Alcol la prevenzione e le azioni efficaci ASL Informa anno…

Transcript

Alcol la prevenzione e le azioni efficaci ASL Informa anno…
DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE
Certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001
Direttore dott. Marco Riglietta
www.asl.bergamo.it/dipartimentodipendenze
e-mail [email protected]
ALCOL. IL PROBLEMA , LA PREVENZIONE E LE AZIONI EFFICACI
Alcohol Prevention Day - Aprile 2013 mese della prevenzione alcologica
Il 18 aprile è l’Alcohol Prevention Day, una giornata dedicata a promuovere la consapevolezza
circa i rischi legati al consumo di alcol. L’iniziativa è promossa dall’Istituto Superiore di Sanità
che per il 2013 porrà particolare attenzione sul rapporto : - alcol e disabilità - alcol e guida - alcol e
lavoro - alcol e gravidanza - alcol e assunzione di farmaci - alcol e malattie acute o croniche - alcol
e giovani - alcol e dipendenza da sostanze - alcol e anziani.
L’evento coincide con la giornata "National Alcohol Screening Day (NASD)" e si colloca all’interno
si un mese interamente dedicato all’attenzione alle tematiche alcol-correlate.
Da circa dieci anni l’ASL di Bergamo, tramite il Dipartimento Dipendenze e su impulso
dell’Istituto Superiore di Sanità, aderisce all’Alcol prevention day organizzando e /o sostenendo nel
mese di aprile una serie di iniziative finalizzate a mantenere alta l’attenzione, a sensibilizzare
la popolazione adulta e giovanile sui rischi correlati al consumo di alcol (sanitari, sociali, legali
ecc.).
Il fenomeno
I dati messi a disposizione dall’Osservatorio delle Dipendenze dell'ASL di Bergamo relativamente ai
consumi di bevande alcoliche nella popolazione generale – 15 –64 anni della provincia di Bergamo e nella
popolazione scolastica 15-19 anni della provincia di Bergamo (rielaborazioni dati ESPAD-Italia®2011),
evidenziano un quadro che ne vede un’ampia diffusione, con consumi tendenzialmente in calo negli ultimi
dieci anni, ma che rimangono caratterizzati da un’età precoce di approccio e dalla diffusione di modelli di
consumo “importati” dai paesi nord europei, con episodi di “binge drinking”, ossia abbuffate alcoliche in cui
vengono assunte almeno 5 unità alcoliche in un’unica occasione, con i conseguenti rischi.
L’85% della popolazione adulta nella nostra provincia consuma alcol. L’età di “iniziazione” al bicchiere si è
purtroppo abbassata: i ragazzini iniziano a consumare alcolici a 11 anni (età media). Si sta diffondendo in
maniera esponenziale il fenomeno del “binge drinking”(perdita di controllo nel bere fino allo stordimento) nei
fine settimana. Questa pericolosa tendenza comporta rischi acuti di danneggiamento delle cellule cerebrali,
non solo nell’immediato ma anche in prospettiva. Oltre ai ragazzini desta sempre maggiore preoccupazione
la fascia d’età che va dai 60 ai 65 anni: i cambiamenti di condizioni sociali ed economici dettati dal
pensionamento portano molti soggetti, con già anni alle spalle di abitudine all’alcol, ad abusare di alcolici,
mettendo in grave pericolo la propria salute.
In provincia di Bergamo, secondo i dati prodotti dall’Osservatorio delle Dipendenze (ESPAD-Italia®2011,
che ha intervistato circa 1300 studenti di 15 -19 anni della provincia di Bergamo, evidenzia relativamente ai
consumi di bevande alcoliche la situazione seguente:
• L’88,5% della popolazione studentesca provinciale ha assunto bevande alcoliche almeno una volta
nella vita, in linea con le prevalenze regionali (89,5%) e nazionali (88,7%). L’81,8% degli studenti della
provincia ha dichiarato di aver bevuto alcolici nel corso dell’ultimo anno e per l’8% circa dei ragazzi si è
trattato di consumarne tutti i giorni (Lombardia =7%; Italia=6%);
• Il consumo di bevande alcoliche durante gli ultimi 12 mesi ha interessato l’84,5% dei maschi ed il 79,4%
delle femmine, aumentando progressivamente al crescere dell’età: si passa dal 67,8% dei 15enni al
90,8% dei 19enni. Il passaggio dai 15 ai 16 anni si contraddistingue per un rilevante incremento delle
quote di consumatori (dal 67,8% all’80,8%).
