi agli apparecchi sanitari avranno i seguenti diametri minimi:
lavabi
1/2”
vasi a cassetta e/o vasi alla turca
1/2”
bidet
1/2”
pilozzi o lavatoi
1/2”
docce
1/2”
Negli attraversamenti dei tamponamenti verticali ed orizzontali le tubazioni dovranno essere
controtubate analogamente a quanto previsto per quelle adducenti acqua calda.
∗
∗
∗
∗
∗
TUBAZIONI ACQUA CALDA
Il percorso della tubazioni di distribuzione dell’acqua calda correranno parallelamente a quelle
“fredde” e saranno coibentate con materiali dei tipi e degli spessori di legge.
Se incassate, tutte indistintamente le tubazioni dovranno essere fasciate in modo opportuno, sia
per evitare eventuali fenomeni di corrosione, sia perché ne sia consentito lo scorrimento nel tramezzo di
contenimento.
Gli attraversamenti di murature e solai dovranno essere effettuati entro tubo di ferro di diametro
sufficiente a consentire la libera dilatazione della tubazione.
Tubazioni calde e fredde saranno opportunamente distanziate così che non vi siano interferenze
termiche tra i fluidi convogliati.
FILTRO
Filtro autopulente semiautomatico, completo di testa e fascia di chiusura in ottone cromato, tazza
in Trogamid T trasparente, elemento filtrante in Acciaio Inox AISI 304 con grado di filtrazione 50 µm (100
µm a richiesta), manometro per il controllo delle perdite di carico, valvola a sfera per il comando del
lavaggio dell'elemento filtrante.
Caratteristiche tecniche:
∗ pressione min/max:
bar
2/10
∗ temperatura min/max:
°C
5/40
∗ portata max (0.2 bar ∆P)
m3/h
15
∗ grado di filtrazione:
µm
50
∗ attacchi E/U:
2"
∗ max perdita di carico ammessa:
bar
1
∗ peso:
kg
7
ADDOLCITORE
Addolcitore automatico Nobel mod. AS1055/V, completo di bombola in vetroresina, resine a
scambio ionico di tipo idoneo per uso alimentare, valvola per il comando automatico della rigenerazione
con programmatore elettronico computerizzato a microprocessori, serbatoio salamoia in materiale
plastico anti-urto. Corredato di contatore ad impulsi con totalizzatore. L'avvio della rigenerazione può
essere selezionato nei seguenti modi:
• misto tempo volume, ovvero al raggiungimento del primo tra i due precedenti parametri, ma
comunque solamente all'ora stabilita (standard)
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25
•
•
a volume, ovvero al raggiungimento del valore limite del volume di acqua erogato
a tempo, ovvero all'ora e giorno selezionati (24 h, 14 gg, max 1 rig/giorno)
Il programmatore, con visualizzazione dei volumi passati, è completo di batteria tampone per la
conservazione della memoria anche in mancanza di tensione.
Tutta la parte elettrica funziona con corrente a bassa tensione (12V~) prodotta da trasformatore
incorporato nell’alimentatore.
Caratteristiche tecniche:
∗ pressione min/max:
bar
2/6
∗ temperatura min/max:
°C
5/40
∗ portata min/max
m3/h
0.7/8.0
∗ capacità ciclica:
m3x°Fr
1050
∗ durezza acqua da trattare:
°Fr
30
∗ durezza acqua trattata:
°Fr
< 0.5
∗ acqua trattata erogata per ciclo:
m3
35 circa
∗ contenuto resine:
l
175
∗ consumo sale per rigenerazione:
kg
26 circa
∗ consumo acqua per rigenerazione: l
1400 circa
∗ volume serbatoio salamoia:
l
300
∗ tempo rigenerazione:
min.
70 circa
∗ attacchi E/U:
1 1/2"
∗ alimentazione elettrica:
V-Hz-W 230-50-40
∗ ingombro:
mm
1200 x 700 x 2000 (h)
∗ peso:
kg
210 circa
Completo di dispositivo automatico integrato per la disinfezione delle resine degli addolcitori con
produzione di cloro direttamente dalla salamoia, mediante elettrolisi.
GRUPPO DI DOSAGGIO ANTILEGIONELLA
•
•
Contatore con testa lancia-impulsi, completo di cassa in ottone con rivestimento in resina epossidica
grado alimentare applicata previa sabbiatura, quadrante asciutto con totalizzatore, cavo per il
collegamento. Emissione 4 impulsi/l.
Conforme al DM174/2004.
Caratteristiche tecniche:
∗ pressione min/max:
bar
0/16
∗ temperatura min/max:
°C
5/40
∗ portata min/max
m3/h
0.14/3.5
∗ attacchi E/U:
1"
∗ peso:
kg
3
Pompa dosatrice Nobel mod. TPZ 603, elettronica a membrana, con comando proporzionale da
contatore emettitore di impulsi o da segnale in corrente 0/4÷20 mA, completa di filtro di fondo, tubi
aspirazione e mandata, raccordo iniezione. La pompa dispone anche della possibilità di
funzionamento a portata costante oppure con comando temporizzato, in caso di avaria o mancanza
del contatore emettitore di impulsi. È inoltre disponibile un contatto pulito per la segnalazione a
distanza di situazioni di allarme e di un ingresso per inibire da remoto il funzionamento della pompa.
Tutte le funzionalità elettroniche sono facilmente gestibili tramite tastiera; tutti i parametri sono
visualizzabili su display retroilluminato multilingua (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco,
turco) con possibilità di protezione tramite password.
Caratteristiche tecniche:
∗ temperatura min/max:
°C
5/40
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26
•
•
•
•
∗ contropressione di riferimento:
bar
10
∗ portata max di riferimento:
l/h
5
∗ regolazione dosaggio (funzione costante): %
1÷100
∗ frequenza max iniezione:
imp/min
160
∗ raccordo iniezione:
3/8" – 1/2”
∗ alimentazione elettrica:
V-Hz-W
110÷230 - 50÷60 - 13
∗ ingombro:
mm
120 x 145 x 230
∗ peso:
kg
2
Serbatoio stoccaggio realizzato in polietilene, graduato, capacità 100 l, predisposto per
alloggiamento pompa dosatrice, completo di coperchio a vite. Dim: Ø 460, h 640 mm.
Interruttore magnetico di livello per arresto pompa a serbatoio vuoto.
Prodotto miscela bilanciata di derivati del cloro ed inibitori di corrosione, con azione igienizzante,
sanitizzante per le reti di distribuzione acqua potabile. In particolare il prodotto esplica la propria
efficacia contro la proliferazione della Legionella Pneumophila e l’accumulo di biofilm. Confezioni da
kg 20.
Corredo analisi per il controllo dosaggio.
GRUPPO DI DOSAGGIO PER CIRCUITI DI RISCALDAMENTO
•
•
•
•
Pompa dosatrice elettronica a membrana, a portata costante, regolabile tramite potenziometro,
completa di filtro di fondo, tubi aspirazione e mandata, raccordo iniezione.
Caratteristiche tecniche:
∗ temperatura min/max:
°C
5/40
∗ contropressione di riferimento:
bar
10
∗ portata max di riferimento:
l/h
5
∗ regolazione dosaggio (funzione costante): %
1÷100
∗ frequenza max iniezione:
imp/min
160
∗ raccordo iniezione:
3/8" – 1/2”
∗ alimentazione elettrica:
V-Hz-W
110÷230 - 50÷60 - 13
∗ ingombro:
mm
120 x 145 x 230
∗ peso:
kg
2
Serbatoio stoccaggio Nobel mod. SL100, realizzato in polietilene, graduato, capacità 100 lt,
predisposto per alloggiamento pompa dosatrice, completo di coperchio a vite. Dim: Ø 460, h 640
mm.
Interruttore magnetico di livello per arresto pompa a serbatoio vuoto.
Prodotto miscela bilanciata ad azione protettiva filmante, anti-incrostante, anti-corrosiva, per circuiti
chiusi refrigerati e caldi. Confezioni da kg 25.
APPARECCHIATURE ANTINCENDIO
GRUPPO ATTACCO MOTOPOMPA UNI 70
Il gruppo di attacco motopompa Vigili del Fuoco è del tipo monoblocco verticale od orizzontale a
luce totale di passaggio, costruito in ghisa e bronzo, completo di saracinesca di sezionamento, valvola di
non ritorno, valvola di sicurezza e scarico.
IDRANTE SOPRASSUOLO
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27
∗
∗
∗
∗
L'idrante soprassuolo è del tipo non congelabile dotato di scarico automatico.
E' costituito da:
colonna esterna in ghisa con cappello, verniciata di rosso
colonna sottosuolo in ghisa catramata a caldo
tubo interno in acciaio
n 2 attacchi UNI 70 e n 1 attacco motopompa
CASSETTA ANTINCENDIO UNI 45 TIPO UNI 45-EN 671-2 PER ESTERNO
La cassetta antincendio per installazione a muro in esterno ha la struttura di contenimento in
lamiera di acciaio inox, con portello in acciaio inox e vetro. Contiene:
∗ manichetta certificata in tubo di nylon della lunghezza di m 20 con raccordi adatti per l'attacco alla
bocca dell'idrante da una parte e alla lancia dall'altra
∗ lancia frazionatrice tipo export UNI 45
∗ selletta portamanichetta
CASSETTA ANTINCENDIO UNI 45 EN 671-2 PER INTERNO
La cassetta antincendio per installazione a muro all’interno ad incasso o a parete ha la struttura di
contenimento in lamiera di acciaio inox o verniciata rossa, con portello portavetro in alluminio e vetro.
Contiene:
∗ manichetta certificata in tubo di nylon della lunghezza di m 20 con raccordi adatti per l'attacco alla
bocca dell'idrante da una parte e alla lancia dall'altra
∗ lancia frazionatrice tipo export UNI 45
∗ selletta portamanichetta
CASSETTA ANTINCENDIO UNI 25 EN 671-1 PER INTERNO
La cassetta antincendio per installazione all’interno ad incasso o a parete ha la struttura di
contenimento in lamiera di acciaio inox o verniciata rossa, con portello portavetro in alluminio e vetro.
Contiene:
∗ tubo semirigido UNI 9488 DN25 in gomma sintetica, spirale di rinforzo in nylon e calza esterna in
poliestere, lunghezza di m 20 con raccordi adatti per l'attacco alla valvola a sfera da una parte e alla
lancia dall'altra
∗ naspo in acciaio verniciato rosso
∗ erogatore in ottone
∗ valvola a sfera da 1”
∗ lancia frazionatrice UNI 25
SERRANDA TAGLIAFUOCO
La serranda tagliafuoco è del tipo ad unica pala, costruite in lamiera di acciaio zincato di forte
spessore. Il materiale utilizzato è di tipo ceramico con esclusione assoluta di materiali igroscopici.
Deve essere a perfetta tenuta e la chiusura deve essere favorita dal movimento dell’aria.
Ciascuna serranda completa di fusibile tarato e di microinterruttore per la segnalazione di chiusura
e l’arresto dei ventilatori relativi all’impianto su cui la serranda é inserita. Il microinterruttore è inserito nel
lato di apertura della pala.
La serranda tagliafuoco posizionata in corrispondenza di attraversamento di barriere tagliafuoco,
devono essere almeno della stessa classe della parete su cui viene inserita per non provocare soluzioni
di continuità nella barriera stessa e comunque deve essere omologata REI 120.
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28
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29
COLLETTORI
GENERALITA’
Per il collegamento in parallelo delle apparecchiature e per la distribuzione dei fluidi ai vari servizi,
verranno installati nelle posizioni di progetto collettori di opportuno diametro, completi di attacchi
flangiati, con flangia uguale a quella dell’organo di intercettazione della diramazione relativa.
I collettori verranno installati ad un’altezza tale da consentire un’agevole manovra degli organi di
intercettazione e regolazione e saranno collocati in opera su mensole di sostegno in profilato di acciaio.
COLLETTORI IN TUBO DI ACCAIO NERO
Saranno in tubo di acciaio nero, conformemente alla tubazioni che da essi vi dipartono, i collettori
di distribuzione e raccolta acqua calda e refrigerata.
I collettori avranno forma cilindrica, fondi bombati ed attacchi per le diramazioni di tipo flangiato
forate UNI.
La sezione trasversale di ciascun collettore sarà tale da garantire un velocità dell’acqua non
superiore a 0,5-0,6 m/s alla massima portata di progetto.
L’interesse fra i vari attacchi sarà tale che tra due flange consecutive esista una spaziatura di
almeno 50 mm.
Tutte le tubazioni che fanno capo ai collettori saranno munite di valvole a sfera di intercettazione
(o saracinesche come specificato nel computo) e sul collettore di mandata, se richiesto, anche di valvole
di flusso avviato di taratura di targhette indicatrici per ambedue i collettori.
Tutte le tubazioni che fanno capo al collettore ricevitore saranno dotate di termometro a
colonnetta a carica di mercurio o similare.
Saranno inoltre montati su ciascun collettore un manometro, un termometro a quadrante ed una
valvola a sfera diametro 3/4” di scarico.
Di norma sul collettore ricevitore, quindi sul lato di aspirazione delle pompe, verra inserito un
attacco di diametro 1” per la linea di reintegro e riempimento; a tale scopo ciascun collettore sarà
provvisto, secondo la necessità, di opportuni attacchi a manicotto saldati.
I collettori saranno verniciati e coibentati con le stesse modalità delle relative tubazioni.
COLLETTORI IN TUBO DI ACCIAIO ZINCATO
I collettori per la distribuzione dell’acqua fredda saranno zincati a bagno a lavorazione ultimata.
I collettori saranno rivestiti con un adeguato spessore di materiale coibente atto ad evitare
fenomeni di condensa superficiale come previsto per le relative tubazioni.
COLLETTORI COMPLANARI
I collettori complanari saranno costituiti da moduli in ottone. Dovranno essere completi dei
seguenti accessori per l’attacco delle tubazioni:
∗ ogive di tenuta
∗ dadi stringitubo
∗ raccordi
∗ anime di rinforzo tubo.
