NUOVA DISPENSA - Provincia di Campobasso

Transcript

NUOVA DISPENSA - Provincia di Campobasso
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
DISPENSA PER I LETTORI VOLONTARI
a cura di Nives Benati, Alfonso Cuccurullo, Alessandra Sila
INTRODUZIONE E PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Amare la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una storia. Ogni bambino ha diritto ad
essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di
sviluppo affettivo e cognitivo.
Promosso a livello nazionale dall’Associazione Italiana Biblioteche, dall’Associazione Culturale Pediatri e dal
Centro per la Salute del Bambino, NpL dal 1999, sull’esempio di iniziative internazionali, si è notevolmente
diffuso in molte regioni Italiane, in maniera anche diversificata in rapporto, alle risorse umane ed economiche
disponibili.
Le conoscenze sono aumentate sia in rapporto alle esperienze dei vari progetti locali, sia in rapporto alle
nuove evidenze scientifiche - provenienti prevalentemente dai progetti anglosassoni- sulla efficacia della
promozione della lettura ad alta voce in età precoce come intervento di promozione della literacy, sia in
rapporto a nuove ricerche riguardanti lo sviluppo cerebrale del bambino nei primi tre anni di vita che hanno
contribuito molto a rafforzare le motivazioni che sono alla base di NpL.
In che cosa consiste l’iniziativa? NpL vuole diffondere l’esperienza della lettura ad alta voce fatta a bambini
dai sei mesi ai sei anni di vita, promuovendo questa attività nel contenitore familiare. L’esperienza
precoce della lettura, infatti, fornisce un potente stimolo a curiosità e fantasia e facilita lo sviluppo cognitivo
del bambino. Inoltre, rappresenta un’occasione preziosa che consente a mamma e papà di trascorrere
assieme al proprio figlio momenti di grande intensità e intimità, grazie ai quali possono imparare a
conoscerlo e a rapportarsi con lui.
Gli attori del progetto
I pediatri - in particolare i pediatri di famiglia ma anche i pediatri operanti nelle ASL, nei consultori, nei
reparti ospedalieri - si rendono disponibili a sensibilizzare i genitori sull'utilità della lettura ai bambini fin dalla
più tenera età, nel rispetto delle diverse tappe della crescita, durante i bilanci di salute.
I bibliotecari da parte loro aiutano i genitori a formarsi un proprio repertorio di letture da condividere con i
loro bambini. Promuovono la conoscenza delle proposte di lettura adatte ai bambini più piccoli, mettono a
disposizione per il prestito e la lettura in biblioteca una raccolta di libri per bambini tra 0 e 6 anni, invitano i
genitori ad usare sistematicamente tali risorse partecipando alle iniziative che accompagneranno il progetto.
I lettori volontari si rendono disponibili a far dono del proprio tempo e della propria voce e ricevono una
formazione specifica per interagire con bambini e genitori. Nelle sale di aspetto, nelle biblioteche, nei luoghi
pubblici frequentati da bambini e famiglie, i lettori volontari leggono dimostrando ai genitori quanto questa
pratica può essere piacevole per entrambi. Quindi durante la lettura dimostrare ai genitori che i loro bambini
si divertono ad ascoltare le storie, che la lettura a voce alta è un modo piacevole per trascorrere il tempo
insieme e fanno da modello ai genitori sul modo di leggere i libri.
Gli educatori propongono letture nell’ambito delle attività nelle scuole per l’infanzia, forniscono libri e
informazioni ai genitori, portano i bambini a visitare le biblioteche, accolgono lettori volontari.
Tutti gli altri soggetti interessati sono naturalmente benvenuti nel progetto che vuole stabilirsi come
modalità permanente di promozione della lettura ai piccoli.
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
La strategia
La strategia di NpL è quella di costituire strutture operative locali che vogliano impegnarsi in un’attività
sistematica e capillare di sensibilizzazione di tutti i contesti familiari, educativi e sanitari sulla lettura come
fattore di promozione del benessere psico-fisico e sociale dei bambini.
Le attività
Per raggiungere i suoi obiettivi NpL promuove il progetto attraverso: distribuzione di depliants, materiali e
bibliografie aggiornate sulla produzione editoriale dedicata a questa fascia di età; incontri informativi rivolti ai
genitori con bibliotecari, pediatri, pedagogisti, lettori formatori, esperti di letteratura per l’infanzia e altri
operatori coinvolti nella promozione del progetto; organizzazione di laboratori di lettura ad alta voce rivolti a
genitori; la realizzazione di corsi di formazione dei lettori volontari; guida e orientamento alla scelta di libri
per bambini 0-5 anni in biblioteca; offerta di letture ad alta voce presso le biblioteche, asili nido, consultori.
IMPORTANZA DELLA LETTURA AD ALTA VOCE IN ETA’ PRECOCE
La lettura quotidiana al bambino è un’attività che richiede poco tempo e impegno ed ha numerosi effetti
positivi a lungo termine, a diversi livelli: non solo cognitivo e linguistico, ma anche emotivo e relazionale,
sociale, economico. In sintesi, questa pratica è uno strumento valido per offrire al bambino una vita migliore.