• Il consumo nell’anno di bevande alcoliche tra gli studenti della provincia non ha subito rilevanti
variazioni nel corso degli ultimi sette anni (2005 – 2011); nel 2006 si registra la prevalenza d’uso più
elevata del periodo considerato (87,6%), seguita da un lieve calo negli anni seguenti (81,8% nel 2011).
• Il 34,8% degli studenti ha riferito di aver praticato il binge drinking (assumere 5 o più volte bevande
alcoliche in un’unica occasione) nel mese antecedente lo svolgimento dell’indagine. Al crescere dell’età
si osserva un incremento delle prevalenze dei binge drinkers: a 15 anni riguarda il 22,4%, mentre a 19 il
39,6%. In tutte le fasce di età il binge drinking risulta più frequente nei maschi. Le prevalenze riferite alle
studentesse bergamasche dai 16 ai 19 anni risultano tuttavia superiori a quelle delle coetanee italiane
e lombarde.
• Tra i binge drinkers, il 61% dei maschi ed il 67% delle femmine ha praticato tale comportamento
ASL In..forma giornale online – ed. anno 2013
pagina 1 di 8
alcolico al massimo 2 volte nell’ultimo mese, mentre il 15% del collettivo maschile e il 9% del femminile
lo ha praticato 6 o più volte (nell’ultimo mese).
(Fonte : Osservatorio Dipartimento delle Dipendenze 2011,i I consumi di sostanze psicoattive e altri
comportamenti a rischio di dipendenza nella popolazione studentesca della provincia di Bergamo):
www.asl.bergamo.it/dipartimentodipendenze
In Italia, diverse indagini hanno evidenziato:
* la presenza di un modello di consumo che è per tradizione “moderato”, caratterizzato prevalentemente dal
consumo di vino durante i pasti;
* la sostanziale stabilità della diffusione del consumo negli ultimi 10 anni, ma con incrementi significativi
tra i giovani e in particolare tra le donne;
* una diffusione preoccupante del consumo di alcolici tra i ragazzi di 11-15 anni e una forte crescita del
consumo di alcol fuori pasto tra gli adolescenti;
* la diffusione di modelli di uso di alcol tipici dei Paesi del Nord Europa, in particolare degli episodi di binge
drinking;
* La parallela diffusione di comportamenti a rischio tra la popolazione anziana.
Dai dati disponibili emerge un quadro che vede un’ampia diffusione del consumo di bevande
alcoliche in Europa e in Italia, con consumi per lo più stabili, ma con un aumento significativo tra i
giovani e le donne.
Emergono dati preoccupanti rispetto all’età, precoce, di approccio al consumo di bevande alcoliche
e alla progressiva diffusione di modelli di consumo “importati” dai paesi nord europei, in
particolare degli episodi di ubriacatura (“binge drinking”) tra giovani e giovanissimi.
In questo quadro va posta molta attenzione, non solo al problema della dipendenza da alcol con
tutte le problematiche che essa comporta, ma anche a questi nuovi atteggiamenti dei giovani,
caratterizzati da un alta problematicità legata sia ai rischi per l’organismo – fino all’età di 16 -18
anni l’organismo non è generalmente in rado di metabolizzare l’alcol – sia per i comportamenti
legati all’abuso spinto quali la guida in stato di ebbrezza.
