Commissione Nuovi Istituti Nazionali

Transcript

Commissione Nuovi Istituti Nazionali
ROMA 16 OTTOBRE 1995
Unanime Relazione della
Commissione "Nuovi Istituti
Nazionali
-
insediata dal CNST
in dafa
22/6/1995 e composta da
Claudio
Nicolini -Presidente
Achille
Ardigò
Francesco
Faranda
Margerita
Hack
Sandro
Pontremoli
Nell' ambito di criteri di valutazione e di parametri guida di selezione approvati dal
CNST in data 22/6/1995 si è proceduto alla valutazione di tutte le aree tecnologiche e
scientifiche del nostro paese (di cui all'elenco delle audizioni allegato) onde
identificare quelle mature a costituire nuovi Istituti Nazionali sul modello INFN
coinvolgente il sistema di ricerca universitaria.
Ai fini di ottenere gli elementi conoscitivi necessari per tale esame sono state
condotte ripetute audizioni di oltre settanta personalità
preminenti nei più diversi
settori
della scienza e tecnologia rappresentativi del panorama nazionale ed
internazionale (vedi allegato l ) , acquisendo contestualmente informazioni circa la
missione e produttività
dei più rappresentativi organismi di ricerca nazionali.
nonché circa i disegni di legge di iniziativa governativa o parlamentare presentati
sdl'argomento negli ultimi due anni;
. eri. een- . di. cui a D.I vertici di tutti gli Enti di ricerca più importanti
(CNR, INFN, ENEA) nonché della Conferenza dei Rettori, dei Sindacati Ricerca e
Confindustria Ricerca sono stati altresì sentiti. Le audizioni si sono svolte al MURST.
senza alcun trattamento di missione nC alcun rimborso spese. a testimonianza del
grande interesse ed aspettativa generati dall'iniziativa del CNST.
PREMESSA
La vivacità della ricerca italiana
per molti settori è stata sorprendente, rivelando
pur a fronte di un diverso grado di maturità
potenzialit8 e punte di eccellenza
insospettabili, foriere di ottimi auspici per la nostra economia qualora il sostegno in
termini di risorse e strutture oggi operativo per il solo settore della fisica nucleare
venisse esteso
(INFN) - confermato da questa commissione come modello da imitare
progressivamente a quei
settori dimostratisti capaci di esibire oggi (od in tempi
successivi) lo stesso grado di eccezionalith e peculiarità che ha portato alla creazione
delltINFN. Non si può peraltro non rilevare il rischio di una rnarginalizzazione della
ricerca universitaria nel campo delle scienze umane e sociali, come anche lamentato
dal1'o.d.g. Ardigò presentato alla plenaria del CNST del 11/7/1995. Situazione. frutto di
concause in parte interne ai settori di ricerca suddetti, che merita particolare
attenzione pure attraverso iniziative promozionali stante l'indispensabile concorso
di tali scienze alla qualificazione e umanizzazione del progresso tecnoscientifico ed
economico del Paese. Comunque va constatato che in molti settori emergenti della
ricerca scientifica si va facendo strada un orientamento verso forme organizzative e
gestionali che superino quelle fornite dai Comitati consultivi nazionali del CNR e del
-
.
CUN. comitati che hanno visto negli ultimi anni un continuo declino delle risorse
finanziarie disponibili.
Da tutto questo la meta degli Istituti Nazionali come nodi di una rete di ricerca
organizzata sembra quindi essere, anche se in maniera estemporanea e disorganica.
presente. in particolare:
(a) nella comunith scientifica e nella classe politica che si sono già da tempo ed
irreversibilmente. orientati verso gli Istituti Nazionali anche se in maniera
estemporanea e disorganica (vedi . l e leggi istitutive ed in costante aggiornamento
parlamentare nei settori della Fisica Nucleare .Fisica della Materia. Alta Matematica .
Geofisica. Elettrotecnica
Ottica
nonché i disegni di legge in discussione nei settori
della Astrofisica. Agricoltura. Biofisica. Biotecnologie Avanzate. Spazio.
Vulcanologia);
(b) nello stesso CNR - perno della "seconda rete di ricerca" - che sta potenziando la
propria
capacita di produrre tecnologia riorganizzando i propri organi di ricerca
secondo macroaggregazioni nazionali (chiamate con lo stesso identico nome di
Istituti Nazionali). spesso con azioni di vicariato nell'Universith e nell'industria;
(C) I' ENEA - di fatto riferimento pubblico di una "terza rete di ricerca" in crescente
difficoltà per la crisi dell' industria nazionale - è andata riducendo nel tempo la sua
vocazione "energetica" ( ora solo un terzo del totale delle sue attivith' e risorse)
potenziando nel tempo la propria rete di sostegno all' innovazione industriale e la
propria vocazione di pubblica utility nei settori tecnologici più diversi della nostra
societh. oltre a mantenere alcune specificith'
tecnologiche.
