Progetti di prevenzione delle dipendenze

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Progetti di prevenzione delle dipendenze
PROGETTI DI PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE
NOTTI IN SICUREZZA
Si tratta di un progetto attivo dal biennio 2013-2014 proposto dal “tavolo permanente - Notti in sicurezza” che prevede un
a serie di azioni diverse:
•
Realizzazione e diffusione di un “Codice Etico” sul tema dell’alcol
•
Attivazione di un servizio Taxi a prezzi agevolati per le fasce serali notturne del week-end
•
Promozione nei locali notturni della buona pratica che prevede l’individuazione dell’ “Autista designato”
•
Attivazioni di formazione specifica per il personale dei servizi di Pronto soccorso
•
Coinvolgimento dei locali notturni nel sistema di Allerta Rapido
GIOVANI SPIRITI
Giovani Spiriti è un progetto di prevenzione universale dell’uso di sostanze legali e illegali e di altri comportamenti a
rischio quali la guida sotto l’effetto di sostanze psicoattive e il gioco d’azzardo.
Di durata biennale, si rivolge ad adolescenti del primo e secondo anno della scuola secondaria di secondo grado.
E’ un progetto promosso dal Dipartimento delle Dipendenze e dall’ Ufficio Scolastico Territoriale.
Collaborano al progetto, l’Assessorato alle politiche giovanile del Comune di Bergamo, la compagnia teatrale “La
Pulce” e l’Associazione “Atena”.
Giovani Spiriti si rivolge a ragazze e ragazzi nel pieno del loro passaggio generazionale, fase ricca di potenzialità e di rischi
coinvolgendo diversi attori della vita scolastica.
Si pone in continuità con il progetto proposto negli anni scorsi dall’ASL di Bergamo traendo spunto dall’omonimo
spettacolo teatrale della Compagnia “La Pulce”, sul tema dell’abuso dell’alcol, presentato alle scuole di tutta Italia.
Sotto il profilo metodologico il progetto propone azioni articolate primariamente sue due categorie di destinatari, studenti
(diretti) ed insegnanti (indiretti), con la possibilità di un ampliamento delle iniziative ai genitori.
La prima fase prevede un percorso di formazione per insegnanti di 3 incontri per complessive 9 ore.
La seconda fase, vede coinvolti gli studenti che, gestiti dai docenti di classe precedentemente formati, attueranno alcune
azioni didattiche e formative. Il lavoro con gli studenti prevede per il primo anno 6 unità di lavoro di un’ora e per il
secondo anno 4 unità di lavoro di un’ora.
Il primo anno è dedicato allo sviluppo della tematica alcol, sostanze e guida; il secondo del gioco d'azzardo. In entrambi gli
anni viene mantenuta la centratura sulla corretta informazione, sul credo normativo, sullo sviluppo dell'assertività e della
capacità di resistenza alla pressione dei pari, sulla promozione delle capacità di analisi critica.
Nel triennio 2011-2014 hanno partecipato attivamente a Giovani Spiriti:
o 34 fra Scuole Superiori, Centri di Formazione Professionale e Istituti Comprensivi
o 300 insegnanti
o 6.800 studenti
LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM LOMBARDIA
Il progetto descritto fa parte del progetto regionale LifeSkills Training Lombardia che ha l’obiettivo di porre le premesse
educative e sociali per ridurre la domanda ed il consumo di droghe (legali ed illegali) nella fascia di età compresa tra gli 11
ed i 14 anni e di ritardare l’età del primo consumo da parte degli studenti.
Esso declina i propri obiettivi specifici rispetto ai destinatari a cui si rivolge:
i) accrescere il bagaglio di risorse personali (life skill) negli studenti delle scuole secondarie di primo grado, in quanto
fondamentali fattori protettivi del consumo di sostanze
ii) rinforzare le competenze educative degli insegnanti in tema di salute, alcol e droghe (all’interno di un approccio globale
al benessere delle persone);
iii) integrare le attività di promozione della salute all'interno del contesto scolastico e dell'attività curriculare della scuola.
