Appunti di viaggio, prima tappa: Corleto Monforte

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Appunti di viaggio, prima tappa: Corleto Monforte
Il comune di Corleto Monforte sorge su uno spero-
ne roccioso alle pendici sud-orientali dei Monti
Alburni, e confina con i comuni di Sant’Angelo a
Fasanella,
Roscigno,
Sacco,
San
Rufo,
Sant’Arsenio, Petina, Polla, Auletta, Teggiano e
San Pietro al Tanagro. Il nome “Corleto”deriva
probabilmente dalla parola latina “coryletum”, che
indicherebbe un bosco di noccioli, mentre
“Monforte” è da far risalire al nome del casato di
antichi feudatari locali. Secondo alcuni studi, inve-
ce, il primo nome dato al paese fu “Cornito”, dal
Esemplari di volatili del Museo Naturalistico
latino “cor nitidum”, mentre altri ancora sostengo- eventuali assalitori. Su Capodarmi si trova anche la
no che Cornito derivi da “cornus arbor”, per via chiesa di San Teodoro, edificata nel 1500. Secondo
della presenza di numerosissimi alberi di corniole la tradizione prima di diventare una chiesa, questa
in quella zona. Fino al 1862 però il paese era deno- costruzione era un tempio pagano. Anche la chiesa
minato Corleto a Fasanella, per distinguerlo dai di Santa Maria dell’Elice avrebbe avuto la stessa
comuni omonimi; successivamente ad una delibera sorte: nata come tempio in onore della dea Diana –
comunale di quell’anno la frase “a Fasanella” fu dalla quale prende il nome anche una piazza di
Corleto – sarebbe stata successivamente convertita
sostituita dalla parola “Monforte”.
Il centro storico del paese comprende la quasi tota- al culto cristiano. La chiesa più grande del paese è
lità dell’abitato, ed è stato recentemente restaurato però quella intitolata a Santa Barbara, la patrona di
e arricchito da vari percorsi turistici ben segnalati. Corleto; il suo campanile si erge sulla parete rocLa parte terminale del centro storico si trova a ciosa sporgente della piazza in cui si trova la chie-
ridosso di una gravina – ovvero un’incisione sca- sa. Un altro sito di interesse di Corleto è il Museo
vata dall’acqua piovana nella roccia calcarea –ed è Naturalistico degli Alburni, che venne inaugurato
costituita da una piazza a balconata che si affaccia nel 1997 con la funzione di esposizione permanensulla valle del fiume Fasanella. Questa estremità è te di vertebrati e invertebrati della fauna europea,
denominata Capodarmi, perché costituiva la prima ed è particolarmente ricco di reperti di uccelli,
postazione dalla quale si potevano respingere mammiferi, crostacei ed insetti.
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Corleto Monforte... completa tu!
Il comune di Corleto Monforte sorge su uno sperone roccioso alle pendici sud-orientali dei Monti
_________________________,
e
confina
con
i
comuni
di
___________________________________________________________________________________
______________________________________________________.
Il nome “Corleto”deriva probabilmente dalla parola latina _____________________,
o invece, ____________________________________________________, mentre altri ancora sostengono
che
derivi
dalla
presenza
di
__________________________
__________________________________________________________.
Fino al 1862 però il paese era denominato Corleto a Fasanella, per distinguerlo dai comuni omonimi;
successivamente ad una delibera comunale di quell’anno la frase “a Fasanella” fu sostituita dalla parola
“____________________”.
La parte terminale del centro storico è denominata __________________________,
perché costituiva la prima postazione dalla quale si potevano respingere eventuali assalitori. Quì si trova
anche la chiesa di San Teodoro, edificata nel 1500. Secondo la tradizione prima di diventare una chiesa,
questa
costruzione
era
un
tempio
pagano.
Anche
la
chiesa
di
_____________________________________ nata come tempio in onore della dea Diana – dalla quale
prende il nome anche una piazza di Corleto sarebbe stata successivamente convertita al culto cristiano.
La chiesa più grande del
paese è però quella intitolata a la patrona di Corleto
________________________ _____ ______________; il suo campanile si erge sulla parete rocciosa
sporgente della piazza in cui si trova la chiesa.
Un altro sito di interesse di Corleto è ____________________________________
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Appunti di viaggio, seconda tappa: Roscigno
Roscigno è un comune in provincia di Salerno, di
830 abitanti e confinante con i comuni di Sacco,
Bellosguardo, Sant’Angelo a Fasanella, Coleto
Monforte e Laurino. Roscigno deve il suo nome
ad una derivazione dialettale del latino “luscinia”,
che vuol dire usignolo: pare infatti che la zona in
cui sorsero i primi insediamenti del comune
abbondasse di questi piccoli volatili.