Un altro dato costante emergente dalle audizioni e dalla consultazione delle
documentazioni è che la polverizzazione da parte dei Comitati CUN delle sempre più
misere risorse presenti nelle Universith per tutte le Aree disciplinari (40%) ha di
fatto reso fatiscente ed inesistente la "prima rete di ricerca".
Alla meta dell'Istituto Nazionale i settori oggetto di udienze conoscitive si sono
presentati con una gradualith di posizioni che possono essere cosi descritte:
a) solo in comitati consultivi CNR e CUN. senza uno stabile consolidamento dei
progetti poliennali per grandi aree tematiche;
b) consolidamento nel senso suddetto delle esperienze dei comitati consultivi CUN
40% con anche qualche esperienza di consorzi con enti privati e pubblici non
universitari;
C) acquisizione ricercata e in ceni casi ottenuta della trasformazione del settore di
ricerca attraverso il formarsi di uno o più enti non strumentali di ricerca. o
struttura formale corrispondente:
d ) aspirazione alla formazione di un proprio Istituto Nazionale con notevoli
differenze interne quanto al grado di aggregazione dell'esistente, con o senza molte
cautele nei confronti della pluralita delle gestioni autonome già esistenti
Proprio in riferimento alla posizione d) va valutata
come percorribile la
. . Nazionali
riorganizzazione qui proposta di. una.rete
di
Istituti
che c o i n v o 1 ? a
. .
.
i1 sistema u n i v m (la D U J ] ~rete di r1cerca"L senza tuttavia
modelli troppo rigidi ma nell' ambito
. . di una prospettiva di insieme su tutto i l
comparto della ricerca ( non ~rocastinabilea c w della stretta interconnessiont
. . .
di continuo nelle
tre rw di r t c e m - una di tre vasi- C
i z i o n o . La grande complessita ed eterogeneita delle strutture coinvolte nonché la
vasta eterogeneith nel grado di maturazione delle dodici aree
. . disciplinari
richiedono comunque una
estrema prudenza ed una W i t à di interventi, pur
una sorta di prospettiva a
nell' ambito di una visione di insieme a lungo respiro
regime acquisibile solo nel medio-lungo termine per tutto il comparto della ricerca
scientifica e tecnologica.
.
.
,t
-
SCENARIO
A REGIME
E' opinione unanime di questa ~0mmiSSi0ne che sia una strada percorribile ed
auspicabile la riorganizzazione qui proposta secondo una rete di Istituti N a z i o n a l i
~ o ~ ~ ~ ~ o - I N F N / I N F M / Iche
N D Acoinvolga
~
organicamente tutto i l sistema
universitario ( p r i m a rete resa alla ricerca fondamenrale) ben distinta e sinepica
con la rete di ricerca imperniata sul CNR (seconda rere resa anclie alle applica:ioni
ed al servizio tecnologico ) e con la terza rere irnperniata sull'ENEA e sulla ricerca
industriale ( resa al irasferimento recnoiogico in tutti i comparti della socierd ed a
sostenere l' innovazione di prodotto e di processo delle nostre imprese ed inciusive di
enti non strumentali di ricerca regionali o interregionali); secondo gli auspici della
commissione queste ultime due reti andrebbero anche' esse riorganizzate e
potenziate contestualmente secondo lo stesso modello (seppure con vocazione
diversa) che consenta I'acquisizione di masse critiche
e la riduzione di sprechi e
duplicazioni.
