MANUALE scheda valutazione bisogno sociale SFA-ar

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MANUALE scheda valutazione bisogno sociale SFA-ar
MANUALE D’USO
SCHEDA DI VALUTAZIONE
DEL BISOGNO SOCIALE E SCOCIO SANITARIO SFA-AR
Premessa
La scheda di valutazione del bisogno sociale, basata su una rivisitazione della S.VA.MA. (Scheda
per la Valutazione Multidimensionale delle persone Adulte e Anziane) posta in sperimentazione
dalla Regione Campania con la Delibera 1811/07, mira a:
raccogliere informazioni sull’attivazione della domanda, sulle persone coinvolte
nell’assistenza, sulla situazione abitativa, socio-ambientale ed economica dell’utente;
valutarne il peso nella determinazione del suo livello di bisogno sociale.
Essa deve essere compilata da un’assistente sociale del Comune competente territorialmente, che
successivamente la presenta in sede di Unità di Valutazione Integrata.
Le informazioni richieste per la valutazione già contenute nella Scheda di accesso e presa in carico
saranno importate automaticamente per via telematica.
Lo strumento valuta sette dimensioni definite da una o più variabili:
condizione abitativa;
condizione familiare;
condizione di salute;
rete di cura e supporto;
istruzione/formazione;
situazione lavorativa;
situazione economica.
Su ognuna di queste dimensioni è previsto un minimo ottenibile equivalente a 0 punti ed un
massimo di 20.
E’ stata stabilita, inoltre, l’assegnazione di un punteggio finale che restituisca il livello di bisogno
sociale complessivo. Anche in questo caso, il minimo raggiungibile sarà 0 punti, mentre il massimo
140.
I punteggi, sia i parziali che quello totale, saranno sottoposti a ponderazione su base 1 per agevolare
la lettura dei dati. Ad esempio, l’utente totalizza rispetto alla condizione abitativa 15 punti.
Rapportandoli a 20, il massimo ottenibile su ogni dimensione, avremo 0.75.
Così, se l’utente ottiene un punteggio totale pari a 70, rapportandolo a 140, il massimo complessivo
raggiungibile, avremo 0.5.
I parziali indicano livelli di bisogno rispetto alle dimensioni considerate e, allo stesso modo, quello
generale corrisponde a livelli di bisogno sociale:
0 – 0,20
basso
0,21 – 0,40 medio-basso
0,41 – 0,60 medio
0,61 – 0,80 medio-alto
0,81 – 1
alto
Ritornando all’esempio precedente, l’utente in questione presenterà un livello di bisogno abitativo
medio-alto ed uno complessivo medio.
Istruzioni per l’uso
Le seguenti informazioni non sono soggette a ponderazione:
Nome: indicare cognome e nome dell’utente
Comune di residenza utente: indicare il comune che fa la valutazione, il quale coincide sempre
con quello di residenza dell’utente.
Data: indicare la data in cui viene effettuata la valutazione sociale.
Tessera sanitaria: inserire il numero della tessera sanitaria.
Esenzione Ticket: specificare se l’ utente ne è in possesso.
Codice fiscale: inserire il C.F. del soggetto sottoposto a valutazione.
Residenza: riportare la residenza dell’utente (indirizzo, n° civico, c.a.p., Comune, provincia,
recapito telefonico).
Stato civile/genere: indicare lo stato civile dell’utente e il genere.
Motivi della richiesta: indicare i motivi per cui l’utente chiede aiuto. Inoltre, specificare se è stato
informato della domanda.
Condizione di salute: consumo/abuso di sostanze psicoattive illegali (eroina, cocaina, estasi, crak,
ecc..) e legali (alcool, tabacco, farmaci, ecc..), dipendenze comportamentali (anoressia, bulimia,
gioco patologico, ecc…), perdita autonomia, disabilità permanente e temporanea.
Condizione Familiare: Conflitti di coppia, Irresponsabilità/incapacità al ruolo genitoriale, difficoltà
comunicativo/relazionali genitori figli, difficoltà legate alla gestione ed assistenza di bambini
anziani e disabili, nucleo costituito da un solo utente, famiglia multiproblematica, affido familiare e
adozione.
