la gestione sostenibile delle risorse idriche negli

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la gestione sostenibile delle risorse idriche negli
“L’acqua è il principio di
tutte le cose: tutto viene
dall’acqua, e nell’acqua
tutto torna” (Talete di Mileto)
LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE
RISORSE IDRICHE NEGLI
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
Ing. Simona Tondelli
Dipartimento di Architettura e Pianificazione Territoriale
Facoltà di Ingegneria, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
email: [email protected]
Vivo in Classe A
Cesena, 13 maggio 2005
L’acqua è vita
n
n
Conservazione dell’acqua come fonte di vita per l’uomo e per la
natura
L’acqua non deve essere sfruttata in modo incondizionato, ma deve
essere amministrata in modo sostenibile
§ L’acqua rimane sempre nel ciclo
in forme diverse e in luoghi
differenti, ma può essere resa non
più utilizzabile, danneggiando
l’ambiente e mettendo in pericolo
la nostra salute
Principi di gestione sostenibile
dell’acqua
n
n
n
n
non dobbiamo consumare più acqua di quella che è in grado di
rigenerarsi naturalmente all’interno del ciclo dell’acqua;
dobbiamo risparmiare l’acqua attraverso idee e tecniche innovative,
oltre che limitando l’utilizzo di risorse non rinnovabili – come energia
fossile, altre ricchezze del sottosuolo, territorio;
non possiamo immettere più inquinanti nell’acqua di quelli che
possono essere abbattuti tramite rigenerazione naturale;
dobbiamo sviluppare una nuova consapevolezza, prenderci le nostre
responsabilità e riflettere sulle abitudini di consumo.
Gestione delle risorse idriche e
scala urbanistica ed edilizia
n
Regolazione dei deflussi urbani
n
Aumento dei consumi per usi civili
Consumi totali [Mmc/anno]
232
365
Civile
Agro-zootecnico
Industriale
829
LR. 20/2000
n
n
Il PTCP definisce “le condizioni di sostenibilità degli insediamenti
rispetto alla quantità e qualità delle acque superficiali e sotterranee, alla
criticità idraulica ed idrogeologica del territorio, all'approvvigionamento
idrico ed alla capacità di smaltimento dei reflui” (art. A-1)
A tale scopo, “gli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica
subordinano,
ove necessario, l'attuazione di talune previsioni alla
realizzazione di infrastrutture, opere o servizi per il deflusso delle acque
meteoriche ovvero per le esigenze di protezione civile” (art. A-3).
n
n
realizzazione di nuovi insediamenti rapportata alla qualità e alla
disponibilità della risorsa idrica ed al suo uso efficiente e razionale,
differenziando gli approvvigionamenti in funzione degli usi, in particolare negli
ambiti produttivi idroesigenti.
Definizione delle dotazioni ecologiche ed ambientali del territorio al fine
di garantire un miglior equilibrio idrogeologico e la funzionalità della rete
idraulica superficiale, anche attraverso il contenimento dell’impermeabilizzazione
dei suoli e la dotazione di spazi idonei alla ritenzione e al trattamento delle
acque meteoriche, al loro riuso o rilascio in falda o nella rete idrica superficiale
La tutela delle acque nei PTCP
n
Recepimento e approfondimento dei contenuti del PTPR
n
n
n
estensione delle salvaguardie, in particolare per quanto
riguarda le zone di tutela dei caratteri ambientali dei corsi d'acqua
e le zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale.
delimitazione delle aree a rischio idraulico ed identificazione
delle aree in cui l'elevata probabilità di esondazione e/o l'elevata
vulnerabilità presente comporta l'attivazione di impianti normativi,
di processi pianificatori urbanistici, di difesa del suolo e di
protezione civile atti ad assicurare un livello di sicurezza adeguato
Miglioramento/mantenimento della qualità delle risorse
idriche superficiali e sotterranee
La tutela delle acque nei PTCP
(post LR 20)
n
Necessità di un maggior controllo sul ciclo integrato al fine di
proporre azioni dal punto di vista del risparmio e
dell’ottimizzazione delle risorse idriche
n aumentare l’efficienza ambientale degli usi e riduzione delle perdite
delle reti
n Incentivare l’impiego di impianti tecnologici di riciclo delle acque
nei comparti industriali
n adottare politiche culturali orientate a diffondere il valore della
risorsa acqua negli impieghi civili
n ridurre
l'espansione delle superfici impermeabili al fine di
permettere la ricarica degli acquiferi e con riferimento all’effetto
dell'incremento di superficie impermeabilizzata sulla portata dei
corsi d'acqua in periodi di piogge intense.