Tale distinzione in tre reti non va intesa in maniera assoluta. trovandoci di fronte
nella ricerca moderna a tre distribuzioni gaussiane con chiari distinti picchi ( e
ruoli) ma con forte sovrapposizioni per il convivere dei tre aspetti in ogni
istituzione di ricerca moderna, indipendentemente dalla missione primaria; tale
organizzazione appare I' unica in grado sia di mettere fine alla polverizzazione e
dispersione delle risorse. alla confusione dei ruoli e delle missioni. sia di incanalare
e d ottimizzare le risorse intellettuali mobilitate d a numerosi Consorzi
interuniversitari, sorti soprattutto di recente. La presenza di Consorzi
interuniversitari, adeguatamente ristrutturati ed accorpati, ove opportuno. potrebbe
costituire un embrione della prima rete di ricerca all'interno delle varie aree
disciplinari e costituire quindi una componente essenziale di indirizzo .alle scelte
politiche che debbono essere adottate per razionalizzare i l sistema ricerca
universitario. Va sottolineata la rilevanza strategica del problema e degli
orientamenti che verranno assunti per gli ovvi riflessi che essi avranno sulle linee
di finanziamento e coordinamento della ricerca universitaria. Su questo problema la
Conferenza dei Rettori (CRUI) ha espresso un primo proprio parere e una propria
valutazione sostanzialmente in sinergia con le proposte qui contenute (come appare
dal documento sulla ricerca della Conferenza dei Rettori distribuito fra i membri
CNST), sottolineando che il potenziale interesse di queste iniziative risiede
nell'inserimento delle attivith di ricerca degli Istituti Nazionali
anche presso
strutture universitarie (modello INFN).
Ad oggi di fatto non esiste perb ancora una effettiva rete di ricerca universitaria (la
cosiddetta prima rete ) avente risorse umane e finanziarie comparabili alla seconda
rete (in particolare del CNR) e persino alla terza rete (seppure sia in difficolth per il
progressivo pericoloso logoramento dei pochi centri di eccellenza tecnologica
rimasti in ambito industriale). In assenza di Istituti Nazionali le reti , in particolare
le prime due, appaiono all' esterno unicamente "diffusione oriented" piuttosto che
"mission oriented" e tendono nel giudizio di taluni pericolosamente alla tutologia.
per lo pib senza masse critiche. Inoltre la pressione accademica sui CNR appare
spesso esorbitante a tutti i livelli. non solo sull'uso delle risorse finanziarie ma
anche delle stesse strutture di ricerca. Per cui una rete di Istituti
Nazionali
coinvolgenti la ricerca universitaria area per area (anche se non va subito
generalizzata perché per alcune discipline non appare oggi nC auspicata né
opportuna come vedremo più avanti) - viene percepita a regime come la risoluzione
più efficace, riconducendo la seconda rete anche via opportuni accorpamenti e
razionalizzazioni (da imperniarsi intorno ad un CNR rafforzato ad un ruolo primario
di servizio tecnologico diffuso o orientato e dotandola contestualmente della
necessaria autonomia dall' universith. A parere di alcuni membri della Commissione
significativi passi potrebbe infatti essere ottenuti finalizzando per i settori maturi i
fondi CUN 40% all' avvio della costituzione della prima rete universitaria.
Per alcuni settori strategici appare opportuna la creazione di strutture di
coordinamento forti ed adeguatamente finanziate fra le tre reti , in particolare fra la
.
prima e la seconda. In prospettiva .per t u t t i gli organismi delle tre reti pubbliche 13
revisione andrebbe auspicabilmente attuata con scadenza quinquennale. ed i l
potenziamento dovrebbe prevedere contratti di assunzione quinquennali ed
un
monitoraggio annuale da attuare con un osservatorio neutro ed efficiente presso 10
stesso MURST utilizzando CINECAICILEA oppure presso I' ISTAT ( generale
compiacimento e' stato espresso da parte di tutti durante le audizioni per la verifica
puntuale sui risultati attuato dal CNST - esperienza da ripetere periodicamente). I n
uno scenario di lungo respiro tutti: gli istituti nazionali sia della I rete di ricerca (la
cui costruzione e' qui proposta- intorno alle UniversitA) che della I1 rete (da
costruire in maniera simmetrica intorno al CNR) e della 111 rete di ricerca (da
costruire in maniera coordinata sul modello MITI intorno ad ENEA. valorizzando i
quattro-cinque Centri di Ricerca Industri'ale rimasti e le poche TechnoSocietà di
valore) dovrebbero avere una dotazione minima per la struttura di base. mentre i
loro fondi di ricerca dovrebbero trovarli sul mercato nazionale
pubblico (attraverso
accordi di programma anche su temi di ricerca fondamentali in piani triennali
rinnovabili a fronte di progetti e risultati ) e privato ( annualmente da PF CNR. PNR.
. .
dalle aziende ). Viene1 immediata formane di una Commissione ad hoc
..
. .
del CNST opbortunamente a l l a r W _ ~ e r J d m r ei corltpCIu ed i d e t w di un ta l
ione g b h L , ivi inclusi gli Istituti e le aree tecnologiche di
attivita primaria per ognuna delle due reti (onde evitare duplicazioni e dispersione
di risorse). anche attraverso i l meccanismo delle audizioni e della raccolta di
documenti e dati puntuali sulla produttività e missioni delle varie strutture qui
introdotto .