Dalle seguenti caratteristiche tecniche:
∗ pressione massima di esercizio
16 bar
∗ temperatura massima di esercizio
110 °C
∗ diametro di collegamento alla rete
3/4”-1”
I collettori dovranno essere forniti completi di sportelli di ispezione.
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COLLETTORI COMPLANARI - IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
E' installato all'interno in posizione possibilmente baricentrica rispetto alla disposizione dei corpi
scaldanti, e contenuto in apposita cassetta. La cassetta è in plastica, di adeguata grandezza ed è
completa di coperchio.
Il collettore è del tipo complanare realizzato in ottone o rame. E' collegato alle tubazioni di
mandata e ritorno caldaia con l'interposizione di due valvole a sfera di adeguato diametro, per consentire
il sezionamento dell'impianto per eventuale manutenzione.
Sulla parte superiore dei collettori sono installati, con l'interposizione di due rubinetti
d'intercettazione, due valvole manuali di sfiato aria, del tipo per radiatore.
Le tubazioni in rame che collegano i corpi scaldanti sono allacciate al collettore con raccordi a
compressione in tre pezzi in ottone.
CANALE IN LAMIERA ZINCATA
I canali per il convogliamento dell'aria sono realizzati in lamiera di acciaio zincato a caldo, tipo
Sendzimir.
Le condotte devono rispettare le norme UNI 10381-1 e 10381-2 del maggio 1996.
Il canale a sezione rettangolare o quadrata è realizzato mediante piegature delle lamiere e
graffatura longitudinale dei bordi.
I canali con lato maggiore di 400 mm sono rinforzati con nervature trasversali.
Per grandi sezioni si ricorre ad irrigidimenti applicati esternamente al canale.
Non sono ammesse canalizzazioni che si comportino in modo completamente rigido durante il
funzionamento degli impianti.
Le giunzioni dei canali sono realizzate con flange in acciaio zincato, montate con le opportune
guarnizioni per evitare fuoriuscite o rientrate di aria.
Le curve sono ad ampio raggio di cuvatura: in caso di necessità sono dotate di deflettori interni
per consentire un corretto cambiamento di direzione all'aria senza creare fenomeni di turbolenza
all'interno del canale.
Gli spessori della lamiera in funzione della larghezza del canale sono i seguenti:
Lato Maggiore [mm]
Spessore Lamiera [mm]
Peso teorico [kg/m2]
fino a 300
da 350 a 750
da 800 a 1200
da 1250 a 2000
oltre 2000
6/10
8/10
10/10
12/10
15/10
5,1
6,7
8,2
9,8
12
Il peso dei canali riportato nel computo metrico è relativo allo sviluppo della superficie teorica della
tubazione aumentata di:
∗ 10 cm nello sviluppo della sezione per tener conto dell’aggraffatura
∗ 15% per tener conto del peso delle flange.
Eventuali variazioni di peso causate da cambiamenti del progetto iniziale, verranno conguagliate
con lo stesso criterio di valutazione.
CRITERI COSTRUTTIVI
I canali a sezione parallelepipeda sono realizzati mediante piegatura delle lamiere e graffatura
longitudinale dei bordi eseguita a macchina (tipo PITTSBURGH).
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32
I canali il cui lato maggiore superi 400 mm devono essere irrigiditi mediante nervature trasversali,
intervallate con passo compreso tra 150 e 250 mm oppure con croci di S. Andrea. Per i canali nei quali
la dimensione del lato maggiore superi 800 mm l’irrigidimento deve essere eseguito mediante nervature
trasversali.
I vari tronchi di canale sono collegati fra di loro mediante flange di tipo scorrevole o realizzate con
angolari di ferro 30x3 zincato.
Le giunzioni devono essere sigillate oppure munite di idonee guarnizioni per evitare perdite di aria
nelle canalizzazioni stesse.
I cambiamenti di direzione sono eseguiti mediante curve ad ampio raggio, con rapporto non
inferiore a 1,25 fra il raggio di curvatura e la dimensione della faccia del canale parallelo al piano di
curvatura.
Qualora per ragioni di ingombro fosse necessario eseguire curve a raggio stretto le stesse devono
essere munite internamente di alette deflettrici per il convogliamento dei filetti di aria allo scopo di evitare
fenomeni di turbolenza.
Quando in una canalizzazione intervengano cambiamenti di sezione, di forma oppure derivazioni,
i tronchi di differenti caratteristiche devono essere raccordati fra di loro mediante adatti pezzi speciali di
raccordo.
Qualora lungo una canalizzazione sia prevista una derivazione a "T", è necessaria l’installazione
di una serranda captatrice.
I canali dritti a sezione circolare sono realizzati con lamiere in nastro giuntate con graffatura
spiroidale.
I cambiamenti di direzione sono eseguiti con curve ad ampio raggio, con rapporto non inferiore ad
1,5 fra raggio di curvatura e diametro del canale.
PULIZIA DELLE CANALIZZAZIONI
Prima di essere posti in opera i canali devono essere puliti internamente e durante la fase di
montaggio deve essere posta attenzione al fine di evitare l’intromissione di corpi estranei che potrebbero
portare a malfunzionamenti o rumorosità durante l’esercizio dell’impianto stesso.
ATTRAVERSAMENTI
Nell’attraversamento dei solai e delle pareti i fori di passaggio entro le strutture devono essere
chiusi con guarnizioni di tenuta in materiale fibroso o spugnoso.
In ogni caso la Ditta Installatrice ha l’onere di prevedere delle opportune scossaline di protezione
in modo da evitare che l’attraversamento provochi ingresso di acqua piovana all’interno dell’edificio.
RACCORDI ANTIVIBRANTI
Nell’attacco ai gruppi di ventilazione, sia in mandata che in aspirazione, i canali sono collegati con
la interposizione di idonei giunti antivibranti del tipo a soffietto flessibile.
Il soffietto è eseguito in materiale ininfiammabile e tale da resistere sia alla pressione che alla
temperatura dell’aria convogliata; gli attacchi sono del tipo a flangia.
SUPPORTI E STAFFAGGI
Tutti i sostegni devono rispettare le seguenti prescrizioni:
1. essere posizionati ad angolo retto rispetto alla condotta che devono sostenere
2. installare sempre al centro di ogni curva uno o più sostegni
3. ad ogni cambio di direzione maggiore di 20° in senso orizzontale, occorre sostenere le condotte con
uno o più agganci supplementari localizzati simmetricamente al centro della deviazione, al fine di
evitare il sovraccarico di quelli ordinari
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33
4. terminali di condotta o le derivazioni di essa vanno sempre sostenute con appendini supplementari
5. i montanti verticali delle condotte attraversanti i locali con altezza superiore a 4,5 m devono essere
sostenuti con staffaggi intermedi oltre a quelli realizzati in prossimità dei solai di attraversamento ai
piani
6. le spaziature degli staffaggi per condotte rettilinee deve essere in rapporto alla sezione delle condotte
e comunque sempre secondo la tabella seguente:
COLONNA 1
condotte con sezione di area ⊆ 0,5 m2
COLONNA 2
condotte con sezione di area ⊃ 0,5 m2, fino a 1 m
700 x 700 mm
650 x 770 mm
600 x 800 mm
550 x 900 mm
560 x 1.000 mm
450 x 1.110 mm
400 x 1.250 mm
350 x 1.430 mm
1.000 X 1.000 mm
950 x 1.050 mm
900 x 1.110 mm
850 x 1.170 mm
800 x 1.250 mm
750 x 1.330 mm
700 x 1.430 mm
650 x 1.540 mm
600 x 1.660 mm
550 x 1.810 mm
500 x 2.000 mm
∗ le condotte con dimensioni uguali o minori di quelle indicate in colonna 1 vanno sostenute con
staffaggi il cui interasse non sia superiore a 3 m.
∗ le condotte con dimensioni uguali o superiori di quelle indicate in colonna 2 vanno sostenute con
staffaggi il cui interasse non sia superiore a 1,5 m.
∗ le condotte le cui dimensioni siano maggiori di quelle indicate in colonna 1, ma inferiori a quelle di
colonna 2, vanno sostenute con staffaggi il cui interasse non sia superiore a 2 m.
7. occorre provvedere con supporti alternativi a sorreggere tutti gli apparecchi complementari allacciati
alla condotta, siano essi cassette di miscela, umidificatori, batterie di post-riscaldo o altro
8. per limitare le vibrazioni e la rumorosità, è necessario separare sempre le condotte dai sostegni con
strati di materiale elastico
Per i canali a sezione parallelepipeda i supporti sono costituiti da staffe formate da un angolare di
sostegno, in profilato di ferro a «C», sostenuto da tiranti regolabili ancorati alle strutture del soffitto.
Per i canali a sezione circolare le staffe sono del tipo a collare, in due pezzi smontabili ed
anch’esse sostenute da tiranti regolabili, ancorati alle strutture del soffitto.
Fra le staffe ed i canali deve essere interposto uno strato di neoprene in funzione di antivibrante.
VERNICIATURA
Tutte le parti metalliche non zincate quali supporti, staffe, flange, devono essere pulite mediante
spazzola metallica e successivamente protette con verniciatura antiruggine, eseguita con due mani di
vernice bicolore.
PREDISPOSIZIONE PER COLLAUDI
La Ditta Installatrice ha l’onere di prevedere lungo le reti di canalizzazione delle opportune
ispezioni per il rilevamento delle condizioni termo igrometriche e le portate in modo da verificare il
perfetto funzionamento dell’impianto. L’ubicazione di tali ispezioni, quando non sia già evidenziato sui
disegni allegati, deve essere deciso in accordo alla Direzione dei Lavori.
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35
CONDOTTO FLESSIBILE CIRCOLARE
CONDOTTO NON ISOLATO
Sarà realizzato mediante due strati di PVC rinforzato da tessuto reticolato per offrire maggiore
resistenza; tra due strati sarà contenuta anu spirale di acciaio armonica per garantire una resistenza
meccanica.
Il condotto dovrà essere ininfiammabile e resistente alle lacerazioni.
CONDOTTO ISOLATO
Realizzato con tessuto in fibra di vetro spalmato di PVC e spirale in filo armonico rivestito in PVC,
rivestimento termoisolante in lana di vetro dello spessore di mm 25, tessuto esterno antivapore in PVC.
Ininfiammabile: classificazione CSTB M1, temperature di esercizio –20°C + 110°C.
TUBAZIONI IN ACCIAIO
Le caratteristiche tecniche generali delle tubazioni sono le seguenti:
esecuzione:
senza saldature
tipo di acciaio:
Fe 330
carico unitario di rottura:
330-520
N/mm2
carico unitario di snervamento:
min 210
N/mm2
eseguito a norma UNI 8863
prova idraulica eseguita a:
50
bar
Le tubazioni devono essere marcate. Non sono ammesse tubazioni senza il marchio originale di
fabbricazione.
∗
∗
∗
∗
∗
∗
TUBO NERO
Per diametri fino a 4", se non diversamente indicato in computo metrico, si usa la serie leggera
UNI 8863, per diametri superiori si deve usare la serie media UNI 8863. E ammesso anche il tubo
commerciale tipo Bollitore senza saldature UNI 6363
TUBO ZINCATO
E' del tipo zincato a caldo secondo norma UNI 5745. Le giunzioni sono del tipo con filettatura gas
e manicotto per diametri inferiori ai 4"; per diametri a partire da 4" e superiori la giunzione è flangiata con
successiva zincatura a caldo secondo Norma UNI 5745.
NORME DI INSTALLAZIONE
Tutte le tubazioni devono essere installate a regola d'arte, ed in particolare:
∗ nei tratti orizzontali hanno un'adeguata pendenza verso i punti di sfiato e di drenaggio, che sono
montati rispettivamente in tutti i punti alti ed in tutti quelli bassi dell'impianto
∗ i supporti sono di adeguata robustezza ed installati a distanze tali da consentire una installazione a
regola d'arte: la distanza tra due appoggi consecutivi deve risultare contenuta entro i limiti riportati di
seguito:
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diametro tubo
1”
1”1/2
2”
2”1/2
4”
6”
8”
10”
distanza
[m]
2
3
3
3,5
4,5
5
5,5
6,5
∗ gli staffaggi sono di adeguata robustezza ed installati a distanze tali da consentire una installazione a
regola d'arte. Prima dell'installazione la Direzione Lavori dovrà visionare una campionatura degli
staffaggi e dare il proprio consenso.
∗ il sistema di staffaggio è tale per cui le tubazioni non scaricano il proprio peso sulle apparecchiature
alle quali sono collegate.
∗ le dilatazioni delle tubazioni sono assorbite da giunti di dilatazione del tipo ad "omega" od assiali in
acciaio inox
∗ i punti fissi sono ancorati alle strutture nei punti in cui la struttura stessa è idonea ad assorbire le
spinte che si originano in fase di dilatazione: ci deve essere il consenso del responsabile della
costruzione edile.
∗ fra le tubazioni e quelle apparecchiature che durante il funzionamento possono produrre delle
vibrazioni, si installano dei giunti antivibranti, aventi caratteristiche adeguate a quelle dell'impianto su
cui sono installati.
∗ sulle tubazioni sono installate le targhette identificatrici nei colori convenzionali ed indicano il senso di
flusso del fluido trasportato.
∗ tutte le tubazioni in acciaio nero grezzo sono protette con due mani di antiruggine, così come gli
staffaggi che le sostengono.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS (secondo la UNI EN 7129)
I tubi in acciaio possono essere senza saldatura oppure con saldatura longitudinale e devono
avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle prescritte dalla UNI 8863, serie
leggera. Per le tubazioni con saldatura longitudinale, se interrate, occorre prevedere tubi aventi
caratteristiche uguali a quelle dei tubi usati per pressione massima di esercizio p ≤ 5 bar (UNI EN 102081).
Le giunzioni dei tubi in acciaio devono essere realizzate mediante raccordi con filettatura
conforme alla UNI ISO 7-1, o a mezzo saldatura di testa per fusione.
