Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni
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Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni
3. Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni Negli ultimi anni è stato osservato un aumento dei laureati che non hanno mai svolto un’attività di lavoro durante gli studi. I lavoratori-studenti sono più numerosi nell’area delle scienze umane e sociali e meno frequenti nel Mezzogiorno. La probabilità di lavorare nel corso degli studi universitari è legata al contesto familiare di provenienza: all’aumentare del titolo di studio dei genitori diminuisce la percentuale di laureati che hanno svolto un’attività lavorativa. L’assiduità di partecipazione alle attività didattiche varia apprezzabilmente in funzione del gruppo disciplinare. S tudiare lavorando o, all’opposto, completare gli studi universitari senza svolgere alcuna attività lavorativa sono due indubbiamente modi di riflettono vivere gli opportunità, anni dell’università motivazioni, che esigenze e progetti di vita tendenzialmente diversi. L’analisi dell’esperienza universitaria dei lavoratori-studenti, degli studenti-lavoratori e dei Consorzio Interuniversitario A LMAL AUREA 67 laureati senza alcuna esperienza di lavoro è dunque di grande interesse 1. La serie storica evidenzia un tendenziale incremento del numero dei lavoratori-studenti fino al 2008 seguito da un lieve ridimensionamento che ha riportato i valori a quelli osservati nel 2004. I laureati senza alcuna esperienza di lavoro sono sensibilmente aumentati, soprattutto negli ultimi sei anni (Graf. 3.1). E’ plausibile che la contrazione delle esperienze lavorative sia legata alle crescenti difficoltà occupazionali rilevate in questi anni di crisi economica. Graf. 3.1 – Laureati con esperienze di lavoro durante gli studi (%) 2004 8 69 23 2006 9 67 24 2008 10 65 24 2010 9 2012 9 2014 8 26 64 62 29 60 32 0 100 lavoratori-studenti nessuna esperienza di lavoro 1 68 studenti-lavoratori non indicato In questa indagine i “lavoratori-studenti” sono i laureati che hanno dichiarato di avere svolto attività lavorative continuative a tempo pieno per almeno la metà della durata degli studi, sia nel periodo delle lezioni universitarie sia al di fuori delle lezioni. Gli “studenti-lavoratori” sono tutti gli altri laureati che hanno compiuto esperienze di lavoro nel corso degli studi universitari. Consorzio Interuniversitario A LMAL AUREA La percentuale di lavoratori-studenti è leggermente maggiore tra i laureati di genere maschile; sono invece più numerose le laureate senza nessuna esperienza lavorativa. Il 49% dei lavoratori-studenti ha svolto un’attività lavorativa coerente con gli studi universitari. Tra coloro che al momento della laurea lavorano, il 79% dei casi svolge lo stesso lavoro che svolgeva nel corso degli studi. La condizione socioeconomica dei genitori dei laureati è associata alla probabilità di lavorare nel corso degli studi: più elevato è il titolo di studio dei genitori, minore è la percentuale dei laureati che hanno svolto un’attività lavorativa. Tra i laureati con almeno un genitore laureato, infatti, i lavoratori-studenti sono solo il 5%; salgono al 7% fra quanti hanno genitori con titoli di scuola secondaria di II grado e raggiungono il 13% tra i laureati con genitori in possesso di un titolo inferiore o senza titolo di studio. La presenza dei lavoratori-studenti nei diversi tipi di corso risente della natura dei collettivi in esame e, in particolare, della distribuzione per disciplina di studio. I valori più elevati si riscontrano tra i laureati magistrali (9 su 100) e tra quelli di primo livello (7 su 100), mentre nei corsi di laurea a ciclo unico i lavoratori-studenti sono molto meno numerosi (3 su 100). Il lavoro nel corso degli studi universitari è in generale più diffuso nell’area disciplinare delle scienze umane e sociali: i lavoratori-studenti sono il 19% dei laureati nel gruppo insegnamento e il 15% nel politico-sociale. Nell’area tecnicoscientifica si distinguono – con comportamenti antitetici – il gruppo educazione fisica, dove 12 laureati