1
Per quanto concerne la Prima Rete di Ricerca
viene quindi prospettata la creazione
nel medio-lungo termine di Istituti Nazionali coinvolgenti i l sistema universitario
per le aree tecnico-scientifiche di cui si compone i l CNST. appositamente delimitate e
con forte ricerca della massa critica e di aggregazioni interdisciplinari.
Lo
strumento della legge quadro , magari anticipato da un articolo nel disegno di legge
allegato alla finanziaria 1996 , appare i l pi3' idoneo per raggiungere gli obiettivi
indicati con trasparenza e flessibilitd'
per tutte le tre reti di ricerca.
Avendo come riferimento una serie d i c r i t e r i generali d i merito elencati
successivamente, vengono invece unanimemente proposte per i l breve termine
dalla Commissione unicamente una serie di azioni puntuali che necessitano la stretta
collaborazione del MURST e prevalentemente delle Università
Interuniversitari, oltre che in parte di alcuni altri Ministeri
Agricoltura, Beni Culturali, Sanith ), del CNR e dell'ENEA,
ottimizzare a tempi stretti il rapporto beneficilcosti, il ritorno
ricaduta sullo sviluppo economico del nostro paese.
e relativi Consorzi
Vigilanti (Industria.
con I' obiettivo di
internazionale e la
.
J
ve
RICERCA
r v
L a maturitd d i u n
sottocitati
criteri:
dato
settore
e'
valutata
oggettivamente
in
base
ai
1)
integrazione
nella
ricerca
universitaria;
2)
multidisciplinarietà
ed
interdisciplinarietà;
3)
concentrazionelgestione
di
tecnologie
c o m p l e s s e " , privilegiando le
attività richiedenti
tecnologie complesse e costose;
4 )
"operatività
in settori correlati con le tematiche di Ricerca e Sviluppo
"prioritarie per l'Unione Europea" (prevalentemente) e secondo i recenti
Technology Assessements dei paesi più avanzati. anche per un più consistente e
"giusto" ritorno dei nostri investimenti sia nazionali che a livello CEE;
5)
track-record
documentato di
eccellenza
della
relativa
comunità
scientifica , valorizzando gli ambienti scientifici che hanno già adottato forme di
"peer-review" e che hanno
la necessaria massa critica per trovare sul mercato
significative
risorse aggiuntive per operare;
6)
t r a c k - r e c o r d d o c u m e n t a t o di a t t i v i t à nel tempo .privilegiando le aree
che hanno consolidato i l consenso delle comunità di ricercatori ad essa afferenti e
che
garantiscano quindi
"tempestivita" di azione e "programmazione sicura" sul
breve- medio termine
7)
"collaborazione
internazionale",
p r i v i l e g i a n d o le aree e gli organismi
che già operano con forme di collaborazione internazionale o nel .quadro di
programmi europei;
8)
documentato r a p p o r t o c o n s o l i d a t o ed efficace con il mondo " i n d u s t r i a l e
e l o col s i s t e m a p r o d u t t i v o d e i s e r v i z i " (finalizzando anche al loro
"ammodernamento" tecnologie e conoscenze).
.
Interventi Immediati
nei
Settori
Strategici
A seguito della lunga serie di audizioni ed alla consultazione della documentazione
acquisita sono proposti in questa prima fase una serie di puntuali
iniziative strategiche per ogni a r e a scientifica
ambito del mandato ricevuto dal C N S T
.
L' identificazione dei settori strategici
rimanendo
nell'
tecnico-scientifici
per ognuna delle dodici
aree del CNST - da perseguire contestualmente anche se coll' indicato
ordine di
priorità legato alla loro relativa maturazione - è stata effettuata utilizzando i criteri
precedentemente enunciati e costantemente evidenziati durante le audizioni:
Creare
.
.