Benefici sullo sviluppo cognitivo
Per quanto riguarda gli effetti cognitivi, questi sono notevoli e si spiegano da un punto di vista biologico, con
le evidenze sulla plasticità del cervello del bambino nei primi mesi/anni di vita e sugli effetti, sia positivi sia
negativi, di stimoli ed esposizioni precoci.
Molta parte dell’evoluzione del cervello è pre-programmata fin dal periodo prenatale. Anche dopo la nascita
le cellule e le sinapsi cerebrali si producono e successivamente l’esperienza diventerà il principale motore
della sopravvivenza delle cellule.
In alcuni momenti critici dello sviluppo, il bambino impara a fare determinate cose. Se non le impara in quel
momento, avrà grande difficoltà ad impararle dopo. Anche per l’apprendimento del linguaggio esiste un
periodo critico.
Le ricerche dimostrano che nei periodi più sensibili (primi mesi, anni di vita) la quantità di materia grigia
(essenzialmente i neuroni e le loro connessioni) può quasi raddoppiare nell’arco di un anno e che questo
processo, sebbene la crescita del cervello continui durante tutta l’infanzia, è seguito da una drastica perdita
di quella parte di tessuto e di cellule che non vengono utilizzati. Le abilità cognitive associate alla
condivisione del libro, come la memoria, la creatività, la comprensione, la nomina e l’indicare le figure,
assicurano che le connessioni cerebrali persistano.
Benefici sullo sviluppo linguistico
Con la lettura il bambino si appropria lentamente della lingua materna, delle sue parole, della sua forma e
struttura e lentamente costruisce le proprie strutture mentali, comprende i rapporti e le distanze spaziotemporali. Pertanto la lettura influisce sullo sviluppo delle competenze emergenti nell’acquisizione della
capacità di leggere, in particolare su:
- sviluppo del linguaggio orale (aumenta l’ampiezza del vocabolario – associazione oggetto/nome - e della
comprensione del significato delle informazioni)
- competenza fonologica (strettamente legata al successo nella lettura). La competenza fonologica riguarda
l’abilità di manipolare i suoni della lingua parlata, la consapevolezza della struttura del suono e della parola,
il riconoscimento di sillabe, rime, e la miscelazione dei fonemi quando si inizia a leggere
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
- conoscenza del linguaggio scritto
a. conoscenza della scrittura – corrispondenza tra linguaggio orale e scritto, scrittura da sinistra a
destra e dall’alto in basso, alfabeto che rappresenta i suoni del linguaggio
b. conoscenza delle funzioni della scrittura – testo che racconta una storia, dà informazioni e
istruzioni
c. conoscenza dell’alfabeto – lettere e associazione tra lettera il suo nome e il suo suono.
Tutto ciò è influenzato in particolare dalla frequenza degli scambi comunicativi e della lettura, e
dell’attenzione condivisa tra adulto e bambino in una situazione centrata sul linguaggio (empatia).
In definitiva possiamo dire che lo sviluppo del linguaggio e della metafonologia sono influenzate dalle
capacità innate, dalla qualità e quantità del linguaggio parlato in famiglia, dalle routine di lettura (stesso libro,
l’ora del giorno, il luogo), dal desiderio di apprendere, dall’autostima del bambino e dalle esposizione del
bambino alla lettura.
Benefici sullo sviluppo relazionale
Nati per Leggere promuove la lettura di relazione, in quanto, citando Maria Luisa Salvadori “fa della qualità
della relazione il nucleo distintivo di un possibile approccio alla lettura, dinamico, aperto e praticabile”.
Questa citazione ci fa capire che l’amore per la lettura nasce grazie alla relazione.
Nel semplice atto dell’adulto che legge con il bambino in braccio si concretizza un’esperienza pregna di
amore, dedizione, partecipazione, empatia, connotando la relazione di unicità, promuovendo la sua natura
essenziale di aiuto nella costruzione dell’identità del bambino. La lettura diventa così combustibile di
processi mentali sempre più ampi e consolidati, fonte di conoscenza reciproca. Durante la lettura il bambino
e l’adulto scivolano in una sfera intima particolare che riporta l’adulto alla dimensione del suo vissuto
personale attraverso il quale entra in empatia con quello del bambino.
Lo sviluppo nei primi mesi ed anni di vita viene influenzato in modo determinante dalle esperienze e la voce
che coccola di mamma e papà è fondamentale per un corretto e armonioso sviluppo psicofisico del bambino.
Inoltre il bambino impara a riconoscere le lettere, a capire che le parole stampare rappresentano il mondo
del parlato, a tenere un libro in mano, a girare le pagine e a iniziare dalla parte giusta. La lettura promuove il
contatto visivo “faccia a faccia”, così rilevante per l’attaccamento, e quello fisico dello stare seduti in braccio
all’adulto.