Prevenzione: quali obiettivi
Per quanto riguarda le iniziative di prevenzione e informazione adottati per scongiurare i rischi alla
sicurezza e alla salute dei cittadini italiani, gli obiettivi posti dal Piano nazionale sono:
• aumentare la consapevolezza del rischio connesso con il consumo delle bevande alcoliche nella
popolazione generale e in alcune fasce di popolazione particolarmente esposte (anziani, giovani,
donne), nonché il sostegno a favore delle politiche di salute pubblica finalizzate alla prevenzione
del danno alcol correlato
• ridurre i consumi a rischio (e in particolare quelli eccedentari e al di fuori dei pasti) nella
popolazione e in particolare nei giovani, nelle donne e nelle persone anziane
• ridurre la percentuale dei giovani minori di 18 anni che assumono bevande alcoliche, nonché l’età
del primo contatto con le stesse
• ridurre il rischio di problemi alcol correlati che può verificarsi in una varietà di contesti quali la
famiglia, il luogo di lavoro, la comunità o i locali dove si beve
• ridurre la diffusione e la gravità di danni alcol-correlati quali gli incidenti e gli episodi di violenza,
gli abusi sui minori, la trascuratezza familiare e gli stati di crisi della famiglia.
• mettere a disposizione accessibili ed efficaci trattamenti per i soggetti con consumi a rischio o
dannosi e per gli alcol dipendenti
• provvedere ad assicurare una migliore protezione dalle pressioni al bere per i bambini, i giovani e
coloro che scelgono di astenersi dall’alcol.
Queste raccomandazioni sono state recepite dalle istituzioni, dai comuni , dagli ambiti e
dall’associazionismo che hanno, anche nel nostro territorio, sviluppato azioni e progetti di
prevenzione e promozione della salute.
ASL In..forma giornale online – ed. anno 2013
pagina 2 di 8
Alcohol Prevention day 2013
Diverse saranno le iniziative organizzate a livello territoriale direttamente dall’ASL o da
Associazioni o Enti del Privato Sociale
Programma e iniziative - Alcohol Prevention day 2013
http://www.asl.bergamo.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idArea=21859&idCat=21859&ID=21859
Alcuni esempi di programmi di prevenzione algologica realizzati in provincia di Bergamo
In relazione alla premessa relativa ai rischi associati al consumo di alcol si riportano alcuni
esempi di programmi di prevenzione alcologica realizzati nella nostra provincia dal
Dipartimento delle Dipendenze in collaborazione con altri Enti e associazioni: ARTWAY e
GIOVANI SPIRITI
PROGETTO ART WAY
L’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, in collaborazione con Ascom,
Confesercenti e ASL di Bergamo, promuove la IX edizione di Artway, manifestazione che prevede
all’interno di alcuni locali di Bergamo, la realizzazione di progetti che favoriscano stili di vita e di
aggregazione consapevoli, al motto di “No alcol, sì party!”, in un’ottica di prevenzione al
consumo di alcolici (riduzione dei consumi e sviluppo di comportamenti e stili di vita alternativi). Un
atteggiamento che vuole mettere l’accento su questa tematica promuovendo politiche attive
anziché diffondendo semplicemente messaggi preventivi.
Nel 2013 , il progetto, coinvolge 12 locali della città di Bergamo e il giovedì sera è la giornata
dedicata ad Artway.
Rilevante per la buona riuscita delle azioni di prevenzione che in particolare i gestori dei locali
siano adeguatamente formati sulle tematiche relative all’uso e abuso di alcol, ai consigli eventuali
da fornire ai clienti in relazione a consumo, effetti, alcolemia, leggi sulla guida ecc.
Il Progetto ARTWAY prevede la formazione dei gestori e dei baristi sulle tematiche relative al
consumo di alcol e ai suoi rischi, aspetti legislativi sul tema, pratiche alternative al consumo,
elementi essenziali di conoscenza relativi all’aiuto a persone in difficoltà .
Le azioni di prevenzione per avere un’efficacia devono inoltre essere continuative e presenti
stabilmente nel locale in modo da raggiungere tutti i clienti e permettere una modifica dei
comportamenti e della cultura della salute attraverso una modifica degli stili di vita (alcol, tabacco,
alimentazione, movimento).
La cooperazione tra enti preposti e associazioni di categoria è determinante per un corretto
sviluppo di azioni reciproche e per una migliore condivisione di conoscenze, culture di riferimento e
azioni reciproche.