Per la tenuta delle giunzioni filettate possono essere impiegati specifici composti di tenuta non
indurenti (UNI EN 751-1), eventualmente accompagnati da fibra di supporto specificata dal produttore
(canapa, lino, fibra sintetica, ecc.) o nastri di fibra sintetica non tessuta impregnati di composto di tenuta
(UNI EN 751-2). Possono essere impiegati anche nastri di PTFE non sinterizzato, conforme alla UNI EN
751-3.
E’ vietato l’uso di fibre di canapa su filettature di tubazioni convoglianti GPL o miscele di GPL aria.
E’ escluso in ogni caso l’uso di biacca, minio e materiali simili.
Tutti i raccordi ed i pezzi speciali devono essere di acciaio oppure in ghisa malleabile; i raccordi di
acciaio devono avere estremità filettate (UNI ISO 50, EN 10241) o saldate (EN 10253-1), i raccordi di
ghisa malleabile devono avere estremità unicamente filettate (UNI EN 10242).
I rubinetti per installazione fuori terra (compresi i casi in pozzetti e scatole ispezionabili,
installazioni a vista) devono essere, in alternativa, di ottone, di bronzo, di acciaio, di ghisa sferoidale,
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conformi alla UNI EN 331; essi devono risultare di facile manovra e manutenzione. Le posizioni di
aperto/chiuso devono essere chiaramente rilevabili.
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IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS – POSA IN OPERA:
- GENERALITA’
E’ vietato installare impianti per gas aventi densità relativa maggiore di 0,80, in locali con
pavimento al di sotto del piano di campagna.
Le tubazioni possono essere collocate in vista, sotto traccia ed interrate. In ogni caso nella posa
delle tubazioni non è consentito l’uso di gesso o materiali similari. Devono inoltre essere osservate le
prescrizioni di seguito riportate.
E’ consentito l’attraversamento di intercapedini chiuse purché la tubazione, nell’attraversamento,
non abbia giunzioni di nessun tipo (saldate, filettate o meccaniche) e sia collocata all’interno di un tubo
guaina passante in acciaio, avente diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro esterno
della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm, con l’estremità verso l’esterno dell’edificio aperta e
quella verso l’interno sigillata.
E’ consentito il solo attraversamento di vani o ambienti classificati con pericolo d’incendio (per
esempio rimesse, garage, box, magazzini di materiali combustibili, ecc.), purché la tubazione abbia solo
giunzioni per saldatura di testa e sia protetta con materiali aventi classe 0 di reazione al fuoco (UNI
9177). La protezione di cui sopra può essere realizzata, nel caso di tubazione in vista, mediante un tubo
guaina metallico passante, avente diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro esterno
della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm, oppure, nel caso di tubazioni sotto traccia,
mediante posa secondo le prescrizioni descritte in seguito.
Nell’attraversamento di muri pieni, muri di mattoni forati e pannelli prefabbricati, la tubazione non
deve presentare giunzioni o saldature e deve essere protetta con tubo guaina passante murato con
malta di cemento.
Nell’attraversamento di muri perimetrali esterni, l’intercapedine fra tubo guaina e tubazione gas
deve essere sigillata con materiali non indurenti (per esempio asfalto, cemento plastico e simili) in
corrispondenza della parete interna del locale.
Nell’attraversamento di solette (pavimenti o soffitti) la tubazione gas deve essere infilata in un tubo
guaina sporgente almeno 20 mm dal pavimento e l’intercapedine fra la tubazione gas e il tubo guaina
deve essere sigillata con materiali non indurenti (per esempio asfalto, cemento plastico e simili). In ogni
caso, nella posa delle tubazioni non è consentito il contatto con gesso o materiali similari.
I tubi guaina di cui al presente punto possono essere costituiti da tubi metallici o da tubi di plastica
non propaganti la fiamma idonei alla posa entro murature, aventi diametro interno maggiore di almeno
10 mm del diametro esterno della tubazione gas.
Non è ammessa la posa delle tubazioni gas a contatto con tubazioni dell’acqua: per i parallelismi
e gli incroci la tubazione gas, se in posizione sottostante, deve essere protetta con idoneo tubo guaina
impermeabile, di materiale incombustibile o non propagante la fiamma.
E’ vietato l’uso delle tubazioni gas come dispersori, conduttori di terra o conduttori di protezione di
impianti e apparecchiature elettriche (CEI 64-8), telefono compreso.
E’ inoltre vietata la collocazione delle tubazioni gas nelle canne fumarie, nei condotti per lo scarico
delle immondizie, nei vani per ascensori o vani e cunicolo destinati a contenere servizi elettrici e
telefonici e nei giunti di dilatazione e giunti sismici degli edifici.
E’ ammessa la curvatura a freddo dei tubi di acciaio con o senza saldatura, purché l’angolo
compreso fra i due tratti di tubo sia uguale o maggiore di 90° ed il raggio di curvatura, misurato sull’asse
dei tubi, non sia minore di:
• 10 volte il diametro per De ≤ 60,3 mm;
• 38 volte il diametro per De > 60,3 mm.
A monte di ogni derivazione di apparecchio di utilizzazione e cioè a monte di ogni tubo flessibile o
rigido di collegamento fra l’apparecchio e l’impianto interno, deve sempre essere inserito un rubinetto di
intercettazione, posto in posizione visibile e facilmente accessibile.
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Se il contatore è situato all’esterno dell’abitazione bisogna anche inserire un analogo rubinetto
immediatamente all’interno dell’alloggio, in posizione facilmente accessibile. Da quanto sopra sono
peraltro esclusi i casi in cui i contatori sono installati in un balcone facente parte dell’appartamento.
I punti terminali dell’impianto, compresi quelli ai quali è previsto il successivo allacciamento degli
apparecchi di utilizzazione, devono essere chiusi a tenuta con tappi filettato o sistemi equivalenti.
E’ vietato utilizzare tubi, rubinetti, accessori, ecc., rimossi da altro impianto.
- IN VISTA
Le tubazioni in vista installate nei locali ventilabili, qualora richiedano giunzioni, queste devono
essere saldate o filettate; nei locali non ventilabili, cioè privi di aperture rivolte verso l’esterno, le
giunzioni devono essere unicamente saldate.
Le tubazioni devono avere andamento rettilineo verticale ed orizzontale ed essere
opportunamente ancorate per evitare scuotimenti, vibrazioni ed oscillazioni.
Gli elementi di ancoraggio devono essere distanti l’uno dall’altro non più di 2,5 m per i diametri di
tubazione sino a 33,7 mm e di 3,0 m per i diametri maggiori.
Le tubazioni devono essere collocate in posizione tale da non subire urti e danneggiamenti e, ove
necessario, adeguatamente protette. Inoltre devono essere protette contro la corrosione mediante
appositi rivestimenti idonei al luogo di installazione, quali zincatura (UNI EN 10240) o verniciatura.
- SOTTO TRACCIA
Le tubazioni sotto traccia possono essere installate nelle strutture in muratura (nei pavimenti, nelle
pareti perimetrali, nelle tramezze fisse, nel solaio), purché vengano posate con andamento rettilineo
verticale ed orizzontale e siano rispettate le seguenti condizioni.
Le tubazioni sotto traccia devono essere posate ad una distanza non maggiore di 200 mm dagli
spigoli paralleli alla tubazione e con elementi atti a permetterne l’individuazione del percorso (anche
disegni), ad eccezione dei tratti terminali per l’allacciamento degli apparecchi, tratti che devono peraltro
avere la minore lunghezza possibile.
Nel caso di posa sotto traccia entro la fascia di 200 mm, ubicata nella zona più bassa di una
parete, è preferibile collocare la tubazione nella metà superiore di tale fascia, per evitare possibili
danneggiamenti causati da interventi successivi, quali, per esempio, la posa di battiscopa, ecc. Nel caso
la tubazione venga collocata entro la metà inferiore di tale fascia, è necessaria una segnalazione
esterna che individui in modo chiaro, visibile e permanente la posizione della tubazione del gas.
Nel caso di posa entro parete che contenga cavità (mattoni forati o simili, ecc.) è necessario
adottare , in aggiunta, le prescrizioni delle generalità della posa in opera.
L’intera tubazione sotto traccia deve essere annegata in malta di cemento (1:3) di spessore non
minore di 20 mm.
I rubinetti, le giunzioni filettare e le giunzioni meccaniche, devono essere a vista o inserite in
apposite scatole ispezionabili non a tenuta verso l’esterno.
Le tubazioni sotto traccia non possono essere installate sulle pareti esterne dei muri perimetrali e
nelle intercapedini comunque realizzate.
Può essere evitata la formazione della traccia solo per le tubazioni a pavimento, sempre che le
stesse siano appoggiate direttamente sulla caldana del solaio e ricoperte con almeno 20 mm di malta di
cemento.
- INTERRATE
Le tubazioni interrate devono avere sul loro percorso riferimenti esterni in numero sufficiente a
consentirne, in ogni tempo, la completa individuazione quali, per esempio: targhe da fissare al muro,
pilastrini da posare nel terreno sull’asse della tubazione, ecc.
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Tutti i tratti interrati devono essere provvisti di un adeguato rivestimento protettivo contro la
corrosione, realizzato secondo le UNI ISO 5256 o UNI 9099 o UNI 10191 ed isolati mediante giunti
isolanti monoblocco (secondo le UNI 10284 e UNI 10285), da collocarsi fuori terra in prossimità della
risalita della tubazione.
I tratti di tubazione privi del rivestimento protettivo contro la corrosione, posti in corrispondenza di
giunzioni, curve, pezzi speciali, ecc., devono essere, prima della posa, accuratamente fasciati con bende
o nastri dichiarati idonei allo scopo dal produttore.
Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia lavata, di spessore minimo 100 mm e
ricoperte, per altri 100 mm, con sabbia dello stesso tipo. E’ inoltre necessario prevedere, ad almeno 300
mm sopra le tubazioni, la posa di nastro di avvertimento di colore giallo segnale (RAL 1003). Subito
dopo l’uscita fuori terra, la tubazione deve essere segnalata con il medesimo colore per almeno 70 mm.
La profondità di interramento della tubazione, misurata fra la generatrice superiore del tubo ed il
livello del terreno, deve essere almeno pari a 600 mm.
Nei casi in cui detta profondità non possa essere rispettata, occorre prevedere una protezione
della tubazione con tubi di acciaio, piastre di calcestruzzo, o con uno strato di mattoni pieni.
Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi fra le tubazioni gas ed altre canalizzazioni
preesistenti, la distanza minima, misurata fra le due superfici affacciate, deve essere tale da consentire
gli interventi di manutenzione su entrambi i servizi.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS (secondo il D.M. 12 Aprile 1996)
I tubi in acciaio possono essere senza saldatura oppure con saldatura longitudinale e devono
avere caratteristiche qualitative e dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla norma UNI 8863.
I tubi in acciaio con saldatura longitudinale, se interrati, devono avere caratteristiche qualitative e
dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla norma UNI 8488.
L’impiego di giunti a tre pezzi è ammesso esclusivamente per i collegamenti iniziale e finale
dell’impianto interno.
Le giunzioni dei tubi in acciaio devono essere realizzate mediante raccordi con filettature o a
mezzo saldatura di testa per fusione o a mezzo di raccordi flangiati.
Nell’utilizzo di raccordi con filettatura è consentito l’impiego di mezzi di tenuta, quali ad esempio
canapa con mastici adatti (tranne per il gas con densità maggiore di 0,8), nastro di tetrafluoroetilene,
mastici idonei per lo specifico gas. E’ vietato l’uso di biacca, minio o altri materiali simili.
Tutti i raccordi ed i pezzi speciali devono essere di acciaio oppure di ghisa malleabile; quelli di
acciaio con estremità filettate o saldate, quelli di ghisa malleabile con estremità unicamente filettate.
Le valvole devono essere di facile manovrabilità e manutenzione e con possibilità di rilevare
facilmente le posizioni di aperto e di chiuso. Esse devono essere di acciaio, di ottone o di ghisa
sferoidale con sezione libera di passaggio non minore del 75% di quella del tubo sul quale vengono
inserite. Non è consentito l’uso di ghisa sferoidale nel caso di gas con densità maggiore di 0,8.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS – POSA IN OPERA
- GENERALITA’
Il percorso tra il punto di consegna ed apparecchi utilizzatori deve essere il più breve possibile ed
è ammesso:
• all’esterno dei fabbricati:
- interrato
- in vista
- in canaletta
• all’interno dei fabbricati:
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in appositi alloggiamenti, in caso di edifici o locali destinati ad uso civile o ad attività soggette ai
controlli dei vigili del fuoco
- in guaina d’acciaio in caso di attraversamento di locali non compresi nei punti precedenti, di
androni permanentemente aerati, di intercapedini, a condizione che il percorso sia ispezionabile
Nei locali di installazione degli apparecchi il percorso delle tubazioni è consentito in vista.
Per le installazioni a servizio di locali o edifici adibiti ad attività industriali si applicano le
disposizioni previste dal D.M. 24 novembre 1984.
Le tubazioni devono essere protette contro la corrosione e collocate in modo tale da non subire
danneggiamenti dovuti ad urti.
E’ vietato l’uso delle tubazioni gas come dispersori, conduttori di terra o conduttori di protezione di
impianti e apparecchiature elettriche, telefono compreso.
E’ vietata la collocazione delle tubazioni nelle canne fumarie, nei vani e cunicoli destinati a
contenere servizi elettrici, telefonici, ascensori o per lo scarico delle immondizie.
Eventuali riduttori di pressione o prese libere dell’impianto interno devono essere collocati
all’esterno degli edifici o, nel caso delle prese libere, anche all’interno di locali, se destinati
esclusivamente all’installazione degli apparecchi. Queste devono essere chiuse o con tappi filettati o con
sistemi equivalenti
E’ vietato utilizzare tubi, rubinetti, accessori, ecc., rimossi da altro impianto già funzionante.
All’esterno dei locali di installazione degli apparecchi deve essere installata, sulla tubazione del
gas, in posizione visibile e facilmente raggiungibile una valvola di intercettazione manuale con manovra
a chiusura rapida per rotazione di 90° ed arresti di fine corsa nelle posizioni di tutto aperto e di tutto
chiuso.
