Aim Group International, presenze record a Roma al congresso di

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Aim Group International, presenze record a Roma al
congresso di cardiologia
 07.09.2016
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Negli ultimi cinque giorni di agosto la Capitale ha ospitato 35mila cardiologi provenienti da 140 nazioni per partecipare al Congresso
europeo di cardiologia Esc Congress Rome 2016. Si tratta del maggiore congresso medico-scientifico in Europa, uno dei mega-eventi a
livello mondiale con oltre cinquecento sessioni scientifiche e ottocento espositori, in Italia per la prima volta dopo più di
cinquant’anni.
Quest’anno sono stati raggiunti numeri record rispetto alle edizioni precedenti e il risultato conseguito è il frutto di anni di
preparazione e coordinamento, riunioni, analisi, piani e simulazioni che hanno visto coinvolti la Società europea e il suo local partner,
Aim Group International, che hanno lavorato in stretta sinergia con la Fiera di Roma diretta dal nuovo amministratore unico Pietro
Piccinetti.
«Sono straordinariamente fiero della nostra squadra», ha dichiarato Gianluca Buongiorno, presidente di Aim Group International. «Il
nostro staff ha saputo dedicarsi per anni a questo progetto, con costante dedizione e grande professionalità: i complimenti ricevuti
dalla Società europea di cardiologia per il servizio che Aim ha fornito e per il contributo che abbiamo dato al successo dell’evento mi
rendono orgoglioso».
Il congresso vanta numeri impressionanti, uno staff interno della Società europea di oltre duecento persone, 550 hostess, più di mille
pullman e autobus cittadini coinvolti per transfer e servizi di navette per la città e l’aeroporto, 16mila camere gestite, praticamente in
tutti gli alberghi di Roma e naturalmente i 35mila delegati. Inoltre, un indotto economico stimato di circa 200 milioni, quasi un milione
soltanto di tassa di soggiorno.
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Il Congresso sarà inoltre ricordato per la presenza di Papa Francesco, che ha voluto incontrare e salutare i partecipanti.
«Abbiamo mostrato al mondo che Roma può farcela – conclude Buongiorno – ma abbiamo bisogno di migliori infrastrutture, maggiori
investimenti e di un Convention Bureau. E che le istituzioni comprendano la valenza del comparto congressuale in termini di indotto
economico, prestigio ed efficienza dei servizi complessivi».
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