Benefici sullo sviluppo emotivo
Si diceva del significato della lettura precoce per lo sviluppo emotivo: la lettura aiuta il bambino a riconoscere
le emozioni che assumono significato proprio nelle relazioni. Attraverso la lettura di fiabe e racconti il
bambino impara a riconoscere le emozioni proprie e degli altri (senza viverle realmente ma attraverso
l’immedesimazione nei personaggi). Il bambino impara che le emozioni sono comuni a tutti, ed è necessario
conoscerle per meglio controllarle.
In questo modo, avviene una validazione dell’emozione e dell’esperienza che è resa possibile dal fatto che
attorno ad essa ci si trova a risuonare insieme: l’adulto e il bambino. Le risposte dell’adulto comunicano le
condotte emotive appropriate e culturalmente accettate.
Ricaduta dei benefici sugli aspetti economici e sociali della comunità
La lettura determina l’esperienza di apprendimento e segna la carriera scolastica perché una buona
preparazione alla lettura è fonte di autostima, interesse, partecipazione attiva a scuola.
L’apprendimento è facilitato, il bambino è incoraggiato e sperimenta eventi di successo che favoriscono un
proseguimento ottimale del percorso didattico. Al contrario il bambino con difficoltà avrà meno autostima,
sarà più annoiato, più frustrato, aumenta il rischio di assenze e abbandono della scuola.
Gli effetti a lungo termine della literacy riguardano gli aspetti economici della famiglia e del paese. La
capacità di literacy, soprattutto della componente medio-bassa della società, ha un impatto sulla crescita
economica.
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
Secondo dati OCSE, un’istruzione più elevata frutta un consistente beneficio in termini di stipendio, ma
genera anche un corrispondente vantaggio sociale in termini di maggiore produttività. Secondo alcune stime,
nell’area dei paesi OCSE, un anno aggiuntivo di istruzione si potrebbe tradurre, a lungo termine, in un
aumento dal 3 al 6% della redditività economica. I risultati dell’istruzione possono essere valutati in termini di
prospettive individuali di lavoro, guadagni individuali, e crescita economica globale.
Investire nell’istruzione comporta benefici sia a livello individuale che collettivo. Gli adulti con un buon grado
di istruzione hanno maggiori opportunità di trovare lavoro e di percepire stipendi più alti.
Concludendo i programmi come NpL che si occupano dei bisogni di base dei bambini come lo sviluppo
emotivo, intellettuale e sociale, favoriscono lo sviluppo delle capacità e influiscono sulla vita da adulto. In
particolare, questi programmi possono cambiare il destino di bambini deprivati delle opportunità di crescita e
sviluppo che altri più fortunati posseggono.
I LETTORI VOLONTARI
I lettori volontari nell’ambito del progetto NpL hanno un ruolo di grande rilievo perchè sostengono i
bibliotecari e i pediatri nella promozione della lettura in famiglia, comunicando ai genitori la consapevolezza
che leggere con amore ai figli è far loro un dono inestimabile a livello affettivo e cognitivo.
Chi sono?
Sono adulti attenti che donano il proprio tempo e la propria voce ai bambini e ai loro genitori praticando la
lettura ad alta voce nei luoghi scelti ed individuati dall’ Unità operativa del progetto locale. Essi ricevono una
formazione specifica per interagire con bambini e genitori e per comunicare gli obiettivi del progetto. Infatti
anche i lettori volontari hanno il compito di spiegare la loro azione e il progetto e suggerire pratiche di lettura
in famiglia, ai genitori che per la prima volta partecipano ad una loro attività e che non sono abituati a
leggere ai propri figli.
Reclutamento e gestione dei lettori volontari
Gli aspiranti lettori volontari vengono reclutati e successivamente selezionati attraverso un colloquio che ne
certifica l’idoneità. Dopo il reclutamento i lettori partecipano ad un corso di formazione specifico, di solito
organizzato dalla biblioteca. Il corso ha una parte di formazione frontale nella quale vengono comunicate le
informazioni generali sul progetto, i suoi obiettivi, il suo razionale, la figura dei lettori, le modalità di lettura e
una parte laboratoriale nella quale sperimentare le tecniche di lettura.
Il bibliotecario referente del gruppo dei volontari ha il compito di aggiornare i lettori circa le novità editoriali e
di aiutarli nella scelta dei libri per le varie occasioni di lettura. Il bibliotecario referente incontra
periodicamente i volontari per presentare il calendario delle letture nei vari contesti scelti (biblioteca, sale di
attesa dei pediatri, luoghi pubblici ecc.), per verificare le disponibilità dei lettori e riformulare il calendario con
le presenze.
Al termine di ogni ciclo di letture, i bibliotecari fanno una verifica sulle eventuali criticità in relazione
all’accoglienza ricevuta, allo spazio e alla risposta dei bambini e loro genitori. Questa verifica è fondamentale
per cogliere le impressioni dei volontari, permettere un confronto al gruppo e eseguire insieme una
elaborazione delle attività. La verifica a volte rende necessarie eventuali modifiche al calendario di letture.