Per il collegamento dell’impianto interno finale, e iniziale (se alimentato tramite contatore), devono
essere utilizzati tubi metallici flessibili continui.
Nell’attraversamento di muri la tubazione non deve presentare giunzioni o saldature e deve
essere protetta con tubo guaina murato con malta di cemento. Nell’attraversamento di muri perimetrali
esterni, l’intercapedine fra tubo guaina e tubazione gas deve essere sigillata con materiali adatti in
corrispondenza della parete interna del locale, assicurando comunque il deflusso del gas proveniente da
eventuali fughe mediante almeno uno sfiato verso l’esterno.
E’ vietato l’attraversamento di giunti sismici.
Le condotte, comunque installate, devono distare almeno 2 cm dal rivestimento della parete o dal
filo esterno del solaio.
Fra le condotte ed i cavi o tubi di altri servizi deve essere adottata una distanza minima di 10 cm;
nel caso di incrocio, quando tale distanza minima non possa essere rispettata, deve comunque essere
evitato il contatto diretto interponendo opportuni setti separatori con adeguate caratteristiche di rigidità
dielettrica e di resistenza meccanica; qualora, nell’incrocio, il tubo del gas sia sottostante a quello
dell’acqua, esso deve essere protetto con opportuna guaina impermeabile in materiale incombustibile o
non propagante la fiamma.
-
POSA IN OPERA ALL’ESTERNO DEI FABBRICATI
- INTERRATA
Tutti i tratti interrati delle tubazioni metalliche devono essere provvisti di un adeguato rivestimento
protettivo contro la corrosione ed isolati, mediante giunti dielettrici, da collocarsi fuori terra, nelle
immediate prossimità delle risalite della tubazione.
Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia lavata, di spessore minimo 100 mm e
ricoperte, per altri 100 mm, con sabbia dello stesso tipo.
L’interramento della tubazione, misurata fra la generatrice superiore del tubo ed il livello del
terreno, deve essere almeno pari a 600 mm. Nei casi in cui tale profondità non possa essere rispettata
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occorre prevedere una protezione della tubazione con tubi in acciaio, piastre di calcestruzzo o con uno
strato di mattoni pieni.
Le tubazioni metalliche interrate devono essere protette con rivestimento esterno pesante, di tipo
bituminoso oppure di materiali plastici, e devono essere posate ad una distanza reciproca non minore
del massimo diametro esterno delle tubazioni (ivi compresi gli spessori delle eventuali guaine). Nel caso
di parallelismi, sovrappassi e sottopassi tra i tubi del gas e altre canalizzazioni preesistenti, la distanza
minima, misurata fra le due superfici affacciate, deve essere tale da consentire gli eventuali interventi di
manutenzione su entrambi i servizi.
- IN VISTA
Le tubazioni installate in vista devono essere adeguatamente ancorate per evitare scuotimenti,
vibrazioni ed oscillazioni. Esse devono essere collocate in posizione tale da impedire urti e
danneggiamenti e ove necessario, adeguatamente protette.
Le tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 devono essere contraddistinte con il colore
giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l’una dall’altra. Le altre
tubazioni di gas devono essere contraddistinte con il colore giallo, a bande alternate da 20 cm di colore
arancione. All’interno dei locali serviti dagli apparecchi le tubazioni non devono presentare giunti
meccanici.
- IN CANALETTA
•
•
•
•
Le canalette devono essere:
ricavate nell’estradosso delle pareti;
rese stagne verso l’interno delle pareti nelle quali sono ricavate mediante idonea rinzaffatura di
malta di cemento;
nel caso siano chiuse, dotate di almeno due aperture di ventilazione verso l’esterno di almeno 100
cm2 cadauna, poste nella parte alta e nella parte bassa della canaletta. L’apertura alla quota più
bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma e, nel caso di gas con densità maggiore a 0,8,
deve essere ubicata a quota superiore al piano di campagna;
ad esclusivo servizio dell’impianto.
POSA IN OPERA ALL’INTERNO DEI FABBRICATI
- IN APPOSITI ALLOGGIAMENTI
•
•
•
•
•
L’installazione in appositi alloggiamenti è consentita a condizione che:
gli alloggiamenti siano realizzati in materiale incombustibile, di resistenza al fuoco pari a quella
richiesta per le pareti del locale o del compartimento attraversato ed in ogni caso non inferiore a REI
30;
le canalizzazioni non presentino giunti meccanici all’interno degli alloggiamenti non ispezionabili;
le pareti degli alloggiamenti siano impermeabili ai gas;
siano ad esclusivo servizio dell’impianto interno.
Gli alloggiamenti siano permanentemente aerati verso l’esterno con apertura alle due estremità;
l’apertura di aerazione alla quota più bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma e, nel caso di
gas con densità maggiore a 0,8, deve essere ubicata a quota superiore al piano di campagna, ad
una distanza misurata orizzontalmente di almeno 10 metri da altre aperture alla stessa quota o
quota inferiore.
- IN GUAINA
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Le guaine devono essere:
In vista;
di acciaio di spessore minimo di 2 mm e di diametro superiore di almeno 2 cm a quello della
tubazione del gas;
• dotate di almeno uno sfiato verso l’esterno. Nel caso una estremità della guaina sia attestata verso
l’interno, questa dovrà essere resa stagna verso l’interno tramite sigillatura in materiale
incombustibile;
• le tubazioni non devono presentare giunti meccanici all’interno delle guaine;
• sono consentite guaine metalliche o di plastica, non propagante la fiamma, nell’attraversamento di
muri o solai esterni. Nell’attraversamento di elementi portanti orizzontali, il tubo deve essere protetto
da una guaina sporgente almeno 20 mm dal pavimento e l’intercapedine fra il tubo e il tubo guaina
deve essere sigillata con materiali adatti (ad esempio asfalto, cemento plastico e simili). E’ vietato
l’impiego di gesso.
Nel caso di androni fuori terra e non sovrastanti piani cantinati è ammessa la posa in opera delle
tubazioni sotto pavimento, protette da guaina corredata di sfiati alle estremità verso l’esterno. Nel caso di
intercapedini superiormente ventilate ed attestate su spazio scoperto non è richiesta la posa in opera in
guaina, purché le tubazioni siano in acciaio con giunzioni saldate.
•
•
TUBAZIONI IN RAME
Il tubo in rame è senza saldatura UNI 6507-69, serie leggera per diametri fino a 54 mm e e per
pressioni di esercizio fino a 25 bar.
Dove è possibile si usano solo raccordi a compressione.
I raccordi a saldare sono effettuati con saldobrasatura forte, con leghe all'argento.
Per diametri inferiori a 20 mm i tubi sono curvati con macchine curvatubi.
Le giunzioni fra tubi di rame e di ferro sono realizzate con raccordi in ottone o bronzo
Serie leggera, adatta per i diametri e le pressioni necessari per il presente progetto
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS (secondo la UNI EN 7129)
I tubi di rame devono avere le caratteristiche prescritte dalla UNI EN 1057.
Le giunzioni dei tubi di rame possono essere realizzate mediante giunzione capillare con
brasatura dolce o forte (UNI EN ISO 4063), per mezzo di raccordi conformi alla UNI EN 1254-1 ed
esclusivamente mediante brasatura forte per mezzo di raccordi conformi alla UNI EN 1254-5.
Le giunzioni dei tubi di rame possono essere realizzate anche con giunzione meccanica per
mezzo di raccordi a compressione smontabili conformi alla UNI EN 1254-2, tenendo presente che le
giunzioni meccaniche non devono essere impiegate nelle tubazioni interrate.
I raccordi ed i pezzi speciali possono essere di rame, di ottone o di bronzo.
Le giunzioni miste, tubo di rame con tubo di acciaio ed anche quelle per il collegamento di
rubinetti, di raccordi portagomma ed altri accessori, devono essere realizzate con raccordi misti (a
giunzione capillare o meccanici sul lato tubo di rame e filettati sull’altro lato) secondo la UNI EN 1254-4.
Le leghe per brasatura dolce devono essere conformi alla UNI EN 29453 e le leghe per brasatura
forte devono essere conformi alla UNI EN ISO 3677.
I rubinetti per installazione fuori terra (installazioni a vista, in pozzetti e in scatole ispezionabili)
devono essere, in alternativa, di ottone, di bronzo, di acciaio, di ghisa sferoidale, conformi alla UNI EN
331; essi devono risultare di facile manovra e manutenzione. Le posizioni di aperto/chiuso devono
essere chiaramente rilevabili.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS – POSA IN OPERA
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- GENERALITA’
E’ vietato installare impianti per gas aventi densità relativa maggiore di 0,80, in locali con
pavimento al di sotto del piano di campagna.
Le tubazioni possono essere collocate in vista, sotto traccia ed interrate. In ogni caso nella posa
delle tubazioni non è consentito l’uso di gesso o materiali similari. Devono inoltre essere osservate le
prescrizioni di seguito riportate.
E’ consentito l’attraversamento di intercapedini chiuse purché la tubazione, nell’attraversamento,
non abbia giunzioni di nessun tipo (saldate, filettate o meccaniche) e sia collocata all’interno di un tubo
guaina passante in acciaio, avente diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro esterno
della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm, con l’estremità verso l’esterno dell’edificio aperta e
quella verso l’interno sigillata.
E’ consentito il solo attraversamento di vani o ambienti classificati con pericolo d’incendio (per
esempio rimesse, garage, box, magazzini di materiali combustibili, ecc.), purché la tubazione abbia solo
giunzioni per saldatura di testa e sia protetta con materiali aventi classe 0 di reazione al fuoco (UNI
9177). La protezione di cui sopra può essere realizzata, nel caso di tubazione in vista, mediante un tubo
guaina metallico passante, avente diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro esterno
della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm, oppure, nel caso di tubazioni sotto traccia,
mediante posa secondo le prescrizioni descritte in seguito.
Nell’attraversamento di muri pieni, muri di mattoni forati e pannelli prefabbricati, la tubazione non
deve presentare giunzioni o saldature e deve essere protetta con tubo guaina passante murato con
malta di cemento.
Nell’attraversamento di muri perimetrali esterni, l’intercapedine fra tubo guaina e tubazione gas
deve essere sigillata con materiali non indurenti (per esempio asfalto, cemento plastico e simili) in
corrispondenza della parete interna del locale.
Nell’attraversamento di solette (pavimenti o soffitti) la tubazione gas deve essere infilata in un tubo
guaina sporgente almeno 20 mm dal pavimento e l’intercapedine fra la tubazione gas e il tubo guaina
deve essere sigillata con materiali non indurenti (per esempio asfalto, cemento plastico e simili). In ogni
caso, nella posa delle tubazioni non è consentito il contatto con gesso o materiali similari.
I tubi guaina di cui al presente punto possono essere costituiti da tubi metallici o da tubi di plastica
non propaganti la fiamma idonei alla posa entro murature, aventi diametro interno maggiore di almeno
10 mm del diametro esterno della tubazione gas.
Non è ammessa la posa delle tubazioni gas a contatto con tubazioni dell’acqua: per i parallelismi
e gli incroci la tubazione gas, se in posizione sottostante, deve essere protetta con idoneo tubo guaina
impermeabile, di materiale incombustibile o non propagante la fiamma.
E’ vietato l’uso delle tubazioni gas come dispersori, conduttori di terra o conduttori di protezione di
impianti e apparecchiature elettriche (CEI 64-8), telefono compreso.
E’ inoltre vietata la collocazione delle tubazioni gas nelle canne fumarie, nei condotti per lo scarico
delle immondizie, nei vani per ascensori o vani e cunicolo destinati a contenere servizi elettrici e
telefonici e nei giunti di dilatazione e giunti sismici degli edifici.
E’ ammessa la curvatura a freddo dei tubi di rame con o senza saldatura, purché l’angolo
compreso fra i due tratti di tubo sia uguale o maggiore di 90° ed il raggio di curvatura, misurato sull’asse
dei tubi, non sia minore di:
• 10 volte il diametro per De ≤ 60,3 mm;
• 38 volte il diametro per De > 60,3 mm.
A monte di ogni derivazione di apparecchio di utilizzazione e cioè a monte di ogni tubo flessibile o
rigido di collegamento fra l’apparecchio e l’impianto interno, deve sempre essere inserito un rubinetto di
intercettazione, posto in posizione visibile e facilmente accessibile.
Se il contatore è situato all’esterno dell’abitazione bisogna anche inserire un analogo rubinetto
immediatamente all’interno dell’alloggio, in posizione facilmente accessibile. Da quanto sopra sono
peraltro esclusi i casi in cui i contatori sono installati in un balcone facente parte dell’appartamento.
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45
I punti terminali dell’impianto, compresi quelli ai quali è previsto il successivo allacciamento degli
apparecchi di utilizzazione, devono essere chiusi a tenuta con tappi filettato o sistemi equivalenti.
E’ vietato utilizzare tubi, rubinetti, accessori, ecc., rimossi da altro impianto.
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- IN VISTA
Le tubazioni in vista installate nei locali ventilabili, qualora richiedano giunzioni, queste devono
essere saldate o filettate; nei locali non ventilabili, cioè privi di aperture rivolte verso l’esterno, le
giunzioni devono essere unicamente saldate.
Le tubazioni devono avere andamento rettilineo verticale ed orizzontale ed essere
opportunamente ancorate per evitare scuotimenti, vibrazioni ed oscillazioni.
Gli elementi di ancoraggio devono essere distanti l’uno dall’altro non più di 2,5 m per i diametri di
tubazione sino a 33,7 mm e di 3,0 m per i diametri maggiori.
Le tubazioni devono essere collocate in posizione tale da non subire urti e danneggiamenti e, ove
necessario, adeguatamente protette. Inoltre devono essere protette contro la corrosione mediante
appositi rivestimenti idonei al luogo di installazione, quali zincatura (UNI EN 10240) o verniciatura.
- SOTTO TRACCIA
Le tubazioni sotto traccia possono essere installate nelle strutture in muratura (nei pavimenti, nelle
pareti perimetrali, nelle tramezze fisse, nel solaio), purché vengano posate con andamento rettilineo
verticale ed orizzontale e siano rispettate le seguenti condizioni.