tre h U U . Nazionali
. . . .~PCtiiDdo a termine i l processo di t rasformazione DeC
ve già in itinere od in discussione nel Parlamento dalla scoria
allareandone però eli orizzonti e r .i d e. f u i m e i contenuti
onde
soddisfino ai criteri generali di cui sopra . Le iniziative di trasformazione proposte
hanno
le caratteristiche successivamente enucleate e sono i n sintonia sia con le
priorità del Piano Triennale Ricerca 1994-96 sia con i criteri generali adottati :
- I s t i t u t o N a z i o n a l e Astrofisica
Astronomia(1 Rete Ricerca) via
accorpamento
senza costi aggiuntivi di tutti gli Osservatori Astronomici vigilati dal MURST
del
Consorzio Interuniversitario di Fisica Spaziale e di unità presenti nelle università ;
-Istituto
Nazionale
Biostrutture
Biosistemi
(I
rete
R i c e r c a ) via la
trasformazione del Consorzio Interuniversitario "INBB" in cui vanno confluendo
gran parte dei Consorzi Interuniversitari di Biotecnologie e del Cervello , con
auspicabile estensione a quello di Metalli per i Sistemi Biologici. nonché; iniziative
nazionali diverse ( quali DISEGNI DI LEGGE SU ISTITUTI NAZIONALI DI BIOFISICA
BIOTECNOLOGIE AVANZATE e sul CERVELLO. nonché' il Centro di Biotecnologie
Avanzate di Genova , I' Area di Ricerca di Trieste ); su "INBB" già convergono
biochimici. biofisici .fisiologi. fisico medici , biologi molecolari .tecnologi biomedici
, bioingegneri e ricercatori di altre discipline pertinenti ; alla Camera dei Deputati e'
stata presentata I' 11 Maggio 1995 una proposta di legge - numero 2507 - in questo
senso immediatamente adattabile a questa proposta ;
.
.
-Istituto
Forestale
Nazionale
Ricerca
Agraria
(Il Rete di Ricerca ), attraverso I'
,Agroalimentare
accorpamento
dei 23 Istituti Nazionali di sperimentazione agraria .dell'
Nutrizione, Economia Agraria e
Stazione Oli e Grassi,
Ministero dell'Agricoltura e dell'Industria, attivando
collaborazione con unità di ricerca universitaria.
,Nutrizionale
e
senza costi aggiuntivi
Istituto Nazionale di
organismi vigilati dal
opportune forme di
Per questi tre casi attivare subito un comitato di coordinamento nominato dal CNST
che avvii
ed accompagni
sia i l processo
legislativo di trasformazione
anche
facendo riferimento a proposte legislative in itinere nel Parlamento sia
il
coordinamento
di settore
cogli. Istituti C N R . pertinenti.
ael contesto del1
e ~ l i o se
. .
le reti dr r i c e r c e r n a anche in&w&ntemente
. ..
i
. alla c o s. w .n c nell' ordi,:
-Istituto Nazionale
d i Chimica
(1 rete di ricerca universitaria)
Procedere
con alto !?rado di
. . ne dr
una legge a&o
per
.
a
.
favorendo la spontanea fusione (apparentemente in divenire) in un unico Consorzio
Interuniversitario dei
numerosi Consorzi Interuniversitari gravanti nell' area
trasformazione di questo stesso Consorzio in un Istituto
chimica , e quindi la
Nazionale. incoraggiando una operativa collaborazione delle varie componenti
per
ottimizzame la massa critica e la necessaria focalizzazione;
-Istituto Nazionale di Metrologia , nell' ambito della seconda rete di ricerca
imperniata sul C N R , fondendo in un unico organismo e senza costi aggiuntivi
l'Istituto Elettrotecnico Galileo Ferraris , il Laboratorio Gustavo Colonnetti del CNR e
l'Istituto
Metrologico
dell'
son
ENEA
~ r o c e d u r e ed
.
. .
obietti
vI
da
.
detl.. nirc
Potenziare esistenti 1st
a n i ~ l i a n d o n e intniedlata m e n t e
IQ
.
.
parrecim-lone
universiraria e successivamente inserendoli
nella I
rere di ricercp:
- A l t a ,Matematica,. arrraverso I' attivazione di sezioni universitarie sul territorio
nazionale
- G e o f i s i c a , attraverso l'apertura di sezioni universitarie e 1' attivazione di una
struttura di coordinamento nominata dal CNST e comprendente le Universiti attive
I' Istituto
nel settore , I' Osservatorio Geofisico di Trieste ,l' Osservatorio Vesuviano
1' Istituto Geochimico dei fluidi del CNR e I ' Istituto
Internazionale di Vulcanologia
Nazionale di Geofisica. Mentre sin d'ora appare opportuno I' accorpamento del]'
va verificato in questo contesto I' opportunità di
Osservatorio Geofisico dentro I' ING
creare un I s t i t u t o
N a z i o n a l e di
V u l c a n o l o g i a . accorpando a t t i v i t i degli
osservatori vulcanologi
con le varie sezioni universitarie attive nella vulcanologia
rispetto all' ipotesi di gran lunga p r e f e r i b i l e di un accorpamento generale di tutto
il settore ed organismi di cui sopra in un unico Istituto Nazionale di Scienza e
Tecnologia della T e r r a
, avente
la necessaria massa critica ed organizzato per
sezioni monotematiche ma sinergiche ; il che contribuirebbe ad eliminare le zone
d'ombra presenti ed a valorizzarne le significative punte di eccellenza.
