I ragazzi di via Panisperna - Consiglio regionale della Toscana

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I ragazzi di via Panisperna - Consiglio regionale della Toscana
I RAGAZZI DI VIA PANISPERNA
I ragazzi di via Panisperna; Anno: 1988; Regia: Gianni Amelio; Soggetto: Gianni Amelio,
Vincenzo Cerami; Sceneggiatura: Gianni Amelio, Alessandro Sermoneta; Fotografia: Tonino
Nardi; Musica: Riz Ortolani; Montaggio: Roberto Perpignani; Formato: Panoramica a Colori;
Interpreti: Andrea Prodan (Ettore Majorana), Ennio Fantastichino (Enrico Fermi), Mario Adorf
(Corbino), Laura Morante (Laura Fermi), Virna Lisi (madre di Ettore), Alberto Gimignani (Emilio
Segrè), Michele Melega (Franco, Assistente di Fermi), Giorgio Dal Piaz (Bruno Pontecorvo),
Giovanni Romani (Edoardo Amaldi), Cristiana Marsillach (Cugina di Ettore), Sabina Guzzanti
(Ginestra, fidanzata di Ettore), Eleonora Morabita (Carmelina), Stefano Antoci (Ettore Bambino),
Lidia Biondi (Segretaria dell’Università), Carlo Boldrini (Bidello Umberto), James Braddel
(Giornalista del Times), Matteo di Castro (Studente), Georges Geret (Amico francese di Ettore),
Peter Hinz (professore tedesco), Bianca Pesce (Suora), Valeria Sabel (Annunciatrice Eiar), Nicola
Vigilante (professore); Produzione: Urania Film Rai Uno Roma, Taurus Film Munchen;
Distribuzione: Bim Distribuzione (1989), General Video, San Paolo Audiovisivi, Durata: 122’;
Origine: Italia; Genere: Drammatico.
Nel 1930 opera a Roma, nell'istituto di Fisica di Via Panisperna, un gruppo di giovani di grande
impegno e talento, - Ettore Majorana, Bruno Pontecorvo, Edoardo Amaldi, Emilio Segrè , - sotto la
guida di Enrico Fermi, professore giovanissimo anche lui e già Accademico d'Italia. Senza
disdegnare di tanto in tanto qualche scherzo goliardico, costoro riescono a portare a termine il primo
esperimento nucleare. E' un evento straordinario: la sfida tra due diverse concezioni della fisica,
quella ufficiale e quella che ora si esprimeva in termini di energia non già elettrica, ma nucleare.
Tra gli altri emergono, in un costante rapporto di reciproca ammirazione e diffidenza, di slanci e
rancori, Enrico ed Ettore, che instaurano un rapporto che si rivela e rinnova di continuo anche nella
differenziazione dei metodi scientifici, essendo Enrico lo scienziato sperimentatore ed Ettore quello
per così dire "puro", sempre teso ed assillato dallo stimolo di un intuito misterioso e geniale. Diversi
anche come personalità e carattere - pragmatista e più disinvolto il professore, introverso l'altro ma
più conscio delle conseguenze (anche terribili) che la nuova scoperta impone sul piano morale ed
umano alla responsabilità degli scienziati - l'incontro-scontro fra i due è inevitabile. Prima dello
scoppio della seconda guerra mondiale, il Premio Nobel Enrico Fermi riesce a riparare con la
moglie Laura (che è israelita) negli Stati Uniti. Mentre il gruppo di autentiche intelligenze di Via
Panisperna si disgrega (anche Pontecorvo emigra), Ettore continua nei suoi studi insegnando a
Napoli, indi abbandona tutto, forse stanco e smarrito, per ritirarsi fra le zàgare e la calura della sua
ricca proprietà siciliana. Poi misteriosamente scompare.
Il film si presenta quasi goliardico nella prima parte e più cupo e raccolto nella seconda. Ha il suo
punto di forza in uno stile “povero” che dà spessore a un gusto del racconto ormai poco comune nel
cinema italiano e in un cast giovane ed efficace. In origine era destinato solo alla Tv (la versione per
il piccolo schermo dura 180’). Il film è centrato sulle due figure principali (Fermi e Majorana) per
molti versi antitetiche e complementari, sia nella professione che nella vita privata. Amelio mette in
scena la passione e l’etica del gruppo, l’intuizione e la ragione dei personaggi, la collaborazione e la
rivalità, i successi e i dubbi dell’essere umano.
(da Il Mereghetti, Dizionario dei film 2006, Baldini Castaldi Dalai Editore).
(da Fernaldo di Giammatteo, Nuovo Dizionario Universale del Cinema, Editori Riuniti,
Roma,1994).