Repertorio di letture
E’ molto importante la scelta del repertorio di lettura dei lettori che deve preferibilmente comprendere libri
belli, di qualità, libri che piacciono anche al lettore e che entrano nelle sue corde. Il repertorio di letture si
sceglie anche in base alle stagioni o eventi (Natale, Pasqua). I lettori sono supportati dai bibliotecari nella
scelta dei libri.
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
Azioni dei lettori volontari
I lettori volontari leggono ai bambini e ai loro genitori per dimostrare ad entrambi il piacere della lettura. In
particolare leggendo con i genitori presenti i lettori dimostrano praticamente come si legge, quali libri sono
più adatti ai bambini e possono incoraggiare i genitori a ripetere le letture in ambito familiare.
Inoltre i lettori aiutano i genitori a conoscere il progetto NpL utilizzando i materiali informativi prodotti a livello
nazionale e locale (pieghevole, informazioni sulla biblioteca, calendari di lettura) e li motivano sull’importanza
dell’inserimento della pratica della lettura come pratica quotidiana nel contesto famigliare.
I lettori invitano i genitori a prendere contatto con i bibliotecari e con i pediatri referenti del progetto locale per
approfondire eventuali richieste di informazione sui benefici della lettura ai bambini.
Come aiutano i genitori
I lettori fanno da modello ai genitori, soprattutto a quelli che non hanno acquisito consapevolezza
dell’importanza dell’uso dei libri, della lettura intesa come strumento di relazione e di crescita reciproca.
I lettori dimostrano ai genitori che i bambini sono incuriositi dai libri e dalla lettura ad alta voce, che si
divertono e che attraverso le letture dei libri si può interagire e tessere una relazione ricca di scambi sulla
vita del bambino e sulla realtà in generale. Gli scambi frequenti permettono ai genitori di conoscere meglio il
proprio bambino e di aiutarlo nella crescita. La prestazione del lettore deve essere tale da non scoraggiare i
genitori, ma anzi deve far capire loro che chiunque può essere in grado di leggere con il proprio bambino.
La modalità di lettura deve essere semplice e naturale, anche se è opportuno prestare sempre attenzione
alla partecipazione emotiva del bambino.
L’interazione con i genitori
Per favorire l’interazione con i genitori è preferibile inizialmente presentarsi con tessera di riconoscimento
spiegando il proprio ruolo e il progetto.
I genitori con bimbi piccoli o timidi vanno invitati a guardare i libri o ad ascoltare la storia; qualora i bambini
fossero molto piccoli è meglio fornire ai genitori dei libri da utilizzare autonomamente.
Al termine della lettura si consiglia di mettere a disposizione i libri letti.
Cosa dire ai genitori sulla lettura?
È importante che il lettore informi i genitori sull’importanza della lettura ai bambini in età precoce dicendo
loro che essa:
• rafforza il legame affettivo tra chi legge e chi ascolta
• calma, rassicura, conforta il bambino nei momenti difficili
• crea l’abitudine all’ascolto e quindi amplia i tempi di attenzione del bambino
• favorisce l’amore e la curiosità per i libri
• accresce il desiderio di imparare a leggere
• favorisce lo sviluppo del linguaggio e il successo scolastico.
Come coinvolgere i bambini
Per attirare l’attenzione su di sé si può fare un annuncio a tutti (“buongiorno, oggi io sono qui per
leggere…”), avvicinarsi e chiedere: Vuoi ascoltare una storia? Vuoi scegliere tu il libro?, cominciare a
leggere e vedere chi si avvicina o ascolta o appare interessato. Dotarsi di un oggetto particolare (cappello,
valigia, tamburello) o di una filastrocca per attirare l’attenzione aiuta a far entrare i bambini in una atmosfera
particolare e a divertirli.
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
I LUOGHI DI LETTURA
I lettori possono operare in vari contesti, frequentati dai bambini e dai loro genitori, individuati dall’Unità
operativa locale. La sede più utilizzata è la biblioteca stessa, ma anche altri luoghi come le sale d’attesa
degli ambulatori e dei reparti ospedalieri di pediatria sono frequentati dai lettori. Inoltre le letture vengono
effettuate anche in altre aree della città (spazi gioco, giardini, scuole dell’infanzia ecc.) per contaminare tutti i
genitori ma anche le altre persone come nonni e zii.
I lettori volontari nelle sale d’attesa degli ambulatori pediatrici e in ospedale
Sono persone formate che hanno attitudini specifiche per operare in questi contesti (sensibilità, discrezione,
disponibilità e una naturale predisposizione al rapporto 1/1). Sono informati sulla profilassi delle comuni
malattie infettive, invitati a controllare le comuni vaccinazioni e a rimanere a casa in caso di malattia.