su 100 sono lavoratori-studenti, e il gruppo medicina e odontoiatria, in cui i lavoratori-studenti sono pressoché assenti e più della metà dei laureati non ha svolto alcuna attività lavorativa durante gli studi universitari (Graf. 3.2). Consorzio Interuniversitario A LMAL AUREA 69 Graf. 3.2 – Laureati con esperienze di lavoro durante gli studi, per gruppo disciplinare* (%) insegnamento 19 politico-sociale 15 educazione fisica 12 60 20 62 22 72 15 psicologico 9 58 32 giuridico 9 60 30 letterario 9 62 29 economico-statistico 8 64 28 m edico/ prof. sanitarie 7 scientifico 5 agraria e veterinaria 5 linguistico 5 architettura 4 ingegneria 4 49 43 55 39 65 30 68 26 67 29 56 40 geo-biologico 53 43 chim ico-farmaceutico 56 41 m edico/ m edicina e odont. 39 TOTALE 8 59 60 32 0 * 100 lavoratori-studenti studenti-lavoratori nessuna esperienza di lavoro non indicato La barra relativa al gruppo difesa e sicurezza non è rappresentata nel grafico per la sua ridotta numerosità. Come ci si poteva attendere, il lavoro nel corso degli studi universitari è più diffuso tra gli studenti dell’Italia centro- settentrionale che nel Mezzogiorno (Graf. 3.3). 70 Consorzio Interuniversitario A LMAL AUREA Graf. 3.3 – Laureati con esperienze di lavoro durante gli studi, per collocazione geografica della residenza (%) Nord Centro 8 65 10 61 Sud e Isole 6 TOTALE 8 0 54 60 lavoratori-studenti 26 28 39 32 100 studenti-lavoratori nessuna esperienza di lavoro non indicato Si osserva una stretta relazione, confermata negli anni, tra lavoro durante gli studi e frequenza alle lezioni: al crescere dell’impegno lavorativo degli studenti diminuisce l’assiduità nel frequentare. Hanno seguito oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti 79 laureati su 100 fra quanti non hanno lavorato; questa percentuale si riduce a 67 fra gli studenti-lavoratori e a 33 fra i lavoratori-studenti (Graf. 3.4). Consorzio Interuniversitario A LMAL AUREA 71 Graf. 3.4 – Laureati con esperienze di lavoro durante gli studi, per frequenza alle lezioni (%) lavoratore-studente 33 studente-lavoratore 19 67 nessuna esperienza di lavoro 17 31 14 79 TOTALE 68 8 4 21 19 4 7 6 0 Hanno frequentato regolarmente: 100 più del 75% degli insegnam enti previsti tra il 50% e il 75% tra il 25% e il 50% m eno del 25% non indicato La frequenza alle lezioni è in continua crescita nel periodo considerato: i frequentanti erano infatti il 63% nel 2004 e salgono al 68% nel 2014 (Graf. 3.5) e questo anche a parità di impegno lavorativo. 72 Consorzio Interuniversitario A LMAL AUREA Graf. 3.5 – Laureati per frequenza alle lezioni (%) 2004 63 20 2006 63 21 2008 9 19 66 6 9 6 8 6 2010 68 18 7 6 2012 68 18 7 6 2014 68 19 7 6 0 100 Hanno frequentato regolarmente: più del 75% degli insegnam enti previsti tra il 50% e il 75% tra il 25% e il 50% m eno del 25% non indicato L’assiduità alle lezioni è legata all’area disciplinare di studio (Graf. 3.6): i laureati che frequentano oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti sono molto numerosi nelle discipline dell’area tecnico-scientifica, sanitarie, in in particolare architettura, nel gruppo delle chimico-farmaceutico, professioni ingegneria e scientifico, mentre frequentano meno assiduamente i laureati nei gruppi delle scienze umane e sociali. Consorzio Interuniversitario A LMAL AUREA 73 Graf. 3.6 – Laureati per gruppo disciplinare* e frequenza alle lezioni (%) m edico/ prof. sanitarie 94 architettura chim ico-farmaceutico 82 14 ingegneria 81 13 4 scientifico 81 12 4 geo-biologico 79 agraria e veterinaria 77 16 4 m edico/ m edicina e odont. 75 18 5 linguistico 7 23 64 22 letterario 61 22 educazione fisica 61 24 8 5 9 8 9 6 politico-sociale 55 24 11 10 psicologico 54 25 11 insegnamento 46 giuridico 30 68 0 Hanno frequentato regolarmente: 24 35 TOTALE 74 15 4 66 economico-statistico * 5 11 85 10 14 16 20 14 19 7 6 100 più del 75% degli insegnam enti previsti tra il 50% e il 75% tra il 25% e il 50% m eno del 25% non indicato La barra relativa al gruppo difesa e sicurezza non è rappresentata nel grafico per la sua ridotta numerosità. Consorzio Interuniversitario A LMAL AUREA