.
.
.
.
SQstenere
una
fo rre
S t rurrura
di
C o ordi'namenrp
dal
consorzi^
nominata dal CNST e comprendente lo stesso Consorzio Interuniversitario Scienze
M a r i n e , la Stazione Zoologica di Napoli. I' Istituto Nazionale del Mare del. CNR e I '
Istituto Idrografico della Marina Militare (cui vanno affidate la gestione e la
realizzazione del Parco Navi secondo il piano triennale). 11 tutto nella prospettiva di
da
creare un I s t i t u t o Nazionale di Scienze del M a r e in tempi brevi-medi
inserire nella prima rete di ricerca. via la trasformazione del CoNlSMA.
. .
. .
. . .
Dar vita ad un DroQetto dr nicchia rnter-e
sul Sistema I t a l i a guidato dal Comitato 14 del CUN 40% nella prospettiva di un
C o n s o r z i o I n t e r u n i v e r s i t a r i o nelle a r e e sociologica, p o l i t o l o g i c a , s r o r i c o i s t i t u z i o n a l e , aperto ai più diversi contributi d a altre discipline (architettonicaurbanistica e letteraria); e di insediare subito un comitato di coordinamento
nominato dal CNST
Sostenere con un contitpr* ad hoc di c o d i u a m e n r o n m b a L Q dal CNST
*il processo di fusione gih spontaneamente in atto
in un unico Consorzio
Interuniversitario d i
- S c i e n z a e Tecnologia Informazione, risultante dai Consorzi Interuniversitari
di Elettronica .Informatica e Telecomunicazioni operanti prevalentemente nell'
ambito dell' Ingegneria e dell' Informatica ; anche se si pensa che in prospettiva
questo settore meriti un Istituto Nazionale nella I rete di ricerca,
uno stretto
coordinamento dove essere immediatamente e contestualmente
creato colle similari
strutture del CNR e dell' Industria ( in particolare dei Consorzi Misti tipo JESSI
.PNB...) vista la forte interconnessione delle rispettive ricerche col possibile
obiettivo di creare Istituti Nazionali anche nelle altre due reti , tutti e tre fra di loro
oportunamente coordinati ed obiettivizzati.
* il processo di una più stretta collaborazione fra le Sovraintendenze (Ministero
Beni Culturali)
e Dipartimenti
Universitari interessati (Murst) organizzabili in un
nel settore della
primo tempo attraverso un relativo Consorzio Interuniversitario
-Archeologia-Antichitd
.
are
P
ansre-ni
-
. . ,facendo guidare il processo da un comitato del CNST per
:
attraverso la formazione di un Consorzio Interuniver~itari~c h e n i i r i
nel breve- medio termine
alla creazione di un Istituto Nazionale
sulla falsarisa
del National Bureau of Economics e favorisca una sua successiva interconnessione
. .
con esistenti Istituti della seconda rete ( I x P F ed ISCO
[mero B b r o 1
- S c i e n z e G i u r i d i c h e 'anche attraverso la formazione di un Consorzio
Interuniversitario nel settore e la sua contestuale interconnessione con esistenti
Istituti quali quello di Studi Legislativi ( ISLE) .
Economia,
itn
Coniiraro risfrerro del C,VST
opportunamente integrato da
rappresentati di organi
del Ministero della Sanità' e del Consiglio Superiore di
SanitA (ISS), per attivare Una proposta organica e ponderata per I ' Area htedica. La
situazione di detta area si pone in termini estremamente complessi . per I ' esistenza
sia di Istituti di cura e ricovero a carattere scientifico nella seconda rete di ricerca
necessitanti razionalizzazioni (su tali Enti. di cui la Sanità' sta ridefinendo i l
regolamento , voci critiche si sono levate durante le audizioni ) sia di legittime forti
aspettative delle Facolta' Mediche e delle istituzioni ospedaliere non universitarie e
non IRCCS. Mirare al riordino del settore nella I1 rete a ed alla creazione nel medio
termine di un I s t i t u t o ?4azionale di
Scienze e Tecnologie Mediche n e l l a
prima rete di ricerca. anche attraverso la fase intermedia di creazione di un
Consorzio Interuniversitario opportunamente articolato . I1 problema del riordino
dovrebbe tenere conto e coinvolgere anche l'importante settore della Veterinaria.
oltre che riguardare medicina molecolare. tecnologie applicate alla sanità. sistemi di
valutazione delle strutture sanitarie
Insediare
Stimolare
la fo rmazione di u n Conso r:io I n t e r u m'fario aj
-Tecnologie
Aereospaziali
, secondo la proposta allegata
in appendice e
attraverso la nomina di un comitato di coordinamento nominato dal CNST neil'ambito
dell' Ingegneria .propedeutico alla creazione di un Istituto Nazionale dello Spazio in
cui vengano concentrate tutte le attività spaziali. specialmente qualora non sia
condotta in porto la rivitalizzazione dell' Agenzia Spaziale Italiana attraverso un
adeguato ricambio di uomini e di regole.