Negli ambulatori pediatrici i lettori dedicano almeno un’ora di lettura con periodicità costante (preferibilmente
una volta ogni quindici giorni). Inoltre curano il punto informativo di Nati per Leggere (locandine, pieghevoli
per genitori, bibliografie), l’esposizione dei libri, fanno da tramite tra i pediatri e il referente delll’Unità
operativa locale.
Difficoltà in ambulatorio o pediatria ospedaliera
Presso i punti pediatrici si possono presentare delle difficoltà in relazione ai bambini che non stanno bene, ai
genitori preoccupati, ai bambini in ansia e quindi difficili da coinvolgere; in questi luoghi inoltre possono
essere presenti bambini con età diverse che necessitano di strategie diverse, per questo è sempre meglio
essere in due a gestire la situazione ed avere una dotazione di libri varia per genere, lunghezza di testi e per
età. E’ opportuno prevedere che i libri siano grandi e belli per poter attirare l’attenzione di un gruppo più
numeroso di bambini.
Per favorire l’interazione e la lettura si può creare un piccolo spazio con tavolino, sedie, tappeto e/o un
angolo morbido per la lettura.
Nelle biblioteche
I lettori volontari partecipano a rassegne di letture scelte per fascia di età oppure basate su temi specifici
(stagione, evento o soggetto particolare) organizzate dalla biblioteca. Hanno il compito di aiutare i
bibliotecari nella comunicazione del progetto ai genitori e nella distribuzione del materiale informativo locale
e nazionale anche in questa sede.
Altri luoghi
I lettori volontari partecipano a rassegne di letture – anche qui tematiche o per fascia d’età - organizzate in
luoghi della città frequentati dai genitori con i loro bambini (librerie, bar, pasticcerie, piscine, piazze, chiostri,
parchi, giardini, centri gioco) e durante eventi pubblici cittadini (La città dei bambini, fiere) e curano punti
informativi disseminati nella città.
Nelle scuole materne e negli asili nido
In orari disponibili e stabiliti con i referenti scolastici (es. di sera o nel tardo pomeriggio) i lettori leggono nelle
scuole materne e negli asili nido ai bambini accompagnati dai genitori. Anche in queste occasioni utilizzano
e mostrano libri di qualità tratti da repertori bibliografici NpL nazionali e locali e curano le valige delle storie
da lasciare periodicamente nelle scuole per il prestito ai genitori nel fine settimana.
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
COME LEGGERE
Il laboratorio pratico di lettura
La prima cosa da fare è analizzare le motivazioni ed esplorare caratteristiche e competenze personali a
livello di voce, emotività e capacità di relazione attraverso esercizi ludici pratici.
Il laboratorio aiuta a sentire le dinamiche di gruppo che in questo caso ha degli obiettivi comuni. Si crea
insieme la percezione di appartenere ad un gruppo e si stimola alla collaborazione. Si fondano le basi per un
lavoro comune che parte dalla conoscenza del singolo, per arrivare a quella del gruppo.
Nella fase precedente al laboratorio è utile prestare attenzione al respiro, al proprio corpo e alla propria voce
avendone consapevolezza e entrando in contatto con il proprio ritmo emotivo.
Il respiro ci mette in relazione con l’ambiente (quindi respirando parzialmente si limita il contatto con
l’ambiente): infatti inspirando riceviamo ed espirando cediamo qualcosa di noi e creiamo un rapporto polare
tra individuo e ambiente.
Se poniamo attenzione al nostro respiro ci accorgiamo che spesso esso non è profondo, bensì alto, corto,
veloce e ansimante. Durante la giornata per pochi minuti si può respirare in modo più consapevole, più
profondamente, spingendo il respiro verso il basso attuando due modalità: prima respirando con il naso, poi
inspirando con il naso ed espirando dalla bocca.
La voce è il nostro strumento personale, parte integrante del corpo, da poter usare sempre. Rappresenta noi
stessi nel modo più profondo e ci mette in relazione con gli altri attraverso le parole. E’ la modalità
espressiva più diretta che possediamo. La voce si genera dal fiato che mette in vibrazione le corde vocali e
si modula, come intensità, timbro e ampiezza, nella faringe e nella bocca.
Anche il corpo è un importante strumento di comunicazione che si esprime attraverso gestualità, mimica,
movimento.
Il ritmo emotivo viene espresso in base all’emozione che si prova in quel momento. L’emozione ci fa
cambiare la velocità di lettura. Se il lettore usa solo tecnica la performance è fredda e meccanica, il ritmo
emotivo invece ci fa partire dalla matrice fondamentale della storia.
Preparazione alla lettura
Prima di leggere in pubblico è necessaria una lettura ad alta voce autonoma al fine di verificare l’efficacia
della storia e la sua fluidità. Se la scelta non convince è meglio orientarsi su un’altra storia.
Quando si sceglie un libro si legge non per “leggere bene” ma per esaminarne le emozionalità, per capire
cosa trasmette e come la storia si evolve.
Per potersi dire davvero pronti l’ultimo passo da fare è farsi ascoltare da qualcuno per ricevere consigli.