Non si conosce con esattezza la data di fondazione
di Roscigno, di cui però sappiamo che nacque a
partire da alcuni abitati di pastori e bovari di
Corleto Monforte nei pressi di un convento bene-
dettino, che sorgeva poco più a Sud della località
oggi chiamata Piano. I corletani cominciarono a
Roscigno Vecchia
nel 1770 gli abitanti decisero di riedificare la chie-
costruire, verso la fine dell’anno Mille, delle abita-
sa di San Nicola – patrono di Roscigno – utilizzan-
possedevano delle terre che erano scomode da
ta da numerose frane. L’ultima ricostruzione è stata
zioni nelle zone vicino al convento, presso il quale
gestire vivendo a Corleto. I primi documenti uffi-
ciali che attestano l’esistenza di Roscigno risalgo-
no al 1086; nel tempo gli abitanti degli insedia-
menti sorti nei pressi del convento crebbero al
punto da guadagnare l’indipendenza da Corleto
Monforte nel 1515. Un altro momento importante
do i resti della precedente costruzione, danneggia-
avviata a partire dal 1902, anno in cui furono
emesse leggi speciali per i paesi che sorgevano su
territori franosi: gli abitanti di Roscigno furono
costretti ad abbandonare le loro case per trasferirsi
a pochi chilometrici distanza. Ancora oggi è possi-
bile visitare il centro storico rimasto disabitato agli
della storia di Roscigno risale al 1860, anno in cui
inizi del Novecento, che prende il nome di
i Borboni e contro la dichiarazione di unione al
Nell’antica frazione disabitata del paese risiede
molti cittadini si impegnarono nella rivolta contro
Piemonte, partecipando alle varie battaglie.
Caratteristica di Roscigno è il territorio franoso
Roscigno Vecchia.
ormai soltanto Giuseppe Spagnuolo, che vi si è tra-
sferito dopo la morte di Dorina, ultima residente di
che, nel corso dei secoli, ha determinato la neces-
Roscigno Vecchia. Spagnuolo oggi accoglie i turi-
volta nel 1600 circa e successivamente intorno al
racconta loro la storia e le tradizioni del paese.
sità di ricostruire più volte il paese: una prima
1700. A seguito di questa seconda ricostruzione,
sti che desiderano visitare le rovine di Roscigno e
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Roscigno Vecchia... completa tu!
Non si conosce con esattezza la data di fondazione di Roscigno, di cui però sappiamo che nacque a par-
tire da alcuni abitati di pastori e bovari di Corleto Monforte nei pressi di un
__________________________________________________________, che sorgeva in località oggi
chiamata ______________________________________. I corletani cominciarono a costruire, verso
_________________________________, delle abitazioni nelle zone vicino al convento, presso il quale
possedevano delle terre. I primi documenti ufficiali che attestano l’esistenza di Roscigno risalgono al
_____________________________; nel tempo gli abitanti degli insediamenti sorti nei pressi del convento crebbero al punto da guadagnare nel ________________. Un altro momento importante della sto-
ria di Roscigno risale al ________________, anno in cui molti cittadini si impegnarono nella rivolta con-
tro i Borboni e contro la dichiarazione di unione al Piemonte, partecipando alle varie battaglie.
Roscigno ha _________________ abitanti e confinante con i comuni di _________
_________________________________________________________. Roscigno deve il suo nome ad
una
derivazione
dialettale
del
latino
“__________________”,
che
vuol
dire
______________________________________: pare infatti che la zona in cui sorsero i primi insedia-
menti del comune abbondasse di questi piccoli volatili.
Caratteristica di Roscigno è il territorio franoso che, nel corso dei secoli, ha determinato la necessità di
ricostruire più volte il paese: una prima volta nel _____________ e successivamente intorno al
__________________________.
L’ultima
ricostruzione
è
stata
avviata
a
partire
dal
_________________________, anno in cui furono emesse leggi speciali per i paesi che sorgevano su
territori franosi: gli abitanti di Roscigno furono costretti ad abbandonare le loro case per trasferirsi a
pochi chilometrici distanza. Ancora oggi è possibile visitare il centro storico rimasto disabitato agli inizi
