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Come si determinano target di prezzo reali.
LA STRATEGIA SWING CON FIBONACCI
Ovunque, nella vita quotidiana, ci imbattiamo nel lavoro del più grande matematico del medioevo,
Leonardo da Pisa – consciamente o meno. I rapporti di Fibonacci (dalla famosa sequenza)
apportano il proprio contributo anche nell'analisi tecnica dei mercati finanziari, nel momento in cui
si devono determinare segnali di entrata e target reali di prezzo. Riteniamo che questo strumento
sia valido, con un approccio semplice al trading, basato su una combinazione di ritracciamenti e
proiezioni.
Ritracciamenti contro proiezioni
Che sia solo superstizione o che invece sia una qualche legge di natura, la realtà delle cose è che la
serie di numeri introdotti da Leonardo di Pisa (meglio noto come Fibonacci) e i rapporti che ne
derivano, possono essere applicati al mercato azionario. Gli strumenti di Fibonacci possono essere
adoperati sia su livelli temporali, sia su quelli di prezzo.
Usiamo qui sia i ritracciamenti, sia le proiezioni. I primi descrivono la grandezza della correzione
utilizzata per l'entrata. Al contrario, le proiezioni servono per determinare importanti target di
prezzo che fanno seguito ad un'entrata di successo. Entrambi questi elementi si fondano sul
presupposto che alcuni rapporti siano portati al ribasso non solo in natura, ma anche sui mercati
finanziari. I lettori che controllano gli indici principali come il DAX o lo S&P500 oltre ad altri
mercati liquidi e singoli titoli, confermeranno che, piuttosto spesso, i livelli di Fibonacci indicano
particolari punti (di svolta) durante lo sviluppo del prezzo delle azioni. Non conta se sia un grafico
settimanale o da cinque minuti – il rapporto di Fibonacci si adatta a qualsiasi time frame.
“I trader che vogliono tradare la tendenza possono utilizzare i breakout
per entrare.”
Obiettivo strategico
La filosofia alla base della strategia che vi stiamo per presentare si può spiegare facilmente: si
fonda, infatti, sulla definizione tradizionale del trend, secondo Charles Dow. All'interno di un trend
integro, ogni movimento che riflette lo sviluppo del prezzo nel tempo, si correggerà fino ad una
determinata estensione, prima di poter continuare. Così come gli esseri viventi inspirano ed
espirano, lo sviluppo del prezzo consta di una sequenza di movimenti e di correzioni. I trader che
vogliono tradare la tendenza possono – rimanendo in linea con un tipo di approccio ciclico –
utilizzare i breakout per entrare. In realtà esiste un'alternativa più interessante dal punto di vista
rischio/ricompensa: entrare su una correzione. Così facendo, si riducono i rischi aumentando la
rendita potenziale. Dopo aver completato la correzione, si può individuarne la parte finale
utilizzando una tecnica di proiezione. Il primo impulso del movimento si somma al minimo della
correzione e si moltiplica per 1,272 o 1,618 (versione long) o si sottrae a seconda dell'altezza della
correzione (versione short).
Setup
Il setup della strategia swing con Fibonacci è relativamente semplice e può essere utilizzato per
tradare su qualsiasi mercato liquido con qualunque time frame. Per prima cosa, si deve individuare
un movimento originario impulsivo, che avverrà nel caso in cui si verifichi un rialzo o un crollo che
include una o più candele di larga dimensione, rafforzate dall'azione precedente del prezzo. Quando
l'impulso inizia a perdere forza, trasformandosi in una correzione inversa, è il momento di estrarre
dalla manica i ritracciamenti di Fibonacci. I trader possono applicare lo strumento dei ritracciamenti
sia ai massimi, sia ai minimi del movimento, individuando così le potenziali correzioni che li
porteranno al risultato. I livelli qui più importanti sono il ritracciamento del 38,2% e quello del
61,8%. A questo punto la scelta ovvia è quella di posizionare ordini limit che verranno eseguiti
automaticamente una volta che vengono raggiunti i livelli. In alternativa, i trader possono anche
attendere una conferma del rispettivo ritracciamento di Fibonacci prima di aprire un trade. Così
facendo, si riduce il tasso d'errore aumentando, però, il tempo necessario all'osservazione dei
movimenti del mercato.
Si può posizionare lo stop subito sotto il minimo del movimento impulsivo (versione long; subito
sopra il massimo per la versione short). Nel momento in cui viene raggiunto o superato il vertice
dell'impulso, si dovrebbe spostare lo stop sul pareggio. L'uscita dal trade si effettuerà al 127,2% del
livello di proiezione – il target minimo di prezzo – o al 161,8% del livello di proiezione. La figura 1
illustra i rispettivi rapporti di rischio/beneficio.
F1 – Rappresentazione schematica della strategia swing con Fibonacci (versione long).
Grazie ai livelli di Fibonacci si individua la correzione su cui effettuare l'entrata. Al fine di stabilire
i target del prezzo, si proietta in avanti il movimento originario. RRR = rapporto rischio/ricompensa
(o rischio/beneficio).
Esempi concreti
L'esempio in figura 2 è stato scelto perché mostra esattamente come la strategia si usi nella pratica.