Violenza/maltrattamenti/abusi: abusi e maltrattamenti fisici intrafamiliari, abusi e maltrattamenti
fisici extrafamiliare, abusi e maltrattamenti psicologici intrafamiliari, abusi e maltrattamenti
psicologici extrafamiliare, tratta/sfruttamento prostituzione, bullismo.
Marginalità/Difficoltà Relazionale: difficoltà affettivo relazionali, difficoltà socio relazionali,
solitudine, assenza rete di assistenza, insufficienza rete di assistenza, problemi di integrazione
sociale, difficoltà comunicative, difficoltà di reinserimento sociale.
Diritti di Cittadinanza: difficoltà di accesso ai servizi, difficoltà nel professare il proprio culto
religioso, difficoltà nella partecipazione politica, problemi connessi allo status giuridico.
Condizione economica: mancanza di reddito, reddito insufficiente rispetto ai bisogni del nucleo.
Condizione abitativa: mancanza di alloggio, alloggio non idoneo rispetto alle condizioni strutturali,
alloggio isolato e/o non adeguatamente servito.
Condizione lavorativa: mancanza
inserimento/reinserimento lavorativo.
di
lavoro,
occupazione
precaria,
difficoltà
di
Condizione giudiziaria: problemi connessi alla posizione giudiziaria.
Iniziativa della domanda: Inserire una sola risposta e precisare chi si è rivolto per primo al
servizio sociale per presentare la richiesta di aiuto.
Tipologia intervento (risposta multipla): inserire il tipo di intervento che si intende realizzare
facendo riferimento al nomenclatore della Regione Campania.
Medico di medicina generale e recapito telefonico: indicare, in caso di presenza di minori di 14
anni, il nominativo del medico di base del nucleo familiare e/o pediatra e l’eventuale recapito
telefonico dello studio medico.
Persona di riferimento e recapito telefonico: in questo campo viene identificato il nominativo del
soggetto che per l’utente è una figura di riferimento. Tale soggetto può essere un componente della
sua famiglia, un amico, un vicino, il referente di un ente e non sempre coincide con il richiedente.
Specificare, quindi, il grado di parentela e il recapito telefonico.
Tipologia disabilità: indicare la/le tipologia/e di disabilità, mutuate dal verbale di prima istanza
delle Asl (Sensoriale: Linguaggio, Udito,Vista; Fisica; Motoria; Psichica: Intellettiva, Mentale), che
interessano l’utente.
Rete di cura e assistenza
Potenzialità interna al nucleo: bisogna indicare tutti i soggetti tenuti agli alimenti e/o conviventi
con l’utente. Nell’elencazione si fa riferimento ai soggetti effettivamente presenti ed attivi
nell’assistenza dell’utente, e successivamente si elencano gli altri tenuti agli alimenti al fine di
favorire l’eventuale procedura in caso di intervento comunale per il pagamento dei servizi. Per i
soggetti elencati vanno precisati: cognome e nome, grado parentela, età, professione, indirizzo e
telefono, la lontananza dell’abitazione dall’utente (vedi nota 2 Svama pp.5), frequenza rapporti
attuali (continua - frequenza giornaliera; periodica - frequenza settimanale o quindicinale;
occasionale - una o più volte all’anno), in che ambiti è orientato il suo intervento (economico,
materiale e immateriale), intensità e tipologia di aiuto presunta per il futuro.
Potenzialità esterna al nucleo: sono da intendersi parenti maggiorenni e/o amici e vicini che non
vivono con l’utente, ma che possono rientrare in un progetto di intervento. Queste persone vanno
descritte con le stesse modalità utilizzate per la descrizione della potenzialità interna.
Rete volontaria: sono da intendersi soggetti che prestano cura e assistenza all’utente in modo
volontario. Queste persone vanno descritte con le stesse modalità utilizzate per la descrizione della
potenzialità interna ed esterna.
Rete a pagamento: sono da intendersi soggetti che prestano cura e assistenza all’utente a
pagamento. Queste persone vanno descritte con le stesse modalità utilizzate per la descrizione della
potenzialità interna ed esterna.
Servizi sociali attivi: sono i servizi sociali già attivati dall’ambito territoriale, nella
programmazione del Piano Sociale di Zona. Per gli interventi attuati vanno precisate le ore
settimanali di intervento, la durata in mesi, prestazioni.