Ø le indicazioni non si concretizzano in prescrizioni o indirizzi
Ø rinvio alla necessità di effettuare rigorose verifiche idrauliche
preventive ad ogni scelta urbanistica
L’ambito urbano
n
Effetti dell’urbanizzazione sul ciclo dell’acqua:
n
n
n
per la minore infiltrazione delle acque meteoriche nel sottosuolo e
per i contemporanei diffusi prelievi di acqua di falda, si produce
una modifica nel bilancio idrologico delle acque superficiali e
sotterranee;
per la maggiore impermeabilizzazione e per la maggiore velocità
dei deflussi superficiali, durante le piogge, aumentano le portate
idrauliche consegnate ai ricettori, aggravando quindi i problemi
connessi al controllo delle esondazioni;
la qualità delle acque meteoriche che percorrendo i bacini urbani si
deteriora a tal punto che il problema del trattamento delle acque
meteoriche assume un’importanza analoga a quella del trattamento
degli scarichi dei reflui civili ed industriali.
Interventi a scala urbana
§ Invasi per il controllo quantitativo e
qualitativo degli scarichi
§ Invarianza idraulica dei nuovi
insediamenti per evitare incrementi di
portata;
§VASCHE DI LAMINAZIONE: Riducono
e ritardano il picco di portata
§ Protezione ambientale dei corpi idrici,
ricettori di tali acque.
§VASCHE DI PRIMA PIOGGIA
Riducono il picco inquinante dovuto al lavaggio
operato dalla pioggia delle superfici urbane
trattenendo la prima parte dell’evento meteorico.
I Piani di Bacino
Ente che ha emanato la
norma
Volume
specifico
(m3/ha)
Superficie di
riferimento per il
calcolo del volume
Autorità di Bacino del
fiume Reno
500
Superficie territoriale
Autorità dei Bacini
Regionali Romagnoli
100
Superficie drenata
Autorità Interregionale di
Bacino Marecchia - Conca
350
Superficie
impermeabilizzata
BMP per la gestione
delle acque meteoriche
Sistemi vegetati
§Fasce filtro
§Aree tampone
§Canali inerbiti
Sistemi filtranti
§Filtri a sabbia
Sistemi ad infiltrazione
§Bacini di infiltrazione
§Canali filtranti
§Pozzi asciutti
§Pavimentazioni filtranti
Sistemi di fitodepurazione
n
Permeabilizzazione dei suoli:
n
sistema idrico a canalette e
trincee di raccolta delle acque
piovane che permetta alla
pioggia di essere trattenuta in
appositi bacini o di permeare nel
terreno nell’area stessa dove è
caduta, ritardando il suo arrivo
nei laghi
n imitare i processi naturali
n pozzi di drenaggio
n stoccaggio
decentralizzato
n scarico
differito
nel
tempo
Hannover - Kronsberg
Hannover - Kronsberg
n
Acqua come elemento di disegno urbano
La gestione delle risorse idriche
negli strumenti comunali
n
Sostenibilità urbanistica
n strumenti urbanistici innovativi, linee guida, indirizzi e
regolamenti edilizi
⇓
Superamento della logica dello standard
Progettazione “energeticamente ed ambientalmente
sostenibile”
Obiettivi ambientali a livello
comunale
n
n
n
n
n
contabilizzazione individuale del consumo di acqua potabile,
obbligatoria per tutti gli edifici di nuova costruzione e nel caso di
rifacimento della rete di distribuzione dell’acqua potabile in edifici
esistenti
adozione di dispositivi per la regolazione del flusso di acqua delle
cassette di scarico dei gabinetti
alimentazione delle cassette di scarico con le acque grigie
opportunamente trattate
utilizzo delle acque meteoriche, raccolte dalle coperture degli edifici,
per l’irrigazione del verde pertinenziale, la pulizia dei cortili e passaggi,
il lavaggio dell’auto, l’alimentazione di lavatrici (a ciò predisposte) e gli
usi tecnologici relativi (per esempio a sistemi di climatizzazione
passiva/attiva).
tema del risparmio energetico incentivando il ricorso a collettori solari
per il soddisfacimento del fabbisogno di acqua calda.