Le tubazioni sotto traccia devono essere posate ad una distanza non maggiore di 200 mm dagli
spigoli paralleli alla tubazione e con elementi atti a permetterne l’individuazione del percorso (anche
disegni), ad eccezione dei tratti terminali per l’allacciamento degli apparecchi, tratti che devono peraltro
avere la minore lunghezza possibile.
Nel caso di posa sotto traccia entro la fascia di 200 mm, ubicata nella zona più bassa di una
parete, è preferibile collocare la tubazione nella metà superiore di tale fascia, per evitare possibili
danneggiamenti causati da interventi successivi, quali, per esempio, la posa di battiscopa, ecc. Nel caso
la tubazione venga collocata entro la metà inferiore di tale fascia, è necessaria una segnalazione
esterna che individui in modo chiaro, visibile e permanente la posizione della tubazione del gas.
Nel caso di posa entro parete che contenga cavità (mattoni forati o simili, ecc.) è necessario
adottare , in aggiunta, le prescrizioni delle generalità della posa in opera.
L’intera tubazione sotto traccia deve essere annegata in malta di cemento (1:3) di spessore non
minore di 20 mm.
I rubinetti, le giunzioni filettare e le giunzioni meccaniche, devono essere a vista o inserite in
apposite scatole ispezionabili non a tenuta verso l’esterno.
Le tubazioni sotto traccia non possono essere installate sulle pareti esterne dei muri perimetrali e
nelle intercapedini comunque realizzate.
Può essere evitata la formazione della traccia solo per le tubazioni a pavimento, sempre che le
stesse siano appoggiate direttamente sulla caldana del solaio e ricoperte con almeno 20 mm di malta di
cemento.
- INTERRATE
Le tubazioni interrate devono avere sul loro percorso riferimenti esterni in numero sufficiente a
consentirne, in ogni tempo, la completa individuazione quali, per esempio: targhe da fissare al muro,
pilastrini da posare nel terreno sull’asse della tubazione, ecc.
Tutti i tratti interrati devono essere provvisti di un adeguato rivestimento protettivo contro la
corrosione conforme alla UNI 10823.
I tratti di tubazione privi del rivestimento protettivo contro la corrosione, posti in corrispondenza di
giunzioni, curve, pezzi speciali, ecc., devono essere, prima della posa, accuratamente fasciati con bende
o nastri dichiarati idonei allo scopo dal produttore.
Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia lavata, di spessore minimo 100 mm e
ricoperte, per altri 100 mm, con sabbia dello stesso tipo. E’ inoltre necessario prevedere, ad almeno 300
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47
mm sopra le tubazioni, la posa di nastro di avvertimento di colore giallo segnale (RAL 1003). Subito
dopo l’uscita fuori terra, la tubazione deve essere segnalata con il medesimo colore per almeno 70 mm.
La profondità di interramento della tubazione, misurata fra la generatrice superiore del tubo ed il
livello del terreno, deve essere almeno pari a 600 mm.
Nei casi in cui detta profondità non possa essere rispettata, occorre prevedere una protezione
della tubazione con tubi di acciaio, piastre di calcestruzzo, o con uno strato di mattoni pieni.
Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi fra le tubazioni gas ed altre canalizzazioni
preesistenti, la distanza minima, misurata fra le due superfici affacciate, deve essere tale da consentire
gli interventi di manutenzione su entrambi i servizi.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS (secondo il D.M. 12 Aprile 1996)
I tubi di rame, da utilizzare esclusivamente per le condotte del gas della VII specie (pressione di
esercizio non superiore a 0,04 bar) devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di
quelle indicate dalla norma UNI 6507, serie B. Nel caso di interramento lo spessore non può essere
minore di 2,0 mm.
Le giunzioni dei tubi di rame devono essere realizzate mediante brasatura capillare forte.
I collegamenti mediante raccordi metallici a serraggio meccanico sono ammessi unicamente nel
caso di installazioni fuori terra e a vista o ispezionabili. Non sono ammessi raccordi meccanici con
elementi di materiale non metallico. I raccordi ed i pezzi speciali possono essere di rame, di ottone o di
bronzo. Le giunzioni miste, tubo di rame con tubo di acciaio, devono essere realizzate mediante
brasatura forte o raccordi filettati.
Non è ammesso l’impiego di giunti misti all’interno degli edifici, ad eccezione del collegamento
della tubazione in rame con l’apparecchio utilizzatore.
Le valvole devono essere di facile manovrabilità e manutenzione e con possibilità di rilevare
facilmente le posizioni di aperto e di chiuso. Esse devono essere di ottone, di bronzo o di acciaio
sferoidale con sezione libera di passaggio non minore del 75% di quella del tubo sul quale vengono
inserite. Non è consentito l’uso di ghisa sferoidale nel caso di gas con densità maggiore di 0,8.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS – POSA IN OPERA
- GENERALITA’
Il percorso tra il punto di consegna ed apparecchi utilizzatori deve essere il più breve possibile ed
è ammesso:
• all’esterno dei fabbricati:
- interrato
- in vista
- in canaletta
• all’interno dei fabbricati:
- in appositi alloggiamenti, in caso di edifici o locali destinati ad uso civile o ad attività soggette ai
controlli dei vigili del fuoco
- in guaina d’acciaio in caso di attraversamento di locali non compresi nei punti precedenti, di
androni permanentemente aerati, di intercapedini, a condizione che il percorso sia ispezionabile
Nei locali di installazione degli apparecchi il percorso delle tubazioni è consentito in vista.
Per le installazioni a servizio di locali o edifici adibiti ad attività industriali si applicano le
disposizioni previste dal D.M. 24 novembre 1984.
Le tubazioni devono essere protette contro la corrosione e collocate in modo tale da non subire
danneggiamenti dovuti ad urti.
E’ vietato l’uso delle tubazioni gas come dispersori, conduttori di terra o conduttori di protezione di
impianti e apparecchiature elettriche, telefono compreso.
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E’ vietata la collocazione delle tubazioni nelle canne fumarie, nei vani e cunicoli destinati a
contenere servizi elettrici, telefonici, ascensori o per lo scarico delle immondizie.
Eventuali riduttori di pressione o prese libere dell’impianto interno devono essere collocati
all’esterno degli edifici o, nel caso delle prese libere, anche all’interno di locali, se destinati
esclusivamente all’installazione degli apparecchi. Queste devono essere chiuse o con tappi filettati o con
sistemi equivalenti
E’ vietato utilizzare tubi, rubinetti, accessori, ecc., rimossi da altro impianto già funzionante.
All’esterno dei locali di installazione degli apparecchi deve essere installata, sulla tubazione del
gas, in posizione visibile e facilmente raggiungibile una valvola di intercettazione manuale con manovra
a chiusura rapida per rotazione di 90° ed arresti di fine corsa nelle posizioni di tutto aperto e di tutto
chiuso.
Per il collegamento dell’impianto interno finale, e iniziale (se alimentato tramite contatore), devono
essere utilizzati tubi metallici flessibili continui.
Nell’attraversamento di muri la tubazione non deve presentare giunzioni o saldature e deve
essere protetta con tubo guaina murato con malta di cemento. Nell’attraversamento di muri perimetrali
esterni, l’intercapedine fra tubo guaina e tubazione gas deve essere sigillata con materiali adatti in
corrispondenza della parete interna del locale, assicurando comunque il deflusso del gas proveniente da
eventuali fughe mediante almeno uno sfiato verso l’esterno.
E’ vietato l’attraversamento di giunti sismici.
Le condotte, comunque installate, devono distare almeno 2 cm dal rivestimento della parete o dal
filo esterno del solaio.
Fra le condotte ed i cavi o tubi di altri servizi deve essere adottata una distanza minima di 10 cm;
nel caso di incrocio, quando tale distanza minima non possa essere rispettata, deve comunque essere
evitato il contatto diretto interponendo opportuni setti separatori con adeguate caratteristiche di rigidità
dielettrica e di resistenza meccanica; qualora, nell’incrocio, il tubo del gas sia sottostante a quello
dell’acqua, esso deve essere protetto con opportuna guaina impermeabile in materiale incombustibile o
non propagante la fiamma.
POSA IN OPERA ALL’ESTERNO DEI FABBRICATI
- INTERRATA
Tutti i tratti interrati delle tubazioni metalliche devono essere provvisti di un adeguato rivestimento
protettivo contro la corrosione ed isolati, mediante giunti dielettrici, da collocarsi fuori terra, nelle
immediate prossimità delle risalite della tubazione.
Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia lavata, di spessore minimo 100 mm e
ricoperte, per altri 100 mm, con sabbia dello stesso tipo.
L’interramento della tubazione, misurata fra la generatrice superiore del tubo ed il livello del
terreno, deve essere almeno pari a 600 mm. Nei casi in cui tale profondità non possa essere rispettata
occorre prevedere una protezione della tubazione con tubi in acciaio, piastre di calcestruzzo o con uno
strato di mattoni pieni.
Le tubazioni metalliche interrate devono essere protette con rivestimento esterno pesante, di tipo
bituminoso oppure di materiali plastici, e devono essere posate ad una distanza reciproca non minore
del massimo diametro esterno delle tubazioni (ivi compresi gli spessori delle eventuali guaine). Nel caso
di parallelismi, sovrappassi e sottopassi tra i tubi del gas e altre canalizzazioni preesistenti, la distanza
minima, misurata fra le due superfici affacciate, deve essere tale da consentire gli eventuali interventi di
manutenzione su entrambi i servizi.
- IN VISTA
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Le tubazioni installate in vista devono essere adeguatamente ancorate per evitare scuotimenti,
vibrazioni ed oscillazioni. Esse devono essere collocate in posizione tale da impedire urti e
danneggiamenti e ove necessario, adeguatamente protette.
Le tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 devono essere contraddistinte con il colore
giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l’una dall’altra. Le altre
tubazioni di gas devono essere contraddistinte con il colore giallo, a bande alternate da 20 cm di colore
arancione. All’interno dei locali serviti dagli apparecchi le tubazioni non devono presentare giunti
meccanici.
- IN CANALETTA
•
•
•
•
Le canalette devono essere:
ricavate nell’estradosso delle pareti;
rese stagne verso l’interno delle pareti nelle quali sono ricavate mediante idonea rinzaffatura di
malta di cemento;
nel caso siano chiuse, dotate di almeno due aperture di ventilazione verso l’esterno di almeno 100
cm2 cadauna, poste nella parte alta e nella parte bassa della canaletta. L’apertura alla quota più
bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma e, nel caso di gas con densità maggiore a 0,8,
deve essere ubicata a quota superiore del piano di campagna;
ad esclusivo servizio dell’impianto.
- IN APPOSITI ALLOGGIAMENTI
•
•
•
•
•
L’installazione in appositi alloggiamenti è consentita a condizione che:
gli alloggiamenti siano realizzati in materiale incombustibile, di resistenza al fuoco pari a quella
richiesta per le pareti del locale o del compartimento attraversato ed in ogni caso non inferiore a REI
30;
le canalizzazioni non presentino giunti meccanici all’interno degli alloggiamenti non ispezionabili;
le pareti degli alloggiamenti siano impermeabili ai gas;
siano ad esclusivo servizio dell’impianto interno.
Gli alloggiamenti siano permanentemente aerati verso l’esterno con apertura alle due estremità;
l’apertura di aerazione alla quota più bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma e, nel caso di
gas con densità maggiore a 0,8, deve essere ubicata a quota superiore al piano di campagna, ad
una distanza misurata orizzontalmente di almeno 10 metri da altre aperture alla stessa quota o
quota inferiore.
- IN GUAINA
•
•
•
•
•
Le guaine devono essere:
In vista;
di acciaio di spessore minimo di 2 mm e di diametro superiore di almeno 2 cm a quello della
tubazione del gas;
dotate di almeno uno sfiato verso l’esterno. Nel caso una estremità della guaina sia attestata verso
l’interno, questa dovrà essere resa stagna verso l’interno tramite sigillatura in materiale
incombustibile;
le tubazioni non devono presentare giunti meccanici all’interno delle guaine;
sono consentite guaine metalliche o di plastica, non propagante la fiamma, nell’attraversamento di
muri o solai esterni. Nell’attraversamento di elementi portanti orizzontali, il tubo deve essere protetto
da una guaina sporgente almeno 20 mm dal pavimento e l’intercapedine fra il tubo e il tubo guaina
deve essere sigillata con materiali adatti (ad esempio asfalto, cemento plastico e simili). E’ vietato
l’impiego di gesso.
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Nel caso di androni fuori terra e non sovrastanti piani cantinati è ammessa la posa in opera delle
tubazioni sotto pavimento, protette da guaina corredata di sfiati alle estremità verso l’esterno.
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TUBAZIONI IN POLIPROPILENE
Le caratteristiche tecniche generali delle tubazioni sono le seguenti:
∗ materiale:
polipropilene
∗ esecuzione corrispondente alle Norme DIN 8077
∗ pressione massima di esercizio:
20 bar ad 80 °C
L'unione fra tubo e raccordo è realizzata mediante saldatura in polifusione ottenuta con apposita
saldatrice a 260 °C. Il collegamento con gli elementi metallici dell'impianto è realizzato con gli opportuni
raccordi di polipropilene.
Gli impianti devono essere collaudati a 25 bar prima di essere utilizzati.
IMPIANTI IDRICO-SANITARI
Il sistema di utilizzo è il MEPLA della ditta Geberit.
Il montaggio a “regola d’arte” deve seguire esattamente quanto indicato nei manuali di montaggio
della Geberit.
TUBAZIONI PREISOLATE
Dove previsto nel computo metrico si utilizzano tubazioni in polipropilene preisolate, costituite
dalla tubazione di polipropilene sopra indicata, rivestita con anima di alluminio e protetta esternamente in
PVC. L'isolamento deve essere conforme a quanto disposto dalla legge 10/91 ed a quanto indicato al
successivo paragrafo “coibentazione di tubazioni”.
TUBAZIONI IN POLIETILENE AD ALTA DENSITA’
La distribuzione interrata di acqua per uso antincendio è realizzata con tubo in polietilene ad alta
densità PN12,5, mentre per altro uso è utilizzato il tubo in polietilene ad alta densità PN10.