Situazione economica: fare riferimento al reddito ISEE ed indicare se l’utente percepisce
l’indennità di accompagnamento o altre indennità, spesa fissa per fitto o mutuo, integrazione
economica del comune per l’assistenza.
Le seguenti informazioni sono soggette a ponderazione. Attribuire un punteggio così come richiesto
nella griglia di valutazione della scheda di valutazione del bisogno sociale e socio-sanitario.
Condizione abitativa:
Indicare il titolo di godimento dell’abitazione tra quelle presenti nell’elenco.
Contrassegnare la casella “senza fissa dimora” se il soggetto non ha un’abitazione propria, ma
vive per strada.
Contrassegnare la casella “proprietà/usufrutto” nel caso in cui il soggetto sia proprietario
dell’abitazione o goda di un diritto sull’altrui proprietà immobiliare, limitato solo dal non poterne
trasferire, vendere o cedere a terzi il detto patrimonio. Si ricorda, che il diritto di usufrutto è sempre
temporaneo e non può durare oltre la vita dell'usufruttuario.
Contrassegnare la casella “comodato d’uso gratuito” se il soggetto ha in prestito d’uso gratuito
l’abitazione, con obbligo alla restituzione della medesima alla scadenza..
Contrassegnare la casella “assegnazione alloggio pubblico” nel caso in cui il soggetto, avendo un
reddito insufficiente, abbia avuto in assegnazione un alloggio pubblico.
Contrassegnare la casella “fitto” se il soggetto paga regolarmente un fitto mensile.
Contrassegnare la casella “occupata abusivamente” se il soggetto occupa in maniera abusiva,
senza alcun diritto, un’abitazione.
Contrassegnare la casella “sfratto” se il soggetto deve lasciare l’abitazione per morosità, per
cessazione del contratto o altro.
Dislocazione sul territorio: indicare se la zona dove è situata l’abitazione dell’utente offre i servizi
essenziali (ad esempio: farmacia, uffici pubblici, posta, ambulatorio medico) così come la presenza e la
fruibilità dei mezzi pubblici, utilizzando gli indicatori: servita, parzialmente servita o non servita.
Valutare le condizioni strutturali dell’abitazione segnalando:
- la presenza o l’assenza, all’interno o all’esterno dell’abitazione, di barriere architettoniche;
- la presenza o l’assenza di riscaldamenti, e il livello di efficienza (non funzionanti,
parzialmente funzionanti e funzionanti);
- la presenza o l’assenza di servizi igienici, e il livello di adeguatezza (adeguati, parzialmente
adeguati, non adeguati) in relazione alle condizioni strutturali e igieniche.
- l’adeguatezza dello spazio fruibile, ossia la superficie dell’abitazione (esclusi i servizi) a
disposizione dell’utente e della sua famiglia.
Il calcolo di questo indicatore è il rapporto tra il numero vani e quello dei componenti il nucleo
familiare. Per stabilire i livelli di sufficienza si faccia riferimento ai seguenti parametri:
- 1 o 2 persone in 1 vano abitabile (mq 16,80);
- 3 persone in 2 vani abitabili (mq 33,60);
- 4 o 5 persone in 3 vani abitabili (mq 50,40);
- 6 persone in 4 vani abitabili (mq 67,20);
- 7 o più persone in 5 vani abitabili (mq 84,00);
Condizione familiare
Riportare in maniera quantitativa le problematicità (disabilità, malattie e difficoltà psicologiche,
dipendenze, patologie psichiatriche, conflitti di coppia, violenze, abusi, maltrattamenti, indigenza,
difficoltà economiche etc) presenti nel nucleo familiare e non riferibili direttamente all’ utente.
Rete di cura e supporto
Potenzialità interna: riportare l’ampiezza della potenzialità assistenziale interna al nucleo familiare
dell’utente.
Potenzialità esterna: riportare l’ampiezza della potenzialità assistenziale esterna al nucleo familiare
dell’ utente.
Rete volontaria: riportare l’ampiezza della rete assistenziale volontaria dell’ utente.
Rete a pagamento: riportare l’ampiezza della rete assistenziale a pagamento dell’ utente.
Frequenza della cura e del supporto da parte di familiari, vicini/amici e associazioni: riportare la
frequenza prevalente (continua - frequenza giornaliera; periodica - frequenza settimanale o
quindicinale; occasionale - una o più volte all’anno) di supporto mutuata dal prospetto descrittivo
della sezione V della scheda d’ accesso SFA-ar.