I libri da usare
Per scegliere i libri sarà utile rivolgersi a bibliotecari con competenze specifiche e avvalersi di repertori
bibliografici nazionali e locali NpL.
In seconda battuta i libri e il repertorio vanno scelti in base all’età dei bambini, alla presenza di bambini
stranieri che non conoscono la lingua, al numero di partecipanti, al luogo in cui si svolge la lettura e
all’occasione in cui questa si svolge come ad esempio un particolare periodo dell’anno, ma anche in base
alle caratteristiche personali del lettore.
Curare lo spazio
Anche lo spazio viene “letto” dai bambini, quindi indispensabile alla buona riuscita della lettura è la sua cura.
Lo spazio va individuato, scelto in base alla sua accoglienza ed esaminato; va adattato alle esigenze del
gruppo di bambini e alle esigenze delle letture. Lo spazio va arredato facendo attenzione ai colori e agli
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
arredi: l’ambiente deve trasmettere tranquillità e rilassamento. Gli oggetti (es. tappeto, cuscini) trasmettono
una anticipazione, creano aspettativa, curiosità e introducono elementi da interpretare. Se i soffitti sono
particolarmente alti si possono abbassare con tessuti per creare una atmosfera più raccolta. L’ambiente ha
molta influenza e deve essere preparato in modo da proteggere le letture e i bambini da eventuali fonti di
disturbo. Inoltre deve avere una buona luce possibilmente naturale.
Rapporto lettore/ bambini – Tempi di attenzione
Il rapporto tra il lettore e il numero di bambini è un altro elemento importante da valutare. Infatti con i bambini
piccolissimi è necessario che un lettore dedichi tutta la sua attenzione ad un solo bambino. Egli infatti ha
bisogno di avere un contatto personale e delicato per poter poi sentirsi a suo agio. Man mano che i bambini
crescono i rapporti possono aumentare come dallo schema seguente:
• 1 lettore /1 bambino con bambini fino a 18 mesi
• 1 lettore/3-4 bambini con bambini da 18 mesi a 3 anni
• 1 lettore/20 bambini con bambini dai 3 anni in su.
Naturalmente anche i tempi di attenzione che i bambini prestano al lettore in base alla loro età possono
essere molto variabili. Quando sono piccolissimi prestano una attenzione di pochi minuti e questa aumenta
man mano che il bambino cresce.
Introduzione alla lettura
Prima di iniziare a leggere è importante:
- accogliere i bambini con un rituale (far togliere loro le scarpe, accoglierli con una filastrocca, farli entrare
e spegnere la luce, farli accomodare a semicerchio), eventualmente usando delle formule magiche, sia a
parole che a gesti;
- presentarsi ai bambini: raccontare qualcosa di sé, attraverso la voce, la gestualità, gli oggetti; soprattutto
quando i bambini sono molto piccoli gli oggetti (valigia dei libri, cappello) o i libri stessi aiutano a focalizzare
l’attenzione e a comprendere il contesto e quello che sta per accadere;
- introdurre la storia: così facendo si crea aspettativa e curiosità; generalmente si può collegare
l’introduzione ad una emozione rappresentata nella storia, ad un evento legato alla propria esperienza, ad
un evento accaduto recentemente o semplicemente legato a qualcosa di nuovo che non si conosce
(scoperta di una nuova dinamica).
Coinvolgere i bambini
Per leggere e riuscire a catturare tutta l’attenzione è importante leggere come se fosse la prima volta, con
entusiasmo. I bambini devono pensare che la storia sta per venire scoperta insieme, in quel momento. Il
segreto è riuscire ad immedesimarsi nei bambini entrando in empatia. Bisogna leggere lentamente
rispettando le pause e il ritmo della storia per riuscire a interagire con loro attraverso sguardi espliciti e
dialoghi.
Leggere ai piccolissimi
Quando si legge a bambini piccolissimi ovvero bambini che non superano i due anni il rapporto che si
instaura deve essere di 1:1, è indispensabile essere estremamente delicati e pazienti, favorendo la
musicalità e la sonorità delle parole, delle rime e delle filastrocche.
Si può usare il contatto il fisico ma agendo lentamente così da poter monitorare costantemente la risposta
del bambino. Qualora il bambino fosse diffidente si può semplicemente leggere utilizzando una prospettiva
meno diretta di quella frontale magari coinvolgendo altri bambini e cercando così di catturarne l’attenzione.
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
Leggere in due
La lettura in due può essere utile soprattutto per il lettore alle prime armi perché ricevere un sostegno può
farlo sentire più sereno e in caso di bisogno può chiedere o ricevere aiuto. Per sostenere l’insicurezza del
nuovo lettore è opportuno che il compagno abbia più esperienza.
Questa situazione appare efficace per vivacizzare il ritmo della lettura oppure quando un lettore legge e
l’altro presta attenzione all’ambiente e alle risposte dei bambini. Può risultare utile perché dall’interazione tra
i lettori i bambini imparano a scoprire le dinamiche della relazione a due e nel gruppo.
Cosa comporta leggere in due?
