Guerra nel mondo

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Guerra nel mondo
Guerra nel mondo
di Giulia BECCIU 3AM, Simona DELLA LATTA 3BM
La guerra in Iraq è finita. La guerra in Iraq non è
finita. Formalmente è valida la prima affermazione,
ma nella realtà, la seconda è quella che milioni di
persone vivono ventiquattro ore su ventiquattro.
La guerra in Iraq è finita, ma l’Iraq è divenuto ancor
più un inferno. Ogni giorno vite spezzate. Come del
resto in quei Paesi dove le guerre ancora non sono
finite. Perché quella in Iraq non è l’unica guerra che
in questo momento si sta combattendo nel mondo.
Il mondo intero conosce questa solo perché, per vari
motivi politici, che sarebbe troppo lungo spiegare,
gli occhi delle telecamere e i resoconti degli inviati
della stampa mondiale ci aggiornano quotidianamente, ma altre guerre dimenticate infuriano. Il
mondo è come una pelle di leopardo dove le macchie nere difficilmente tendono a scomparire. Oggi
si sta combattendo in: Afghanistan, Timor Est, Haiti,
Uganda (dal 1987), Venezuela, Liberia, Somalia, Sudan, Cecenia, Chapas, Tibet e Kashmir.
Le immagini che ci giungono da questi luoghi sono,
a dir poco, orripilanti, sprigionano dolore e morte da
ogni angolo le si guardi. Queste riescono a raccontare, più delle parole, cosa sta accadendo nel mondo.
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si potrebbero dire, è l’esperienza di uscire un po’ da casa nostra, visitando un altro paese lontano che ci fa capire quanto
realtà diverse esistano dalla nostra”.
LE GUERRE INFINITE
Gli studenti dell’Einaudi, grazie ad un’attività organizzata
dalla Comunità di Sant’Egidio e rientrante nel progetto
“Educazione alla Pace”, hanno avuto la possibilità di immergersi, discutere e riflettere sul concetto di guerra, ascoltando
Renato Costa e Paola Pedemonte. Secondo i nostri interlocutori molto è ancora necessario fare per far finire le guerre
nel mondo, e molto bisogna fare per costruire e mantenere
la pace in più paesi, dove esistono guerre di altro genere. La
Scuola è la base per costruire e mantenere la pace.
“Il Ministero della Pubblica Istruzione vuole promuovere
l’educazione alla pace, alla mondialità, alla convivenza nelle
scuole. La nostra associazione, - ci dice Renato Costa della
comunità di S. Egidio - è in collaborazione con le scuole
mettendo a disposizione la propria esperienza e promuovendo gratuitamente questa attività”.
Un progetto ambizioso, a diretto contatto con gli studenti.
“Un ciclo di tre incontri, -interviene Paola Pedemonte, in cui affrontiamo vari temi: conoscenza dei conflitti nel
mondo; la presenza di violenza nella nostra società, nelle
sue diverse forme (bullismo, razzismo, violenze sui minori,
portatori di handicap, ecc. ); lavorare per la pace ed esserne
portatori, combattendo la violenza e il pregiudizio, a partire
innanzitutto da noi stessi”.
Un contatto per scoprire un mondo che è spesso sommerso
e tenuto in poca considerazione.
“Crediamo che conoscere, informarsi, capire la realtà che ci
circonda sia il primo modo per cominciare a fare qualcosa
per la pace. Soprattutto, crediamo sia importante parlare
delle nuove generazioni, che rappresentano il futuro e quello che sarà, la società e il mondo di un domani. I giovani
hanno la grande responsabilità di costruire il nostro futuro;
ed è importante indicare, in un clima di pessimismo, rassegnazione e violenza, una possibilità di cambiamento”.
Il lavoro, dei due volontari della comunità di S. Egidio, sfrutta
la loro enorme esperienza e i valori nei quali credono, grazie
ai quali hanno costruito la loro vita ed aiutato centinaia di
persone a costruire la loro.
“Abbiamo svolto diverse missioni in Europa ed Africa, in
Albania (Kosovo), Ruanda, Mozambico. Sono realtà molto
diverse fra loro, su cui bisognerebbe parlare a lungo; da
queste viviamo un esperienza umana che ci aiuta a capire l’ingiustizia che il nostro mondo vive: mancano diritti
fondamentali, come studiare, curarsi. Tra le tante cose che
di Andrea LAMPARELLI 3AI
Come si può vedere sono molte le guerre che ancora si combattono nel mondo. Attualmente sono in corso 24 guerre e 10 nazioni
sono sull’ orlo di un conflitto. Il continente con più lotte in corso è
l’Africa.
Algeria: dopo 100.000 morti, la guerra civile appare in fase di lenta
remissione.
Sahara occidentale: Unico territorio dell’Africa a non aver mai
ottenuto l’indipendenza è passata dalla coloniale spagnola ad
un’occupazione militare marocchina.
Liberia: La più antica Repubblica d’Africa (1847) è devastata da 14
anni di guerre civili.
Nigeria: La Nigeria è divisa in oltre 250 gruppi etnici-linguistici, differenze religiose sono alla base dei conflitti. Gli scontri principali
sono tra cristiani e mussulmani.
Rep. Centroafricana:Dal 25 ottobre 2002 la Repubblica Centrafricana è dilaniata da una guerra civile tra ribelli di François Bozizé e il
presidente Félix Patassé, è il sesto tentato colpo di stato in 9 anni.
Repubblica democratica del Congo:Una “Guerra Mondiale Africana”, combattuta tra eserciti regolari di ben sei Paesi, per il controllo
dei ricchi giacimenti di diamanti, oro del Congo orientale. Almeno
350mila le vittime dirette di questo conflitto.
Sudan:Dal 2000 la Norvegia fa da mediatrice tra cingalesi e tamil,
nel 2002 ottiene il risultato di uno storico “cessate il fuoco”, che,
per quanto poco rispettato, regge almeno sulla carta. Sono 64mila
i morti dalla guerra.
Eritrea – Etiopia: Dopo una guerra trentennale l’Eritrea ottiene
l’indipendenza dall’Etiopia.
Somalia:Dal 1991 è iniziata una violentissima guerra di potere tra i
vari clan del Paese. Nonostante siano in corso trattative di pace, le
violenze continuano.
Burundi: L’ultimo decennio di guerra tra Burundi, i Tutsi e gli Hutu
ha provocato almeno 300.000 morti.
Uganda: Dal 1987 una guerra tra le province del nord e il Sudan.
Israele – Palestina:Una guerra che persiste da decenni per l’indipendenza da Israele.
Iraq: Dal 1980, l’anno in cui iniziò la guerra tra Iran e Iraq e successivamente le due guerre del golfo.
Afghanistan: Osama Bin Laden capo di Al Qaeda nel giugno del
1998 annuncia di fronte a 150 militanti islamici la guerra santa
contro gli ebrei ed i crociati. Il culmine contro gli Usa viene raggiunto la mattina dell’11 settembre 2001 con i micidiali attacchi
contro le Twin Towers.
Kashmir: Da circa 14 anni il Kashmir lotta contro le truppe Indiane
per il controllo della regione Himalayana.
Nepal: Lotta contro la monarchia costituzionale del re.
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