. .
. .
..
Creare S t r w a di Coor-neivi
s w r i della F
Ua
- CNR JNFN ed INFM (fisica materia)
-CNR. INFN ed INDAA (astrofisica-astronomia)
INTERVENTI
FINANZIARI PROPOSTI
Lo strumento legislativo per la creazione sia di Istituti che di Iniziative Strategiche
Nazionali coinvolgenti le tre reti potrebbe essere I' i n s e r i m e n t o nella
f i n a n z i a r i a d i u n d e c r e t o di delega a l Governo p e r il r i o r d i n o degli Enti
d i Ricerca, con p a r e r e vincolante d e l CNST . E' raccomandazione d i questa
commissione che sia opportuno attivare nella finanziaria 1996 ( o r a in discussione i n
parlamento) un Capitolo di spesa ad hoc denominato "I rete di ricerca" . A p p a i o n o
inoltre auspicabili i seguenti interventi:
- a c q u i s i r e le risorse necessarie evidenziate
p e r t a l e i n i z i a t i v e (15
m i l i a r d i p e r il 1996 d a d e s t i n a r e u n i c a m e n t e a l l a I r e t e . visto che i l
riordino degli Enti della I1 rete viene proposto a costo globale zero per gli anticipati
risparmi nella gestione) coll'obiettivo di elevare .il . capitolo
della I rete
in tempi
.
brevi a SO miliardi contestualmentealledefrnlIione della l e ~ e e o d r o
.
-estendere i compiti di questa commissione del Consiglio Nazionale Scienza e
Tecnologia (allargata a rappresentanti di Confindustria e Sindacati ed al delegato del
Ministero vigilante .settore per settore)
al monitoraggio del processo qui innescato
ed all' espressione di pareri vincolanti circa la gestione del capitolo di cui sopra
acquisendo
il MURST
dati oggettivi dall'ISTAT oppure da un osservatorio attivato ad hoc presso
per la valutazione degli o r p n i s m i e delle attività di ricerca
AUDIZIONI
Le audizioni di numerose personalità del mondo della ricerca sia interne
che esterne all' Accademia sono cominciate i l 5 Settembre al MURST e continuate
sino al1 ' 1 1 Ottobre 1995 settore per settore concludendosi (sempre al MURST) coli'
audizione del Presidente del Consiglio Nazionale Ricerche , dei Sindacati Ricerca e
della Confindustria e del Direttore Generale dell' ENEA. Si e' trattato di colloqui (
registrati
a partire dal 6 Settembre
con dibattiti aperti per ogni singolo settore
nonché' di una raccolta di documentazione puntuale ; un elenco di tutte le audizioni
con una sintesi delle risultanze emerse dai settori più maturi e' qui offerta , mentre
.la registrazione di tutte le audizioni e copia delle documentazioni ed informazioni
acquisite sono date in Allegato 1 e 2.
.