del Novecento, che prende il nome di Roscigno Vecchia. L’ultima abitante è stata
_____________________________________.
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Appunti di viaggio, terza tappa: Bellosguardo
Il comune di Bellosguardo ha 827 abitanti e confi-
na con i comuni di Aquara, Felitto, Laurino, Ottati,
Roscigno e Sant’Angelo a Fasanella. Chiamato in
passato “Belrisguardo”, deve il suo nome al pano-
rama che si può ammirare dalle sue colline. Non si
hanno
notizie
certe
sulla
fondazione
di
Bellosguardo, nel corso di alcuni scavi per l’edifi-
cazione di una scuola però sono state ritrovate
delle tombe risalenti al IV-II secolo a.C.; ulteriori
ritrovamenti di monete e frammenti di vasi in
ceramica fanno pensare che la zona in cui oggi si
trova Bellosguardo fosse abitata già dall’VIII
secolo a.C.. A partire dal V secolo a.C. la valle era
comunque un punto importantissimo per gli scam-
bi commerciali tra Posidonia (oggi Paestum) e le
colonie greche sullo Jonio. Il colle di Bellosguardo
Bellosguardo
Bellosguardo; agli inizi del Quattrocento attorno a
questo primo nucleo sorse un borgo che poi cresce-
rà negli anni successivi. Nel 1965 il borgo divenne
di proprietà di Giacomo Pignatelli, che successiva-
mente lo cedette alla famiglia Caracciolo; molti
iniziò ad assumere importanza strategica a seguito
bellosguardesi hanno inoltre partecipato alle rivol-
Svevia, dell’antica città di Fasanella, rasa al suolo
ai garibaldini.
della distruzione, ordinata da Federico II di
per punire Pandolfo di Fasanella, che aveva preso
parte ad una congiura ai danni dell’imperatore.
Quando Pandolfo ebbe recuperato i suoi possedi-
menti, fece costruire un castello sul colle di
te del Risorgimento, durante le quali si sono uniti
Luoghi di interesse di Bellosguardo sono la chie-
sa di San Michele Arcangelo (patrono del paese
che si festeggia il 29 maggio), in cui è possibile
ammirare tre affreschi dell’artista salernitano
Pasquale Avallone e la chiesa di Santa Maria delle
Grazie, annessa ad un convento dei Padri Minori di
San Francesco. Questo monastero ha avuto tra i
suoi confratelli Lorenzo Ganganelli, divenuto papa
col nome di Clemente XIV; il complesso custodi-
Bellosguardo
sce inoltre un affresco raffigurante la deposizione
di Cristo, attribuito alla scuola di Giotto.
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Bellosguardo... completa tu!
Luoghi di interesse di Bellosguardo sono ___________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________ questo monastero ha avuto tra i suoi confratelli ______________________,
divenuto Papa_________________________; Il comune di Bellosguardo ha 827 abitanti e confina con
i comuni di ______________ _________________________________________________________.
Deve il suo nome ______________________________________________________
_______________. La valle era comunque un punto importantissimo per gli scambi commerciali tra
__________________________ e
____________________________________________________________________. Il colle di
Bellosguardo iniziò ad assumere importanza strategica a seguito della distruzione
_________________________________________________ rasa al suolo per punire
_________________________________________________, che aveva preso parte ad una congiura ai
danni dell’imperatore. Quando Pandolfo ebbe recuperato i suoi possedimenti, fece costruire un castello
sul colle di Bellosguardo; agli inizi del Quattrocento attorno a questo primo nucleo sorse un borgo che
poi crescerà negli anni successivi.
Nel 1965 il borgo divenne di proprietà di____________________________________ ___________
che successivamente lo cedette alla famiglia Caracciolo; molti bellosguardesi hanno inoltre partecipato
alle rivolte del Risorgimento, durante le quali si sono uniti ai garibaldini.
Ho disegnato........................................................................................................
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Diario di viaggio
Il giorno ……… del mese di ………………………………… dell’anno……………… alle ore
………… siamo saliti sul………………………… il conducente è ………………………………….
Il compagno accanto a me è ……………………………………………………………….
In totale siamo…………….
Ci
accompagnano
gli
insegnanti
……………………………………………………………………………………………...……………
………………............................................................................................ Alle ore………..siamo partiti
da
……………………………………………………………..
Lungo
il
tragitto
vedo
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Alle ore…………………….giungiamo a ……………………………….
Alle
ore…………………......
riprendiamo
il
viaggio,
passando
per…………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
………………………………..vedo………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
Alle ore…………………………..arriviamo a .....................................
Alle
ore…………………......
riprendiamo
il
viaggio,
passano
per…………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
………………………………..vedo………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………......................
Alle ore…………………………..arriviamo a ………………………………….
Alle ore…………………...... riprendiamo il viaggio, arriviamo a scuola alle ore...................................
Saluto i compagni e gli accompagnatori.
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I giochi di CasaParco!
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