Carichi assistenziali nel nucleo familiare: riportare la presenza di carichi assistenziali (minori,
anziani e diversamente abili) all’interno della famiglia.
Condizione di salute
Disabilità: riportare se l’utente è diversamente abile, se la disabilità è temporanea o permanente e se
si è in presenza di una o più disabilità.
Grado di autosufficienza: indicare se l’utente è autosufficiente (capace di alimentarsi da solo, di
fare la spesa, di provvedere all’igiene personale e della casa, di vestirsi, di continenza);
parzialmente autosufficiente (necessita di un aiuto per vestirsi, lavarsi, andare in bagno, pulire
casa, alimentarsi, ecc…); non autosufficiente (non in grado di alimentarsi da solo, totalmente
dipendente nel lavarsi, incapace di attendere alla propria igiene personale e della casa, incontinenza,
incapace di vestirsi da solo).
Riportare il grado d’ invalidità dell’utente.
Istruzione/formazione
Titolo di studio: riportare il titolo di studio posseduto dall’ utente (nessun titolo, licenza elementare,
licenza media/avviamento, qualifica professionale, diploma, diploma di laurea/laurea di primo
livello, laurea magistrale/laurea specialistica)
Corsi di formazione frequentati: riportare il numero di corsi di formazione frequentati dall’ utente.
Situazione lavorativa
Status occupazionale: per disoccupato si intende chi attualmente non lavora ma l’ha fatto in
passato; per inoccupato chi è in cerca di prima occupazione; per cassintegrato un lavoratore
dipendente sospeso dall’obbligo lavorativo o che lavora ad orario ridotto e che riceve una
prestazione economica erogata dall’INPS; per occupato chi lavora e percepisce uno stipendio
regolare.
Rapporto contrattuale: tempo indeterminato è l’accordo con il quale il lavoratore si obbliga a
prestare la propria attività professionale a vantaggio del datore di lavoro in cambio di una
retribuzione. Si caratterizza per la stabilità nel tempo, in quanto non prevede termini di scadenza;
tempo determinato è l’accordo con il quale il lavoratore si obbliga a prestare la propria attività
professionale a vantaggio del datore di lavoro in cambio di una retribuzione. Esso non può durare
più di tre anni (con proroga); per collaborazione, s’intendono prestazioni d’opera a progetto,
occasionali, mediante partita IVA.
Tipologia di pensione: minima (è l'integrazione che lo stato corrisponde al pensionato quando la
sua pensione, derivante dal calcolo dei contributi versati, è di importo molto basso, al disotto di
quello che viene considerato il “minimo vitale”. L'importo mensile varia di anno in anno; per il
2008 è di € 443,12); sociale (costituisce una forma di assistenza che l’INPS eroga agli
ultrasessantacinquenni, residenti in Italia, privi di reddito o con reddito inferiore a quello della
stessa pensione sociale. L'importo dell'assegno viene calcolato di anno in anno; per il 2008 è di €
395,59); altra.
Situazione economica: viene determinata attraverso l’ISEE e ricondotta a dodici fasce che vanno
dai 5000 ai 15000 euro di reddito annuale.
Valutazione complessiva del bisogno sociale: riquadro riassuntivo del peso di ogni singola
variabile indicizzata e del punteggio complessivo totalizzato.
Percezione dell’utente rispetto al suo livello di bisogno
Questa sezione della scheda intende raccogliere informazioni sull’auto-percezione dell’utente
rispetto alle singole variabili precedentemente valutate. Il confronto tra la dimensione oggettiva
valutata e quella soggettiva del bisogno ha come obiettivo, soprattutto nella successiva fase di
stesura del progetto individualizzato, una più dettagliata programmazione delle attività da mettere in
essere.
Condizioni relazionali
Questa sezione mira a conoscere, attraverso informazioni rilasciate direttamente dall’utente, la rete
sociale in cui esso è inserito e il livello di partecipazione alla vita pubblica.
Relazione finale dell’assistente sociale
Questa sezione della scheda mira a raccogliere informazioni aggiuntive a quelle già possedute per
migliorare la valutazione dell’assistente sociale rispetto ai bisogni dell’utente.