Si tratta di un programma educativo-promozionale che si focalizza sulle capacità di resistenza all’adozione di
comportamenti a rischio all’interno di un modello più generale di incremento delle abilità personali e sociali.
In particolare il programma agisce su competenze personali come il problem-solving, il decision-making, le abilità sociali,
quali l’assertività o la capacità di rifiuto e le abilità di resistenza sociale, legate ad esempio alle credenze normative circa
la diffusione del consumo di sostanze.
Altro elemento chiave è il coinvolgimento degli insegnanti. Agire sulle figure educative di riferimento rientra in una logica
di intervento che mira a agire sul contesto di vita degli studenti per creare le condizioni ottimali affinché l’ambiente sia
meno predisponente al consumo di sostanze e funga da fattore protettivo. Il progetto prevede una formazione agli
insegnanti, in seguito alla quale essi possono implementare il Life Skills Training program con i propri studenti attraverso
l’utilizzo dei Manuali e delle Guide predisposte. Sono inoltre previsti momenti di accompagnamento alla realizzazione
delle attività che, insieme alla formazione, sono volti a rinforzare il ruolo educativo dei docenti sui temi di salute e a
modificare le loro rappresentazioni su questi argomenti.
Il progetto si pone, quindi, l’obiettivo di fornire alla Scuola strumenti di intervento validati coerenti con i principi ispiratori
della rete di Scuole che Promuovono Salute e integrare le attività di promozione della salute all'interno del contesto
scolastico e dell'attività curriculare della scuola.
Il progetto prevede un piano di valutazione delle attività e di verifica dell’efficacia del programma. I dati dei primi due
anni hanno mostrati effetti significativi sia per quanto riguarda i destinatari finali, gli studenti, sia per quanto riguarda gli
insegnanti.
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PROGETTI DI PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE
PIANO PREVENZIONE GAP
Le attività di sensibilizzazione e prevenzione sul GAP da realizzare sul territorio provinciale sono state concordate
nell’ambito del tavolo interistituzionale sulla prevenzione del gioco d’azzardo patologico, coordinato dal Dipartimento
delle Dipendenze e formato dai referente dei principiali soggetti, istituzionali e non istituzionali, competenti a diverso
titolo sul tema1. SI tratta di interventi ad ampio spettro, attualmente in corso di realizzazione o di messa a punto.
Interventi di conoscenza del fenomeno
E’ stata realizzata nel corso del 2014 un’indagine conoscitiva sulla popolazione con età superiore ai 65 anni2 della
provincia Bergamo, finalizzata a fornire maggiori elementi di conoscenza sulla diffusione e sulle caratteristiche del
fenomeno in questa fascia di popolazione, nonché ad individuarne i bisogni preventivi specifici. La pubblicazione dello
studio è disponibile presso il Dipartimento delle Dipendenze.
Interventi di informazione e sensibilizzazione
E’ stato realizzato un piano di comunicazione provinciale che ha previsto la realizzazione di materiali diversificati e di
iniziative di informazione e sensibilizzazione sul Gioco d’azzardo Patologico rivolte a target e contesti differenziati:
popolazione generale, giocatori, popolazione femminile, giovani, locali slot.
Interventi di formazione
Grande importanza nel piano della prevenzione è data alla formazione dei moltiplicatori. In particolare: di assistenti sociali
dei Comuni, Polizia Locale, associazioni di volontariato e gestori dei locali slot, per i quali le disposizioni regionali
prevedono l’obbligo di partecipare a momenti formativi specifici.
A questo proposito è già stato realizzato, tra settembre e ottobre scorso, un percorso formativo rivolto a operatori esperti
in formazione dell’ex-ASL e del privato sociale finalizzato a formare un pool di formatori in grado di attivare questi
percorsi formativi in collaborazione con gli Enti accreditati per l’erogazione di tali servizi.