E’ necessario dare sempre maggiore forza alla campagna di prevenzione e sensibilizzazione per
contrastare questo fenomeno dalle dimensioni crescenti: Iniziative come “Artway”, nate dalla
collaborazione tra le associazioni di categoria e l’ASL contribuiscono a promuovere con un
linguaggio vicino ai giovani un consumo consapevole di alcolici e ad incentivare la scelta di drink e
bevande analcoliche.
Da queste indicazioni è stato elaborato un Codice Etico del progetto ARTWAY che viene
sottoscritto dai gestori dei locali che partecipano.
ASL In..forma giornale online – ed. anno 2013
pagina 3 di 8
CARTA ETICA ARTWAY
• Condividere tra gestore e lavoratori le azioni di prevenzione, così da rendere maggiormente
efficaci i messaggi della campagna; gli operatori, inoltre, devono essere competenti per le
eventuali consulenze e informazioni dei clienti.
• Promuovere i drinks e cocktails analcolici, distinguendoli anche sul listino, con un prezzo
vantaggioso rispetto agli alcolici e attraverso forme accattivanti di pubblicizzazione.
• Curare la comunicazione, invitando alla degustazione dei drink analcolici e ad evitare l’uso di
alcol per chi si mette alla guida, mediante messaggi chiari e ripetuti da parte dei dj e dei gruppi
musicali.
• Non organizzare proposte e incentivi commerciali all’uso e abuso di alcol ( v. sconti cumulativi
3X2, regali di gadget, giochi alcolici, quote fisse per bere…) e disincentivando l’uso eccessivo
e compulsivo degli alcolici.
• Esposizione ben visibile dei cartelli di divieto di somministrazione ai minori di 16 anni e delle
tabelle alcolimetriche, già previste per legge.
• Richiedere un documento d’identità per il controllo dell’età ed esporre l’apposito cartello di
divieto di servire alcolici ai giovani al di sotto dei 16 anni e non somministrare alcolici a coloro i
quali siano in evidente stato di ebbrezza, come previsto dalla legge (art. 689-691 del Codice
Penale).
• Dotazione di etilometro (v. “palloncino” o digitale) per permettere e favorire l’automisurazione
dell’alcolemia, con disponibilità degli etilometri per i partecipanti.
• Distribuire pieghevoli informativi con le sanzioni previste dal Codice della Strada in merito alla
guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di sostanze stupefacenti (art. 186 , art.187 del Nuovo
Codice della Strada).
• Condivisione delle azioni di prevenzione da parte dei gestori attraverso per esempio
l’organizzazione di info-point, incentivazione della guida senza alcol ed eventualmente la
promozione del “guidatore designato”, incentivo all’uso dell’etilometro per l’automisurazione (al
di là della dotazione di legge), distribuzione di materiali informativi, attenzione nei messaggi e
nelle pubblicità esposte e alle attività promozionali volte alla sensibilizzazione nei confronti dei
clienti.
• Far crescere le competenze degli operatori addetti alla somministrazione sia sul tema
dei rischi alcolcorrelati sia nelle criticità della relazione con i clienti attraverso specifici
corsi formativi (contenuti: consumo di alcol e salute, alcolemia, problemi alcolcorrelati,
normativa e conselling al cliente).
Al tal fine, nell’ambito di ARTWAY 2013, l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di
Bergamo, in collaborazione con Ascom, Confesercenti e ASL di Bergamo promuove l’adesione
di giovani barman ad un contest per la creazione di un cocktail analcolico ARTWAY.
Il bando è rivolto a ragazzi dai 16 ai 25 anni, di Bergamo e provincia, che abbiano svolto o stiano
svolgendo percorsi di formazione per operatori di servizi nei bar o con esperienza lavorativa come
barman. .
Verranno selezionati al massimo 8 soggetti che parteciperanno all’aperitivo ARTWAY il 17
maggio 2013 ore 19 presso la terrazza dell’Ostello di Monterosso.
Durante l’aperitivo i giovani barman prepareranno un cocktail analcolico ciascuno. Una giuria
composta da alcuni titolari dei locali che hanno partecipato ad Artway 2013 e da rappresentanti
delle associazioni di categoria valuterà i due cocktail migliori.
ASL In..forma giornale online – ed. anno 2013
pagina 4 di 8
I due giovani barman vincitori potranno partecipare gratuitamente ad uno dei corsi organizzati da
Ascom e Confesercenti.