SETTORE SPAZIO -ASTROFISICO
- Prof. Vittorio CASTELLANI- Diret. Osservatorio Astronomico
- Prof. Attilio FERRAR1 - Pres. Consorzio Interuniv Fisica Spaziale
- Prof. Attilio SALVETTI - Ingegneria Spaziale -Univ Pisa
SEITORE BIOLOGICO BIOMEDICO E BIOECNOLOGICO
- Prof. Maurizio BRUNORI - Univers Roma (documento scritto)
- Prof. Anuro FALASCHI - UNIDO Trieste
- Prof. Luigi FRATI - CNST
- Prof. Adelio RIGO - Presid Cons Interuniv 'Biostrutture Biosistemi
- Prof. Domenico ROMEO- Presid Cons Interuniv 'Biotecnologie'
- Prof. Leonardo SANTI - C.B.A. .Genova
- Prof. Everardo ZANELLA -CNST
- Prof. Lanfranco MASOTTI - Univ Bologna e Direttore CIB
SETTORE AGROALIMENTARE
- Prof. Joe Rotilio -Presidente Istituto Nazionale Nutrizione
- Prof. Giantommaso SCARASCIA MUGNOZZA- CNST
6 settembre 1995
SETTORE DELLA CHIMICA
- Prof. Alberto RIPAMONTI
SETTORE ECONOMICO
- Prof. Mario BALDASSARRI
- Pmf. Luigi DE ROSA
SETTORE GIURIDICO LETTERARIO
- Prof. Pasquale SMIRAGLIA
SETTORE SCIENZE DEL MARE
- Prof. Antonio BRAMBATI- Universith Trieste
- Prof. DALLA PORTA -CNR, Venezia
- Prof. CAIELLO- Stazione Zoologica Napoli
- Prof. Giancarlo SPEZZIN Cons Interuniv Scienze Mare
-
SETTORE SCIENZA E TECNOLOGIA DELL'INFORMAPONE
Prof. Ivo DELOTTO- Consorzio Interuniv' Informatica
- Prof. Franco IMMOVILLI-Gruppo CNR Telecomunicazioni
-
-
Prof. Bruno PELLEGRINI- Consorzio lnteruiv Elettronica
14 serrembre 1995:
SETTORE GRANDI ENTI
- Prof. Luciano MAIANI (risposte scritte)
- Prof. Carlo RIZZUTO ,
- Prof. LANZAVECCHIA (a n?me del Prof. Umbeno COLOMBO-ex .Ministro
Ricerca)
SEITORE ECONOMICO
- Prof. Silos LABINI
- Prof. Luigi DE ROSA
SETTORE SCIENZE SOCIOLOGICHE E STORICO ISTZTUZIONALI
- DE NARDIS
SETTORE SCIENZA DELLA TERRA
- Prof. Enzo BOSCHI - 1st. Naz. Geofìsica
- Prof. RODA - Osservatorio Geofisico
- Prof. EVA - Univ. Genova. Scienze della Terra
- Prof. MORELLI - Univ. Trieste
SETTORE ARCHEOLOGIA - ANTICHITÀ
- Prof. FACENNA - Sovraintendenza (Ministro Beni Culturali)
19 Settembre 1995:
S r n O R E FILOSOFICO LE'ITERARIO
- Prof. Armando RIGOBELLO
SEITORE ECONOMICO
- Prof. Silos LABINI
SE'ITORE SCIENZE. TECNOLOGE INFORMAZIONE
- Prof. Vito SVELTO -CNST
- Prof. Gianni FABBRI- CNST
22 Settembre I995
-Prof Blasi
- Presidente Conferenza Rettori
(
Sentito a Prato)
26 Settembre 1995
SETTORE MATEMATICA
- Prof. Figà' TALAMANCA Presidente Istituto Naz. Alta Matematica
- Ciro CILIBERTO - Ordinario di Matematica. membro del CUN 40%
-
SETTORE SCIENZ4 E TECNOLOGIA DELLA TERRA
- Prof. BARBERI Sottosegretario Protezione Civile
-
SE'ITORE GRANDI ENTI
- Prof. Enrico GARACI
- Presidente
CNR
.
della
SETTORE SCIENZA E TECNOLOGIA DELLA ViTA
- Prof. Glauco TOCCHINI VALENTINI - EMBOKNR
- Prof. Giuseppe ROTILI0 - Direttore Dip. Biologia Torvergata
- Prof. Luigi STRATA- Consorzio Nazionale Neuroscienze (documento scritto)
SETTORE ECONOMIA
- Prof. Silos LABINI
- Prof. DE ROSA
- Prof. BALDASSARRI
'
SINDACATI
- Dott. SALOMONE - Segr.Genera1e -CGIL Ricerca
- Dott .BROCCATI - Segretario Aggiunto CGIL Ricerca
- Dott. Alberto CIVICA - Segr. Gen. UIL Ricerca
CONFINDUSTRIA
- Ing. Roberto CIARLONE
-
Confindustria Ricerca
I l Orrobre 1995
GRANDI ENTI
-Dott PISTELLA
-
Direttore Generale ENEA
SETTORE CHIMICA
- Prof RIZZARELLI -Rettore
- Prof RIPAMONTI- CNST
SETTORE MEDICINA
- Prof CARINGI
-
Universith di Catania
Presidente dei Presidi di Corso di Laurea in Medicina
SETTORE INGEGNERIA
- Prof. S. LESCHIUTTA
-
Presidente Istituto EIettrotecnico Nazionale Ferraris
SETTORE GIURISPRUDENZA
- Prof. Giorgio LOMBARDI -CNST ed ex-CSM