Il tubo in polietilene è costruito secondo le norme UNI 7611, tipo 312
MODALITA' DI POSA
Lo scavo deve avere una profondità di almeno m 1. Il tubo in polietilene deve essere adagiato su
un letto di sabbia e completamente ricoperto di sabbia compattata. Il riempimento dello scavo è
realizzato con ghiaia di media pezzatura.
Le giunzioni del tubo sono realizzate con giunti a compressione, utilizzati anche per le curve e per
il collegamento del tubo zincato fuoriterra.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS (secondo la UNI EN 7129)
I tubi di polietilene, da impiegare unicamente per le tubazioni interrate, devono avere
caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle prescritte dalla UNI ISO 4437, serie S 8,3,
con spessore minimo di 3 mm.
I raccordi ed i pezzi speciali delle tubazioni di polietilene devono essere anch’essi di polietilene
(secondo le UNI 8849 e UNI 8850); le giunzioni possono essere realizzate mediante saldatura per
elettrofusione secondo la UNI 10521 o in alternativa, mediante saldatura di testa per fusione a mezzo di
elementi riscaldanti, secondo la UNI 10520.
Le giunzioni miste, tubo di polietilene con tubo metallico, devono essere realizzate mediante un
raccordo speciale polietilene-metallo, avente estremità idonee per saldatura sul lato polietilene e per
giunzione filettata o saldata sul lato metallo.
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52
In nessun caso tale raccordo speciale può sostituire il giunto dielettrico.
I rubinetti per i tubi di polietilene possono avere, in alternativa, il corpo in polietilene, o il corpo in
ottone, di bronzo o di acciaio, conformi alla UNI EN 331; essi devono risultare di facile manovra e
manutenzione. Le posizioni di aperto/chiuso devono essere chiaramente rilevabili.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS – POSA IN OPERA
- GENERALITA’
Nella posa delle tubazioni interrate non è consentito l’uso di gesso o materiali similari. Devono
inoltre essere osservate le prescrizioni di seguito riportate.
Non è ammessa la posa delle tubazioni gas a contatto con tubazioni dell’acqua: per i parallelismi
e gli incroci la tubazione gas, se in posizione sottostante, deve essere protetta con idoneo tubo guaina
impermeabile, di materiale incombustibile o non propagante la fiamma.
Sono ammessi cambiamenti di direzione utilizzando le caratteristiche di flessibilità del tubo,
purché il raggio di curvatura non sia minore di 20 volte il diametro del tubo stesso.
I punti terminali dell’impianto, compresi quelli ai quali è previsto il successivo allacciamento degli
apparecchi di utilizzazione, devono essere chiusi a tenuta con tappi filettati o sistemi equivalenti.
E’ vietato utilizzare tubi, rubinetti, accessori, ecc., rimossi da altro impianto.
- INTERRATE
Le tubazioni interrate devono avere sul loro percorso riferimenti esterni in numero sufficiente a
consentirne, in ogni tempo, la completa individuazione quali, per esempio: targhe da fissare al muro,
pilastrini da posare nel terreno sull’asse della tubazione, ecc.
Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia lavata, di spessore minimo 100 mm e
ricoperte, per altri 100 mm, con sabbia dello stesso tipo. E’ inoltre necessario prevedere, ad almeno 300
mm sopra le tubazioni, la posa di nastro di avvertimento di colore giallo segnale (RAL 1003). Subito
dopo l’uscita fuori terra, la tubazione deve essere segnalata con il medesimo colore per almeno 70 mm.
La profondità di interramento della tubazione, misurata fra la generatrice superiore del tubo ed il
livello del terreno, deve essere almeno pari a 600 mm.
Nei casi in cui detta profondità non possa essere rispettata, occorre prevedere una protezione
della tubazione con tubi di acciaio, piastre di calcestruzzo, o con uno strato di mattoni pieni.
Le tubazioni interrate devono essere collegate alle tubazioni metalliche prima della loro fuoriuscita
dal terreno e prima del loro ingresso nel fabbricato.
Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi fra le tubazioni gas ed altre canalizzazioni
preesistenti, la distanza minima, misurata fra le due superfici affacciate, deve essere tale da consentire
gli interventi di manutenzione su entrambi i servizi.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS (secondo il D.M. 12 Aprile 1996)
I tubi di polietilene, ammessi unicamente per l’interramento all’esterno di edifici, devono avere
caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle indicate dalla norma UNI ISO 4437, serie
S8, con spessore minimo di 3 mm.
I raccordi ed i pezzi speciali devono essere realizzati in polietilene; le giunzioni devono essere
realizzate mediante saldatura di testa per fusione a mezzo di elementi riscaldanti o mediante saldatura
per elettrofusione o saldatura mediante appositi raccordi elettrosaldabili.
Le giunzioni miste, tubo di polietilene con tubo metallico, devono essere realizzate mediante
raccordi speciali polietilene-metallo idonei per saldatura o raccordi metallici filettati o saldati. Sono altresì
ammesse giunzioni flangiate.
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Le valvole devono essere di facile manovrabilità e manutenzione e con possibilità di rilevare
facilmente le posizioni di aperto e di chiuso. Esse devono essere, oltre che dello stesso polietilene, di
ottone, di bronzo o di acciaio sferoidale con sezione libera di passaggio non minore del 75% di quella del
tubo sul quale vengono inserite. Non è consentito l’uso di ghisa sferoidale nel caso di gas con densità
maggiore di 0,8.
IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS – POSA IN OPERA
- GENERALITA’
Il percorso tra il punto di consegna ed apparecchi utilizzatori deve essere il più breve possibile ed
è ammesso solo esclusivamente all’esterno dei fabbricati interrato.
Per le installazioni a servizio di locali o edifici adibiti ad attività industriali si applicano le
disposizioni previste dal D.M. 24 novembre 1984.
Le tubazioni devono essere protette contro la corrosione e collocate in modo tale da non subire
danneggiamenti dovuti ad urti.
E’ vietato utilizzare tubi, rubinetti, accessori, ecc., rimossi da altro impianto già funzionante.
Fra le condotte ed i cavi o tubi di altri servizi deve essere adottata una distanza minima di 10 cm;
nel caso di incrocio, quando tale distanza minima non possa essere rispettata, deve comunque essere
evitato il contatto diretto interponendo opportuni setti separatori con adeguate caratteristiche di rigidità
dielettrica e di resistenza meccanica; qualora, nell’incrocio, il tubo del gas sia sottostante a quello
dell’acqua, esso deve essere protetto con opportuna guaina impermeabile in materiale incombustibile o
non propagante la fiamma.
POSA IN OPERA ALL’ESTERNO DEI FABBRICATI
- INTERRATA
Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia lavata, di spessore minimo 100 mm e
ricoperte, per altri 100 mm, con sabbia dello stesso tipo. E’ inoltre necessario prevedere, a circa 300 mm
sopra la tubazione, la sistemazione di nastri di segnalazione.
L’interramento della tubazione, misurata fra la generatrice superiore del tubo ed il livello del
terreno, deve essere almeno pari a 600 mm. Nei casi in cui tale profondità non possa essere rispettata
occorre prevedere una protezione della tubazione con tubi in acciaio, piastre di calcestruzzo o con uno
strato di mattoni pieni.
Le tubazioni interrate devono essere collegate alle tubazioni metalliche prima della fuoriuscita dal
terreno e prima del loro ingresso nel fabbricato.
Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi tra i tubi del gas e altre canalizzazioni
preesistenti, la distanza minima, misurata fra le due superfici affacciate, deve essere tale da consentire
gli eventuali interventi di manutenzione su entrambi i servizi.
TUBAZIONI IN PVC PER RACCOLTA CONDENSA
La rete di raccolta della condensa dai ventilconvettori è eseguita con tubazione in PVC rigido con
raccordi e pezzi speciali con tenuta ad anello in gomma. La tubazione per la raccolta della condensa dai
ventilconvettori è installata con le dovute pendenze e convoglia la condensa ad opportuni pozzetti
esterni “a perdere”.
TUBAZIONI DI SCARICO
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Gli impianti di scarico saranno realizzati in polietilene ad alta densità (HDPE)
Le caratteristiche saranno:
∗ densità
0,955 g/cm3
∗ indice di fusione
0,4-0,8 g/10min.
∗ resistenza termica
-40°C +100°C
∗ coefficiente di dilatazione
0,2mm/m /1°C
∗ stabilizzazione contro la luce
aggiunta di ca. il 2% di nerofumo
∗ raccorciamento massimo tollerato 1mm/m
(mediante malleabilizzazione)
I tubi saranno fabbricati con il metodo dell'estrusione, mentre i pezzi speciali con il metodo
dell'iniettofusione.
La lavorazione si effettuerà con le apposite attrezzature, sia per la saldatura testa a testa con
termoelemento sia per la saldatura con manicotto elettrico.
Il montaggio si eseguirà nel modo seguente:
∗ colonne di scarico: posate con manicotti di dilatazione ogni piano.
∗ collettori di scarico: per tratti brevi (inferiori a 6m) con montaggio a punto fisso, per tratti lunghi
(superiori a 6m) montaggio con manicotti di dilatazione.
Le istruzioni del fabbricante, riguardo il montaggio e la posa in opera, dovranno essere
scrupolosamente osservate.
COIBENTAZIONE DI TUBAZIONI
Quanto tecnicamente indicato per le coibentazioni delle tubazioni vale anche per le coibentazioni
di serbatoi, valvolame ed apparecchiature varie installate sul circuito: nel computo metrico è indicato
quali elementi sono da coibentare.
COPPELLE DI LANA MINERALE
Le coppelle di lana minerale (di roccia o di vetro) hanno le seguenti caratteristiche tecniche:
∗ densità:
65 Kg/m3
∗ coefficiente di conducibilità termica:
λ = 0,042 W/m°K
∗ temperatura limite di esercizio:
400
°C
Il materiale è classificato, come comportamento al fuoco in "Classe 0 non combustibile". Copia
della certificazione deve essere fornita alla Direzione Lavori prima della posa in opera delle
coibentazioni.
MATERASSINO DI LANA MINERALE
Il materassino di lana minerale (di roccia o di vetro) ha le seguenti caratteristiche tecniche:
∗ densità:
30 Kg/m3
∗ coefficiente di conducibilità termica di calcolo:
λ = 0,040 W/m°K
∗ temperatura limite di esercizio:
400
°C
Il materiale è classificato, come comportamento al fuoco in "Classe 0 non combustibile". Copia
della certificazione deve essere fornita alla Direzione Lavori prima della posa in opera delle
coibentazioni.
MATERIALE ELASTOMERICO A CELLULE CHIUSE
Il materiale isolante flessibile a base di gomma sintetica a cellule chiuse, è utilizzato in guaine o
lastre flessibili a seconda della necessità d'uso.
Centro Sportivo di Crespellano
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Ha le seguenti caratteristiche tecniche:
∗ colore nero
∗ coefficiente di conduttività termica in base alla seguente tabella:
Centro Sportivo di Crespellano
56
temp. media
λ W/ m °K
°C
0.032
-40
0.036
0
0.040
40
∗ fattore di resistenza alla diffusione del vapore:
⊇ 2500
∗ comportamento al fuoco:
classe 1
∗ temperatura limite d'impiego:
-40/+85 °C
Copia della certificazione del comportamento al fuoco deve essere consegnata alla Direzione
Lavori prima della posa in opera delle coibentazioni.
FINITURA SUPERFICIALE IN ALLUMINIO
La finitura superficiale in alluminio è realizzata con lamierino di alluminio con spessore di 0,6 mm
per le tubazioni e di 0,8 mm per i serbatoi, i collettori e le varie apparecchiature.
Il fissaggio del lamierino è ottenuto con viti autofilettanti in acciaio inox.
Le giunzioni sono sigillate con silicone.
FINITURA SUPERFICIALE IN PVC
Il fissaggio delle lastre di PVC è ottenuto con chiodatura in materiale plastico.
Le testate sono in alluminio con colorazione rossa o blu a seconda della temperatura dell'acqua
all'interno delle tubazioni.
COIBENTAZIONE DI CANALI IN LAMIERA ZINCATA
Nel computo metrico e/o nei disegni facenti parte del progetto sono indicate le tipologie specifiche
dell’isolamento dei canali.
I materiali isolanti impiegati devono avere le caratteristiche sottoriportate.
MATERASSINO DI LANA MINERALE
Il materassino di lana minerale (di roccia o di vetro) ha le seguenti caratteristiche tecniche:
densità:
30
Kg/m3
coefficiente di conducibilità termica di calcolo:
λ = 0,040
W/m°K
temperatura limite di esercizio:
400
°C
carta kraft-alluminio retinato
Il materiale è classificato, come comportamento al fuoco in "Classe 0 non combustibile". Copia
della certificazione deve essere fornita alla Direzione Lavori prima della posa in opera delle
coibentazioni.
∗
∗
∗
∗
MATERIALE ELASTOMERICO A CELLULE CHIUSE
Il materiale isolante flessibile a base di gomma sintetica a cellule chiuse, è utilizzato in lastre
flessibili adesive.
Ha le seguenti caratteristiche tecniche:
∗ colore nero
∗ coefficiente di conduttività termica in base alla seguente tabella:
temp. media
λ W/ m °K
°C
-40
0.032
0
0.036
Centro Sportivo di Crespellano
57
40
0.040
∗ fattore di resistenza alla diffusione del vapore:
∗ comportamento al fuoco:
∗ temperatura limite d'impiego:
Copia della certificazione del comportamento al fuoco
Lavori prima della posa in opera delle coibentazioni.
⊇ 5.000
classe 1
-40/+85 °C
deve essere consegnata alla Direzione
BARRIERA VAPORE
FINITURA SUPERFICIALE IN ALLUMINIO
La finitura superficiale in alluminio è realizzata con lamierino di alluminio con spessore di 0,8 mm.
Il fissaggio del lamierino è ottenuto con viti autofilettanti in acciaio inox.
Le giunzioni sono sigillate con silicone.