IL RET della Regione Emilia
Romagna
n
Requisiti cogenti:
n
qualità edilizia minima indispensabile
n
n
3.3 “Approvvigionamento idrico”: le reti di distribuzione dell’acqua calda e
fredda dell’impianto idrosanitario devono essere opportunamente progettate al
fine di soddisfare le richieste di acqua calda e fredda da parte degli utenti, anche
nei periodi di massima richiesta e devono essere progettate in modo da favorire
la riduzione dei consumi e l’eliminazione degli sprechi.
3.4 “Smaltimento delle acque reflue” le acque reflue domestiche, le acque
reflue industriali, le acque meteoriche siano smaltite mediante modalità tali da:
n allontanare e rendere innocue le popolazioni microbiche e le sostanze
patogene e potenzialmente patogene;
n garantire un benessere respiratorio e olfattivo;
n evitare, prevenire e ridurre l’inquinamento del suolo, delle falde e delle
acque superficiali, delle reti aquedottistiche, nel rispetto delle prescrizioni
vigenti in materia (inquinamento indiretto);
n garantire dal rischio infettivo diretto (fognature a cielo aperto e rigurgiti) e
dal rischio chimico.
IL RET della Regione Emilia
Romagna
n
Requisiti tecnici volontari per le opere edilizie (Del. G.R. n. 21 del 16
gennaio 2001)
n
qualità aggiuntiva del prodotto edilizio
n
migliorare la qualità della vita nel rispetto dei limiti ricettivi degli
ecosistemi, della possibilità di rinnovo delle risorse naturali (ai fini
della loro conservazione alle generazioni future), dell’equilibrio tra
sistemi naturali ed antropici (esigenze eco-sostenibili)
n
Famiglia 8 – Uso razionale delle risorse idriche:
n soddisfare
le esigenze di sostenibilità, garantendo il
risparmio della risorsa acqua dolce, il cui consumo sta
superando le possibilità di approvvigionamento, creando
problemi oggi e alle future generazioni.
Famiglia 8 – Uso razionale
delle risorse idriche
8.1 – Riduzione del consumo di acqua potabile
n
n
v
Impiego di dispositivi tecnici da applicare all’impianto idrico-sanitario
per ridurre gli sprechi di acqua fornita dall’acquedotto
Importanza di sensibilizzare in proposito l’utenza
n “manuali d’uso dell’alloggio”
n contabilizzazione individuale dei consumi.
Prestazione:
•
Definizione di un valore percentuale di risparmio idrico basato sul
consumo medio di acqua potabile nelle aree urbanizzate
Famiglia 8 – Uso razionale
delle risorse idriche
8.2 - Recupero, per usi compatibili, delle acque meteoriche
provenienti dalle coperture
n
v
sistemi di captazione dell’acqua meteorica dotati di sistemi di
esclusione dell’acqua di prima pioggia (5 mm di pioggia x i primi 15
minuti):
n usi esterni (irrigazione aree verdi, lavaggio di aree pavimentate,
lavaggio auto, fontane, sistemi di raffrescamento, ecc.)
n usi interni (alimentazione delle cassette di scarico dei WC, di
elettrodomestici predisposti, delle prese idriche per gli scantinati e
gli usi tecnologici)
Prestazione:
•
Definizione del numero di usi da garantire:
n almeno un uso esterno ed uno interno per i nuovi edifici,
n almeno un uso esterno per le costruzioni esistenti
Famiglia 8 – Uso razionale
delle risorse idriche
8.3 - Recupero, per usi compatibili, delle acque grigie
n riuso delle acque grigie provenienti dagli scarichi di lavabi, vasche,
docce, lavatrici, previo idoneo trattamento e accumulo
n Usi esterni
n Usi interni
v Prestazione:
n recupero delle acque grigie
n 70% per le nuove costruzioni
n 50% per le costruzioni esistenti
n Predisposizione di filtri idonei a garantire caratteristiche igieniche
corrispondenti ai livelli di qualità dell’acqua concordati con l’ASL
n Utilizzo di idonei accorgimenti (colore, forma, posizione) per
evitare usi impropri per i terminali della rete duale (escluso il
W.C.)