Il primo requisito per leggere in due è la stima reciproca. Per rendere fruttuosa l’interazione bisogna
esaminare i punti di differenza e fare di questi un punto di forza (differenze fisiche, verbali, caratteriali ecc.)
prediligendo nella scelta i contrasti tra due persone. Per poterlo fare è obbligatorio incontrarsi prima della
lettura per provare assieme.
Tipologie di lettura ad alta voce
La lettura
Il lettore legge il testo con partecipazione, ne veicola il senso e la bellezza al bambino. Trasmette una forma
letteraria con struttura e sintassi molto diversa dal parlato.
Nell’ascolto il bambino non è passivo, ma ha la possibilità di costruirsi le proprie immagini mentali, è artefice
di mondi nuovi, sperimenta la lingua e le sue potenzialità foniche, ritmiche.
La lettura ha una forma espressiva che può essere descrittiva (fa nascere nell’ascoltatore l’immagine che si
sta leggendo), d’azione (la voce si adegua ai movimenti, assecondando le immagini descrittive), d’atmosfera
(la voce si adegua al clima).
La lettura dialogica
Il bambino è l’adulto sono co-protagonisti: sedendo vicini usano il libro come stimolo per parlare e riflettere
su di sé e sulle cose del mondo. L’ attenzione e le risposte del bambino vanno stimolate con domande (chi
è, cos’è, cosa fa, cosa fai tu, come si sente, tu cosa avresti fatto). E’ più adatta al rapporto singolo adulto
bambino ma può essere utile per aprire un confronto e un dialogo nel gruppo dopo una lettura espressiva.
Dopo la lettura ad alta voce: la lettura di immagini
Dopo la lettura al gruppo, ciascun bambino ha bisogno di esaminare i libri, le sue immagini, appropriarsene
fisicamente per godere del libro in modo autonomo da protagonista. Egli può leggere da solo o chiedere
aiuto all’adulto ma è comunque lui il narratore e l’esploratore delle immagini. L’adulto ascolta attento e
interviene sottolineando e ampliando le parole del bambino.
SUGGERIMENTI
-
Allenare la voce e leggere molto, conoscere i testi, aiuta il lettore ad acquisire sicurezza;
non leggere storie che non piacciono;
non leggere storie che non piacciono all’ascoltatore;
leggere storie adeguate alle capacità dell’ascoltatore;
leggere in modo adeguato all’età dell’ascoltatore;
leggere attentamente per permettere la formazione di immagini mentali nell’ascoltatore;
leggere con chiarezza e partecipazione;
non sentirsi inadeguati: ricordarsi che la lettura è innanzitutto un’esperienza affettiva, non occorre
essere attori professionisti, basta leggere con amore;
mentre si legge si fornisce un modello di comportamento (quindi mostrare entusiasmo e
partecipazione).
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
LE CARATTERISTICHE DEI LIBRI PER BAMBINI DA 0 A 6 ANNI, COSA FANNO I BAMBINI CON I LIBRI
E COSA POSSONO FARE I LETTORI
DAI 6 MESI
NpL parte a 6 mesi perché i bambini a questa età cominciano ad interagire positivamente con il libro.
Ovviamente a quest’età l’interazione con il libro è di natura completamente diversa da quella di un bambino
più grande.
Come devono essere i libri per un bimbo di questa età?
Libri di cartone che possano “resistere” al bambino
Libri a misura delle sue mani che possono essere manipolati senza difficoltà
Libri con colori vivaci
Libri con figure di bambini, visi, oggetti familiari
Libri con non più di una o due parole per pagina
Libri con le rime e le filastrocche
Che cosa può fare un bimbo piccolo con un libro?
Non si preoccupa di mettere il libro per il verso giusto
Esplora con la bocca
Batte sulle figure con tutta la mano, non può ancora indicare
Può vocalizzare, muovere braccia e gambe, per mostrare eccitazione
Preferisce in genere libri con disegni o fotografie di visi
Cosa possono fare i lettori?
lasciare il bambino in braccio al genitore e mostrargli il libro
indicare le figure o le parti del corpo e metterle in relazione con quelle del bambino
quando ha confidenza, tenere il bimbo in braccio per far sì che ascolti la voce dell’adulto
DAI 12 MESI
È l’età in cui un bimbo impara ad andare in giro e ad usare sempre di più le parole. I libri possono aiutarlo a
dare un nome al mondo che lo circonda e possono diventare un’abitudine nella vita quotidiana.
Cosa piace a un bimbo di un anno nei libri?
Libri di cartone resistenti con storie brevi e con poche parole per ogni pagina
Figure di bambini che fanno le cose di tutti i giorni: giocare, dormire, mangiare
Libri della buonanotte per andare a letto
Libri di animali
Libri con rime semplici o testo di facile comprensione
Cosa può fare un bimbo di un anno con un libro?
Non lo mette subito in bocca, prima lo guarda
Può portarselo in giro
Gira le pagine di cartone di un libro e lo gira per il verso giusto
Indica le figure con un dito
Può dare un nome alle figure con crescente abilità
Indica quando si chiede “Dov’è…?”