Interventi di Comunità
Il tavolo provinciale ha anche condiviso il testo di un codice etico di autoregolamentazione da proporre ai gestori dei locali
slot, che possono liberamente scegliere se aderirvi o meno e che prevede un elenco di buone pratiche finalizzate a ridurre
il rischio che i giocatori di slot machine sviluppino comportamenti problematici.
PEER EDUCATION
L’educazione tra pari (peer education) è una metodologia che nasce negli stati uniti negli anni 60 e valorizza
l’apprendimento all’interno di un gruppo di coetanei o di persone appartenenti a un medesimo status nell’adolescenza
come nella pre-adolescenza e nell’infanzia, l’influenza sociale reciproca è molto forte e il gruppo è il contesto in cui
maggiormente si condividono esperienze e si trasmettono saperi, competenze, atteggiamenti e stili di vita.
Intento del progetto è di formare gli studenti di 16 anni al ruolo di peer educator formandoli su tematiche connesse al
benessere della persona (immagine di sé), ai fattori di protezione individuali e sulle modalità di interazione con gli altri
studenti su queste tematiche
SUPPORTO AI TERRITORI
L'attività rientra negli "interventi di sistema" del dipartimento dipendenze e comprende l'attività di supporto e consulenza
ai tavoli tecnici e/o ai gruppi di lavoro degli Uffici di Piano, in una logica di integrazione e raccordo con la rete territoriale.
Tale attività prevede interventi di consulenza, supervisione e accompagnamento nelle fasi di:
1.progettazione di interventi di prevenzione,
2.accompagnamento alla realizzazione dei progetti
3.valutazione degli stessi
UNPLUGGED
Il progetto, che coinvolge tutta la Regione Lombardia, ha l’obiettivo di porre le premesse educative e sociali per ridurre la
domanda e il consumo di droghe (legali e illegali) nella fascia di età compresa tra i 13 ed i 15 anni e di ritardare l’età del
primo consumo da parte degli studenti.
Esso declina i propri obiettivi specifici rispetto ai destinatari a cui si rivolge:
1) accrescere il bagaglio di risorse personali (life skill) negli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, in quanto
fondamentali fattori protettivi del consumo di sostanze,
2) rinforzare le competenze educative degli insegnanti in tema di salute, alcol e droghe (all’interno di un approccio globale
al benessere delle persone).
Il progetto ha come elemento chiave il coinvolgimento degli insegnanti. Agire sulle figure educative di riferimento rientra
in una logica d’intervento che mira ad agire sul contesto di vita degli studenti per creare le condizioni ottimali affinché
l’ambiente sia meno predisponente al consumo di sostanze e funga da fattore protettivo.
Il progetto prevede una formazione agli insegnanti, in seguito alla quale essi possono implementare il programma con i
propri studenti attraverso l’utilizzo dei materiali predisposti.
Il progetto si pone, quindi, l’obiettivo di fornire alla Scuola strumenti d’intervento validati coerenti con i principi ispiratori
della rete di Scuole che Promuovono Salute e integrare le attività di promozione della salute all'interno del contesto
scolastico e dell'attività curriculare della scuola.
1
Fanno parte del tavolo provinciale prevenzione gap: ASL Bergamo, Associazione Atena, Associazione Giocatori Anonimi, Associazione Libera, Associazione Provinciale Polizia Locale,
Caritas Bergamo, Confcooperative – Federsolidarietà, CONFESERCENTI, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, L’Eco di Bergamo, Prefettura, Questura, Sindacato – CGIL, Sindacato –
CISL, Tavolo Enti Accreditati. Recentemente il tavolo è stato allargato alla partecipazione del Comune di Bergamo e del rappresentante del Tavolo Terzo Settore
2
L’indagine è realizzata in collaborazione con IL CNR di Pisa e a livello locale ha visto il coinvolgimento e la collaborazione di: Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci,
Federconsumatori;, ADICONSUM; Sindacati Pensionati CGIL E CISL, L’ECO di Bergamo.
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