COPERTURA CON GUAINA CATRAMATA IMPERMEABILE
I canali posti all’esterno devono essere ulteriormente protetti con una guaina catramata che ne
ricopre la parte superiore ed almeno 10 cm di ogni lato. Detta guaina deve essere fissata con appositi
collanti al lamierino di alluminio.
PANNELLI SOLARI
Pannello solare sottovuoto
Il tubo sottovuoto è studiato per ottimizzare gli spazi e le rese. Il sistema consiste in due tubi di
vetro perfettamente concentrici, da un lato chiusi con una forma semisferica e dall'alto fusi insieme.
L'intercapedine tra i tubi è svuotata dell'aria tramite una pompa e poi chiusa ermeticamente, in tal modo
si origina il vuoto. Per attirare maggior quantità di radiazioni solari, il tubo interno è dotato all'esterno
della parete di una superficie ecologica molto selettiva di nitruro vitrile di alluminio. La superficie
assorbente è così protetta dall'isolamento sottovuoto. Il risultato è una bassissima riflessione e un
altissimo assorbimento delle radiazioni solari.In ogni tubo sottovuoto il sistema di distribuzione un tubo a
U in "acciaio inox" dove passa il fluido termovettore; il sistema è stato concepito ecostruito per avere la
stessa perdita di carico in ogni tubo, così da avere la massima resa. Lo scambio tra superficie selettiva e
il fluido che scorre è ottimizzato tramite un'unità di trasmissione del calore. Nella parte superiore del
pannelli, si trova il collettore idraulico di raccolta del fluido termovettore, isolato. La mandata e il ritorno
possono essere collegati ai due lati del pannello, in posizione opposta. Per aumentare l'efficienza dei
tubi sottovuoto, posteriormente agli stessi si trova uno specchio CPC (Compound Parabolic
Concentrator) molto riflettente, resistente alle intemperie. La geometria ottimizzata dello specchio
garantisce che la luce solare diretta e diffusa cada sull'assorbitore anche alla presenza di sfavorevoli
angoli d'irraggiamento. Ciò migliora la resa energetica del collettore solare. Angoli sfavorevoli
d'irraggiamento derivano da una luce che cade trasversalmente, ad es., in caso di deviazioni dalla
direzione sud, alla presenza del sole del mattino o della sera o alla presenza di radiazioni diffuse, ad es.
alla presenza di luce diffusa dalle nuvole. I collettori solari sono stati studiati per installazioni sia su tetti
piani e su tetti inclinati (vedi accessori di fissaggio). Pendenza minima di installazione per l'autopulizia
dello specchio: 15°.
Connessione tra collettori in serie molto semplice, grazie ai raccordi predisposti sul pannello. Tubi
di mandata e ritorno solari disposti su uno stesso lato del pannello, per un'estrema facilità di montaggio
Tubo di ritorno integrato con isolamento termico estremamente efficace Alta sicurezza e sostituzione tubi
sottovuoto o manutenzione degli stessi estremamente semplice grazie alla"connessione a secco". Resa
elevata attraverso una superficie selettiva di alta qualità. Drastica diminuzione delle perdite di calore
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grazie alla tecnologia sottovuoto. Il termovettore passa direttamente nei tubi, aumentando la resa degli
stessi. L'assorbitore circolare consente di catturare sempre in modo ottimale sia i raggi solari diretti che
quelli diffusi con i più svariati angoli di incidenza. Alta resa in inverno anche con irraggiamento solare
minimo: lo specchio CPC e il flusso diretto attraverso i tubi sottovuoto contribuiscono notevolmente ad
una resa energetica estremamente alta, anche in inverno, con elevati livelli di efficacia in presenza di
irraggiamento ridotto. Elevata sicurezza e durata grazie all'utilizzo di materiali anticorrosivi come
vetro/borosilicato, inox e alluminio pretrattato. Alta durabilità del tubo sottovuoto, realizzato in mono
lavorazione. Completamente riciclabile grazie ad una struttura smontabile e a materiali riciclabili.
Dati tecnici:
• Numero dei tubi sottovuoto: 14/21
• h0 riferito alla superficie di apertura EN 12975: 64,4 %
• c1 con vento, rif. superficie di apertura: 0,749 W/(m2k)
• c2 con vento, rif. superficie di apertura: 0,005 W/(m2k2)
• Kq,trans (50°), rif. superficie di apertura: 0,98
• Kq,long (50°), rif. superficie di apertura: 0,95
• Previsione di rendimento: 602 kWh/m² (si veda certificato, riferiti a 5 m2 di apertura)
• Dimensioni esterne LxHxP: 2,42 x 1,61 x 0,12 m
• Superficie lorda: 3,91 m2
• Superficie di apertura: 3,5 m2* Contenuto: 3,4 litri
• Peso: 62 kg*Pressione massima d'esercizio: 10 bar
• Temperatura interna max: 301°C* Collegamenti, mandata / ritorno: 15 mm
• Materiali di costruzione: Al / Cu / Vetro / Silicone / PBT / EPDM / TE
• Materiale dei tubi in vetro: borosilicato 3.3
• materiale per assorbimento selettivo: nitrito di alluminio
• Tubi sottovuoto (diam. est. / diam. int. / spessore / lunghezza): 47/37/1,6/1500 mm
• Colore (profilo di alluminio, anodizzato): grigio alluminio
• Colore parti in plastica: blu cobalto* Esame shock termico ITW: n.esame 06COL456
• Omologazione CE: P-IS-DDK-MUC-06-03-100029919-092
• Numero di registro DIN CERTO: 011-7S089R
• Potenza per pannello in W:
• Irraggiamento 400 W/m2: 894 (per DT=0), 867 (per DT=10), 801 (per DT=30), 722 (per DT=50)
• Irraggiamento 700 W/m2: 1565 (per DT=0),1537 (per DT=10), 1472 (per DT=30), 1393 (per DT=50)
• Irraggiamento 1000 W/m2: 2236 (per DT=0), 2208 (per DT=10), 2142 (per DT=30), 2063 (per
DT=50)
• Nota:DT è la differenza tra temperatura interna del pannello e temperatura esterna
dell'aria.Accessori optional:* fissaggi per tetti piani (30°, 45°, 60°) ed inclinati
• kit di collegamento flessibile isolato completo di sonda pannello
• kit di copertura collegamento per due pannelli affiancati
• Corredato di Marchio Solar Key Mark, certificazione secondo EN-12975.
• Garanzia sui tubi in vetro per rottura da grandine: 10 anni
• Garanzia del pannello: 5 anni
• Messa in funzione compresa nel prezzo.
Kit di collegamento con sonda
Kit di collegamento completo di sonda per regolazione, flessibile e in acciaio inox, preisolato, per
un corretto collegamento del pannello al circuito solare. In fornitura:
- 2 kit tubi flessibili, di mandata e di ritorno, in acciaio inox, lunghezza circa 1,3 metri
- 2 sensori PT1000 premontati in apposito pozzetto, con resistenza alle alte temperature e protezione
contro le scariche atmosferiche
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-
Isolamenti termici in EPDM, 19 mm con guaina protettiva esterna intrecciata
Raccordi a bicono con anello di serraggio, 15 mm, premontato due anellidi riduzione 12 mm
Copiglie
Lamiera di copertura per pannelli affiancati
-
Set di collegamento per 2 collettori affiancati composto da. In fornitura:
lamiera protettiva di copertura collegamento
isolamento termico
2 tappi di collegamento
kit raccordi per unire i pannelli
Fissaggi 2 guide zincate
-
Per fissaggio a 45° su tetti piani. In acciaio zincato. La fornitura include:
2 x staffe angolari di sostegno
viti di fissaggio
Stazione solare
Le stazioni solari monotubo con nuovo design per impianti acqua fino a 30 m² sono unità
premontate e già isolate con mantello anteriore e posteriore in polipropilene espanso (EPP) per limitate
dispersioni termiche. Esse contengono tutto l'occorrente, regolazione integrata e precablata, valvole e
tutti i dispositivi di sicurezza necessari al collegamento di un impianto solare e bollitore e sono conformi
alle norme EN per impianti solari. Dati tecnici:
- Mantello isolante anteriore e posteriore, viti di fissaggio
- Attacchi disponibili: Cu 18, Cu 22
- Raccordo porta gomma carico/scarico impianto, diam.15
- Flussimetro, regolazione della portata su 90° e scala graduata, range regolazione: 2-12 l/min
- Rubinetto di carico/scarico impianto, attacco ¾" M con tappo chiusura di sicurezza e catenella
- Circolatore WILO mod. STAR ST 15-8 Eco, attacchi 1"M-130 mm
- Rubinetto di ritorno DN 20, con supporto integrato attacco ¾"M laterale sempre aperto. Azionamento
90° in chiusura e 45° per apertura valvola ritegno. Apertura ritegno 2 kPa (200 mm c.a.)
- Gruppo di sicurezza, con valvola di sicurezza in pressione 6 bar conforme TÜV secondo SV 100 7.7
- Direttiva 97/23/CE, manometro scala 0-10 bar
- Termometro di ritorno, colore blu scala 0-160°C
- Staffa di sostegno, fermo anteriore e vite di sicurezza
- Coibentazione, EPP nero densità 40 kg/m neutro
- Valvola di zona a due vie
Tubo solare 18/15 senza accessori
Il tubo solare con linea di mandata e ritorno integrata viene utilizzato negli impianti solari sia acqua
che con liquido antigelo, per colmare senza problemi la distanza tra il kit di collegamento del collettore e
la stazione solare o il bollitore. Una guaina in tessuto con inserti in acciaio inox protegge in mod o
affidabile l'isolamento termico in EPDM da danneggiamenti durante il montaggio oppure causati da colpi
di becco di uccelli o dagli agenti atmosferici. Tubo solare, lunghezza 15 m, diametro Cu 18 mm,
composto da:
- due tubi di rame posati in parallelo isolati termicamente con cavo di silicone per il collegamento della
sonda del collettore
- rivestimento termico in EPDM a cellule chiuse, resistente alle intemperie, sta bile ai raggi UV e privo
di PVC, per temperature fino a 125 °C
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-
termoresistente per brevi durate fino a 190 °C
guaina intrecciata, resistente ai raggi UV, per la protezione del rivestimento isolante contro gli strappi
nella posa
spessore dell'isolamento 15 mm circa, ?R = 0,04 W/(m*K)
tubo in Cu 18 x 0,8
cavo di silicone per sonda del collettore 3 x 0,75 mm2, VDE 0295 termoresistente te fino a 180 °C
Accessori per Tubo solare 18/15
Accessori per il corretto posizionamento del tubo solare e per facilitare l'installazione con gli altri
componenti dell'impianto. La fornitura comprende:
- 10 fascette per il fissaggio dei tubi (viti per edilizia e tasselli per applicazioni murarie)
- 2 raccordi dritti Cu 18
Vaso espansione solare 80 lt. s/kit collegamento
Vaso di espansione a membrana costruito secondo la direttiva PED 97/23/CE e prEN 13831,
adatto all'impiego in impianti chiusi di riscaldamento ad energia solare come da DIN 4757 e EN 12977. Il
vaso è equipaggiato con una membrana speciale per sistemi solari, che separa il lato aria dal lato
contenente il liquido solare.
- struttura completamente saldata, per cui particolarmente affidabile ed utilizzabile fino ad una
pressione di 10 bar
- rivestito di vernice in polvere epossidica nei colori bianco e rosso
- installazione particolarmente rapida
- membrana resistente a liquido con temperatura fino a 100°C
- resistenza a qualsiasi miscela contenente glicole etilenico o glicole propilenico
- permeabilità particolarmente ridotta
- membrana certificata ai sensi della DIN 4807
- volume nominale 80 litri
- pressione di precarica 2,5 bar
- temperatura max. ammessa100°C
- pressione max di esercizio 10 bar
Accessori colleg. vasi espansione
-
La fornitura comprende:
1 valvola di intercettazione
1 tubo flessibile inacciaio inox L=0,5 m
Bollitore solare 2000 lt
Bollitore sanitario solare doppio serpentino ad alto rendimento idoneo per la produzione di acqua
calda sanitaria. Consente di ottenere elevate rese di scambio termico con consistenti produzioni orarie di
acqua calda sanitaria. Particolarmente indicato, grazie alla notevole superficie di scambio dello
scambiatore. Corpo in acciaio di qualità con trattamento interno di vetrificazione secondo la DIN 4753-3.
Trattamento esterno di protezione contro la corrosione (brunitura) e isolamento morbido in poliuretano.
Conducibilità termica ? = 0,039 W/mK , densità 14 Kg/m3, classe di reazione al fuoco B3. Spessore
isolamento di 100 mm. Finitura esterna in PVC in RAL 7038, borchie e coperchi neri in plastica.
- Installazione: Verticale
- Temperatura di progetto: 99 °C
- Pressione di progetto accumulo: 10 Bar
- Temperatura di progetto scambiatore: 110 °C
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-
Pressione di progetto scambiatore: 10 Bar
Peso 420 kg* Capacità accumulo: 2000 litri
Altezza totale con isolamento: 2550 mm
Diametro esterno con isolamento: 1300 mm
-Altezza totale senza isolamento: 2480 mm
Diametro esterno con isolamento: 1100 mm
Superficie superiore: 4 m²
Superficie inferiore: 4 m²
Direttiva PED 97/23/CE - Art. 3.3 (attrezzature in pressione)
D.M. 174/04 o regolamento n. 1935/04 CE (idoneità al contatto con acqua potabile).
La fornitura include:
Bollitore fissato su pallet
Isolamento fornito a parte
Pozzetti porta sonda
Termometro e tester
Anodo al magnesio.
Garanzia 5 anni
Regolazione murale per 2cir.mix.+bollitore
Regolazione per riscaldamento per il funzionamento con caldaie OpenTherm o con caldaie
monostadio (accensione con contatto pulito).
- Comoda regolazione per uno o due circuiti di riscaldamento miscelati e per produzione di acqua
calda sanitaria.
- I due circuiti sono configurabili mediante un'unica unità di comando, come opzione è possibile
connettere un'unità di comando supplementare per il secondo circuito.