Chiede che gli si legga il libro, porgendo il libro all’adulto
Dai 18 mesi completa le parole delle storie che conosce
Cosa possono fare i lettori?
indicare e dare un nome alle figure
guardare insieme le figure e parlare di ciò che c’è sulla pagina
lasciar scegliere al bambino il libro da leggere e il momento della lettura
non è necessario leggere tutto il libro, è normale che il bambino abbia un breve periodo di attenzione
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
DAI 24 MESI
Il bambino di due anni che è cresciuto con i libri può avere notevole curiosità per la letteratura, divertirsi con
storie lunghe e complesse, imparare a memoria numerosi libri, stabilire forti legami emotivi con i libri.
Cosa ama un bambino di due anni nei libri?
Dai 2 anni molti bambini possono maneggiare le pagine di carta
Figure brillanti di bambini, animali, oggetti familiari
Storie di famiglie, di cibo, di animali, di camion
Storie su fratelli e sorelle, sul farsi degli amici, sull’andare a scuola
Storie che ripetono e contengono parole intuibili, ritmi e rime, libri che possono memorizzare
Storie sciocche, scherzi, figure comiche
Cosa fa un bambino di due anni con un libro?
Gira le pagine, una per volta, senza strapparle
Identifica i libri preferiti, i personaggi preferiti, ogni pagina preferita
Completa le parole delle storie che conosce, recita frasi intere
Protesta se un adulto sbaglia una parola o salta una pagina
Impara tutto un libro a memoria, accordando le frasi alle figure
Legge da solo i libri preferiti, o li legge alle bambole o agli animali di peluche
Cosa possono fare i lettori?
lasciar scegliere il libro al bambino
accontentare il bambino che potrebbe voler ascoltare continuamente lo stesso libro
mettere in relazione i libri con le esperienze del bambino
dare al bambino carta e colori
DAI 3 ANNI
I bambini dai 3 anni sono pronti per una grande varietà di bei libri e su una grande varietà di temi. Ai bambini
di questa età dovrebbe essere offerta la scelta tra due libri: un libro con i numeri e un libro di storie, un libro
che parla di animali e un libro che parla della vita quotidiana.
Dai 3 anni i bambini possono ascoltare la lettura senza la fruizione delle immagini per permettere loro di
immaginare mentalmente la storia. I lettori concordano con i bambini la visione delle immagini
successivamente alla lettura.
Cosa amano i bambini in età prescolare nei libri?
Libri con storie belle, semplici e divertenti su bambini che gli somigliano e vivono come loro
Libri con i numeri, con l’alfabeto, con informazioni sul mondo
Fiabe tradizionali o moderne
Libri che aiutano il bambino a conoscere meglio le emozioni (vissute come negative)
Libri sull’importanza di conoscersi e dell’accettarsi
Le storie di paura che soddisfano il desiderio di comprendere il loro vissuto
Cosa fa un bambino in età prescolare con un libro?
Gli piace ascoltare una storia dal principio alla fine
Aiuta a raccontare la storia, discute sulle figure, fa ipotesi su cosa sta per succedere
Legge un libro che conosce, da solo o alle bambole o ai peluche, ripete una storia conosciuta
Capisce il significato del testo, cioè che la storia è nelle parole stampate sulla pagina
Elabora concetti attraverso le esperienze dei personaggi
Cosa possono fare i lettori?
lasciar raccontare la storia al bambino
provare molti generi di libri
ricordare di lasciar scegliere al bambino il libro da leggergli
discutere le storie e associarle alla vita del bambino
incoraggiare a far disegnare e “scrivere” e a fornire al bambino carta, matite, colori
Associazione Culturale Pediatri
Associazione Italiana Biblioteche
Centro per la Salute del Bambino onlus
PER IL BIBLIOTECARIO REFERENTE DELLA FORMAZIONE
Per rendere più efficace la formazione e l’attività dei lettori può essere utile:
• invitare se possibile i lettori volontari già formati che hanno esperienza
• sollecitare consigli e suggerimenti da parte dei volontari sull’organizzazione delle letture
• dare precisi riferimenti sulle persone da contattare in caso di difficoltà
• organizzare, su richiesta dei lettori, incontri con esperti o tra di loro
• identificare una persona referente per i lettori
• semplificare quanto più possibile l’attività di lettura attraverso per esempio segnalazioni nelle sale
d’attesa sulla presenza del lettore (cartelli colorati: il lettore oggi si chiama …….)
• rendere disponibile nelle sale d’attesa o altrove un posto dove il lettore può riporre le sue cose, un
piccolo spazio per i libri ed un piccolo angolo per poter far sedere per terra o su piccole seggiole i
bambini e il lettore. In alcuni casi il lettore può essere fornito di una piccola valigia di libri che “viaggia
con lui”
• la prima volta accompagnare i lettori nella struttura e presentarli agli operatori e ai genitori.