Efficacia degli interventi a
scala edilizia
n
Risparmio dei consumi pari al 50% circa
n Riduzione dei consumi (30%)
n
n
Recupero dell’acqua
n
n
n
Dispositivi tecnologici
n Frangigetto, riduttori di flusso, rubinetteria, sciacquone WC,
elettrodomestici…
Acque grigie (15%)
Acque di pioggia (5%)
Comportamento consapevole
n
n
n
Informazione
Formazione
incentivi
Incentivi
n
n
Differente peso attribuito al risparmio/riuso della risorsa idrica:
n
prevalgono gli incentivi finalizzati al risparmio energetico e
all’utilizzo di materiali ambientalmente compatibili
Tipologie di incentivi
1.
incentivi di carattere urbanistico edilizio: applicazioni di
coefficienti correttivi al volume o alla Su che tengano conto del
maggior ingombro dei dispositivi adottati per rispondere ai
requisiti → appropriati nel caso di utilizzo di dispositivi a
risparmio energetico o di materiali da costruzione più
ingombranti di quelli tradizionali
2.
incentivi di carattere economico: riduzione degli oneri di
concessione
Incentivi
1.
2.
3.
Riduzione degli oneri di concessione:
n
incentivi relativi agli oneri di costruzione, per l’introduzione di dispositivi
volti al risparmio/riuso delle acque meteoriche o grigie e che si
quantificano in termini di “risparmio di acqua potabile”
n
incentivi relativi agli oneri di urbanizzazione, per l’introduzione di sistemi
di laminazione e ritenzione volti a favorire l’invarianza idraulica della zona
sottoposta ad intervento di urbanizzazione.
n
subordinare il rilascio della concessione al rispetto del “principio
dell’invarianza idraulica” nelle nuove edificazioni da non raggiungersi
solo tramite la costruzione di invasi ma anche con l’applicazione di
altre best management practice
Coinvolgimento diretto degli installatori
Incentivi volti a sensibilizzare l’utilizzo consapevole da parte dell’utente:
posticipare il conferimento dell’incentivo a un periodo successivo, in
modo da quantificare il reale consumo ottenuto non solo grazie all’adozione
di dispositivi tecnologici adeguati, ma anche grazie all’instaurarsi di un
comportamento virtuoso dell’utilizzatore stesso
ValSAT
n
Subordinare la realizzazione di nuovi insediamenti alla
sostenibilità delle trasformazioni
n Analisi propedeutiche alle espansioni urbanistiche
n Classificazione del territorio sulla base del ciclo delle
acque:
n caratteristiche rete acquedottistica: perdite, capacità,
ecc.
n Modalità di approvvigionamento idrico
n Grado di permeabilità del suolo ante-intervento
n Caratteristiche quali/quantitative della falda…
n Definizione di indicatori prestazionali per misurare l’impatto
dell’intervento sul ciclo delle acque sulla base delle
caratteristiche quali/quantitative dell’intervento
n
n
A livello urbanistico ed edilizio
A livello di singole aree
Alcuni riferimenti bibliografici
n
n
n
n
n
n
n
n
Bayerisches Staadsministerium für Landesentwicklung und Umweltfragen (1999)
Wasserland Bayern. Nachaltige Wasswerwirtschaft in Bayern.
Failla B., (2002), “Il progetto Aquasave: il risparmio dell’acqua nelle abitazioni”. In: “Acqua.
Sistemi e dispositivi per il risparmio e il riuso”, EdicomEdizioni.
Garuti G., (2000), “Acque meteoriche e inquinamento diffuso”, In: “La Fitodepurazione.
Manuale tecnico divulgativo per una gestione sostenibile del ciclo delle acque”, Reggio
Emilia.
Kintat S., Potsdamer Platz – Wasserkonzept, Bauhaus-Universität Weimar
Kuka (Kronsberg Environmental Liaison Agency) (1998, a cura di) Hannover Kronsberg:
model of a sustainable new urban community
Maglionico M., Tondelli S. (2003) Gestione sostenibile delle risorse idriche e
regolamentazione urbanistico-edilizia. Dei-Tipografia del Genio Civile, Roma
Trevisiol E. R., (2002), Ciclo dell’acqua e ambiente costruito. Il sole 24 ore, Milano
Veltri P., G. Viviani, (1997) Sistemi di fognatura: manuale di progettazione. Centro Studi
Deflussi Urbani, Hoepli - Milano
www.aquaer.it