DATE ARTWAY
ASL In..forma giornale online – ed. anno 2013
pagina 5 di 8
Per informazioni sugli interventi di prevenzione del progetto date e appuntamenti :
http://www.giovani.bg.it/
http://www.giovani.bg.it/spazi-giovanili-bg/iniziative-cittadine-bg.html
SERT Bergamo: dr. Andrea Noventa Referente Area Prevenzione – SerT Bergamo – Gazzaniga
- Lovere - Dipartimento delle Dipendenze - ASL di Bergamo, Via Borgo Palazzo 130 - 24100
Bergamo ,
tel. 0352270391- segr. 374 fax 372 cell. 3358180114 , e-mail : [email protected]
DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE
Area Prevenzione
Progetto “Giovani Spiriti” 2013
La prevenzione con gli adolescenti
Affinché le attività di prevenzione abbiano un effetto reale sul comportamento degli adolescenti, è
opportuno intervenire il più precocemente possibile, prima che i comportamenti a rischio si
stabilizzino. Nel caso delle sostanze psicoattive, inclusi alcol e tabacco, l’età adolescenziale è
quella in cui inizia l’uso sperimentale.
I programmi di prevenzione dell’uso di sostanze si pongono due obiettivi specifici: da un lato
prevenire/ritardare la sperimentazione in chi non ha mai fatto uso e dall’altro limitare che l’uso
diventi abituale in chi ha già sperimentato.
Per perseguire tali intenti le azioni più efficaci sono quelle che tendono ad aumentare i fattori
protettivi, ovvero le abilità di vita degli adolescenti e conseguentemente a diminuire i fattori di
rischio.
Programmi scolastici efficaci
I programmi di prevenzione scolastica che si limitano a fornire informazioni sull’uso di sostanze
hanno una capacità limitata, se non nulla, di modificare i comportamenti d’uso negli adolescenti.
Infatti la sola conoscenza dei potenziali rischi e danni non è un fattore di protezione se non è
accompagnata da attività di formazione e sviluppo delle abilità di vita.
Si è inoltre osservato che gli adolescenti che ritengono che l’uso di sostanze sia normale e
tollerato sono più propensi a iniziare a loro volta a utilizzarle, rispetto ai coetanei che non
condividono questa opinione: per questo motivo è importante che un progetto di prevenzione
contenga anche strumenti per problematizzare le convinzioni degli adolescenti sulla diffusione e
l’accettazione dell’uso delle sostanze.
Giovani Spiriti è un progetto di prevenzione primaria (universale) sull’uso di sostanze legali e
illegali rivolto a adolescenti del terzo anno della scuola media e dei primi due anni delle superiori.E’
un progetto promosso dal Dipartimento delle Dipendenze dell’ASL dall’ Ufficio Scolastico
Territoriale, con la collaborazione della compagnia teatrale La Pulce. Partecipa al progetto
l’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Bergamo. Collabora lo spazio giovanile Edonè
di Redona e l’Associazione genitori Atena.
Si fonda su tre principi fondamentali:
1. si rivolge a ragazze e ragazzi nel pieno del loro passaggio generazionale, fase ricca di
potenzialità e di rischi
ASL In..forma giornale online – ed. anno 2013
pagina 6 di 8
2. coinvolge i diversi attori della vita scolastica: studenti, insegnanti e genitori
3. utilizza riferimenti teorici e metodologie di lavoro coerenti con le linee guida e le buone prassi
per una prevenzione efficace
Giovani Spiriti prende il nome dallo spettacolo teatrale della Compagnia La Pulce, che da diversi
anni propone alle scuole di tutta Italia il proprio spettacolo sull’alcol
Nell’anno 2012-2013 sono coinvolti:
14 istituti superiori
9 scuole medie
106 classi
2583 studenti
100 insegnanti
Giovani spiriti si sta sviluppando in 7 fasi, da gennaio a giugno 2013:
1.Formazione insegnanti (gennaio)
2.Lavoro in classe con gli studenti (febbraio-aprile)
3.Sviluppo del concorso Giovani Spiriti (febbraio aprile)
4.Spettacolo e serate i genitori (marzo)
5.Spettacolo e dibattito con le classi (febbraio-maggio)
6.Festa conclusiva per gli studenti con premiazioni concorso e mostra dei prodotti (maggio)
7.Verifica per studenti e insegnanti (maggio-giugno
Dopo la fase di formazione dei docenti, che ha visto la partecipazione di 100 insegnanti in
percorsi di base e avanzati, gli oltre 2500 studenti coinvolti, di terza media, prima e seconda
superiore di 23 Istituti della nostra provincia, stanno in questo periodo lavorando in classe con i
propri insegnanti sulle seguenti tematiche preventive:
• corretta informazione ed educazione normativa,
• alcol-sostanze e guida,
• lo sviluppo delle capacità critiche nei confronti della pubblicità sugli alcolici,
• le capacità di resistere alle pressioni dei pari
• lo sviluppo dell’assertività personale.