- Tre crono programmi di riscaldamento configurabili per ogni circuito ed un programma regolabile per
l'acqua calda sanitaria.
- Regolazione dei circuiti di riscaldamento sulla base della temperatura esterna o ambiente.
- Compensazione con la temperatura ambiente in presenza di un circuito comandato sulla base della
temperatura esterna (configurabile).
- Commutazione automatica estate/inverno.
- Adattamento della curva di riscaldamento all'edificio.
- Preaccensione del riscaldamento in considerazione della temperatura esterna e temperatura
ambiente.
- Funzionamento a risparmio energetico delle pompe del circuito riscaldamento grazie ad una
regolazione della potenza delle pompe (solo pompe di tipo standard).
- Regolazione adatta alla gestione dei bollitori.
- Comando opzionale a risparmio energetico della pompa di ricircolo con programma temporale
configurabile, funzione dei tasti e spegnimento della pompa per mezzo della temperatura di ritorno.
- -Collegamento dei sensori e delle uscite mediante spine con morsetti ad avvitamento sulla scheda di
regolazione.
- Speciali programmi per l'asciugatura del fondo di posa del riscaldamento a pavimento.
- Tutti i sensori del tipo NTC 5K sono compatibili con i sensori della regolazione di sistema.
- Possibilità di monitoraggio regolazione e software update tramite utilizzo di scheda SD nell'apposito
alloggio.
- Possibilità di collegamento della regolazione ad una rete LAN - Ethernet.
- Sicurezza per l'impianto di riscaldamento e l'edificio mediante funzioni di protezione antigelo.
- Involucro murale 313 x 175 x 75 mm (L x H x P)
Dati tecnici:
- temperatura di funzionamento: 0-50°C- alimentazione: 230V, 50 Hz- max amperaggio uscite: 1 Aconsumo elettrico stand-by: 12 W
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-
protezione: IP 42
protezione telecomando: IP 40- collegamenti sonde: max 100 m, 2 x 0,75 mm2
dimensione telecomando: 120 x 95 x 35mm (LxHxP)
Per un circuito di riscaldamento miscelato.
Tutte le sonde necessarie incluse.
Garanzia 5 anni.
Ampliamento regolazione per ricircolo
Comprende la sonda per il ritorno del circuito di ricircolo e relativo fissaggio
Pozzetto d'immersione 100 mm
Bulbo per sonda 6 mm, lunghezza 100 mm, 1/2"" - Di = 6,3 mm
Valvola miscelatrice in ottone 3/4"
Miscelatore compatto, a perdita ridotta, realizzato in lega di ottone speciale DZR, che ne consente
l’utilizzo in impianti di riscaldamento,raffreddamento e acqua potabile. Per agevolare il funzionamento
manuale, le valvole sono dotate di pulsanti antiscivolo con finecorsa per un angolo di rotazione di 90°. La
scala di posizione della valvola può essere capovolta e ruotata per una vasta gamma di posizioni di
montaggio. Le valvole possono essere automatizzate facilmente e offrono una eccezionale precisazione
di regolazione grazie all’esclusiva interfaccia tra valvola e attuatore. Dati tecnici:
- classe di pressione: PN10
- temperatura del fluido: +110°C (max), +130°C (temporanea)
- coppia: < 5 Nm
- trafilamento in % della portata: 0,05 %
- collegamenti filetto femmina Rp3/4”
- corpo valvola e cursore: Ottone DZR, CW 602N
- albero e bussola: PPS
- guarnizioni O-ring: EPDM
- Kvs: 6,3
- peso: 0,43 kg
- PED 97/23/CE articolo 3.3
Servomotore per valvola miscelatrice
Servomotore compatto, reversibile con limitatori per angoli operativi di 90°. La valvola può essere
movimentata manualmente con una manopola di fronte al servomotore. E' fornita di attacco di cavo con
una connessione 1,5 m. Un contatto ausiliario è disponibile integrato al servomotore e può essere
programmato in qualsiasi posizione
- Temperatura ambiente max. +55°C min. -15°C
- Consumo corrente servomotore 230 VAC, 5 VA
- Protezione IP 41* Classe di protezione II
- Forza 6 Nm* Peso 0,4 kg
- Alimentazione 220 VAC
- Tempo 60 s
SISTEMA VRV
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E’ un sistema a Volume di Refrigerante Variabile ad espansione diretta, che si distingue per le seguenti
caratteristiche principali:
• Ampia gamma di soluzioni disponibili.
• Massimo risparmio energetico e minimo costo di esercizio, grazie all'adozione della tecnologia
inverter che consente risparmi nei costi di esercizio, di circa il 25%, se comparati con sistemi
tradizionali. Ne risulta l'effettiva capacità di variare il regime di funzionamento, adeguandolo al carico
istantaneo richiesto.
• Semplice nella gestione. Diversi livelli di controllo centralizzato a partire dall'Intelligent Touch
Manager (con accesso remoto via Web di serie e con l'originale funzione Energy Navigator) fino a
soluzioni collegabili ai principali BMS (Lon Work e Bacnet).
• Rapido da installare grazie all'impiego di tubazioni di rame e componenti industrializzati per la
realizzazione della rete di distribuzione del refrigerante.
• Primo in tecnologia grazie ad una serie di soluzioni esclusive:
- Funzione di carica automatica del refrigerante. Introduce automaticamente la quantità di
refrigerante
- corretta nel sistema.
- Funzione di verifica automatica del refrigerante. Procede, in modo completamente automatico, a
- Verificare che la quantità di refrigerante nel sistema sia sempre identica al contenuto presente al
primo
- Avviamento.
- Riscaldamento ambiente continuo, anche durante la fase di sbrinamento (sistemi VRVIII a
recupero di calore) grazie alla gestione alternata dei cicli sugli scambiatori esterni.
• Facile da integrare con sistemi di trattamento dell'aria esterna
- recuperatori di calore totali
- recuperatori con batteria di trattamento ed umidificatore
- unità canalizzata a tutta aria esterna
• Possibile collegamento a kit di produzione acqua calda per riscaldamento a pavimento o produzione
acqua calda sanitaria.
UNITA’ A VISTA
•
•
•
unità a parete, con pannello frontale liscio e struttura compatta.
modello a pavimento per installazione a vista. Disponibile come accessorio il pannello di chiusura
posteriore.
pavimento da incasso. pensile a soffitto o pensile a soffitto a 4 vie.
UNITA’ CASSETTE
•
modello round flow con griglia autopulente, con distribuzione del flusso d'aria a 360° e riduzione del
25% della velocità di mandata dell'aria. Il filtro si pulisce automaticamente una volta al giorno. La
polvere viene riposta all'interno di un contenitore che una volta pieno può essere svuotato tramite
apposito tubo collegato ad un normale aspirapolvere
UNITA’ CANALIZZABILI DA INCASSO IN CONTROSOFFITTO
•
•
•
dotate di motore del ventilatore DC inverter offrono efficienze del 22% superiori rispetto al modello
tradizionale. 3 livelli di velocità da comando locale. Funzioni di regolazione automatica della portata
d'aria e della ESP eseguita tramite il regolatore.
massima flessibilità di installazione (altezza 20 cm). Pompa di sollevamento condensa; ESP
settabile fino a 44 Pa; silenziosità di funzionamento, fino a 29 dB(A).
di dimensioni compatte, corredate di bacinella di raccolta condensa.
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SISTEMA A POMPA DI CALORE PER UFFICI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Unità motocondensante per collegamento di unità interne VRV oppure residenziali attraverso
l’utilizzo di branch provider.
Potenzialità nominale in regime di raffreddamento da 11,2 a 15,5 kW ed in riscaldamento da 12,5 a
18 kW.
Alimentazione: disponibile sia 380 V, trifase, 50 Hz sia 220 V, monofase, 50 Hz.
L'indice totale di saturazione deve essere compreso tra un minimo del 50% e un massimo del 130 %
di quello della motocondensante.
Struttura autoportante in acciaio, con trattamento per resistenza alla corrosione. Attacchi delle
tubazioni del refrigerante del tipo a saldare o a cartella in funzione della gamma di unità interne
collegate. Non necessita di basamenti per l'installazione. Possibilità di staffaggio a muro.
Ventilatori elicoidali, in numero 2, ad espulsione orizzontale dell'aria
Livello di pressione sonora non superiore a 53 dBA per il singolo modulo in raffreddamento.
Funzione Silent-Mode di serie, con cui è possibile impostare 2 livelli di funzionamento a bassa
rumorosità (livello I: 50 dBA; livello II: 45 dBA).
Compressore ermetico a spirale orbitante di tipo scroll con motore azionato da inverter, con velocità
fino a 6480 rpm. Capacità di parzializzazione dal 24% al 100% della potenza erogata.
Campo di funzionamento: in raffreddamento da -5°CBS a 46 ° CBS, in riscaldamento da -20°CBU a
15.5° CBU.
Funzione automatica per la carica del refrigerante provvede autonomamente al calcolo del
quantitativo necessario e alla sua carica all'interno del circuito.
Funzione di autodiagnostica per le unità interne ed esterne tramite il bus dati, funzione di
autoindirizzamento all'avviamento.
RECUPERATORI
Unità di recupero calore ad alta efficienza per installazione orizzontale, con ventilatori centrifughi a
doppia aspirazione accoppiati a motori elettrici dotati di regolatore elettronico per variare con continuità
la velocità e la portata d'aria. Filtro sintetico di classe G4 sull'espulsione e sulla presa di aria esterna.
Completo di circuito frigorifero in pompa di calore, con compressore rotativo/scroll, ad R410A. Portata
aria nominale 2500 m³/h.
- Tetto per installazione all' esterno
- Filtri efficienza F7
- Kit Free-cooling
VENTILCONVETTORI
Ventilconvettore cassette a 4 velocità, completa di valvola a due vie , di potenza nominale in
raffreddamento 3950 W. Batteria di scambio termico a doppia curvatura, per un'elevata efficienza
energetica. Scatola elettrica ad innesto a baionetta, per una rapida installazione e manutenzione.
Ispezionabilità dal basso per una rapida installazione e manutenzione.Dimensioni interne compatibili con
lo standard 600x600 dei controsoffitti. Certificazione Eurovent
Griglia di mandata per FCL con alette orientabili manualmente e ripresa aria, con termostato
elettronico evoluto "VMF System". Nelle unità singole oppure master di rete richiede anche un pannello
comandi a filo (accessorio obbligatorio VMF-E4). Colore bianco RAL 9010 .
Mobile di copertura per ventilconvettore cassette. Consente l'installazione del fan coil anche in
assenza della controsoffittatura.
Interfaccia utente a parete per Sistema VMF. Colore chiaro, da abbinare agli accessori VMF-
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E0,E1,ed E18 per le serie UL, HL ed FCX senza comando a bordo. Design innovativo, estremamente
sottile e di costo contenuto, permette il controllo delle funzionalità tramite tastiera touch capacitiva, con
visualizzazione su display LCD. E’ possibile scegliere di regolare l’ambiente con la sonda a bordo
pannello (di serie), o con la sonda del fancoil a cui è connesso, oppure tramite la lettura mediata.
Consente anche l’attivazione dell’accessorio depuratore d’aria (Plasmacluster / Lampada UV) e della
resistenza elettrica.
Ventilconvettore a parete a 3 velocità con alette di mandata orientabili in orizzontale e in verticale.
Completo di valvola a due vie incorporata. Possibilità di avere come comando (accessorio) o il
telecomando o il comando a filo. Pannello frontale del tipo Flat Panel con display. Potenza frigorifera
nominale 1.900 W. Certificazione Eurovent
Pannello di comando remoto a parete. PFW2 può controllare un solo ventilconvettore. Il pannello
deve essere installato a parete e collegato al ventilconvettore con il cavo a corredo. Il cavo del pannello
è lungo 4 metri. Il pannello PFW2 permette di impostare i parametri principali di funzionamento
dell’apparecchio, tali parametri vengono visualizzati su di un display a cristalli liquidi facilitando così le
operazioni di programmazione.
UTA ZONA SPOGLIATOIO
•
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•
•
•
•
L’unità è stata progettata per soddisfare le esigenze di benessere termoigrometrico e di ricambio e
qualità dell’aria. L’unità è caratterizzata dall’’adozione di un recuperatore ad elevata efficienza che
consente di ridurre al minimo il consumo energetico.
Telaio portante e pannelli sandwich spessore 25 mm in lamiera zincata per la superficie interna e
preverniciata esterna con isolamento in poliuretano iniettato (densità 42 kg/m3). Basamento in profili
continui di acciaio zincato. Lo smontaggio della pannellatura è reso il più agevole possibile.
Ventilatori centrifughi a doppia aspirazione a pale avanti con motore direttamente accoppiato.
Motore monofase 230V-50Hz a singola velocità dotato di regolatori elettronici per la variazione della
frequenza.
Filtri lato rinnovo e lato espulsione a setto ondulato classe G4 (secondo EN 779) contenuto in rete
metallica di spessore 50 mm di serie.
Recuperatore di calore a flussi in controcorrente a piastre in alluminio ad alta efficienza.
Vasca raccolta condensa in alluminio.
Tetto di protezione per installazione all' esterno
POMPA DI CALORE PER RISTORANTE
Pompa di calore ad R410A con compressore scroll ad inverter e ventilazione assiale, per un
funzionamento silenzioso ed una alta efficienza energetica. Valvola termostatica elettronica . Primo
avviamento gratuito da parte del Servizio Assistenza tecnica. Garanzia di due anni dalla data del primo
avviamento.
• Potenza termica nominale 20,12 kW.
• Potenza frigorifera nominale 18,51 kW.
• Alimentazione elettrica 400V-3N-50Hz. Certificazione Eurovent.
• Pannello di comando remoto, per eseguire a distanza le operazioni di accensione e spegnimento,
selezione del tipo di funzionamento e riassuntivo allarmi
• Gruppo di 4 tamponi antivibranti in gomma, da montare sotto al basamento dell'unità.
• Dispositivo basse/alte temperature, consente un corretto funzionamento con temperature esterne
fuori range standard.
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