È un grafico a cinque minuti sullo S&P 500, dal 25 al 27 marzo 2013. Il 25 marzo si verifica un
rialzo dinamico di quasi 10 punti tra le 18.15 e le 19.00.
Segue una correzione del movimento, che permette ai trader di scommettere su un rialzo inserendo
un limite buy su un ritracciamento del 61,8%. Il minimo del movimento a 1.546,22 punti serve
come stop, mentre il target è posto a 1.560,20 punti (proiezione del 161,8%). Nella realtà, il minimo
si è formato quasi esattamente su un ritracciamento del 78,6% a 1.548,28 punti, a cui ha fatto
seguito un rialzo dinamico che ha raggiunto il primo target di profitto poco dopo l'apertura del
giorno successivo. Anche il secondo target di prezzo, derivante dalla proiezione del 161,8% del
movimento impulsivo originario, è stato utilizzato – nella parte finale del trading. Con un'uscita sul
primo target, il rapporto rischio/beneficio del trade è di 2,9 ma, nel caso in cui si esca sul secondo
target di prezzo, diventerebbe di 3,8.
Un altro esempio è quello del titolo Apple, illustrato in F3. Dopo il profondo gap negativo, c'è stato
un tentativo di stabilizzazione – verificatosi tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio 2013 – che i
trader hanno utilizzato per uno short swing trade sul lato long. Anche qui l'entrata è stata effettuata
sul livello del 61,8% del ritracciamento di Fibonacci. Il target principale su un livello di proiezione
del 161,8% coincide quasi del tutto con la resistenza (il minimo del 15 gennaio) cosicché si delinea
un'uscita quasi ottimale, accanto al massimo.
F2 – S&P 500 (grafico da 5 minuti)
Il 25 marzo lo S&P 500 segna un momentum dinamico ascendente. La correzione successiva
sembra una buona occasione d'entrata, sul ritracciamento di Fibonacci al 68,1% (punto 1).
Posizioniamo lo stop appena sotto il minimo del movimento impulsivo originario. I target di
proiezione (punti 2 e 3) vengono toccati il giorno successivo, raggiungendo così un rapporto
rischio/ricompensa piuttosto alto, rispettivamente a 2,9 e 3,8.
F3 – Apple (grafico a 60 minuti)
Nel titolo Apple, all'importante gap negativo formatosi tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio
2013, ha fatto seguito un minimo a breve termine, perfetto per un'entrata long sul 61,8% del
ritracciamento di Fibonacci. È interessante notare come il secondo target di prezzo (161,8% della
proiezione) coincida approssimativamente con la resistenza del gap di gennaio, rendendo possibile
un'uscita in prossimità del massimo.
Strategy Snapshot
Nome della strategia:
Strategia swing con Fibonacci.
Tipo di strtegia:
Swing trading.
Orizzonte temporale:
Qualsiasi time frame.
Setup:
Long: dopo il completamento di un impulso
ascendente e il principio di una correzione
discendente, si posizionano i limiti di buy
utilizzando il 38,2% e 61,8% del ritracciamento
di Fibonacci. Il target di prezzo si determina con
le proiezioni di Fibonacci, applicandole al
minimo della correzione.
Short: viceversa.
Entrata:
Al 38,2% o al 61,8% del ritracciamento di
Fibonacci.
Stop-loss:
Sul massimo/minimo del movimento
precedente.
Acquisizione del profitto:
Prima vendita parziale sul 127,2% del target di
proiezione; seconda vendita parziale sul 168,1%
del target di proiezione.
Uscita:
Sul target del profitto.
Gestione del rischio e del denaro:
0,5% per ogni trade.
Possibilità di personalizzazione
La strategia che abbiamo presentato può, naturalmente, essere complementare ad altri strumenti
tecnici – come per esempio le linee di supporto e resistenza – per migliorare la sostenibilità dei
livelli di Fibonacci. Inoltre, anche se non possiamo approfondire in questa sede, può essere utile
raggruppare diversi livelli di Fibonacci fino a formare un cosiddetto “cluster”. Alcuni trader
utilizzano anche una media mobile come filtro d'uscita per migliorare la qualità del segnale. Si può
anche modificare il processo di uscita. Per esempio, i trader possono effettuare uscite parziali al
primo e al secondo target di prezzo, trattenendo però la terza posizione con trailing stop manuali,
fino a che il trend non si ferma.
Conclusione
La procedura per identificare l'entrata e il target di prezzo che abbiamo appena descritto è uno
strumento semplice ma efficace, applicabile a time frame di piccole e grandi dimensioni. Chi pensa
che gli strumenti di Fibonacci siano la bacchetta magica che trasforma la paglia in oro ne
rimarranno di certo delusi, visto e considerato che nella realtà sfortunatamente un oggetto del
genere non esiste: valgono quanto qualsiasi altro tipo di approccio. In ogni caso, questo tipo di
approccio è sicuramente utile per tracciare entrate a basso rischio e fornisce target di prezzo
realistici. Non resta altro da fare che occuparsene con gli stop.
David Pieper
David Pieper è un Ciia e ha cominciato ad interessarsi di mercati
finanziari dalla fine degli anni novanta. Si è concentrato sul trading
con i Cfd ed è un autore free-lance.
[email protected]