Con una forte attenzione al metodo di lavoro che pone come centrali il coinvolgimento degli
studenti, la loro attivazione, la circolarità delle relazioni, il non giudizio.
Inoltre alcune classi stanno realizzando alcuni prodotti artistici legati al concorso Giovani Spiriti che
ha come tematica proprio la prevenzione dell’uso di sostanze e la promozione di messaggi per la
salute.
Con i genitori dei ragazzi coinvolti sono state organizzate due iniziative:
La prima è stata la visione dello spettacolo Giovani Spiriti allo Spazio Polaresco il 15 marzo, a cui
hanno partecipato circa 200 persone. Lo spettacolo, realizzato dalla Compagnia La Pulce, sempre
molto apprezzato e coinvolgente, è stato seguito da un dibattito fra il pubblico e gli esperti del
Dipartimento Dipendenze Andrea Noventa ed Emilio Maino.
La settimana successiva, si sono svolte in 4 sedi diverse le serate di approfondimento sulle
tematiche dei consumi e della prevenzione.
Gli Istituti Romero di Albino, Comprensivo di Trescore, Comprensivo di Seriate e ancora lo Spazio
Polaresco sono stati teatro di questi incontri che hanno visto la partecipazione di oltre 100 genitori
decisamente interessati e sensibili all’argomento. Alla conduzione ancora gli operatori del
Dipartimento Dipendenze Rita Arcieri, Claudio Persico, Patrizia Pini, Chiara Rota, Chiara
Cattaneo, Andrea Noventa, Emilio Maino.
ASL In..forma giornale online – ed. anno 2013
pagina 7 di 8
Il progetto sta ora proseguendo con la visione dello spettacolo Giovani Spiriti da parte degli
studenti coinvolti a cui segue un dibattito con gli esperti del Dipartimento Dipendenze.
Questi i prossimi appuntamenti con le scuole:
•
•
•
11 e 12 aprile - Auditorium comunale Albino
15, 16, 17 e 18 aprile - Auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo
3 (o 23) maggio - Teatro Nassirya di Alzano Lombardo
Il progetto si concluderà con la festa analcolica Giovani Spiriti del 18 Maggio dalle 17 alle
20, allo spazio giovanile Edonè di Redona dove:
•
•
•
•
•
•
sono invitati tutti gli studenti (ed insegnanti) coinvolti nel progetto Giovani Spiriti 2013
verrà allestita la mostra Giovani Spiriti con i prodotti del concorso,
sarà possibile degustare creazioni analcoliche prodotte dalle scuole di ristorazione
verranno premiati i vincitori del concorso Giovani Spiriti,
si terrà una gara di cocktail analcolici fra scuole e classi,
con intrattenimento musicale DJ set.
Per informazioni sugli interventi di prevenzione e sui due progetti presentati:
SERT Bergamo: dr. Andrea Noventa Referente Area Prevenzione – SerT Bergamo – Gazzaniga
- Lovere - Dipartimento delle Dipendenze - ASL di Bergamo, Via Borgo Palazzo 130 - 24100
Bergamo ,
tel. 0352270391- segr. 374 fax 372 cell. 3358180114 , e-mail : [email protected]
ASL In..forma giornale online – ed. anno 2013
pagina 8 di 8